7 August, 2024
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«L’aumento del prezzo del latte ovino, che alle quotazioni attuali rende merito ad un settore importante i cui sforzi non sono mai stati proporzionalmente remunerati, è la conseguenza naturale dell’attenzione che anche la Regione Sardegna ha dedicato, e continua a dedicare, al mondo agropastorale.»
Lo ha detto stamane l’assessore regionale dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, che ha parlato di «passi avanti notevoli grazie ad un’attività armonizzata di quasi tutte le componenti della filiera, a partire dagli stessi allevatori per arrivare fino al consumatore, passando per l’operato delle organizzazioni agricole e, ovviamente, della Regione». 
L’esponente della Giunta ha rimarcato come l’impegno dell’assessorato sia sempre stato improntato alla ricerca della massima condivisione possibile delle attese degli allevatori ovini.
«Si tratta di un risultato positivo – ha aggiunto Cherchi – si può ottenere solo unendo gli sforzi di chi lo cerca davvero, e anche in questa vicenda l’assessorato ha recitato un ruolo da protagonista, fornendo agli allevatori gli strumenti, sia finanziari che di supporto tecnico, per accrescere la qualità e la quantità e la diversificazione delle produzioni, incentivando il benessere animale, migliorando le strutture aziendali, favorendo l’aggregazione fra produttori e, non ultima, promuovendo l’eccellenza delle nostre produzioni in ogni rassegna agro-alimentare, attraverso le manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali, e la tutela del prodotto sardo contro le contraffazioni. Ovviamente non possiamo fermarci qui, questo è solo un primo passo che deve darci la spinta per continuare a restituire al comparto la dignità economica che merita e come attività simbolo di un intero popolo legato alle proprie tradizioni. Accolgo quindi con la dovuta considerazione la richiesta di Coldiretti per l’organizzazione di un tavolo condiviso attraverso il quale approfondire le future strategie di sviluppo del settore.»
Pecore

 

Il Municipio di Carbonia.

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha annunciato oggi che, anche grazie all’impegno del Consiglio comunale e della Commissione elettorale, i 130 scrutatori che lavoreranno nel comune di Carbonia per le elezioni regionali del 16 febbraio 2014, verranno scelti tra i disoccupati. 

Dall’Albo degli scrutatori sono stati individuati 700 nominativi, tramite un’estrazione “casuale” effettuata con sistema informatizzato. A queste persone arriverà in questi giorni una lettera per spiegare come autocertificare il proprio stato di disoccupazione, compilando e sottoscrivendo il modello allegato alla lettera stessa. L’autocertificazione andrà consegnata all’Ufficio elettorale del comune di Carbonia, situato presso la Scuola media n° 3 in via della Vittoria. Il modello di autocertificazione, unito alla copia del proprio documento di identità, potrà anche essere trasmesso con le seguenti modalità: tramite fax al n° 0781 672703; tramite e-mail all’indirizzo tserra@comune.carbonia.ca.it.

Il termine finale per la consegna a mano presso l’Ufficio Elettorale o per la trasmissione via fax o tramite e-mail è fissata per il 20 gennaio 2014.

Per eventuali informazioni è possibile contattare l’Ufficio Elettorale (Riccardo Erriu), telefono 0781 672701.

«In un momento di difficoltà economica come quello che stiamo attraversando, anche la scelta di individuare gli scrutatori tra i disoccupati vuole essere un piccolo aiuto per tutti coloro che si trovano in una difficile situazione economica.»

Nei prossimi giorni il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’Amministrazione comunale, incontreranno i cittadini per rispondere a diverse domande e per presentare i programmi dell’Amministrazione e il bilancio di previsione dell’anno 2014.

Il primo appuntamento è previsto per sabato 11 gennaio, alle ore 15.30, presso il Salone Velio Spano: il sindaco, rispondendo all’invito del comitato “No TARES Carbonia”, parteciperà ad un incontro per discutere con i cittadini e confrontarsi con loro, nel rispetto del principio della trasparenza e della partecipazione democratica.

Giovedì 16 gennaio, alle ore 17.00, preso l’ex sede circoscrizionale di via Lazio, il sindaco parteciperà all’incontro organizzato dall’associazione “Terza età” per discutere di alcune tematiche proposte dai cittadini e per presentare le attività future dell’Amministrazione e le linee del bilancio di previsione dell’anno 2014.

