1 August, 2024
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E’ in programma sabato 31 maggio e domenica 1 giugno, a Portoscuso, l’edizione 2014 di Monumenti Aperti. Dopo il grande successo ottenuto dall’edizione 2013, gli organizzatori, il comune di Portoscuso, le scuole e le associazioni cittadine, hanno profuso un impegno ancora maggiore per mettere i visitatori che arriveranno a Portoscuso nella condizione di poter usufruire al meglio dell’occasione messa a loro disposizione. Rispetto a un anno fa, saranno visitabili due siti in più. Il delegato alla Cultura, Orietta Mura, ieri nel corso della presentazione ha sottolineato che la concomitanza con il Girotonno che scatta domani a Carloforte e proseguirà fino a lunedì 2 giugno,non costituisce un freno e, anzi, attraverso un accordo con l’Amministrazione comunale tabarchina, sarà un’occasione per tutti per partecipare ad entrambi gli eventi.

I siti visitabili sono:

I siti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 16,00 alle ore 20,00 e la domenica dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00.

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese verranno sospese durante le funzioni religiose.

E’ facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti.

In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Partecipano alla manifestazione:

Comune di Portoscuso

Scuola Primaria di Via Nuoro Portoscuso

Scuola Primaria di Paringianu

Scuola Secondaria di primo grado dell’istituto Comprensivo “V. Angius” Portoscuso.

Associazione Turistica Pro Loco Portoscuso

Avis Portoscuso

Auser ULA Portoscuso

Croce Azzurra Portoscuso

Circolo NauticoLa Caletta

Banda Musicale “Ennio Porrino”

ANSPI S. Giuseppe

Gruppo Folk “Sa Turri” Portoscuso

Associazione Marinai d’Italia

ANSPI Portoscuso

Associazione Culturale 2ª-3ª età

 Immagine Carloforte spiaggia Il Villaggio dello sport  Novella Calligaris0Massimo GilettiGirotonno Mattanza 1

Inizia venerdì 30 maggio, a Carloforte, il “Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, evento legato al tonno rosso, grande pelagico pescato in una delle più antiche tonnare del Mediterraneo ancora in attività.

La kermesse internazionale, giunta alla dodicesima edizione, coinvolge gastronomi, chef di fama nazionale e internazionale, esperti di cucina di tonno, giornalisti e cultori della gastronomia mediterranea, trasformando Carloforte in una “Capitale del tonno di qualità”, ossia il “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara di San Pietro in maniera sostenibile nel rispetto delle norme di protezione dell’ambiente e della fauna marina.

In programma, dal 30 maggio al 2 giugno, quattro giorni di appuntamenti, incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica, sport e spettacolo, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, storicamente legata al territorio. La manifestazione, incentrata su una gara gastronomica internazionale a base di tonno, accoglie nella terra antica del Sulcis Iglesiente, golosi ed estimatori per promuovere l’antica tradizione delle tonnare che tuttora si pratica e si tramanda oralmente da rais a rais, da tonnarotto a tonnarotto.

Durante la rassegna, organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con il patrocinio di Sardegna Turismo, della Regione Sardegna, della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e del Consorzio turistico del comune di Carloforte, si rinnova l’antico rito della pesca del Tonno rosso – bluefin (Thonnus Thynnus).

L’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata del “corridore dei mari”, diventa il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare. La manifestazione è incentrata su una gara gastronomica internazionale, la “Tuna Competition” alla quale partecipano chef provenienti da 6 paesi che preparano specialità a base di tonno cotto e crudo. A confrontarsi a Carloforte ci saranno: Brasile (Mauricio Zillo e Nicola Pepe Christian), Italia (Roberto Serra e Clelia Bandini), Francia (Sylvain Sendra e Anne Legrand) Giappone (Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari) Spagna (Alba Ruiz e Maria Giulia Magario), Usa (Timothy Magee e Nicola Fabrizio).

A giudicare i piatti ci saranno due giurie, una tecnica e una popolare. La giuria tecnica, presieduta da Paolo Marchi, ideatore di Identità golose, il primo congresso italiano di cucina d’autore, è composta da giornalisti di settore. Con Paolo Marchi nel panel tecnico ci sono Giorgia Cannarella di finedininglovers.com, Lorenza Fumelli di Agrodolce.it, Tom Kington corrispondente in Italia per il Los Angeles Times, Chiara Maci, food blogger volto del programma “Cuochi e Fiamme” su La7d e “The chef” su La5, Pietro Pio Pitzalis di reportergourmet.com, Fernanda Roggero de Il Sole 24ore, Roberta Schira, scrittrice e gourmet e Masakatsu Ikeda di saporitaweb.com e Federico De Cesare Viola di Repubblica.

