31 July, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Vanno avanti le audizioni della Prima Commissione sul tema delle riforme. Il parlamentino dell’Autonomia ha sentito questa mattina gli ex presidenti di Regione e Consiglio Antonello Cabras, Italo Masala, Giacomo Spissu e Felicetto Contu.

Antonello Cabras, presidente della Giunta regionale dal novembre del ’91 al giugno del ’94, ha ricordato i numerosi tentativi di riforma dello Statuto portati avanti negli ultimi vent’anni. Tentativi che però non hanno prodotto risultati, se non alcune modifiche parziali della Carta in materia di entrate e forma di governo. «Oggi – ha sottolineato Cabras – è ancora più difficile pensare ad una revisione dello Statuto. Al centro delle riforme nazionali non ci sono più le regioni ma i comuni. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi incarna questa idea. Il rischio è aprire un dibattito sulle riforme con chi non è disposto ad ascoltare». Per questo, secondo l’ex presidente della Regione, «ogni progetto di revisione dello Statuto deve essere realista, altrimenti si corre il pericolo di un arretramento della nostra autonomia». «La Regione sarda può comunque esercitare le sue potestà esclusive in alcune materie – ha aggiunto Cabras – se non lo fa è perché non vuole farlo». E’ ciò che è successo con la forma di governo: l’elezione diretta del Presidente è una conseguenza della modifica del Titolo V della Costituzione, ma il Consiglio poteva anche puntare sul presidenzialismo puro, soluzione – secondo Cabras – più efficace per il governo di una regione come la Sardegna.

L’ex presidente della Giunta ha poi affrontato il tema del riordino degli Enti Locali. «Le proiezioni demografiche parlano chiaro. La Sardegna, nei prossimi decenni, scenderà sotto il milione di abitanti. L’attuale sistema non reggerà: occorre mettere insieme i comuni e studiare nuovi modelli di governance per il livello intermedio». Un accenno, infine, alle questione economica: «La Sardegna deve difendere la sua autonomia fiscale – ha detto Cabras – e prevedere un prelievo totale sulle attività svolte nel territorio della Regione. La riforma non può, inoltre, non tenere conto dei vincoli europei sempre più condizionanti. Il patto di stabilità non può applicarsi allo stesso modo in tutti i territori. Chi vive a Cuneo ha più opportunità di un abitante della provincia di Nuoro».

Italo Masala, presidente della Regione dall’agosto del 2003 al giugno del 2004, ha suggerito alla Commissione di guardare con attenzione ai progetti di riforma portati avanti a livello nazionale. «Saranno più veloci di noi – ha detto Masala – da soli si rischia di non andare da nessuna parte. Bisogna ottenere la giusta considerazione da parte del Governo». Masala ha poi ricordato il tentativo, fallito, di dotare gli esecutivi regionali di un potere più forte in situazioni di urgenza. «Nel  2001 si provò ad inserire nella riforma del Titolo V della Costituzione la previsione per le regioni a Statuto Speciale di intervenire, per casi particolari, con decreti legge. Il governo si oppose». Ecco perché è urgente, secondo l’ex presidente della Giunta, entrare nel dibattito sulla riforma del Senato che «deve essere, necessariamente, una sede di confronto tra lo Stato e le autonomie locali».

Sulla forma di governo, Masala ha suggerito una via che garantisca più equilibrio di poteri tra Giunta e Consiglio. «La potestà di indirizzo politico in capo al presidente della Regione è oggi più forte con il sistema di elezione diretta. Il quadro è sbilanciato. Forse sarebbe il caso di prevedere anche l’elezione diretta di un vicepresidente per evitare che il corso di una legislatura venga condizionato dalla volontà del capo dell’esecutivo». 

Sul riordinamento degli enti locali, Masala ha sottolineato la necessità, oggi ancora più marcata dopo l’abolizione delle province, di garantire una rappresentanza ai territori. «Difficile pensare che una sola città metropolitana come Cagliari possa rappresentare tutta l’Isola. Occorre trovare soluzioni alternative». Nel suo intervento, l’ex presidente ha toccato per ultimo il tema della riorganizzazione della macchina regionale. «La legge 31/98 ha avuto il merito di separare funzioni politiche e amministrative. Abbiamo assistito però ad  una proliferazione di servizi – ha detto Masala – che ha creato problemi nel funzionamento della struttura pubblica».

