31 July, 2024
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Il comune di Iglesias ha pubblicato l’avviso pubblico per l’attribuzione di contributi a favore degli studenti che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado per i servizi di trasporto urbano ed extraurbano e per i servizi di assistenza specialistica anche attraverso mezzi di trasporto attrezzati con personale specializzato, in riferimento alle peculiari esigenze degli studenti con disabilità.

I beneficiari sono i seguenti:

– alunni residenti nel comune di Iglesias, che frequentano le scuole secondarie di secondo grado (esclusi istituti di formazione professionale e scuole private non parificate) ubicate in altro territorio comunale. Sono compresi gli alunni residenti nelle frazioni e nelle zone extraurbane del comune di Iglesias che frequentano le scuole ubicate in città.

– alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado residenti nelle frazioni prive di scuole, o nelle zone extraurbane del comune non servite da mezzi di trasporto pubblici o che non hanno potuto usufruire dello scuolabus, o che siano stati obbligati a ricorrere al mezzo privato a causa dei tempi troppo lunghi di percorrenza  dei mezzi pubblici; a condizione che abbiano presentato regolare domanda al comune per il servizio scuolabus per l’anno scolastico 2013/2014.

Sono esclusi gli alunni che hanno usufruito del servizio scuolabus comunale.

I requisiti di accesso sono i seguenti:

– appartenenza a nucleo familiare il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) sia inferiore o uguale a € 14.460,00, determinato ai sensi del decreto legislativo 31.03.1998 n.109 e successive modificazioni, con riferimento alla dichiarazione dei redditi 2013  – periodo di imposta 2012.

– Specifiche esigenze di servizio di trasporto e di assistenza specialistica, con particolare attenzione alle peculiari necessità degli studenti con disabilità, autocertificate in base alla distanza dalla sede scolastica;

Le tipologie di benefici e contributi:

– i benefici e i contributi sono concessi agli studenti, che non ricevono o che non abbiano ricevuto nel corrente anno scolastico altri analoghi benefici erogati  da pubbliche amministrazioni per le medesime finalità, per:

– servizi di trasporto urbano (per i residenti nelle frazioni o zone extraurbane del Comune) e di trasporto extraurbano finalizzato al raggiungimento della sede scolastica anche con riferimento alle peculiari esigenze degli studenti con disabilità;

– servizi di assistenza specialistica, anche attraverso mezzi di trasporto attrezzati con personale specializzato in riferimento alle peculiari esigenze degli studenti con disabilità, ai sensi dell’art.3 comma 3 della L. 104/92.

Le tipologie di spese ammissibili sono le seguenti:

Spese di trasporto, nello specifico:

– abbonamenti nominativi per trasporto su mezzi pubblici;

– spese di viaggio su linee urbane o extraurbane effettuate con titolo di viaggio nominativo;

– spese per servizio di trasporto a gestione diretta/indiretta della scuola (eventuale servizio organizzato dall’istituto scolastico);

– attestazione di spesa dalla quale risultino i chilometri che intercorrono tra l’abitazione e la scuola frequentata, con dichiarazione di mancanza di servizio pubblico o di orari non funzionali al raggiungimento della scuola.

Le spese di assistenza specialistica:

– spese di viaggio su mezzi di trasporto attrezzati con personale specializzato in riferimento alle peculiari esigenze degli studenti con disabilità, ai sensi dell’art.3 comma 3 della L. 104/92.

La spesa deve essere certificata e documentata per i successivi controlli, prima dell’erogazione del contributo ai beneficiari.

Importo del beneficio e graduatorie:

L’importo del contributo da assegnare agli studenti beneficiari è determinato su base proporzionale tenendo conto del valore dell’ISEE e del costo dell’abbonamento. Al fine di poter assegnare il contributo a più beneficiari, l’importo come sopra determinato può essere ridimensionato in rapporto al numero totale degli ammessi al beneficio e alle risorse finanziare disponibili.

