24 November, 2024
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Il mondo “grillino” è profondamente scosso dal “NO” del leader nazionale Beppe Grillo alla concessione del simbolo per la partecipazione alle elezioni regionali sarde del 16 febbraio. Le vicende che la scorsa primavera portarono alla mancata partecipazione del Movimento Cinque Stelle alle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale di Iglesias, avrebbero dovuto far suonare un forte campanello d’allarme tra i componenti dei vari circoli in tutta la Sardegna, ma evidentemente pochi le avevano dato il giusto peso e, alla prova dei fatti, si è ripetuto lo stesso film con scena finale fotocopia: il Movimento Cinque Stelle non sarà della partita il 16 febbraio, quando i sardi sceglieranno i loro rappresentanti nella massima istituzione regionale per i prossimi cinque anni.

Quanto è accaduto ha sicuramente del clamoroso, anche se chi ha un minimo di esperienza in materia, sa bene quanto sia difficile gestire un successo elettorale della portata di quello ottenuto dal Movimento Cinque Stelle negli ultimi 12 mesi. Lo spirito che ha originato il movimento è stato travolto dalla forza dei numeri e, conseguentemente, dalle ambizioni, anche personali, di quanto si sono avvicinati allo stesso prima e dopo l’esplosione maturata alle elezioni politiche 2013. Le contrapposizioni interne ai partiti ci sono sempre state – il caso più recente è quello del Partito Democratico che, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, ha rimesso in discussione l’esito delle elezioni primarie che avevano “incoronato” candidata alla presidenza della Regione per la coalizione di centrosinistra l’europarlamentare di Sorgono Francesca Barracciu, “costretta” da pressioni interne al suo stesso partito e da alcuni partiti della coalizione, a rinunciare alla propria candidatura, ma quando una forza politica è strutturata, bene o male che sia, alla lunga riesce a ritrovare il minimo di coesione necessario per andare avanti ed affrontare le competizioni elettorali, anche quelle meno “importanti” di quella regionale (è di due giorni fa la scelta dell’economista Francesco Pigliaru quale candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione). Nella storia recente delle istituzioni regionali, non si ricorda una rinuncia tanto clamorosa e dolorosa di un partito che, appena un anno prima, era risultato il primo in Sardegna.

Da più parti si è detto e scritto che si è in presenza di una crisi di crescita e che questa drammatica esperienza, per assurdo, potrebbe anche rivelarsi utile. Forse questa ipotesi potrà anche avere un fondamento, ma è certo che la delusione tra quanti nei mesi scorsi avevano lavorato tanto per questo appuntamento elettorale, sia per coltivare ambizioni personali sia per continuare a costruire un “cambiamento” reale del modo di fare politica e di gestire le istituzioni in Sardegna, è tanto grande, che potrebbe avere riflessi non proprio positivi per la crescita futura.

In politica, come nella vita di tutti i giorni, il “ferro va battuto quando è caldo”, perché non è affatto scontato che il passare del tempo lasci le cose invariate e conceda anche in futuro le stesse opportunità. La politica è un’evoluzione continua ed in pochi mesi, come è già accaduto un anno fa, tutto potrebbe cambiare e nessuno oggi è in grado di prevedere il futuro.

Beppe Grillo 2

Sono 34 i simboli presentati entro le 20.00 di ieri sera in Corte d’Appello, a Cagliari, per le elezioni regionali in programma il prossimo 16 febbraio e, come era nell’aria ormai da qualche giorno, non c’è quello del Movimento Cinque Stelle. L’assenza della lista del movimento di Beppe Grillo, pur non costituendo una sorpresa per le tormentate vicende che hanno caratterizzato gli ultimi giorni tra i circoli in tutta l’Isola, resta clamorosa. Il Movimento Cinque Stelle non più tardi di un anno fa era risultato il primo partito in Sardegna alle elezioni politiche e molti si attendevano un possibile nuovo exploit alle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, anche se in alcune regioni nei mesi scorsi si sono registrati risultati non proprio esaltanti. In Sardegna le prime avvisaglie di un certo disagio e, soprattutto, della mancanza di coesione interna, erano emerse in occasione delle ultime elezioni amministrative al comune di Iglesias, alle quali la scorsa primavera non venne presentata la lista del Movimento Cinque Stelle, ma pochi avrebbero osato solo ipotizzare la ripetizione di quella negativa esperienza nella ben più importante ed attesa scadenza delle elezioni regionali. Alla prova dei fatti, viceversa, si è giunti alla stessa conclusione.

