29 November, 2024
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VBA:Olimpia-Conad Georgi Draganov

La VBA/Olimpia si gioca la salvezza questo pomeriggio al Palazzetto dello sport di Sant’Antioco, fischio d’inizio alle 15.30, contro il Monterotondo. Le ultime due sconfitte subite con Tuscania e Lupi Santa Croce e la risalita dell’Imallplast Arno Pisa che sembrava ormai lontanissima, a 10 punti di distanza, dopo la netta sconfitta subita a Sant’Antioco (3 a 0 il 22 marzo) ed ha più che dimezzato il ritardo vincendo prima 3 a 1 a Ferrara e poi 3 a 0 con l’Horizon Group Globo, hanno riaperto i giochi e pongono ora gli isolani nella condizione di non poter più sbagliare.

L’avversario odierno, sulla carta, è alla portata della squadra di Georgi Draganov, ma non va trascurato il fatto che non è ancora salvo, con un solo punto in più della VBA/Olimpia, a tre giornate dalla conclusione della regular season. Il calendario delle ultime due giornate dovrebbe essere ancora dalla parte della VBA/Olimpia che giocherà prima il derby a Iglesias, contro una squadra già retrocessa e ospiterà poi la Meridiana Olbia, in corsa per i play off (la prima squadra ad aver battuto la capolista Conad, a Reggio Emilia, il 5 aprile). L’Imballplast Arno Pisa, da parte sua, dopo la trasferta odierna a Forlì (fischio d’inizio alle 20.30), dove rischia contro un avversario non ancora salavo (ha sei punti in più dei toscani), giocherà in casa contro la vicecapolista Augusta Cagliari e poi sul campo della capolista Conad Reggio Emilia, quando sarà quasi certamente già promossa matematicamente (dovrebbe esserlo già questa sera, quando alle 21.00 ospiterà il Volley Iglesias).

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Ennesima modifica al SISTRI: un decreto ministeriale prevede l’obbligo di adesione al sistema di tracciabilità dei rifiuti solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi, con più di 10 dipendenti.

«E’ una notizia che aspettavamo – commenta il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, e vicepresidente nazionale, Giovanni Mellino perché abbiamo ottenuto il risultato del lavoro fatto in questi mesi con il Ministero. In ogni caso, questa del SISTRI, soprattutto per gli autotrasportatori, è ormai una “storia infinita” che cambia di giorno in giorno ormai da 5 anni

Il decreto firmato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, infatti, cancella l’assurda equiparazione negli adempimenti sui rifiuti tra un piccolo artigiano o commerciante e un’impresa di maggiori dimensioni.

«Finalmente il Governo ha compreso il danno che il SISTRI stava provocando alle piccole e piccolissime imprese – continua Mellinoadesso, però, occorre proseguire verso il superamento dell’attuale sistema di tracciabilità, che complica inutilmente l’attività delle imprese, in particolar modo quelle del trasporto e della gestione dei rifiuti

In ogni caso, il giudizio di Confartigianato Imprese Sardegna relativo alle attuali disposizioni sul SISTRI rimane profondamente negativo. Il sistema, soprattutto nei confronti delle imprese dell’autotrasporto, è scarsamente trasparente, ed è causa di pesanti e onerosi adempimenti per le imprese.

«Abbiamo chiesto un immediato incontro con il ministro Galletti – continua Mellinoper affrontare una volta per tutte la questione Sistri nella sua interezza, a cominciare dall’esclusione anche per i piccoli trasportatori e i piccoli gestori.»

«Ora serve coraggio – conclude Mellino – perché è necessario “rottamare” definitivamente il Sistri che, in questi anni, in Sardegna è costato a 15 mila aziende (il 60% delle quali artigiane) tra produttrici di rifiuti e gestori (trasporto e smaltimento), quasi 6 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 15mila chiavette usb e quasi 3mila black box  a fronte di un sistema che non ha mai funzionato. E non solo, oggi costa quasi 20mila euro all’anno alle aziende di trasporto coinvolte

Pierpaolo Vargiu 6 copia

«La grave azione omissiva del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna rischia di impedire, per motivi meramente formali, la possibilità della comunità sarda di difendere il profilo giuridico dei propri diritti davanti all’Alta Corte». Lo scrive il deputato dei Riformatori sardi, Pierpaolo Vargiu, nella lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. presentata questa mattina in una conferenza stampa. Lettera nella quale il deputato e presidente della commissione Sanità della Camera, chiede un incontro urgente al Capo dello Stato per illustrate la questione delle accise e del taglio del costo della benzina, dopo la decisione della Giunta regionale di non opporsi al ricorso del governo davanti alla Corte Costituzionale contro la norma inserita in Finanziaria.