Per l’ammissione al beneficio e per la formazione delle graduatorie (una per gli alunni della scuola dell’obbligo e una per gli studenti delle scuola superiore) si tiene conto prioritariamente delle condizioni economiche dei nuclei familiari degli allievi e, a parità di  condizioni economiche, si valuta il requisito della distanza dell’abitazione dalla sede scolastica frequentata. A parità delle altre condizioni, si applica la priorità per gli allievi con disabilità gravi, ai sensi dell’art. 3 comma 3 della L.104/92.

Il rimborso sul mezzo privato sarà commisurato sulla base del costo dell’abbonamento su mezzo pubblico e, per i percorsi in area urbana (dalle frazioni o dalle zone extraurbane del comune), il rimborso sarà pari al 20% del costo della benzina verde in rapporto ai chilometri percorsi.

Modalità di presentazione delle domande e scadenza:

– la richiesta del beneficio può essere fatta dal genitore o da chi rappresenta il minore o dallo studente maggiorenne e deve essere compilata sull’apposito modulo, corredato della dichiarazione rilasciata ai sensi del DPR 445/2000, entro e non oltre le ore 11.00 di lunedì 16 giugno 2014, a mezzo posta elettronica certificata, consegna a mano all’ufficio protocollo del comune, raccomandata.

Per informazioni: Ufficio Pubblica Istruzione 0781.274437-433.

La Rassegna d’Arte Contemporanea Gesto Segno Disegno, in collaborazione con ThULab – Spazio per le Arti Visive presenta la mostra mostra/opera d’arte collettiva “Sainte Chapelle” seconda edizione. La prima edizione si è svolta dal 1 settembre al 30 novembre 2013 con un workshop online e una serie di eventi espositivi in alcuni spazi istituzionali della Sardegna e in una galleria Romana; la seconda edizione si svolgerà dal 1 giugno al 12 settembre 2014 con la riapertura del workshop online e un evento espositivo che si svolgerà il 12 settembre in contemporanea in tutti gli spazi ThULab della Rete per le Arti Visive che aderiranno all’iniziativa.

Attraverso un workshop online rivolto ad artisti, designer, grafici, architetti, videomaker, fotografi e creativi in genere, o chi si sente tale o vuole provare ad esserlo, in un metodo ormai consolidato in questi ultimi tempi, che è quello di creare un’opera d’arte partecipata, l’artista Federico Cozzucoli, mette a disposizione di chi voglia, la sua opera dal titolo “Sainte Chapelle”, sintesi e geometrizzazione rappresentativa (in forma di: vetrata gotica digitalizzata e video) della realtà socio politica dopo l’11 settembre 2001, per questo motivo è stato scelto di creare l’evento espositivo il 12 settembre. Verrà chiesto di collaborare alla stesura di più opere simmetriche a quella proposta dal singolo artista. Il Progetto culturale sarà accompagnato da un testo critico a cura dello storico dell’arte Simona Campus e da una nuova nota Critica di Margherita Capodiferro.

Si è partiti domenica 1 giugno 2014 con la pubblicazione online del form per la partecipazione al workshop che si concluderà alla mezzanotte di Giovedì 11 settembre 2014. Venerdì 12 settembre 2014 nelle varie sedi espositive della “Rete per le Arti Visive” verrà proiettata l’opera grafica e l’opera video frutto del workshop online, nello spazio di Laboratorio Urbano THE FACTORY di Palagiano (Ta) inoltre verrà sonorizzata dal vivo l’opera video “Pandora” da Remigio Furlanut.

