31 July, 2024
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Drake Diener 2 bis

Nuova straordinaria impresa della Dinamo Banco di Sardegna che viola per la 3ª volta in stagione il Mediolanum Forum con l’Armani Jeans (76 a 73, primo tempo 34 a 31, sempre per la Dinamo) e porta la semifinale scudetto a gara 6, in programma lunedì 9 giugno al PalaSerradimigni di Sassari. Quando i più pensavano che Milano, con le due vittorie consecutive ottenute meritatamente in trasferta, avesse ormai ipotecato la qualificazione alla finalissima, presumibilmente con la Mens Sana Siena che conduce 3 a 1 la sfida con l’Acea Roma (gara 5 è in programma questa sera a Siena), la squadra di Meo Sacchetti ha avuto un’impennata di grandissimo orgoglio e, dimostrando di non essere arrivato fin qui per caso, dopo la strepitosa e storica conquista della Coppa Italia (impresa originata proprio dalla vittoria sull’Armani Jeans, a Milano, nei quarti di finale), ha sfoderato una prestazione esaltante, imponendosi con merito al termine di un indimenticabile “testa a testa”.

Il punteggio è sempre stato in bilico ma Drake Diener e compagni hanno saputo sempre stare avanti, eccezion fatta per una fase del terzo quarto. Punteggio basso nel primo quarto, con le due squadre molto tese, e Sassari avanti di 4 punti: 15 a 11. Situazione invariata all’intervallo lungo, 31 a 34. Nel terzo quarto Milano ha avuto un’impennata e, con un parziale di 21 a 14, s’è portata avanti di 4 punti ma quando molti hanno pensato ad un crollo di Sassari, la partita ha offerto le maggiori emozioni con una Dinamo trascinata dalle bombe di Travis Diener (3 su 5 dai 6,75 metri) e dai tiri liberi per la terza volta in stagione il Mediolanum Forum, 76 a 73, scatenando l’entusiasmo dei suoi tifosi e di un’intera Isola.

Numeri alla mano, la partita è stata decisa dalle percentuali alla mano, la partita è stata decisa dai tiri liberi. L’Armani Jeans, infatti, ha fatto meglio della Dinamo nei tiri da 2 punti (18 su 33, 54,5% con 14 su 31, 45,2%) ed ha eguagliato i sassaresi nei tiri da 3 punti, la loro arma migliore (10 su 30, 33%, contro 9 su 27, 33%), mentre dalla lunetta a fronte del 7 su 11 (63,6%) di Alessandro Gentile e compagni, la Dinamo ha infilato un’eccellente 21 su 23 (91,3%)!

A livello individuale, hanno primeggiato i soliti Drake Diener per Sassari (16 punti in 35′, 4 su 7 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti, 5 su 5 ai tiri liberi) e Keith Langford per Milano (16 punti in 23′, 3 su 5 da 2 punti, 2 su 5 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi), davanti a David Moss per Milano (15 punti in 38′, 1 su 3 da 2 punti, 4 su 5 da 3 punti e 1 su 2 ai tiri liberi) e Caleb Green per Sassari (14 punti in 31′, 1 su 1 da 2 punti, 1 su 4 da 3 punti e 9 su 10 ai tiri liberi).

Ora la sfida si sposta nuovamente a Sassari, dove lunedì sera la Dinamo cercherà di centrare una nuova impresa, la prima vittoria casalinga su Milano. Se riuscisse a centrarla, le due squadre si giocherebbero la qualificazione alla finale scudetto in gara 7 a Milano, mercoledì al Mediolanum Forum di Assago, in una sfida che scriverebbe un’altra pagina di storia della Dinamo Banco di Sardegna e del basket sardo!

ASD SELARGIUS

Il #Selargius ha vinto la fase regionale della 51ª #Coppa Santa Barbara Trofeo Aldo Carboni. Nella finalissima, disputata questo pomeriggio allo stadio Comunale Carlo Zoboli di Carbonia, la squadra di Pierpaolo Piras ha superato l’Oristanese per 3 a 0, con reti di Porru al 28′ del primo tempo, Marongiu e Mattia Cossu rispettivamente al 13′ ed al 22′ del secondo tempo. Al termine della partita sono state effettuate le premiazioni delle due squadre finaliste e di Manuele Porru, centrocampista dell’Oristanese, premiato quale miglior giocatore della finale.

