2 August, 2024
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L’europarlamentare dell’Italia dei Valori Giommaria Uggias, accoglie con favore la scelta della giunta Pigliaru di abbandonare il progetto del gasdotto Galsi. «Purtroppo la Giunta Cappellacci ha perso almeno un anno, il tempo inutile passato da quando io stesso, il 13 gennaio del 2013, spiegai i motivi per cui il gasdotto non si sarebbe più potuto realizzare – attacca Uggias – un anno perso anche nella programmazione di una nuova politica energetica, mentre famiglie e imprese continuano a pagare la bolletta più cara d’Europa».

«Stiamo lasciando inutilizzati nelle casse pubbliche quasi un miliardo di euro, che devono servire per collegare l’Isola alla rete nazionale di distribuzione. Non spetta alla Regione Sardegna il compito istituzionale di farsi carico delle fonti di approvvigionamento – prosegue Uggias – ma occorre che l’Isola attraverso un gasdotto che percorra il Tirreno sia in condizioni di avere energia allo stesso costo del resto dell’Italia. Non utilizzare le risorse mentre la disoccupazione assume dimensioni sempre più drammatiche e le imprese sono condannate al fallimento è un’offesa nei confronti dei cittadini, delle imprese oltre che all’economia di un’intera regione. Quelli del settennio 2014-2020 – ricorda infine Uggias – saranno gli unici fondi che circoleranno nell’Unione Europea in ambito energetico ed infrastrutturale per cercare di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati con la strategia UE 2020.»

«Ci siamo sempre fermamente opposti al progetto Galsi ritenendolo contrario alla tutela dell’ambiente – spiega Giommaria Uggias, eurodeputato dell’Italia dei Valori – e abbiamo avversato fortemente i progetti delle stazioni di compressione di Porto Botte e Olbia, che sarebbero stati costruiti in habitat naturalistici protetti. Abbiamo tra le mani un finanziamento con fondi strutturali che devono essere spesi o restituiti. Ma ora che la Regione ha deciso di uscire dal progetto Galsi, credo sia giunto il momento di proporre una soluzione alternativa. Non possiamo lasciare la Sardegna – conclude Uggias – senza una fonte energetica competitiva come il gas. Sarebbe l’unica regione in Europa. Una penalizzazione che punirebbe in modo ulteriore le nostre imprese e i cittadini, e farebbe perdere ulteriore competitività all’Isola.»

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Continua Storie e protagonisti di luoghi scomparsi, la rassegna di incontri culturali promossa dall’Associazione culturale Khorakhanè con il patrocinio del Comune di Cagliari.

Il fascino scomparso dei dipinti della Scuola Romana e le vicende insediative delle città nordafricane saranno al centro del prossimo incontro, previsto per venerdì 16 maggio dalle 16.00 nella sala conferenze del SEARCH in Largo Carlo Felice n. 2 a Cagliari.

La storica dell’arte Rita Pamela Ladogana, ricercatrice del Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari, racconterà Roma attraverso l’estetica della Scuola Romana. Dalla città serena e ordinata dei pittori del ritorno all’ordine, alla “stridente ed arrossata” atmosfera di Scipione e Mafai, una Città Eterna religiosa e sensuale rivive nelle tele dei vedutisti, prima che il frastuono della modernità arrivasse a travolgerla.

L’ingegnere e architetto Silvia Mocci, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambiente ed Architettura dell’Università di Cagliari, illustrerà alcuni “archetipi di città”, proponendo una interessante interpretazione delle vicende insediative nordafricane sviluppatesi tra gli anni ’50 e ’60 del XX secolo. Partendo dalla concezione iniziale dei progetti urbani, la relatrice mostrerà le trasformazioni e le profonde metamorfosi sopraggiunte.

L’incontro sarà coordinato dallo storico Stefano Pira, docente di storia moderna dell’Università di Cagliari e studioso di storia urbana.

