3 August, 2024
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Antonio Vigo 1 copiaPiazza Belly Calasetta

E’ iniziata, a Calasetta, la campagna elettorale per le elezioni amministrative in programma il prossimo 25 maggio.

Le liste in campo, come è noto, sono due. “Calasetta domani”, guidata da Antonio Vigo, 63 anni, sindaco uscente;  “Calasetta cambia”, guidata da Gianluca Boy, 50 anni, consigliere comunale uscente.

Questo il programma del candidato sindaco della lista “Calasetta domani” Antonio Vigo.

«La nostra lista intende lavorare con impegno per portare a conclusione importanti opere infrastrutturali, progetti e iniziative culturali e sociali già avviate dalla compagine dell’amministrazione uscente.

La squadra cambia ma l’impegno e gli obiettivi per cui tutti hanno lavorato rimangono, le incomprensioni interne devono essere superate, per imprimere maggiore efficacia all’azione amministrativa.

I progetti già avviati devono essere conclusi e portati a termine, per non sprecare le risorse già impiegate e giungere al completamente di un disegno che veda il nostro Paese proiettato in un contesto di iniziative a valenza nazionale e internazionale.

Senza risorse però non si ottiene niente. La svolta è rappresentata da una maggior coesione territoriale, che vede tutti i Sindaci del territorio all’interno dei Piani di Sviluppo e degli Accordi di Programma i cui soggetti attuatori sono lo Stato, la Regione e i Comuni impegnati insieme e i primi risultati sono oramai visibili e le risorse utilizzabili.

La fiscalità agevolata è finalmente una realtà e garantisce un primo aiuto concreto per tutte le “partite IVA” della soppressa Provincia di Carbonia Iglesias.

Il nostro programma rappresenta il punto di partenza per il prossimo futuro di Calasetta, un progetto concreto e di grande impegno, promosso da calasettani che amano il proprio paese e che lo vogliono migliorare impegnando le proprie energie.

PROGRAMMA ELETTORALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014

Comune di Calasetta

1 Politica del territorio “Arcipelago del Sulcis”

2 Lavori Pubblici

3 Piano Sulcis

4 Turismo

5 Ambiente, arenili e sistemi costieri

6 Urbanistica e pianificazione

7 Demanio

8 Commercio e attività produttive

9 Pesca

10 Agricoltura

11 Politiche sociali, anziani e volontariato

12 Cultura e tradizioni

13 Sport

14 Informazione e trasparenza

• Politica del territorio “Arcipelago del Sulcis”

In ottemperanza alle Leggi di Settore tendenti alla riduzione dei costi ed alla razionalizzazione e miglioramento delle funzioni amministrative e dei servizi pubblici, i Comuni delle Isole dell’Arcipelago Sulcitano: Calasetta, Carloforte e S. Antioco, hanno costituito l’Unione dei Comuni denominata “Arcipelago del Sulcis”, dalle ultime riunioni dei sindaci è scaturita l’esigenza e la necessità di attivare al più presto il trasferimento delle funzioni e dei servizi all’Unione.

• Polizia locale

Problemi ormai annosi quale ad esempio il servizio di Polizia Locale potrà essere razionalizzato trasferendo la responsabilità ad un unico soggetto, mentre l’attività investigativa e di controllo potrà essere interscambiata tra le municipalità alleggerendo i compiti degli operatori che si troverebbero ad operare in modo più sereno, assicurando inoltre una maggiore presenza del personale di servizio in occasione di feste, sagre ed eventi.

• Servizi tecnici

I servizi tecnici e soprattutto le opere pubbliche potranno attivare un’unica Centrale di Committenza (o C.U.C. presto obbligatoria per i piccoli comuni), che consentirà l’acquisizione di lavori, servizi e forniture nell’ambito dell’Unione dei Comuni.ù

• Programmazione e patto di stabilità

La C.U.C. prevede la costituzione di organismi altamente specializzati nella gestione delle procedure di evidenza pubblica, consentendo il superamento della gestione frammentata e spesso inadeguata delle gare di appalto, altro fatto importantissimo con il trasferimento all’Unione si supererebbe la problematica dei vincoli del Patto di Stabilità per le spese di investimento e del personale.

• Personale dipendente degli enti

L’interscambio e l’utilizzazione a tempo pieno del personale dei tre Comuni con l’eventuale supporto di soggetti esterni (la RAS ha stabilito uno specifico capitolo di bilancio per il finanziamento delle Unioni operative) migliorerà i Servizi, quali: edilizia pubblica e privata, sportelli SUAP e del Paesaggio, raccolta differenziata, pulizia degli arenili, progettazione integrata, servizi sociali, etc…

• Sede e Presidenza pro-tempore

Gli Uffici dell’Unione sono già stati attivati presso un locale del Centro Velico di Calasetta con la Presidenza pro tempore in capo al Sindaco di Calasetta; uno dei primi atti del futuro Consiglio Comunale sarà deliberare la rivisitazione dello Statuto e i nuovi regolamenti dei servizi.

• Lavori pubblici

Chi si affaccia per la prima volta alla politica amministrativa, si illude di poter operare liberamente sulle scelte progettuali di indirizzo e programmazione infrastrutturale, ipotizzando la realizzazione di quelle opere pubbliche che ritiene primarie per lo sviluppo del proprio territorio. Il bilancio comunale di Calasetta, se per esso intendiamo i trasferimenti diretti dagli Enti territoriali sovra ordinati, Stato e Regione, si sono ridotti nell’ultimo quinquennio di circa il 40%, ed oggi quella cifra che supera di poco il milione di euro è appena sufficiente a ricoprire le spese correnti, sarebbe assurdo pensare ad una programmazione di investimenti.

Occorre quindi fare riferimento non “al libro dei sogni” ma alla realtà dei fatti, cioè alle risorse e ai finanziamenti a cui si è riusciti ad accedere in virtù della programmazione in atto da anni sul territorio, portata avanti dalla soppressa Provincia di Carbonia Iglesias, (Piano Strategico Provinciale, il Piano dei Trasporti e soprattutto Piano Sulcis), per il quale è stato siglato un importante accordo di programma tra Stato, Regione e Comitato dei Sindaci.

Oltre a questi, si sono ottenuti finanziamenti grazie a Bandi Pubblici a carattere Regionale, Nazionale o legato ai fondi Europei.

La collaborazione costante tra i sindaci del territorio di tutto il Sulcis e la ex provincia di Carbonia Iglesias ha consentito in questi anni di programmare uno sviluppo razionale integrato di tutto il territorio.

Tra le altre linee di finanziamento per noi assume primaria importanza la progettazione, portata avanti con il contributo dell’Università di Cagliari, sulle problematiche legate al trasporto e alla portualità.

Oggi il nostro Comune grazie all’impegno e alla costanza dell’amministrazione uscente e, in parte, di quelle che l’hanno preceduta, ha fondi per investimenti che superano i 4 milioni di Euro che consentiranno di realizzare alcuni importanti progetti:

  • la SICAPI progetto finanziato dall’Assessorato alla Pesca per cui si sta predisponendo il bando di Gara che porterà alla creazione di un impianto di conservazione del pescato, ma non solo.
  • La riqualificazione del waterfront del Lungomare Colombo, con la realizzazione della passeggiata a mare e realizzazione di aree di verde pubblico, perimetrazione puntuale della viabilità e identificazione delle aree di parcheggio.
  • Il nuovo Impianto di Sollevamento fognario, che consentirà di sostituire quello esistente rendendo il servizio efficiente ed evitando i riversamenti di liquame nel porto turistico e sul lungomare.
  • La Piazza Principato di Monaco, è finanziato dalla Provincia un progetto di riqualificazione, realizzazione del verde, illuminazione dell’intera area.
  • Esiste già il progetto esecutivo per la ristrutturazione del cimitero e la riqualificazione architettonica delle aree esterne con cancellate in ferro battuto e pavimentazione in lastricato lapideo.
  • Per la viabilità interna ed esterna al centro abitato è già stato realizzato un progetto urbanistico che prevede l’istituzione di sensi unici, segnaletica, percorsi pedonali, per una migliore viabilità. Il progetto comprende anche una razionalizzazione e messa in sicurezza dei percorsi esterni al centro abitato con la creazione di una rotonda in corrispondenza dello svincolo per il porto, all’ingresso del paese, con una segnaletica chiara di indirizzo verso le spiagge, il centro urbano e l’area portuale.

Il progetto è già stato inoltrato all’ANAS con cui esiste già un accordo per la classificazione della attuale “traversa interna alla SS 126”, di proprietà nazionale, al Comune che potrà così, tra le altre cose, curarne direttamente la manutenzione assicurando la sistemazione degli accessi delle strade secondarie e creare stazioni intermedie per i mezzi pubblici di trasporto (ARST).

Questa nuova classificazione della strada permetterà di risolvere anche l’annoso problema di tutte le attività produttive attualmente esistenti su Via Roma, nel tratto interno al centro del paese.

Diventando comunale, via Roma, potrà assurgere finalmente al suo ruolo naturale di sede delle attività commerciali e dei locali pubblici per il passeggio e lo shopping.