La giuria popolare sarà composta dai visitatori della manifestazione che potranno assaggiare i piatti e poi votarli utilizzando palette numerate.

A condurre la gara e gli appuntamenti della rassegna Novella Calligaris, giornalista ed ex campionessa di nuoto e il presentatore televisivo, Massimo Giletti.

Il teatro Cavallera di Carloforte è il palcoscenico per chef stellati e internazionali che proporranno le loro specialità durante i Girotonno live cooking, momenti di alta cucina dove il pubblico ha la possibilità di assistere dal vivo alla preparazione e poi degustare alcune ricette d’autore. Tra gli ospiti Moreno Cedroni, 2 stelle Michelin, chef e patron del ristorante La Madonnina del Pescatore a Senigallia, Alessandro Negrini, chef due stelle Michelin del ristorante Il luogo di Aimo e Nadia Relais & Chateaux e Luciano Monosilio chef una stella Michelin al Pipero al Rex di Roma. Sul palco anche gli chef internazionali ospiti della rassegna, l’americano Timothy Magee e il giapponese Haruo Ichikawa.

I Talk tuna saranno invece il palcoscenico per i migliori chef sardi, Luigi Pomata, Roberto Petza, Achille Pinna e Stefano Deidda (domenica 1 giugno in “8 mani per un palco”), durante il quale si presenterà l’Associazione“Cuochi per l’Isola”: Fabrizio Barontini, Max Masuelli e Antonio Corrado, chef dell’Uir, Unione Italiana Ristoratori (lunedì 2 giugno alle 17.00 in “Navigando con il tonno”, incontro ispirato al loro arrivo sull’isola in barca a vela) con Roberto Serra e Luca Puddu (lunedì 2 giugno alle ore 18.30 in “Da Palma a Parigi passando per la Sardegna”).

L’Expo Village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (Banchina Mamma Mahon, Via XX settembre, corso Cavour, piazza Repubblica) offrirà ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno dalle ore 18 alle ore 24, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo. Al Tuna Village, invece, il tonno è il protagonista: sulla banchina Mamma Mahon ogni giorno degustazioni di specialità a base di tonno ai sapori carlofortini a cura dei ristoratori dell’isola: menu al costo di 15 euro.

Tra le novità i menu a 5 euro dedicati ai bambini e il biglietto “Tonnarello” che comprende degustazioni, cinema, tappeti elastici e gadget per i più piccoli a 10 euro. Le atmosfere di un villaggio berbero tra musica e danze arabeggianti saranno ricreate a Piazza Pegli che sarà trasformata nella Piazza del cascà, dedicata ai sapori e ai profumi d’Oriente con specialità come il cous cous e il taboule serviet su divanetti colorati tra musiche e spettacoli di danza del ventre. Anche i visitatori più piccoli potranno divertirsi al Girotonno. Ai bambini sono dedicate infatti le aree “Ludo kids”, sulla banchina Mamma Mahon, al teatro Cavallera e in piazza Pegli, dove giocare e divertirsi ogni giorno, dalle ore 11.00 alle ore 22.00. Per i ragazzi, invece, c’è il Villaggio dello sport dove partecipare a partite di beach volley, basket, calcio saponato e divertirsi con lo skate, i tappeti elastici e il parkur, un gioco di movimento ad ostacoli. Musica e degustazioni anche allo Spazio giovani, al Giardino delle note dove ogni sera, dalle ore 22.00 fino a tarda notte, si potrà ascoltare musica dal vivo mentre si effettuano le degustazioni. L’appuntamento è a cura dell’Associazione Asab.

Ogni sera, sul molo, il Girotonno Live Show offrirà, infine, un programma interamente gratuito di musica e spettacoli. Si comincia venerdì 30 maggio con il gruppo carlofortino degli Ipothesi che proporranno i più grandi successi dagli anni ‘70 ai giorni nostri. Sabato 31 si esibiranno i Maurilios & Friends, la rock band del presidente del Cagliari Calcio, Massimo Cellino, con grandi ospiti internazionali tra cui Marcello Kee, la chitarra del gruppo Europe, Blaze Bayley, ex cantante degli Iron Maiden e Jacopo Mille, voce negli anni ’80 di alcune tra le più interessanti hard rock band italiane come Heady Souls, Time Escape e Silver Flies. Domenica 1 giugno sul molo un grande spettacolo di giochi pirotecnici e poi la musica di Genio ed i Pierrots, una delle più amate e originali orchestre d’Italia che tornerà sul palco anche la notte di lunedì 2 giugno.

