28 November, 2024
Home2014 (Page 375)

Sant'Antioco 73 copia

Cinque giorni dopo il dramma di Pierre Milia, i sindaci, riuniti a Sant’Antioco, hanno lanciato un nuovo accorato appello al Governo e alla Regione Sardegna per sostenere con forza e in tempi brevi, il rilancio del Sulcis Iglesiente, l’area economicamente più depressa d’Italia.

La crisi del territorio è arrivata da tempo ai livelli di guardia ed il suicidio del ristoratore di Sant’Antioco che ha scosso profondamente l’intera Isola, ha provocato una reazione di un’intera comunità che chiede risposte immediate per avviare il rilancio socio-economico.

Sul Sulcis Iglesiente ci sono i fari accesi da tempo ma finora, purtroppo, al di là delle buone intenzioni ed anche degli impegni assunti, vedi il Piano Sulcis, risultati non se ne sono visti ed un numero crescente di famiglie, giorno dopo giorno, approda drammaticamente alla condizione di povertà, come emerge dai dati sulla disoccupazione (quella giovanile ha superato la soglia del 50%), da quelli sulle famiglie assistite dalle amministrazioni locali con le risorse destinate alla sfera socio-assistenziale e ancora da quelli che quotidianamente si rivolgono ai centri della Caritas per ritirare generi alimentari di prima necessità.

Risposte, ma come? Sicuramente con lo stanziamento di risorse ma, soprattutto, con interventi in tempi brevi, brevissimi! Il problema, spesso, non deriva dalla mancanza di risorse ma dalla lentezza delle procedure burocratiche, così lunghe e contorte da portare al fallimento dei progetti, con spreco ingente di risorse, sia pubbliche sia private.

Anche questa mattina dai sindaci, riuniti nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, è emersa una richiesta precisa: allentamento dei vincoli del patto di stabilità, che impedisce alle amministrazioni di spendere le risorse, e tempi celeri per il rilancio delle autorizzazioni per la realizzazione dei progetti e degli investimenti proposti da soggetti privati dichiaratisi disponibili ad investire nel territorio per produrre una nuova economica, in molti casi alternativa al modello di sviluppo industriale che, nel bene e nel male, ha segnato la vita del Sulcis Iglesiente negli ultimi decenni.

In una situazione di crisi straordinaria, occorrono interventi ed azioni straordinari, senza i quali il territorio rischia di sprofondare irrimediabilmente. La politica è chiamata a dare risposte, senza più rinvii, per ridare fiducia e speranza ad un Sulcis Iglesiente che ha quasi perso anche la forza di urlare la propria rabbia e sempre più spesso si arrende, come ha fatto cinque giorni fa Pierre Milia.

Giunta Pigliaru
Il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato ieri pomeriggio nella sala degli uffici della Regione, in viale Trento, i rappresentanti dei Sindacati confederali della Sardegna. Al tavolo della riunione, cui hanno partecipato l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, l’assessore del Lavoro Virginia Mura e l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, erano presenti i segretari regionali Michele Carrus (CGIL), Oriana Putzolu (CISL) e Maria Francesca Ticca (UIL), accompagnati da alcuni rappresentanti delle segreterie. Al centro dell’incontro sono stati i temi del lavoro, le emergenze, le crisi, la cassa integrazione e la mobilità in deroga, ma anche le politiche attive, la formazione, le competenze. La prima intesa, al tavolo d’incontro, è stata sulla volontà condivisa di modalità di dialogo costanti, impostata su confronti costruttivi.

«La Sardegna ha bisogno dell’aiuto di tutti e siamo pronti ad accogliere suggerimenti e consigli – ha detto Francesco Pigliaru, sottolineando il comune impegno nell’evitare frazionamenti e dispersioni – il tempo degli annunci è concluso, ora è quello dell’agire per trovare le soluzioni. I punti su cui intervenire per far ripartire la macchina sono quelli che già conoscete, a cominciare dall’edilizia scolastica alla riorganizzazione dei centri servizi per il lavoro e il censimento delle opere cantierabili subito, sino all’applicazione della Garanzia giovani.»