Di pari passo e pure di primaria importanza è anche la riqualificazione del centro urbano, grazie ai soldi recuperati sapientemente da vecchi residui di bilancio, reinvestiti in un progetto di completamento della viabilità interna, iniziato con la via S. Maurizio e con alcune traverse interne e che si vorrebbe far procedere, nell’immediato futuro, curando la tipologia costruttiva “storica”, con la via Tabarchini, il completamento della via Roma e poi a seguire dal nucleo storico sino alla periferia.

I cittadini spesso si lamentano le strade dissestate, e li comprendiamo.

Tutti desideriamo “tappare le buche”, ma vorremmo procedere con azioni organiche e definitive, una volta reperite le risorse, intervenendo, in primis, sui sottoservizi e poi sul selciato stradale.

Nell’ottica di reperire fondi, il Comune ha inserito tra i beni alienabili le case del Villaggio Pescatori ed ha acquisito una prima valutazione delle stesse da parte degli Uffici UTE di Cagliari.

Un’attenta rivalutazione del borgo, alla luce di fattori obiettivi quali la loro vetustà, e l’abbattimento del costo di acquisizione, destinando la cifra ricavata alla riqualificazione del quartiere e alla realizzazione di un mercatino coperto nelle piazzette esistenti, lato mare, consentirà la creazione di un ambiente di lavoro, non solo gli operatori della piccola pesca ma anche per i produttori di primizie e di fornire un importante servizio non solo ai turisti, ma anche ai cittadini residenti.

Progetti avviati, realizzati e in corso di completamento

  • Vogliamo riqualificare Punta Paese, con lastricati in pietra, percorsi pedonali e piazzuole di sosta ombreggiate per giovani e anziani e realizzare accessi al mare fruibili anche dai diversamente abili.
  • Sotto Torre sono in corso lavori complessi finalizzati alla salvaguardia della spiaggia, attraverso la raccolta e la dispersione delle acque piovane nel sottosuolo, alla messa in funzione del nuovo impianto di sollevamento fognario, del sistema di illuminazione e alla realizzazione di uno stradello pedonale che dovrà unire, in sicurezza,  ci auguriamo in un futuro immediato, il Paese alla spiaggia delle Saline e a Spiaggia Grande.
  • La nostra idea è creare percorsi pedonali illuminati a led, articolati sia nel centro urbano sia nell’immediata periferia, al fine di consentire ai tanti e crescenti estimatori dello jogging e della camminata veloce (walking), di potersi muovere in assoluta sicurezza.

Altre opere, programmate e in parte già finanziate, sono:

  • le discese a mare dal Piazzale Torre e dal Bellavista, la riqualificazione della via Canetti, l’ampliamento del Cimitero con la sistemazione architettonica esterna delle mura, del viale di accesso lato via Roma e della piazza sulla strada per Calalunga.
  • La strada rurale denominata Migia-Triga, che si incrocia in località Calalunga con la Panoramica Costiera è stata ultimata;
  • è stata progettata e deve andare in appalto la sistemazione della traversa interna che unisce la zona della Costiera con il Bricco Scarperino.
  • È stato inoltre completato il progetto, di cui deve essere terminato l’iter di appalto, per la strada rurale che unisce la località “Spiaggia Grande, Vitale” con la strada di Canale Ergiu.
  • È stato progettato e finanziato un progetto per la realizzazione di 8 alloggi per l’edilizia economico-popolare sull’area di sedime del magazzino comunale di via Dante; si procederà all’appalto non appena il competente Assessorato regionale darà disponibilità alla spesa.

Le vecchie scuole

Sentiamo di dover porre attenzione anche all’edificio storico delle scuole elementari, oggi liberato grazie a un importante finanziamento, che ha reso possibile la ristrutturazione delle scuole medie divenute Plesso Scolastico Unico delle scuole primarie.

La nostra idea è di adibire temporaneamente l’edificio a centro di aggregazione sociale per le associazioni di volontariato, le associazioni militari in congedo, i patronati e per tutti quanti operano gratuitamente e con spirito di sacrificio per il bene della nostra comunità.

Siamo però aperti a nuove idee e proposte laddove si dovessero configurare progetti di largo respiro, legati all’istruzione, alla formazione professionale, all’università, purché ovviamente a costo zero per l’amministrazione e la comunità, essi saranno presi in considerazione.

Illuminazione pubblica

Un altro obiettivo è quello di migliorare il sistema di illuminazione pubblica; in particolare Piazza Belly necessita di un sistema di illuminazione diffuso confacente al suo inserimento tra i beni identitari del Comune.

Proponiamo un bando pubblico (appalto concorso), che possa ottimizzare un sistema di illuminazione artistico consono alla piazza cuore della comunità.

In conclusione, il primo impegno della futura Amministrazione Comunale sarà quello di completare l’iter di tutti i progetti indicati.

Nulla può essere dato per scontato o acquisito, purtroppo. Uno dei problemi principali del nostro Paese è che spesso finanziamenti che vengono dati per certi si perdono nei meandri della burocrazia e vengono sottratti alla finalità per la quale erano originariamente stanziati.

• Il Piano Sulcis

Nato grazie ad un accordo di programma Nazionale, con il contributo attivo della ex Provincia e del Sindaco uscente, il Piano Sulcis ha istituito un sistema di fiscalità agevolata che ha alleggerito gli oneri tributari di imprese e “partite IVA”, in fase attuativa questi operatori hanno conseguito i primi sgravi già dalle annualità fiscali del 2014.

Il Piano ha anche ha consentito a Calasetta di ottenere un finanziamento pari a 6 milioni di Euro, questi fondi verranno gestiti dall’Assessorato ai Lavori Pubblici.

Per Calasetta, il piano prevede:

  • la realizzazione di un Porto Commerciale di primaria importanza;
  • l’escavo della secca esistente fuori dell’attuale scalo Traghetti;
  • la realizzazione di una diga a levante scirocco;
  • la costruzione di una stazione marittima e di tre denti di attracco, nell’ottica di destinare Calasetta a Porto di attracco unico o preferenziale per il trasporto turistico marittimo su Carloforte.

Riteniamo che questo lavoro fatto sia molto importante e che contenga implicitamente le principali linee programmatiche di sviluppo del territorio.

• Il Turismo

Il turismo va inteso non come settore di intervento a sé stante ma come settore “industriale” in grado di convogliare risorse e di costituire una primaria fonte di sviluppo e produzione di reddito per tutto il territorio del Sulcis e in particolare, per Calasetta.

L’impatto del turismo non è solo diretto e immediatamente fruibile per gli operatori del settore, ma consente, se fatto oggetto di programmazione lungimirante e investimenti, di dare impulso a tutti i settori dell’indotto, dall’agricoltura alla pesca, dal commercio ai servizi, dalle arti alle professioni, dalla cultura all’ambiente.

La nostra lista si propone di:

  • studiare e valorizzare il territorio, i flussi e le diverse forme di turismo sostenibile nel territorio;
  • destagionalizzare la fruizione turistica e liberarsi dal pregiudizio del turismo “solo balneare”;
  • diversificare l’offerta per ampliarla e segmentarla nei confronti dei diversi mercati (turismo della terza età, turismo sanitario, turismo naturalistico, turismo congressuale, turismo giovanile, turismo archeologico e artistico, etc.);
  • sfruttare al meglio le opportunità fornite dalle rotte delle compagnie Low Cost che interessano l’aeroporto di Cagliari, anche facendosi parte attiva per la negoziazione di tariffe favorevoli.
  • Creare strumenti per la formazione di una cultura del turismo moderna e adeguata alle nuove esigenze del mercato, basata sulla programmazione dell’incoming e sul massiccio uso degli strumenti di comunicazione telematica (Internet, OTA, etc.)
  • Valorizzazione, anche grazie alla formazione, del nostro territorio da un punto di vista turistico, consentendo la creazione di percorsi agrituristici, vinicoli, naturalistici, e via dicendo.
  • Recuperare la tradizione dotandola di una nuova passione per le peculiarità culturali, etniche, linguistiche, nonché climatiche, di Calasetta allo scopo di crearne un “prodotto” turistico unico al mondo;
  • perseguire il progetto di riconoscimento della cultura Tabarkina come bene immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO, già avviato dall’associazione Les Pays Verts di Tabarka;
  • L’amministrazione dovrà occuparsi ed essere in prima fila per la realizzazione di un “convention bureau” a Calasetta, al quale far concorrere tutti i player del settore (albergatori, ristoratori, guide, commercianti, stampa, comunicazione, associazioni, etc.), oltre che le amministrazioni e le realtà turistiche contigue e coeve del territorio.

• Ambiente, arenili e sistemi costieri

Esigenza da tutti condivisa e a cui la passata amministrazione ha posto particolare attenzione è la salvaguardia dei valori ambientali e della ricchezza ed unicità dell’ecosistema  dell’Isola di S. Antioco ed in particolare del territorio di Calasetta.

Oggi sono attivi sul nostro territorio due cantieri:

  • Il cantiere di rimboschimento, finanziato dalla RAS attraverso un progetto dell’Ente Foreste che vede numerosi concittadini operare, sulle aree Demaniali e del Comune, la piantumazione di essenze autoctone ed il recupero di aree degradate, un secondo progetto è in fase di appalto e prevede, in primo luogo, interventi per la pulizia e la salvaguardie della macchia di piante a basso ed alto fusto nell’area delle “Saline” nota come “Labirinto”.
  • Cantiere per la cura degli arenili e dei sistemi dunali, è stato finaziato per la salvaguardia delle aree SIC (siti di Interesse Comunitario) e prevede opere di infrastrutturazione naturalistica a salvaguardia degli arenili di Spiaggia Grande delle Saline e di Stagno Cirdo, saranno messe in opera protezioni di materiali lignei, canne e geostuoie  per la tutela degli arenili e della macchia esistente nei sistemi dunali.