Sarà visitabile sino a sabato 31 maggio, presso la Saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, la mostra personale di pittura dell’artista Valeria Finazzi, rientrante nella Rassegna “12×12” organizzata dall’assessorato alla Cultura del comune di Carbonia in collaborazione con gli artisti cittadini.

«Talento Eclettico e creatività coinvolgente, l’artista incarna l’istinto di conoscenza della mente femminile, alla continua ricerca di senso, di prove da superare e di nuovi orizzonti con cui confrontarsi.

Simboli, bellezza ed eros convivono insieme, a volte simultaneamente, per raffigurare la volontà di esprimere sè stessa, senza veli o timori. Dotata di un estro vulcanico e curiosa di sperimentare i linguaggi espressivi offerti dall’arte, in questo ultimo periodo la sua pittura si cimenta ad esplorare il significato dei simboli con i quali l’anima stabilisce una relazione con l’universo archetipale. Eros e Logos si intrecciano e si scambiano di ruolo, permettendole di percepire aspetti più profondi della realtà dominata da strutture inconsce, spesso crudeli e assurde.» [Eikon Arte, Marta Breuning].

La Mostra sarà visitabile sino al giorno 31 maggio 2014, dalle ore 17.00 alle ore 20.00.

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Il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Pietro Cocco, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto nella giornata odierna nell’Aula del Senato, dove all’unanimità è stata approvata la mozione presentata dal gruppo del PD sulla vicenda dell’Alcoa.

«Un particolare apprezzamento – ha detto Pietro Cocco – per le parole spese dal capogruppo del PD in Senato on.le Luigi Zanda che, a ridosso delle ultime consultazioni elettorali europee ha fatto visita ai lavoratori dell’azienda per rendersi conto delle condizioni di oggettiva precarietà in cui vivono da mesi, sotto  una tenda sistemata davanti ai cancelli della fabbrica nel tentativo di salvaguardare il posto di lavoro e verso i quali l’on. le Zanda ha mostrato sensibilità e  promesso il proprio impegno per tentare di risolvere la vertenza.»

«Un passo è stato fatto oggi in Senato con la mozione che ha impegnato il Governo ad intraprendere ogni iniziativa utile per il mantenimento in vita dell’azienda e per il suo rilancio. Rimane la consapevolezza – ha concluso Cocco – che non bisogna abbassare comunque la guardia e occorre continuare a lottare per raggiungere risultati concreti.»

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Si è tenuto questa mattina a palazzo Chigi il primo incontro del tavolo politico sulle questioni relative alla situazione finanziaria della regione Sardegna, con particolare riferimento ai limiti imposti dal #Patto di stabilità. Presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il ministro dell’Economia, Pietro Carlo Padoan, il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e il presidente della regione Sardegna, Francesco Pigliaru.

«Il governo e la regione Sardegna – si legge nella nota stampa diffusa da Palazzo Chigi -, hanno concordato di:

• avviare un percorso per superare l’attuale impianto di regole che consenta di giungere già nel 2015 al sistema di pareggio di bilancio, che rappresenta la soluzione strutturale al problema della regione Sardegna, all’interno di un progetto più ampio che riguardi tutte le regioni a statuto speciale;

• accordare in ragione della specificità della regione Sardegna, così come definito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 118 del 2012, e nelle more della transizione verso il nuovo regime di pareggio di bilancio un adeguato ampliamento dello spazio finanziario per il 2014 che verrà definito, in armonia con gli obiettivi di finanza pubblica, entro 10 giorni.»

Al termine della riunione, il presidente Francesco Pigliaru ha commentato: «Il risultato importante dell’incontro di oggi è l’impegno che il Governo ha preso nei confronti della regione Sardegna di cancellare definitivamente, a partire dal 2015, l’assurdo vincolo del patto di stabilità che ha sinora impedito di utilizzare tutte le nostre entrate. Dal 2015, infatti, tutte le nostre entrate potranno essere totalmente usate per finanziare le politiche di sviluppo dei nostri territori. L’adozione della regola del pareggio di bilancio definisce finalmente un quadro di buon senso che ci attribuisce piena responsabilità nella gestione efficiente delle nostre risorse – ha concluso il presidente Pigliaru – e che ci incentiva ad utilizzarle con la massima attenzione».

La notizia giunta da Roma è stata accolta entusiasticamente dal capogruppo del PD Pietro Cocco.

