20 July, 2024
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La quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), che ha cominciato l’esame del DL 130 – Giunta regionale – Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio, la semplificazione ed il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia, con le audizioni dei rappresentanti di categorie produttive e sindacati.

A nome delle associazioni di categoria, il segretario regionale della Cna, Francesco Porcu, ha espresso apprezzamento per il testo, «che propone un quadro di certezze e di semplificazioni in grado di superare una stagione emergenziale e dogmatica». «Piuttosto – ha aggiunto – siamo preoccupati per un possibile vuoto normativo che avrebbe ripercussioni negative per un settore già in grande sofferenza con ben 26.000 unità in meno e comunque ancora in condizioni di dare molto al Pil regionale».

Nel merito, Porcu ha sollecitato più flessibilità in alcune parti del testo, auspicando fra l’altro la rimozione del limite dei piani attuativi per gli interventi consentiti, un’apertura sui centri storici (finora esclusi fatta eccezione per i fabbricati in cui risiedono disabili), l’estensione ai camping ed alle strutture all’aria aperta degli incrementi volumetrici per le strutture turistiche e, in materia di semplificazioni, l’utilizzo della comunicazione di inizio lavori in tutti gli interventi che non riguardino le parti strutturali del fabbricato.

Luca Murgianu, della Confartigianato, dopo aver ricordato che in questi anni il settore è riuscito a contenere il crollo occupazionale solo grazie al piano casa, ha affermato che la Sardegna ha bisogno di una legge «stabile, chiara, senza ideologie e senza tabù». «Sotto questo profilo – ha aggiunto – i limiti previsti per i centri storici e le zone agricole appaiono eccessivi se davvero si vuole puntare con decisione al recupero del nostro patrimonio edilizio». «Noi proponiamo – ha concluso – di introdurre in queste zone, come in quelle costiere, una premialità contenuta e legata, per esempio, alla qualità architettonica e all’utilizzo dei nostri materiali tipici.»

Aprendo la serie degli interventi delle organizzazioni sindacali, il segretario della Filca-Cisl Giovanni Matta ha messo l’accento sul momento delicatissimo della categoria che, con una buona legge, «può rappresentare per la Sardegna un moltiplicatore di opportunità, purché ci siano certezze, percorsi condivisi e tempi brevi». Matta ha inoltre sostenuto che esistono le condizioni per una nuova edilizia del futuro, «che dovrà essere fondata su quattro pilastri: qualità, sostenibilità, innovazione, rispetto delle norme» con una attenzione particolare alla valorizzazione dei materiali tipici dell’Isola, «senza dover più assistere a situazioni come quella dei cantieri della Sassari-Olbia, dove si utilizzano materiali di importazione».

Per la Cgil, il segretario Antonio Piludu ha evidenziato la necessità di rafforzare i riferimenti della legge alla qualità architettonica ed all’efficienza energetica prevedendo, nello stesso tempo, una parte dedicata all’edilizia residenziale pubblica ed alla rigenerazione urbana delle periferie. «Una strada – ha spiegato – che può aprire l’accesso ai fondi europei incentivando i proprietari alla riqualificazione». Per quanto riguarda alcuni articoli del testo, l’esponente della Cgil ha formulato due proposte: sostituire il silenzio-assenso («molto spesso i Comuni non riescono a rispondere nei termini, non per loro volontà») con l’intervento di un commissario ad acta e portare la premialità volumetrica anche oltre il 40% per le aziende che trasferiscono la loro sede produttiva da un’area a rischio idrogeologico ad una “sicura”.

Parlando per la Fenea-Uil Gianni Olla si è detto convinto che «una edilizia sostenibile capace di garantire certezze sugli interventi e sui tempi può accompagnare positivamente l’economia regionale verso la ripresa: in questi anni abbiamo avuto il 70% degli occupati in meno ed il 60% delle ore lavorate in meno, adesso possiamo e dobbiamo ripartire».