Partecipano per adesso: Monica Scidurlo, Alessandro Pili, Fabiana Collotto, Tiziana Befani, Sara Montani, Simona Sarti, Matteo Campulla, Violeta Vollmer, Rossana Piras, Francesca Ore, Antonella Albani, Alessandro Severin, Angela Impagliazzo, Marco Tullio Dentale, Serena Damiani, Artekreativa, Gisella Pasquali, Huda Takriti, Elisa Sassera, Annalisa Parisii, Maria Cecilia Bossi, Emanuela Melis, Giovanna Madau, Maura Argiolas, Alfonso Lentini, Lidia Scaravaglio, Massimo Caria, Rozita Fogelman, TAD [Tech+Art+Design], Alessandra Loi, Ina Mindiuz Sonja Benskin Mesher, Maria Cassatas Tufano, Fiuto, Darika, Domenico Severino, Roberto Scala, Fabio Speciale, Gloria Keller, Patrizia Nicolini, Daniela Spoto, Chicco Sabbatella, Gianni Polinas, Paolo Viterbini, Ellen G., Vincenzo Tolu, Giulia Ripandelli, Eliseo Pau, Alessandro Antonucci, Fabio Petretto, Anna Autuori

Programma

Da domenica 1 giugno a giovedì 11 settembre 2014 workshop online

Venerdì 12 settembre alle ore 20.00 sonorizzazione dal vivo di Remigio Furlanut del video Pandora presso lo spazio del Laboratorio Urbano THE FACTORY di Palagiano (TA)

Venerdì 12 Settembre proiezione dell’evento in streaming negli atri spazi della Rete per le Arti Visive ThULab che aderiranno all’iniziativa per adesso:

Laboratorio Urbano Inpuntadipiedi – Francavilla Fontana (BR)

Laboratorio Urbano Officine Culturali – Bitonto (BA)

Laboratorio Urbano Fasano – Fasano (BR)

Laboratorio Urbano Ciberlab – Valenzano (BA)

Francesco Agus

Gli ex presidenti della Regione, Pietro Soddu e Angelo Roich, sono stati sentiti ieri pomeriggio dalla Prima Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Francesco Agus, nell’ambito delle audizioni programmate sul tema delle riforme istituzionali.

Pietro Soddu (sette volte alla guida della Regione dal 1972 al 1980) non ha nascosto le sue perplessità sul metodo di consultazione adottato dalla Commissione. «In questo momento di delegittimazione della politica – ha detto Soddu – sarebbe necessario portare la discussione fuori dal palazzo. In Europa, basta pensare a ciò che succede in Scozia, Spagna e Francia, sul tema delle riforme si ricorre sempre più frequentemente ad un pronunciamento diretto del corpo elettorale. Questo aspetto in Sardegna sembra trascurato nonostante la presenza di forze sovraniste e indipendentiste in Consiglio regionale».

Pietro Soddu ha poi puntato l’attenzione sulla riforma costituzionale avviata dal Governo e orientata verso una “visione centralista”. Il Consiglio, secondo l’ex presidente della Giunta, deve avere più coraggio, servono strumenti più forti della mera consultazione. «Più sovranità e meno autonomia» – ha detto Soddu – rispolverando un suo vecchio slogan. «La nuova questione sarda deve fondarsi su tre elementi: modernità, identità e cittadinanza. La Sardegna – ha sottolineato – non può rinunciare a un nuovo processo di modernizzazione, a una partecipazione attiva al grande cambiamento in atto a livello globale e a capire come difendere le radici profonde della sua identità». Sul concetto di cittadinanza, Soddu ha ricordato che lo Statuto «è frutto della Costituzione italiana. Lo Stato, cento anni dopo la fusione perfetta del 1848, ha restituito alla Sardegna una forma, seppur parziale, di autogoverno. Rinunciare alla Costituzione sarebbe un’impresa ardua, la cittadinanza non si può buttare a mare».