Spiagge e dune

Ci rendiamo conto di quanto sia delicato e difficile il compito di salvaguardare il delicato ecosistema costiero e allo stesso tempo mantenere le nostre spiagge e le scogliere pulite ed accoglienti, il primo importante strumento di programmazione ed indirizzo è il PUL (Piano di Utilizzo dei Litorali) adottato dall’Amministrazione Uscente e che sta terminando l’iter autorizzativo. Grazie ad esso le spiagge e le aree a mare di maggior pregio potranno essere munite di servizi nel rispetto dell’ecosistema lagunare e costiero.

Trattamento della posidonia

Conosciamo tutti l’importanza della posidonia oceanica nell’ambito del sistema biologico marino e nella sua azione di protezione delle spiagge dall’erosione.   L’amministrazione uscente, nel rispetto delle linee guida dall’Assessorato Regionale all’Ambiente ha operato la rimozione delle foglie morte della fanerogama, posizionandole in aree marginali all’arenile, di modo che le mareggiate autunnali riportassero le stesse a mare rientrando nel ciclo biologico naturale ed operando, all’interno delle mareggiate, la loro funzione di rallentamento del moto ondoso e di riduzione dell’impatto sui litorali.

Il nostro obiettivo è migliorare il sistema di pulizia degli arenili e della costa in generale, coinvolgendo tutte le forze sociali ed in particolare le scuole, le associazioni di volontariato, l’AUSER e gli operatori turistici con gli albergatori e la Pro Loco in prima fila.

È nostra intenzione trasmettere una bella immagine del nostro Paese, assicurando una costante pulizia della costa, specie da plastica, vetro, etc. con operazioni di recupero a basso costo, grazie alla partecipazione fattiva di tutta la popolazione.

• Urbanistica e pianificazione

Lo sviluppo di un territorio è legato all’esigenza di una seria programmazione urbanistica e alle certezze che solo una pianificazione coerente con gli strumenti e i vincoli sovraordinati (piani statali e regionali), può dare.

Noi abbiamo creduto molto all’esigenza di fornire ai tecnici e a tutti i cittadini un quadro normativo certo all’interno del quale progettare il futuro del nostro paese.

PUL (Piano di Utilizzo dei Litorali)

Abbiamo adottato il PUL (Piano di Utilizzo dei Litorali), che sta completando l’iter autorizzativo e presto sarà operativo fornendo agli operatori turistici, al circolo nautico, alle associazioni di categoria e agli operatori della nautica, gli strumenti per realizzare quei servizi minimi che oggi il turista e gli sport nautici richiedono.

Sarà possibile attraverso bandi di settore dotare di apposite infrastrutture le spiagge e le scogliere accessibili, posizionare piccoli pontili e corsie di lancio, munire le spiagge di quei servizi che, da tempo, cooperative e imprenditori richiedono, il tutto con il minimo impatto paesaggistico.

Per la massima trasparenza il PUL è stato pubblicato sul sito istituzionale e tutti hanno avuto possibilità di fare osservazioni e suggerire modifiche o integrazioni.

PUC (Piano Urbanistico Comunale)

Il PUC ha cominciato da tempo il proprio iter autorizzativo, la VAS (Valutazione Ambientale Strategica), è stata discussa in Consiglio Comunale e poi trasmessa a tutti gli Enti ed Assessorati competenti; sono state predisposte le tavole tematiche e, recentemente, il Consiglio Comunale ha approvato lo studio idrogeologico del centro abitato e delle aree limitrofe.

Della redazione del Piano è stato incaricato il prof. ing. G. P. Gamberini, cha ha dato la sua disponibilità a illustrare a tutti i soggetti interessati il Piano Urbanistico Comunale; da parte nostra, ci impegniamo, nei primi sei mesi della futura amministrazione, a portare il Piano all’adozione.

Il PRP (Piano Regolatore Portuale)

Il PRP è lo strumento di pianificazione specifico delle aree portuali, della redazione dello stesso è stato incaricato da oltre due anni un professionista esperto del settore.

Come però troppo spesso succede la Regione Sardegna non ha ancora tracciato le linee guida di indirizzo alla stesura del Piano. Ci auguriamo che la nuova Giunta Regionale si adoperi a fornirci in tempi brevi l’indirizzo programmatorio; noi siamo pronti.

• Demanio

Nella consapevolezza che la perimetrazione demaniale esistente risulta anacronistica, assolutamente ingiustificata e penalizzante, si è avviato con tutti gli Enti competenti una pratica per lo spostamento della linea demaniale che oggi comprende al suo interno edifici pubblici e privati, quali il Principato di Monaco, il Bar Kambusa, tutto il lungomare, il fabbricato dei Verona e più che nel 1926 fu venduto dall’allora Sindaco con Nulla Osta Prefettizio e che oggi il demanio rivendica di sua proprietà.

Si sono tenute numerose conferenze dei servizi con la Capitaneria, l’Agenzia del Demanio, l’Assessorato regionale agli Enti Locali.

Attualmente la pratica è allo studio del Ministero a Roma e speriamo di avere presto la possibilità di progettare su aree e fabbricati in piena proprietà dell’Ammnistrazione comunale, snellendo le procedure autorizzative ed acquisendo piena autonomia in merito al rilascio di concessioni e autorizzazioni stagionali.

• Commercio e attività produttive

Nell’ottica di fornire alle attività produttive del nostro territorio, l’opportunità di sviluppare le proprie iniziative imprenditoriali, si è posta particolare attenzione alla zona PIP (Piano degli Insediamenti Produttivi), sin dall’inizio del passato mandato elettorale si è provveduto ad ampliare il Piano di Zona realizzando nel contempo uno svincolo per la messa in sicurezza dell’area di accesso.

É stato progettato, ed è in fase di appalto, un secondo finanziamento che prevede il completamento dei servizi interni, l’illuminazione dell’area di svincolo e il completamento della prima strada di penetrazione interna.

Un secondo progetto a finanziamento DUPIM (Isole Minori), di quasi mezzo milione di euro, di cui deve essere appaltata la progettazione, prevede il completamento dell’impianto di depurazione interno e l’acquisizione di nuove aree al fine di soddisfare le esigenze delle piccole imprese esistenti sul territorio e di quanti intendano attivare a Calasetta iniziative imprenditoriali non inquinanti a impatto zero.

Non possiamo dimenticare gli operatori esistenti nel centro abitato, a essi deve essere dedicata grande attenzione, realizzando quelle infrastrutture pubbliche meglio evidenziate nel paragrafo dei Lavori Pubblici, quali passeggiate a mare, verde pubblico, parcheggi e percorsi pedonali.

Un primo progetto, portato avanti da questa amministrazione comunale prevede la realizzazione di un Centro Commerciale Naturale corrispondente al cuore storico del paese, che deve essere destinato a zona ZTL con traffico prevalentemente pedonale e servizi di pulizia e di controllo funzionali ai periodi di maggiore presenza turistica.

• Pesca

Porto pescatori

Occorre ricordare che l’amministrazione uscente ha provveduto con più interventi alla messa in sicurezza del porto pescatori, l’ultimo appalto è principalmente finalizzato alla manutenzione e sostituzione di alcune torri faro e si sta provvedendo ora a illuminare il braccio a maestrale dedicato alle grandi barche da pesca realizzando anche alcune colonnine per il collegamento alla rete elettrica e l’approvvigionamento idrico.

Piano Sulcis

Il progetto di chiusura del grande bacino previsto nel “Piano Sulcis” con la realizzazione della diga a maestrale interesserà tutta la marineria assicurando sicurezza e quel minimo di infrastrutture a terra che costituiscono esigenza primaria specie per la piccola pesca.

SICAPI

Per ultimo la ristrutturazione della SICAPI costituisce una grande opportunità sulla quale con l’aiuto dell’amministrazione, tutti i pescatori, uniti, devono costruire il proprio futuro.

Vendita pescato in banchina

È stato da poco raggiunto un accordo con la Capitaneria di porto e la ASL per la vendita diretta del pescato sulle banchine così da favorire gli aspetti commerciali, anche ai fini turistici, dell’attività ittica.

• Agricoltura

Calasetta per le sue caratteristiche geologiche, climatiche e ambientali, si presta a piccole produzioni agricole di qualità, oltre che, nel solco della propria tradizione, alla viti-vinicultura.

La lista Calasetta Domani si impegna a sostenere il comparto agricolo e in particolare:

• ad assicurare gli standard qualitativi del prodotto agricolo locale con l’attribuzione di certificati “bio”, “doc”, “docg”, etc. anche usufruendo di contributi economici previsti dagli studi di settore.

• Ad incentivare, dove possibile e per quanto di competenza, lo sviluppo del settore agrituristico con il lancio di percorsi turistici ed esperienziali ad hoc (vendemmia, scuola di formaggio, etc.)

• Di utilizzare i fondi del Piano Sulcis per stimolare la produzione e la trasformazione per il commercio di prodotti di nicchia.

