27 November, 2024
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Francesco Pigliaru 4
Ricorre domani il primo anniversario dell’alluvione che un anno fa ha duramente colpito la Sardegna. Oggi, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, e gli assessori della Difesa dell’Ambiente e dei Lavori Pubblici, Donatella Spano e Paolo Maninchedda, hanno presentato il lavoro della Giunta regionale, improntato all’idea di mitigazione del rischio. Politiche attive di organizzazione nella gestione della protezione civile per far funzionare in modo efficiente la macchina della sicurezza e massima accelerazione dei tempi per reperire le risorse e per ricostruire in maniera adeguata, i principi chiave della strategia.

«È preciso dovere dell’ente pubblico far sì che il rischio sia ridotto il più possibile, lavorando su tre fronti: efficacia del sistema di allarme, piccoli interventi sul territorio come la pulizia dell’alveo dei fiumi e grandi modifiche che portano a una trasformazione anche profonda di quanto già esiste, dando una accelerazione decisa per sbloccare ciò che è stato a lungo bloccato – ha dichiarato il presidente Francesco Pigliaru -. È così che stiamo agendo, mettendo al primo posto le politiche attive per la prevenzione. La protezione civile, che deve essere una macchina ottimamente organizzata in cui ognuno deve fare bene la propria parte, ora ha finalmente il Centro Funzionale decentrato e abbiamo già presentato il Manuale Operativo delle Allerte. Dopo 10 anni dall’alluvione di Villagrande del 2004, firmiamo oggi i primi due progetti dei sei per la ricostruzione, ed entro dicembre saranno appaltati lavori per 11 milioni di euro. Si sblocca anche la situazione di Capoterra, dove in primavera si apriranno i cantieri per i lavori del primo lotto, quello di Rio San Gerolamo, che saranno conclusi entro il 2015. Significa che tutto ciò che possiamo fare subito lo facciamo e, in parallelo, lavoriamo per semplificare i percorsi, con la consapevolezza che difficilmente avremo risorse per fare tutte le opere pubbliche necessarie. Da questo punto di vista, il disordine che regna in ambito nazionale crea incertezze. È tempo di avere subito da parte dello Stato un quadro chiaro di come sono state affrontate le emergenze in Italia regione per regione: sulla base di quei dati siamo decisi ad ottenere tutto ciò che ci spetta. A parità di danno, non vogliamo un euro in più rispetto alle altre regioni, ma rivendicheremo con forza qualunque euro dovesse risultare in meno.»

Sulle politiche per il sistema della sicurezza è intervenuta l’assessore, Donatella Spano, che ha illustrato i nuovi cardini della gestione della sicurezza, ovvero il Centro Funzionale decentrato, il Manuale operativo delle allerte e la comunicazione dell’emergenza, annunciando inoltre la presentazione di un disegno di legge istitutivo di un Fondo speciale per le emergenze che permetterà di erogare le risorse in tempi brevissimi e di trasferire le donazioni.

L’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, infine, ha fornito le cifre relative agli interventi specificando risorse disponibili, destinazioni e stanziamenti effettuati. A fronte di una stima dei danni di circa 660 milioni di euro, sono 185 i milioni disponibili di cui 16.3 milioni di fondi di solidarietà UE attesi entro dicembre e 46 milioni di euro già impegnati dall’assessorato per interventi urgenti e mitigazione del rischio idrogeologico.

 

Giovannino Deriu

Una legge di riordino sull’istruzione e la formazione professionale in Sardegna. E’ la proposta del segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra sarda, Giovannino Deriu.

«La Giunta Pigliaru – propone Deriu – riprenda in esame la proposta di legge “Principi e norme per l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale” approvata dalla Giunta Soru e mai passata in Consiglio regionale. L’unica proposta di legge di riordino di cui il centro sinistra ha memoria è quella depositata nei cassetti regionali ed approvata dalla Giunta Soru nel 2006: “Principi e norme per l’Educazione, l’Istruzione e la Formazione Professionale”.»

«Una proposta di legge organica di riforma del mondo dell’educazione, dell’istruzione e della formazione professionale – aggiunge il segretario del PRC – Sinistra Sarda – risulta necessaria in Sardegna per superare le storture delle varie leggi regionali che si sono succedute (la legge legionale n.31/84 per esempio), per poter contrastare il fenomeno sempre più preoccupante della dispersione scolastica e per affrontare le forti criticità del sistema scolastico sardo a tutti i livelli, evidenti in modo particolare nei territori più svantaggiati.»

