“Le assicurazioni sono tenute per legge a risarcire il danno, ma certamente non possono obbligare i cittadini a riparare i propri mezzi presso le carrozzerie con cui le stesse hanno stabilito delle convenzioni. Noi siamo contrari all’obbligo e non accettiamo di essere messi fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione”.
E’ quanto sostengono i carrozzieri di Confartigianato Sardegna, che da ieri hanno cominciato una nuova vertenza nazionale contro il Governo, a tutela degli interessi del consumatore, della sicurezza stradale e sui luoghi di lavoro, e a salvaguardia di una categoria che in Sardegna vede attive oltre 1.200 imprese, che danno lavoro, tra diretti e indotto, a oltre 7.000 addetti.
Nello specifico la categoria degli Autoriparatori di Confartigianato Sardegna, contesta la misura, contenuta nel “pacchetto” di norme sulla riforma dell’RC auto varata dal Governo il 24 dicembre scorso, che renderebbe nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati. Vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime.
«Qui si tratta del diritto di scelta dell’utente che viene azzerato per legge – sottolineano da Confartigianato Sardegna – in questo modo non si tutela ne la sicurezza degli utenti, tantomeno quella di una buona riparazione, perché il basso costo è sintomo di un lavoro non sempre fatto a regola d’arte. Con quest’obbligo, c’è il pericolo che le Compagnie di Assicurazione possano fare anche solo una scelta basata sul proprio risparmio. Per questo noi vogliamo che gli utenti siamo lasciati nella condizione di fare delle scelte autonome, indipendenti e responsabili, dando fiducia, se lo vogliono, al proprio carrozziere o meccanico-»
«In questo modo – continuano dall’Associazione – si rischia di far chiudere le carrozzerie indipendenti, che non operano in convenzione con le assicurazioni, e si impedisce ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia.»
«Abbiamo già contattato i Senatori e ad Deputati eletti in Sardegna, consegnato loro di documenti e gli emendamenti necessari – conclude Confartigianato Sardegna – e spiegato come la norma, varata dal Governo e ora all’attenzione del Senato, sia liberticida e permetta di “rottamare” per decreto migliaia di autocarrozzerie. Nei prossimi giorni li incontreremo uno per uno per spiegare in modo più concreto la situazione.»