A breve saranno comunicate le date degli ulteriori incontri con la popolazione per discutere della bozza del bilancio di previsione.

«La partecipazione a queste e ad altre iniziative conferma la volontà dell’Amministrazione comunale di continuare il percorso partecipativo e di dialogo con i cittadini che, sin dal primo momento, è stato posto al centro del nostro mandato. Ritengo che parlare  con i cittadini e rispondere alle richieste di confronto sia, infatti, il primo e più utile strumento per amministrare un territorio, poiché consente di conoscere meglio le esigenze e i problemi e accogliere i suggerimenti della popolazione.»

Giuseppe Casti e Mauro Esu

Dopo gli ottimi risultati ottenuti negli anni precedenti “Centro Città” sale nuovamente sul podio della graduatoria regionale degli incentivi a favore dei Centri Commerciali Naturali classificandosi al terzo posto per l’annualità 2013. Il contributo concesso è di 34.160,00 euro. 

Le agevolazioni economiche sono volte alla valorizzazione e riqualificazione del commercio nelle aree rubane in armonia con il contesto culturale, sociale e architettonico, con particolare riferimento al rilancio economico-sociale dei centri storici.

Nello specifico il progetto approvato contiene un programma articolato di diverse azioni che si deve concludere entro il prossimo 30 giugno. E’ prevista la valorizzazione architettonica del centro storico con interventi che migliorino il decoro urbano e la visibilità delle attività aderenti al Centro Commerciale Naturale (targhe segnaletiche identificative, fioriere, addobbi, segnaletica, ecc). Si continua con il sostegno a manifestazioni e attività di animazione tra cui quelle per il prossimo Carnevale. Il programma prevede anche il finanziamento di azioni di pubblicità e comunicazione (cartoguida-catalogo del Centro Commerciale Naturale, nuovo sito internet, materiale pubblicitario cartaceo, campagna pubblicitaria su reti sociale, tv e radio).

«Grazie al finanziamento ricevuto – ha commentato il presidente del Centro Commerciale Naturale, Mauro Rocchi – abbiamo la possibilità di programmare con più efficacia le attività per l’anno 2014.»

«Esprimo soddisfazione – ha commentato il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo – perché la Regione ha premiato il progetto iglesiente costruito grazie a una strettissima collaborazione tra i commercianti e l’Amministrazione Comunale.»

 

Cattedrale Iglesias 29 copiaIl Municipio di Iglesias copiaIglesias.

La Regione Sardegna ha diffidato il presidente del Consiglio dei Ministri dal consentire il transito di armi chimiche siriane presso i nostri porti o nel territorio dell’isola. 
«Facendo seguito alle precedenti comunicazioni, rimaste senza risposta, la Regione Sardegna diffida il presidente del Consiglio dei Ministri dal consentire il transito di armi chimiche siriane presso i nostri porti o nel territorio dell’isola.» Inizia così il telegramma di diffida inviato dal presidente Ugo Cappellacci al premier Enrico Letta contro il possibile transito delle armi chimiche siriane in terra sarda. «Respingiamo con profondo sdegno – ha aggiunto Cappellacci – la condotta di un Governo che mentre cura con zelo i propri rapporti sul piano internazionale é incapace di tenere unita la compagine sociale interna dello Stato, abdicando al proprio compito, tradendo gli impegni assunti e programmando l’ennesimo sopruso nei confronti di una comunità che rivendica la propria Autonomia. Stigmatizziamo – prosegue Cappellacci – il becero automatismo secondo il quale ogni volta che c’è un carico scomodo la nostra isola viene indicata tra le prime destinazioni possibili. La Sardegna non è la pattumiera né la Caienna né il ripostiglio d’Italia. E’ una terra antica, fiera delle sue tradizioni, con un patrimonio ambientale da preservare e da consegnare alle future generazioni. Si sottolinea altresì il danno che potrebbe derivare alle nostre imprese, in particolare a quelle turistiche, dalla diffusione della notizia del passaggio delle armi chimiche siriane. Ogni eventuale iniziativa condotta in spregio alla volontà del popolo sardo – conclude il presidente – sarà seguita dalle azioni che il caso richiede sia sul piano politico che su quello giurisdizionale.»