Giacomo Spissu, presidente del Consiglio nella XIII legislatura, ha sottolineato la necessità di inquadrare ogni proposta di riforma in un contesto più ampio. «Affrontare questo tema – ha detto Spissu – senza considerare ciò che succede a livello nazionale e internazionale ci espone a grandi rischi». In Italia, ha ricordato l’ex presidente dell’Assemblea, si è passati dall’autonomismo al regionalismo diffuso per arrivare poi al federalismo. «Ora c’è una spinta neocentralista che rimette in discussione non solo il rapporto Stato-Regione ma anche quello tra Regione ed enti locali. I progetti di revisione dello Statuto devono muoversi in contesti favorevoli altrimenti rischiano di fallire. Questo aspetto deve essere vagliato attentamente dal Consiglio. Attenzione a toccare lo Statuto perché c’è il rischio di peggiorarlo». Spissu si è poi soffermato sul metodo da adottare per le riforme bocciando senza mezzi termini l’ipotesi dell’Assemblea Costituente. «Sarebbe una soluzione velleitaria – ha detto Spissu -. A un soggetto costituente si ricorre dopo le guerre o in situazioni di emergenza democratica. Ogni proposta dell’Assemblea andrebbe comunque vagliata dal parlamento». Meglio, dunque, affidare il compito ad un altro organo. «Nel 2006 – ha ricordato Spissu – venne approvata la proposta per l’Istituzione di una Consulta che nella fase istruttoria affiancasse il Consiglio lasciando a quest’ultimo la potestà legislativa. Questa può essere ancora oggi una buona soluzione». Secondo Spissu l’aula può comunque procedere in piena autonomia all’approvazione della legge Statutaria e alla modifica delle storture dell’attuale legge elettorale.

Sul fronte della riorganizzazione della macchina amministrativa, l’ex presidente del Consiglio ha evidenziato la mancanza di un’idea chiara. «Serve una riforma complessiva degli enti locali che preveda una nuova allocazione dei poteri e una ridefinizione del sistema dei controlli».

Felicetto Contu, presidente del Consiglio nella VI e nella VII legislatura, ha rivendicato i risultati ottenuti dalla Sardegna in termini di progresso economico e sociale nella stagione dell’Autonomia. «Oggi è indubbio – ha detto Contu – che lo Statuto debba essere rivisitato, ma il compito è arduo. La riforma nazionale va verso uno Stato centralista. Compito dei legislatori sardi è, non solo la difesa delle nostre prerogative, ma anche l’accrescimento degli spazi di sovranità». Secondo il decano della politica sarda, è necessario darsi un obiettivo, anche il più ambizioso come l’indipendenza, ma occorre ragionare per gradi. «Gli esempi sono tanti: in alcune regioni d’Europa, come i Paesi Baschi, la Catalogna e le Canarie – ha detto Contu – si esercitano poteri statuali su alcune materie. La Sardegna potrebbe far tesoro di queste esperienze e mutuarle nel proprio ordinamento». 

L’ex presidente del Consiglio dopo aver  evidenziato la mancata attuazione di alcune disposizioni dello Statuto, in particolare quelle sul Piano di Rinascita e sui punti franchi, si è poi soffermato sulle modalità con le quali procedere alla riforma. «Sono tendenzialmente favorevole all’Assemblea Costituente – ha detto Contu – ma non è una posizione ideologica. In ogni caso – ha concluso l’ex presidente – qualsiasi proposta di modifica dovrà essere sottoposta ad un referendum consultivo».

Le audizioni della Commissione proseguiranno domani, venerdì 6 giugno, con l’intervento dei  parlamentari sardi.

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L’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato assieme con quello dell’Agricoltura sono gli unici che possono e devono fare investimenti a sostengo di quelle tante imprese che rappresentano il mondo produttivo sardo. Lo ha detto questa mattina l’assessore Francesco Morandi durante l’audizione in commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd). L’esponente dell’Esecutivo ha annunciato che parlerà con il presidente Pigliaru e gli altri componenti della Giunta di un’eventuale rimodulazione dei fondi. Alla base di questa affermazione i dati illustrati ai commissari: le imprese che fanno capo all’assessorato del Turismo rappresentano il 77 per cento circa dell’economia della Sardegna.