• Politiche sociali, anziani e volontariato

La grave crisi economico-finanziaria che ha investito il nostro territorio sta producendo effetti disastrosi su tutto il tessuto sociale rendendo particolarmente gravoso per le famiglie, i giovani, i pensionati, gli anziani, arrivare a fine mese.

La disoccupazione giovanile, l’assenza e la perdita del posto di lavoro contribuiscono a creare sfiducia in se stessi e nella propria dignità. Molti genitori si sentono sempre più mortificati dalla crescente difficoltà di provvedere al benessere dei loro figli. Molti giovani sono rassegnati e non vedono un futuro.

Politiche a sostegno del lavoro

In tale difficile contesto la nuova Amministrazione, come già quella uscente, dovrà adoperarsi, non solo, per sostenere le persone e le famiglie più disagiate a seguito della perdita o della difficoltà di trovare un posto di lavoro, con interventi di tipo assistenziale, ma anche potenziando i “Progetti di inserimento lavorativo”.

L’Amministrazione dovrà inoltre creare quelle condizioni perché gli utenti sociali più deboli riacquistino autonoma capacità economica, attivando, in collaborazione con la Regione e gli enti accreditati, tirocini formativi e di orientamento al lavoro, realizzando ove possibile i presupposti per un’occupazione stabile.

Assistenza e sostegno agli anziani

La nostra lista ritiene dovere imprescindibile di una società moderna, sostenere gli anziani, valorizzando le loro competenze, le loro capacità ed esperienze, creando un ambito sociale in cui la loro vita sia ancora ricca di possibilità e relazioni umane, promuovendo l’invecchiamento attivo delle persone, garantendo anche a coloro che cadono in condizioni di non autosufficienza una vita dignitosa in un contesto adeguato.

A tal fine la nuova Amministrazione in continuità con la precedente, dovrebbe attivarsi al per favorire il mantenimento degli anziani nel proprio ambito familiare, istituendo nuovi servizi diretti ad incentivare le occasioni di aggregazione e di incontro anche attraverso la  Casa per Anziani “Antonio Passeroni”, da poco operativa, le associazioni di volontariato presenti sul territorio e progetti già collaudati quali il “soggiorno vacanze”.

Importante per la nostra comunità è l’aver reso funzionante la Comunità Integrata per Anziani, una struttura residenziale per anziani non autosufficienti che risponde alle esigenze di chi non ha più una rete parentale in grado di sostenerlo, o ancora di sollevare, anche solo per alcuni periodi dell’anno, le famiglie dal peso di prestare assistenza in casa ai propri genitori non autosufficienti o figli con gravi disabilità.

La struttura, inoltre, sarà a breve in grado di offrire servizi diversi quali il centro diurno, e la  fornitura di pasti. Al servizio sociale sono già pervenute alcune domande, ci sono ancora posti liberi, ma in ogni caso sarà redatta una graduatoria laddove le richieste fossero superiori alla disponibilità di posti letto, che in totale sono 30.

Volontariato

Da non trascurare anche l’importante ruolo svolto dalle associazioni di volontariato, che andranno sostenute e favorite perché possano promuovere, non solo attività ludico-ricreative, ma anche culturali, civili e ambientali, finalizzate a prevenire l’isolamento, a migliorare il rapporto intergenerazionale.

Grazie anche all’impiego dei soggetti anziani volontari nella gestione della sicurezza presso le scuole e nella manutenzione e custodia di zone verdi, o in attività di supporto per l’apertura e chiusura di strutture pubbliche, quali la Torre o il MACC, o di eventi e iniziative estive e culturali, l’attività associativa contribuisce essa stessa alla reintegrazione degli anziani nel tessuto sociale.

A tal proposito proprio per l’importante funzione sociale svolta dalle associazioni di volontariato è intenzione della nostra lista, destinare parte dei locali della ex scuola elementare alle associazioni operanti sul territorio.

All’interno della stessa struttura la nuova amministrazione, al fine di favorire la crescita formativa dei nostri giovani, dovrà attivare percorsi di formazione legati alle potenzialità del nostro territorio con la collaborazione degli enti preposti ed accreditati a livello regionale, statale ed europeo.

Disabili e bambini

La nuova Amministrazione dovrà continuare a farsi carico del delicato tema della disabilità. Il Comune di Calasetta, infatti, si è sempre impegnato con la dovuta sensibilità verso questo delicato settore, mantenendo i servizi già attivi e cercando di rispondere ad eventuali nuove emergenze ed esigenze.

Tema che ci sta particolarmente a cuore è quello dei servizi rivolto ai minori. È nostra intenzione potenziare i servizi e ampliare le occasioni di crescita, di sviluppo e di socializzazione destinati alla prima infanzia, ai pre-adolescenti e agli adolescenti.

A tal proposito, stante la crescita demografica degli ultimi anni, l’Amministrazione futura dovrà necessariamente potenziare il servizio di asilo nido e gli spazi destinati ai più piccoli.

In questa direzione sono stati una serie di interventi indirizzati a colmare alcune carenze del nostro paese, quali la creazione di un parco giochi (operativo entro l’estate), in accordo col parroco Don Giovanni, è stato previsto e finanziato un importante intervento di ristrutturazione dell’oratorio parrocchiale, ridando  impulso e slancio a tutta una serie di attività a favore dei più piccoli attraverso il contributo volontario dei nostri concittadini.

Importanti finanziamenti sono stati devoluti alla scuola della prima infanzia “Giovanni XXIII” al fine di assicurare e migliorare il suo funzionamento, anche attraverso la realizzazione di attività specifiche di formazione al suo interno.

L’amministrazione uscente ha risolto alcune criticità legate alla struttura di via Umberto (ex Avis). L’Ufficio Tecnico Comunale sta completando proprio in questi giorni l’iter burocratico necessario per renderlo operativo; potrà così, finalmente, inaugurarsi uno spazio dedicato ai più giovani, ossia il Centro giovanile.

A tal proposito sono state già individuate delle somme per la realizzazione di una serie di attività al suo interno e gli spazi potranno essere condivisi dalle diverse associazioni giovanili presenti sul territorio. La nuova Amministrazione invita quest’ultime e i ragazzi del nostro comune a formulare delle proposte – idee sia per il nome da attribuire al centro, sia per corsi e le iniziative da organizzare.

Un’amministrazione nuova che ponga al centro della sua attività, e in particolare del Servizio Sociale la persona, dovrà continuare a fornire sostegno a tutti i soggetti deboli o bisognosi di aiuto: disabili, anziani, famiglie, minori, giovani, donne. Dovrà inoltre continuare a essere attenta ai bisogni e alle esigenze della sua comunità, tesa all’ascolto ed al confronto,  pronta a costituire, in un’ottica di trasparenza e di democrazia partecipativa, organismi di partecipazione, con una duplice funzione, non solo convogliare le istanze avanzate da ogni cittadino o categoria sociale di appartenenza, ma anche discutere su ogni tipo di proposta che dovesse pervenire all’amministrazione e dall’amministrazione.

• Cultura e tradizioni.

Riconosciamo l’importanza che rivestono la cultura e le tradizioni locali, aspetti unitivi e identitari per la comunità calasettana e, nello stesso tempo, “valori aggiunti” ai fini della promozione turistica. In tal senso questa lista intende proseguire nella programmazione e nella realizzazione di iniziative dirette alla tutela, alla valorizzazione e alla promozione della cultura tabarchina, soprattutto in ambito storico, linguistico e legato appunto alla tradizione.

In particolare:

• Convegno per 240° dall’arrivo dei piemontesi

Per celebrare il 240° anniversario dell’arrivo delle famiglie piemontesi a Calasetta, si prevede di organizzare un convegno che rievochi quell’episodio migratorio, metta in luce quanto ha inciso nella cultura locale, spieghi le ragioni che indussero all’impianto della vite nel nostro territorio e valuti la possibilità per i calasettani di investire ancora nella viti-vinicoltura.

• Pubblicazioni

È in fase di pubblicazione la storia di Calasetta a fumetti, un’opera scritta in italiano e in tabarchino, molto curata sia dal punto di vista storico che linguistico, realizzata da Fulvio Leinardi, illustratore e vignettista affermato a livello nazionale, per divulgare in modo piacevole soprattutto fra i ragazzi, la conoscenza dei fatti che condussero alla nascita del nostro paese.

Si vuole inoltre pubblicare un secondo volume realizzato da Salvatore Cincotti e Salvatore Todde che racconta, tra l’altro, quali furono le prime attività artigianali sorte a Calasetta e chi furono coloro che le avviarono.

Si ritiene, infine, necessario ripubblicare l’autorevole lavoro realizzato a suo tempo da Maria Cabras e Pietrina Rivano Poma: Calasetta, storia e tradizione orale di Liguri e Piemontesi in Sardegna, ormai non più disponibile.

• Archivio Storico Comunale – Struttura polifunzionale

Si vuole realizzare un Archivio Storico Comunale che attualmente non esiste, che consenta di mettere in sicurezza e di rendere fruibile la documentazione più antica e più significativa del nostro Comune.

Si intende promuovere iniziative per mantenere viva la parlata locale, quali manifestazioni canore, poetiche e teatrali. A questo proposito si ritiene di valutare seriamente l’opportunità di costruire una struttura polifunzionale adeguata, capace di contenere un numero congruo di persone, che consenta di realizzare manifestazioni al coperto anche nel periodo invernale.