Il TAR della Sardegna ha respinto il ricorso del Movimentu Europeu Rinascida Sadra (Meris), presieduto da Doddore Meloni, che chiedeva l’annullamento del decreto del 29 dicembre scorso con il quale il presidente della Regione ha fissato per il 16 febbraio i comizi per l’elezione del XV Consiglio regionale della Sardegna e del Presidente della Regione. La seconda sezione del Tribunale Amministrativo regionale ha dichiarato il ricorso inammissibile “per carenza di interesse”. Meris aveva eccepito l’illegittimità costituzionale della legge statutaria del 2013 perchè “in contrasto con i principi costituzionali di uguaglianza e di partecipazione dei cittadini alla vita politica del paese laddove richiede, ai fini dell’ammissione delle liste dei gruppi di nuova formazione, la sottoscrizione da parte di un esorbitante numero di elettori”
I giudici hanno rilevato che il provvedimento impugnato “è del tutto neutro rispetto all’interesse dei ricorrenti a partecipare alla competizione elettorale, non precludendo la possibilità per il movimento politico Meris di presentare le liste dei loro candidati e di essere ammesso a parteciparvi nel rispetto della normativa vigente”. Per il TAR il provvedimento di indizione dei comizi elettorali ha il solo fine di avviare il procedimento, senza che da questo possa derivare alcune lesione alla sfera giuridica dei movimenti politici o di singoli cittadini.

«L’arresto procedimentale suscettibile di integrare una lesione della sfera giuridica dei ricorrenti sarà determinato – spiegano i giudici – dall’atto di esclusione dalla competizione elettorale che, se del caso, sarà adottato dal competente ufficio incaricato di verificare il rispetto delle regole dettate, anche in punto di sottoscrizione secondo quanto stabilito dall’ art. 21 della legge regionale statutaria, ai fini della presentazione delle liste.»

 

 

CENTRO TEATRALE BRESCIANO  ANTIGONE CENTRO TEATRALE BRESCIANO  ANTIGONE CENTRO TEATRALE BRESCIANO  ANTIGONE CENTRO TEATRALE BRESCIANO  ANTIGONE

Debutta nell’Isola – sotto le insegne del CeDAC – “Antigone ovvero una strategia del rito” da Sofocle, nell’allestimento del CTB/ Teatro Stabile di Brescia e Le Belle Bandiere, per la regia di Elena Bucci (già attrice del Teatro di Leo di Leo De Berardinis, ha collaborato con Mario Martone, Pappi Corsicato e Claudio Morganti), anche protagonista sulla scena con Marco Sgrosso e con Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Gabriele Paolocà.

Lo spettacolo inaugurerà  oggi (venerdì 10 gennaio) alle 21 la stagione di prosa 2013-14 al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri, per approdare sabato 11 gennaio alle 21 al Teatro Eliseo di Nuoro; domenica 12 gennaio alle 21 aprirà il cartellone del Teatro Garau di Oristano e infine, lunedì 13 gennaio sempre alle 21 sarà in scena al Teatro Centrale di Carbonia.

Moderna rilettura della tragedia di Sofocle, “Antigone ovvero una strategia del rito” racconta la storia della giovane figlia di Edipo, Antigone, che sceglie la morte pur di non rinunciare al dovere sacro di dar sepoltura al fratello Polinice (reo di aver combattuto contro la città di Tebe), disobbedendo così a un editto del re Creonte, suo zio, diventa emblematica, in un momento di incertezza e crisi dei valori, come testimonianza di rigore e coerenza con i propri ideali contro la cecità del potere, in un racconto corale che svela il sottile confine tra la maschera e il volto.

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Nell’ambito del XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo, teatro e danza, parola e canto si fondono in un’ “Antigone” contemporanea che rivela l’attualità del mito: contro una legge “ingiusta” che impone di non seppellire i morti nemici della città, la principessa ribelle, figlia di Edipo e nipote del re Creonte, sceglie di obbedire alle ragioni del cuore, officiando i riti funebri per il fratello Polinice, caduto per mano dell’altro fratello, Eteocle, mentre combatteva da esule per riconquistare il trono. Il ferreo divieto, dettato dalla ragione di stato, infrange più antiche norme e consuetudini religiose e contrasta con la pietas, punendo i trasgressori con la pena capitale; l’inflessibilità del nuovo sovrano, che rivendica l’inviolabilità del suo decreto, ne svela la debolezza, il desiderio di consolidare il recente potere e soprattutto l’ambizione personale e infine la cecità davanti alla catastrofe. Il coraggio di Antigone, la sua convinzione e la determinazione nel portare avanti il suo folle progetto a rischio della vita diventano emblematici non solo della giovanile incoscienza o meglio noncuranza davanti al pericolo, ma anche della ferma volontà di seguire i propri principi, di non arrendersi e non rinunciare ai propri ideali, a costo di pagare il prezzo più alto.