Sul nuovo modello di sviluppo, Pietro Soddu ha ribadito la necessità di puntare ancora sull’industria, moderna e tecnologicamente avanzata. «Non conosco modelli di sviluppo che possano fare a meno delle attività industriali. Impossibile dare risposte solo con il turismo o il settore primario». Ampi margini di intervento esistono invece in agricoltura: «In questo settore – ha detto Soddu – il Piano di Rinascita non ha avuto piena attuazione. Si sono create le infrastrutture, con le dighe e i canali di irrigazione, ma non si sono ottenuti risultati, mentre le industrie hanno prodotto ricchezza per 40 anni».

Per Angelo Roich, presidente della Giunta dal 1982 al 1984, l’attuale legislatura si giocherà sul tema delle riforme. Una questione decisiva per l’Isola in un’epoca che vede gli spazi delle Regioni appiattiti dalla globalizzazione e la sovranità degli Stati ridimensionata dall’invadenza dell’Unione Europea. Per questo, secondo Roich, occorre procedere a una revisione dello Statuto senza cambiarne i principi e i valori. «Non si deve correre il rischio di un declassamento della Carta costituzionale della Sardegna. Il nuovo Statuto può creare un’autonomia rinnovata, fondata su un nuovo patto con il parlamento italiano e con quello europeo. Ma un patto federativo sarebbe riduttivo senza un’intesa tra le Regioni a Statuto Speciale e l’Unione Europea».

Sul metodo con cui riscrivere lo Statuto, Roich ha sottolineato la centralità del Consiglio regionale esprimendo perplessità sul ricorso all’Assemblea Costituente. «Quest’ultimo organismo avrebbe un valore importante se eletto dal popolo, ma è un percorso difficile perché si potrebbe creare un conflitto con il Consiglio». Secondo l’ex presidente della Regione, «una soluzione potrebbe essere quella di una Consulta da affiancare alla Commissione Autonomia».  

Il nuovo Statuto, ha proseguito Roich, «deve rappresentare la sintesi delle culture, della storia di un popolo e della sua spiritualità. L’unità dei sardi deve ritrovarsi nei principi e nei valori fondamentali, primo fra tutti quello dell’autogoverno». In questa battaglia, secondo l’ex presidente, «la Sardegna non sarà sola ma potrà contare sull’appoggio di altre nazioni senza Stato, come la Catalogna, la Navarra, i Paesi Baschi, la Galizia e la Scozia. L’obiettivo deve essere quello di un’Europa dei popoli e delle piccole patrie».

Roich ha infine suggerito alla Commissione di non rinunciare ad alcuni contenuti dello Statuto. «La previsione dell’articolo 13 sul Piano di Rinascita è un unicum giuridico – ha detto Roich – da difendere per il solo fatto che sancisce la parità tra Stato e Regione». Da rispolverare anche la norma sull’istituzione dei punti franchi. «Questa ipotesi non sarebbe guardata con sfavore dall’Europa – ha sottolineato l’ex presidente della Regione – la Sardegna ha infatti una posizione strategica nel Mediterraneo, l’istituzione di punti franchi in tutte le zone industriali aprirebbe prospettive straordinarie di sviluppo e di occupazione per i giovani».

 I lavori della Commissione proseguiranno domani mattina con le audizione degli ex presidenti della Regione e del Consiglio regionale Antonello Cabras, Italo Masala, Felicetto Contu, Lello Mereu e Giacomo Spissu.

Stefano Cucca e Francesco Pigliaru

In sella alla sua bicicletta ha percorso circa 32.000 chilometri attraverso i cinque continenti, con l’obiettivo di ricercare “storie di vita sostenibili”. Stefano Cucca, il protagonista del progetto “#Rumundu”, è tornato ieri mattina in Sardegna. Sbarcato a Cagliari, ha fatto visita al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, negli uffici di viale Trento, per un breve incontro in cui ha raccontato la sua straordinaria esperienza. Stefano Cucca, che domenica concluderà il suo giro a Sorso, da dove è partito un anno fa, ha illustrato la filosofia del singolare viaggio: uno sguardo sul mondo che comincia dalla Sardegna, per scoprire stili di vita alternativi alla società dei consumi.

