26 November, 2024
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Grande risultato quello ottenuto questo pomeriggio dalla Vba/Olimpia Sant’Antioco, nella gara casalinga che l’ha vista superare la Caloni Agnelli Bergamo. Un match da subito in salita per gli uomini di coach Pasquali. Sotto di due set a zero, i biancoblù prima sono riusciti a impattare sul 2 a 2, poi, sotto gli incessanti cori degli ultrà del Commando Lions e di tutto il pubblico del Palasport che non ha mai smesso di crederci, sono riusciti ad imporsi nel quinto set di una gara al cardiopalma.

Il primo set ha visto inizialmente i lagunari leggermente avanti rispetto agli avversari (12-8 e 14-13). Poi diverse disattenzioni ed azioni mal concretizzate, hanno portato gli ospiti a capovolgere la situazione. I parziali parlano chiaro: 14-16 e 18-21. I lagunari hanno così gettato al vento l’occasione di aggiudicarsi il primo set, cedendo il passo agli uomini di Zanchi che l’hanno fatto loro con il punteggio di 19-25.

Nel secondo set i locali hanno iniziato subito in svantaggio: 6-8; 13-16; 16-19; 20-23, e non sono più riusciti a rimontare, cedendo ancora il parziale ai lombardi, trascinati da Innocenti e Kosmina, sul 20-25.

Nel terzo set, dopo qualche difficoltà iniziale, i ragazzi di Pasquali sono saliti in cattedra. Decisive le giocate di Usai e Pasciuta, ma anche il resto della squadra ha dimostrato una notevole crescita. Il pubblico si è scaldato, intuendo il buon momento della squadra, iniziando così a far tremare il palazzetto con applausi decisi e cori a ripetizione. E i lagunari hanno risposto alla grande, riuscendo a spuntarla e riaprendo così la partita, con un chiaro parziale di 25-21. Negli occhi dei biancoblù è parsa chiarissima la convinzione di potercela fare.

Nel quarto set la Vba/Olimpia è partita alla grande: 4-2; 8-6, 16-11. La prova corale della squadra è lodevole, lontana da quella sbiadita dei primi due set. Motivata e spavalda allo stesso tempo, è stata supportata costantemente da un pubblico spettacolare. Genna, tra i migliori dei suoi, ha spinto i suoi compagni a non mollare. Tenendo viva la concentrazione, sono stati ancora i ragazzi di casa ad aggiudicarsi il set, con il punteggio di 25-19.

A quel punto le due compagini si sono ritrovati sul punteggio di parità. Il quinto set è stato tutto un brivido. Una gara che sembrava persa dopo un avvio tortuoso, ha riservato un finale incandescente. Pasciuta ha sfornato ottimi colpi in battuta, Piazza e Genna sono stati autorevoli. Ma il settimo uomo in campo sono stati proprio i Lions, vero motore in più della squadra biancoblù. Sul punteggio di 8-6 per i locali, si è andati al cambio di campo. E cosi, dopo una serie di batti e ribatti, e qualche battuta infelice dei padroni di casa che ha fatto preoccupare il pubblico, la squadra di Pasquali è riuscita a fare suo il risultato, imponendosi con il punteggio di 15-11. Una vittoria meritata e di cuore quella ottenuta dalla squadra antiochense, reduce dalla vittoria di Cagliari e dalla seconda pausa di questo primo scorcio di stagione. Un plauso va anche agli uomini di Zanchi, rei di aver disputato una buona gara in un campo difficile.

Riccardo Sanna

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Grande impresa della VBA/Olimpia, questo pomeriggio, nella 5ª giornata della B1 di volley: battuta la Caloni Agnelli Bergamo al tie break (da 0 a 2 a 3 a 2)!

Scesa in campo determinata a confermare la bella vittoria, prima stagionale, ottenuta due settimane fa nel derby di Cagliari, la squadra di Adrian Pablo Pasquali ha faticato ad entrare in partita, lasciando i primi due set ai lombardi, con parziali abbastanza netti: 19 a 25 e 20 a 25.