Cala Domestica 5 copiaLe dune di Teulada.Maladroxia Porticciolo e Municipio di Portoscuso

La Bandiera Blu, un riconoscimento internazionale istituito nel 1987, anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 41 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, quest’anno ha premiato solo sei località sarde: il #Poetto di Quartu Sant’Elena, il #Lido di Orri’ e il #Lido di Cea a Tortoli’, #Sa Rena Bianca e #Capo Testa Ponente a #Santa Teresa di Gallura, #Palau, #La Maddalena e #Caprera e T#orre Grande a Oristano. Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale. Una spiaggia può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale (o internazionale) con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione. Il nome e i confini della spiaggia seguono quelli ufficiali nazionali. La spiaggia deve avere i servizi necessari e gli standard in conformità ai criteri Bandiera Blu e rispondere a tutti i requisiti indicati con la lettera I (imperativi) e possibilmente al maggior numero dei requisiti indicati con la lettera G (guida). In ogni località Bandiera Blu, dovrà essere individuato un referente, per trattare le questioni concernenti il Programma. La spiaggia deve essere accessibile per un’ispezione non annunciata da parte della FEE, Foundation for Environmental Education. Un Approdo Turistico per ottenere la Bandiera Blu deve essere dotato di pontili e moli per diportisti. Può essere parte di un porto più grande con altre attività, nel caso in cui l’Approdo Turistico sia separato in modo ben definito dalle altre attività del porto. L’approdo può essere situato sia in acque marine che in acque interne. L’approdo deve avere i servizi necessari e gli standard in conformità ai criteri Bandiera Blu e rispondere a tutti i requisiti indicati con la lettera I (imperativi) e possibilmente al maggior numero dei requisiti indicati con la lettera G (guida). Un responsabile dell’approdo deve essere nominato per gestire le questioni relative al Programma Bandiera Blu. L’approdo deve essere accessibile per un’ispezione non annunciata da parte della FEE. La Liguria e’ la Regione ad aver ricevuto il maggior numero di Bandiere Blu, ben 20; alle sue spalle la Toscana con 18, le Marche con 17, la Campania con 13, l’Abruzzo con 10, l’Emilia Romagna con 9, il Lazio e il Veneto con 7.

Pr. Pigliaru riunione di Giunta

La riunione di Giunta regionale oggi si è aperta con l’approvazione della delibera che sancisce l’uscita della Regione dal progetto Galsi e la prosecuzione del processo di metanizzazione, con la creazione di un gruppo di lavoro e l’avvio immediato del confronto con il Governo per la definizione degli interventi infrastrutturali a carico dello Stato che permettano in tempi brevi alla Sardegna di avviare la metanizzazione in modo differente. 

Tra le altre delibere approvate, quella riguardante gli adempimenti urgenti della società in house Igea, proposta dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, nella quale è stato designato quale commissario liquidatore, come previsto dalla legge regionale 4/2014 e dal codice civile, Antioco Gregu. Al liquidatore è stato dato il mandato di compiere con la massima urgenza ogni necessario accertamento sullo stato patrimoniale ed organizzativo della società IGEA e di valutare l’opportunità di formulare un piano industriale che individui una concreta prospettiva di risanamento della società, assicurandone l’equilibrio gestionale nel medio e lungo periodo. Il liquidatore avrà intanto il mandato di proseguire nell’esercizio provvisorio al fine di non interrompere le attività di mantenimento in sicurezza dei siti minerari, cui IGEA è obbligata, e per non disperdere le risorse disponibili. Confermati, nel collegio sindacale, i sindaci già designati in precedenza. Due le proposte dell’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro. La prima riguarda il budget economico sperimentale per l’anno 2014, e con questo provvedimento la Giunta adotta il budget che contiene tutti i costi di funzionamento della Regione, organizzati per centri di costo omogenei suddivisi nelle varie direzioni generali. E’ sul tema del personale la seconda, in cui si delibera di avviare un processo di riorganizzazione delle direzioni generali dell’Amministrazione e predisporre un disegno di legge in proposito. Le ipotesi di riorganizzazione dovranno essere adeguate agli obiettivi e alle strategie del programma di governo, tenendo come criteri la valutazione dei servizi centrali rispetto ai valori medi e la razionalizzazione di quelli periferici, oltre che la riduzione delle posizioni dirigenziali di studio, ricerca e ispettive.Sono state due anche le delibere portate al tavolo dall’assessore del Turismo e dell’artigianato Francesco Morandi. La prima ha riguardato l’approvazione delle direttive di attuazione relativamente all’integrazione dei fondi di garanzia dei Consorzi fidi dei comparti artigianato e commercio, con la decisione di costituire un tavolo interassessoriale al fine di formulare in tempi rapidi un disegno di legge per superare l’attuale stato del sistema dei confidi, oggi eccessivamente frammentato. In ambito di incentivi per le imprese turistiche, destinati alla promozione di prodotti espressione dell’identità locale, l’assessore ha poi proposto l’aggiunta delle categorie del vetro, del pellame e dei lapidei a quelle già presenti. Nello specifico, si tratta di studio, progettazione e realizzazione di corner e vetrine anche virtuali per la promozione dell’artigianato artistico regionale da posizionare presso le strutture ricettive di qualità della Sardegna.