Studi da economista ed esperienze di consulenza e direzione aziendale, ricercatore nel campo della tracciabilità alimentare, Stefano Cucca ha viaggiato a bordo di una bicicletta attrezzata con strumenti audio e video, tenendo un diario internet quotidiano. Sostenuto da un team di professionisti, ha raccolto spunti, consigli, racconti, foto, suoni e sensazioni, che sono stati veicolati nel sito del progetto “Remundu” e nei social network, dando vita a una vera e propria comunità web.

«La chiusura di Iglesias avrà conseguenze deleterie per le nostre famiglie. Un trasferimento a Sassari comporterebbe, infatti, dover affrontare ogni volta un viaggio di 400 chilometri, tra andata e ritorno, costringendoci a ridurre drasticamente i colloqui. La situazione è destinata a peggiorare  nell’eventualità che venga scelto il carcere di Lanusei. Non possiamo rinunciare ad incontrare i nostri cari. Aiutateci a trovare un’alternativa». Lo hanno scritto in un appello raccolto dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme” alcuni familiari dei detenuti sex offender attualmente ristretti a Iglesias dopo aver ripetutamente chiesto di scongiurare la chiusura della struttura penitenziaria.

«Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e il ministero della Giustizia – afferma Maria Grazia Caligaris, presidente di SDR – devono rivedere la dislocazione dei detenuti per tipologia di reato e pena. Il buon senso dovrebbe prevalere sulla logica di concentrare i sex offender a Bancali (Sassari) e Lanusei (Ogliastra). Oltre al problema della distanza, che impedisce alle famiglie di poter agevolmente raggiungere i parenti, c’è anche quello della prosecuzione dei  progetti di recupero già avviati. Una considerazione inoltre deve essere fatta relativamente alla situazione del carcere San Daniele. E’ inaccettabile che resti in piedi una struttura penitenziaria ricavata da un antico convento e riadattata a partire dal 1870 e venga invece dismesso un edificio decisamente nuovo qual è quello di Iglesias. Non sono condivisibili neppure le motivazioni di carattere economico riferite esclusivamente a sostegno della chiusura di Sa Stoia proprio perché il fine della pena consiste nella riabilitazione, unico reale strumento di sicurezza per i cittadini. C’è il rischio insomma che allontanati dai familiari, certo concreto apporto risocializzante, i sex offender – conclude la presidente di SDR – si ritrovino a vivere in quasi totale isolamento.»

I terreni e gli immobili dell’ex Genio militare di Siliqua, che l’amministrazione della Difesa non utilizza ormai da anni, possono essere dismessi ed assegnati alla Regione in modo da consentire al Comune di Siliqua, di riutilizzarli per scopi di pubblica utilità.

E’ quanto chiedono in una interrogazione rivolta al presidente della Regione ed all’assessore competente i consiglieri regionali di Sel Eugenio Lai e Daniele Cocco, sottolineando fra l’altro che l’area dell’ex genio, comprendente un terreno di 16.500 metri quadrati ed un immobile di 300, si trova all’interno di un contesto densamente urbanizzato a poca distanza da abitazioni civili che, formalmente, sono obbligate a mantenere una “zona di rispetto” dall’ex installazione militare.

E’ un vincolo irragionevole e superato, sostengono Lai e Cocco, che potrebbe cessare attraverso l’acquisizione del bene da parte della Regione in base all’art. 14 dello Statuto ed il successivo trasferimento al comune di Siliqua, in modo da poter programmare una nuova destinazione del sito per attività pubbliche sociali, culturali, ambientali e di volontariato. Si tratta di una esigenza particolarmente sentita dalla comunità locale, osservano ancora i consiglieri regionali di Sel, tanto è vero che recentemente si è costituito un comitato spontaneo di cittadini denominato “Liberiamo il Genio”, con l’obiettivo di sottrarre all’abbandono ed al degrado una porzione importante del territorio comunale e restituirlo all’uso pubblico, sollecitando a questo fine l’impegno attivo delle Istituzioni.