Il segretario regionale di Legambiente Vincenzo Tiana ha aperto la parte finale dell’audizione, dedicata alle associazioni ambientaliste. Secondo Tiana, intanto, «dal disegno di legge non è arrivato quel primo segnale forte in materia di restauro idrografico e idrogeologico, che sarebbe stato auspicabile proprio nella ricorrenza delle terribili calamità naturali che hanno colpito la Sardegna». «In secondo luogo – ha osservato – a differenza dell’accordo Stato-Regioni sui piani casa che aveva carattere temporaneo questa legge stabilizza un regime di deroghe permanenti, disincentivando nei fatti i Comuni dal predisporre i Piani urbanistici». «La strada maestra invece – ha concluso – resta quella della pianificazione con cui si crea quella qualità architettonica che i piani casa hanno peggiorato».

Ad avviso di Maria Paola Morittu, rappresentante di Italia Nostra, «il disegno di legge contiene una questione preliminare insuperabile: non può diventare legge della Regione se prima non viene sottoposto alla procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica), come prescrive la normativa europea confermata da vasta giurisprudenza». Morittu ha poi contestato che la legge possa raggiungere l’obiettivo di contenere il consumo di suolo. «Supponiamo – ha immaginato – che ciascuna delle 4.000 strutture ricettive della Sardegna presenti un progetto di ampliamento di appena il 25%, numero bassissimo: in Sardegna avremmo ben 25 milioni di metri cubi in più.»

«La vera lacuna di questa legge è la pianificazione sostenibile – ha dichiarato Antonello Secci del Wwf – soprattutto nei centri urbani degradati; sotto questo aspetto è la classica montagna che ha partorito il topolino.» E’ profondamente sbagliato, inoltre, «concedere nuove cubature nelle aree a 300 metri dalla costa e nelle zone agricole di piccole dimensioni da 1 a 3 ettari».

Il presidente Antonio Solinas, al termine delle audizioni, ha assicurato che l’impegno comune della commissione è quello di procedere a tappe forzate «in modo da approvare il disegno di legge già nella prossima settimana per sottoporlo all’esame del Consiglio delle autonomie locali». «Questo significa – ha precisato – che andremo incontro ad un brevissimo vuoto normativo, forse di pochi giorni». «La commissione – ha proseguito – ha recepito le indicazioni sull’uso dei materiali locali, l’inclusione dei centri storici e dei piani di edilizia residenziale pubblica; siamo consapevoli che questo disegno di legge è l’inizio di un percorso, che sarà seguito dalla legge urbanistica e dal Piano paesaggistico, ma intendiamo procedere fin da subito con chiarezza e trasparenza».

Rispondendo, infine, ai rilievi delle associazioni ambientaliste, il presidente ha detto di non credere all’obbligatorietà della procedura di Vas, «anche perché fin dall’avvio dell’iter del disegno di legge si è lavorato in stretta collaborazione con l’assessorato dell’Ambiente».

L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha approvato le modalità procedimentali per lo svolgimento delle elezioni di due direttori di biblioteche di ente locale, un responsabile dei sistemi bibliotecari e un rappresentante degli archivi storici di ente locale.
Le elezioni si svolgeranno il 16 dicembre 2014, dalle ore 10.00 alle 16.00, presso i due seggi elettorali degli uffici del Servizio beni librari, biblioteca e archivio storico regionali di Cagliari (Biblioteca regionale in Viale Trieste, 137) e Sassari (Settore beni librari di Sassari in Viale Umberto, 72).
Gli aventi diritto all’elettorato attivo, o loro delegati, dovranno presentarsi muniti di documento di riconoscimento e di idonea documentazione atta a dimostrare l’incarico ricoperto.

Da oggi 18 novembre, fino al 31 dicembre 2014, resterà aperto il bando per l’assegnazione dei fondi raccolti lo scorso anno dopo l’emergenza alluvione, pari a oltre 5 milioni di euro, frutto della raccolta solidale avvenuta tramite SMS.
La Croce Rossa Italiana e la Regione Sardegna, in base a un protocollo d’intesa siglato di recente, nel quale vengono definite le procedure per l’erogazione dei fondi, pubblicano il bando sui propri siti web.
Il bando, in particolare, individua tre categorie per l’assegnazione delle donazioni: 1) i familiari o conviventi delle vittime dell’alluvione, residenti in Sardegna; 2) le famiglie la cui abitazione principale sia stata colpita dall’alluvione e soggetta a sgombero; 3) i beni mobili registrati ad uso privato danneggiati dall’alluvione.
Alla chiusura del bando, la Protezione Civile della Regione Sardegna si occuperà della gestione informatica delle domande pervenute e della compilazione dell’elenco degli aventi diritto, nonché dei rapporti con gli enti locali di riferimento. La graduatoria finale di assegnazione e la determinazione del relativo contributo agli aventi diritto saranno definiti dalla Croce Rossa secondo i tempi previsti dal bando stesso.

