26 November, 2024
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Vertice della classifica immutato dopo le partite della 2ª giornata di ritorno del campionato provinciale di calcio a cinque del Movimento Sportivo Popolare. La capolista ASD Atletico Carbonia ’99 ha vinto 6 a 3 sul campo dell’ASD Calcetto Nuxis e conserva due punti di vantaggio sulla coppia ASD Serbariu-Max Man Iglesias (rispettivamente 33 e 31 punti), impostesi  rispettivamente sulla Lem Studio Carbonia per 5 a 3 e sull’ASD StanleyBet Carbonia per 9 a 4. Al quarto posto c’è l’ASD Pol. Villamassargia (28 punti) che ha osservato un turno di riposo insieme  alla Littoria Carbonia.

Nelle altre due partite della giornata, la ProfTosi Events ha superato l’ASD Sa Cantina Terresoli in trasferta per 9 a 4 e l’ASD Flumini Trainer ha battuto nettamente l’ASD Fighters F.D. per 6 a 0.

L’Associazione Culturale S’Ischiglia, con il patrocinio del Centro Servizi Culturali di Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria, martedì 18 febbraio presenterà la conferenza del prof. Ignazio Macchiarella (Etnomusicologo – Ricercatore confermato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari), che parlerà del tema “La musica per pensare la Sardegna (e il mondo)”.

La conferenza si terrà nel Salone Velio Spano, in Via della Vittoria 96, con inizio alle ore 17.15. Ingresso libero.

Domenica 16 febbraio, in occasione delle elezioni regionali, l’ARST effettuerà una corsa straordinaria del servizio urbano dalla frazione di Corongiu – Tanì – Barega verso la città di Iglesias.

La corsa di andata partirà alle ore 10:00 da Tanì (ore 10.05 Corongiu; ore 10.10 Barega). Quella di rientro partirà dalla fermata Giardini Pubblici- Cuore Immacolato alle ore 12.00.

Cosa succederebbe in Sardegna se domani sparissero tutti i 38.803 artigiani? Confartigianato Sardegna: «Uno tsunami sull’economia e sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie».

Burocrazia, tasse, sprechi, provvedimenti incomprensibili, territori che si spopolano, trasporti problematici e servizi carenti… e chi più ne ha più ne metta.

La Sardegna è una regione che, nonostante tutte le mortificazioni a danno di imprenditori e dipendenti, si regge ancora tanto sulle aziende artigiane.

E se domattina, d’improvviso, la nostra isola rimanesse senza i suoi 38.803 artigiani?

Lo ha voluto sperimentare Confartigianato Imprese Sardegna che, grazie al Dossier “Territori 2013” dell’Ufficio Studi Nazionale, ha voluto “giocare” incrociando vari dati di, come per esempio, Istat, Bankitalia, Unioncamere.

«Semplicemente sarebbe uno tzunami sulla già decimata economia sarda – commentano da Confartigianato Imprese Sardegna – e sarebbe uno shock micidiale anche sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie.»

L’impatto sulla popolazione sarebbe, tutto sommato, abbastanza contenuto: il 2,4% in meno. Ma gli effetti sarebbero quelli di uno tsunami sull’economia e sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie.

Il valore aggiunto diminuirebbe di 3.736 milioni di euro, pari ad un calo del 12,6%; il “buco di Pil” sarebbe equivalente a quanto prodotto dall’economia della provincia di Aosta.

Il Made in Sardegna perderebbe un apporto dello 0,9%, pari a 51 milioni di euro ed equivalente alle esportazioni della provincia di Cosenza.

Considerando senza lavoro i 40.400 dipendenti dell’artigianato, il numero di disoccupati aumenterebbe del 41,7% ed il tasso di disoccupazione passerebbe dal 14,8% al 22,2% aumentando di 7,4 punti.

Rimarrebbero 663.754 abitazioni senza artigiani dell’edilizia e dell’installazione di impianti che intervengano per la manutenzione.

Rimarrebbero inanimati 22.287 impianti fotovoltaici senza una adeguata installazione e manutenzione di artigiani della filiera dellerinnovabili, lo stesso per i 47 impianti eolici.

Nei magazzini delle imprese di produzione e alle porte di negozi ed uffici rimarrebbero 20,5 milioni di tonnellate di merci che non verrebbero più gestite dalle imprese artigiane di autotrasporto.