I contrasti interni covavano da tempo e sono esplosi fragorosamente negli ultimi giorni, a tal punto che l’estremo tentativo di riavvicinamento delle parti per giungere alla definizione di un elenco di 60 candidati condiviso per strappare il sì di Beppe Grillo alla concessione del simbolo, è risultato vano. Il Movimento Cinque Stelle non sarà della partita elettorale e questa assenza, evidentemente, spariglia notevolmente le carte, rimettendo in discussione lo stesso risultato finale, perché è difficile se non addirittura impossibile prevedere come si distribuirà il consenso che sarebbe stato concentrato sul simbolo pentastellato.

Partiti e movimenti che non hanno nelle loro liste consiglieri regionali uscenti, dovranno raccogliere le firme e le liste dovranno essere presentate da domenica 12 sino alle ore 20.00 di lunedì 13 gennaio 2014.

Il prossimo presidente della Regione sarà il candidato che otterrà il maggior numero di voti validi (art. 1 comma 4 e art. 11 comma 2). Questo significa che, in presenza di una profonda frammentazione del voto, con tre grandi schieramenti ed un forte fronte indipendentista, è concreta la possibilità che per vincere le elezioni possa essere sufficiente superare la soglia del 30% dei voti. E’ evidente che saranno decisive le alleanze ed anche le forze minoritarie, in seno ad un’alleanza, potrebbero decidere la partita.

La legge statutaria all’art. 1, comma 7, prevede due soglie di sbarramento, con l’esclusione dall’attribuzione dei seggi:

a) i gruppi di liste che fanno parte di una coalizione che ottiene meno del 10 per cento del totale dei voti validi ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale;
b) i gruppi di liste non coalizzati che ottengono meno del 5 per cento del totale dei voti ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale.

Lo sbarramento al 5 per cento per i gruppi di liste non coalizzati, è evidente, costituisce un fortissimo freno alle ambizioni di chi starebbe pensando di fare corsa solitaria e quindi un’altrettanto forte spinta a stringere alleanze in seno alle coalizioni maggiori.

L’art. 13 fissa la ripartizione dei seggi ed il premio di maggioranza:

a) il 60 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti superiore al 40 per cento;

b) il 55 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti compresa tra il 25 ed il 40 per cento.

 

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Francesco Pigliaru 1 copia

Il Partito Democratico ha sciolto le ultime riserve ed ha scelto il professor Francesco Pigliaru, prorettore dell’Università di Cagliari dal 2009, quale candidato alla presidenza della Giunta regionale alle elezioni in programma il prossimo 16 febbraio.
Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Sassari nel 1978, ha conseguito il Diploma di Scuola Superiore di Economia “Enrico Mattei” di Milano nel 1979 e, nel 1981, il Master di Philosophy in Economics, presso l’ University of Cambridge.
Francesco Pigliaru è stato inoltre consigliere di Amministrazione del Banco di Sardegna dal 1998 al 2001 ed assessore regionale della Programmazione e Bilancio della Giunta Soru dal 2004 al 2006.
Con la designazione di Francesco Pigliaru, il Partito Democratico e quindi l’intera coalizione di centrosinistra hanno superato l’impasse determinato dal ritiro della candidatura dell’europarlamentare di Sorgono Francesca Barracciu, che era risultata vincitrice delle elezioni primarie svoltesi il mese scorso e successivamente è rimasta coinvolta nell’inchiesta della Magistratura cagliaritana sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari regionali.
Con Francesco Pigliaru sale a sette il numero dei candidati alla carica di governatore della Sardegna già in campo. Saranno della partita il governatore uscente, Ugo Cappellacci, alla guida della coalizione di centrodestra, formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, UDC, Riformatori Sardi, UDS (nelle prossime ore potrebbe essere ufficializzata anche la presenza del Partito Sardo d’Azione, già componente del centrodestra nella prima parte della legislatura appena conclusa); il deputato di Unidos, ex Forza Italia e Pdl ed ex presidente della Regione, Mauro Pili, che dovrebbe avere il sostegno di alcune liste, prevalentemente indipendentiste; la scrittrice Michela Murgia, candidata di Sardegna Possibile, una coalizione formata da Progres e da due liste civiche: Gentes e Comunidades; Pier Franco Devias per la lista Fronte Unidu; Cristina Puddu per la lista Meris di Doddore Meloni; Gigi Sanna, per il Movimento Zona Franca. Resta ancora incertezza sul candidato del Movimento cinque stelle e sulla sua stessa presenza alla competizione elettorale, dopo le polemiche dei giorni scorsi, ma i dubbi dovrebbero essere sciolti nelle prossime ore.
Ricordiamo che da quest’anno si voterà nuovamente in una sola giornata, il 16 febbraio. Venti consiglieri regionali verranno eletti nella circoscrizione provinciale di Cagliari, 12 in quella di Sassari, sei a testa in quelle di Nuoro e Oristano, cinque in quella di Olbia Tempio, quattro a testa in quella di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, due in quella dell’Ogliastra.