«Le numerose criticità del sistema scolastico sardo sono evidenziate  in particolare dall’elevato tasso di abbandono scolastico che si avvicina al 25 per cento (fonte Istat – 2013), dal basso indice di copertura delle scuole nei vari comuni (scuole di ogni ordine e grado e il conseguente pendolarismo reso problematico dalla  inadeguata rete dei trasporti locali etc.), da una gestione discutibile della formazione professionale che ha generato nel tempo forti distorsioni, e un’infinità di corsi erogati senza un’adeguata programmazione. Tutto ciò impone alla Regione Sardegna di ridare centralità al sistema scolastico pubblico integrandolo con la formazione professionale e l’alta formazione, per favorire la crescita delle persone e per lo sviluppo socio economico dell’Isola. Tale sistema – conclude Giovannino Deriu – garantirebbe la risposta ai bisogni delle cittadine e dei cittadini, e delle famiglie, anche in termini di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.»

Carcere di Buoncammino copia

«Garantire tre pasti al giorno pro capite a ciascuno dei cittadini privati della libertà ristretti nei 12 Istituti della Sardegna costa mediamente allo Stato ogni giorno poco meno di 4 euro. Una cifra che sembra molto difficile considerare adeguata a garantire colazione, pranzo e cena sufficienti per soddisfare le esigenze di quanti, in attesa di giudizio o condannati a una pena definitiva, si trovano dentro una cella.»

Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento ai dati sull’affidamento del servizio di somministrazione dei pasti e dei generi di sopravvitto contenuti nella relazione della sezione di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti. In particolare, per i detenuti che scontano la pena negli Istituti di Cagliari, Is Arenas, Iglesias e Isili, l’accordo quadro della durata di 4 anni, prevede una diaria giornaliera individuale di 3,740 euro mentre per i cittadini reclusi in tutti gli altri Penitenziari la disponibilità quotidiana è aumentata di due millesimi di euro.

«E’ diffuso il convincimento – sottolinea Maria Grazia Caligaris – che lo Stato sostenga pesanti costi per il mantenimento dei detenuti non solo per garantirne la custodia ma anche per le spese derivanti dalla fornitura dei pasti. In realtà una persona privata della libertà, secondo le stime del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, costa 255 euro al mese che diventano oltre 3.500 con riferimento all’intero sistema, anche se il detenuto che lavora dentro un Istituto contribuisce individualmente alle spese del proprio mantenimento.»

«A gravare in negativo sulla bilancia – afferma ancora la presidente di SDR – è però il numero dei giorni presunti di permanenza dietro le sbarre di ciascun ristretto infatti per l’area di Cagliari sono stati calcolate 1.392.333 giornate di presenza. Per Nuoro, Mamone, Lanusei e Tempio Pausania 921.891 giornate e per i Penitenziari di Sassari, Alghero, Macomer e Oristano 802.089. Resta però irrisolto il problema di come riuscire a offrire cibo sufficiente e decente con meno di 4 euro al giorno. Non a caso coloro che hanno disponibilità economiche acquistano i beni di consumo al sopravvitto e cucinano i cibi in cella condividendoli con i conviventi. Chi invece non possiede nulla deve accontentarsi del pasto ministeriale che talvolta è insufficiente anche perché le porzioni tengono conto non solo delle scorte disponibili ma anche della preponderante immobilità dei reclusi. Il Ministero insomma – conclude Maria Grazia Caligaris – garantisce ai detenuti una semplice dieta, quella della rinuncia.»

Stamane l’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente ha diffuso una nota con la quale comunica che, con legge nazionale 116 dell’11 agosto 2014, è stata modificata la normativa relativa alle procedure di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale, disciplinata con decreto legislativo n. 152/06.
Tra le novità introdotte, in particolare:
– la temporanea soppressione delle soglie dimensionali da applicarsi per l’assoggettamento alla procedura di verifica dei progetti elencati nell’allegato IV del decreto legislativo 152/06;
– semplificazione delle fasi di pubblicità per la procedura di verifica di assoggettabilità a Via nel senso che non è più necessaria la pubblicazione dell’avviso sul Bollettino ufficiale della Regione (o in un quotidiano a diffusione regionale/provinciale) e sull’albo pretorio del/i comune/i interessato/i a cura del proponente;
L’assessorato comunica, pertanto, che vista l’evoluzione dei lavori a livello nazionale e regionale del quadro normativo di riferimento, continuerà a garantire un’informazione continua.