Vi sarebbero 568.000 famiglie che possiedono almeno un’automobile e, nel complesso, un parco di 1.003.338 veicoli circolanti senza autoriparatori artigiani a cui rivolgersi per manutenzione e assistenza; ogni giorno aumenterebbe anche la presenza di motocicli, autovetture ed autobus fermi per strada.

Rimarrebbero 661.000 famiglie che possiedono una lavatrice e 415.000 famiglie che possiedono un lettore dvd senza artigiani riparatori di elettrodomestici da chiamare in caso di malfunzionamenti. Sarebbero senza assistenza tecnica anche le 308.000 famiglie che possiedono condizionatori e climatizzatori.

Sarebbero 232.000 le famiglie che non trovano più le botteghe aperte per la riparazione delle biciclette e la sostituzione di pezzi di ricambio. E le 424.000 famiglie che possiedono Personal computer rimarrebbero senza i servizi e la competenza degli artigiani dell’informatica per installazioni, manutenzioni e cablaggi.

Sarebbero 234.000 famiglie che possiedono una antenna parabolica e altre 535.000 famiglie con decoder digitale terrestre a non poter vedere programmi vista la mancanza degli installatori artigiani di antenne.

Gli 11.096 sposi dei matrimoni celebrati in un anno non potrebbero indossare un abito nuziale realizzato e provato in una sartoria artigiana; nessun fotografo professionista alla cerimonia e il banchetto sarebbe senza la torta nuziale realizzata da una pasticceria artigiana specializzata.

Un disastro della qualità per 787.000 italiani che mangiano dolci almeno qualche volta alla settimana e che vedrebbero sparire pasticcerie, cioccolaterie e gelaterie artigiane.

Per 294.000 cittadini che non pranzano in casa nessun panificio o rosticceria con prodotti artigianali a disposizione.

Per 1.601.576 cittadini che rimangono dopo la sparizione degli artigiani, sarà ancora possibile, vestirsi, arredare la casa e fare un regalo, ma sparirà la qualità e la perizia degli artigiani, ad esempio, negli articoli di abbigliamento, in pelle e pellicce, nei prodotti in legno e nei mobili, nell’oreficeria, nel vetro e nella ceramica.

Sarebbero 741.833 le donne con oltre 15 anni che non troverebbero acconciatori ed estetisti.

Considerando come potenziali visitatori di beni culturali nella provincia i residenti e i turisti, sarebbero 3.883.086 le persone che non potrebbero apprezzare alcun restauro realizzato da artigiani specializzati di monumenti e delle opere d’arte presenti nei 225 musei, aree archeologiche, chiese, palazzi storici e giardini sia pubblici che privati regionali.

Una débâcle anche per il turismo: i 2.242.707 arrivi turistici non potrebbero né utilizzare servizi erogati dalle imprese artigiane indispensabili per il soggiorno né accedere alla qualità dei prodotti dell’artigianato.

Questa storia che abbiamo inventato potrebbe, in fondo, avere un lieto fine.

Gli artigiani insegnano un lavoro: la formazione “sul campo” fatta dagli artigiani ai neoassunti vale 107 milioni di euro all’anno, pari al 2,87% del valore aggiunto prodotto dall’artigianato del territorio.

Da questa semina quotidiana svolta nelle aziende l’artigianato potrebbe risorgere grazie ai 40.400 dipendenti delle imprese artigiane che diventerebbero, a loro volta imprenditori artigiani, sempre che la burocrazia e la documentata scarsa efficienza dei servizi della Pubblica Amministrazione non uccida questo rinascimento dell’artigianato: tra 34 Paesi avanzati l’Italia è al 31° posto per contesto favorevole a fare impresa secondo la graduatoria della Banca Mondiale Doing Business 2014; tra tutti i 189 Paesi nel mondo l’Italia si posiziona al 65° posto.

Al contrario avanziamo all’8° posto per entrate fiscali sul Pil, saliamo al 7° posto per spesa pubblica sul Pil e, addirittura, primeggiamo collocandoci al 3° posto per crescita delle entrate fiscali tra il 2005 e il 2013.

«Ecco cosa succederebbe – concludono da Confartigianato Imprese Sardegna – noi pensiamo che non ce lo possiamo permettere. Ecco perché il prossimo 18 febbraio, a Roma, saremo in tanti a chiedere non un nuovo Governo ma una visione nuova. Una maggiore consapevolezza. Meno autolesionismo e un po’ più di amor patrio.»

