28 November, 2024
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“Rafforzamento della capacità di penetrazione dei mercati attraverso progetti di filiera – FARE RETE COME RISPOSTA ALLA CRISI” – è il tema del convegno che si terrà domani pomeriggio, dalle 17.30 alle 20.00, nella sala convegni dell’Hotel Panorama, a Cagliari.

Il convegno, organizzato dalla CCIAA di Cagliari, Confartigianato, CNA e Casartigiani, è aperto ad un pubblico di artigiani, ai quali verranno fornite informazioni sul progetto ed in particolare sulle filiere e reti di impresa.

Emanuele Cani.

La Camera dei Deputati ha approvato alcuni minuti fa un ordine del giorno che impegna il Governo Renzi ad adottare ogni iniziativa utile a dividere la circoscrizione Sardegna-Sicilia in due nuove circoscrizioni, fatto che, come è noto darebbe ai sardi la certezza di eleggere i propri rappresentanti nelle Istituzioni europee. Ne dà comunicazione, il deputato del PD Emanuele Cani.

«Non c’è memoria, come in questo caso – scrive in una nota Emanuele Cani – di una presa di posizione concreta ed esplicita da parte dei governi precedenti e del  parlamento a trattare l’argomento. Nel confermare il mio disappunto sulla mancata approvazione di alcuni emendamenti prima al Senato e poi alla Camera, ritengo l’approvazione dell’ordine del giorno un fatto assolutamente importante. Sarà compito nostro vigilare affinché in tempi rapidissimi si possa raggiungere il risultato che, purtroppo, in questi anni che ci lasciamo alle spalle nessuno ha voluto affrontare e risolvere concretamente, comprese quelle forze politiche che per lungo tempo hanno governato il paese e che oggi sbraitano gridando al complotto e al menefreghismo o quelle altre, e mi riferisco al Movimento Cinque stelle – conclude Emanuele Cani -, che vogliono apparire i paladini della Sardegna che per le loro beghe interne, alle recentissime elezioni regionali non hanno neanche presentato una lista e quindi non contribuiscono in nessun modo a risolvere i problemi dell’Isola.»

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Daniele Secondo Cocco, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà, ha espresso sostegno al presidente Pigliaru, in particolare «per quanto riguarda la non negoziabilità dello Statuto Speciale e sul regionalismo. A Renzi non chiediamo privilegi, ma il rispetto dei diritti acquisiti. Diversamente non ci staremo».

Cocco ha condiviso l’esigenza di affrontare con forza la Vertenza Entrate e ricontrattare il Patto di Stabilità.

«Sono sicuro – ha detto – che tutto il Consiglio regionale si mostrerà unito su questi argomenti.»

Il capogruppo di Sel ha elencato, infine, i gravi problemi che vive il settore zootecnico, la necessità di cambiare le politiche della Sanità sarda e dell’Ente foreste.

Venerdì 11 aprile, alle ore 18.00, presso la Biblioteca comunale di Carbonia, si terrà la presentazione del libro “All’ombra dei fiori di jacaranda” di e con Rosalba Perrotta (Salani Edizioni). L’evento, organizzato da Liberos e da altre librerie indipendenti sarde, prevede la partecipazione della scrittrice in un “tour letterario” per la Sardegna: prima tappa Carbonia, per poi proseguire per Sorso e Nuoro.

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La Giunta regionale guidata dal presidente Francesco Pigliaru ha dato il via, ieri pomeriggio, al programma “Garanzia Giovani”. La delibera, presentata dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, riguarda l’approvazione della convenzione e del piano finanziario relativamente al programma operativo nazionale per l’attuazione dell’iniziativa europea per l’occupazione dei giovani, aperto a tutte le regioni con un livello di disoccupazione giovanile superiore al 25%.

L’obiettivo è quello di istituire per i giovani con meno di 25 anni una “garanzia” che comprenda un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale.

«Accoglienza, presa in carico e orientamento sono i punti chiave del progetto – ha spiegato Francesco Pigliaru ai giornalisti -. Firmeremo la convenzione con il ministero del Lavoro l’undici aprile, e questa prima fase, che partirà il primo maggio, è una sperimentazione che conta su risorse importanti, 54 milioni di euro. È nostra intenzione irrobustire e mettere a regime questo importante accompagnamento istituzionale.»

L’assessore Virginia Mura ha specificato che il fine è creare un’opportunità per tutti i giovani.

«Si tratta di uno strumento innovativo e complesso, che permette un controllo costante – ha detto Virginia Mura -. La formazione riguarda anche i sistemi educativi e puntiamo a dare vigore all’apprendistato. Abbiamo l’obiettivo ambizioso di poter arrivare a coinvolgere nel programma 50mila giovani, tra ragazzi che per la prima volta si avvicinano al mercato del lavoro e disoccupati da accompagnare verso una nuova occupazione.»

 

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Il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, ha rivolto critiche alle dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ritenute priva di contenuti fondamentali che individuino la volontà della Giunta e quale sia la filosofia di agire. Per uscire dalla crisi, ha sostenuto, «non ci possiamo assoggettare alle decisioni prese da Roma, ma far valere i diritti dei sardi, con un confronto forte e determinato con lo Stato e con l’Unione europea».