• Matrimonio Tabarchino

Sempre nell’ambito della tutela e della promozione della parlata locale, previa richiesta degli sposi, si intende continuare l’iniziativa a suo tempo intrapresa di celebrare il rito civile del matrimonio in tabarchino, dal momento che lo statuto comunale di Calasetta ne prevede l’utilizzo pubblico anche nelle occasioni ufficiali.

• Gemellaggi

Si vogliono promuovere iniziative per mantenere e consolidare i rapporti di amicizia e di reciproca collaborazione con le comunità gemellate o particolarmente legate a Calasetta, come la città di Genova, il Municipio di Pegli, il Comune di Arenzano, Carloforte, Tabarka (Tunisia), Nueva Tabarca (Spagna), Haret Saida (Libano), e inoltre con l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, con le associazioni culturali Le pays vert: la Tunisie du Nord-Ouest (Tunisia-Francia) e Tabarkini (Tunisia), con il Circolo Culturale Sopranzi di Pegli, con l’Enoteca Regionale del Roero.

• Librevento

Si intende portare avanti LIBEREVENTO, il festival letterario che ha suscitato l’interesse della stampa nazionale e che ha portato a Calasetta autori contemporanei tra i più noti e premiati.

• Sport

Calasetta ha la fortuna di poter usufruire di impianti sportivi di livello per la costante attenzione che le amministrazioni comunali hanno posto verso gli allenatori, gli atleti, i ragazzi che si sono impegnati nelle varie discipline raggiungendo spesso importanti traguardi.

L’amministrazione uscente ha profuso notevole impegno e destinato risorse alla creazione e ammodernamento degli impianti sportivi, tra questi interventi ricordiamo il rifacimento della copertura del palazzetto, il restyling dell’interno del palazzetto, la tinteggiatura delle tribune dei campi di calcio, calcetto e zona tennis, l’ incremento di prati verdi nella zona tennis, la piantumazione di vari tipi di nuove piante e alberi, facendosi carico della manutenzione, custodia, pulizia giornaliera di tutti gli impianti sportivi.

Lo sport è sacrificio e disciplina ma il coordinare tante attività ed esigenze non è mai stato facile, l’amministrazione uscente si propone con lo stesso impegno dimostrato in passato di perseguire un programma di sviluppo delle attività sportive:

  • Dare attuazione al bando di gara della progettazione della copertura del campo di calcetto; le opere dovrebbero terminare il prossimo autunno, assicurando la praticabilità del campo anche nel periodo invernale.
  • Valutare con gli altri attori interessati la possibilità di realizzare una piscina (ad alta tecnologia e alimentata con fonti energetiche alternative), con affiancato un centro benessere, che potrebbe vedere l’interesse e la partecipazione anche degli albergatori e degli operatori turistici, ovviamente dovremo trovare la strada del finanziamento, ma in questo non siamo secondi a nessuno.
  • Gli impianti sportivi sono stati oggetto di numerosi interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria. La lista si propone di continuare queste attività e perseguire il costante adeguamento e miglioramento degli impianti.

Il successo delle squadre calasettane ha premiato sinora l’attività dell’amministrazione e fornisce stimolo a continuare sulla stessa strada.

La nazionale femminile di pallavolo ha svolto nei nostri impianti 10 giorni di preparazione agonistica visibili a tutti.

La squadra di basket ha raggiunto successi tali da disputare un campionato nazionale e da qualificarsi ai Play-Off nel 2014.

Il beach-volley ci ha onorato con le finali maschili e femminili del campionato regionale.

La vela si è imposta con le regate categoria laser e vela latina.

Le prime edizioni della iniziativa “incontriamoci all’arrivo” e “impianti sportivi aperti” hanno avuto una notevole partecipazione di pubblico.

Successo a livello regionale e nazionale di 4 atleti calasettani di arrampicata sportiva, categoria under 10 femminile, under 12 femminile e under 14 maschile, hanno superato le selezioni regionali e parteciperanno ai campionati italiani.

Il torneo nazionale delle regioni ci ha visti protagonisti con i nostri impianti utilizzati da tutte le discipline presenti e con il soggiorno della delegazione Calabria in un albergo locale con oltre 100 atleti per tutta la duratea della manifestazione.

Altro torneo protagonista nei nostri impianti il “Coppa Capodanno” categoria giovanissimi dai quarti di finale sino alla finale.

La nascita di nuove società sportive ha portato discipline non tradizionali nel nostro paese come l’arrampicata sportiva con la Sub Scale e il Muay Thai con la KKT, che hanno velocemente bruciato le tappe in termini di iscritti e risultati conseguiti.

  • In sintesi questi sono i numeri dell’assessorato allo sport:
  • Impianti aperti tutto l’anno
  • Aumento delle società da 7 a 12
  • Aumento del 35% degli atleti
  • 50 i tornei organizzati o patrocinati
  • Risultati sportivi mai raggiunti in passato da società locali
  • Sport disputati in spiaggia novità assoluta per Calasetta
  • Stampa e diffusione di brochure sugli impianti sportivi per prenotare e utilizzare le strutture durante il periodo estivo.
  • Stampa e diffusione di cartine geografiche con tracce di GPS per il turismo attivo trekking e bike, realizzate insieme agli assessorati Turismo e servizi sociali.
  • Informazione e trasparenza

Crediamo che l’esecutivo comunale uscente sia da ricordare per il grande impegno profuso sia nel ripianare le finanze dell’Ente, sia nel reperire nuove risorse e provvidenze, di fondamentale importanza, che oggi sono immediatamente spendibili e per aver creato un clima sociale di collaborazione e trasparenza.

I partiti politici tradizionali hanno perso la loro funzione propositiva e di stimolo e la stessa minoranza consiliare è stata spesso assente anche fisicamente. Crediamo che un lavoro congiunto tra maggioranza e opposizione, reso trasparente a tutti gli elettori, consenta di sentire un maggior coinvolgimento nelle scelte operate dall’Amministrazione.

Pur avendo attivato un sito istituzionale sul quale sono pubblicate tutte le delibere di giunta e di consiglio, così come le determine, i bandi di gara e le informazioni sui regolamenti e i Piani adottati, ci siamo resi conto che l’attività politica del nostro Comune è stata condivisa da pochi ed è emersa oggi l’esigenza di raggiungere il cittadino in modo più diretto.

Sentiamo quindi forte l’esigenza di prevedere altri canali più accessibili al grande pubblico, per avvicinare l’operato dell’amministrazione comunale ai cittadini, la nostra proposta, tra le altre, è di attivare incontri pubblici e dibattiti con i giovani e tutta la popolazione con cadenze prefissate nella sede del consiglio comunale.

Per garantire la massima condivisione e trasparenza del dibattito, questi incontri e le discussioni affrontate potranno essere condivise anche sul sito istituzionale.

Altra esigenza molto avvertita è quella dell’incremento dei servizi tecnologici per cittadini e ospiti, grazie all’installazione delle reti WiFi pubbliche che, rappresentano una grande risorsa.

Le reti Wireless municipali sono oggi disponibili a prezzi sempre più contenuti. L’obiettivo è la realizzazione di una rete che copra i punti strategici del paese, interessati da maggior flusso turistico (Torre, porto e spiagge).

La rete WiFi permetterebbe inoltre di attivare la videosorveglianza: edifici pubblici, abitazioni, area portuale, svolgendo anche la funzione di deterrente per gli atti vandalici e della microcriminalità.

Le caratteristiche e i servizi offerti dall’impianto che intendiamo promuovere sono i seguenti:

  • nessun impatto ambientale dell’infrastruttura di cablaggio;
  • possibilità di controllo degli Access Point;
  • accesso controllato alla rete tramite autenticazione dell’utente;
  • tracciamento delle sessioni d’utente mantenendone l’anonimato in conformità alle norme sulla privacy.»

 

 

Ignazio Locci 7 copia

«Nel giorno in cui si festeggia Sa Die de sa Sardigna, un appuntamento importante e ricco di significato, è doveroso ricordare il valore che riveste l’Autonomia della Sardegna. Un’Autonomia messa seriamente a rischio dal progetto di riforma del Titolo V della Costituzione, promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano.»

Lo ha detto Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«La riscrittura della Costituzione – ha aggiunto Locci – mette in discussione la specialità della Sardegna e amplia la potestà legislativa dello Stato, privando la nostra Regione di importanti prerogative. Così come sancito dal Consiglio regionale, il popolo sardo ha diritto di vedere riconosciuta la propria specialità autonomistica, in quanto niente può essere causa di riduzione e negazione degli spazi della nostra autodeterminazione. Il valore storico di Sa die de sa Sardigna, alla luce dello scellerato progetto di riforma del Titolo V, è più che mai attuale. Dobbiamo difendere le prerogative della nostra autonomia e dimostrare che siamo assolutamente in grado di esercitare i nostri poteri speciali.»

SaDie280414 071 SaDie280414 069 SaDie280414 068Il Consiglio regionale stamane ha celebrato in seduta solenne “Sa Die de Sa Sardigna”, giornata nazionale del popolo sardo, istituita con legge regionale il 14 settembre del 1993.

La seduta, presieduta dall’on. Gianfranco Ganau, si è aperta con le note della banda della Brigata Sassari e con i canti ancestrali del Tenore di Neoneli che hanno eseguito diversi brani musicali del repertorio tradizionale.