Splendida vittoria della VBA/Olimpia sull’Horizon Globo di Civitacastellana, 3 a 0 (25/19 25/22 25/23), nella tredicesima giornata del campionato di B1 di volley maschile. La squadra di Georgi Draganov doveva vincere per agganciare i laziali in classifica e compiere un significativo passo in avanti verso la salvezza, e vittoria è stata, in misura forse ancora più netta delle migliori aspettative. La partita è stata condotta fin dall’inizio dai lagunari, impostisi nel primo set con il netto parziale di 25 a 19, e a nulla è approdato il tentativo di reazione ospite, sia nel secondo sia nel terzo set.

Con 16 punti ora la VBA/Olimpia occupa l’0ttava posizione, in condominio con la squadra di Civitacastellana, a due lunghezze dal Ferrara e a tre dai Lupi Santa Croce.

La giornata non è stata altrettanto positiva per il Volley Iglesias, sconfitto nettamente a Monterotondo con  il punteggio di 3 a 0. Questa battuta d’arresto rappresenta un grave freno alle ambizioni di rimonta della formazione di  Alessio Marotto, attesa tra otto giorni da un altro impegno molto severo, sul campo della Meridiana Olbia, che avrà il dente avvelenato dalla netta sconfitta per 3 a 0 subita oggi sul campo del Tuscania.

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La Fondazione Sardegna Film Commission ha pubblicato l’avviso per la selezione di domande di ospitalità di produzioni audiovisive, cinematografiche e televisive che intendano girare in Sardegna prodotti audiovisivi e seriali. 
Lo scopo dell’azione è quello di attrarre investimenti nel settore. L’effetto immediato è il rafforzamento della destagionalizzazione e la conseguente valorizzazione delle strutture ricettive dell’indotto turistico-alberghiero e ricreativo, nonché l’offerta di opportunità di sviluppo per le diverse aree della regione interessate da ciascun progetto produttivo. A questo fattore si deve aggiungere un esponenziale incremento del numero dei professionisti della filiera dell’audiovisivo in Sardegna.

Il bando è rivolto alle produzioni italiane, europee ed extraeuropee che hanno realizzato o intendono realizzare progetti di:
– lungometraggio di finzione, film/serie TV;
– lungometraggio documentario, format TV con periodo di riprese in Sardegna non inferiore a 3 settimane.

Possono concorrere al finanziamento, anche nella forma dell’associazione temporanea di impresa, solo le società commerciali, le società cooperative di produzione, le associazione e le fondazioni che abbiano per oggetto la produzione audiovisiva, cinematografica, televisiva o documentaria.

Il finanziamento copre i costi sostenuti sul territorio isolano e relativi a:
– alloggio (alberghi, residence, locazione appartamenti);
– vitto (ristoranti, catering, cestini);
– trasporti da/per la regione, trasporti interni alla regione (noleggio mezzi/barche incluso).

Prima di inviare la domanda di partecipazione la produzione è invitata a contattare la Fondazione Sardegna Film Commission e fissare un incontro di presentazione del progetto presso gli uffici (o in caso di impossibilità a raggiungere la sede, attraverso una conference call telefonica o via web).

Due le scadenze per l’invio delle domande di partecipazione:
– da oggi 14 febbraio al 30 marzo 2014 (1°scadenza);
– dal 1 aprile al 30 luglio 2014 ( 2° scadenza).

Le domande potranno pervenire esclusivamente via pec all’indirizzo filmcommission@pec.regione.sardegna.it o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o corriere al seguente indirizzo:

Fondazione Sardegna Film Commission
Viale Trieste 186 – 09123 Cagliari – Italia.

Per ulteriori informazioni scrivere all’indirizzo e-mail:
filmcommission@regione.sardegna.it

La Giunta regionale – su proposta dell’assessore dell’Industria, Antonello Liori – ha approvato la rimodulazione di alcuni fondi destinati ad un progetto nazionale ancora inattivo. Si tratta di circa 500.000 euro che serviranno a rimpinguare i fondi per l’internazionalizzazione. «Finora, per l’internalizzazione delle piccole e medie imprese abbiamo registrato un notevole interesse, non riuscendo a coprire tutte le richieste di contributo – ha spiegato Liori – Perciò, ho deciso di trasferire quelle risorse al fine di dare maggior copertura dove c’è stata la domanda. La ripresa del sistema produttivo regionale, infatti, passa anche attraverso le opportunità commerciali che si creano nei mercati internazionali per le aziende sarde, in particolare per quelle imprese che investono in innovazione di prodotto e di processo.»
 