Maurizio Calamida 9 copia

Venerdì scorso il direttore generale della Asl 7, Maurizio Calamida, ha pubblicato sul sito internet aziendale un comunicato rivolto ai dipendenti del comparto sulla vertenza delle “fasce retributive”, recupero indennità, pagamento produttività.

Questo il testo integrale pubblicato sul sito internet aziendale.

«In relazione alla ben nota vicenda delle fasce, delle trattenute in busta paga, del pagamento della produttività degli anni scorsi (2004, 2005,2006, 2007, 2008, 2009) e quella del 2013, con il presente comunicato l’Azienda intende rendere note ai Dipendenti le iniziative ed azioni attualmente in corso per cercare di trovare delle soluzioni che possano risolvere la vicenda, possibilmente in modo completo, definitivo e comunque riferito a
tutti, sia gli attuali Lavoratori, sia i Pensionati, sia coloro che nel corso degli ultimi anni sono purtroppo deceduti.
Intanto si prende atto con piacere, stando alle notizie di stampa, che alcuni  rappresentanti sindacali territoriali hanno avviato una interlocuzione con i Funzionari regionali per trovare delle soluzioni – non si sa se di natura politica o tecnica – che presto dovrebbero essere annunciate e che, ovviamente, si attendono con grande interesse.
Detto ciò, peraltro, è opportuno anche informare che questa Azienda già dallo scorso mese di luglio aveva studiato un proprio piano di intervento che fosse ovviamente rispettoso delle innumerevoli leggi, norme, vincoli, circolari, direttive, ecc.
Non è stato semplice, ma con l’ausilio di un esperto Legale, il Prof. E. Mastinu dell’Università di Cagliari una ipotesi è stata delineata; naturalmente quest’ultima dovrà essere valutata dal Collegio dei Sindaci, e dovrebbe essere condivisa anche dalla Regione che ha già manifestato interesse alla questione ed oltre tutto ha funzioni di controllo su determinati atti e provvedimenti.
Si rende noto inoltre che copia del parere legale è stata inviata anche al Ministero delle Finanze ed alle Organizzazioni Sindacali.
In sintesi l’ipotesi di lavoro è la seguente.
L’Amministrazione nei mesi scorsi ha proceduto alla rideterminazione dei 3 fondi contrattuali degli anni passati (condizioni di lavoro; progressioni economiche/ fasce; produttività) a causa della illegittimità della loro precedente costituzione (come del resto sentenziato dal Tribunale di Cagliari e dichiarato dalla Corte dei Conti); conseguentemente è stato quindi ridotto il fondo fasce che è risultato a quel punto non più capiente e si è dovuto iniziare a procedere al recupero mensile nei confronti dei Dipendenti, recupero tuttora in corso; contemporaneamente è stato rimpinguato il fondo della produttività che invece in precedenza era stato praticamente azzerato. Le risorse così rideterminate sono state accantonate in bilancio e quindi esistenti e spendibili.
L’ammontare di queste risorse (destinate al personale) risulta essere praticamente comparabile con l’ammontare del debito che i dipendenti hanno nei confronti dell’Azienda per il caso fasce.
L’idea è quindi quella di compensare per il personale i debiti ed i crediti che dovrebbero, appunto, pareggiarsi. In questo modo si azzererebbe il debito indicato nelle singole lettere inviate a suo tempo a ciascun lavoratore che quindi non dovrebbe restituire più nulla, e con la ovvia conseguenza che l’Amministrazione interromperebbe da subito il prelievo mensile dalle buste paga.
In questo modo rimarrebbero comunque intonse e spendibili le risorse della produttività del 2014 senza la necessità di “congelare” somme future destinate a queste finalità.
Non solo.
Le risorse del fondo fasce, nel frattempo ricreatosi, potranno essere utilizzate per l’anno 2014 per la attribuzione di una fascia agli aventi diritto secondo la graduatoria che dovrebbe essere stilata come prescrive il CCNL; tuttavia è bene precisare che quest’ultima soluzione potrà essere perseguita solo se il Governo abolirà l’attuale divieto. In ogni caso le risorse non andranno perdute.
Un altro aspetto positivo della ipotesi aziendale sarebbe rappresentato dal fatto che residuerebbero risorse dalla produttività 2013 sufficienti a soddisfare le legittime aspettative anche di tutto il personale non coinvolto dalla vicenda dei recuperi.
Questa, si è detto, sarebbe la soluzione studiata dall’Azienda. Tuttavia, è bene ricordare che tutto il percorso descritto deve essere necessariamente valutato dal Collegio Sindacale e, ci si augura, condiviso dalla Regione con un suo “via libera”.
L’iter è stato avviato. Si spera – a breve – si possano avere positive risposte.»