Peppino La Rosa.

Peppino La Rosa.

Peppino La Rosa è stato confermato alla guida del coordinamento di collegio (ex coordinamento provinciale, considerato che le province sono state abolite dai referendum) dei #Riformatori Sardi del Sulcis Iglesiente.

Peppino La Rosa è stato eletto per acclamazione al termine del congresso che si è svolto a Carbonia e che ha anche eletto i componenti del coordinamento:

Marco Cabiddu (Gonnesa)
Giorgio Carta (Iglesias)
Nunzia Cimmino (Carloforte)
Andrea Cuccu (Portoscuso)
Daniele Defraia (Iglesias)
Nicolino Dessì (Villamassargia)
Oscar Ferrari (Iglesias)
Roberto Gibillini (Carbonia)
Carla Ibba (Gonnesa)
Silvana Lusci (Masainas)
Nadia Magagna (Carbonia)
Giorgio Melargo (Carbonia)
Giuseppe Meletti (Carbonia)
Salvatore Pintus (San Giovanni Suergiu)
Valentina Pistis (Iglesias)
Paolo Podda (Domusnovas)
Giuseppe Santeufemia (Iglesias)
Giacomo Santus (Perdaxius)
Patrizia Spada (Carbonia)
Alberto Trugu (Iglesias)

Fanno parte di diritto del coordinamento di collegio i coordinatori di circolo: Marcella Farris (Carbonia), Elisabetta Medde (Iglesias), Stefano Sanna (Gonnesa). Ne fanno parte anche i sindaci: Mariano Cogotti (Piscinas), Federico Palmas (San Giovanni Suegiu), Francesco Loi (Musei).

Municipio Piscinas 4 copia

I consiglieri di minoranza Anna Licia Curreli, Gina Piotti, Roberto Muscas e Fabrizio Pintus, hanno presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta al sindaco di Piscinas, Mariano Cogotti, e all’assessore dei Lavori pubblici, sui lavori di recupero della Piazza San Giorgio.

«Considerato che il giorno 20 febbraio 2014 è stata trasmessa la petizione sottoscritta da 348 cittadini per la modifica del progetto con lo stralcio della fontana ubicata in Via A. Locci, che a tutt’oggi, 21 maggio 2014, non c’è stato nessun riscontro, che sono stati consegnati i lavori alla ditta aggiudicatrice e che non risultano adottati atti per la modifica del progetto – si legge nell’interrogazione – chiediamo di sapere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione in merito all’eliminazione della fontana e chiarimenti in merito alla mancata risposta alla richiesta sottoscritta da tanti abitanti di Piscinas.»

La petizione chiede che «lo spazio destinato alla fontana venga lasciato libero per le attività che sono state sempre svolte da diversi decenni e in ogni caso nel rispetto delle norme contenute nel Piano Particolareggiato per il centro storico del Comune, così come regolarmente approvato in Consiglio comunale».

Secondo i consiglieri di minoranza «la fontana, ubicata nella piazza dietro la Chiesa, non ha nessuna sintonia con l’architettura tipica sarda esistente, non rispetta la prospettiva di recupero del centro storico su cui, oltre alla tipologia delle edificazioni esistenti, dovrebbe influire anche la tradizione e l’utilizzo storico dell’area. Inoltre, il Piano particolareggiato per il recupero del centro storico, strumento indispensabile per poter beneficiare dei finanziamenti per il recupero dei centri storici, non prevede la realizzazione di tale opera».

La Soprintendenza per i Beni architettonici, interpellata in merito, ha sottolineato di avere espresso parere favorevole alla realizzazione delle opere previste dal progetto, ritenute congrue al contesto storico-architettonico e paesaggistico, restando salva la possibilità, ove l’Amministrazione lo ritenesse opportuno, di sottoporre all’esame della Soprintendenza e degli altri uffici competenti, eventuali proposte di variante che prevedevano l’eliminazione, lo spostamento o la ridefinizione architettonica della fontana o di altre opere previste nel progetto.

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Le imprese sarde e venete delle costruzioni si sono ritrovate ieri a Cagliari, durante il seminario interregionale dal titolo Innovazione & Sostenibilità nell’Edilizia”, per confrontarsi sull’ecosostenibilità e innovazione del settore e lavorare a una collaborazione che apra nuovi mercati, crei lavoro e consolidi i rapporti tra aziende in questo momento di crisi.