Una lettera-appello, quella di Vargiu, nella quale viene spiegato il caso accise sotto il profilo giuridico. «La vicenda complessiva della quantizzazione delle entrate di spettanza della Regione autonoma della Sardegna – si legge nella missiva – si inserisce, secondo alcuni, nell’ambito di un quadro normativo nazionale non sempre lineare e proprio per questo suscettibile di diverse interpretazioni. Tuttavia va ribadito come, a nostro avviso, tali elementi di dubbio non abbiano ragione d’essere nel caso di specie, in considerazione della chiarezza del secondo comma dell’art. 8, di cui viene di seguito ribadito il dettato».

Nelle entrate spettanti alla regione sono comprese anche quelle che, sebbene relative a fattispecie tributarie maturate nell’ambito regionale, affluiscono, in attuazione di disposizioni legislative o per esigenze amministrative, ad uffici finanziari situati fuori del territorio della Regione».

«Le deduzioni sin qui esposte – prosegue Vargiu nella lettera – appaiono dunque assolutamente esaustive a dimostrare l’infondatezza di tutti i motivi del ricorso proposto dal Governo – nonché la loro profonda ingiustizia – perché ciascuno di essi omette di seguire corretti criteri di interpretazione, sia delle norme costituzionali di cui si sostiene la violazione, sia delle stesse norme statutarie che sono state espressamente adottate per dare piena e coerente attuazione a quelle norme costituzionali.»

Insieme alle valutazioni di carattere squisitamente giuridico, scrive ancora il deputato dei Riformatori, «vanno sicuramente tenute nel debito conto anche quelle relative al legittimo diritto di indennizzo del popolo sardo che, qualora venisse ingiustamente negato, rischia di potenziare le spinte populiste, antinazionali che percorrono e scuotono il tessuto dolente della società sarda».

E’ per questi motivi che, rilegge ancora nella lettera, di fronte all’incomprensibile ricorso proposto dal Governo contro il comma 1 dell’articolo 1 della legge regionale 7/2014, l’intera società sarda ha richiesto a gran voce la difesa strenua dei propri diritti da parte delle istituzioni regionali, per ottenere giustizia davanti all’Alta Corte, nella difesa della norma approvata all’unanimità’ dal Consiglio Regionale e immotivatamente impugnata dal Governo.

«A fronte di tale situazione di potenziale, grave lesione dei diritti del popolo sardo, – dice Vargiu a Napolitano – forse per rispettare equilibri politici incomprensibili alla comunità sarda, il Presidente  della Regione Autonoma della Sardegna, rendendone comunicazione di merito nel corso della seduta del Consiglio regionale del  23.04.2014, ha dolosamente deciso di non costituirsi in giudizio di fronte alla Corte Costituzionale, causando un danno incalcolabile agli interessi del popolo sardo. Purtroppo, come è noto, la procedura relativa ai procedimenti contestativi di impugnativa da parte del Governo di fronte alla Corte Costituzionale prevede che la potestà di costituzione per resistenza sia riservata esclusivamente al Presidente della Regione Autonoma della Sardegna. Pertanto la grave azione omissiva del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna rischia di impedire, per motivi meramente formali, la possibilità della comunità sarda di difendere il profilo giuridico dei propri diritti davanti all’Alta Corte.»

Tale situazione, afferma Pino Caria per l’associazione degli enti locali, «è dolorosa e intollerabile per l’intera comunità regionale, che vedrebbe così conculcato il proprio diritto a difendere presso la suprema Corte di Giustizia italiana il contenuto di una norma che è stata condivisa e approvata dall’intero Consiglio regionale sardo».

E proprio, conclude la lettera,«per scongiurare tale evenienza, che rischierebbe di avere conseguenze significative nello stesso rapporto fiduciario tra la comunità regionale sarda e le istituzioni dello Stato, il sottoscritto Pierpaolo Vargiu, deputato alla Camera, eletto in Sardegna, chiede un incontro urgente con la S.V, per poter illustrare alla più alta carica dello Stato le motivazioni sostanziali che fondano il diritto dei sardi a difendere davanti all’Alta Corte i profili giuridici di legittimità della norma di legge adottata dal Consiglio regionale sardo con il comma 1 dell’articolo 1 della legge regionale 7/2014».

Consiglio regionale 1 copia

Lunedì 28 aprile, alle 11.00, il Consiglio regionale si riunirà in seduta solenne per celebrare “Sa die de sa Sardigna”. La seduta sarà preceduta da un concerto della Banda della Brigata Sassari e dei tenores di Neoneli. La seduta solenne si aprirà con l’intervento del Presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Seguiranno gli interventi di maggioranza e opposizione. Chiuderà i lavori il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Dopo la seduta si esibiranno il suonatore di launeddas Andrea Pisu e i tenores di Neoneli.