Al via le prime 450 chiamate per i lavoratori dell’edilizia che hanno partecipato al Bando “Sussidi una tantum”, aperto fino all’11 marzo. Ad oggi sono state presentate agli uffici dell’assessorato del lavoro 3.070 domande, di cui 1369 istruite e 450 già approvate. I beneficiari del sostegno saranno impegnati in servizi di pubblica utilità, secondo i programmi predisposti dai comuni per svolgere lavori di manutenzione nelle scuole, negli edifici pubblici e nelle aree verdi. A ognuno sarà richiesto di prestare un servizio di venti ore settimanali per un totale di 80 ore mensili per sei mesi. Il sussidio sarà erogato direttamente dall’INPS.

«Con questo intervento – ha affermato l’assessore regionale del lavoro, Mariano Contu – la Giunta Cappellacci ha voluto assicurare un sostegno al reddito a quei lavoratori più colpiti dalla crisi economica, come quelli dell’edilizia, in una prospettiva di recupero e reintegrazione sociale.»

Il Pan di Zucchero e i faraglioni 2 bis copia
E’ iniziata bene per la Sardegna la BIT 2014, la Borsa internazionale del Turismo di Milano.
La media di 30 contatti commerciali per ciascuno dei 35 operatori sardi del settore accreditati (per un totale di circa mille incontri in due giorni), piena soddisfazione degli addetti ai lavori e notevole gradimento per lo stand Sardegna, impreziosito dalla proiezione del nuovo spot promozionale realizzato da Paolo Zucca e da artigiano del legno (Mario Morittu) che realizza dal vivo la maschera tipica di Orani (“su Bundhu”). È il bilancio dei primi due giorni di partecipazione della Regione Sardegna alla 34esima edizione della Borsa internazionale del Turismo, la più prestigiosa rassegna italiana di settore, che si tiene a Rho FieraMilano. Una partecipazione all’insegna della vision “qualità di vita in Sardegna”, sulla quale sono incentrati sia lo spot promozionale che il piano strategico, in via di definizione e condivisione con gli operatori isolani del comparto; dell’identità e della tradizione (Isola che Danza e “mascheraio”); del Dms (la nuova piattaforma digitale di gestione della destinazione Sardegna attivata dalla Regione), simbolo dell’innovazione nel settore; e delle attività promozionali dei prodotti turistici sui mercati e di quelle di preparazione all’Expò 2015. All’interno dello stand è stato allestito un desk espositivo per la compagnia marittima “Go in Sardegna”, iniziativa di successo (con 110 mila passeggeri l’anno scorso) degli imprenditori turistici sardi (150 quelli attualmente consorziati).La Bit 2014 si snoda su tre giorni: i primi due per gli operatori (ieri e oggi), il terzo, domani, con apertura al pubblico. provenienti dall’Isola. Novità di rilievo, le contrattazioni degli operatori (rappresentanti tutte le categorie del comparto ricettivo e dei servizi per il turismo) si svolgono all’interno dello stand della Regione (non più nella sala del Buy Italy), 300 metri quadri di spazio visitati senza soste da centinaia di operatori italiani ed esteri. Alle tre giornate fieristiche parteciperanno 53.600 operatori professionali e oltre 30 mila viaggiatori, oltre duemila aziende in rappresentanza di 100 paesi, 700 buyer internazionali e 2000 giornalisti accreditati.
«È un appuntamento immancabile e ideale – ha affermato l’assessore del Turismo Luigi Crisponi durante l’incontro odierno con la stampa nazionale – per proseguire nel trend positivo dell’annata appena conclusa: 10 milioni e 850 mila presenze nel 2013, 1 milione e 200 mila in più, +13%, rispetto al 2012. Nel 2014, intendiamo confermare e, possibilmente, accrescere l’appeal della Sardegna nei confronti dei mercati internazionali e riconquistare pienamente quello nazionale: i primi riscontri sono positivi.»
Nel 2013 è stata sfiorata quota 5 milioni di presenze dall’estero, con gli stranieri che rappresentano oggi il 46% del totale di arrivi e presenze.