1 August, 2024
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Saranno tre gli europarlamentari sardi a Strasburgo: @Renato Soru (PD), #Giulia Moi (M5S) e #Salvatore Cicu (FI). Un risultato assolutamente inatteso e storico. Dopo le tante polemiche della vigilia, caratterizzate da durissimi scontri sulla legge elettorale che, con il collegio unico Sardegna-Sicilia, sulla carta sembrava favorire ancora una volta la Sicilia, con un bacino elettorale molto più ampio, i risultati sconvolgono ogni previsione.

Rappresenteranno la Sardegna in Europa l’ex governatore #Renato Soru, 56 anni, risultato nettamente il candidato più votato nella lista del @Partito Democratico, con 182.753 preferenze, davanti agli altri due eletti, le siciliane #Caterina Chinnici (133.876 preferenze) e #Michela Giuffrida (91.893 preferenze); #Giulia Moi, 43 anni, la seconda più votata nella lista del #Movimento 5 Stelle, con 62.911 preferenze, dietro il siciliano #Ignazio Corrao (70.942 preferenze) e avanti d’un soffio all’altro candidato sardo, @Nicola Marini (62.769 preferenze), rimasto fuori per 193 preferenze; @Salvatore Cicu, 56 anni, da 20 anni parlamentare di @Forza Italia, ex sottosegretario, secondo più votato nella lista forzista, con 51.214 preferenze, dietro l’altro eletto, il siciliano #Salvo Pugliese (61.186 preferenze), davanti all’altro siciliano @Gianfranco Micciché (50.540 preferenze), primo dei non eletti.

 Girotonno Mattanza 1Immagine Carloforte spiaggia Il Villaggio dello sport  Novella Calligaris0Massimo Giletti

Dal 30 maggio al 2 giugno, ritorna il “Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, evento legato al tonno rosso, grande pelagico pescato in una delle più antiche tonnare del Mediterraneo ancora in attività.

La kermesse internazionale, giunta alla dodicesima edizione, coinvolge gastronomi, chef di fama nazionale e internazionale, esperti di cucina di tonno, giornalisti e cultori della gastronomia mediterranea, trasformando Carloforte in una “Capitale del tonno di qualità”, ossia il “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara di San Pietro in maniera sostenibile nel rispetto delle norme di protezione dell’ambiente e della fauna marina.

In programma, dal 30 maggio al 2 giugno, quattro giorni di appuntamenti, incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica, sport e spettacolo, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, storicamente legata al territorio. La manifestazione, incentrata su una gara gastronomica internazionale a base di tonno, accoglie nella terra antica del Sulcis Iglesiente, golosi ed estimatori per promuovere l’antica tradizione delle tonnare che tuttora si pratica e si tramanda oralmente da rais a rais, da tonnarotto a tonnarotto.

Durante la rassegna, organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con il patrocinio di Sardegna Turismo, della Regione Sardegna, della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e del Consorzio turistico del comune di Carloforte, si rinnova l’antico rito della pesca del Tonno rosso – bluefin (Thonnus Thynnus).

L’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata del “corridore dei mari”, diventa il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare. La manifestazione è incentrata su una gara gastronomica internazionale, la “Tuna Competition” alla quale partecipano chef provenienti da 6 paesi che preparano specialità a base di tonno cotto e crudo. A confrontarsi a Carloforte ci saranno: Brasile (Mauricio Zillo e Nicola Pepe Christian), Italia (Roberto Serra e Clelia Bandini), Francia (Sylvain Sendra e Anne Legrand) Giappone (Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari) Spagna (Alba Ruiz e Maria Giulia Magario), Usa (Timothy Magee e Nicola Fabrizio).

A giudicare i piatti ci saranno due giurie, una tecnica e una popolare. La giuria tecnica, presieduta da Paolo Marchi, ideatore di Identità golose, il primo congresso italiano di cucina d’autore, è composta da giornalisti di settore. Con Paolo Marchi nel panel tecnico ci sono Giorgia Cannarella di finedininglovers.com, Lorenza Fumelli di Agrodolce.it, Tom Kington corrispondente in Italia per il Los Angeles Times, Chiara Maci, food blogger volto del programma “Cuochi e Fiamme” su La7d e “The chef” su La5, Pietro Pio Pitzalis di reportergourmet.com, Fernanda Roggero de Il Sole 24ore, Roberta Schira, scrittrice e gourmet e Masakatsu Ikeda di saporitaweb.com e Federico De Cesare Viola di Repubblica.

