19 July, 2024
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Il deputato di Unidos Mauro Pili ha presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, a Iglesias, un piano di bonifiche produttive per le quali ha ipotizzato almeno vent’anni di attività. Mauro Pili, ex sindaco della città di Iglesias ed ex presidente della Regione Sardegna, ha detto che bisogna fermare le speculazioni sul patrimonio delle miniere e va avviato un piano pubblico per il rilancio del territorio.

Il piano gestionale dei siti minerari archeologici – secondo Mauro Pili – va realizzato in collaborazione con compagnie aeree low cost e la concessione di una deroga urbanistica per consentire la riconversione e rifunzionalizzazione delle volumetrie minerarie in chiave turistica ed artigianale.

Mauro Pili si è soffermato sull’emergenza Igea, che vede l’occupazione della Galleria Villamarina da parte delle lavoratrici Igea che rivendicano il pagamento degli stipendi arretrati e l’avvio del piano di bonifiche, ed ha detto che una Giunta regionale seria e credibile non avrebbe mai dovuto far sollevare il problema degli stipendi. Il deputato di Unidos ha detto inoltre che, attraverso una modifica della ragione sociale di Igea, sarebbe possibile consentire la gestione del progetto da parte della società regionale. Alle bonifiche andrebbe affiancata una grande campagna di promozione e co-marketing, con uno stanziamento iniziale regionale ed un bando pubblico per una compagnia aerea low cost.

Mauro Pili 06 copia

Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco ha presentato una proposta di legge tesa a sostenere le fattorie sociali per promuovere l’integrazione dell’attività agricola con la prestazione di servizi socio assistenziali e socio sanitari, con l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Un disegno che promuova le fattorie didattiche allo scopo di valorizzare territorio, tradizioni rurali, attività e prodotti agricoli.

«Si tratta di un’opportunità unica per l’Isola, con la possibilità di nuovi orizzonti lavorativi – spiega Tocco – si prevede che la Regione possa dare in concessione alle fattorie sociali beni facenti parte del proprio patrimonio e promuovere la concessione di beni di enti locali o altri soggetti pubblici. Prevista inoltre anche la concessione di beni a destinazione agricola o forestale confiscati alla criminalità organizzata e poi trasferiti al patrimonio della Regione.«

«In questo contesto – aggiunge Tocco – l’agricoltura sociale offre l’opportunità di conoscere l’attività rurale ed il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale, i mestieri ed il ruolo sociale degli agricoltori, per educare al consumo consapevole ed al rispetto dell’ambiente.»

Nel provvedimento, che presto verrà portato all’attenzione del Consiglio regionale, si incrociano le attenzioni alla tutela dell’ambiente ed alla biodiversità che assumono un ruolo sempre più strategico, tanto da condizionare i finanziamenti dell’Unione Europea verso il mondo rurale.

«Ecco perché la nostra Isola si trova ancora indietro rispetto ad altre realtà. Occorre scommettere – conclude Tocco – su un’azienda agricola multifunzionale che sappia offrire un’offerta variegata, anche con l’intento di riscoprire le tradizionali attività rurali coniugandole alle iniziative sociali. La Sardegna vanta 168 fattorie didattiche che svolgono questa attività connessa all’agricoltura, con funzioni che potrebbero allargarsi alle scuole, alle famiglie e alle associazioni con nuove occasioni di lavoro. Le fattorie sociali punteranno invece sull’inclusione lavorativa dei soggetti svantaggiati.»

«La burocrazia regionale, complice una Giunta in perenne letargo e, forse, persino in malafede, tiene in cassa i fondi (circa 90 milioni di euro) destinati alla legge 162/98, al progetto “Ritornare a casa e ai programmi personalizzati a favore di persone con grave disabilità e/o affette da particolari patologie”, lasciando a bocca asciutta 25mila operatori sanitari, di cui buona parte in attesa di percepire lo stipendio da cinque mesi. Una situazione vergognosa, da risolvere nell’immediato.»