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Si è aperta da alcuni minuti la seduta del Consiglio regionale, sotto la presidenza dell’on. Gianfranco Ganau. All’ordine del giorno di oggi il proseguo degli interventi sulle dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’elezione di quattro segretari del Consiglio regionale, come previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del Regolamento.

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Dura presa di posizione dei consiglieri di minoranza del comune di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, Marco Zusa, Valentina Cuccu, Ninni Sini, Alessio Caddeo, Laura Deidda, Erminio Meloni e Gianni Carboni, sui disservizi postali presenti al centro del paese. Nel mirino dei consiglieri di minoranza c’è l’Amministrazione guidata dal sindaco, Federico Palmas.

«Ancora una volta l’amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu – si legge in una nota – ha dato prova della propria inadeguatezza a risolvere i problemi del paese. L’ultimo in ordine di tempo è il caos che si sta verificando nella distribuzione della posta ai cittadini del centro, delle frazioni e dei medaus. Già da mesi gli abitanti di San Giovanni Suergiu non ricevono la posta o la ricevono con enorme ritardo.»

«Il servizio di distribuzione della corrispondenza – aggiungono i consiglieri di minoranza – ora si complica ulteriormente in base all’accordo raggiunto tra il sindaco Federico Palmas e i responsabili di Poste Italiane. Un accordo che, come gruppo di minoranza, reputiamo fortemente dannoso per i cittadini. Secondo tali disposizioni saranno collocate delle cassette modulari in prossimità delle case sparse, dei medaus e delle case coloniche. Ogni cittadino dovrà quindi recarsi alla più vicina per ritirare la propria posta. In attesa delle cassette modulari la distribuzione avverrà nella sede dell’aula consiliare secondo determinati orari, in totale dispregio alle più elementari norme sulla privacy e alle difficoltà oggettive di anziani e persone non autosufficienti che non possono muoversi in maniera autonoma. Decisioni di tale portata dovrebbero essere prese coinvolgendo i cittadini e non agendo in solitaria come è prassi consueta per il Sindaco e la sua maggioranza.»

«La Carta della Qualità di Poste Italiane – sottolineano ancora i consiglieri di minoranza – prevede che il portalettere recapiti al numero civico del cittadino. Dunque sarebbe molto più semplice e di buon senso da parte degli amministratori effettuare una ricognizione del territorio comunale con l’ausilio di planimetrie aggiornate e fornire una cartellonistica viaria dettagliata in modo tale che il postino possa raggiungere tutte le famiglie. Ovviamente il buon senso non appartiene a questa amministrazione sempre pronta a subire passivamente ogni cambiamento, senza discuterlo o condividerlo secondo i principi di democrazia partecipata tanto sbandierati. Come gruppo di minoranza – concludono Usai, Zusa, Cuccu, Sini, Caddeo, Deidda, Meloni e Carboni – chiediamo, dunque, che le scelte scellerate non ricadano sulla qualità di vita dei cittadini e che si ridiscuta con Poste Italiane l’accordo, che, si fa presente, nessun altro comune del Sulcis ha accettato. Ancora una volta San Giovanni Suergiu raggiunge record negativi!«

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«La tutela delle  prerogative autonomistiche della Sardegna restano la nostra priorità. Vigileremo e ci batteremo con ogni mezzo per mantenere e rafforzare la specialità della nostra Isola.»

Lo afferma il consigliere regionale dei Rossomori Emilio Usula, rimandando al mittente le dichiarazioni fatte dal leader di Sardigna Natzione Bustianu Cumpostu che ha accusato i sovranisti di aver «sacrificato la sovranità per salire sul carro del vincitore».

«I Rossomori – ha precisato Usula – hanno sempre creduto nei principi della specialità e della sovranità.  Ma credono anche nel dialogo e nel confronto.»

Per Usula bisogna elaborare azioni comuni a tutela della sovranità con l’apporto di tutte quelle forze che credono in questi principi, compresa Sardigna Natzione rappresentata da Bustianu Cumpostu.

«Dispiace – ha concluso Emilio Usula – che il leader di Sardigna Nazione, anziché cercare un confronto con noi per allargare il gruppo sovranista lanci accuse infondate e sterili. Basta con le polemiche, proviamo tutti insieme a incidere sulle scelte a tutela della nostra autonomia.»

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«Accogliamo la proposta del consigliere regionale del Pd, Franco Sabatini, che propone di avviare subito in Consiglio regionale un semestre di riforme: noi siamo d’accordo a patto che si parta subito con la cancellazione delle Province e il riordino degli enti locali.»

Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«Lo stiamo dicendo da mesi – prosegue Cossa – non c’è un minuto da perdere. Siamo contenti che finalmente anche nel Pd ci sia chi si rende conto che la Sardegna ha bisogno di riforme radicali e incisive. E, ovviamente, non si può che partire dalle Province, abrogate a furor di popolo dai sardi con i referendum, e dalla burocrazia che sta strangolando cittadini e imprese.»