La giuria popolare sarà composta dai visitatori della manifestazione che potranno assaggiare i piatti e poi votarli utilizzando palette numerate.

A condurre la gara e gli appuntamenti della rassegna Novella Calligaris, giornalista ed ex campionessa di nuoto e il presentatore televisivo, Massimo Giletti.

Il teatro Cavallera di Carloforte è il palcoscenico per chef stellati e internazionali che proporranno le loro specialità durante i Girotonno live cooking, momenti di alta cucina dove il pubblico ha la possibilità di assistere dal vivo alla preparazione e poi degustare alcune ricette d’autore. Tra gli ospiti Moreno Cedroni, 2 stelle Michelin, chef e patron del ristorante La Madonnina del Pescatore a Senigallia, Alessandro Negrini, chef due stelle Michelin del ristorante Il luogo di Aimo e Nadia Relais & Chateaux e Luciano Monosilio chef una stella Michelin al Pipero al Rex di Roma. Sul palco anche gli chef internazionali ospiti della rassegna, l’americano Timothy Magee e il giapponese Haruo Ichikawa.

I Talk tuna saranno invece il palcoscenico per i migliori chef sardi, Luigi Pomata, Roberto Petza, Achille Pinna e Stefano Deidda (domenica 1 giugno in “8 mani per un palco”), durante il quale si presenterà l’Associazione “Cuochi per l’Isola”: Fabrizio Barontini, Max Masuelli e Antonio Corrado, chef dell’Uir, Unione Italiana Ristoratori (lunedì 2 giugno alle 17.00 in “Navigando con il tonno”, incontro ispirato al loro arrivo sull’isola in barca a vela) con Roberto Serra e Luca Puddu (lunedì 2 giugno alle ore 18.30 in “Da Palma a Parigi passando per la Sardegna”).

L’Expo Village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (Banchina Mamma Mahon, Via XX settembre, corso Cavour, piazza Repubblica) offrirà ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno dalle ore 18 alle ore 24, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo. Al Tuna Village, invece, il tonno è il protagonista: sulla banchina Mamma Mahon ogni giorno degustazioni di specialità a base di tonno ai sapori carlofortini a cura dei ristoratori dell’isola: menu al costo di 15 euro.

Tra le novità i menu a 5 euro dedicati ai bambini e il biglietto “Tonnarello” che comprende degustazioni, cinema, tappeti elastici e gadget per i più piccoli a 10 euro. Le atmosfere di un villaggio berbero tra musica e danze arabeggianti saranno ricreate a Piazza Pegli che sarà trasformata nella Piazza del cascà, dedicata ai sapori e ai profumi d’Oriente con specialità come il cous cous e il taboule serviet su divanetti colorati tra musiche e spettacoli di danza del ventre. Anche i visitatori più piccoli potranno divertirsi al Girotonno. Ai bambini sono dedicate infatti le aree “Ludo kids”, sulla banchina Mamma Mahon, al teatro Cavallera e in piazza Pegli, dove giocare e divertirsi ogni giorno, dalle ore 11.00 alle ore 22.00. Per i ragazzi, invece, c’è il Villaggio dello sport dove partecipare a partite di beach volley, basket, calcio saponato e divertirsi con lo skate, i tappeti elastici e il parkur, un gioco di movimento ad ostacoli. Musica e degustazioni anche allo Spazio giovani, al Giardino delle note dove ogni sera, dalle ore 22.00 fino a tarda notte, si potrà ascoltare musica dal vivo mentre si effettuano le degustazioni. L’appuntamento è a cura dell’Associazione Asab.

Ogni sera, sul molo, il Girotonno Live Show offrirà, infine, un programma interamente gratuito di musica e spettacoli. Si comincia venerdì 30 maggio con il gruppo carlofortino degli Ipothesi che proporranno i più grandi successi dagli anni ‘70 ai giorni nostri. Sabato 31 si esibiranno i Maurilios & Friends, la rock band del presidente del Cagliari Calcio, Massimo Cellino, con grandi ospiti internazionali tra cui Marcello Kee, la chitarra del gruppo Europe, Blaze Bayley, ex cantante degli Iron Maiden e Jacopo Mille, voce negli anni ’80 di alcune tra le più interessanti hard rock band italiane come Heady Souls, Time Escape e Silver Flies. Domenica 1 giugno sul molo un grande spettacolo di giochi pirotecnici e poi la musica di Genio ed i Pierrots, una delle più amate e originali orchestre d’Italia che tornerà sul palco anche la notte di lunedì 2 giugno.