«Siamo la prima Regione in Italia – ha commentato Pietro Cocco – che grazie al lavoro svolto dalla Giunta Pigliaru in sinergia col Governo Renzi, è riuscita ad ottenere il risultato straordinario di portare la Sardegna dal 2015 fuori dai vincoli del patto di stabilità. Ci viene restituita una maggiore autonomia di azione che ci consentirà di rilanciare le politiche sociali e di risanamento della nostra isola.»

«Per il 2014 – ha aggiunto Pietro Cocco – la Giunta ha chiesto l’utilizzo di 1 miliardo e 200 milioni (per i quali il Governo ha chiesto 10 giorni di tempo), che potranno tradursi nella possibilità per la Regione di trasferire ai  Comuni della Sardegna risorse importanti  per i propri bilanci.»

Dalle parole di Pietro Cocco e dallo stesso titolo della nota stampa con la quale la Giunta regionale ha annunciato l’esito della riunione di questa mattina («Patto di stabilità, via il vincolo dal 2015, entro 10 giorni nuovo tetto per il 2014»), parrebbe ormai certa la cancellazione del Patto di stabilità a partire dal 2015 ma, in realtà, purtroppo, così non è, perché questa mattina a Roma con il Governo, la regione Sardegna, come riporta correttamente la nota stampa diffusa da Palazzo Chigi, ha concordato di avviare un percorso per arrivare a quel risultato già nel 2015., ma dai buoni propositi al traguardo finale, c’è ancora della strada da fare.

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Il Museo del Carbone ha ricevuto il Certificato di Eccellenza 2014 da parte di TripAdvisor®, il portale web di viaggi che raccoglie le recensioni dai viaggiatori di tutto il mondo.

L’encomio è riconosciuto solo alle strutture che con costanza ricevono recensioni eccellenti da parte dei viaggiatori di TripAdvisor. Solo il 10% delle migliori strutture presenti su TripAdvisor ha l’onore di ricevere questo prestigioso premio.

Per ricevere un Certificato di Eccellenza, le strutture sono tenute a mantenere un punteggio complessivo pari o superiore a 4 su 5, secondo le recensioni dei viaggiatori su TripAdvisor, e devono essere presenti sul portale da almeno 12 mesi. Un ulteriore criterio di valutazione è la quantità di recensioni ricevute negli ultimi 12 mesi.

Secondo TripAdvisor  “il Certificato di Eccellenza premia le strutture più apprezzate in tutto il mondo con il riconoscimento che meritano, sulla base del feedback di coloro che contano di più: i clienti”.

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I consiglieri del gruppo Soberania e Indipentzia hanno presentato in Consiglio regionale due mozioni (primo firmatario Piermario Manca) in materia di agricoltura. La prima impegna il presidente della Regione ad attivare l’istituzione dell’”organismo pagatore” presso l’agenzia Argea, a distanza di otto anni dall’approvazione della legge n. 13/2006 che all’articolo 23 comma 3 attribuiva all’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura le funzioni di “organismo pagatore” degli aiuti, contributi o premi, finanziati o cofinanziati dall’Unione Europea a favore delle imprese agricole operanti in Sardegna.

La seconda mozione riguarda, invece, le attività di Agea (l’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura) che con la modifica dei codici relativi all’utilizzo dei macrosuoli fa perdere all’Isola migliaia di ettari, precedentemente riconosciuti, idonei per l’ottenimento dei contributi comunitari. In particolare, le superfici prima classificate come “pascolo arborato” e “pascolo cespugliato” sono modificate in “bosco” con la conseguente esclusione dell’ammissione al contributo Ue.

«Calcoliamo – ha dichiarato Piermario Manca – una perdita, per le circa 12.000 aziende agricole sarde,  di oltre 60 milioni di euro e denunciamo i danni che ne deriveranno alla Sardegna in sede di programmazione dei fondi comunitari 2014-2020». Per queste ragioni i consiglieri di Soberania e Indipendentzia chiedono al presidente della Giunta di interrompere immediatamente le procedure poste in essere da Agea «perché vessatorie per i nostri agricoltori e non legittimate dal manuale delle procedure».

Piermario Manca, Augusto Cherchi, Emilio Usula e Paolo Zedda, nella mozione presentata in Consiglio, impegnano inoltre l’assessore all’Agricoltura perché intervenga sull’Agea, nell’ambito della conferenza Stato-Regioni, «per la riapertura di tutti gli usi del territorio in modo da poter effettuare una nuova mappatura rispettosa degli interessi dei sardi e della biodiversità; affidando all’agenzia regionale Argea l’inserimento delle nuove mappature».