Tra le altre delibere approvate, dall’assessorato della Programmazione è stato proposto il trasferimento di una somma dal Fondo di riserva per le spese impreviste, all’interno del Piano di stabilizzazione del precariato. Da parte dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu è arrivato lo scioglimento del Consiglio comunale di Villaputzu, con la nomina del Commissario straordinario Vincenzo Basciu. L’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, oltre ad alcune procedure di valutazione d’impatto ambientale, ha portato l’attenzione della Giunta sui temi della promozione della raccolta differenziata dei rifiuti e il trattamento dei rifiuti organici con la delibera sulle condizioni di utilizzo del compost sul territorio regionale. Le altre delibere dell’Assessorato hanno riguardato la prima l’attuazione della direttiva europea relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi, con l’approvazione di piani di gestione dei rifiuti in alcuni porti, e la seconda i bilanci dell’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.

In ordine alle nomine alle Direzioni generali, quella della Presidenza è stata affidata ad Alessandro De Martini. La Direzione generale dell’assessorato dei Trasporti è andata a Gabriella Massidda, mentre per i Lavori pubblici è stato confermato Edoardo Balzarini. A Roberto Saba è andata la Direzione dell’assessorato dell’Industria, quella del Lavoro ad Eugenio Annicchiarico, e la Ragioneria a Marcella Marchioni. Su proposta dell’Assessore della Sanità Luigi Arru, la Giunta ha poi deliberato la nomina, in via straordinaria, del collegio sindacale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari e, infine, per il Collegio sindacale di Sardegna Ricerche, è stato nominato alla Presidenza Agostino Galizia.

 

Michele Cossa 718 copia

Il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, esprime soddisfazione per la decisione di oggi del Tribunale di Cagliari che ha rimesso alla Consulta la legge elettorale sulle Europee.

«La decisione del Tribunale di Cagliari dimostra che abbiamo ragione noi – ha commentato Michele Cossa -. Il ricorso presentato oggi dai Cento amministratori locali dei Riformatori evidenzia proprio le illegittimità sollevate dai giudici cagliaritani. Ormai lottiamo su più fronti per far valere il diritto dei sardi di essere rappresentati in Europa: il ricorso al Tribunale di Cagliari per bloccare le operazioni di voto, il ricorso alla Corte Costituzionale e quello alla Corte europea. Le forze politiche sarde, primi tra tutti Pd e Pdl, non hanno avuto il coraggio di assumere una posizione forte, coesa e determinata: oggi potevamo avere una legge elettorale europea ben diversa. Il nostro sciopero del voto per le europee è il modo più forte per dare il segnale della ribellione.»

Palazzo della Regione 1 copia

I Riformatori sardi attaccano la Giunta Pigliaru sull’abbandono del progetto Galsi.