Poi i numeri: il settore dei servizi comprende 30mila imprese, quello del turismo 13mila, ed è quello che ha sofferto meno in questi anni di crisi, 43mila quello del commercio, mentre quasi 39mila sono le aziende del settore dell’artigianato. Quest’ultimo, rappresenta da solo il 12 per cento del Pil regionale, anche se ha sofferto molto negli ultimi cinque anni perdendo 6mila aziende e 30mila lavoratori, che oggi sono circa 80mila. Del settore dell’artigianato fanno parte anche le micro imprese edili, che rappresentano il 62,5 per cento dell’intero comparto dell’edilizia.

Tra le priorità dell’assessorato il sostegno e gli incentivi alle aziende e i Confidi, ma anche, per quanto attiene al turismo, sviluppare i servizi e non soffermarsi soltanto sulla ricettività, continuare a sviluppare l’Osservatorio turistico regionale per delineare le esigenze del mercato, e destagionalizzare attraverso eventi, turismo a tema e la promozione delle zone interne.

Per dare gambe a questi progetti serve però, secondo l’assessore Morandi, una riforma legislativa per tutti i settori, rivedere il sistema dei trasporti, creare un brand Sardegna spendibile a livello internazionale, e creare maggiore organizzazione sul territorio con sinergie tra  le diverse comunità locali.

Tra le priorità dell’assessorato del Turismo anche l’agenda digitale per offrire ai visitatori una terra incontaminata ma digitalmente avanzata.

Per quanto riguarda la promozione, Morandi ha evidenziato che c’è stata una crescita di presenze degli stranieri e una diminuzione degli italiani e la Regione punterà, con i pochi fondi a disposizione, ha consolidare i mercati che stanno rispondendo meglio.

Dall’audizione di oggi è emersa la necessità, espressa dalla commissione, di puntare sull’Expo 2015 con due filoni principali: food e qualità della vita, con un’attenzione particolare alla longevità dei sardi. L’assessore ha ricordato che allo stato attuale ci sono soltanto i fondi per acquistare lo spazio per una settimana, circa 300mila euro, e che di tutta l’organizzazione se ne occuperà la Programmazione, perché nella prossima riunione di Giunta saranno trasferite le competenze sull’Expo da Sardegna Promozione alla Programmazione. Una decisione sollecitata dallo stesso direttore dell’agenzia, Mariano Mariani.

L’assessore ha anche ribadito l’importanza di altre iniziative come Bitas, Milano in Fiera e quelle del settore ippico e nautico, ma ha anche sottolineato che, in questo momento, non ci sono i fondi necessari.

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Successo per l’edizione 2014 di Monumenti aperti a Iglesias. Tra sabato 31 maggio e domenica 1 giugno sono state registrate ben 15.189 firme di visitatori. Erano state 13.818 quelle registrate lo scorso anno.

Nel dettaglio le firme raccolte nei singoli siti:

ACQUEDOTTO PISANO LOCALITA’ CAMPERA  158

ARCHIVIO STORICO COMUNALE 145

CASA RODRIGUEZ 1.000

CASTELLO SALVATERRA 467

CATTEDRALE SANTA CHIARA 1.626

CHIESA DELLA PURISSIMA 360

CHIESA SANT’ANTONIO ABATE 122

CHIESA SAN GIUSEPPE 153

CHIESA SAN SEVERINO 228

CHIESA NOSTRA SIGNORA DI VALVERDE 302

CHIESA ORATORIO SAN MICHELE 186

CHIESA SAN FRANCESCO 410

CHIESA SANTO SALVATORE 330

CHIESA SAN DOMENICO 394

SAN FRANCESCO – ASSOCIAZIONE BALESTRIERI 114

CHIOSTRO SAN FRANCESCO 96

CIMITERO MONUMENTALE 69

CINEMA TEATRO ELECTRA 208

EX MATTATOIO 294

EX SCUOLA ELEMENTARE MONTEPONI 219

EX SCUOLE MASCHILI 66

FORESTERIA IMPIEGATI 122

FRANTOIO ORRU’ 387

ISTITUTO MINERARIO 300

ITINERARIO LIBERTY 144

MURA PISANE 264

MUSEO DELL’ARTE MINERARIA 765

MUSEO DEL COMBATENTE 15

MUSEO DIOCESANO               548

MUSEO ETNOGRAFICO       82

NEBIDA ITINERARI MINERARI 180

PALAZZINA ASSOCIAZIONE MINERARIA SARDA 280

PALAZZINA BELLAVISTA 176

PARCO DI VILLA BOLDETTI 309

PIAZZA LAMARMORA 624

PIAZZA MUNICIPIO E PALAZZO CIVICO 816

PIAZZA OBERDAN 478

PIAZZA SELLA 706

SANTUARIO MADONNA DELLE GRAZIE 200

SITO ARCHEOLOGICO CORONGIU ‘E MARI 58

TORRE GUELFA 1.136

VISITE GUIDATE SA COSTERA 302

COLLEZIONE PISTIS CORSI 350

TOTALE 15.189

Quest’anno, per la prima volta, durante Monumenti aperti, grazie ad un euro per la cultura, tutti i partecipanti hanno potuto sostenere la riqualificazione de “Is Grifoneddus”. Sono stati raccolti 1.360 Euro.

Breve Villa di chiesa 0 bozza locandina Giugno ... in Breve

L’8 giugno 1327 l’Infante Alfonso d’Aragona, all’indomani della conquista di Villa di Chiesa, ratificava il Breve di Villa di Chiesa.

Ma la storia del Breve comincia diversi anni prima ed intreccia le sue sorti con la città di Iglesias per moltissimo tempo.

Per presentare i diversi aspetti di questo documento, che costituisce un unicum di inestimabile valore, l’Amministrazione comunale di Iglesias, in collaborazione con La Memoria Storica soc. coop., propone una serie di 4 incontri nei sabato del mese di giugno 2014, alle ore 17.30, presso la sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale.

Saranno diversi gli approfondimenti offerti, come elencato nella locandina allegata, alla curiosità di chi vorrà avvicinarsi per scoprire o riscoprire questo nostro formidabile patrimonio culturale.

Per l’occasione ogni sabato, durante la manifestazione, sarà esposto il documento originale.

Ecco il calendario degli incontri e i relativi argomenti che si terranno nella sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale, in Via delle Carceri, tutti i sabati del mese di giugno:

1) 7 giugno, dalle 17.30 alle 19.30, notizie generali sul Breve;
2) 14 giugno dalle 17.30 alle 19.30, approfondimenti relativi al sistema della punizione dei reati;
3) 21 giugno, dalle 17.30 alle 19.30, approfondimenti relativi al cibo ed alle disposizioni di igiene;
4) 28 giugno, dalle 17.30 alle 19.30, approfondimenti sul IV libro, relativo all’attività mineraria.

Per l’occasione sarà esposto il Breve di Villa di Chiesa.

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Il Consiglio regionale è stato convocato per mercoledì 11 giugno, alle ore 10.00. Sono previste sedute fino a venerdì mattina.

L’ha deciso questa mattina la Conferenza dei Capigruppo presieduta dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau.

All’ordine del giorno tre disegni di legge e sei mozioni.

Il primo punto all’ordine del giorno è il disegno di legge n. 9 Disposizioni urgenti in materia di edilizia scolastica e semplificazione amministrativa”.

Sarà inaugurata sabato 7 giugno, alle ore 19.00, presso la Saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, la mostra personale di pittura dell’artista Sara Spano, dal titolo “Visioni Astratte”. 

La Mostra rientra nella più ampia Rassegna “12×12”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini. La Rassegna comprende l’allestimento di 12 mostre personali di altrettanti artisti cittadini. Il nucleo centrale della mostra è composto da opere, dipinte olio su tela.

Senza riserve e senza falsi pudori, Sara Spano, ci conduce in un viaggio nell’introspezione psicologica. Con i bruni tenebrosi, pallidi gialli e lugubri neri. I suoi sono segni che mettono a nudo l’inconscio, assumendo una profondità dai contorni emozionali molto marcati che prendono corpo sulla tela in una dissonanza armonica che nega l’estetica. Sono segni che, caratterizzati da linee che si muovono, si bloccano, si ripetono, vogliono quei muri, pregiudizi e ignoranza di una società da cui si ha voglia di evadere per immergere la propria anima nell’amore.

Sara Spano (classe 1986) giovane designer, è intenta a creare un legame sempre più forte tra arte e moda. Fin da piccola, disegna attraverso una forma spontanea e compulsiva che si traduce in inesauribili tele e sperimentazioni.

Nella mostra l’artista presenta il frutto della ricerca degli ultimi anni, evidenziando una serie di segni e affidandosi al disegno distorto e alterato in modo del tutto personale. Ogni quadro appare come il suggerimento di un racconto, di una situazione, che l’autore lascia completare o sviluppare al fruitore dell’opera.