Organizzato dalle #Confcooperative, #Confartigianato Imprese e #Confindustria della Sardegna, fa parte delle attività del “Progetto di Cooperazione Interregionale per l’Innovazione Sostenibile”, ideato e finanziato dalle Regioni Sardegna e Veneto.

Nell’incontro è stato ribadito come costruire e ristrutturare con canoni nuovi e compatibili con l’ambiente, produca business, formi aziende più solide e irrobustisca un mercato in crescita.

«Le opportunità, in questo settore, sono in crescita – ha affermato Carlo Tedde, Presidente di Confcooperative Sardegna – ma è necessario capire cosa sia più utile alle nostre imprese e soprattutto è importante la capacità che queste avranno di mettersi insieme e di provare a farcela».

Su questo piano anche Stefano Mameli, di Confartigianato Imprese Sardegna, il quale, spiegando il progetto, ha sottolineato come in Veneto ci siano tante imprese che vogliono lavorare insieme alle aziende sarde: «Nelle prossime settimane arriveranno in Sardegna e vorranno incontrare e agire concretamente su idee da sviluppare: il nostro “sistema casa” non può perdere questa occasione».

Nelle due regioni, infatti, sono circa 75mila le imprese edili che competono in un mercato in continua mutazione, che chiede di essere al passo con l’utilizzo di materiali “green” e, soprattutto, con sistemi efficaci di risparmio energetico.

Per dare risposte a tali richieste, quindi per crescere ed aggredire la crisi, sono necessari l’innovazione, la conoscenza di nuovi materiali e le tecnologie avanzate, ma soprattutto è necessario creare opportunità di aggregazione in filiere o reti d’impresa per conquistare nuovi mercati.

Il seminario è proseguito con le relazioni di Marco Tradori (“L’architettura naturale”), di Carlo Usai, dell’Area Valorizzazione azione ricerca di Sardegna Ricerche (“Energie Rinnovabili, efficienza energetica ed edilizia sostenibile”), Fabrizio Gallian dello Studio Gallian (“Ristrutturare e costruire in efficienza energetica”) e di Antonio Mattana, Presidente del Consorzio Solentos e Presidente di Federabitazione Confcooperative Sardegna (“La programmazione di interventi di edilizia biosostenibile”).

Nel dibattito, gli imprenditori si sono poi confrontati sui nuovi materiali, le tecnologie innovative, l’eco design, la progettazione integrata e le ristrutturazioni ma sulle iniziative da intraprendere attraverso la realizzazioni di reti imprenditoriali.

In conclusione sono state presentate le opportunità di collaborazione in rete tra le imprese sarde e quelle del Veneto.

Alberto Scanu.

Alberto Scanu.

Nell’ambito del ciclo di seminari organizzati in collaborazione con la Confindustria Sardegna Meridionale lunedì 9 giugno si terrà a Cagliari il seminario dal titolo “Fare impresa nel comparto energia”, con le testimonianze di Gian Marco Moratti – presidente Gruppo Saras – e di Alberto Scanu-  presidente Sardinia Green Island. L’appuntamento è fissato nell’aula magna di Ingegneria, in via Marengo 2, con inizio alle 16,30.

L’invito è rivolto a tutti, in particolar modo agli studenti.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Con l’audizione dei parlamentari sardi Emanuele Cani (Pd), Romina Mura (Pd), Francesco Sanna (Pd), Pierpaolo Vargiu (Riformatori), Luciano Uras (Sel), Roberto Cotti (M5S) e Ignazio Angioni (Pd) si è conclusa ieri sera la maratona sulle riforme della #Prima Commissione permanente del Consiglio regionale.

Dai deputati e senatori sardi sono arrivate informazioni utili sull’iter parlamentare della proposta di riforma del #Titolo V della Costituzione e alcune valutazioni di merito su come procedere nel confronto con lo Stato.