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Francesco Morandi, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, interviene nel dibattito scatenatosi sugli esiti della procedura di valutazione compiuta dall’Agenzia Sardegna Promozione.
«Le criticità relative al rapporto di co-marketing tra Regione e Cagliari Calcio, come sanno bene tutti gli interessati, derivano dal passato e non hanno nulla a che fare con l’attività dell’attuale Giunta regionale.»
L’Agenzia, nella sua autonomia gestionale, ha terminato l’analisi degli atti amministrativi riferiti ai contratti e verificato l’esecuzione delle attività previste. Le criticità riscontrate riguardano esclusivamente il profilo amministrativo e le gestioni passate. Nel momento in cui, come nel caso specifico del Cagliari Calcio, emergono delle anomalie, l’Agenzia procede secondo quanto stabilito dalle norme di legge.
«Occorre finalmente dire la verità – prosegue l’assessore Morandi -. Non esiste alcuna questione politica. Non c’è alcun accanimento nei confronti delle società sportive. Tantomeno verso il Cagliari Calcio, che è uno degli ambasciatori della Sardegna nel mondo dello sport. La questione purtroppo è molto più semplice: la valutazione amministrativa è conclusa. Ciò che alla fine sembra emergere è che le regole non sono state rispettate. Resta soltanto l’amarezza di fronte ad una vicenda che crea problemi a tutti.»
«Il co-marketing è uno strumento valido per la promozione della Sardegna in Italia e nel mondo – conclude l’assessore Morandi – ma va inquadrato nell’ambito di programmi di azione articolati e legati ad una strategia definita. Per consentirne un utilizzo proficuo e legittimo, a garanzia anzitutto dei soggetti interessati.»

 

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Il Centro Democratico ha presentato questa mattina due emendamenti (prima firmataria Anna Maria Busia) al disegno di legge 72 Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”, le cui finalità sono l’eliminazione degli uffici del Servizio di Roma della Regione e del Consiglio regionale e la soppressione del Crel.

Il consigliere Busia ha evidenziato come sia fondamentale potenziare il ruolo della Regione nella Conferenza Stato-Regioni, garantendo un presidio operativo a Roma, ma non spendendo un canone locativo di 250mila euro per una sede di 800 metri quadri con 10 posti auto, come avviene oggi. «Sarebbe opportuno, per esempio – ha proseguito Busia – verificare la disponibilità di ambienti al Cinsedo (Centro interregionale di studi e  documentazioni), di cui sono soci le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, con un contributo di 180mila euro l’anno che viene erogato della Sardegna.» Tra l’altro il Cinsedo supporta la Conferenza Stato-Regioni e sarebbe, secondo l’esponente della maggioranza, il luogo più idoneo per coordinare e rendere più efficace l’azione dell’Isola a Roma. «La spesa sostenuta per il Servizio di Roma, trasformato da Settore a Servizio dalla Giunta Cappellacci, non è in linea con l’obiettivo di contenere la spesa e ridurre i costi non necessari. Sono sicura che l’assessore Demuro accoglierà con favore i nostri emendamenti».

Nel secondo emendamento, l’on. Busia ha proposto la soppressione del Crel (Consiglio regionale dell’economia e del lavoro). «Abbiamo già presentato una proposta di legge, ma crediamo che potrebbe essere inserito, attraverso l’emendamento – ha continuato Anna Maria Busia – nel Dl 72, nella logica della razionalizzazione delle spese e delle competenze della Regione. Il lavoro svolto dal Crel può essere eseguito dalle Commissioni consiliari, con un risparmio economico notevole».

“Verso una nuova strategia degli appalti pubblici: quali opportunità per la Sardegna”, è il convegno che si svolgerà domani, martedì 18 novembre 2014, al Centro Culturale Lazzaretto di Cagliari.

Si tratta dell’evento conclusivo del secondo anno di attività dello Sportello Appalti Imprese, un servizio gratuito ideato e promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con Promo PA Fondazione e l’Università di Roma Tor Vergata con l’obiettivo di sostenere gli operatori economici sardi intenzionati a entrare o a consolidarsi nel mercato degli appalti pubblici fornendo consulenza, supporto ed affiancamento.

Il convegno si aprirà alle ore 10.00 con i saluti di Maria Paola Corona, Presidente Sardegna Ricerche e di Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo P.A. Fondazione. Seguiranno una serie di interventi sulla sfida dell’innovazione negli appalti pubblici. Il contesto europeo sarà tracciato da Gustavo Piga dell’Università di Roma Tor Vergata che parlerà de «I nuovi orientamenti europei in materia di appalti: un passo avanti o un’occasione perduta?»