La denuncia viene da Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Nonostante ci sia una determina delle Direzione delle Politiche sociali che dispone l’erogazione dei fondi stanziati – aggiunge Ignazio Locci – , i comuni non hanno ricevuto un solo centesimo in quanto la Ragioneria generale (che a breve chiuderà per la pausa natalizia, rimandando ogni corresponsione al 2015) non pagherebbe per volontà dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci (le ragioni restano ignote, visto che si tratta di spese fuori dal Patto di stabilità). I comuni, dunque, non possono erogare alle famiglie beneficiarie dei contributi. Risultato: operatori sanitari al lavoro gratis»

Alcoa al Sant'Elia copia

La vertenza Alcoa oggi ha raggiunto la platea dei media nazionali allo stadio Sant’Elia di Cagliari, pochi minuti prima dell’inizio della partita Cagliari – Fiorentina (nella fotografia di Fabio Murru). Una delegazione di lavoratori ha portato sul terreno di gioco uno striscione per sollecitare una rapida soluzione con il passaggio di proprietà e il riavvio della produzione.
Dopo la firma del Memorandum, è stata avviata ufficialmente la trattativa tra la Glencore, la multinazionale che ha manifestato interesse per la fabbrica e l’Alcoa. L’auspicio dei lavoratori è che si chiusa positivamente in tempi brevi.

Donne Igea in miniera 4Luca Sarriu

Una nuova attestazione di solidarietà per le lavoratrici Igea che occupano la galleria Villamarina della miniera di Monteponi, arriva dal coordinamento provinciale del Partito dei Sardi per il Sulcis Iglesiente.

«Gli sforzi e i tentativi della Giunta Regionale, pur encomiabili, sono ancora troppo timidi e incerti – dice il coordinatore provinciale Luca Sarriu -. È evidente che la situazione di un’azienda strategica come Igea ha bisogno di soluzioni a breve termine, che soddisfino la legittima richiesta da parte dei lavoratori delle mensilità e spettanze arretrate, ma soprattutto di una nuova e proficua visione del futuro di Igea. La partita delle bonifiche, la soluzione delle problematiche normative legate alle concessioni minerarie ancora vigenti, l’esigenza del contenimento delle emergenze strutturali e delle subsidenze legate alle aree interessate dall’attività mineraria, la messa in sicurezza dei siti e degli stabilimenti industriali, non possono essere messe da parte in nome di un’emergenza finanziaria. Si deve agire immediatamente, ripensare il ruolo e le competenze di Igea e dotarla di una governance trasparente e motivata alla ripresa dell’azienda. Qualsiasi percorso di sviluppo sostenibile, di creazione di nuova occupazione e di prospettive di prosperità per la Sardegna non può prescindere da un presidio indispensabile come quello attribuito ad Igea: il suo fallimento aprirebbe scenari per niente allettanti, con il probabile frazionamento del patrimonio e con una privatizzazione selvaggia che, con Igea fallita, provocherebbe prezzi talmente bassi da non riuscire a coprire, con molta probabilità, nemmeno i debiti con i lavoratori e con i fornitori di lavori e servizi.»

«La cessione incontrollata delle aree minerarie e principalmente della parte soprasuolo delle concessioni attualmente in capo ad Igea – aggiunge Luca Sarriu -, costituirebbe per l’Isola una insostenibile cessione di sovranità territoriale, mentre i siti meno appetibili, come Furtei, rimarrebbero probabilmente in carico alla Regione, con costi altissimi di sicurezza e manutenzione. La Sardegna aspira ad altro che alla svendita di ulteriori porzioni di territorio, e tantomeno può permettersi di creare le condizioni ottimali perché queste svendite rappresentino, oltre al danno della perdita di porzioni pregevoli del paesaggio storico dell’Isola, la beffa di un ritorno economico residuale.»