Il Presidente della Regione ha poi proseguito toccando i temi portati al tavolo dai rappresentanti sindacali, a partire dalle grandi crisi industriali dell’Isola.
«Credo che non esista una risposta unica – ha spiegato Francesco Pigliaru – e che le vertenze in atto siano da affrontare separatamente, una per una. Ma uno dei problemi comuni a molte vertenze è quello dell’energia: l’arrivo del metano in Sardegna e costi energetici competitivi sono anzitutto un nostro diritto oltre che una condizione per una corretta concorrenza. Per quanto riguarda l’allentamento del patto di stabilità, altra azione su cui ci stiamo muovendo con determinatezza, giovedì saremo a Roma per discuterne con la Ragioneria dello Stato e con il ministero dell’Economia.»
Un approfondimento sul patto di stabilità lo ha portato l’assessore della Programmazione, che ha chiarito come questa giunta abbia intenzione di lavorare su richieste concrete e realmente fattibili: «Non sarà un processo facile, dobbiamo esserne consapevoli – ha sottolineato Raffaele Paci – lo affrontiamo con un serio dialogo istituzionale, ma se non otterremo i risultati attesi siamo pronti ad aprire una vertenza pubblica che coinvolga tutti i sardi». 

Due i punti principali toccati dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, lo sblocco dei pagamenti del 2013 da parte dell’Inps per la mobilità in deroga e l’attuazione del programma Garanzia Giovani, il cui obiettivo è quello di istituire per i giovani con meno di 25 anni una “garanzia” che comprenda un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale. Sul tema dell’energia si è soffermata l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, sottolineando che esiste un Piano energetico approvato, che sarà oggetto di approfondita analisi così da portare avanti le azioni condivisibili e correggere quanto reputato non congruo, raccogliendo ad integrazione le osservazioni che arriveranno dal dialogo con le parti sociali. Sulle emergenze, Maria Grazia Piras ha rilevato le criticità, evidenziando l’importanza di mettere al primo posto i lavoratori, di cui è essenziale non perdere la professionalità. Ancora, fondamentale il sostegno soprattutto ai giovani per la creazione d’impresa, valorizzando le competenze e creando un ambiente favorevole agli investimenti, con il coinvolgimento dei privati.

Nei prossimi giorni, Giunta e Sindacati concorderanno l’apertura di tavoli specifici sui vari i settori, a partire da lavoro e ammortizzatori sociali, così da costruire un confronto costante sulle situazioni di emergenza aggravate dai pesanti tagli subiti dalle Regioni.

 

Pierpaolo Vargiu 6 copia 

«Il  Partito Democratico del presidente Pigliaru, così come aveva già fatto al Senato, si è preso la responsabilità di bocciare l’emendamento che avrebbe consentito alla Sardegna di dividersi dalla Sicilia ed eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo.» Lo ha affermato, intervenendo alla Camera, Pierpaolo Vargiu, deputato dei Riformatori Sardi e presidente della Commissione Sanità di Montecitorio.

«Non c’è tempo, ci è stato detto! Spieghino PD e FI – ha aggiunto Vargiu poco prima che la Camera bocciasse per soli 20 voti l’emendamento a favore della circoscrizione autonoma – come hanno usato il tempo sinora, cosa hanno fatto per tanti anni per garantire ai sardi la rappresentanza in Europa che, soltanto a parole, tutti riconoscono come un nostro diritto.»

«Non finga di stupirsi la cupola del PD sardo – ha concluso il deputato dei Riformatori sardi – se le percentuali di voto in Sardegna per le Europee saranno drammaticamente basse. I sardi non voteranno il 25 maggio non perché non credono all’Europa, ma al contrario perché ci credono davvero e non sopportano che il Parlamento italiano impedisca di eleggere i rappresentanti della Sardegna in Europa!»

Conferenza dei capigruppodichiarazioni_program_presidente_pigliaru_02042014

La conferenza dei Capigruppo, riunita questo pomeriggio sotto la presidenza del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, ha inserito all’ordine del giorno dell’Assemblea la discussione sulla revisione del titolo V. L’Aula ne discuterà domani pomeriggio, dalle 16.00. La Conferenza ha così accolto la richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio presentata dalla Giunta regionale.

Domani mattina, dalle 10,30, si concluderà, con l’intervento dei capigruppo e la replica del Presidente della Regione, il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche. Seguirà la votazione per eleggere i segretari che faranno parte dell’Ufficio di Presidenza. Nel pomeriggio comincerà il dibattito sulla riforma del titolo V della Costituzione che si dovrebbe concludere con la votazione  di un ordine del giorno unitario. Sull’argomento sono state presentate due mozioni: una di maggioranza e l’altra di opposizione. La mozione della maggioranza, primo firmatario Pietro Cocco, impegna il Presidente della Regione Francesco Pigliaru a tutelare la specialità e l’autonomia dell’Isola, perché siano fatte salve le competenze già previste nello Statuto speciale che dovranno essere confermate, rafforzate e rilanciate nella riforma costituzionale in discussione al Senato. La mozione della minoranza, primo firmatario Attilio Dedoni, impegna il presidente della Regione a ricercare le più opportune e necessarie azioni politiche affinché venga salvaguardata la specialità autonomistica della Sardegna.

