31 July, 2024
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Minatori Igea
Piras-Pigliaru 1 copia
L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha portato al tavolo della vertenza Igea con i sindacati la proposta del pagamento di una mensilità arretrata entro lunedì 16 giugno ed una delibera, da portare in Giunta mercoledì 11 giugno, che imposti una convenzione quadro tra Regione e Igea per dare continuità e regolarità all’attività dell’azienda e al lavoro e ai salari dei dipendenti.
I rappresentanti dei lavoratori hanno dato una prima valutazione sostanzialmente positiva della proposta, riservandosi di sottoporla al giudizio dei lavoratori.
La proposta fatta dall’assessore dell’Industria è il frutto del lavoro di una task force attivata dall’assessore Piras che ha messo a punto i complessi percorsi per arrivare al pagamento di almeno una mensilità ed ha messo a punto il percorso che dovrebbe portare nel prossimo futuro a garantire un rapporto definito tra la Regione e la sua società in house. Igea detiene le concessioni di tutte le miniere ormai inattive dell’isola e ne garantisce la custodia e il mantenimento in sicurezza insieme ad altre attività specifiche di bonifica e risanamento.
Ora la task forse lavorerà per garantire il rispetto degli impegni in tempi brevi in modo da permettere il pagamento delle altre due mensilità arretrate e l’avvio di un processo di rilancio dell’azienda, ora in liquidazione, che garantisca un futuro anche si suoi dipendenti.

 

Presentazione libro

E’ in programma alle 18.00, presso la Biblioteca comunale di Via Gramsci, a Iglesias, la presentazione del libro “Linea 3 – un quaderno trovato sul bus” di Giampaolo Nonnis, Aipsa edizioni. Sarà presente l’autore. La presentazione è stata organizzata dall’assessorato alla Cultura del comune di Iglesias, con la collaborazione de “La Memoria Storica soc. coop.” e di Aipsa Edizioni..

Si è conclusa la gara d’appalto per la gestione dei punti sport di Is Gannaus e Bacu Abis. Gli impianti (campo di calcetto in sintetico a Is Gannaus e campo polivalente in in sintetico di calcetto e tennis a Bacu Abis) sono stati assegnati in via provvisoria alle società ASD Eracle e ASD Stanleybet.

L’aggiudicazione definitiva avverrà nei prossimi giorni, dopo la formalizzazione degli atti e la stipula della convenzione.

 ASD SELARGIUSASD ORISTANESE

ASD Selargius e ASD Oristanese sono le finaliste della fase regionale della 51ª #Coppa Santa Barbara – Trofeo Aldo Carboni. Le due squadre si sono qualificate superando in semifinale, rispettivamente, ieri pomeriggio l’ASD Mineraria Carbonia per 3 a 2 ai tempi supplementari (2 a 2 il risultato dei tempi regolamentari) e questo pomeriggio la Pol. Don Bosco Carbonia per 1 a 0. Entrambe le partite sono state disputate allo Stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia che sabato 7 giugno, alle 17.00, sarà anche teatro della finalissima (in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, sono previsti due tempi supplementari di 10 minuti ciascuno e, eventualmente, i calci di rigore).

Alla fase regionale hanno partecipato otto squadre. Nelle partite dei quarti di finale, disputate a Giba, Narcao e Carbonia, si sono registrati i seguenti risultati: AS Mineraria Carbonia – ASD Teleco Cagliari 2 a 1 dopo i tempi supplementari (i tempi regolamentari si erano conclusi sull’1 a 1);  ASD Marco Cullurgioni Giba – ASD Oristanese 1 a 2; ASD Atletico Narcao -ASD Selargius 1 a 5; ASD Carbonia – Pol. Don Bosco Carbonia 1 a 2. La vittoria della Don Bosco sul Carbonia è stata la grande sorpresa dei quarti di finale. Il Carbonia veniva da cinque vittorie consecutive, tre ottenute nella fase locale e due nella fase regionale.

La giornata di domani, sabato 7 giugno 2014, a Carbonia sarà dedicata allo sport.

Oltre alla finalissima della Coppa Santa Barbara Trofeo Aldo Carboni, negli impianti sportivi di via Balilla, a partire dalle ore 18.00 sino alle ore 20.30, si svolgeranno diverse manifestazioni. Il CONI Nazionale, infatti, attraverso il CONI Point Carbonia Iglesias del Comitato Regionale Sardegna, con il patrocinio del comune di Carbonia, organizza la “Giornata nazionale dello Sport”, in concomitanza con tante altre città italiane. Durante la giornata si terranno diverse esibizioni di tennis, pallavolo e ginnastica artistica.

