30 July, 2024
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Da venerdì 20 a venerdì 27 giugno lo sportello #CeSIL – Centro Servizi per l’Inserimento Lavorativo dei Soggetti Svantaggiati, rimarrà chiuso. Lo sportello riaprirà regolarmente lunedì 30 giugno.

Lo Sportello riceve, presso il Front Office di Piazza Roma, il lunedì e il giovedì dalle 9.00 alle 14.45 e il martedì dalle 9.00 alle 13.00. I giorni di mercoledì e venerdì il CeSIL riceve la mattina su appuntamento. Telefono 0781/6941, e-mail: cesilcarbonia@gmail.com

Fabio Desogus, assessore dello Spettacolo del comune di Carbonia.

Fabio Desogus, assessore dello Spettacolo del comune di Carbonia.

L’assessorato allo Spettacolo del comune di Carbonia, in collaborazione con la Pro Loco, ha convocato una riunione per ultimare i preparativi e concordare gli ultimi dettagli della nuova edizione di “Nottinsieme”, manifestazione estiva di svago, intrattenimento e shopping sotto le stelle, interesserà come ogni anno le vie del centro cittadinoche partirà mercoledì 2 luglio e proseguirà tutti i mercoledì di luglio e agosto sino al 27 agosto 2014.

La riunione, alla quale sono invitati a partecipare tutti commercianti del centro cittadino interessati e tutti gli espositori e hobbisti che intendono partecipare all’evento, si terrà mercoledì 25 giugno, alle ore 15.00, presso la sala polifunzionale di Piazza Roma.

Gli hobbisti e gli espositori interessati a prender parte all’evento, possono iscriversi rivolgendosi alla Pro Loco, in via Marconi 12 a Carbonia, dal lunedì al venerdì, dalle ore  18.00 alle ore 20.00.  Telefono 0781.876216 – 3476963438.

Piazza Roma Carbonia 2

Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando per l’assegnazione in concessione di box/banchi/posteggi nel Mercato Civico, per una durata di nove anni.

La domanda dovrà essere indirizzata a: Comune di Carbonia – Servizio Attività Produttive, Piazza Roma n. 1 – 09013 Carbonia e consegnata, all’Ufficio Protocollo Generale del comune di Carbonia (palazzo Comunale, Front Office) o inviata tramite Raccomandata A/R. Le domande devono essere presentate entro le ore 12.00 del 18 luglio 2014.

I bandi e i moduli di domanda potranno essere ritirati presso il Front Office, allo sportello commercio, o scaricati nel sito istituzionale del comune di Carbonia, all’indirizzo  www.comune.carbonia.ci.it, nelle sezione: Servizi Comunali – Servizio Attività Produttive.

Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Commercio negli orari di ricevimento al pubblico (mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00; martedì pomeriggio dalle ore 15.45 alle ore 17.15), oppure telefonare al numeri 0781/694406.

Franco Sabatini 2 copia

Strumenti e programmi a misura di piccole e medie imprese, accesso al credito, riduzione della burocrazia, istruzione e formazione, sviluppo locale, sostegno all’edilizia “verde” e innovazione nell’agroalimentare.

Sono queste le principali indicazioni del documento che Confartigianato Imprese Sardegna ha presentato e illustrato, qualche minuto fa, alla 3ª commissione “Bilancio” del Consiglio, durante l’audizione sulla “Strategia regionale per la programmazione unitaria 2014-2020”.

«Dalle scelte che si faranno oggi – ha osservato l’associazione degli artigiani nella presentazione al presidente Sabatini – discenderanno i provvedimenti e gli interventi di domani, che andranno a incidere profondamente sullo sviluppo di imprese e territori nel prossimo settennio». Confartigianato ha poi sottolineato come i «nuovi strumenti programmatici dovranno tener conto sia della situazione di crisi del tessuto economico sardo, sia delle caratteristiche del sistema imprenditoriale isolano composto quasi totalmente da piccole e medie realtà produttive».

Gli artigiani, rimarcando come sia fondamentale «un maggior coordinamento fra gli attori della Programmazione, rispetto a quanto accaduto precedentemente, e una più efficace integrazione fra strumenti e risorse della Programmazione con le leggi di settore», hanno poi sottolineato come occorrano sforzi importanti sia per favorire l’accesso al credito delle pmi (definito “il problema dei problemi”) attraverso una maggiore valorizzazione dei Consorzi Fidi, sia per affrontare in modo completo il problema della burocrazia.