 

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In Sardegna e nell’ex Provincia di Carbonia Iglesias il divario tra PD e M5S è stato meno netto rispetto al dato nazionale. A livello regionale, il PD è il primo partito con il 38,74%, ma il M5S resta sopra il 30%, con il 30,51%, mentre Forza Italia si attesta al 16,41%. Nell’ex #Provincia di Carbonia Iglesias il M5S è andato ancora meglio, limitando il ritardo dal PD a 4,20 punti percentuali: 37,91% il PD, 33,71% il M5S. Forza Italia si è fermata al 14.19%.

Interessanti i dati delle due città guida del territorio, Carbonia e Iglesias, dove il PD è il primo partito ma il vantaggio sul M5S è contenuto. A Carbonia il PD è sulla media nazionale, al 41,35% ma M5S lo tallona con il 36,55%; a Iglesias il margine è ancora più contenuto, una situazione prossima al pareggio, con il PD al 34,31% ed il M5S al 33,20.

Interessanti anche gli dati che giungono dai singoli comuni dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias, in 6 dei quali il M5S è il primo partito (a Calasetta il PD è il terzo partito, a Buggerru il terzo partito è il M5S, in entrambi i casi al secondo posto c’è Forza Italia).

Narcao – M5S 44,77% • PD 33,87%

Tratalias – M5S 41,05% • PD 36,99%

Perdaxius – M5S 41,01% • PD 41,01%

Musei – M5S 40,56% • PD 25,55%

Calasetta – M5S 36,48% • PD 22,52% • (Forza Italia 24,92%)

Villaperuccio – M5S 29,18% • PD 26,55%

Fluminimaggiore – PD 49,12% • M5S 25,98%

Gonnesa – PD 48,26% • M5S 33,87%

Villamassargia – PD 47,27% • M5S 27,08%

Carloforte – PD 42,45% • M5S 28,74%

Masainas – PD 42,20% • M5S 28,74%

Carbonia – PD 41,35% • M5S 36,55%

San Giovanni Suergiu – PD 39,86% • M5S 34,34%

Portoscuso – PD 39,62% • M5S 38,40%

Buggerru – PD 38,99% • M5S 17,77% • (Forza Italia 21,71%)

Nuxis – PD 38,90% • M5S 31,83%

Sant’Antioco – PD 37,43% • M5S 28,71%

Piscinas – PD 37,05% • M5S 335,88%

Domusnovas – PD 36,73% • M5S 36,83%

Santadi – PD 35,70% • M5S 34,41%

Iglesias – PD 34,31% • M5S 33,20%

Sant’Anna Arresi – PD 33,56% • M5S 30,16%

Giba – PD 30,51% • M5S 30,15%

 

 

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Un uomo solo al comando, la sua maglia ha i colori del PD, il suo nome è #Matteo Renzi! Nel momento più grave della crisi economica, quando molti paventavano il rischio di andare incontro ad una ancora più preoccupante fase di instabilità, gli italiani hanno individuato nell’ex sindaco di Firenze l’uomo della nuova speranza, la scialuppa alla quale aggrapparsi per evitare di affondare definitivamente nella miseria e nella disperazione.

Le elezioni Europee ci consegnano un segretario del Partito Democratico ed un presidente del Consiglio più forte che in questo momento sembra davvero un uomo solo al comando. Matteo Renzi con le elezioni primarie si è preso il partito, dilaniato dal fallimento di Pierluigi Bersani, poi ha forzato la mano prendendosi anche il Governo senza passare passare per le elezioni, sostituendosi senza badare alla forma al compagno di partito Enrico Letta.

Le elezioni Europee sono arrivate in un momento molto difficile che Matteo Renzi ha affrontato con la sua “sfrontatezza”, sfidando un avversario che della “sfrontatezza” ha fatto una delle sue armi vincenti negli ultimi 12 mesi: #Beppe Grillo. Il presidente del Consiglio ha fatto una campagna elettorale “solitaria”, come “solitaria” è stata la campagna elettorale del suo principale avversario e quella dello stesso Silvio Berlusconi, e i numeri emersi dalle urne dicono che non solo ha vinto, ma ha addirittura “stravinto”!