Il segretario del Partito dei sardi, Franciscu Sedda ha dichiarato: «Denunciamo un fatto eclatante che dimostra ignoranza e malafede, auspichiamo che l’assessorato blocchi l’attività di mappatura in corso da parte di Agea e difenda le peculiarità endemiche della nostra terra, salvaguardando il nostro territorio e le nostre produzioni». 

Piazza Municipio Iglesias 1 copia Il Municipio di Iglesias copia

Nel quinto e ultimo weekend di Monumenti Aperti 2014, Iglesias conferma per l’undicesimo anno la partecipazione alla manifestazione, giunta quest’anno alla sua diciottesima edizione.

«Un grazie sentito a tutti i volontari che con grande passione valorizzeranno in occasione di Monumenti Aperti decine di luoghi della cultura, capaci di diventare uno strumento formidabile di attrazione turistica – dice il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo -. Valore aggiunto della manifestazione è la presenza di una generazione di giovanissimi che affiancherà le guide più esperte nel condurre il visitatore alla scoperta di Iglesias; uno scrigno ricchissimo di dignità umana, memoria storica e speranza per un futuro migliore, davvero unico in Sardegna.»

Quaratatrè i monumenti disponibili e aperti sabato 31 maggio e domenica 1 giugno e visitabili gratuitamente secondo gli orari indicati nelle schede dei singoli siti pubblicate su www.monumentiaperti.com. Alle visite ai monumenti garantite dalla presenza di centinaia di volontari si aggiunge una nutrita serie di eventi collaterali che renderanno la due giorni di Monumenti Aperti ancora più godibile. Tutte le informazioni saranno presenti nei cinquemila pieghevoli che saranno distribuiti nei due giorni della manifestazione.

Cinque le novità di quest’anno:

Cattedrale Santa Chiara

La cattedrale di Santa Chiara è stata recentemente riaperta al culto dopo un lungo periodo di rifacimenti riguardanti soprattutto l’interno. Essa fu costruita tra il 1284 ed il 1288 sotto gli auspici del Conte Ugolino di Donoratico, ed è l’unica Cattedrale della Cristianità dedicata alla Santa di Assisi, testimonianza della transizione dalle linee romaniche a quelle gotiche, entrambe però lette in chiave isolane. La facciata, affiancata da un campanile a canna quadrata, in cui è collocata una campana fusa da Andrea Pisano nel 1337, attualmente caratterizzata da un contrasto cromatico ottenuto dall’accostamento di materiale lapideo di diversa consistenza, era in origine in trachite. Tale prospetto rimanda a quel linguaggio romanico intessuto di tradizione pisana e caratterizzato dalla presenza di archetti pensili che connotano molte chiese isolane costruite sotto l’influenza artistica di Pisa.

Chiesa di San Marcello

La chiesa era la sede della omonima confraternita ed era originariamente situata in piazza san Francesco. Fu spostata nella attuale posizione ai primi del ‘900 in seguito alla demolizione di parte delle mura e alla costruzione dell’edificio delle attuali Scuole Maschili. La facciata presenta  elementi architettonici e decorativi in stile tardo-gotico.

Museo Diocesano

Il Museo Diocesano di Iglesias è stato inaugurato il 17 novembre 2013.

In occasione della riapertura al culto della cattedrale di Santa Chiara e della ricorrenza del 250° anniversario della ritrovata autonomia della Diocesi sulcitana dalla Cattedra di Cagliari (1763), il Museo propone al pubblico l’esposizione Itinera artis itinera fidei. La chiesa di Santa Chiara ad Iglesias dalle origini al Settecento, allestita in collaborazione con l’Archivio Storico Diocesano di Iglesias.

Torre Guelfa

Il sistema di fortificazioni che difendeva la città sul versante nord è quello meglio conservato e  sottoposto a lavori di restauro. Lungo un percorso murario unico in Sardegna, spicca una torre guelfa, situata nel punto più alto da cui si domina l’intera città e il territorio circostante. Attorno alla torre i visitatori potranno vedere una ricostruzione della vita medievale con sbandieratori, armigeri e musici.

Chiesa di San Severino

La chiesa è situata sul lato destro della strada statale che porta a Gonnesa, prima della biforcazione per Bindua. Alla sinistra dell’ingresso, un lapide portava l’iscrizione “In onorem Sancti Severini Episcopi Severinus De Villa edificavit MDCCLXXXIV” Severino De Villa era un Canonico della cattedrale di Iglesias. La zona dove sorge la chiesa appare già esistente, come vestigia di San Zeferino, nel Cabreo delle baronie che compongono tutta la Diocesi di Iglesias del 1794. Affianco alla chiesa  vi è un parco della memoria nella quale sono ricordati i minatori morti sul lavoro.