«L’addio al Galsi senza avere un’alternativa valida – ha detto stasera il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa – è estremamente grave. Significa che questa Giunta non ha uno straccio di idea su cosa fare per la Sardegna e tantomeno di come metanizzare l’Isola. Il dilettantismo può essere letale.»

«Il problema energia per la Sardegna – ha aggiunto Cossa – è tra i più gravi handicap infrastrutturali che la nostra regione deve sopportare. La decisione dell’esecutivo sul Galsi si ripercuoterà ancora una volta sulle famiglie e sulle imprese che saranno costrette chissà ancora per quanto tempo a sopportare costi dell’energia infinitamente più alti rispetto agli altri cittadini italiani. Il loro progetto non è rivendicare un diritto ma andare a Roma col cappello in mano per chiedere di intervenire chissà quando e chissà come.»

In attesa di conoscere il futuro del progetto del gasdotto, fermo ormai da parecchi mesi, anche la Giunta Cappellacci, già ad inizio novembre 2013, stava pensando ad eventuali alternative, peraltro già discusse ed oggetto di alcuni progetti al vaglio tecnico dell’assessorato dell’Industria, come disse l’allora assessore Antonello Liori al termine dell’incontro coi sindacati del comparto gas, che gli presentarono un documento.
«Abbiamo aperto un confronto costruttivo coi sindacati confederali – disse Liori -, condividendo l’ipotesi sulla realizzazione di uno o due rigassificatori, sfruttando alcune zone industriali già attrezzate ed ora sottoutilizzate come Porto Torres e Sarroch, che permetterebbero una significativa riduzione del costo dell’energia e quindi permetterebbero di riattivare le attività produttive.»

Luigi Arru 5 copia

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha partecipato questo pomeriggio ai lavori della commissione Agricoltura, presieduta da Luigi Lotto.

«Nella lotta alla peste suina i Comuni hanno un ruolo determinante – ha detto il presidente della commissione -. Il compito della Regione è quello di non lasciarli soli e di fornire loro tutti gli strumenti e le coperture necessari a debellare questa malattia che sta creando ingenti danni all’economia sarda.»

 L’obiettivo che sta perseguendo l’esponente della Giunta, in collaborazione con la collega dell’Agricoltura, è eradicare la peste suina africana entro cinque anni, come avvenuto in Spagna grazie al piano di José Manuel Sanchéz-Vizcaino, docente di Sanità animale all’Università Complutense di Madrid, il quale ha contribuito all’eliminazione della malattia in molte parti del mondo collaborando con l’OIE (Organizzazione mondiale della Salute animale).

Nel piano, ora al vaglio del ministero della Salute, è prevista la lotta al pascolo brado dei maiali, ritenuti il veicolo maggiore del contagio, attraverso un miglior rapporto con gli operatori del settore. Secondo l’assessore Arru, infatti, è venuta a mancare una comunicazione sulle giuste pratiche dell’allevamento suino e la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti in questa emergenza. Per l’esponente dell’Esecutivo bisogna seguire l’esempio della Spagna che ha evitato pratiche forti contro il pascolo brado e ha, invece, fatto capire agli operatori del settore i vantaggi dell’eliminazione della malattia, attraverso l’allevamento in Bio sicurezza e attraverso la pratica del “benessere animale”.

Arru ha ribadito che è stato attivato un tavolo interassessoriale con la collega dell’Agricoltura ed è stato inserito un consulente veterinario, il dott. Gianni Salis. Questo perché una parte fondamentale del piano è quella di rafforzare la struttura veterinaria con l’individuazione e la valorizzazione delle migliori figure professionali, attraverso la collaborazione con gli Ordini e le associazioni di categoria.

Giunta regionale 90

La Giunta regionale ha approvato oggi una delibera con cui autorizza la Sfirs a esercitare il diritto di uscita da Galsi, la società che gestisce il progetto del gasdotto che dovrebbe portare il metano algerino in Sardegna e poi in Toscana. Le difficoltà burocratiche incontrate da Galsi e una situazione economica ha convinto la Regione che l’investimento nel gasdotto non sia remunerativo, come dimostrano altri progetti in fase di stallo. Tutto ciò ha portato a un congelamento del progetto che non è chiaro se e quando potrà essere sbloccato.