Quando si cominciava a temere il peggio, la terza sconfitta interna consecutiva dopo quella dell’esordio al tie break con la capolista Emma Villas Chiusi e quella più netta con il Sant’Anna Tomcar Torino (0 a 3) della terza giornata, la squadra biancoblù ha sfoderato una grande prova d’orgoglio e, trascinata dall’entusiasmo del suo straordinario pubblico, ha avviato la rimonta, culminata con la vittoria finale al tie-break, con parziali che non lasciano spazio a dubbi: 25 a 21, 25 a 19, 15 a 11!

Con i due punti odierni, la VBA/Olimpia raggiunge in classifica la Caloni Agnelli Bergamo, a quota 6, in una più serena posizione di centroclassifica. Sabato prossimo, il calendario propone il derby di Iglesias, una sfida che sulla carta si annuncia favorevole alla squadra lagunare. Volley Iglesias che stasera, alle 21.00, sarà di scena ad Alba, in un confronto che, classifica alla mano, lascia poche speranze.

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A San Giovanni Suergiu non si placano le polemiche sul tesseramento di nuovi iscritti del Partito Democratico. Ieri abbiamo registrato prima l’intervento del segretario del circolo cittadino, Antonio Fanni, che in una nota ha smentito la presenza di tesserati del Partito Democratico nella maggioranza consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, facendo riferimento alla dichiarazione fatta dall’assessore Pulisci durante l’ultimo Consiglio comunale, «il quale dichiarava di essere tesserato con il Partito Democratico». Antonio Fanni ha aggiunto che «gli assessori Pulisci, Madeddu e Solinas, appartenenti al gruppo consiliare Impegno Civico, erano, sono e saranno, insieme agli altri componenti dell’attuale maggioranza, nostri avversari politici, in quanto responsabili del disastro amministrativo della Giunta Palmas, alla quale noi, insieme ad altri gruppi politici locali, stiamo lavorando per costruire un’alternativa seria e competente che possa risollevare le sorti del nostro paese.»; poi la replica di Sandro Madeddu, assessore dell’Ambiente, Turismo, Sport, Spettacolo e Tempo libero del comune di San Giovanni Suergiu, che in un post sul proprio profilo facebook ha pubblicato la sua tessera del Partito Democratico, circolo di San Giovanni Suergiu, struttura territoriale di Carbonia Iglesias, firmata dal segretario nazionale Matteo Renzi, commentando: «Bugiardi… Questa è la mia tessera…  Ancora una volta sostituite le chiacchiere alle cose concrete… Il treno con certi manovratori non ci interessa…»

Oggi, sulla vicenda, interviene il neo segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali.

«La fase congressuale – ha scritto Reginali in una nota – in questi mesi ha impegnato il PD in tutto il territorio della provincia registrando una grande partecipazione e, tra gli adempimenti, provvedendo al rinnovo degli organismi dirigenti. In tutti i circoli durante i dibattiti molti iscritti hanno manifestato la volontà di partecipare attivamente alla vita del PD. Ad oggi non risultano nuove richieste di iscrizione, oltretutto non so quale idea di partito e di società abbiano queste persone dal momento in cui non hanno preso parte al congresso del circolo.»

«La realtà di San Giovanni Suergiu è un punto di riferimento della federazione, in quanto in questi anni ha lavorato con determinazione per valorizzare le politiche del partito. Per questo motivo continueremo con gli iscritti e il gruppo dirigente locale a lavorare per rafforzare il ruolo del circolo di San Giovanni all’interno delle istituzioni e tra i cittadini, costruendo un’alternativa a questa maggioranza. Siamo disponibili – ha concluso il neo segretario – al confronto con le persone che vogliono condividere questo percorso.»

Dalle diverse posizioni emerge chiaramente una distanza notevolissima tra l’attuale dirigenza locale del partito ed alcuni esponenti della maggioranza che amministra il comune di San Giovanni Suergiu. Daniele Reginali ha confermato che non ci sono nuove richieste di iscrizione ma la tessera di Sandro Madeddu, rilasciata dalla segreteria nazionale e non controfirmata dal segretario del circolo di San Giovanni Suergiu, evidenzia una mancanza di sintonia tra i due livelli del partito. Il problema non è di poco conto e dovrà essere affrontato e risolto, perché diversamente andrebbero ad acuirsi ulteriormente le contrapposizioni interne.