Quest’anno per la prima volta durante Monumenti Aperti, grazie ad “Un euro per la Cultura”, tutti i partecipanti potranno sostenere la riqualificazione de “ Is Grifoneddus”. Quanti volessero contribuire, troveranno nei quattro infopoint  posti nei seguenti siti:

– Cattedale Santa Chiara

– Casa Rodriguez

– Torre Guelfa

– Teatro Electra

MONUMENTI IN MUSICA, MOSTRE & SPETTACOLI

28 i concerti, le mostre e gli spettacoli gratuiti, che avranno luogo durante la settimana grazie alla disponibilità delle tante associazioni presenti a Iglesias. L’associazione SEVLAND aprirà gli eventi con la presentazione dell’omonimo parco tematico, giovedì 29 alle ore 18 in sala Branca c/o Palazzo Civico..

Programma completo degli eventi collaterali sul sito: www.monumentiaperti.com

EDIZIONE REGIONALE

Cinque fine settimana dal 3 maggio al 1 giugno, 46 amministrazioni (quindici in più rispetto all’edizione 2013) in rappresentanza dell’intera Isola, più di diecimila volontari coinvolti, oltre il 60% dei quali studenti di ogni ordine e grado, almeno seicento monumenti aperti gratuitamente con oltre 300.000 visite previste.

Per la prima volta nella sua storia, Monumenti aperti  esce dai confini regionali della Sardegna. Il paese di Santo Stefano Belbo ha infatti adottato la manifestazione che si terrà il 24 e 25 maggio con un programma di visite guidate e iniziative collaterali dedicate sia alla figura di Cesare Pavese, il grande scrittore piemontese che qui nacque nel 1908, sia all’alluvione che si abbatté sul territorio nel 1994 e di cui, dunque, ricorre quest’anno il ventennale

La manifestazione a livello regionale è coordinata come sempre dall’associazione Imago Mundi Onlus e soprintesa da un Comitato scientifico. Pur concentrando lo svolgimento nella stagione primaverile, non cambia la formula di Monumenti Aperti che propone la visita in chiese, siti archeologici, beni storico-artistici, contemporaneamente a percorsi naturalistici e tematici, con l’obiettivo di valorizzare siti spesso sconosciuti o inaccessibili in altre occasioni.

LE ISTITUZIONI PUBBLICHE

Confermato anche per questa edizione il Premio di rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana, che si rinnova ormai da otto anni con l’invio di una medaglia celebrativa. Per il secondo anno consecutivo, il Presidente del Senato Pietro Grasso ha invece riconosciuto il Patrocinio del Senato della Repubblica. Per la prima volta Monumenti aperti riceve il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna.

Inoltre a testimonianza del successo che la manifestazione riscuote su tutto il territorio sardo gli Assessorati regionali del Turismo e della Pubblica Istruzione e Beni culturali continuano a finanziarla senza soluzione di continuità sin dall’edizione 2005. Monumenti Aperti è anche sostenuta dalle Presidenze della Giunta e del Consiglio regionale.

PARTNERSHIP E SPONSOR

Contribuiscono alla manifestazione la Fondazione Banco di Sardegna e Sardex, il circuito di credito commerciale. Monumenti Aperti si avvale della partnership del Consorzio Camù, che garantisce la promozione e la comunicazione, di Arti Grafiche Pisano che realizza la stampa dei materiali promozionali, di Confcommercio, Confesercenti per l’iniziativa Gusta la Città, radicata in numerosi centri dell’Isola che ha coinvolto dal 2011 oltre 200 esercizi commerciali. Importante operazione di co-marketing con Tiscali che per tutto il mese di maggio ospiterà nella Home di Tiscali.it  due milioni di visualizzazioni del banner pubblicitario della manifestazione. Ai clienti Tiscali della Sardegna e del Piemonte sarà anche inviata, sotto forma di newsletter, una DEM (Direct Email Marketing) promozionale della manifestazione, per un totale di 160.000 utenti. Sostengono Monumenti Aperti da quest’anno anche due importanti marchi: Conad,e Goinsardina. Prosegue, infine, la collaborazione con l’emittente televisiva privata Videolina.

L’acqua per i volontari della città di Iglesias è offerta da E.Leclerc-Conad.

UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA

Nel sito ufficiale della manifestazione www.monumentiaperti.com è possibile avere accesso alle informazioni, sempre aggiornate e a materiali video fotografici che restituiscono in modo più completo il “racconto” della manifestazione, dei luoghi che la ospitano e il dialogo con quanti vorranno percorrere la Sardegna con Monumenti Aperti.

