L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana stamane ha partecipato ai lavori della quarta Commissione presieduta dall’on. Antonello Solinas (Pd), sulle problematiche del settore.
«Non possiamo permetterci ricostruzioni storiche – ha detto Deiana – ma dobbiamo lavorare in una situazione molto complessa principalmente a causa dei limiti del patto di stabilità e dei programmi di revisione della spesa regionale, dalla quale però possono nascere anche nuove opportunità.»
L’assessore Deiana ha dichiarato tra l’altro che, in attesa di poter sbloccare a livello istituzionale la vertenza sul patto di stabilità (sulla quale comunque si è detto fiducioso perché la situazione della Sardegna rappresenta una evidente “anomalia”), il settore potrà contare su 325 milioni “eurocompatibili” (cioè non soggetti ai vincoli del patto) a fronte dei 429 dell’anno precedente, con un taglio secco di 134 milioni, pari a circa il 25%.
«Non saranno tagli lineari – ha però assicurato – ma per quanto possibile misure frutto di un accurato lavoro di razionalizzazione che è già cominciato e che proseguiremo frugando in ogni angolo.»
Massimo Deiana ha poi spiegato che «il sistema del trasporto pubblico locale non è più sostenibile, così come lo abbiamo conosciuto, perché costa circa 180 milioni l’anno fra Arst, municipalizzate, Trenitalia ed operatori privati; ci aspetta dunque un lavoro molto duro. Ogni anno l’Arst percorre 40 milioni di chilometri e trasporta 21 milioni di passeggeri. Con questi numeri si potrebbe dire che pullmann viaggiano mezzo vuoti anche se sappiamo che non è così perché nella nostra Regione ci sono 377 Comuni ed una orografia molto particolare. E’evidente che dobbiamo trovare alternative e, soprattutto, andare a ricercare le duplicazioni inefficienti del sistema, a cominciare da quelle con le Ferrovie e con i privati (56 operatori che percorrono 8.5 milioni di chilometri l’anno, più i 600 operatori Ncc – noleggio con conducente), per eliminarle. Negli uffici dell’assessorato sarà attivata al più pesto una task force con il compito di studiare in modo approfondito il sistema, verificare tutte le diseconomie e mettere a punto nuove soluzioni.»
Per quanto riguarda il settore ferroviario, Deiana ha comunicato che il contratto di servizio con Trenitalia, in cui la Regione è subentrata allo Stato, riconosce alla società 40 milioni l’anno, attualmente compresi nel patto di stabilità.
«Su questo problema – ha aggiunto – proprio la prossima settimana incontreremo con il presidente Pigliaru il ministro delle infrastrutture Lupi, proprio per liberare queste somme dai vincoli di bilancio e prima dell’estate entrerà in servizio almeno uno dei nuovi treni ad assetto variabile, capaci di sviluppare velocità dai 150 ai 180 chilometri all’ora e di abbattere in modo significativo i empi di percorrenza. I collaudi delle 6 vetture acquistate dalla Regione sono attualmente in corso nella Repubblica Ceca e forse, per problemi tecnici e di certificazioni, non potranno entrare in servizio tutti immediatamente fornendo il massimo delle prestazioni, ma daremo un primo segnale importante.»
Dopo aver assicurato soluzioni a breve scadenza per i centri intermodali di Sassari ed Oristano dove, per diversi motivi, la realizzazione delle nuove opere non è ancora partita nonostante la disponibilità delle risorse necessarie, l’assessore dei Trasporti ha affrontato la delicata questione del trasporto marittimo con riferimento alla Tirrenia ed alla società in house della Regione Saremar.
Per la Saremar, ha detto l’assessore, «è stata individuata una soluzione che garantisce continuità del servizio ed occupazione. La società chiederà di essere ammessa al concordato preventivo e ne esistono le condizioni perché, a fronte degli oltre 10 milioni di cui la Ue chiede la restituzione perché considerati aiuti di Stato, può vantare un credito derivante dalla convenzione con la Regione di 8 milioni che potrebbero arrivare a 16, per coprire il secondo semestre di quest’anno non appena il Consiglio regionale approverà lo stanziamento, peraltro già previsto nella finanziaria precedente».
