Vinta la vertenza contro Governo e assicurazioni sulla riforma Rc auto: salve 1.200 imprese e 7mila addetti in Sardegna.
«Esprimiamo grande soddisfazione per lo stralcio, dal Decreto “Destinazione Italia”, dell’articolo 8 riguardante la riforma dell’Rc Auto ma vigileremo sull’iter del nuovo Disegno di legge.»
E’ questo il commento soddisfatto dei carrozzieri di Confartigianato Sardegna che, a livello nazionale, li ha visti opporsi al Governo, per la tutela degli interessi del consumatore, della sicurezza stradale e sui luoghi di lavoro, a salvaguardia di una categoria che in Sardegna vede attive oltre 1.200 imprese, che danno lavoro, tra diretti e indotto, a oltre 7.000 addetti.
«Norme come quelle sulla riforma dell’Rc Auto – sottolineano – che mettono mano ad un mercato complesso e toccano i diritti dei cittadini e l’attività di migliaia di imprenditori, hanno necessità di essere ben ponderate. In ogni caso – precisano i carrozzieri sardi – non abbassiamo la guardia. Vigileremo affinché le norme del nuovo Disegno di legge assicurino risparmio, trasparenza, qualità e sicurezza delle riparazioni. In nome della tutela del libero mercato, garantendo il diritto alla libertà di scelta dei cittadini insieme con il diritto alla libertà d’impresa dei carrozzieri-»
Per la categoria, «la soppressione dell’articolo 8 del decreto è una vittoria di tutti i piccoli imprenditori che fin da subito, grazie al lavoro fatto anche sui Parlamentari sardi, si è fortemente opposta a una norma liberticida il cui unico scopo era favorire le assicurazioni senza alcun beneficio per gli utenti. Anche questa volta abbiamo tutelato i carrozzieri battendo la lobby delle assicurazioni che voleva impedire la libertà di scelta dei consumatori».
«E’ una vittoria che “parla” anche sardo – proseguono da Confartigianato Imprese Sardegna– sia per l’impegno profuso dalle Associazioni Territoriali in questi mesi di battaglia e grande impegno, sia per il lavoro fatto da alcuni senatori e deputati sardi.»
Nello specifico, la categoria degli autoriparatori di Confartigianato Sardegna, contestava la misura, contenuta nel “pacchetto” di norme sulla riforma dell’RC auto varata dal Governo il 24 dicembre scorso, che avrebbe reso obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati. Ciò avrebbe significato far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime.
«Il diritto di scelta dell’utente sarebbe stato azzerato per legge – sottolineano da Confartigianato Sardegna – in questo modo non si sarebbe tutelata ne la sicurezza degli utenti, tantomeno quella di una buona riparazione, perché il basso costo è sintomo di un lavoro non sempre fatto a regola d’arte. Con un obbligo – concludono gli autoriparatori di Confartigianato Sardegna – le compagnie di assicurazione avrebbero potuto fare anche solo una scelta basata sul proprio risparmio. Per questo noi ci batteremo sempre affinché gli utenti siano lasciati nella condizione di fare delle scelte autonome, indipendenti e responsabili, dando fiducia, se lo vogliono, al proprio carrozziere o meccanico.»