Roberto Cotti, senatore del #Movimento Cinque Stelle e componente della Commissione Bicamerale per gli Affari Regionali, dopo aver informato l’organismo consiliare sui lavori svolti in questi mesi, ha manifestato una forte preoccupazione per la direzione presa dalla riforma. «Le autonomie sono a rischio – ha detto Cotti – la modifica dell’art. 117 del Titolo V prevede l’eliminazione della potestà concorrente Stato-Regione e un assorbimento di competenze da parte dell’amministrazione centrale. La norma riguarda le regioni a statuto ordinario ma potrebbe poi estendersi a quelle a statuto speciale. La Sardegna deve rivendicare la natura pattizia del suo Statuto per impedire procedure di modifica senza il suo assenso». 

Per Romina Mura, deputato del Pd, l’attuale fase politico-istituzionale deve essere “necessariamente costituente” se si vuole restituire autorevolezza alle istituzioni. L’esponente del Partito Democratico ha sottolineato la necessità di riflettere sulla mancata attuazione dello Statuto: «L’Autonomia – ha detto Mura – si difende utilizzando le prerogative che discendono dalla specialità». Mura ha poi evidenziato i mutamenti della società sarda durante i 60 anni di autonomia: «Oggi la Sardegna non ha più la stessa popolazione e la stessa organizzazione politica. Eppure nulla è cambiato. Serve un riordino degli enti locali, la specialità si tutela non solo con le rivendicazioni nei confronti dello Stato ma anche declinandola nel territorio. La riforma – ha concluso Mura – dovrà inoltre tener conto del peso dell’Europa nelle scelte delle regioni».

Luciano Uras, senatore di Sel, ha incentrato il suo intervento sulla necessità di studiare un impianto normativo che consenta di riformare le istituzioni e avvicinarle ai bisogni della gente. «Oggi – ha detto Uras – si scontrano due visioni: una centralista (che prevede interventi anticrisi pensati a livello internazionale e insensibili ai bisogni delle persone e delle comunità), e una localista (attenta ai luoghi e allo sviluppo armonico dei territori). Noi preferiamo la seconda». Secondo Uras, spetta alle autonomie locale arginare la deriva speculativa-finanziaria. «Se si vuole questo non ci si può accontentare di utilizzare la legge statutaria per ampliare gli spazi della specialità. Serve una nuova fase costituente – ha concluso Uras – che veda il popolo sardo protagonista».     

 Emanuele Cani, deputato del Pd, ha escluso una volontà accentratrice del Governo Renzi. «La riforma del Titolo V della Costituzione – ha detto Cani – arriva nel momento giusto e rappresenta una grande opportunità per riformare e accrescere la nostra specialità«  L’esponente del Partito Democratico ha definito «urgente la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale se si vuole recuperare credibilità e presentarsi con le carte in regola al confronto con lo Stato». Per Cani, occorre costruire un rapporto paritario con il Governo e ridefinire le relazioni con Bruxelles. «Per la sua posizione strategica nel Mediterraneo la Sardegna può ritagliarsi un ruolo di rilievo nell’Europa del futuro».

Francesco Sanna, deputato del Pd, non ha negato il clima sfavorevole in Parlamento nei confronti delle regioni a statuto speciale. «Per questo – ha detto – occorre porsi in modo diverso nei confronti delle istituzioni nazionali». Sanna ha ricordato gli errori fatti in passato e le troppe assenze della Regione nei momenti di confronto con lo Stato. «In questa fase – ha detto il deputato del Pd – serve credibilità, presenza e razionalità. Non servono le battaglie distruttive». «In passato – ha affermato Sanna – abbiamo avuto diverse opportunità che non siamo riusciti a sfruttare». Spesso l’input per il cambiamento è arrivato da Roma, come nel caso della modifica alla legge elettorale. Eppure «non siamo riusciti a far valere la nostra specialità rinunciando ad inserire in quella legge il principio della rappresentanza dei territori più deboli e la norma sulla parità di genere. L’Autonomia può essere rafforzata – ha concluso Sanna – ma molto dipende da noi».

Pierpaolo Vargiu, deputato di #Scelta Civica-Riformatori – ha invocato un intervento sui regolamenti interni delle istituzioni per renderle più efficienti e al passo con i tempi. Per Vargiu è inoltre urgente procedere a un riordino degli enti locali. «Il Consiglio – ha detto il deputato dei Riformatori – non ha dato ancora attuazione al referendum del 2012 che ha abolito le province». Da Vargiu anche una sollecitazione a tenere la barra dritta sulla difesa dei diritti. «Gli accordi si rispettano. Male ha fatto la Regione a non ricorrere alla Corte Costituzionale contro l’impugnazione della norma sulle accise da parte del Governo». Sul metodo con cui avviare le riforme, Vargiu ha ribadito, infine, la posizione del suo partito sull’Assemblea Costituente «unico strumento che assicura la partecipazione e il consenso popolare».