Mercoledì 16 aprile, alle ore 10,30, si insedieranno le commissioni consiliari. Nel pomeriggio, dalle 16.00,  si riunirà il Consiglio con, all’ordine del giorno, l’esame di alcune mozioni. I lavori dell’Assemblea proseguiranno anche giovedì mattina.

Franco Sabatini 2 copia

Il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Sabatini, propone l’apertura di un semestre di grandi riforme in Regione. «L’avvio della legislatura – dichiara l’esponente dei democratici – è il momento propizio per dedicare energie e sforzi all’approvazione di quei provvedimenti legislativi che la Sardegna attende ormai da troppo tempo.»

Per Franco Sabatini, tra le riforme costituzionali la precedenza va assicurata alla riscrittura del nuovo Statuto, ma in contemporanea, prima nelle rispettive commissioni e poi in Aula, dovranno essere varate: la modifica della legge sulle competenze degli assessorati (legge 1\1977); la revisione della 31 (la legge sul personale della Regione); la nuova legge sul lavoro; quella che ridisegna l’istruzione e la formazione professionale, insieme con la riforma degli Enti Locali, alla luce anche della cancellazione delle province sarde.

Il metodo indicato dal consigliere del Pd parte dal necessario accordo tra le forze della maggioranza e con la Giunta, per arrivare al confronto non formale e alla proposta operativa delle forze della minoranza consiliare.

«La cancellazione delle norme obsolete e inefficaci – conclude Franco Sabatini – insieme con l’approvazione delle nuove leggi di riforma della Regione, deve rappresentare non solo un obiettivo politico irrinunciabile per la maggioranza ma dovrà qualificare e valorizzare il lavoro e l’impegno di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, già dai primi mesi della legislatura.» 

Veronica Gambula 7

Sarà visitabile sino a venerdì 11 aprile 2014, presso la saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, la mostra di Veronica Gambula. La mostra, di particolare interesse artistico, è in grado di suscitare la curiosità e l’immaginazione dei visitatori.

Da sempre orientata verso il disegno, negli ultimi anni la ricerca di Veronica Gambula, si è concentrata sulle possibilità espressive del linguaggio incisorio. Dopo aver concluso i suoi studi di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari, ha proseguito il suo percorso artistico, approfondendo l’aspetto dei contenuti e dell’acquisizione di nuovi strumenti tecnico-espressivi.

La mostra è visitabile dal lunedì al sabato, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00.

La mostra rientra nella più ampia Rassegna “12×12”, organizzata dall’assessorato alla Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini. La Rassegna  prevede l’allestimento di 12 mostre personali di altrettanti artisti cittadini.

Il prossimo appuntamento con la rassegna 12×12 è previsto per sabato 12 aprile, alle ore 17.00, con l’inaugurazione della mostra di  Stefano Masili.

Gianfranco Berardi durante un momento dello

È previsto per sabato 12 aprile 2014, alle ore 21.00, al Teatro Centrale di Piazza Roma a Carbonia, il sesto e ultimo appuntamento con “Questa è la nostra stagione”, la stagione di prosa 2013-2014, organizzata dal Cedac, nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Carbonia.

Andrà in scena “Io provo a volare”, della Compagnia Berardi – Casolari in collaborazione con il Teatro Stabile di Calabria, di e con Gianfranco Berardi, per la regia di Gabriella Casolari.

Il desiderio di dedicare uno spettacolo a metà fra il teatro e la musica al grande Domenico Modugno, nasce dal desiderio di rendere omaggio ad un simbolo del cinema, del teatro e della musica popolare italiana. Oltre a cantante, attore, cantautore, dalla travolgente forza interpretativa, “Mister Volare” è stato uomo semplice e forte, umile e rivoluzionario, un esempio da seguire, fermamente ancorato alla sua origine, alle sue radici meridionali mai rinnegate, anche se spesso confuse e tenute a distanza.

“Io provo a volare”, drammaturgia originale, a partire da cenni biografici di Domenico Modugno, unitamente alle suggestioni evocate dalle sue canzoni, racconta la vita di uno dei tanti giovani cresciuti in provincia pronti ad affrontare ogni peripezia per realizzare il sogno di diventare un artista, sull’onda di miti che oggi come ieri costellano l’immaginario giovanile.

La rassegna completa e le schede degli spettacoli sono consultabili nel sito istituzionale www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Teatro – Questa è la nostra stagione – stagione di prosa 2013-2014 Cedac.