Molti, soprattutto all’interno del Partito Democratico, tra coloro che Matteo Renzi ha messo da parte (nessuno parla più di “rottamazione” ma la “rottamazione” è sotto gli occhi di tutti!), aspettavano al varco il nuovo leader, pronti a scaricargli addosso le responsabilità della sconfitta se Beppe Grillo avesse preso un voto in più, ed ora i risultati dicono chiaramente che quello “storico” 41%, prima che una grande vittoria del Partito Democratico, è un vero e proprio trionfo di Matteo Renzi!

Come è stato possibile un trionfo di tale portata? E’ questo il principale tema di riflessione del dopo voto.

Quando alcuni mesi fa veniva ipotizzato l’inserimento del nome di Matteo Renzi nel simbolo del Partito Democratico, molti si sono scandalizzati, affrettandosi a dire che non si sentiva proprio il bisogno, dopo l’esperienza di Silvio Berlusconi e di tutti gli altri leader di partito che avevano fatto altrettanto anche a sinistra (Antonio Di Pietro, Nichi Vendola), e il suo nome nel simbolo non è stato inserito, ma per gli italiani ieri è stato come se, insieme al nome, su quel simbolo ci fosse anche la sua faccia!

Matteo Renzi ci ha messo la faccia, prima con i provvedimenti del suo Governo, su tutti quegli 80 euro promessi a tutti in busta paga e poi anche a quanti la busta paga non ce l’hanno e ai pensionati, poi nell’accesissima campagna elettorale, e gli elettori lo hanno premiato! L’Italia che non ne può più del vecchio sistema che l’ha portata ad una condizione socio-economica drammatica, ha bisogno di ritrovare una speranza e Matteo Renzi, risultati delle Europee alla mano, ha dimostrato che in questo momento, questa speranza è soltanto lui! Beppe Grillo e il suo Movimento Cinque 5 Stelle, pur restando una consistente forza politica con oltre il 20% dei consensi, hanno fatto un consistente passo indietro e dovranno riflettere sul loro ruolo nel breve e medio termine. Anche Forza Italia ha fatto un passo indietro ed è arrivato il momento di pensare al dopo-Berlusconi. Agli altri è rimasto poco ma c’è un’area politica che è praticamente sparita, il Centro, cancellato dalla scena politica dopo i tanti errori commessi. Il 10% messo insieme da Mario Monti e Pierferdinando Casini alle ultime Politiche, si è ridotto a cifre da “prefisso telefonico”. Appare evidente che i voti dei moderati abbiano cambiato casa ed abbiano contribuito a rendere così trionfale il successo di Matteo Renzi che ora potrà continuare la sua esperienza governativa con la forza della straordinaria legittimazione ricevuta ed è chiamato a trasformare la “speranza” che ha saputo incarnare e le tante promesse fatte agli italiani, in fatti concreti.

Si è svolta oggi presso la #Grande Miniera di Serbariu (#Museo Del Carbone), a Carbonia, la seconda edizione dell’esposizione di #auto da corsa d’epoca organizzata dalla Sport Motori Carbonia del presidente Carlo Sedda.

I partecipanti si sono ritrovati alle 9.30 nel viale che dall’ingresso della Grande Miniera conduce ai pozzi dove si sono radunate una trentina di vetture tra auto storiche e da competizione che hanno attirato la curiosità di tantissimi appassionati e turisti in visita al sito minerario che, per l’occasione, ha permesso ai presenti la possibilità della visita della galleria con ingresso a prezzo ridotto.

Gli appassionati giunti in miniera hanno potuto ammirare alcune delle vetture che durante le passate stagioni (quest’anno, purtroppo, causa problemi organizzativi non è stato possibile disputare alcune delle principali gare a livello regionale con grande amarezza dei piloti e non solo) hanno disputato le principali gare automobilistiche in Sardegna, come la classica del territorio, la cronoscalata Iglesias-Sant’Angelo e alcune bellissime auto d’epoca lucidate per l’occasione.

La serata si è conclusa con una piccola prova spettacolo con sullo sfondo i bellissimi castelli dei pozzi minerari.

Non nasconde la sua soddisfazione per la riuscita della manifestazione il presidente Carlo Sedda che rimanda tutti gli appassionati alla prossima edizione e alle nottate del mercoledì a Carbonia, in occasione della manifestazione “Nottinsieme” dove verranno esposte le vetture dei piloti sulcitani. E conclude ringraziando oltre il già citato Museo del Carbone che ha messo a disposizione il piazzale, il ristorante pizzeria La Grande Miniera che ha offerto un menù a costo competitivo per i partecipanti e, infine, l’assessorato dello sport del comune di Carbonia, nella persona dell’assessore Fabio Desogus e tutti gli sponsor che hanno reso possibile lo svolgimento dell’evento.