«Tutto il lavoro che stiamo facendo adesso – hanno concluso le imprese – potrà essere reso efficace solo ed esclusivamente se si punterà a uno sviluppo integrato di tutti i territori, se ci sarà una valorizzazione dell’istruzione tecnica e della formazione professionale collegata al mondo del lavoro, e se settori come l’edilizia sostenibile e l’agroalimentare saranno supportati da percorsi di sviluppo che potranno portarli a competere anche su nuovi mercati

Protesta Alcoa a Cagliari 20 marzo 2014 copia

Il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru ha espresso scetticismo sulla trattativa con la multinazionale #Klesch per la cessione dello stabilimento #Alcoa, ieri a Roma, in una pausa dei lavori della Conferenza nazionale sulle servitù militari.

«La Regione è fortemente impegnata per la ripresa della produzione dell’alluminio primario a Portovesme – ha detto il presidente della Regione – come è noto, nella seconda metà dello scorso anno è stata avviata una trattativa con la società Klesch per l’acquisizione degli impianti. Nonostante le nostre riserve, a causa delle continue dilazioni e dell’assenza di una svolta nella trattativa, abbiamo inizialmente confermato gli impegni assunti prima del nostro insediamento, per dovere di continuità amministrativa e istituzionale. Si deve però ora dire chiaramente, ai lavoratori anzitutto, che non è stato ancora presentato l’atteso piano industriale e che così si rafforza lo scetticismo sul successo dell’operazione. Se necessario, si potrà tuttavia attendere ancora qualche giorno per la verifica conclusiva.»

l presidente ha sottolineato che «anche i recenti casi francese e tedesco di mantenimento o di recupero di impianti di alluminio primario avviati alla chiusura testimoniano la possibilità di produrre metallo in Europa stando profittevolmente sul mercato».

«La Regione – ha aggiunto Pigliaru – si è conseguentemente impegnata a costruire le condizioni che consentano, unitamente al Governo, di offrire basi attrattive stabili (certezza sull’energia, infrastrutture, sostegno agli investimenti) a soggetti industriali affidabili e contestualmente ha avviato i contatti con primari investitori, pur con il doveroso riserbo per il rispetto dei soggetti coinvolti e per evitare di annunciare soluzioni non ancora concretizzate.»

Il presidente Pigliaru ha concluso con due richieste esplicite: «Al Governo la Regione chiede di rafforzare le condizioni che consentano, analogamente a quanto fatto in Germania e Francia, di valorizzare la propria industria manifatturiera. All’Alcoa la Regione chiede di mantenere in efficienza gli impianti oltre il termine del 30 giugno al fine di consentirci di portare a compimento le azioni che abbiamo avviato».

I lavoratori, intanto, sono in attesa dell’esito dell’incontro in programma oggi al ministero dello Sviluppo economico che precede quello già avviato per il 24 giugno.

L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha pubblicato le graduatorie definitive ai contributi per l’abbattimento dei costi per il pagamento degli affitti degli studenti universitari che frequentano atenei ubicati fuori dalla Sardegna nell’anno accademico 2013/2014.

Le graduatorie sono due: una è relativa alle nuove assegnazioni, l’altra riguarda il rinnovo per gli studenti che proseguono regolarmente gli studi e hanno beneficiato del contributo anche negli anni accademici precedenti.

Gli studenti beneficiari dovranno inviare le ricevute relative al pagamento dell’affitto entro il 30 settembre 2014.

L’assessorato, inoltre, ha reso disponibili gli elenchi degli studenti esclusi.

Il #Centro regionale di programmazione ha individuato ulteriori imprese che potranno beneficiare del bonus per l’assunzione di lavoratori residenti nei comuni interessati dai progetti di filiera e sviluppo locale per le aree di crisi e i territori svantaggiati (Pfsl).

L’agevolazione è destinata alle micro, piccole e medie imprese per la parziale copertura, fino al 50%, dei costi salariali effettivamente sostenuti per un massimo di 12 mesi (24 mesi per i lavoratori “molto svantaggiati”) continuativi e successivi all’assunzione.