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«Il provvedimento governativo noto come “Sblocca Italia” si profila come input per il rilancio di “grandi opere” costose e dannose, come liberalizzazione delle norme sull’incenerimento dei rifiuti, come stimolo alle trivellazioni, come deterrente alle bonifiche e alla messa in sicurezza dei siti contaminati e come grande incentivo alla svendita del patrimonio pubblico. E’ un attacco all’integrità del nostro territorio, del nostro paesaggio e alla preservazione del complesso dei nostri centri storici.»

La denuncia arriva da Enrico Lobina, consigliere comunale di Cagliari del gruppo Federazione della Sinistra – Rossomori.

«E’ una legge con probabili profili di incostituzionalità – aggiunge Lobina – contro il quale sono stati già presentati diversi ricorsi in giudizio da parte delle associazioni ambientaliste. Oltre che sotto piano giuridico esso sta venendo contestato sotto il profilo sociale con manifestazioni di piazza diffuse in tutto il territorio italiano. Dobbiamo schierarci con loro.»

«Il decreto “Sblocca Italia” va contro le linee programmatiche sulla tutela del territorio della nostra amministrazione comunale. Per questo, sulla scia di iniziative simili svoltesi in numerosi altri comuni italiani e sardi, ho scritto una lettera al sindaco Massimo Zedda per chiedergli di prendere ufficialmente una posizione di netta contrarietà al documento, a cui subito si sono aggiunti Giovanni Dore e Ferdinando Secchi. In Sardegna – conclude Enrico Lobina – la campagna è stata lanciata dalla sezione sarda dell’ISDE (International Society of doctors for environment).»

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Solidarietà alle lavoratrici Igea che da ieri mattina occupano la Galleria Villamarina di Monteponi e ai lavoratori che occupano il pozzo di Campo Pisano arriva anche da Rifondazione Comunista Sardegna – Sinistra Sarda.

«La Giunta Pigliaru – dice Enrico Lai – prosegue nel percorso impietoso di liquidazione di Igea spa, scordando l’esigenza non più derogabile di una programmazione degli interventi di bonifica e di messa in sicurezza del patrimonio geominerario. I dipendenti Igea non sono nuovi alla mobilitazione, non ultima quella di Lula. Poche settimane fa è stato steso un verbale d’incontro tra sindacati e assessorato all’Industria che impegnava la Regione allo sblocco degli stipendi e alla garanzia di assegnare adeguate risorse per l’immediato rilancio della società.»

«Oltre ad aver disatteso questi impegni assunti coi lavoratori – aggiunge Enrico Lai – si sottolinea una più celata volontà di non abbandonare il processo fallimentare, confermato dalla nomina del nuovo commissario liquidatore, e di intraprendere la strada della privatizzazione dell’azienda e di svendita del territorio. Per questo affermiamo convintamente che la Regione Sardegna continui a rimanere l’unico azionista e gestore della società Igea spa e che individui convintamente nella valorizzazione del nostro territorio, una linea di sviluppo imprescindibile che non dev’essere mercè degli speculatori.»

Il consigliere regionale Gianluigi Rubiu chiede al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, la convocazione immediata di una conferenza dei capigruppo per assumere decisioni utili a trovare soluzioni alla vertenza Igea.

«Ho inviato una richiesta scritta al presidente Gianfranco Ganau per la convocazione immediata, sin da lunedì, della conferenza dei capigruppo per trovare una soluzione immediata e coraggiosa sul caso Igea – dice Gianluigi Rubiu -. La situazione è arrivata ad punto di non ritorno. E’ in gioco il destino di 260 operai, con famiglie che si ritrovano sul lastrico, senza un centesimo per poter sostenere la famiglia.»

«Basta – ammonisce il capogruppo Udc -, è giunto il momento di dire la verità ai lavoratori, che soffrono per la mancanza di certezze sul futuro del’azienda. In questi anni abbiamo assistito alla firma di inutili memorandum, diventati poi carta da stracciare. Moltissime promesse. Inconcludenti e inefficaci. E’ ora di chiudere anche con la solidarietà fine a se stessa, che non ha prodotto nulla. L’Igea e il territorio del Sulcis sono messi nel ridicolo dagli osservatori della Penisola e non solo, per l’evidente incapacità di trovare soluzioni alla vertenza. Vedere donne, madri, compagne, mogli e lavoratrici occupare la galleria, simbolo della protesta e delle lotte degli operai, è una vergogna nazionale e, soprattutto, – conclude Gianluigi Rubiu – certifica il fallimento di una politica incapace e inconcludente.»