Pallone
La Monteponi è tornata alla vittoria contro il Girasole (2 a 1) ed ha sfruttato al meglio il netto passo falso della Ferrini Cagliari (0 a 2 a Pula), isolandosi nuovamente in testa alla classifica con 3 punti di vantaggio. Il Siliqua, dopo aver imposto il primo stop stagionale alla Monteponi, ha vinto anche a Guspini (1 a 0), agganciando la Ferrini al secondo posto.
Il Carbonia ha interrotto la serie negativa ma non è riuscito a conquistare la prima vittoria stagionale, fermandosi al pari (0 a 0), il settimo della stagione, con il Sant’Elena.
Netta sconfitta per l’Atletico Narcao a Sant’Elia, 3 a 1.
Nel girone B del campionato di Prima categoria, il Senorbì è stato travolto 3 a 0 a Villanovatulo ed è stato raggiunto in vetta alla classifica dalla Villacidrese, passata di misura sul campo del l’Halley Assemini (1 a 0). Buon pari senza goal per il Carloforte a Escalaplano e vendemmiata per la Fermassenti sul Seui Arcueri, travolto con un tennistico 6 a 0.
Impresa per l’Iglesias a Sant’Antioco (2 a 1) e, infine, sconfitte per il Gonnesa a a Sadali, 2 a 0, e per il Tratalias a Siurgus Donigala con l’Andromeda, 3 a 1.

Ubaldo Scanu 2 copiaDonne Igea in miniera 5

Sei mensilità di stipendio arretrate: una situazione che non può trovare alcuna giustificazione e una condizione di  disagio e di precarietà che fa crescere la sfiducia nelle istituzioni da parte dei lavoratori e delle loro famiglie.

Igea è una società interamente partecipata dalla Regione Sardegna ed è assurdo che l’erogazione delle retribuzioni debba essere condizionata dai cavilli interpretativi (perché di questo si tratta!) degli Uffici preposti, che hanno l’obbligo di svolgere un servizio per la collettività.

Igea deve essere ricondotta alla sua funzione di azienda operativa per la messa in sicurezza del patrimonio minerario ancora in carico alla Regione Sardegna e la bonifica e il recupero ambientale delle aree minerarie dismesse dall’attività produttiva.

Questa è una funzione pubblica in capo alla Regione, la cui gestione non può essere demandata ad altri soggetti.

La Regione deve avviare senza alcun indugio, d’intesa con le Organizzazioni Sindacali, una profonda riorganizzazione di IGEA, attraverso un processo di dismissioni del personale prossimo alla pensione e l’indispensabile riqualificazione professionale degli altri dipendenti, rafforzando le competenze aziendali ulteriormente necessarie con l’eventuale utilizzo di lavoratori provenienti da altre società a partecipazione regionale.

La soluzione dei gravi attuali problemi e la celere ed efficace definizione di un progetto strutturale per il futuro di Igea è il dovere e il compito della politica, che deve scegliere, decidere e risolvere i problemi dei cittadini attraverso la buona amministrazione.

La ricerca di passate inefficienze e responsabilità può anche essere utile al dibattito tra alcuni rappresentanti dei partiti, ma certamente non è la soluzione concreta che le lavoratrici di IGEA, fin dal momento in cui a nome di tutti i loro colleghi hanno occupato la galleria di Villamarina, attendono e giustamente pretendono!

Ormai non c’è più tempo da perdere!

Ubaldo Scanu

Segretario dell’Unione Cittadina del PD d’Iglesias

Carbonia • Piazza Roma copiaPiazza Roma con la TORREMiniera Serbariu 89 copia

Il CIAM – Carbonia Itinerari di Architettura Moderna, è un percorso urbano che trasforma la città di Carbonia in un dinamico museo diffuso, a cielo aperto. Il CIAM è stato pensato per valorizzare e far conoscere il patrimonio urbanistico e architettonico di Carbonia, attraverso percorsi che collegano le zone e gli edifici cittadini più caratteristici e legati alle vicende della sua fondazione.

Il museo a cielo aperto spiega il significato e la funzione della città e la sua storia, fatta di lotte e di sofferenza ma anche di grandi conquiste, legate alla tenacia di tante donne e tanti uomini che, attraverso il loro insostituibile lavoro, hanno reso Carbonia unica e permesso l’integrazione fra realtà e culture diverse. Il CIAM è un progetto culturale complessivo e partecipato che cerca di raccogliere la memoria e di trasmetterla alle nuove generazioni. Gli abitanti di Carbonia sono al centro di questo progetto.