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Il consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia) lancia un appello alla Regione, perché «sblocchi le operazioni di bonifica nell’area ex Sardamag di Sant’Antioco e acceleri la riconversione del sito, indispensabile per il rilancio del turismo portuale e residenziale dell’intero territorio del Sulcis Iglesiente».

«Da troppo tempo – sottolinea Ignazio Locci – i cittadini di Sant’Antioco attendono il risanamento di una zona che, così come stabilito dal Piano Urbanistico Comunale, è destinata alla costruzione di un importante porto turistico con area cantieristica, servizi e residenze turistiche capace di garantire centinaia di posti di lavoro fissi e non stagionali. Ma la proverbiale “burocrazia incancrenita” sta dando il meglio di sé: le bonifiche, indispensabili per poter rimettere a bando le aree, sono ben lontane dall’essere concluse. Una situazione che sta creando un danno incalcolabile in termini occupazionali.»

«È arrivato il momento – aggiunge Ignazio Locci – che la Giunta regionale affronti il problema delle bonifiche negli ettari ex Sardamag (un tempo occupati da una fabbrica di produzione di ossido di magnesio), valutando, se necessario, strade alternative a quelle percorse fino a oggi, rivelatesi senza uscita. Ho depositato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta con la quale chiedo al Presidente della Regione e all’Assessore all’Industria se siano a conoscenza della situazione di stallo delle operazioni di risanamento (descritta nell’interrogazione in allegato), quali provvedimenti urgenti intendano mettere in atto per risolverla in maniera organica e con tempi certi – conclude Ignazio Locci – e se intendano prendere in considerazione ogni opzione tecnica ed amministrativa per una risoluzione più rapida del problema, quali la cessione delle aree al Comune di Sant’Antioco oppure ai privati attraverso bando pubblico con obbligo di bonifica.»

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Ha chiuso i battenti con il botto la dodicesima edizione del “Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, la kermesse gastronomica internazionale svoltasi dal 30 maggio al 2 giugno nell’isola di San Pietro (Carbonia Iglesias), nel sud-ovest della Sardegna. Migliaia di visitatori, favoriti dalle buone condizioni meteorologiche e dai prezzi low cost dei traghetti, hanno preso letteralmente d’assalto Carloforte per assistere alla competizione gastronomica, partecipare alle degustazioni guidate e alle tante iniziative organizzate nella quattro giorni di kermesse gastronomica internazionale in nome del “tonno rosso”, il grande pelagico pescato in una delle più antiche tonnare del Mediterraneo ancora in attività in maniera sostenibile e nel rispetto delle norme di protezione dell’ambiente e della fauna marina.

E’ stato un #Girotonno da incorniciare quello appena conclusosi a Carloforte. I numeri riferiscono di un afflusso da record di visitatori. Se alberghi, bed and breakfast avevano già registrato il tutto esaurito ben prima dell’inizio della manifestazione, è con l’apertura della competizione e dell’intera rassegna gastronomica che l’isola di San Pietro ha visto lievitare il numero di presenze in pochi giorni. «I primi segnali, con circa 45mila presenti, li avevamo già avuti tra giovedì e venerdì, giorni solitamente con poco afflusso. Poi – dichiara #Marco Simeone, sindaco di Carloforte – è stato un crescendo con punte di 60mila presenti sabato, 75mila domenica e 72mila lunedì. Numeri che vanno al di là delle duecentomila presenze che avevamo previsto per la durata dell’intera manifestazione».

Se le presenze hanno superato «ogni più rosea previsione» non da meno sono stati i numeri registrati per le degustazioni e i vari laboratori con protagonisti chef stellati e in gara. A parte i ristoratori, che hanno effettuato numerosi “turni di cucina” per soddisfare migliaia di richieste, infatti, i ticket per le degustazioni staccati tra il Tuna Village, il Live Cooking, il Talk Tuna e la piazza del Cascà (con un villaggio berbero, vera sorpresa della manifestazione), sono stati complessivamente 8.000. A ciò poi si possono aggiungere i quattrocento biglietti venduti per chi, durante il Girotonno, ha voluto prendere parte alla gara gastronomica facendo parte della Giuria popolare. Numeri che raccontano anche del grande lavoro e impegno profuso dai 40 ragazzi dell’Istituto professionale “Galileo Ferraris” di Iglesias capaci di servire senza sosta centinaia di piatti alle due giurie impegnate nella gara gastronomica, e ai sommelier dell’Ais Sardegna eccellenti nella scelta dei vini, rigorosamente sardi, da abbinare ai tutti i piatti in gara.