Mauro Pili 06 copia

«Non mi hanno arrestato! Denuncia a piede libero per aver occupato le dune vietate in terra sarda. Tutto questo mentre lo Stato a colpi di missile demolisce impunemente la Sardegna. Vi racconto tutto appena posso. Grazie di cuore alle centinaia di amici che mi hanno atteso sino adesso e a coloro che con messaggi mi hanno incoraggiato a resistere.»

E’ il messaggio pubblicato ieri sera dal deputato sardo #Mauro Pili, leader di Unidos Sardegna, in uno dei suoi profili facebook. La denuncia è arrivata dopo che Mauro Pili, al termine della #Marcia per la Libertà della Sardegna, partita dallo stabilimento balneare “Luna Beach” della seconda spiaggia, si è recato in cima alle dune di Teulada con una bandiera della Sardegna.

La manifestazione alle dune ha concluso una giornata iniziata nella saletta della Pro Loco di Teulada, con un incontro che ha visto la partecipazione di associazioni, rappresentanti istituzionali, forze politiche sarde, ricercatori, legali e cittadini, per un confronto sulla presenza delle basi militari in Sardegna.

Esercitazioni militari copia
L’intervento dei sindaci dei comuni interessati dalle servitù militari ha impresso una nota politica alla prima giornata delle due giornate della Conferenza Nazionale sulle Servitù militari iniziata ieri a Roma, organizzata dal Ministero della Difesa nell’aula magna della città militare di Cecchignola. L’Odg approvato dal Consiglio regionale impegna il Presidente a proseguire le interlocuzioni con il Governo, a partire appunto dai lavori della seconda Conferenza nazionale, per arrivare alla stipula di un’Intesa i cui contenuti dovranno essere preliminarmente illustrati al Consiglio regionale. Al centro dell’accordo dovrà essere l’impegno del Governo appunto verso un riequilibrio del gravame militare, attraverso la previsione di una progressiva diminuzione delle aree soggette a vincoli e la dismissione dei poligoni di Capo Teulada e Capo Frasca, nonché la riconversione del poligono di Salto di Quirra. Punti fondamentali saranno inoltre l’istituzione di osservatori permanenti per il monitoraggio ambientale in ciascun poligono militare e l’avvio di una valutazione indipendente, secondo standard internazionali, degli eventuali costi da mancati sviluppi alternativi dei territori. Si dovrà prevedere, in più, l’avvio di un tavolo tecnico finalizzato alla ridefinizione del sistema dei contributi ai Comuni maggiormente oberati da servitù militari. L’Intesa dovrà poi stabilire la destinazione, nell’ambito dei processi di riconversione delle attività svolte nei poligoni, di una quota degli investimenti statali in ricerca e innovazione anche in una prospettiva “dual use”, in misura proporzionale al gravame militare, al fine di avviare processi di sviluppo e di incremento dell’occupazione e delle competenze nei territori. Tra i contenuti, infine, la sospensione delle esercitazioni militari nel periodo estivo a partire dal primo giugno al 30 settembre. Su questi temi interverrà oggi il presidente Francesco Pigliaru.
Nelle differenti prospettive ed espressi come esigenze delle comunità locali, i punti sono stati toccati ieri dai sindaci. Gli interventi dei primi cittadini di Perdasdefogu, Teulada, Sant’Anna Arresi, Arbus e La Maddalena hanno evidenziato le difficoltà di territori che soffrono la presenza delle servitù in termini di inaccessibilità, mancato sviluppo, tutela ambientale e della salute. Lo stato delle cose, per quanto riguarda la Sardegna, è stato illustrato da Alessandra Berry, funzionario della Direzione generale della Presidenza della Regione, intervenuta insieme ai rappresentanti tecnici delle Regioni Puglia e Friuli-Venezia Giulia. La scheda presentata dalla Sardegna ha mostrato i dati delle servitù nell’Isola, su cui si registra un grado di incidenza dei gravami di circa il 65% rispetto al totale nazionale: oltre 30mila ettari impegnati dal Demanio militare, spazi aerei sottoposti a restrizioni o interdetti, 80 km di costa non accessibili per alcuna attività economico-turistica, tre poligoni di tiro (Capo Teulada, Capo Frasca e Salto di Quirra) che sono i più vasti d’Europa. Un’analisi dettagliata, presentata ai tecnici del Ministero prospettando un’integrazione così da elaborare un quadro di informazioni e conoscenza chiaro e definito. All’interno delle considerazioni tecniche portate all’attenzione della Conferenza da parte del ministero della Difesa, per voce del generale Alberto Rosso, è emerso che il trasferimento in altre zone delle attività svolte a Teulada, Quirra e Capo Frasca appare “non facile”, ma è stato sottolineato che la Difesa ha avviato un costruttivo percorso – ove possibile – per trovare soluzioni “attagliate” alle esigenze locali e ripensare i poligoni come «opportunità di cooperazione civile e militare», così come l’avviare, secondo linee concertate tra la Difesa e la Regione Sardegna, un processo di riduzione delle aree interessate.Nella sezione della Conferenza dedicata alla ricerca, è stato Gianluigi Sechi del CRS4 a fare il punto sulla situazione del sistema regionale della ricerca in Sardegna e dello specifico ruolo del CRS4, così come delle potenzialità di sviluppo attraverso la ricerca non solo per quanto riguarda il territorio regionale, ma in un’ottica più ampia. «Dare un’opportunità investendo sul sistema sardo della ricerca – ha detto – significa non compensazione per qualcosa che ci viene tolto, ma un investimento che può dare alla Difesa e allo Stato un vantaggio competitivo, in quanto in Sardegna esistono competenze scientifiche e tecnologiche all’avanguardia», il tutto «con la ferma condizione che la ricerca sia a servizio della società civile in ambiti tematici di interesse strategico per la Regione», mettendo inoltre l’accento sulla «necessità di un patto territoriale, perché qualunque tipo di progetto o attività imprenditoriale non può essere portato avanti in mancanza di una visione del futuro condivisa». L’ultimo intervento tecnico in programma era affidato al generale Nicolò Falsaperna, che ha fatto il punto sugli indennizzi, analizzando e riassumendo i riferimenti di legge. La criticità rilevata rispetto agli indennizzi ai privati, è stata il fatto che viene elaborato a monte un programma di spesa che non sempre può essere rispettato per mancanza di risorse. Sarebbe quindi opportuno da parte del ministero delle Finanze, come ha rilevato Falsaperna, che l’individuazione dello stanziamento nel capitolo di bilancio avvenga nel momento stesso in cui viene realizzato il programma di imposizione della servitù. Alla prima giornata della Conferenza hanno assistito, partecipando con interventi dal pubblico, anche alcuni parlamentari sardi e componenti della Commissione Difesa alla Camera.