CIAM è la memoria della città, della sua storia, del suo lavoro, delle sue lotte.

È l’identità di una comunità che rileggendo il proprio passato, anche in chiave critica, costruisce una prospettiva per il futuro.

È il progetto di una città sostenibile e impegnata nella tutela del suo patrimonio storico, architettonico e umano.

Negli angoli delle piazze e delle vie principali (come via Gramsci, piazza Iglesias, via Manno, piazza Pietro Cocco, piazza Venezia e piazza Santa Barbara) si trovano i grandi “totem”, strutture metalliche, che evocano il ferro utilizzato in miniera, dotati di pannelli informativi che, con fotografie e testi, descrivono la progettazione e la nascita di Carbonia e delle sue miniere. All’interno della Grande Miniera di Serbariu, le unità espositive raccontano la storia della miniera e dell’estrazione del carbone.

Alcune delle principali unità espositive presentano:

La Grande miniera di Serbariu: nella miniera di Serbariu si racconta l’avventura del carbone, con un itinerario nei luoghi della produzione estrattiva. Una prima unità espositiva coincide con il Museo del Carbone, mentre altre unità si trovano vicino a diversi spazi espositivi e culturali, ospitati negli edifici storici della Miniera recentemente restaurati.

La cttà di fondazione: in via Manno – piazza Roma, il “totem” propone la vicenda urbanistica e la costruzione della Città, con approfondimenti sui principali spazi ed edifici pubblici.

La residenza: tra via Gramsci e piazza Repubblica si trova l’unità espositiva che mostra l’importanza del tema dell’abitazione, illustrando la storia e la collocazione delle case collettive, le tipologie edilizie della città-giardino e i servizi collettivi presenti nei quartieri.

Gli architetti: tra piazza Iglesias e via Sanzio l’unità espositiva presenta la vicenda dei progettisti di Carbonia, evidenziando il contributo che Carbonia ha portato alla cultura architettonica italiana della prima metà del novecento.

Origine del sistema del carbone: a Bacu Abis, in piazza Santa Barbara, un’unità espositiva spiega i motivi dello sfruttamento bacino carbonifero del Sulcis.

Progetti per la città razionale: a Cortoghiana, in piazza Venezia, il “totem” racconta il progetto di questo nucleo disegnato da Saverio Muratori e l’ultima fase di elaborazioni progettuali rimaste soltanto sulla carta.

 

 

 

Augusto Medda 8 copia

E’ il giorno della Monteponi di Vittorio Corsini, nell’undicesima giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale, chiamata a riscattare la prima sconfitta stagionale subita sette giorni fa sul campo del Siliqua di Marco Piras. I rossoblù ospitano il Girasole (arbitro Maria Francesca Staico di Cagliari, assistenti di linea Michael Murgia e Luca La Pia di Cagliari) e puntano ai tre punti per cercare di distanziare nuovamente la Ferrini Cagliari (di scena a Pula), con la quale temporaneamente dividono la testa della classifica. Il Siliqua, primo inseguitore delle due capolista, distanziato di tre lunghezze, gioca sul difficile campo della matricola Guspini.

Il Carbonia, ancora a digiuno di vittorie dall’inizio del campionato, ospita il temibile Sant’Elena, sesto in classifica (arbitro Eleonora Pili di Cagliari, assistenti di linea Nicola Leoni e Francesco Meloni di Cagliari), per interrompere una pericolosa serie di risultati negativi (2 soli punti nelle ultime 7 giornate) che l’hanno fatto precipitare al penultimo posto in classifica, con soli 6 punti. Sulla stessa linea c’è ora l’Atletico Narcao, reduce dalla prima vittoria stagionale ottenuta sul San Vito, oggi impegnato sul campo del Progetto Sant’Elia (arbitro Francesco Madeddu di Ozieri, assistenti di linea Christian Simone Sozzo di Carbonia e Pierluigi Corda di Cagliari). La squadra del presidente Tullio Argiolas sembra aver trovato nuovo slancio dal ritorno in campo di Augusto (Giagio) Medda, questa volta da calciatore, alla non più “tenera” età di 48 anni (49 il 1° gennaio)!