Le informazioni vengono garantite sia dall’attività dell’ufficio stampa, per tutte le testate giornalistiche, che dal social media team.

Monumenti Aperti è presente su Facebook con la pagina pubblica Monumenti Aperti  Sardegna e sui profili Twitter e Instagram con il profilo @monumentiaperti. Il tag ufficiale della manifestazione di questa edizione è #maperti14.

MATERIALI PROMOZIONALI E PUBBLICITA’

I visitatori troveranno in tutti i comuni che aderiscono a Monumenti Aperti i libretti o le cartine/pieghevoli con tutte le informazioni sui monumenti del comune e sulle varie iniziative che fanno da contorno alla manifestazione.

120.000 le carte pieghevoli stampate, 15.000 le guide personalizzata per Cagliari e 4.000 quelle per Sassari.

La campagna di affissione prevede quattromila manifesti distribuiti in tutti i comuni aderenti e sette poster di grande formato (6X3 mt) presenti a Cagliari, Sassari e Alghero.

Oltre alle campagne pubblicitarie sui quotidiani l’Unione Sarda e la Nuova Sardegna e sulla testata Web Casteddu on Line, la campagna pubblicitaria in questa edizione diventa nazionale e internazionale con le pagine nelle riviste di bordo di Brussels Air Lines: BThere  e di Meridiana: Atmosphere, con il mensile Bell’Italia e sulle pagine web dell’emittente televisiva SKY.

Centro Direzionale Iglesias 10

L’Amministrazione comunale di Iglesias sta organizzando 3 corsi gratuiti di alfabetizzazione informatica, della durata di 20 ore ciascuno, riservati a 48 cittadini di età non inferiore a 60 anni (o che vengano compiuti nell’anno corrente). Il bando, con allegati moduli di iscrizione, è pubblicato nel sito del Comune (www.comune.iglesias.ca.it). Le domande dovranno pervenire entro il 20 giugno 2014. I corsi si svolgeranno nella sede dell’Informa giovani comunale di via Argentaria, centro pubblico di accesso alla rete realizzato nell’ambito del Progetto @ll-in.

Sono a disposizione degli utenti, previa registrazione, 8 postazioni con PC per la navigazione in internet dotati di webcam e lettore di smart card e una stampante di rete multifunzione. Inoltre grazie ad un Hot Spot viene offerta la  possibilità di portare il proprio computer portatile o palmare ed  utilizzare la rete Wi-Fi.

Gli utenti registrati, accedendo al proprio profilo utente possono gestire varie funzionalità offerte dal sistema: utilizzo  di un borsellino elettronico per usufruire di servizi che  richiedono pagamenti di piccoli importi (stampe, fotocopie,  masterizzazioni su CD e DVD, navigazione a pagamento su  Internet nelle ore fuori convenzione); prenotazione di una  postazione; fruizione moduli e-learning di alfabetizzazione  informatica; orientamento all’utilizzo delle nuove tecnologie e  dei servizi online erogati dalle P.A.  Le postazioni sono a disposizione dell’utenza gratuitamentenegli orari di apertura al pubblico: lunedì e il mercoledì dalle 16.00 alle 19.00, il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.30.

«Si tratta – commenta l’assessore ai Servizi Sociali, Alessandra Ferrara – di un’iniziativa utile ad avvicinare gli anziani alla rete, a facilitare per loro l’accesso i mezzi di comunicazione, ai servizi online attivi e di futura attivazione dal Comune di Iglesias.»

La Quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) ha sentito questa mattina in audizione l’#Associazione regionale ex esposti all’amianto.

Il presidente Giampaolo Lilliu, nella sua relazione, ha fornito in apertura alcune cifre sulla presenza del materiale altamente nocivo in Sardegna: «In tutto sono ben 184.000 tonnellate, distribuite in diversi contesti ambientali ed urbani: fra i quali 9000 Km di condotte (6000 dei Consorzi di bonifica e 3000 di Abbanoa), 319 edifici scolastici, 79 uffici postali, 50 impianti sportivi ed altri siti minori».

«Si tratta della più grave emergenza ambientale, sanitaria e sociale del nostro tempo – ha proseguito Lilliu – che non è nemmeno lontanamente comparabile con le altre: l’amianto uccide più in Italia 4000 persone all’anno, molto più degli altri tumori, del fumo o della febbre del sabato sera. Eppure è un problema gravemente sottovalutato, non ci sono nemmeno campagne di informazione».