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Si è svolta questa mattina, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, la cerimonia di gemellaggio tra la Polisportiva Girasole e la ASD Fai Sport di Udine.

«In virtù dei valori di amicizia e di affetto che contraddistinguono gli atleti paralimpici del Girasole e gli atleti paralimpici della Fai Sport – si legge nell’attestato sottoscritto dai due presidenti – oggi, mercoledì 4 giugno 2014, alla presenza del sindaco, Giuseppe Casti e delle autorità cittadine, del presidente Enzo De Nardis e del presidente Giorgio Zanmarchi, si ufficializza presso la sala consiliare del comune di Carbonia il gemellaggio tra le due associazioni.»

Erano presenti alla cerimonia le delegazioni di atleti delle due società. Il sindaco di Carbonia ha sottolineato l’importanza del lavoro sportivo e sociale svolto dalle due società, con un particolare riferimento al recente campionato italiano di calcio a cinque svoltosi sul parquet del Palazzetto dello sport di Via delle Cernitrici, al quale hanno partecipato dodici società, provenienti da sette regioni.

Piazza Roma 3

L’assessorato alle Attività produttive del comune di Carbonia ha convocato per mercoledì 5 giugno, alle ore 15.30, presso la sala polifunzionale, in Piazza Roma, una riunione con gli operatori del mercato civico e i commercianti, per presentare alcune proposte relative all’ottava edizione della manifestazione “Il Sulcis Iglesiente espone”, in programma domenica 8 giugno.

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In provincia di Nuoro sono 776.014 le ore di cassa integrazione in deroga autorizzate nel 2013 nell’artigianato (201mila) e nell’edilizia (575mila).

Sono questi i dati da cui si è partiti nel seminario “Tutela dell’occupazione nelle crisi d’impresa”, organizzato questa mattina a Nuoro da Confartigianato Imprese Sardegna, UGL-Unione Generale del Lavoro e Cassa artigiana dell’Edilizia della Sardegna.

Imprese, esperti, consulenti e sindacati, si sono confrontati sull’ampia normativa attuabile in caso di esuberi di personale, temporanei o strutturali; soprattutto la luce è stata puntata sia sugli strumenti che tutelano imprese e occupati nelle crisi aziendali, sia sulle le azioni e le modalità d’accesso alle prestazioni. Per questo sono stati offerti chiarimenti sull’AsPi, la Cassa integrazione guadagni, la mobilità e i contratti di solidarietà così come gli strumenti specifici del settore edile.

«Tutti si devono ricordare che il lavoro lo creano le imprese, le quali stanno facendo la loro parte in questa crisi – ha sottolineato Pietro Paolo Spada, coordinatore della Cassa artigiana dell’edilizia della Sardegna nella sua introduzione – gli ammortizzatori sociali sono assolutamente importanti e necessari, a patto che vengano utilizzati con responsabilità: il loro uso illecito, infatti, è spesso causa del lavoro nero

Dalla rielaborazione dell’Ufficio studi nazionale di Confartigianato (su dati Istat e UnionCamere), emerge come le imprese di costruzioni in provincia di Nuoro, al 31 dicembre 2013, fossero 3.231: di queste 2.439 erano inquadrate come artigiane (il 75,5%), con ben 2.753 ditte individuali (l’85,2% del totale delle imprese di costruzioni).

Sempre alla fine del 2013, gli occupati edili nel nuorese erano 3.440, di cui 1.442 dipendenti e 1.998 indipendenti.

«A ogni Finanziaria – ha aggiunto Spada – lo Stato scarica, con tagli pesantissimi, il costo della previdenza sui cittadini e, soprattutto, sulle associazioni e sui patronati, che sono sempre in prima linea nel fornire servizi in questa situazione gravissima.»