Consiglio comunale Carbonia 17 copia

Il presidente Ignazio Cuccu ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta straordinaria per il 24 novembre 2014, alle ore 17.30.

All’ordine del giorno figurano cinque punti:

• interrogazioni e interpellanze;

• la mozione sull’intitolazione di una vita o piazza cittadina;

• la mozione sulla proposta di modifica del regolamento comunale per le aree comprese nel Piano per gli Insediamenti Produttivi (P.I.P.);

• l’approvazione definitiva della variante n° 3 al Piano Urbanistico Comunale – variazione standard da S1 a S2 dell’ex scuola materna di Vico Filzi, a Serbariu;

• la rinegoziazione dei prestiti ordinari della Cassa Depositi e Prestiti.

 

 

 

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Le commissioni consiliari regionali tornano al lavoro da questa mattina.

La Prima commissione (Autonomia e ordinamento regionale), presieduta da Francesco Agus (Sel), si riunirà oggi, 18 novembre, alle 16,30. All’ordine del giorno: Esame emendamenti al disegno di legge 72/A (misure urgenti in materia di organizzazione della Regione).

Oggi, si riunirà, alle 10,30 anche la Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Gavino Manca (Pd). All’ordine del giorno il progetto di legge n° 76 (norme per l’istituzione di un servizio pubblico regionale per l’informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda) e il Programma regionale di sviluppo. XV Legislatura. 2014-2019). I lavori proseguiranno nel pomeriggio alle 16,30.

La Terza Commissione (Programmazione, bilancio e politiche europee), presieduta da Franco Sabatini, si riunirà oggi alle 10.00. All’ordine del giorno l’audizione delle parti sociali e dei rappresentanti delle categorie produttive sul Programma regionale di sviluppo – XV LEG. 2014-2019. I lavori proseguiranno nel pomeriggio.

La Quarta commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità), presieduta da Antonio Solinas (Pd), si riunirà oggi 10,30. All’ordine del giorno il disegno di legge n° 130 (norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia):

– ore 10,30 audizione di: ANCE Sardegna, ANAEPA Confartigianato, CNA costruzioni, Collegio ANIEM Sardegna, Legacoop, FENEA UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL;

– ore 12 audizione di: Legambiente, Gruppo di intervento giuridico, Italia Nostra, WWF. I lavori proseguiranno nel pomeriggio alle 16.00 con l’esame del D.L. n° 130.

La Quinta commissione (Attività produttive), presieduta da Luigi Lotto (Pd), si riunirà oggi, alle 16,30. All’ordine del giorno: P.L. 139 (modifiche ed integrazioni alla legge regionale 7 agosto 2014, n. 16 (Modifiche in materia di agricoltura e sviluppo rurale: agro biodiversità, marchio collettivo, distretti); progetto di legge n° 28 (POR FESR Sardegna 2007-2013. Asse VI “Competitività”, Linea di attività 6.3.1.a “Azioni di sistema e supporto all’internazionalizzazione delle imprese”. Utilizzo economie e partecipazione all’Expo 2015. Direttive di attuazione); Parere sulle parti di competenza del Programma regionale di sviluppo XV legislatura 2014-2019; progetto di legge n° 45 (legge regionale per l’incentivazione dell’allevamento apistico e per la tutela e la salvaguardia dell’Apis mellifera ligustica); progetto di legge n° 61 (disposizioni in materia di apicoltura); T.U. PP.LL. 58-79-107-115-121-122 (multifunzionalità in agricoltura).