Subito dopo le esibizioni musicali, ha preso la parola il Presidente del Consiglio per pronunciare il suo discorso ufficiale.

La data del 28 aprile, ha detto il presidente Ganau in apertura del suo intervento, è stata scelta come giornata simbolica in riferimento allo stesso giorno del lontano 1794, che passa alla storia per l’insurrezione dei Sardi e la cacciata dei piemontesi.

Ganau ha quindi ricordato gli eventi storici che portarono alla ribellione dei sardi contro il dominatori «uno stato di malessere profondo del popolo sardo che a causa dell’intollerabile gravame delle imposizioni fiscali, all’aumento generalizzato e progressivo dei costi e alla corruzione dilagante, rivendicava da tempo una maggior partecipazione alle scelte e al governo dell’isola».

«La data del 28 aprile 1794 – ha detto ancora Ganau – rappresenta un vero e proprio atto rivoluzionario e diventa oggi simbolo dell’orgoglio sardo e il riferimento per un percorso non ancora compiuto che proprio qui trova le ragioni più profonde nella ricerca di autonomia, nella sua difesa e nell’ampliamento verso il pieno riconoscimento dei Sardi all’autodeterminazione».

«La decisione di celebrare “Sa Die” arrivò nel 1993 – ha ricordato il presidente dell’Assemblea sarda – in un momento di rinnovata spinta autonomisticaۚ» che portò  negli anni precedenti all’approvazione di due leggi importanti per la tutela della cultura e sulla lingua sarda.»

«Allora con grandissimo senso di responsabilità e alto senso della funzione – ha detto ancora Ganau – ogni commissario rinunciò a qualcosa, concordando e scegliendo i testi migliori per esitarne uno unitario e condiviso da tutti.»

Un momento di buona politica, secondo Ganau, che può servire da esempio per arrivare alla riscrittura dello Statuto, passaggio necessario per arginare la riforma centralista avviata dal Governo nazionale.

«Riforma – ha detto il presidente – che, di fatto, limita e sottrae funzioni alle Regioni riportandole principalmente sotto il controllo statale ed attacca, sino a mettere in discussione la nostra specialità e gli ambiti di autonomia.»

È evidente, ha aggiunto Ganau, che «non siamo disposti a fare un solo passo indietro ma anzi occorre puntare su un nuovo Statuto che vada nel senso opposto, nel senso di una maggiore autonomia ed autodeterminazione».

Il presidente Ganau ha sottolineato la necessità di «aprire una fase nuova di ricontrattazione con lo Stato in modo da aver riconosciuti i nostri dirittiۚ». Il presidente del Consiglio ha ricordato il deficit di infrastrutture, di trasporti interni ed esterni, l’assenza di energia a basso costo che impedisce sviluppo e competitività, fino alla negazione del diritto di essere rappresentati nel parlamento europeo».

«Su questi temi – ha detto ancora Ganau – dobbiamo dare risposte ai Sardi. La riforma dello Statuto è un passo fondamentale ed un obiettivo non rinviabile di questo Consiglio.»

Questo, secondo il presidente «è il senso attuale di Sa Die de Sa Sardigna, giornata dell’orgoglio sardo ma anche giornata di lotta di un popolo che non si riconosce solo in una terra ma nei suoi valori, cultura, tradizioni, luoghi, lingua, insomma nella propria forte identità e con convinzione si unisce per i propri diritti e la piena autonomia».

Il presidente ha poi dato la parola al consigliere Modesto Fenu capogruppo di “Sardegna”, il quale ha ricordato come, quella di oggi, sia una giornata di grande importanza, anche alla luce di quanto sta accadendo a livello nazionale. Uno Stato centrale, ha sottolineato, che sta cercando, con la modifica del Titolo V, di cancellare i diritti acquisiti dalla Sardegna con lo Statuto speciale. L’on. Fenu ha auspicato che l’Isola riscriva al più presto i rapporti con lo Stato italiano che sta mettendo a rischio il diritto di autodeterminazione del popolo sardo.

E’ poi intervenuto l’on. Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori sardi. L’esponente dell’opposizione ha ricordato come sia arrivato il momento che lo Stato riconosca l’importanza avuta dall’Isola nell’Unità d’Italia.

«Una Sardegna che deve essere nazione non Stato, a cui deve essere garantita l’autonomia economica necessaria per l’autogoverno». Per l’on. Dedoni bisogna riscrivere lo Statuto per definire meglio l’autonomia della Sardegna nei confronti dello Stato e dell’Europa.

«Uno sguardo al passato per non sbagliare nel presente» ha suggerito nel suo intervento il capogruppo dell’Udc, Gigi Rubiu. L’esponente dell’opposizione ha evidenziato come la giornata di oggi sia la ricorrenza più significativa per la Sardegna e racconti di un popolo al quale erano stati negati i  diritti e che si ribellò, unito e coeso, cacciando il Vicerè. Un’insurrezione che costò molto cara al popolo sardo e che si tradusse in disordini, scontri e spargimento di sangue. Rubiu ha poi evidenziato come oggi, con l’ipotesi di modifica del Titolo V,  lo Stato stia commettendo un grave oltraggio nei confronti della Sardegna a cui verrebbero negati diritti conquistati. Il capogruppo dell’Udc ha esortato il Consiglio regionale a fare fronte comune per tutelare la Sardegna, come avvenne in occasione della cacciata dei piemontesi.

Il presidente del Consiglio ha dunque dato la parola al consigliere Gavino Sale, per svolgere il suo intervento a nome dei gruppi della maggioranza. Il consigliere di Irs (Gruppo Misto) non ha nascosto commozione e emozione nel rivolgere un saluto al Consiglio e all’intero popolo sardo.

«Non c’è un’altra Regione in Italia che oggi fa quello che facciamo noi con Sa Die – ha dichiarato Sale – perché nessuno può vantare una storia intensa e forte come la storia della Sardegna». «Una storia di nazione incompiuta» così l’ha definita il consigliere della maggioranza che ha poi spiegato il significato delle celebrazioni: festeggiamo un messaggio che proviene dal periodo antifeudale e da un grande personaggio del tempo, Giovanni Maria Angioy.

«Angioy poteva essere il più ricco della Sardegna – ha dichiarato il consigliere di Irs – poteva avere tutto ed essere un potente vice Re ma ha scelto invece di dedicare la sua vita alla libertà e all’indipendenza del popolo sardo». Un messaggio rivolto dunque al benessere collettivo e non già dettato dalle aspirazioni personali che sta alla base della rivoluzione sociale dell’Angioy che può essere sintetizzata con  “l’andare oltre lo stato feudale. Per questo – a giudizio di Gavino Sale – l’Angioy ha aperto una fase moderna della storia della Sardegna che nessuno può fermare ma che deve essere chiusa solo dal Popolo Sardo. «Bene la festa di Sa Die – ha ammonito il consigliere di Irs – ma sappiamo che “Sa Die” deve ancora venire». L’esponente della maggioranza ha fatto esplicito riferimento ad una repubblica sarda  e ha sottolineato come oggi i sardi siano sempre più distanti dalla cosiddetta storiografia della sconfitta. «Come popolo sardo – ha spiegato Sale – abbiamo perso qualche battaglia ma abbiamo la consapevolezza che vinceremo la guerra che ci garantirà un futuro di popolo».

Il consigliere del gruppo Misto ha dunque rivolto un invito al governo regionale ad aprirsi a tutte le rappresentanze del popolo sardo («l’attuale governo rappresenta solo il 18% dei cittadini sardi») e dunque si impone un grande sforzo nel verso del coinvolgimento e della partecipazione, tenendo a mente «gli insegnamenti dei nostri padri fondatori, ad incominciare da quelli di Giovanni Maria Angioy». A giudizio di Gavino Sale il popolo sardo sta uscendo «dalla fase della coscienza depressiva» e procede «verso una fase di acquisizione della coscienza del valore che resta distante dal becero nazionalismo».

«Stiamo proponendo una nuova esistenza libera – ha insistito Sale – e il governo regionale sta suscitando speranze forti». «Siamo destinati a guardare solo avanti – ha concluso l’esponente della maggioranza – perché i sardi possono solo andare avanti e mai fermarsi, augurios e largos annos verso una nuova esistenza libera.»

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha dunque concesso la parola al capogruppo del Psd’Az. Il consigliere Christian Solinas ha sottolineato l’impegno e l’insistenza del gruppo del Psd’Az per la giornata celebrativa di “Sa Die de sa Sardigna” in Consiglio regionale. «Rivendichiamo “Sa die de Sa Sardigna” come festa del Popolo Sardo – ha insistito l’esponente del Psd’Az – come momento esistenziale di questo Parlamento per riflettere su se stesso e sul suo “dasein” – direbbero i pensatori tedeschi – sul suo “esserci” oggi, sulle sue funzioni, sul ruolo al quale è chiamato nel restituire una prospettiva e un futuro a quest’Isola, necessariamente oltre la crisi e la disperazione del quotidiano». «Ogni tempo ha il suo 28 aprile – ha dichiarato Solinas – ed oggi più che mai,attualizzarne i contenuti per strutturare una resistenza istituzionale e popolare ai modelli neocentralisti propinati improvvidamente dal Governo nazionale con il malcelato intento di sterilizzare il regionalismo costituzionale in generale e la specialità autonomistica nel particolare, diviene un imperativo categorico per tutti noi».