Tornando ancora sulla situazione sarda, il Presidente dell’Associazione ha parlato anche dell’amianto nei litorali, che nell’Isola ha la sua maggiore concentrazione nella vastissima area che va da Marceddì a Bosa. «Qui -ha spiegato Lilliu – fino agli anni ’80 c’erano i casotti che poi sono stati demoliti con interventi fai – da te: praticamente tutti i materiali di risulta, a cominciare dall’amianto, sono stati frantumati e interrati. Ed anche nei Comuni esistono situazioni irregolari, perché si è intervenuti magari per raccogliere il materiale ma non si è fatta una vera bonifica».

Ci si trova ancora in piena emergenza, insomma. «Anche perché – ha detto ancora Lilliu – la fibra killer ha una latenza che va dai 30 ai 40 anni dalla prima esposizione, ecco perché bisogna intervenire al più presto, se si vogliono evitare gravi danni alla nostra comunità ed alle future generazioni».”ì

Il pesidente dell’Associazione ex esposti all’amianto ha poi inquadrato la complessa questione dal punto di vista giuridico-normativo. La Sardegna, ha affermato, «è una delle poche Regioni che ha una legge contro l’amianto, la n°22 del 2005, una specie di modello esportato anche recentemente in grandi realtà come l’Expo di Milano, ma a 9 anni dalla sue entrata in vigore è stata applicata solo in minima parte. Prevedeva, fra l’altro, che si tenesse ogni anno una conferenza regionale sul tema, per fare il punto della situazione e mettere a confronto le varie parti interessante: non ne è stata fatta nemmeno una».

«A livello comunitario – ha continuato Lilliu – è stato fatto quale passo avanti. Il parlamento europeo, nel 2013, ha invitato tutti gli Stati membri a dotarsi di impianti di inertizzazione (un procedimento chimico che cristallizza la fibra ad una temperatura di 600 gradi e la rende innocua, con sottoprodotti riciclabili nel settore dell’edilizia), ma per ora ne esiste solo uno in Francia».

Mentre a livello nazionale, occorre, secondo il presidente dell’Associazione, rivedere la soglia di rischio fissata dalla legge, 20 milligrammi per metro cubo. «Dobbiamo puntare al rischio zero», ha sostenuto Lilliu, che ha proposto, per la Sardegna, un intervento articolato che preveda risorse per le bonifiche, la realizzazione di un impianto di inertizzazione (per un costo stimato di circa 20 milioni di euro) ed il varo di un piano di sorveglianza sanitaria.

Nel dibattito successivo è intervenuto il presidente della Commissione Antonio Solinas, che ha annunciato per la fine dell’anno la prima conferenza regionale sull’amianto che dovrebbe tenersi ad Oristano, unica zona della Sardegna dove hanno operato ben 2 stabilimenti di produzione del materiale. Hanno poi preso la parola i consiglieri Salvatore Demontis, Giuseppe Meloni e Gianmario Tendas (Pd) ed Ignazio Tatti dell’Udc.

L’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, dopo aver ricordato che il problema dell’amianto è inserito nel programma di governo della Giunta, ha annunciato per i prossimi mesi «il piano regionale dell’amianto, che prevede fra l’altro tecniche innovative di inertizzazione e incapsulamento del materiale. Nella programmazione dei fondi europei FESR per il periodo 2014-2020, inoltre, sono previste risorse per l’eliminazione dell’amianto dalle scuole».

Nella seconda parte della riunione della Commissione l’assessore dell’Ambiente ha illustrato i contenuti generali del disegno di legge della Giunta che istituisce i parchi regionali di Tepilora e Gutturu Mannu, «due iniziative molto apprezzate dalle comunità locali e dai portatori di interesse, che hanno diversi punti di contatto soprattutto sul piano organizzativo, pur conservando ciascuna la sua specificità»

«I punti qualificanti dei due parchi – ha precisato l’assessore – sono la tutela e la salvaguardia dell’ambiente (con un ruolo attivo dell’Ente Foreste che assicurerà mano d’opera e vigilanza), il rafforzamento delle attività agro-pastorali, l’introduzione dell’agricoltura sostenibile e delle colture biologiche.»

Il parco di Tepilora ha una superficie di circa 7800 ettari comprendenti i territori dei Comuni di Bitti, Lodè, Torpè e Posada; quello di Gutturu Mannu si estende su oltre 19.600 ettari e comprende i Comuni di Pula, Villa San Pietro. Siliqua, Santadi, Capoterra, Domus De Maria, Uta, Assemini e Sarroch.