La Sesta commissione (Sanità e politiche sociali), presieduta da Raimondo Perra (Psi), si riunirà oggi, alle 10,30. All’ordine del giorno: Parere sulle parti di competenza del Pogramma regionale di sviluppo. XV Legislatura. 2014-2019). Audizione dell’assessore della Sanità e parere su:  

– Borse di studio per la frequenza delle Scuole di Specializzazione della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Sassari, a.a. 2013/2014. Euro 174.052,35. Capitolo SC02.1118 della U.P.B. S02.04.010);

– (Legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, art. 8, comma 10. Borse di studio in favore dei laureati medici e non medici per la frequenza delle Scuole di Specializzazione in discipline non mediche delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera. Anno accademico 2013/2014. Euro 232.069,80 – Capitolo SC02.1118 dell’U.P.B. S02.04.010);

– (Contratti di Formazione Specialistica per la frequenza delle Scuole di Specializzazione in discipline mediche delle Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università degli Studi di Cagliari e di Sassari – a.a. 2013/2014. Euro 2.550.000. Capitolo SC02.1118 – U.P.B. S02.04.010).

– (L.R. 17 maggio 1999, n. 17. Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna. Programma annuale esercizio 2014. Modifiche ed integrazioni al Piano triennale per lo sport 2013-2015). I lavori occorrendo proseguiranno nel pomeriggio.

Sabato mattina la Sala conferenze del Museo del borgo medioevale di Tratalias, ha ospitato un incontro organizzato dall’Interclub Rotary Carbonia Iglesias Cagliari. Il sindaco di Tratalias, Marco Antonio Piras, ha sottolineato il grande lavoro svolto a Tratalias dalla passione dei cittadini e dalle Amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi decenni. Un grande sforzo di collettivo che ha permesso il recupero di un patrimonio architettonico unico nel suo genere, il borgo medioevale di Tratalias, nel quale spicca un gioiello dell’architettura romanica sardo-pisana, la Cattedrale di Santa Maria di Monserrat.

Il recupero, durato anni, realizzato in parte con finanziamenti pubblici, è pronto ad accogliere un turismo culturale di alto livello. Le sue botteghe si stanno popolando di artigiani di ogni genere per far rivivere la cultura del territorio tutto. Sono attivi eventi culturali per attirare visitatori e fruitori e rimettere in moto la piccola economia del borgo.

Come sindaco, Marco Antonio Piras ha dato immediata ospitalità al Progetto “Sulcis Lab” proposto dal Rotary, mettendo a disposizione locali e botteghe artigiane, per sperimentare questa azione di rilancio dell’artigianato locale. L’Amministrazione ha in programma di dare un contribuito per dare ospitalità agli studenti e docenti che realizzeranno questo laboratorio di progettazione di nuovi oggetti di artigianato per un mercato internazionale.

Dopo il sindaco, è intervenuto il presidente del Club Carbonia, Stefano Carbone, che ha ribadito quanto il Sulcis Iglesiente sia un’area dove, sino ad ora, troppo poco si è fatto e dove vi è moltissimo da fare per il recupero di un artigianato che sta scomparendo. Una “miniera” preziosa che non è mai stata scandagliata in profondità in modo sistematico e coordinato, in modo colto. Questo percorso è reso più difficile dal tradizionale individualismo dell’artigiano sardo, dalla scarsa conoscenza di nuovi mercati e dall’eccessiva frammentazione settoriale delle organizzazioni di categoria, che rende difficili azioni coordinate anche nell’ambito di un solo settore, come ad esempio quello dei tessuti e dei tappeti.