“Antigone ovvero una strategia del rito” – produzione CTB/ Teatro Stabile di Brescia in collaborazione con Le Belle Bandiere, con il sostegno del Comune di Russi – attinge parole e simboli dalla tragedia antica, per riproporli in seno a una moderna scrittura drammaturgica (ideata ed elaborata dalla regista Elena Bucci e da Marco Sgrosso), in cui si intersecano diversi livelli narrativi, e le voci appassionate e discordi dei protagonisti dialogano in contrappunto con l’identità collettiva e l’icastica presenza del coro.

In scena, con Elena Bucci e Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto e Gabriele Paolocà per un viaggio fino alle origini del mito e della tragedia greca; il disegno luci è di Maurizio Viani, la drammaturgia del suono di Elena Bucci e Raffaele Bassetti (direzione tecnica, Giovanni Macis; luci, Loredana Oddone).

“Antigone ovvero una strategia del rito” racconta di una scelta estrema davanti a un’alternativa inaccettabile: obbedire a un ordine ritenuto ingiusto e contrario all’etica e alla morale, alle proprie convinzioni, e in questo caso alle leggi divine; o ribellarsi, mettendo alla prova l’autorità e la legge, costringendole ad agire in un modo o nell’altro, a venire allo scoperto, per ristabilire la verità e la giustizia anche a costo del proprio sacrificio. Un dilemma tutt’altro che raro o insolito, nel passato come nel presente e presumibilmente nel futuro: la Storia dell’uomo ne propone innumerevoli esempi, che si risolvono spesso in una dicotomia del fare e dell’agire, ovvero in scelte “temerarie” o dolorose rinunce. La tragedia di Sofocle ne dà una sintesi perfetta, insieme al ritratto di un’indomita eroina, con pagine dense di pathos in cui il teatro si fa specchio e coscienza della comunità, tra lucidi ragionamenti e passione per la verità. Teatro politico in senso stretto, in cui si dibattono i temi centrali della polis- l’antica città-stato di Atene – e più in generale della Grecia: “Antigone” è un’opera emblematica, che mette in gioco le fondamenta stesse della civiltà rappresentando il conflitto tra vecchie e nuove leggi, in cui affiora un possibile contrasto tra sacro e profano, tra aspirazioni e necessità umane e volere divino, ma soprattutto una distanza, forse già allora incolmabile, tra etica e politica. Nessuno dei personaggi è immune da complessità e contraddizioni: Antigone brucia la sua giovane esistenza per un ideale, sceglie consapevolmente di rinunciare alla luce del giorno, all’amore di Emone, figlio di Creonte e suo futuro sposo, per non piegarsi a un ordine ingiusto, per non venir meno a un sacro dovere; e Creonte, cieco davanti alla sventura e sordo a ogni critica, da sovrano illuminato diventa tiranno, fino a precipitare se stesso e i suoi nella sciagura. Una grammatica di contrasti, tra Antigone, pura e coraggiosa, irriducibile ribelle e Creonte, incarnazione del potere, insensibile alle grida del suo stesso popolo; ancora tra Antigone, votata alla morte, e la sorella Ismene, “custode di vita”; tra Creonte, padre autoritario e inflessibile e Emone, che condividerà il destino dell’amata; e pure tra Creonte, arroccato sulle sue posizioni, dietro lo scudo del razionalismo e la forza della legge, e il cieco Tiresia, l’indovino che conosce la volontà degli dei e il destino degli uomini.

Sottolineano Elena Bucci e Marco Sgrosso: «“Antigone” di Sofocle ci ha colpito soprattutto per la straordinaria nettezza nell’affrontare un tema mitico ma al tempo stesso di sconcertante attualità e per la sorprendente semplicità poetica di una lingua capace di attraversare il tempo e le mode, senza nulla perdere dello splendore diretto della sua comunicatività. Ritroviamo in Antigone un pensiero caro e necessario: nessuno può togliere la libertà di rinunciare a tutto, anche alla vita, per difendere un credo, un atto, un’idea, un’utopia. In epoche tiepide e cariche di paura, ci appare salutare riflettere su un tema come questo.»