La mostra collettiva “Carbonia Compie 75 anni”, inaugurata lo scorso lo scorso 17 dicembre presso i locali dell’Auditorium della Grande miniera di Serbariu, proseguirà sino al 22 gennaio 2014.

Alla mostra partecipano diversi pittori provenienti dalla Sardegna, dall’Italia e dalla Polonia. L’evento vuole essere un omaggio degli artisti, che hanno contribuito al finanziamento della manifestazione, alla città di fondazione.

Carbonia di notte

Carbonia 2013:2014

Il Carbonia ha travolto il Sant’Antioco nel derby dell’ultima giornata del girone d’andata del campionato di Promozione regionale, con un punteggio che non lascia spazio a recriminazioni: 4 a 0. La squadra di Maurizio Ollargiu si è così messa alle spalle le due sconfitte consecutive subite nelle ultime settimane e va al giro di boa del campionato con 19 punti, al nono posto in classifica.
La giornata ha registrato una nuova sconfitta per l’Atletico Narcao sul campo della Ferrini, a Cagliari, dove ha concluso la partita in 8 uomini per 3 espulsioni.
Seconda vittoria consecutiva per il Siliqua, 1 a 0 sul campo del Sant’Elena, mentre il big match tra Lanusei e Pula si è concluso con la vittoria della capolista (2 a 1), ed il margine tra le due squadre e’ cresciuto a 4 punti (per il Pula e’ la prima sconfitta stagionale). Il Siliqua e’ sempre terzo ma ora ad un solo punto dal Pula.

Questa sera, alle ore 20.30, presso il Teatro Centrale di piazza Roma, si terrà il concerto di Enzo Favata, organizzato dall’Amministrazione comunale di Carbonia, assessorato alla Cultura.

L’artista isolano, uno dei nomi di prestigio del jazz internazionale, si esibirà insieme a Marcello Peghin, Danilo Gallo e Ut Gandhi.

Durante lo spettacolo saranno eseguiti brani di Miles Daves, dei Pink Floyd e di John Coltrane, passando dalla musica elettronica contemporanea alla melodia mediterranea, in un quartetto esplosivo che ricorda la faccia oscura della luna senza dimenticare il jazz, anzi espandendone il lato oscuro.

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Teatro Centrale 2008 1

La fiaba natalizia per eccellenza, che debuttò nel dicembre del 1892 al teatro Mariinskij di San Pietroburgo, “Lo schiaccianoci”, è lo spettacolo scelto dall’Associazione Enti per lo Spettacolo per salutare il nuovo anno con rinnovato slancio e passione: un balletto visionario, raffinato, dalle atmosfere oniriche, da regalarsi in occasione di queste lunghe feste natalizie.

Complici le musiche di Čajkovskij e le coreografie dei ballerini de “La Classique” diretti da Elik Melikov, lo spettatore avrà la sensazione di vivere dentro una favola, protagonista di un fantastico viaggio nel mondo dei sogni, fra topi, soldatini e uno schiaccianoci che, trasformato in principe, condurrà la sua bellissima Clara in una foresta innevata e popolata da fate danzanti.

Una serie di “quadri sospesi” ispirati al racconto di Hoffmann nella rivisitazione di Alexandre Dumas  e portati in scena  dal Balletto di Mosca La Classique con una espressione artistica innovativa che ben aderisce ai gusti di un pubblico contemporaneo.

Nel cast si contano circa cinquanta elementi d’indiscusso talento provenienti dalle più importanti accademie e strutture della danza internazionale: il Bolshoi di Mosca, il Kirov di San Pietroburgo, i Ballets Theatres di Kiev e Odessa. Stella del corpo di ballo è Nadejda Ivanova, ballerina talentuosa con una carriera costellata di prestigiosi premi e riconoscimenti: dal diploma al “Prix de Lausanne ‘98”, a quello di “The Hope of Russia”, al Premio speciale al IV International Competition “Prix Vaganova” di San Pietroburgo.