A proposito della Tirrenia, l’assessore dei Trasporti ha ripercorso le recenti vicende del suo azionariato a cominciare dal tentativo di scalata dell’armatore Onorato che riguardano – ha chiarito – normali dinamiche delle società sulle quali non ci sono concreti strumenti di intervento.
«Possiamo e dobbiamo però esprimere preoccupazione – ha ricordato Deiana – come il Consiglio regionale ha fatto recentemente, perché se questa operazione andasse a buon fine ci troveremmo di fronte non solo ad un oligopolio ancora più forte nel trasporto marittimo da e per la Sardegna ma ad un monopolio nel trasporto convenzionato.»
Sugli strumenti a disposizione della Regione per esercitare la sua “influenza” sulla Cin-ex Tirrenia, l’assessore è stato molto chiaro: «Da una parte il ricorso della Regione alla Corte Costituzionale ha stabilito il principio che il contratto di servizio fra Stato e Cin dovrà essere sottoscritto con l’intesa della Sardegna ma questo, ovviamente, vale per il futuro. Nel concreto, la compagnia si sta avvalendo di una clausola prevista dal contratto che le consente di ridurre il servizio di fronte a cali dei ricavi superiori al 3%, taglio compensato dall’incremento di sconti tariffari. Il problema non è solo dalla Sardegna ma è evidente che, a questo punto, le alternative sono tre: trovare nuove risorse, aumentare le tariffe o diminuire il servizio accettando in cambio alcuni sconti mirati. Anche di questo aspetto dei rapporti fra Regione e Cin parleremo col ministro Lupi nell’incontro della prossima settimana, già in agenda.»
Sul trasporto aereo, l’assessore Deiana ha espresso le sue riserve nei confronti di una tendenza dell’Unione europea secondo la quale «la Sardegna non avrebbe bisogno della continuità territoriale per tutto l’anno, ma solo d’estate». L’esperienza della cosiddetta continuità 1 (per Roma e Milano) «va abbastanza bene ma dobbiamo fare di più per governare l’offerta di trasporto su frequenze e tariffe. Stiamo controllando i flussi delle prenotazioni praticamente 24 ore su 24 ed è un monitoraggio che darà i suoi frutti».
La cosiddetta continuità 2, quella con gli aeroporti “minori”, partirà nel prossimo mese di ottobre. «Qui occorrerà, ha sostenuto l’Assessore, fare un lavoro molto serio perché si prevedono collegamenti con destinazioni libere, dove magari stanno operando altri vettori. Serviranno analisi approfondite sulle diverse realtà, anche tenendo conto del fatto che ci sono risorse aggiuntive per 13 milioni circa, provenienti dai ribassi d’asta della continuità 1, ma potrebbero essere in qualche modo assorbite dai programmi di revisione della spesa.»
Novità in arrivo, infine, dal settore low cost. In passato, ha ricordato Deiana, «il settore è stato sostenuto con modalità diverse ma adesso è necessario individuare una strada nuova, percorribile sul piano giuridico e normativo. A livello europeo, è arrivata una sorta di sanatoria sui contratti in essere ma per il futuro le procedure ad evidenza pubblica diventeranno la regola. Un segnale che le cose sono davvero cambiate è arrivato, ad esempio, anche da Ryanair, che sta cominciando a partecipare alle gare. Significa che, al di fuori di questo perimetro, non ci sarà più spazio».
L’ultimo passaggio della relazione dell’Assessore Deiana è stato dedicato all’aeroporto di Alghero, «dove la società di gestione si trova in difficoltà, al punto di aver rinviato l’esame del bilancio al prossimo giugno, pur vantando crediti nel confronti sia della regione che della compagna Livingston. Dobbiamo assolutamente evitare la crisi della società (di cui la Regione è il maggior azionista) perché questa ipotesi metterebbe a rischio la concessione dello scalo».