Ignazio Angioni, senatore del Pd, ha espresso apprezzamento per l’orientamento della Commissione sul fronte della semplificazione amministrativa. A distanza di 20 anni dalla legge Bassanini e di 13 anni dalla riforma del Titolo V della Costituzione il sistema si è quasi bloccato. Occorre rimuovere gli ostacoli burocratici che frenano lo sviluppo. Secondo Angioni, restituire potestà esclusiva allo Stato su alcune materie come l’energia e il lavoro non rappresenterebbe un fattore negativo per la Sardegna. «Non tutto quello che si ha in carico si trasforma in attività virtuose – ha detto il senatore del Pd – la potestà concorrente ha, in molti casi, appesantito il sistema Paese. Posizioni solo difensive – ha concluso Angioni – rischiano di far perdere terreno all’Autonomia. La Sardegna dovrà individuare altre ragioni per rivendicare una specialità più moderna, capace di rappresentare gli interessi diffusi».

I lavori della Commissione proseguiranno lunedì 9 giugno. Alle 10.oo è in programma l’audizione di altri parlamentari sardi. Nel pomeriggio, alle 16.00, saranno invece sentiti i rappresentanti di Cgil, Ugl e Uil.

Carbonia • Piazza Roma copiaLoriana Pitzalis 26

Si è svolto ieri, giovedì 5 giugno, presso la sala riunioni della #Torre Civica di Carbonia, l’incontro fra l’assessore alla Cultura e al Turismo, Loriana Pitzalis, e gli operatori turistici cittadini. L’ incontro, organizzato col fine di discutere delle attività di promozione turistica della città e del territorio, ha ottenuto un’ottima partecipazione.

L’Amministrazione comunale e gli operatori turistici hanno condiviso la necessità di creare una rete d’ impresa costituita da esperti (pubblici e privati), per ridare slancio al settore turistico. A tal proposito, l’Amministrazione comunale intende rivedere e riattualizzare il Piano di marketing turistico della città di Carbonia, pubblicato nel 2011, all’interno del quale sono già elencate le azioni principali da seguire per un rilancio turistico cittadino.

Altra necessità emersa è quella di diversificare e connotare l’offerta turistica in modo da creare un brand spendibile, vendibile e riconoscibile: gli operatori turistici hanno proposto, a tal fine, degli educational tours promozionali ai quali invitare i tour operators, i bloggers e le testate giornalistiche, per far conoscere il prodotto Carbonia.

Ultima necessità emersa, è quella di cercare di cambiare la percezione che si ha dall’esterno di Carbonia: in primis cercando di curare maggiormente il decoro urbano e, secondariamente, cercando di creare una “cultura turistica” non solo fra gli operatori del settore ma anche fra la popolazione locale; lavorare, infine, come ha sottolineato Loriana Pitzalis, «sull’acquisizione della consapevolezza che Carbonia è città turistica e, come tale, occorre prendersene cura tutti insieme, amministratori, operatori e tutti i cittadini, perché insieme, si vince».