Nella prosecuzione dell’incontro, Enrico Maria Mastinu, professore associato di Diritto del Lavoro dell’Università di Cagliari, ha fatto una panoramica su tutti gli strumenti a disposizione delle imprese per continuare a vivere e non privarsi del personale.

Per questo ha parlato di come affrontare le varie situazioni come gli esuberi temporanei e strutturali del personale, della  sospensione del rapporto di lavoro, della cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, dei contratti di solidarietà, della riqualificazione del personale, dell’uso dei fondi paritetici interprofessionali, dell’indennità di licenziamento e di quella per la mobilità oraria e in deroga, del trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia e dei prepensionamenti.

«Ora più che mai associazioni, imprese, sindacati e istituzioni – ha detto Sandro Pilleri, segretario regionale dell’UGL-Unione Generale del Lavoro – devono lavorare insieme per dare risposte concrete al sistema imprenditoriale ma soprattutto ai lavoratori

L’incontro si è concluso con l’intervento del presidente provinciale dei consulenti del lavoro di Oristano, che ha apprezzato il momento di approfondimento della normativa, e con e le domande dei consulenti del lavoro sui casi concreti che si verificano ogni giorno.

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Venerdì 6 giugno, dalle 9.00 alle 18.00, la sala conferenze dei laboratori di ingegneria – #Cittadella universitaria di Monserrato – ospita una giornata di studio e formazione su “Segnaletica e informazione nelle strade per il miglioramento della sicurezza”. I lavori sono curati dall’ateneo di Cagliari, con i patrocini di Associazione italiana ingegneria del traffico e dei trasporti (AIIT), ministero Infrastrutture e trasporti, CentraLabs.

I sistemi di informazione agli utenti e la segnaletica stradale rivestono un ruolo basilare per la corretta percezione della strada e, di conseguenza, sono strumenti indispensabili per garantirne la sicurezza. Intervengono, infatti, nel delicato sistema “uomo-infrastruttura-sistema di guida” consentendo al conducente la percezione e l’acquisizione delle informazioni provenienti dall’ambiente circostante. Ai lavori si dibatte anche di processo cognitivo dei conducenti, requisiti, informazioni univoche e concise, pannelli dinamici a messaggio variabile, norme e ricerca. La giornata di studio punta a focalizzare l’attenzione sulla buona progettazione dei sistemi di invio delle informazioni, fattori che incidono attivamente sulla sicurezza stradale.

L’Aci-Istat per il 2012 spiega che ogni giorno in Italia si verificano 512 schianti. In Sardegna ci sono stati 3.415 incidenti, con 85 morti e 5.189 feriti. Cagliari è maglia nera con 1.235 incidenti (26 morti, 1.786 feriti). A seguire Sassari: 813 incidenti (13 morti, 1.227 feriti), Nuoro: 264 incidenti (12 morti, 411 feriti), Olbia Tempio: 452 incidenti (9 morti, 713 feriti), Medio Campidano: 92 incidenti (7 morti, 158 feriti), Oristano: 285 incidenti (6 morti, 448 feriti), Carbonia- Iglesias: 167 incidenti (6 morti, 262 feriti) e Ogliastra: 107 incidenti (6 morti, 184 feriti).

Ai lavori, aperti dal rettore Giovanni Melis e dall’assessore regionale ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, e introdotti dal pro rettore Paolo Fadda, prendono parte alcuni dei principali esperti nazionali. Tra questi, Valerio Mele (capo compartimento Anas Sardegna), Francesco Mazziotto (direzione generale ministero Infrastrutture), Francesco Filippi (Roma La Sapienza), Edoardo Balzarini (direttore generale assessorato regionale Lavori pubblici), Italo Meloni (Crimm-Università Cagliari), Gianfranco Fancello (Università Cagliari), Proto Tilocca (Ctm), Francesca Sulis (Arst), Enrico Pagliari (Aci), Francesco Sechi (Systematica Mlab).