Antonio Bertelli, Delegato Anci al tavolo della presidenza del Consiglio per il recepimento delle Direttive Europee sugli Appalti punterà poi i riflettori sul contesto nazionale trattando il tema de «Il recepimento delle Direttive Europee in Italia e la riforma del Codice dei Contratti». «Il mercato degli appalti in Sardegna e l’impatto dello Sportello Appalti Imprese» sarà invece oggetto di analisi da parte di Annalisa Giachi, Responsabile Ricerche di Promo PA Fondazione mentre Vincenzo Francesco Perra dello Sportello Appalti Imprese illustrerà «L’azione dello Sportello Appalti Imprese nel suo secondo anno di attività: l’impatto sul territorio». Seguirà l’approfondimento di Gianluca Cadeddu, Centro Regionale di Programmazione – RAS, su «Le opportunità della programmazione regionale per le micro e piccole imprese sarde nel settore degli appalti pubblici». Concluderà il convegno una tavola rotonda con i vincitori del Premio «Appalto virtuoso» che esporranno i loro progetti e l’attività realizzata.

Il convegno sarà quindi l’occasione per presentare i risultati conseguiti dallo Sportello, per illustrare i dati più aggiornati relativi all’andamento del mercato regionale degli appalti e per fare il punto, adottando una prospettiva nazionale ed europea, sui cambiamenti che stanno trasformando il settore.

Il servizio dello Sportello di Sardegna Ricerche, del resto, si è consolidato in questi due anni di attività come un punto di riferimento di grande importanza per il mercato degli appalti in Sardegna.

Diciannove giornate formative, nove laboratori per il supporto alle imprese nella stesura dell’offerta tecnica, un master universitario e più di duemila partecipanti agli eventi organizzati. Sono solo alcuni dei numeri caratterizzanti l’attività 2014 dello Sportello che, grazie alle attività di simulazione bandi e all’azione di sensibilizzazione sui temi dell’aggregazione, ha permesso un netto miglioramento della capacità delle imprese sarde di fare partenariati e di strutturarsi per partecipare alle gare.

Se prendiamo, infatti, in considerazione tutte le imprese sarde che si sono aggiudicate le gare, sia come mandanti che come mandatarie, la quota di aggiudicazione alle imprese sarde (come numero di appalti aggiudicati) passa dal 35,7% del 2011 al 48,8% del 2013, dimostrando che gli operatori economici sardi stanno facendo “un salto culturale” e hanno compreso che il mercato degli appalti pubblici è sempre più complesso e va affrontato “facendo sistema” e costruendo alleanze.

Municipio Domusnovas 3 copia

Il comune di Domusnovas ha pubblicato la graduatoria generale provvisoria per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, non di proprietà comunale, disponibili o di nuova costruzione. La graduatoria è pubblicata all’Albo Pretorio per trenta giorni decorrenti dal 1 novembre 2014 e presso l’Area di Carbonia.

Gli interessati hanno facoltà di presentare opposizione al Comune contro la graduatoria provvisoria entro i trenta giorni successivi alla scadenza del termine di pubblicazione (12 gennaio 2015).

All’opposizione, gli interessati hanno facoltà di allegare eventuali documenti integrativi a quelli presentati ai fini del concorso; non sono valutabili, ai fini della determinazione del punteggio dell’opponente, i documenti e i certificati che egli avrebbe potuto e dovuto presentare nei termini del concorso.

Cane al sole

La Polizia Locale del comune di Carbonia, in collaborazione con l’Associazione Amici del Canile-Carbonia e la ASL 7-Servizio veterinario, promuovono la microchippatura gratuita per i cani. Dopo l’appuntamento del 6 novembre, presso la palestra comunale di Cortoghiana, il prossimo appuntamento è fissato per il 20 novembre 2014, alle ore 9.00, presso la scuola elementare di via Gavorrano, a Bacu Abis.

L’inserimento del microchip consente di assicurare il controllo del randagismo ed evitare il fenomeno dell’abbandono, garantendo la salute di tutti, l’incolumità dei cittadini e il benessere degli animali.

Per prenotazioni chiamare l’Ufficio anagrafe canina, situato in via Brigata Sassari 27, a Carbonia, al numero 360-1066456, dalle ore 8.30 alle ore 12.00.

L’assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio ha revocato, in autotutela, il bando sugli aiuti per lo sviluppo del prodotto turistico tematico “cicloturismo”.

La revoca – si legge in una nota – è stata disposta in quanto è venuta meno la finalità del bando ossia quella di favorire l’aggregazione di imprese attraverso la creazione di un “club di prodotto cicloturismo” che possa rispondere alla domanda del mercato turistico attuale.

L’assessorato procederà con atti successivi a porre in essere un nuovo intervento in attuazione della linea 4.2.4.d del Po Fesr attraverso la concessione di aiuti in regime “de minimis” per il sostegno alla imprese, relativi al potenziamento e adeguamento delle strutture e dei servizi a standard minimi di qualità e di sostenibilità ambientale, propedeutici alla costituzione di un club di prodotto tematico “Cicloturismo”.