Stefano Carbone ha sottolineato che è necessario un lavoro che parta da questa convinzione di esseri speciali in una terra speciale unica al mondo. Partecipare e controllare affinché una classe politica nuova (come l’esempio del sindaco di Tratalias) spiani la strada ad idee innovative che coinvolgano le migliori e più vive forze della Sardegna, da quelle artigiane a quelle creative di nuovi talenti, come è appunto lo IED (Istituto Europeo di Design) preposto alla formazione dei nuovi creativi del futuro. Per questo è nato il progetto “Sulcis-Lab” che manifesta quanto il volontariato Rotary sia sensibile alla crisi del territorio.

Il presidente del Rotary Club di Carbonia ha rivolto un ringraziamento particolare al sindaco di Tratalias che ospiterà gli allievi IED e i prossimi workshop, avvicinando artigianato e “giovani designers” per creare nuovi oggetti che rappresenteranno il Sulcis Iglesiente nella Milano di EXPO 2015.

L’intervento del presidente del Rotary Club di Iglesias, Giovanni Cui, ha evidenziato l’entusiasmo e le aspettative degli artigiani di Iglesias e del territorio che, attraverso questo progetto sperano di avere, oltre che  una importante crescita professionale, grazie a questa mescolanza di saperi, anche una occasione di innovazione delle proprie produzioni e un significativo ritorno economico e di visibilità.

L’intervento  del presidente del Rotary Club Cagliari, Mario Figus, ha sottolineato quanto sia sentita la collaborazione dei soci del Club di Cagliari per lo sviluppo del Sulcis Iglesiente. Il progetto era tra i migliori proposti per Cagliari Capitale Europea 2019 esposto al Ghetto. Una sinergia che dura da anni e che ha visto impegnato il Club del capoluogo anche per il progetto per il recupero delle aree a discarica della Grande Miniera di Serbariu e nel recente Eco-Campus del 2013, nel quale giovani progettisti provenienti da tutta Europa, attraverso workshop, hanno sperimentato nuove tecniche di recupero.

Ha concluso l’incontro, l’ing. Giuseppe Casciu, che ha vissuto da vicino la storia del recupero del Borgo come progettista. Un racconto che ha fatto rivivere le varie fasi della ristrutturazione del Borgo e della Cattedrale, sottolineando il rapporto umano con la popolazione, per ottenere un risultato sorprendente ed affascinante. Il recupero di un luogo nel quale il tempo sembra essersi fermato.

Al termine dell’incontro, è stata effettuata la visita guidata del Borgo medioevale, dei suoi artigiani e della Cattedrale di Santa Maria di Monserrat.

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Domani, mercoledì 19 novembre, presso la Sala Anfiteatro della Regione Sardegna, in via Roma 253, con inizio alle ore 9.30, verrà presentata la Carta Bioclimatica della Sardegna, realizzata dal Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS, il Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’Università degli Studi di Sassari e la Scuola di Scienze agrarie, forestali, alimentari e ambientali dell’Università degli Studi della Basilicata, attraverso l’analisi del territorio basata sul modello bioclimatico denominato “Worldwide BioclimaticClassification System” proposto da Rivas-Martìnez, che mette in relazione le grandezze del clima quali temperatura e precipitazioni con la distribuzione di specie e comunità vegetali sulla superficie terrestre (Rivas-Martìnez, 2004).
L’evento di presentazione della Carta Bioclimatica della Sardegna è articolato in due momenti. Nella prima parte, dopo i saluti da parte del direttore Generale dell’ARPAS, ing. Alessandro Sanna e del prof. Roberto Furesi, direttore del Dipartimento di Scienze della natura e del territorio dell’Università degli Studi di Sassari, è previsto l’intervento dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, prof.ssa Donatella Spano. Seguiranno le relazioni degli autori della Carta che esporranno la metodologia utilizzata per la sua elaborazione, le applicazioni sugli studi della vegetazione in Sardegna e le possibili applicazioni e gli studi bioclimatici in Italia. Le relazioni saranno precedute da un intervento che affronterà il tema della scienza del clima.
La seconda parte è dedicata alla tavola rotonda “La Carta Bioclimatica: un nuovo strumento per la pianificazione e la gestione del territorio e delle risorse ambientali della Sardegna” che costituisce l’occasione per un confronto e un proficuo scambio di idee tra gli Enti potenziali utilizzatori della Carta.
L’evento si inserisce nell’ambito delle iniziative del “GlSday 2014: alla scoperta dell’informazione geografica” che il 19 novembre celebra in tutta Italia la cultura e la tecnologia geografica. La partecipazione all’evento è aperta e gratuita.