Presso il Campo Bike di via San Giorgio (zona Ospedale) si terrà nel pomeriggio, inoltre, la Gara di mini mountain bike, organizzata dalla Associazione ASD Pedala Dimmoniu, rivolta al settore giovanile, bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni. Saranno messe gratuitamente a disposizione diverse biciclette per partecipare alla gara. È necessario presentarsi ed utilizzare il proprio casco protettivo. Saranno premiati i primi tre classificati e sarà dato un attestato di partecipazione a tutti i partecipanti.

Cortoghiana copiaBacu Abis 2 copia

Presso le sedi delle ex Circoscrizioni di Cortoghiana e Bacu Abis è disponibile un dipendente comunale per svolgere il servizio relativo ai tributi IMU TASI.

Lo sportello è aperto il lunedì dalle ore 8.30 alle ore 11.15, presso la sede dell’ex circoscrizione di Cortoghiana e il lunedì dalle ore 11.30 alle ore 13.30 presso la sede dell’ex Circoscrizione di Bacu Abis.

Ensemble Barocco-Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Cosenza

Domenica 8 giugno, alle 21.00, la #Chiesa di Santa Maria del Monte – Cagliari, Via Corte d’Appello-Via Santa Croce – ospita il concerto “Concerto Barocco – Omaggio a Pietro Locatelli per i 250 anni dalla morte (1695-1764)”. Sul palco l’Ensemble barocco del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Cosenza Diretto dal Violinista Alessandro Ciccolini. L’evento fa parte di Echi lontani – Musiche d’epoca in luoghi storici. La ventesima edizione della rassegna – patrocinata dagli assessorati regionali, provinciali e comunali alla Cultura e al Turismo e dalla Fondazione Banco di Sardegna – si dispiega dal 21 marzo al 21 giugno. L’evento va in diretta streaming live dalla piattaforma Usa U-Sophia raggiungibile anche dal sito www.echilontani.net. Echi lontani fa parte del REMA (Rete Europea Festival Musica Antica).

Le musiche sono di Pietro Locatelli, Dario Castello, Marco Uccellini, Giovanni Legrenzi, Nicola Fiorenza. Ensemble barocco propone un viaggio nell’Italia del XVII e XVIII secolo avente, come filo conduttore, la particolare ed elaborata forma musicale della sonata per quattro Violini e Basso Continuo.

In rappresentanza del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, Rossella Pugliano, Matteo Saccà, Domenico Scicchitano (Violino Barocco), Antonio Silvestro Salvati (Violoncello Barocco), Giovanni Marsico (Clavicembalo), Alessandro Ciccolini (Violino Barocco e Direzione). Nel 2002 l’Ensemble si è esibito per il Festival Aurora, ha partecipato ad una trasmissione in diretta presso Radio Vaticana a Roma. Ha partecipato a diverse rassegne concertistiche. Dal 2011 si tiene, nell’ambito delle attività del Dipartimento, un ‘Intensive Programme’ sulla Musica Antica, progetto europeo che coinvolge numerose istituzioni di alta formazione musicale europee.

Il progetto “SCHOLA – Piattaforma per Scuole Europee di Musica Antica”, giunto alla Terza Edizione, punta a far esibire annualmente una rappresentanza di alcuni degli oltre 80 Dipartimenti di Musica Antica europei ed extra europei. Il concerto dell’Ensemble barocco del Conservatorio di Cosenza chiude l’edizione 2014.

Roberto Capelli 9 copia

I deputati sardi Andrea Vallascas, del Movimento Cinque Stelle, e Roberto Capelli, del Centro Democratico, sono stati sentiti in mattinata dalla Prima Commissione del Consiglio regionale nell’ambito delle audizioni  sulle riforme istituzionali.

Andrea Vallascas, in apertura del suo intervento, ha illustrato i contenuti del progetto di riforma nazionale sul Titolo V della Costituzione. «Una riforma che – ha detto l’esponente del M5S – incide sulle prerogative delle regioni a statuto ordinario e non intacca, per il momento, quelle delle regioni a statuto speciale. Tuttavia, la direzione presa dal Governo invita a tenere alta la guardia perché sembra affermarsi l’idea che la specialità sia ormai superata». Secondo Vallascas, le ragioni dell’autonomia sono invece rafforzate in un mondo dove le differenze vengono ingigantite dallo sviluppo tecnologico e dagli effetti della globalizzazione.