Stazione Marittima di Cagliari copia
Lunedì 9 giugno, dalle 9.00 alle 13.30, la sala congressi dell’Hotel Regina Margherita di Cagliari ospiterà la conferenza internazionale sul tema “La crescita dei Trasporti marittimi merci tra l’Europa e le regioni del Medio-Oriente: una sfida per la Sardegna, la Catalunya e il Libano”.
Il progetto #Enpi – Optimed si è aperto il 30 dicembre scorso e si chiude il 30 dicembre 2015. Gli interventi rientrano nell’ambito del programma europeo #Enpi-Cbc Med. L’obiettivo è nitido: creare infrastrutture materiali e immateriali per attivare e sviluppare una serie articolata di attività utili per rafforzare i traffici e le connessioni tra i porti e le aree del Mediterraneo. In particolare, si punta alla razionalizzazione e alla costruzione di un network efficace, competitivo e sostenibile. In questo contesto è centrale la riqualificazione del porto commerciale di Porto Torres in maniera tale da trasformarlo in Hub per le portualità che si affacciano nella zona nord occidentale del Mediterraneo.
L’ottimizzazione dei traffici e l’utilizzo delle strutture, l’identificazione delle opportunità per gli operatori e le istituzioni, un piano di intervento sul lancio del network portuale, lo sviluppo di relazioni tra gli stakeholder, basate sulla creazione di nuove opportunità innescate dal network, rientrano tra i vari step del progetto biennale. Il budget è di circa due miliardi di euro.
Nel progetto Enpi-Optimed sono presenti la direzione generale della presidenza della Giunta regionale sarda, l’ateneo di Cagliari con il Cirem, l’Autorità portuale del Nord Sardegna, l’Ascame (associazione Camere di commercio del Mediterraneo), la scuola europea di Navigazione (Spagna), la Camera di commercio di Beirut (Libano), il ministero dei Trasporti e dei lavori pubblici (Libano).
Ai lavori – incentrati sul progetto #Optimed e sulle politiche di trasporto e sviluppo da attuare nel Mediterraneo – prendono parte, tra gli altri, il rettore e il prorettore dell’università di Cagliari, Giovanni Melis e Paolo Fadda, il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, Enrico Puia (ministero Trasporti), Emanuele Grimaldi (presidente Confitarma), Gianfranco Fancello (Cirem, università Cagliari), Carlo Guglielmi (Autorità portuale Nord Sardegna).

 

 Riformare lo statuto di autonomia della Regione è ormai ineludibile e per farlo è necessario il contributo di tutta la società sarda. Per questo la #Fondazione Sardinia, l’associazione “Carta di Zuri” ed il sito Sardegna Soprattutto organizzano per il lunedì 9 giugno il seminario/convegno “Est ora – Movè(m)us: la Sardegna verso la sua nuova Costituzione”. Al centro dell’incontro due temi fondamentali: l’assemblea costituente e il nuovo statuto di autonomia della Sardegna. Appuntamento a partire dalle 16.00 nella sala del Palazzo Regio, in piazza Palazzo a Cagliari.

Nel corso dell’iniziativa si farà il punto su tutti i progetti di statuto presentati nell’ultimo trentennio e, dopo l’introduzione del presidente Fondazione Sardinia Bachisio Bandinu sul tema “L’identità e il popolo”, verranno analizzati sette punti fondamentali sui quali potrebbe vertere il nuovo statuto, ciascuno esposto ed approfondito da un relatore: «La Sardegna è una nazione» (Piero Marcialis della Fondazione Sardinia); «La Sardegna sviluppa e mantiene una posizione singolare per quanto si riferisce alla lingua, alla cultura, al diritto civile ed all’organizzazione territoriale» (Maria Antonietta Mongiu, Sardegna Soprattutto); «La Sardegna è un’isola ricca di territorio e di biodiversità» (Vincenzo Migaleddu); «La Sardegna considera l’Italia uno stato plurinazionale» (Nicolò Migheli, Sardegna Soprattutto); «La Sardegna convive fraternamente con i popoli dell’Italia ed è solidale con gli altri popoli del mondo» (Mario Medde, Carta di Zuri); «La Sardegna sottolinea l’importanza dei diritti e dei doveri, del sapere, dell’educazione, della coesione sociale e dell’eguaglianza» (Vanni Lobrano, Carta di Zuri); «La Sardegna partecipa all’Unione Europea, in coerenza con i valori e il modello di benessere e di progresso europei e offre amichevole collaborazione alle comunità ed alle regioni vicine per formare, a partire dal Mediterraneo, una euroregione per il progresso degli interessi comuni» (Pietro Soddu).

Il presidente dell’associazione Carta di Zuri don Pietro Borrotzu interverrà invece sul tema “L’etica della storia: la libertà cristiana e la comunità sarda”.

L’iniziativa proseguirà con le presentazioni delle quattro proposte di Statuto avanzate negli anni scorsi da Lorenzo Palermo, Mario Floris, Piergiorgio Massidda e Antonello Cabras.

 Il seminario sarà coordinato da Salvatore Cubeddu, direttore della Fondazione Sardinia.