La Sfirs ha fatto presente questa situazione di stallo del progetto Galsi già alla precedente amministrazione con una relazione e con la deliberazione da parte del consiglio di amministrazione, riunito 16 dicembre 2013, «di procedere all’uscita dalla compagine sociale di Galsi Spa». La risposta arriva ora dalla nuova giunta con la delibera presentata oggi dal presidente Francesco Pigliaru d’intesa con gli assessori Raffaele Paci (Programmazione) e Maria Grazia Piras (Industria). Che riconosce la correttezza di quelle valutazioni e di quella scelta e procede al via libera all’uscita da Galsi. Una uscita che, fatta in questo momento, permette di recuperare tutti gli 11 milioni investiti da Sfirs nel progetto.

La Regione potrà comunque rientrare in Galsi in qualsiasi momento.
La delibera sul metano è anche e soprattutto una delibera di indirizzo. «L’uscita da Galsi – ha precisato Francesco Pigliaru – non può in alcun modo interrompere il processo di metanizzazione già avviato con la realizzazione, attualmente in corso, delle reti urbane di distribuzione del gas, il cui completamento richiede la costruzione di una dorsale di trasporto e delle relative reti intermedie di collegamento. Anzi usciamo da Galsi proprio per rilanciare la metanizzazione della Sardegna. Non possiamo continuare a stare fermi su un tema strategico per lo sviluppo della nostra regione».

Questo significa che la giunta ha aperto e rilancia la propria iniziativa su due fronti:
– È già stato fissato per il 19 maggio il tavolo con il governo per definire gli interventi strutturali a carico dello Stato che permettano alla Sardegna di avviare la metanizzazione anche senza il gasdotto dall’Algeria, con l’apertura a tutte le soluzioni tecnologiche, individuando quelle più favorevoli per l’isola;
– Un gruppo di lavoro tra i diversi assessorati coinvolti dovrà monitorare e accelerare i progetti di intervento dei privati che devono realizzare le reti di distribuzione del gas.

Traghetto

Lo scorso 6 maggio la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, ha presentato un disegno di legge (n° 25) per la copertura degli oneri della continuità territoriale per le isole minori.

Il disegno di legge si prefigge l’obiettivo di allineare l’autorizzazione di spesa per l’anno 2014 in euro 16.000.000, al fine di garantire la continuità del servizio di collegamento marittimo con le isole minori di San Pietro e La Maddalena e nella tratta Santa Teresa di Gallura – Bonifacio.

Tecnicamente il disegno di legge si compone di 2 articoli:

Articolo 1, comma 1.

Dispone la rideterminazione della autorizzazione di spesa di cui all’articolo 5, comma 32 della legge regionale 21 gennaio 2014, n. 7, ai valori di euro 16.000.000.

Articolo 1, comma 2.

Reca la conseguente copertura finanziaria dei relativi oneri aggiuntivi, valutati per l’anno 2014 in euro 8.000.000, mediante imputazione degli stessi in conto della UPB S07.06.001 (Trasporto pubblico locale).

Articolo 2.

Specifica i termini dell’entrata in vigore dell’adottanda legge.

 

Municipio Giba

Il comune di Giba ha pubblicato l’avviso di gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione del Centro sociale di Via Lussu per la realizzazione del Centro di informazione ed accoglienza turistica.

L’importo complessivo dei lavori a base d’asta comprensivo degli oneri per la sicurezza è di 83.390,00 euro più iva. I lavori sono finanziati con fondi R.A.S. (GAL Sulcis) e cofinanziamento della Cassa Depositi e Prestiti.

Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 9 giugno 2014 e l’asta pubblica si terrà il giorno 10 giugno 2014 alle 0re 10.00. I lavori dovranno essere ultimati entro 90 giorni dalla consegna.