Fabio Murru

Fabiomurru.blogspot.it

Auto DAuto A Auto B Auto C  Auto E

Dedicazione a Marco Pittoni 1 CER. AULA CONSILIARE copia

E’ stata la madre di #Marco Pittoni, il tenente dei carabinieri di Villarios medaglia d’oro alla memoria, ieri mattina, a tagliare il nastro inaugurale della sede di Sant’Antioco dell’associazione nazionale dei carabinieri in congedo dedicata a suo figlio. E’ stato l’epilogo, tra la commozione dei presenti, della cerimonia organizzata dall’associazione cittadina dei carabinieri in congedo e dal Comando provinciale dell’Arma, di dedicazione della sede di piazza Italia.

La manifestazione, alla presenza di amministratori comunali cittadini e dell’hinterland, autorità civili, militari e religiose, è iniziata alle 10,30 con la Santa Messa concelebrata dal vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, con i tre sacerdoti delle parrocchie cittadine. Per l’occasione, nella chiesa di Santa Maria Goretti è stato esposto l’altorilievo, realizzato dallo scultore cittadino l’architetto Angelo Marongiu, che raffigura Marco Pittoni.

Dopo la messa, tra lo sventolare di bandiere, insegne e labari si è snodato un corteo che ha raggiunto l’aula consiliare. Presente il comandante della  Sardegna generale Antonio Bacile, il comandante della Compagnia di Carbonia capitano Giuseppe Licari, il presidente dell’associazione sarda dei carabinieri in congedo Colonnello Antonio Casu, comandanti di stazione del territorio, amici e commilitoni, è stata commemorata la figura dell’ufficiale dei carabinieri, medaglia d’oro al valore militare, ucciso il 6 giugno 2008, all’età di 32 anni, nell’ufficio postale di Pagani, nel corso di una rapina.

Dall’aula consiliare, infine, accompagnato dal suono della banda musicale, il corteo ha raggiunto Piazza Italia, per la cerimonia dell’inaugurazione della sede e la benedizione della targa da parte del vescovo.

«Un momento di incontro bello e importante – ha sottolineato Paolo Locci, presidente dall’associazione cittadina – che contribuisce a rinnovare l’impegno dell’associazione verso la città.»

Non meno soddisfatto il comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia: «Una grande partecipazione di cittadini che si sono voluti stringere intorno all’associazione dei carabinieri in congedo – ha sottolineato il capitano Giuseppe Licari – che ha voluto intitolare la propria sezione, impegnata in attività sociali e di volontariato, ad un ragazzo del territorio che ha dato la propria vita in difesa dei cittadini».

Tito Siddi 

Si è conclusa nella tarda mattinata, al Palazzetto dello Sport di Via delle Cernitrici, a Carbonia, la fase finale del #campionato italiano di calcio a cinque della Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale (@Fisdir). La manifestazione è stata organizzata dalla Polisportiva dilettantistica Girasole di Carbonia, in collaborazione con la #Fisdir regionale ed il patrocinio del comune di Carbonia. Hanno partecipato 12 squadre provenienti da 7 regioni italiane. Le categorie coinvolte sono state tre: promozionale, agonistico ed élite.

Queste le classifiche finali.

Categoria Promozionale.

1ª Unione famiglie handicappati (Lazio); 2ª Parco de Riseis (Abruzzo); 3ª Centro Serapide (Campania); 4ª Briantea ’84 (Lombardia).

Categoria Agonistico.

 Classifica Finale.

1ª Obiettivo Uomo (Campania); 2ª Quarto Tempo (Toscana); 3ª Apd Vharese (Lombardia); 4ª Polisportiva Girasole (Sardegna); 5ª Nuova Polisportiva de Rossi (Lazio).

Categoria Elite.

1ª Disabili Erei (Sicilia); 2ª Polisportiva Paolini (Sicilia); 3ª Briantea ’84 (Lombardia).

Al termine dello spareggio tra la Obiettivo Uomo Campania e la Quarto Tempo Toscana, vinto dai campani ai calci di rigore, sono state effettuate le premiazioni, in un clima di grande festa, alla presenza del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e degli assessori allo Sport, Fabio Desogus, e alle Attività produttive, Giampaolo Puddu.