Completano il programma della giornata, le partite San Vito-Orrolese, Kosmoto Monastir-Serramanna, e Frassinetti Elmas-Arbus.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, la capolista Senorbì, dopo il mezzo passo falso interno al quale è stata costretta dalla Fermassenti di Gianni Maricca sette giorni fa ( 2 a 2), rischia qualcosa a Villanovatulo e a sperare in una sua nuova frenata è la Villacidrese, riportatasi a -3 dalla vetta grazie alla larghissima vittoria sull’Escalapalano (6 a 0). La Fermassenti può allungare la striscia positiva, iniziata con due pareggi, nel match casalingo con il Seui Arcueri. Cerca conferme anche il Carloforte, galvanizzato dal successo nel derby delle isole con il Sant’Antioco (5 a 3), sul campo del fanalino di coda della classifica Escalaplano, mentre la squadra antiochense insegue un pronto riscatto nel derby casalingo con l’Iglesias. Delicate trasferte per il Tratalias a Siurgus Donigala, con l’Andromeda, e per il Gonnesa a Sadali.

Completano il programma della giornata, le partite Halley Assemini-Villacidrese e Gonnosfanadiga-Libertas Barumini.

Barumini 1 copia

Arriva anche a Roma l’importante mostra “L’isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna nuragica” tenutasi a Cagliari, Cittadella dei Musei, Torre di San Pancrazio, marzo-settembre 2014: l’esposizione è stata inaugurata ieri e sarà al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” fino al 21 marzo 2015.

All’interno della mostra “l’Isola delle Torri” le quattro Camere di Commercio della Sardegna hanno allestito una galleria di immagini e filmati tesi a far compiere al visitatore un viaggio virtuale nei paesaggi archeologici della Sardegna. La galleria potenzierà i contenuti dell’esposizione archeologica, mostrando i nuraghi ed indicando i luoghi nei quali sono collocati.

 La partecipazione delle quattro Camere di Commercio sarde alla mostra “l’Isola delle Torri” si inquadra in un progetto di più ampio respiro, che affianca la promozione territoriale all’offerta archeologica isolana: promuovere, dare impulso e supportare con strumenti legati alle nuove tecnologie gli itinerari turistici culturali, con particolare attenzione a quelli archeologici di epoca nuragica.

Nell’ambito del progetto verrà creato un sito internet ad hoc, nel quale saranno raccolte ed illustrate le oltre 50 emergenze archeologiche sarde su cui è incentrato il programma (poche in confronto agli oltre 7.000 nuraghi ad oggi identificati in Sardegna): linguaggio semplice, tante immagini e video mozzafiato saranno i protagonisti, in modo che anche chi ha una conoscenza superficiale dell’archeologia in Sardegna possa conoscere ed ammirare l’eccezionale ricchezza di questo territorio. Alcuni siti daranno anche la possibilità di compiere la visita virtuale delle emergenze archeologiche, realizzata grazie alle animazioni in 3d.

Anche le strutture e le offerte legate all’ospitalità avranno il proprio spazio all’interno del sito.

 Credendo fermamente che questo patrimonio millenario costituisca un potente attrattore turistico, forse troppo sottaciuto nel corso degli anni, le Camere daranno un forte impulso promozionale al Progetto Archeocamere tramite:

  • Raccolta di un vasto archivio di immagini, filmati e schede illustrative su circa 50 emergenze archeologiche sarde risalenti al periodo nuragico;
  • Realizzazione di un sito internet in cui vengono tracciati degli itinerari culturali ed in cui vengono messe in relazione emergenze archeologiche e offerta territoriale rivolta all’ospitalità;
  • Realizzazione di una serie di animazioni in 3d tese alla visita virtuale dei siti;
  • Azioni di sostegno alle società che gestiscono i siti archeologici;
  • Workshop b2b incentrato sul turismo culturale;
  • Azioni promozionali sul prodotto creato da svolgersi in occasione di eventi sulla Sardegna organizzati all’estero.
  • banner isola torri