«La proposta di revisione del Titolo V è confusa – ha aggiunto Vallascas – si tratta di un progetto calato dall’alto che rischia di scatenare la bagarre in Parlamento». Per il deputato del Movimento Cinque Stelle la specialità sarda va difesa «ma occorre però verificare le ragioni per cui non si può parlare di autonomia compiuta e il perché della mancata attuazione dello Statuto». Vallascas ha illustrato i risultati di una recente indagine sul regionalismo affidata dal Parlamento ad alcuni illustri costituzionalisti. «Il quadro non è roseo. La Sardegna è in forte ritardo rispetto ad altre regioni speciali che invece, attraverso le norme di attuazione, hanno dato gambe alla loro autonomia».  Sulle riforme, Vallascas ha sottolineato l’esigenza di avviare un percorso partecipato senza imbrigliarlo nelle regole che hanno fatto fallire negli anni scorsi gli altri tentativi. «L’autonomia sarda – ha concluso Vallascas – può essere rinnovata solo attraverso un legame forte con i cittadini che partecipano al processo riformatore».

Roberto Capelli, in premessa, ha rimarcato la necessità di procedere ad una verifica attenta e puntuale sull’effettiva attuazione dello Statuto sardo. «E’ chiaro a tutti che qualcosa non ha funzionato – ha detto l’esponente del Centro Democratico – adesso siamo in una fase delicata che richiede consapevolezza e capacità di proposta». Nel merito, il deputato nuorese ha evidenziato la necessità di rivisitare l’articolo 8. «La vittoria della battaglia sulle entrate ha migliorato il quadro finanziario della Sardegna – ha detto Capelli – ma addossarsi tutti gli oneri su sanità e trasporti è stato un errore». Sulla sanità, l’esponente del Centro Democratico si è detto favorevole a una riforma del Titolo V che «riporti le competenze in capo allo Stato e disegni un unico sistema sanitario nazionale». Capelli ha poi espresso preoccupazione sugli effetti che la riforma costituzionale avviata dal Governo Renzi potrebbe avere sulla nostra specialità, a partire dal ruolo affidato alle regioni a Statuto speciale nel nuovo Senato.

Sul metodo con il quale avviare le riforme in Sardegna, Capelli ha ribadito la posizione del suo partito, orientata verso lo strumento dell’Assemblea Costituente. «Opzione oggi ancora più utile – ha concluso l’esponente del Cd – la politica ha bisogno di recuperare autorevolezza e l’Assemblea Costituente rappresenta una risposta chiara alla richiesta di un pieno coinvolgimento della società civile».

Questo pomeriggio, alle ore 17,00, presso lo stadio Comunale di Narcao, la delegazione provinciale di Carbonia Iglesias della FIGC, a conclusione dell’attività di Base, con il patrocinio dell’assessorato dello Sport del comune di Narcao e con la collaborazione della società ASD Atletico Narcao, terrà la Festa Finale “Piccoli amici 2014”.
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Si è conclusa nella tarda mattinata, in Commissione Autonomia, l’audizione sulle riforme dell’ex presidente della Regione Renato Soru, neoeletto al Parlamento europeo.

Nel suo intervento, Soru ha toccato i punti fondamentali all’attenzione della Commissione: riforma dello Statuto, riordino degli Enti Locali, riorganizzazione della macchina amministrativa regionale.

Sulla prima questione, l’ex presidente della Regione ha rimarcato la necessità di tener conto del contesto politico e sociale in cui si vorrebbe avviare la stagione delle riforme istituzionali. Secondo Soru, «non c’è oggi l’urgenza di procedere alla riscrittura dello Statuto. Meglio ripartire dalla legge statutaria, strumento che consentirebbe alla Sardegna di ottenere un reale cambiamento». Su questo versante, ha affermato Soru, il Consiglio potrebbe agire in piena autonomia senza dover sottoporre il provvedimento all’attenzione del Parlamento nazionale. «Penso a una Statutaria pesante – ha detto Soru – con un preambolo di principi e valori simile a quello della Costituzione italiana». Per l’ex presidente della Regione, scrivere una buona legge consentirebbe di ripensare la società sarda nel suo complesso. «Penso a una società digitale – ha detto Soru – la nostra piccola patria può fare da apripista per l’Europa. La facilità d’accesso alla rete per la pubblica amministrazione, le imprese, le scuole e i semplici cittadini consentirebbe di attenuare lo svantaggio dell’insularità offrendo opportunità di sviluppo e di progressoı».  

Sul riordino degli Enti Locali, Soru ha parlato di “ferita aperta” riferendosi al caos determinato dall’abolizione delle province. «Su questa materia – ha ricordato Soru – la Regione ha competenza primaria. I nostri poteri sono stati usati per creare quattro nuove province per poi cancellarle dopo pochi anni. Con le istituzioni non si scherza, in questo modo si crea solo confusione». «Una situazione da sanare al più presto – secondo Soru – quella dell’istituzione delle città metropolitane potrebbe essere una soluzione condivisa«.