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E’ stata inaugurata ieri pomeriggio, presso il #Museo Peleoambienti Sulcitani della Grande Miniera di Serbariu, l’opera “Tempo in processo-Opera.intervento.ambiente”, di #Giovanni Campus.

La mostra, durata dal comune di Carbonia, dal #Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, dal Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC), dal PAS Museo Paleoambienti Sulcitani, daella Cooperativa Mediterranea e dalla Cooperativa Sistema Museo, sarà visitabile gratuitamente fino al 22 giugno, dalle ore 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

L’artista ha scelto le «opere e le assi in legno», che compongono la mostra, in modo che «concorrano in simbiosi al coinvolgimento dello spazio, e quindi delle persone»  Giovanni Campus ha coinvolto gli studenti del Liceo Classico A. Gramsci di Carbonia e del Liceo Artistico F. Fois di Iglesias nelle diverse fasi della creazione delle installazioni, in un percorso iniziato nel mese di febbraio 2014, culminato nel complesso allestimento della mostra.

Per l’occasione è stata realizzata la pubblicazione ragionata “Tempo in processo 2014. Note di lettura 1967-2013”, edita da Belforte Cultura Editore, che illustra il processo della ricerca che ha caratterizzato nel tempo il lavoro dell’artista.

All’inaugurazione, con l’artista, hanno partecipato, tra gki altri, Tore Cherchi, presidente del #CICC; Gianluigi Pillola e Francesco Usalla, rispettivamente presidente e direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna; Loriana Pitzalis, assessore della Cultura del comune di Carbonia; il professor Gianni Murtas che ha collaborato con Giovanni Campus nell’allestimento della mostra.

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Si è svolto ieri sera, a Carbonia, il 3° incontro-confronto a #Punta Torretta, sul tema“Ripensare le politiche sociali nella crisi economico-sociale”.

Le relazioni saranno affidate a Remo Siza, sociologo docente a contratto all’Università di Bologna ed ex direttore generale delle Politiche Sociali dell’assessorato regionale della Sanità della Giunta di Renato Soru guidato dalla dottoressa Nerina Dirindin, ed Alessandra Zurru, assistente sociale del comune di San Giovanni Suergiu, su temi rivolti alla non autosufficienza, positività e criticità.

Sono intervenuti, tra gli altri, Maria Marongiu, vicesindaco ed assessore alle Politiche sociali del comune di Carbonia, e Luca Pizzuto, consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà ed ex assessore delle Politiche sociali della provincia di Carbonia Iglesias.

I lavori sono stati coordinati dal giornalista Giovanni Di Pasquale.

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Nuova presa di posizione del deputato #Emanuele Cani (Partito Democratico) contro la ventilata chiusura del carcere di Iglesias.

«A seguito dell’impegno assunto durante la recente visita al #carcere di Iglesias, nella quale ho avuto modo di verificare lo stato della struttura che ho trovato in buone condizioni – scrive Emanuele Cani in una nota –, mi sono preoccupato di interrogare tempestivamente il Governo sulle ricorrenti voci di chiusura, allo scopo di avere una risposta ufficiale e non ufficiosa. Tale risposta è, come noto, facilmente reperibile nel sito della Camera dei deputati, quindi lungi da me ogni tentativo di non rendere pubblica una decisione del Governo che già pubblicamente ho contestato e contrastato. Cosa che continuerò a fare convintamente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane assieme ai colleghi del Partito Democratico.»

«Appare chiaro che il Governo, per motivi da me non condivisibili – aggiunge il deputato di Carbonia -, abbia intenzione di procedere con la chiusura. Ciò che sto chiedendo e ho chiesto durante la mia replica in Commissione Giustizia alla Camera è un invito ufficiale al Governo a rivedere tale decisione e, nello stesso tempo, a rivalutare più complessivamente il sistema penitenziario in Sardegna, al fine di programmare un intervento generale di organizzazione del sistema delle carceri, evitando provvedimenti isolati e inopportuni. Il carcere di Iglesias non deve chiudere per molte ragioni. Come per esempio l’attività di recupero dei detenuti (alcuni studiano con profitto all’università), famiglie, lavoratori. Insomma – conclude Emanuele Cani – un ulteriore presidio dello stato che non può abbandonare il territorio.»