Grande la mobilitazione di uomini e mezzi per garantire la sicurezza e l’assistenza alle migliaia di visitatori giunti a Carloforte in occasione della manifestazione. Dalla Capitaneria di porto, scesa in campo in forze, ai carabinieri e alla Polizia, con agenti ed elicotteri a sorvolare l’isola; dagli agenti della Polizia municipale ai volontari della Protezione civile della Lavoc; dai volontari del 118 della #Croce Rossa, che hanno installato un ospedale da campo nel molo del porto, ai medici del Pronto soccorso di Carloforte, operativo 24 ore su 24. Insomma, uno sforzo organizzativo dove ogni dettaglio è stato predisposto con cura.

Da rilevare poi lo sforzo e la gentilezza degli equipaggi dei traghetti Saremar (nelle tratte da e per Portoscuso e da per Calasetta) con una cinquantina di corse giornaliere complessive, e della Delcomar (nella tratta da e per Calasetta) con ventiquattro, durante tutto l’arco della manifestazione.

Questi alcuni dei numeri salienti di una kermesse che, giunta alla dodicesima edizione ed organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con il patrocinio di Sardegna Turismo (www.sardegnaturismo.it), della Regione Sardegna, della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e del Consorzio turistico del Comune di Carloforte, è stata definita come la “2.0”, sorta di nuovo inizio per una formula già vincente.

«Possiamo dire che il bilancio della manifestazione è più che positivo e siamo più che soddisfatti. Questi risultati sono il frutto della collaborazione di tutti. Fare sistema, anche con i Comuni di Portoscuso, Sant’Antioco e Calasetta, si è rivelata una decisione vincente. Senza il loro apporto sarebbe stato assai complicato gestire il numero incredibile di persone che hanno scelto di premiare il nostro programma e i nostri sforzi. Tutto è andato nel migliore dei modi. Ristoranti, bar, pub e altre attività hanno lavorato senza sosta. E il servizio d’ordine e di sicurezza, concordato con la Prefettura, e che ha visto impegnati con discrezione sul campo Polizia municipale, Carabinieri, Polizia, Capitaneria di porto e volontari, – tiene a sottolineare Simeone – è stato impeccabile.» 

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La III commissione consiliare permanente “Programmazione, Finanze, Tributi Attività produttive e Sviluppo economico” del #comune di Carbonia, considerato l’alto numero di cittadini anziani residenti nelle frazioni della città, verificata la difficoltà per molti di questi cittadini di utilizzare il sistema informatico messo a disposizione dall’Amministrazione comunale e considerati i costi e i disagi che questi cittadini dovrebbero sopportare per essere accompagnati presso gli uffici dell’Amministrazione nel centro città, chiede che prima del 16 giugno l’Amministrazione metta a disposizione, nelle sedi delle ex circoscrizioni, o perlomeno nelle due maggiormente distanti dal centro città, Bacu Abis e Cortoghiana, una sede staccata del front office in almeno tre giornate, per supportare i cittadini nel calcolo delle imposte TASI ed IMU e nella compilazione del modello F24.

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Sabato 7 giugno il THotel di Cagliari ospiterà, alle ore 10,30, il convegno “Il Patto per la salute e la nuova sanità” organizzato dal #Partito Democratico con il sottosegretario Vito De Filippo che si terrà a Cagliari.

Discuteremo del nuovo assetto del sistema sanitario, in Italia e in Sardegna, in un convegno promosso dal gruppo parlamentare alla Camera dei Deputati dal titolo “La salute, il diritto più prezioso. Il Patto per la salute e la nuova sanità in Sardegna”.

Dopo l’introduzione di Marco Meloni (deputato Pd), è previsto l’intervento del deputato Francesco Sanna (Pd), a cui seguirà quello di Donata Lenzi (deputato, capogruppo del Pd nella commissione Affari sociali), del neo-parlamentare europeo Renato Soru e quello di Gigi Ruggeri, (consigliere regionale Pd-segretario della Commissione sanità).

I lavori saranno conclusi dall’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, e da Vito De Filippo, sottosegretario di Stato alla Salute.