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Le lavoratrici dell’Igea che da ieri mattina occupano la Galleria Villamarina di Monteponi, continuano a ricevere attestati di solidarietà. L’Associazione Mineraria Sarda – in una breve nota – «esprime partecipazione e vicinanza alle lavoratrici che hanno assunto un’azione diretta nella rappresentazione del disagio economico personale e nelle difficoltà finanziarie della Società, allo stesso tempo rimarcando le prerogative aziendali nel settore della bonifica delle aree minerarie dismesse».

«L’Associazione – si legge ancora nella nota -, nel considerare come il dissesto finanziario di Igea S.p.A. sia chiara conseguenza di una gestione poco oculata delle risorse economiche e delle maestranze da parte della Società, auspica che la Giunta regionale e l’azionista di riferimento, in particolare, vogliano quanto prima ristorare le difficoltà economiche dei lavoratori e contestualmente evitare il depauperamento delle competenze professionali ed operative che in Igea tutt’ora permangono e che la Società è ancora in grado di esprimere.»

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Alla vigilia del termine ultimo per l’approvazione del Disegno di legge regionale n° 130 sull’edilizia e l’urbanistica, ieri le associazioni imprenditoriali e sindacali del mondo delle costruzioni hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

«Il capo dell’Esecutivo – si legge in una nota – deve dare risposte alle migliaia di imprese e alle decine di migliaia di lavoratori sardi che sono alla deriva, completamente abbandonati dalla politica.»

Secondo notizie ufficiose – si legge ancora nella nota -, il testo normativo sarebbe stato totalmente stravolto e snaturato, notevolmente peggiorato rispetto a quello approvato dalla Giunta regionale. Numerose norme, indispensabili per ridare vitalità al settore delle costruzioni, sarebbero state cassate.

«Siamo ai limiti dell’assurdo – sottolineano le associazioni imprenditoriali e sindacali – non possiamo permettere che questo testo così rivoluzionato nei contenuti essenziali venga esitato dalla Commissione regionale perché sarebbe un disastro annunciato per una categoria ormai in ginocchio. Basta con le promesse, ragioniamo su temi concreti: il lavoro prima di tutto. Siamo fuori tempo massimo: è un paradosso che chi urla di più possa prevalere sulla ragione e lo sviluppo.»

E’ in programma il 7 e 8 dicembre, a San Giovanni Suergiu, la commemorazione del 65° anniversario della tragedia di Superga, nella quale scomparve il Grande Torino, una delle squadre più grandi e prestigiose della storia del calcio italiano e mondiale.

Il programma dell’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Palmas Vecchio, con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu e delle società Fermassenti, Sant’Antioco calcio, Torino e delle associazioni ex Calciatori Granata ed ex Rossoblù del Cagliari, verrà aperto domenica 7 dicembre, alle 17.30, nella sala consiliare di Via Roma, con la proiezione del film “Il Grande Torino”, del regista Claudio Bonivento.

Lunedì 8 dicembre, alle 9.30, la commemorazione nel cimitero comunale e alle 11.00 l’inizio delle celebrazioni allo stadio Comunale con la partita amichevole tra le Vecchie Glorie del Torino Calcio e quelle del Cagliari Calcio. Alle 13.30, infine, il pranzo con i calciatori all’agriturismo Agrifoglio.

La cartolina allegata, stampata dopo la sciagura, è stata fornita al nostro giornale da un amico ungherese, György Pálinkás.

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In occasione della Giornata Nazionale dell’archeologia, del patrimonio artistico e del restauro del 7 dicembre 2014, il Deposito-laboratorio del Museo Archeologico Villa Sulcis di Carbonia apre le porte al pubblico per raccontare il percorso di un monumento, il Tophet di Monte Sirai, e dei suoi reperti, dalla scoperta alla presentazione al pubblico, attraverso le immagini, gli oggetti e le attività di studio e ricerca. Si potrà visitare il Deposito-laboratorio, presso il Parco Villa Sulcis, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30.

L’evento è organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano – Progetto Archeomedsites, in collaborazione con Comune di Carbonia, ATI Ifras e Parco Geominerario, storico e ambientale della Sardegna.

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