“Lo Schiaccianoci” sarà in scena il 6 gennaio al teatro Centrale di Carbonia, alle ore 21.00.

Il cast

Musiche: Pëtr Il’ič Čajkovskij:

Coreografie: Marius Petipa

Costume Designer: Elik Melikov

Scenografie: Evgeny Gurenko

Direttore di Palcoscenico: Sergey Bugakov

Disegno luci: Sergey Yurkin

Supervisione costumi :Nina Yurkina

Maître de Ballet: Ekaterina Karpova, Evgenia Novikova, Andrey Shalin

Direttore Artistico: Elik Melikov

Ruoli e Interpreti:

Clara: Nadeja Ivanova,

Ekaterina Shalyapina

Principe: Alexandr Tarasov

Sergey Kuptsov

Mr.Stahlbaum: Konstantin Rastegaev

Sua moglie: Susanna Avetisova

Fritz, fratello di Clara: E.  Migunov

Drosselmayer: R. Shuparskiy

Bambola Schiaccianoci: G. Akhmetova

K. Maksimova

Re dei Topi: Sergey Kuptsov

Colombina: Yu. Ovchinnikova

Yu. Utkina

Arlecchino: Alisher Salimov

Saraceno: David Toloraya

Due fiocchi di neve: Z. Chugunova, Y. Zingel

Danza Spagnola: N. Zheleznova, A. Antsupova, I. Kirilov

Danza orientale: G. Akhmetova, V. Pakhomov

Danza cinese:Y. Ovchinnikova, K. Maksimova, E. Migunov

Danza Russa: E. Karpova, Yu. Utkina, D. Toloraya

Pastorale: Yu. Proshkina, E. Ribchina, A. Salimov

«Saluto con piacere la notizia del voto unanime sul passaggio definitivo delle competenze in materia di Pro Loco all’assessorato del Turismo, anche nell’ottica di un immediato rilancio del sistema rappresentato da questi veri e propri presidi socio-turistici del territorio e in vista di urgenti riflessioni, assieme ai direttivi delle associazioni, e della definizione di piani d’azione.»
Così l’assessore regionale Luigi Crisponi commenta il voto del Consiglio regionale che ha sancito all’unanimità il passaggio delle competenze in materia di Pro Loco dalle Province alla Regione (in particolare all’assessorato del Turismo) a partire dal primo gennaio. L’assessorato regionale disporrà da quest’anno di due milioni di euro per le Pro Loco.
«Esse – conclude Crisponi – prendendo vita e forma all’interno delle varie realtà sarde, sono come un “faro sempre acceso” sulle peculiarità, le specialità, le specificità identitarie di ciascun territorio, in particolare delle piccole comunità.»

 

Il derby Carbonia-Sant’Antioco chiude il girone d’andata del campionato di Promozione regionale di calcio. La squadra mineraria cerca il riscatto dopo due sconfitte consecutive che hanno lasciato molto amaro in bocca, prima la beffarda quanto immeritata battuta d’arresto interna con l’Anspi Frassinetti, alla quale ha concorso una pessima direzione arbitrale, poi quella subita di misura sul campo del Quartu 2000. Il Sant’Antioco, da parte sua, e’ reduce da una sconfitta interna subita ad opera dell’Arbus, diretta concorrente nella lotta per la salvezza.
L’Atletico Narcao, vittorioso per 2 a 0 nell’ultima partita del 2013 contro il Sant’Elena, aprirà il nuovo anno con la difficile trasferta sul campo della Ferrini Cagliari.
Il Siliqua, infine, ritornato alla vittoria con il modesto Su Planu (2 a 1), renderà visita al Sant’Elena, a Quartu.
L’ultima giornata del girone d’andata assegna il titolo di campione d’inverno nello scontro al vertice tra Lanusei e Pula, divise da un solo punto (33 a 32). Il Pula e’ l’unica squadra ancora imbattuta, il Lanusei ha perso una sola volta.

Pallone

Domenica 5 gennaio si svolgerà in Piazza Municipio, a Iglesias, il tradizionale appuntamento della “discesa” della Befana dal campanile della chiesa di Santa Chiara, dedicato in particolare ai bambini.
L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione turistica Pro Loco in collaborazione con il distaccamento dei Vigili del fuoco di Iglesias e con l’Amministrazione comunale di Iglesias.
La manifestazione avrà inizio alle ore 18.00 e la “discesa” della Befana e’ prevista alle ore 19.00.