Per informazioni e prenotazioni: Augusto Tolari, telefono 328.1719747. 

Coro Caterina Cittadini 2

L’Associazione Culturale S’Ischiglia, con il patrocinio del Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias della Società Umanitaria e con la partecipazione della LUTEC (Libera Università della Terza Età di Carbonia), giovedì 10 aprile presenta la conferenza-concerto  “La musica corale – Dal canto gregoriano alla polifonia”. Interverranno il Coro della LUTEC e il Coro Polifonico “Caterina Cittadini” di Cortoghiana, diretti dalla maestra Angelina Figus.

La conferenza avrà luogo nel salone Velio Spano, in Via della Vittoria 96, a Carbonia, con inizio alle ore 17.00.

Cesare Bettini 58 copia

L’assemblea dei soci, riunitasi ieri mattina, ha approvato il bilancio ed eletto il nuovo Comitato direttivo del Consorzio Turistico L’Altra Sardegna. 

Nel corso del dibattito, sono emerse opinioni diverse ma sempre costruttive sui metodi da seguire per incrementare la presenza turistica per le cooperative ed i ricettivi aderenti al Consorzio.

Le prime azioni da realizzare, sono così sintetizzabili:

A) – Maggiore conoscenza e sostegno reciproco tra i consorziati;

B) – Una comunicazione interna tra i soci, anche tramite il social network facebook;

C) – La nomina di un tesoriere.

D) – Il reperimento dei finanziamenti necessari per intraprendere azioni a favore dei vari territori che si vuole promuovere nel mondo, unitamente al Sud Ovest sardo, con la partecipazione ai bandi.

I componenti del Comitato Direttivo che reggerà il Consorzio Turistico L’Altra Sardegna nei prossimi tre anni, con l’aiuto e la partecipazione fattiva di tutti i soci, sono, in ordine alfabetico:

Caterno Bettini (presidente uscente), Lorenzo Brun, Silvana Camboni, Gaetano Cipolla, Concetta Fiorellini, Marion Schmitz, Walter Secci.

Il Comitato direttivo si riunirà lunedì prossimo per definire gli incarichi.

Alghero 3 copia

Marco Tedde copia

Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde, ex sindaco di Alghero, ha diffuso una nota sulla visita fatta ieri dal sottosegretario dei Beni culturali Francesca Barracciu nella cittadina catalana.

«Sono convinto – scrive Marco Tedde – che anche nel corso delle passerelle elettorali un sottosegretario di Stato, debba mostrare un profilo di serietà e competenza. Così non è stato nella visita di ieri del sottosegretario Barracciu che, costretta a dire qualcosa di significativo, ha rimproverato all’Amministrazione comunale algherese di non aver fatto un progetto di recupero e di riqualificazione delle mura. Se prima di arrivare ad Alghero, peraltro con un forte ritardo poco istituzionale, avesse raccolto qualche informazione, avrebbe avuto la possibilità di non scadere nelle dichiarazioni ad effetto poco consone al ruolo e poco rispettose della tragedia umana che s’è consumata sotto quelle mura. Avrebbe così appreso che l’amministrazione algherese qualche anno fa ha fatto un progetto definitivo di riqualificazione della passeggiata dalla Torre di Sulis all’intersezione con la via Manzoni, che non fu finanziato dalla Regione. Questo progetto prevedeva  pavimentazione, illuminazione, sottoservizi, rete idrica e fognaria, verde e rifacimento totale  delle balaustre e delle ringhiere.  Ma nel contempo ha prodotto interessanti progetti  che hanno consentito ad Alghero di ottenere  finanziamenti Por e Interreg  per riqualificare tutte la antiche mura, la passeggiata dalla Torre di San Giacomo alla Torre di Sulis, la Piazza Sulis ed il percorso Largo San Francesco allo Scalo Tarantiello, fino ad arrivare a riqualificare tutto il lungomare dal Porto al Lido. E’ pertanto evidente che gli affacci al mare di Alghero hanno avuto un’attenzione straordinaria che va ben oltre l’impegno rituale di un’attenta amministrazione cittadina. Piuttosto che dichiarazioni prive di serietà istituzionale e solidità tecnica avremmo gradito l’assunzione da parte del sottosegretario  Barracciu  di un preciso impegno volto ad allentare i vincoli del patto di stabilità che impediscono agli  enti locali di spendere anche i fondi per le manutenzioni. Così non è stato e ci dispiace. Ora rimaniamo in attesa – conclude Marco Tedde – che si inizi a lavorare per dare corpo agli annunci fatti, in relazione ai quali fin d’ora mi metto a disposizione per dare, se verrà ritenuto utile, il mio contributo.»