Christian Solinas ha sottolineato come la Sardegna conosca  soprusi e ingiustizie «che non sono appannaggio dei secoli passati ma continuano senza sosta a declinarsi nelle vicende del presente». Il capogruppo dei sardisti ha fatto esplicito riferimento allo scippo delle risorse, alla slealtà dello stato nel disattendere gli accordi, all’anomala quantificazione del patto di stabilità, alle servitù militari, industriali, ambientali; alla negazione di rappresentanza in Europa; ai continui tagli, al tentativo di cancellare la lingua e la cultura sarda, «sono tutti argomenti dell’agenda contemporanea eppure non sono nuovi».

Il consigliere Solinas ha dunque citato il magistrato di Ploaghe, Giovanni Maria Lei-Spano, che nella sua fondamentale opera del 1922, “La questione sarda”, scrisse: «Le promesse che i Governi hanno fatto all’Isola infelice non sono state mai mantenute. I Sardi quando la Francia repubblicana voleva sottoporre il mondo al suo volere, respinsero due suoi famosi tentativi di invasione: ne ebbero lode momentaneamente e promesse di pronto soccorso; passato il pericolo, si disse che la vittoria non al valore loro era dovuta, ma al caso ed alla forza dei venti!»

Solinas ha invitato il Consiglio a trarre «dalla lezione della Storia una linea di condotta che deve vedere unito il Popolo Sardo». «Basta con le divisioni – ha ammonito Solinas – con le cortigianerie ed il servilismo verso chiunque arrivi da questo mare che ci circonda: bisogna andare al cuore del problema e non perdersi nelle singole questioni». «E’ nell’insopprimibile anelito alla libertà – ha spiegato il capogruppo Psd’Az – che risiede il nostro impegno politico, il gravoso incarico che la storia ci affida: condurre la Sardegna all’indipendenza!».

La sfida, a giudizio di Christian Solinas, è tutta nella ricerca dell’unità «di tutte le sensibilità politiche e del Popolo Sardo».

Il capogruppo dei sardisti ha dunque annunciato la riproposizione del progetto di legge sull’Assemblea Costituente del Popolo Sardo e della mozione sull’Indipendenza della Sardegna per arrivare ad un referendum che sancisca il diritto di autodeterminazione dei Sardi.

Il consigliere Solinas ha, con in mano una bandiera dei Quattro Mori realizzata da Marianna Bussalai, ricordato il «fulgido esempio di passione e impegno femminile di emancipazione e riscatto culturale e sociale, della donna morta prematuramente a soli 43 anni nella sua Orani e che scrisse  all’indimenticato Titino Melis: «il mio sardismo data da prima che il Partito Sardo d’Azione sorgesse, cioè da quando, sui banchi delle scuole elementari, mi chiedevo umiliata perché nella storia d’Italia non si parlasse mai della Sardegna. Giunsi, che la Sardegna non era Italia e doveva avere una storia a parte»

Il consigliere di Forza Italia, Ugo Cappellacci, ha denunciato in apertura del suo intervento il rischio che «le celebrazioni possano fermarsi alla pura e semplice rievocazione, al rito, all’esercizio retorico». A giudizio dell’ex presidente della giunta «il 28 non è solo un episodio storico, ma è una storia di coraggio, di ribellione, di autonomia, di quell’essere popolo che rende più forte la comunità perfino dinanzi a chi sembra invincibile». «Dobbiamo vivere il 28 aprile», è l’invito rivolto dal consigliere Cappellacci all’intero Consiglio perché «non occorre una particolare immaginazione per cogliere le analogie tra la Sardegna di allora e quella di oggi». «Sono ancora molti, troppi, i “viceré” dei nostri tempi, che non rispettano i diritti del popolo sardo – ha ammonito il consigliere dell’opposizione – e Balbiano moderni a volte sono espressione di un potere politico, ma ci sono anche quelli che rappresentano interessi economici opposti a quelli della Sardegna, così come esistono ancora anche le “corti”, gli ambienti più o meno consapevolmente compiacenti».

A giudizio di Ugo Cappellacci serve saper interpretare e alimentare «una rinnovata consapevolezza della nostra identità per rendere più forte la Sardegna». «Abbiamo il dovere di pensare e propugnare una “nuova Autonomia” – ha proseguito Cappellacci – tesa ad ottenere un riconoscimento e una garanzia dei dritti dei sardi, nella loro specialità». L’obiettivo dichiarato dal consigliere del gruppo Fi è «passare dall’Autonomia della Regione a quella dei sardi, come singoli e come collettività». «L’Autonomia  ha spiegato Cappellacci – non è domanda di assistenzialismo, ma volontà di camminare con le nostre gambe, non è chiusura al mondo esterno, ma significa guardare i nostri confini come l’inizio di un’opportunità, da conquistatori e non più da conquistati,  è responsabilità e non la ricerca negli altri di un’alibi per le nostre manchevolezze». La sfida che attende il Consiglio regionale è dunque per Cappellacci quella di «non aspettare e non essere puri e semplici esecutori di ordini di scuderia di partito, ma protagonisti del cambiamento, pronti concorrere, con il contributo di passione, di coraggio, di generosità politica, a realizzare la nuova Autonomia in Sardegna e la Terza Repubblica in Italia». «Il cambiamento – ha concluso Ugo Cappellacci – inizia da noi, da ciascuno di noi. Ogni giorno». 

Al termine degli interventi dei consiglieri di maggioranza e opposizione, il presidente Ganau ha dato la parola al Presidente della Regione Francesco Pigliaru che in apertura del suo intervento ha sottolineato il valore della celebrazione de “Sa Die” «un evento importante della nostra storia, un evento di responsabilità e di coraggio, che stimola altrettanto coraggio e responsabilità in tutti noi». Oggi – ha proseguito Pigliaru –  a quelle vicende occorre guardare per impostare «un’azione di governo all’altezza di quella assunzione piena di responsabilità che fu la cacciata della corte piemontese».

Secondo il presidente della Regione, la Sardegna deve «assumersi con coraggio le proprie responsabilità» per difendere i propri diritti e affrontare «gli enormi problemi economici e sociali che abbiamo di fronte  a noi». Solo così, ha aggiunto Pigliaru, sarà possibile «la partecipazione a pieno titolo a tutti i processi decisionali che ci riguardano». 

Pigliaru ha quindi ricordato all’Aula la battaglia per l’istituzione di un collegio proprio per le elezioni europee e quella per l’autonomia fiscale che «consenta di utilizzare le nostre risorse per erogare servizi essenziali ai nostri cittadini». Per il presidente della Regione, oggi la priorità rimane «l’adeguamento del patto di stabilità. È un adeguamento – ha detto – che è un nostro chiaro diritto, sancito da una sentenza della Corte Costituzionale ma anche, e soprattutto, dal buonsenso». Tra le rivendicazioni da portare avanti anche quella per l’eliminazione dei vincoli imposti al territorio regionale dalla presenza «spropositata» delle servitù militari.

Pigliaru ha quindi affermato la necessità di rivendicare maggiori spazi di sovranità per la Sardegna. «Il clima che si respira oggi nel paese intorno al ruolo che svolgono le autonomie regionali non è favorevole. L’attuale riforma del Titolo V proposta dal Governo nazionale – ha detto  Pigliaru – è il preciso riflesso di questo sentimento diffuso. Oggi proposte che tendono a riscrivere la forma dello Stato in una chiave neo centralista rischiano di trovare ampio sostegno nell’opinione pubblica italiana».

«La migliore risposta a queste tendenze è – secondo il presidente – considerare i nostri attuali spazi di sovranità come un essenziale esercizio di responsabilità. Soprattutto, la responsabilità di far funzionare al meglio le istituzioni che sono sotto il nostro diretto controllo; le istituzioni dal cui funzionamento dipende direttamente il benessere dei cittadini.»

«Questa – ha sottolineato Pigliaru – è la grande sfida di oggi. Questa è la risposta che dobbiamo dare a chi considera il decentramento una esperienza carica di inefficienza, di sprechi, di assurdi privilegi per le classi politiche locali».  Per affrontare con successo questa sfida «serve dunque un governo che sappia fare il miglior uso possibile dei poteri che ha a disposizione e di quelli che intende conquistare. L’opportunità è davanti a noi. Sta a noi coglierla. Questa legislatura – ha concluso Pigliaru – ha l’opportunità in particolare di unire una idea moderna e responsabile di sovranità con una forte e concreta cultura di governo.»

Al termine dell’intervento del Presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau ha dichiarato chiusa la seduta e aggiornato i lavori al pomeriggio per la discussione di alcune mozioni. Le celebrazioni de Sa Die sono proseguite con l’esibizione del Tenore di Neoneli e dei musicisti Andrea Pisu (launeddas) e Pierluigi Mattana (tamburello).

Nino Dejosso 2

L’Associazione Culturale S’Ischiglia, con il patrocinio del Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, lunedì 28 aprile presenta la conferenza della professoressa Marta Putzulu (Conservatorio Musicale “G.P. Da Palestrina” di Cagliari. Biennio Sperimentale in Discipline Musicali – Pianoforte Solistico, Laurea Secondo Livello), che parlerà del tema “Wagner: il compositore e le sue opere.”