L’ex presidente della Giunta ha poi parlato delle difficoltà dei comuni sardi. «Sono favorevole a mantenere le municipalità come presidio di democrazia e di partecipazione comunitaria – ha affermato – accorpando però i servizi». Soru si è detto favorevole alle Unioni di Comuni che gestiscano unitariamente i servizi fondamentali e ha lanciato la proposta di un centro unico regionale di erogazione della spesa: «Garantirebbe forti risparmi e servizi migliori per i cittadini».

Sull’organizzazione della Regione, Renato Soru ha indicato la strada di una legge di riordino contestuale alla Statutaria. «Bisogna superare il modello ministeriale – ha detto – per rendere la macchina più snella ed efficiente». Per Soru occorrerebbe rivedere anche il principio di separazione delle funzioni politiche da quelle amministrative introdotto dalla Legge Bassanini: «Politici e dirigenti devono poter dialogare. Chi ha la responsabilità della guida politica deve avere la possibilità di incidere nelle scelte». Da Soru, infine, un invito a far presto: «Il processo delle riforme deve essere portato a termine entro un anno».

Le indicazioni dell’ex presidente Soru sono state accolte positivamente da tutti i  componenti della Commissione presenti alla seduta.

«Sollecitazioni utilissime – secondo Roberto Deriu (Pd) – il ricorso alla Statutaria evita il rischio di una revisione dello Statuto al buio e consente la massima espansione del suo spazio giuridico mantenendo la protezione costituzionale». Piena condivisione da parte del consigliere del Pd anche sull’idea della digitalizzazione della Sardegna. «La Rinascita digitale – ha detto Deriu – oltre che un efficace slogan potrebbe rappresentare il nuovo orizzonte dell’Autonomia sarda».

Il vicepresidente della Commissione Stefano Tunis (Forza Italia) ha espresso apprezzamento per le sollecitazioni di Renato Soru. «La cifra alta con cui il presidente ha tracciato il percorso di riforma va incoraggiata. Se queste sono le premesse garantirò la massima collaborazione per dare gambe al processo riformatore».

Per Salvatore Demontis (Pd), l’intervento di Renato Soru fornisce un contributo fondamentale ai lavori della Commissione. «L’approccio pragmatico è quello che serve per cambiare la Sardegna – ha detto Demontis – l’idea di una Statutaria rinforzata può essere la chiave di volta per sbloccare l’impasse istituzionale». 

In conclusione di seduta, il presidente della Prima commissione, Francesco Agus ha sottolineato l’urgenza di arrivare ad un risultato in tempi rapidi. «Entro tre mesi – ha annunciato Agus – la commissione proverà a chiudere la fase istruttoria sulle riforme per consegnare un testo al Consiglio da approvare entro la primavera del 2015».

Consiglio regionale 2 copia

«È intollerabile che, così come sottolinea l’ultimo report del Consiglio regionale, svariate interrogazioni non abbiano ottenuto risposta entro i termini previsti, nonostante ai sensi dell’art. 107 comma 1 del regolamento consiliare la Giunta sia tenuta a rispondere direttamente all’interrogante entro 15 giorni.»

Lo sostiene il consigliere regionale Ignazio Locci (FI)  che ha invitato il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, a farsi interprete del rispetto delle regole e del bon ton istituzionale e a richiamare la Giunta regionale ai suoi doveri.

«L’attività di controllo dei consiglieri regionali, parte fondante del mandato politico – aggiunge Ignazio Locci – è così vanificata da un comportamento arrogante e inaccettabile: le mancate risposte ai consiglieri sono mancate risposte ai cittadini sardi su tematiche che spesso interessano le piccole comunità di periferia. Come evidenziato dal report, l’inqualificabile comportamento dell’esecutivo regionale non conosce in apparenza distinzioni di schieramento politico, a meno che nel sottobosco della politica non ci siano fenomeni di discriminazione per certe forze politiche o, ancora peggio, per alcuni consiglieri.»

«I professori, forse, non essendo espressione della volontà popolare – sottolinea ancora il consigliere regionale di Sant’Antioco – ignorano che al di là delle stanze dei bottoni vivono sardi che non hanno più voglia di aspettare i tempi lunghi della politica. Un’attività che sottostà a precise regole, sebbene i nostri altolocati assessori non se ne siano ancora accorti: dentro il palazzo non si possono decidere i tempi a proprio piacimento, così come si decide la data di un appello di esame o quando correggere un compito scritto. Nel momento in cui un rappresentante del popolo presenta una interpellanza o un’interrogazione, strumenti di controllo e di iniziativa politica – conclude Ignazio Locci – lo fa per accelerare la risoluzione dei problemi, non certamente per svolgere il compitino e zittire le istanze che provengono dai cittadini.»