CeDAC – XXXIV Circuito Teatrale Regionale Sardo – Questa è la nostra Stagione – Stagione di Prosa 2013-2014 –

Come da comunicato stampa / Si ringrazia l’Ufficio stampa nella persona di Anna Brotzu

CTB Teatro Stabile di Brescia in collaborazione con Le Belle Bandiere e con il sostegno del Comune di Russi / progetto ed elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso /con: Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto, Gabriele Paolocà

Disegno luci: Maurizio Viani / drammaturgia del suono Elena Bucci e Raffaele Bassetti /suono e sensori Raffaele Bassetti /direzione tecnica Giovanni Macis / luci Loredana Oddone /regia di Elena Bucci

Con la collaborazione di Marco Sgrosso

(C.C.)

Il Distretto Idrografico della Sardegna ha realizzato un opuscolo informativo su “Acqua e Difesa del suolo in Sardegna” per promuovere tra gli studenti sulle scuole secondarie di primo e secondo grado la diffusione nella collettività, e segnatamente tra le nuove generazioni, della cultura in materia di tutela delle acque, di difesa del suolo e di servizio idrico integrato. L’opuscolo è stato pubblicato sul sito dell’Autorità di Bacino Regionale della Sardegna e affronta temi di particolare rilevanza educativa alla luce degli effetti disastrosi provocati dalla recente alluvione. 
L'acqua delle sorgenti di Domusnovas.

L’acqua delle sorgenti di Domusnovas.

Cresce l’attenzione della grande stampa internazionale per la Sardegna, come meta turistica. I sardi da sempre solari e ospitali ora sono indicati per una loro particolare qualità: l’attenzione per i bambini. Su questo tema si sofferma il Sunday Times, con un reportage di Jane Knight che invita i lettori a portare i propri figli in Sardegna per trascorrere delle vacanze attive.
«Austin Healy, ad esempio, sarà fra le leggende del rugby che insegneranno questa estate presso la Rugby Academy di una struttura sarda – scrive l’inviata -. I bambini fra i 5 ed i 15 anni non hanno bisogno di precedenti esperienze di rugby o di attrezzatura e si alleneranno su un campo regolare ogni mattina per una settimana. Anche i padri possono partecipare ad un match con le stelle che si terrà l’ultima sera, quando ai ragazzi verranno date una medaglia ed un attestato di partecipazione.»
Lo stesso domenicale del Times di Londra aveva dedicato alla Sardegna un altro reportage (consigliandola per vacanze rilassanti), dopo l’appello a venire nell’isola rivolto dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, all’indomani dell’alluvione del 18 novembre. Nel 2013 la Sardegna è finita in testa alla classifica delle spiagge più adatte ai ragazzi tra 0 e 18 anni, pubblicata nel rapporto “bandiere verdi dei pediatri”. L’isola ha battuto la concorrenza dell’Emilia Romagna e della Toscana.
Tuerredda 7

 

L’assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha prorogato al 14 febbraio 2014 la scadenza dell’avviso relativo ai finanziamenti destinati ai nidi e micronidi privati per la realizzazione di progetti altamente innovativi in ambito educativo e per l’incremento del numero di posti disponibili.

Possono beneficiare del contributo, fino ad un massimo di 200 mila euro, le sole strutture già esistenti e operanti in collaborazione con i comuni, le quali dovranno anche garantire una quota di compartecipazione pari ad almeno il 20% dell’importo richiesto.

Le domande di finanziamento dovranno pervenire, tramite servizio postale, altro servizio di recapito autorizzato o consegna a mano, al seguente indirizzo:

Regione Autonoma della Sardegna
Direzione generale delle politiche sociali
Servizio attuazione politiche sociali comunitarie, nazionali e regionali
Via Roma, 253
09123 Cagliari

Per informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) della Direzione generale delle politiche sociali, all’indirizzo sopra indicato, ai numeri telefonici 070 606 5856 e 0707 606 5369 o all’indirizzo e-mail san.politichesociali.urp@regione.sardegna.it