I lavori del Consiglio regionale riprenderanno alle ore 16.00.

25 aprile a Carbonia 225 aprile a Carbonia 325 aprile a Carbonia 1

Anche nel Sulcis sono state numerose le cerimonie per il 25 aprile, 69° anniversario della Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.

Le tre fotografie di Fabio Murru documentano alcuni momenti della cerimonia svoltasi a Carbonia, dove è stata deposta una corona d’alloro al lato dell’ingresso del Palazzo Comunale in piazza Roma. La corona è stata collocata sotto la targa dedicata ai caduti per la Liberazione dell’Italia: “Uomini liberi che si adunarono per dignità, non per odio, decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo”, come ha scritto l’antifascista Piero Calamandrei.

La manifestazione ha ricordato i partigiani, gli antifascisti e tutti coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà. Giovani, donne e uomini, spesso legati da una amicizia profonda, da un‘idea politica o dal desiderio di costruire una società libera e giusta, che per questo sono stati perseguitati, torturati e uccisi. Grazie al loro sacrificio è nata la nostra Democrazia.

Hanno partecipato numerosi cittadini, rappresentanti di associazioni, organizzazioni sindacali, politiche e culturali.

Atletico Narcao 23 marzo 2014 copia

Claudio Di Meglio 1 copia

Nella giornata della promozione della Monteponi, c’è un’altra squadra che fa festa nel Sulcis, l’Atletico Narcao, salvo dopo la preziosa vittoria conquistata a Quartu contro il Sant’Elena, 2 a 1, con 35 punti. Per la squadra del tecnico Giagio Medda e del presidente Tullio Argiolas, è il giusto premio per la seconda stagione consecutiva in Promozione, iniziata con risultati a fasi alterne ma conclusasi splendidamente con un finale a ritmo promozione e 35 punti a 90′ dalla fine.

Il Sant’Antioco è uscito sconfitto nettamente dal campo di Arbus, 5 a 0, ma spera ancora. Nelle ultime tre posizioni (esclusa la Masullese, sconfitta oggi 5 a 0 dalla capolista Lanusei che ha festeggiato la promozione in Eccellenza, ma retrocessa da tempo), infatti, non è cambiato niente, in virtù della sconfitta interna del Sant’Elena con l’Atletico Narcao e da quella di misura subita dal Quartu 2000 sul campo del Carbonia, 4 a 3.

Gli ultimi 90 minuti dovranno decidere chi tra Sant’Elena (28 punti), che giocherà a Siliqua, Sant’Antioco (26 punti), impegnato in casa nel derby con il tranquillo Carbonia (38 punti), e Quartu 2000 (25 punti) atteso al confronto interno con la Kosmoto Monastir, accederà allo spareggio salvezza tra la quart’ultima e la terz’ultima.

In vetta, dietro il già promosso Lanusei (67 punti), il Tortolì (già qualificato dopo la netta vittoria odierna conquistata sul campo dell’Orrolese, 7 a 1, con 62 punti) attende le ultime partite Siliqua-Sant’Elena e Pula-Lanusei, per conoscere chi dovrà affrontare, tra Siliqua e Pula, oggi appaiate a 58 punti, nella sfida che varrà la promozione in Eccellenza.

Monteponi promossa 2 Monteponi promossa 1

La Monteponi supera il Carloforte, 2 a 0, e “vola” in Promozione. La squadra di Vittorio Corsini ha così coronato il suo sogno di tornare in Promozione dopo quattro anni, al termine di una stagione trionfale, caratterizzata da un girone di ritorno da record, con 13 vittorie ed un solo pareggio nelle 14 partite fin qui disputate (per chiudere la stagione manca solo la trasferta sul campo del Guspini, il grande rivale dell’intero campionato, secondo a quattro punti di distanza).
Il derby odierno con il Carloforte di Massimo Comparetti, disputato allo stadio Comunale di Sant’Antioco davanti ad una grande ed entusiasta cornice di pubblico, non è stato facile. Il primo tempo, forse per la tensione dei rossoblù iglesienti, ha visto in campo equilibrio e nessun goal. La svolta è arrivata nella ripresa, dopo la strigliata data da Vittorio Corsini ai suoi giocatori negli spogliatoi, portando ai due goal che hanno deciso la partita e il campionato.
Al termine, grande festa in campo e sulla tribuna, per i giocatori, il tecnico ed il presidente Sandro Foti, con un auspicio, il ritorno al Monteponi, per disputare un campionato di Promozione da protagonisti, insieme al Carbonia, all’Atletico Narcao, salvatosi matematicamente oggi con i tre punti strappati nel derby di Quartu con il Sant’Elena e, si spera, anche con il Sant’Antioco che, nonostante la pesantissima sconfitta subita oggi ad Arbus per 5 a 0, può ancora farcela nello spareggio che, in caso di vittoria nel derby di giovedì 1 maggio con il Carbonia, disputerà contro il Sant’Elena.