L’incontro con la Giunta regionale, ha concluso questa mattina, in Viale Trento, a Cagliari, la marcia “Unica” per il lavoro dei lavoratori Meridiana dichiarati in esubero dalla compagnia aerea.
«La Regione non è la vostra controparte – ha detto il presidente Pigliaru ai lavoratori che ieri avevano incontrato i lavoratori ex Alcoa nel presidio dello stabilimento di Portovesme -. Al contrario, siamo quotidianamente impegnati al vostro fianco per arrivare alla soluzione dei problemi. C’è da dire che non esistono situazioni uguali, ogni vertenza ha una storia a sé che va affrontata in maniera differente, esattamente come stiamo facendo a tutti i tavoli. Il compito dell’istituzione è certamente quello di accompagnare ogni singolo lavoratore nella difesa dell’occupazione, ma non quello di mantenere in piedi imprese non più efficienti.»
«L’impegno della Giunta è davanti agli occhi di tutti – ha aggiunto l’assessore del Lavoro Virginia Mura – lo dimostra la delibera approvata lo scorso ottobre che stanzia 26 milioni di euro per le politiche attive per il lavoro e per la riqualificazione e ricollocazione di coloro che non usufruiscono più degli ammortizzatori sociali. Ricordo – ha aggiunto l’assessore – che anche le misure previste da Garanzia Giovani vanno nella medesima direzione.» 
Tra gli altri, al confronto di oggi con il presidente Francesco Pigliaru, hanno preso parte diversi dipendenti della compagnia aerea Meridiana: «Si tratta di un vettore essenziale per la nostra idea di Sardegna – ha spiegato il presidente ai delegati dei lavoratori – ma in questo momento è importante che la società operi un deciso rilancio». L’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, ha ricordato che il prossimo venerdì si terrà il programmato incontro tra la Regione e i vertici di Meridiana. «In quella sede rappresenteremo all’azienda le criticità segnalate dai lavoratori e da noi condivise, e in particolare quelle connesse al dualismo aziendale, alla reale portata del piano industriale e alla gestione degli ammortizzatori sociali».
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Il consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) ha presentato un’interrogazione «sulla condizione spaventosa di tantissime aziende impossibilitate al pagamento dei tributi richiesto da Equitalia».

«Equitalia è un ente da revisionare profondamente – dice Tocco -, con sistemi che vengano incontro alle esigenze delle imprese e delle famiglie. Il livello di tassazione è sempre più esorbitante, con cifre da capogiro per una grande fetta di famiglie, che si trovano in un attimo nel tunnel della sofferenza».

«Equitalia è una società che si contraddistingue per l’abnorme peso (spesso superiore al 50 per cento del debito originario) delle sanzioni accessorie, degli interessi e degli altri costi – aggiunge Tocco – e questo fattore pare costituire un’autentica prevaricazione, che sfugge ad ogni controllo di legalità e di legittimità, riservando solo all’esito di un giudizio (non breve) la soddisfazione delle ragioni del debitore escusso, che spesso nel frattempo esaurisce la possibilità di saldare il debito dovuto».

Viste le condizioni della Sardegna, sempre più immersa in un baratro economico senza via d’uscita, l’esponente degli azzurri sollecita con forza un intervento urgente per bloccare temporaneamente le cartelle inviate da Equitalia: «Perché l’Isola – conclude Tocco – si trova in uno stato di impotenza di fronte a procedure esattive così estreme, che portano anche al blocco dei beni immobili e delle poche risorse in mano alle famiglie. Una situazione davvero assurda, da rigettare senza mezzi termini. Ecco perché è opportuno che il presidente della Regione Pigliaru si attivi per trovare soluzioni nei confronti di questa piaga, con tantissime famiglie esasperate dalle richieste inarrivabili di Equitalia».