La conferenza avrà luogo nel  Salone Velio Spano, in Via della Vittoria 96, con inizio alle ore 17.15. Ingresso libero.

 

Gianluca Medas - Andrea Congia - Orizzontale (foto Sara Deidda)2014-04-28 Capoterra Grande Madre Rivoluzione Locandina

In occasione de Sa Die de sa Sardigna, lunedì 28 aprile a Capoterra (CA), i Figli d’Arte Medas portano in scena La Grande Madre – Contus e Cantus dall’isola – La Rivoluzione Sarda, spettacolo di narrazione con canti e musiche scritto e interpretato da Gianluca Medas con l’accompagnamento musicale della chitarra classica di Andrea Congia. L’inizio della rappresentazione è previsto per le ore 20:30 nella cornice della Casa Spadaccino in località Su Loi. L’evento, organizzato dall’Associazione Osidea Onlus con il patrocinio del Comune di Capoterra, prevede l’ingresso libero.

La spettacolo racconta numerosi aspetti storici e politici legati al triennio rivoluzionario sardo (1794-1796): dalle imprese di Giovanni Maria Angioy, protagonista dei moti contro i privilegi feudali, ai tentativi delle truppe francesi di soggiogare la Sardegna, alla ribellione del 28 aprile 1794 per contrastare la dominazione piemontese.

Gianluca Medas è il narratore dello spettacolo. Artista poliedrico ed erede dell’unica famiglia d’arte della Sardegna, è il direttore artistico dell’Associazione Figli d’Arte Medas. Da anni ha intrapreso un percorso dedicato al teatro di narrazione e alla realizzazione di nuovi progetti ispirati alla cultura popolare. Andrea Congia, laureando in Etnomusicologia al Conservatorio di Cagliari, chitarrista (chitarra classica, baritono e fretless), autore e interprete in numerose formazioni musicali sperimentali, è impegnato da tempo nella coniugazione di Parola e Musica in collaborazione con numerosi artisti provenienti da ambienti musicali e teatrali.

La Grande Madre è lo show di punta della programmazione artistica 2014 di Figli d’Arte Medas. Dopo la trasmissione su Videolina e i primi spettacoli live, il tour estivo della Compagnia guasilese sarà dedicato alla messa in scena della rappresentazione che racconta la cultura popolare sarda attraverso forme artistiche differenti.

Vigo-Boi

A Calasetta, unico comune dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias interessato alla tornata elettorale del prossimo 25 maggio (in Sardegna i comuni che saranno chiamati alle urne sono complessivamente 19), sono due i candidati alla carica di sindaco. A contendere la scalata al municipio di Piazza Belly all’uscente Antonio Vigo, 63 anni, ingegnere, che si ricandida alla testa della lista “Calasetta domani”, sarà il consigliere uscente Gianluca Boy, 50 anni, ex giocatore di volley, che guiderà la lista “Calasetta cambia”.

Nella lista di Antonio Vigo è presente l’ex sindaco e vicesindaco uscente Remigio Scopelliti. Non sono candidati gli assessori uscenti Agostino Armeni e Angelo Serrenti mentre l’assessore Sandro Dessì, scontratosi più volte con il sindaco Antonio Vigo, è candidato nella lista di Gianluca Boy. Dei consiglieri uscenti sono presenti in lista Marilisa Granara, Cristiano Mercenaro ed Alessandro Murru. Questa la lista dei candidati alla carica di consigliere comunale: Salvatore Altadonna, Gianni Barabino, Denis Bedinelli, Martina Cancedda, Antonello Casula, Cristina Fadda, Marilisa Granara, Roberto Lusci, Cristiano Mercenaro, Alessandro Murru, Sergio Porseo e Remigio Scopelliti.

Nella lista di Gianluca Boy (candidato a sindaco già cinque anni fa ed eletto consigliere comunale di minoranza), è presente solo un uscente, Sandro Dessì, consigliere ed assessore della lista di Antonio Vigo. Questa la lista dei candidati alla carica di consigliere comunale: Maria Immacolata Argiolu, Cesare Biggio, Simone Carboni, Giovanni Battista Cipollina, Maurizio D’Antonio, Sandro Dessì, Vincenzo Frenda, Toni Porseo e Roberto Sinzu.

VBA:Olimpia-Conad Georgi Draganov

E’ stato un pomeriggio molto sofferto ma alla fine la VBA/Olimpia è riuscita a spuntarla al tie break (15 a 9) nel match salvezza con il Monterotondo ed ora, con 25 punti, è più vicina al traguardo. La VBA/Olimpia si è presentata alla sfida con la squadra romana consapevole di dover vincere ad ogni costo, dopo le ultime due sconfitte subite con Tuscania e Lupi Santa Croce che hanno consentito all’Imballplast Arno Pisa di ridurre da 10 a 4 punti il suo ritardo dalla formazione lagunare e, quindi, dalla quota salvezza.

L’avvio di partita è stato convincente, con la vittoria nel primo set per 25 a 14, ma nella seconda frazione di gioco i laziali hanno reagito alla grande, impattando sull’1 a 1, con un altrettanto netto 25 a 15. Ancora un’alternanza di situazioni nel terzo set, che è riuscita ad aggiudicarsi la squadra di Georgi Draganov con il punteggio di 25 a 17. Quando tutto lasciava pensare ad un gran finale della VBA/Olimpia, c’è stata una nuova reazione del Monterotondo che ha saputo annullare il match point della squadra di casa sul 24 a 23 e poi ad imporsi ai vantaggi.

Al tie break la VBA/Olimpia non ha mostrato paura ed ha cambiato nuovamente l’inerzia dell’incontro, riuscendo ad imporsi con uno schiacciante 15 a 9 che vale due punti pesantissimi in prospettiva salvezza e l’aggancio alla formazione laziale.

La lotta per la salvezza si infiamma, dopo la nuova vittoria, la terza consecutiva, dell’Imballplast Arno Pisa, impostosi nel match salvezza di Forlì, per 3 a 2, ed ora ad un solo punto dal Ferrara, sconfitto nettamente, 3 a 0, sul campo dell’Horizon Group Globo, e a quattro dalla coppia VBA/Olimpia-Monterotondo.

A questo punto, per la VBA/Olimpia diventa decisivo il derby di sabato prossimo a Iglesias, contro la squadra mineraria già retrocessa e sconfitta nettamente, 3 a 0, ieri sera, sul campo della capolista Conad Reggio Emilia. La squadra di Luca Cantagalli è matematicamente promossa in A2 con due giornate di anticipo sulla conclusione del campionato.

VBA:Olimpia-Conad Georgi Draganov

 

E’ stato un pomeriggio molto sofferto ma alla fine la VBA/Olimpia è riuscita a spuntarla al tie break (15 a 9) nel match salvezza con il Monterotondo ed ora, con 25 punti, è più vicina al traguardo. La VBA/Olimpia si è presentata alla sfida con la squadra romana consapevole di dover vincere ad ogni costo, dopo le ultime due sconfitte subite con Tuscania e Lupi Santa Croce che hanno consentito all’Imballplast Arno Pisa di ridurre da 10 a 4 punti il suo ritardo dalla formazione lagunare e, quindi, dalla quota salvezza.

L’avvio di partita è stato convincente, con la vittoria nel primo set per 25 a 14, ma nella seconda frazione di gioco i laziali hanno reagito alla grande, impattando sull’1 a 1, con un altrettanto netto 25 a 15. Ancora un’alternanza di situazioni nel terzo set, che è riuscita ad aggiudicarsi la squadra di Georgi Draganov con il punteggio di 25 a 17. Quando tutto lasciava pensare ad un gran finale della VBA/Olimpia, c’è stata una nuova reazione del Monterotondo che ha saputo annullare il match point della squadra di casa sul 24 a 23 e poi ad imporsi ai vantaggi.

Al tie break la VBA/Olimpia non ha mostrato paura ed ha cambiato nuovamente l’inerzia dell’incontro, riuscendo ad imporsi con uno schiacciante 15 a 9 che vale due punti pesantissimi in prospettiva salvezza ed il sorpasso sulla formazione laziale.

Ora i biancoblù attendono il risultato dell’Imballplast Arno Pisa che gioca a Forlì (fischio d’inizio alle 20.30), dove rischia contro un avversario non ancora salvo (ha sei punti in più dei toscani). In caso di sconfitta da tre punti dei toscani, la VBA/Olimpia sarebbe salva con due giornate di anticipo sulla conclusione del campionato.

Alle 21.00 gioca anche il Volley Iglesias, una partita senza più importanza per una classifica compromessa con la retrocessione, sul campo della capolista Conad Reggio Emilia che proprio oggi, quasi certamente, festeggerà la promozione matematica.

Vigo-Boi

Sono scaduti alle 12.00 i termini per la presentazione delle liste per le Amministrative del 25 maggio. A Calasetta, unico comune dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias interessato alla tornata elettorale (in Sardegna i comuni che saranno chiamati alle urne tra un mese sono complessivamente 19), il sindaco uscente Antonio Vigo, 63 anni, ingegnere, si ricandida alla testa della lista “Calasetta domani”. A contendergli la scalata al municipio di Piazza Belly sarà il consigliere uscente Gianluca Boy, 50 anni, ex giocatore di volley, che guiderà la lista “Calasetta cambia”.