Nelle altre partite, Fermassenti sconfitta sul campo del Cus Cagliari, 2 a 0; Tratalias piegato in casa dalla Libertas Barumuni, 4 a 3; Portoscuso vittorioso sulla Fulgor Senorbì, 2 a 0, tre punti purtroppo inutili con la squadra ormai retrocessa; e, infine, il Gonnesa si è imposto sull’Escalaplano, 3 a 2, ed ora in piena corsa per la salvezza, dopo aver agganciato proprio l’avversario odierno al quint’ultimo posto, con 28 punti (la quart’ultima e la terz’ultima si affronteranno in gara unica sul campo della prima). Domenica prossima il Gonnesa giocherà sul campo del Monserrato, terz’ultimo a due punti dalla squadra biancoverde, mentre l’Escalaplano ospiterà il Portoscuso.

Manifestazione 1

Il ministero della Difesa ha sbloccato i fondi per gli indennizzi destinati ai pescatori penalizzati dalle servitù militari. A darne notizia è stato il sottosegretario Domenico Rossi. L’intervento segue l’esplicita richiesta fatta il 16 aprile dal governatore Francesco Pigliaru al ministro della Difesa Roberta Pinotti, nel corso di un incontro svoltosi a Roma. Il ministro aveva assicurato che il ministero della Difesa avrebbe pagato integralmente gli indennizzi per l’annualità 2012 agli operatori della piccola pesca danneggiati dallo sgombero di specchi d’acqua per esercitazioni militari e a distanza di otto giorni è stato conseguente.

«Dopo un diretto interessamento del dicastero della Difesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze – ha dichiarato Domenico Rossi, conosciuto nel Sulcis per aver guidato in passato il 1° Reggimento Corazzato di Teulada -, sono stati emessi gli ordini di accreditamento verso l’ Ufficio Centrale di Bilancio delle somme relative agli indennizzi del 2012.»
«Questo passaggio – aggiunge Domenico Rossi -, unitamente alla convalida da parte del dipartimento del Tesoro e alla successiva disponibilità negli uffici periferici della Banca d’ Italia, consentirà l’effettiva disponibilità finanziaria a favore dei funzionari delegati al pagamento.»
«E’ stato così chiuso un ulteriore capitolo nel percorso di collaborazione tra le istituzioni in tema di servitù militari – ha concluso il sottosegretario Rossi – che ha come obiettivo la realizzazione di sinergie volte ad uno sviluppo sostenibile nei territori interessati dalle servitù.»

Argea ha pubblicato la graduatoria unica regionale delle domande ammissibili del bando per il ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato dalle calamità naturali e l’introduzione di adeguate misure di prevenzione.

Gli interventi finanziabili:
a) ripristino delle piantagioni arboree, arbustive, poliennali e della coltivabilità dei terreni, compreso lo scavo e il trasporto a rifiuto dei materiali alluvionali sterili;
b) ricostruzione o riparazione dei fabbricati e di altri manufatti rurali, dei muri di sostegno, delle strade poderali, dei canali di scolo, delle opere di provvista di acqua e di adduzione dell’energia elettrica, la riparazione o il riacquisto, di macchine, attrezzature, macchinari e impianti;
c) spese per acquisto di animali.

“Garanzia Giovani”, la Regione invita le imprese a manifestare le loro esigenze attraverso la compilazione di un questionario. L’obiettivo è realizzare un’adeguata analisi dei fabbisogni formativo-professionali delle imprese, in relazione alla pianificazione degli interventi di formazione professionale finalizzati all’inserimento lavorativo nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”.

La compilazione del questionario dovrà essere effettuata dalla singola impresa sulla base delle specifiche esigenze produttive e di sviluppo della propria realtà aziendale.

I dati in esso contenuti saranno utilizzati per la realizzazione degli interventi relativi al programma “Garanzia Giovani” e di altri programmi regionali. In particolare, “Garanzia Giovani” è un programma promosso dall’Unione Europea, finalizzato alla creazione di nuove opportunità di lavoro e di formazione per i giovani fino ai 29 anni di età (con priorità per i giovani fino a 25 anni di età) senza lavoro e inattivi, i cosidetti “neet”, per contrastare la disoccupazione e lo scoraggiamento.

Il questionario compilato, al quale è necessario allegare il documento d’identità del legale rappresentante dell’impresa, dovrà essere trasmesso, entro il 15 maggio all’indirizzo di posta elettronica lav.contratti@regione.sardegna.it .