 

Ospedale Brotzu di CagliariIgnazio Locci 7 copia

L’on. Ignazio Locci (FI) ha presentato una proposta di legge su interventi di contenimento della spesa farmaceutica regionale.

«Solidarietà sociale, tutela della salute, riduzione della spesa farmaceutica». Da questi presupposti nasce la proposta di legge contenente norme per il riutilizzo dei medicinali e dei presìdi sanitari, sottoscritta dall’intero gruppo consiliare di Forza Italia Sardegna, che propone interventi di contenimento della spesa farmaceutica regionale attraverso iniziative volte al recupero e riutilizzo dei farmaci inutilizzati e in corso di validità tramite redistribuzione presso RSA, Aziende sanitarie e associazioni non lucrative.

«Nello specifico – spiega Ignazio Locci – i medicinali ancora utilizzabili in possesso di pazienti che non ne abbiano più bisogno, o dei propri famigliari perché deceduti, potranno essere redistribuiti alle strutture autorizzate in maniera semplice e veloce. Attualmente non è prevista alcuna redistribuzione dei farmaci in dotazione a un paziente, anche laddove questo non ne abbia più bisogno. E così capita spesso che vere e proprie cataste di medicinali non scaduti, dati a un paziente poi deceduto, restino inutilizzate perché l’attuale disciplina non ne prevede il riciclo. E capita, in maniera del tutto paradossale e grave, che questi farmaci finiscano nel contenitore dei rifiuti.»

«La proposta di legge, se approvata – conclude Ignazio Locci -, garantirà risparmi sia sul costo dei farmaci sia sul loro smaltimento (procedimento, questo, che richiede procedure specifiche).»