27 November, 2024
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Il Centro regionale di programmazione ha individuato ulteriori imprese che potranno beneficiare del bonus per l’assunzione di lavoratori residenti nei comuni interessati dai progetti di filiera e sviluppo locale per le aree di crisi e i territori svantaggiati (Pfsl).

L’agevolazione è destinata alle micro, piccole e medie imprese per la parziale copertura, fino al 50%, dei costi salariali effettivamente sostenuti per un massimo di 12 mesi (24 mesi per i lavoratori “molto svantaggiati”) continuativi e successivi all’assunzione.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Scade domani mattina, alle 10.00, il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al DL 72/A “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”. La commissione Autonomia, presieduta da Francesco Agus, li esaminerà domani pomeriggio dalle 16 e 30.

Il Consiglio regionale è stato convocato per le 10.00 di mercoledì 19 novembre.

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Non si placano le polemiche sulla decisione adottata dall’Agenzia regionale Sardegna Promozione con la risoluzione della convenzione che la legava al Cagliari Calcio.

«Alla Regione non basta che la nuova gestione del Cagliari calcio sia riuscita a restituire lo stadio ai suoi tifosi, che abbia riacceso l’interesse dei sardi verso i colori rossoblù e, soprattutto, che con la maglia della squadra promuova l’isola portando in giro per l’Italia il brand Sardegna – dichiara Ignazio Locci, consigliere regionale del Gruppo Forza Italia Sardegna -. Evidentemente no, dato che in maniera del tutto inaspettata e ingiustificata l’Agenzia regionale Sardegna promozione, oggi commissariata, ha risolto la convenzione che la legava alla società rossoblù, negandole i milioni di euro (1,9 milioni di euro relativi alla stagione 2013/2014 e 1,3 a quella in corso), su cui la nuova dirigenza faceva affidamento.»

«Si tratta di una beffa a tutti gli effetti, che vale sia per il sodalizio calcistico, sia per un’isola intera, da sempre legata alla squadra che milita nel massimo campionato nazionale – aggiunge Ignazio Locci -. Ma per la dirigenza costerà cara, considerato che su quei fondi contava per contribuire al progetto di rilancio della società, già alle prese con la crisi che ha colpito il settore.»

«Ricordo al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore del Turismo Francesco Morandi che hanno tutto il potere per intervenire presso Sardegna promozione e scongiurare una decisione che avrebbe ripercussioni gravissime. Mi auguro che se ne convincano e agiscano quanto prima. A meno che – conclude il consigliere regionale di Forza Italia – non intendano far scappare anche il volenteroso presidente del Cagliari Tommaso Giulini.»

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Il consigliere regionale Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sulla chiusura della scuola di polizia penitenziaria. «La Regione deve fare tutto quanto è in suo potere per evitare la chiusura della scuola di polizia penitenziaria di Monastir», ha detto Michele Cossa, che ha annunciato la sua partecipazione alla manifestazione di martedì promossa dai sindacati della polizia penitenziaria.

«Il progetto di chiusura – ha aggiunto Cossa – desta molta preoccupazione negli amministratori locali per le ripercussioni sull’ordine e la sicurezza che una tale decisione potrà creare nel comune ospitante e dintorni.»

«Ma il problema vero è che la Sardegna perde senza una motivazione razionale una struttura importante per la polizia penitenziaria: l’Istituto ha svolto, per decenni – spiega Cossa – un eccellente lavoro nella formazione di migliaia di agenti penitenziari, le organizzazioni di categoria regionali del Comparto Sicurezza e Ministeri si dicono fortemente contrariate per la soppressione della Scuola per agenti di Polizia penitenziaria. Ecco perché – conclude il coordinatore regionale dei Riformatori sardi – chiediamo alla Giunta di agire sul governo affinché venga tutelata la Scuola di formazione degli agenti di polizia penitenziaria.»

Fino al prossimo 27 novembre sarà possibile guardare e votare on line il film Lost Citizens, di Sebastiana e Carla Etzo. Il documentario partecipa infatti a #VOFF4 un festival internazionale on line promosso su www.viewster.com, sito che offre la visione di numerosi film e serie tv, gratuitamente o on demand, anche su smartphone.

Guardare il film, condividerlo su facebook, su twitter,  sugli altri social network, o commentarlo, sono i modi per votarlo. Infatti vincerà il concorso chi ottiene maggiori accessi  e interazioni con la pagina. «L’organizzazione ha stabilito che il premio in palio per il vincitore, 20.000 dollari, sarà devoluto a una organizzazione non governativa, la Urban Light, che lavora con i ragazzi vittime di sfruttamento – spiega Sebastiana Etzo e aggiunge -: il nostro lavoro nasce da una campagna di finanziamento “dal basso”: hanno contribuito alla sua realizzazione, anche con piccole somme, le persone realmente interessate al nostro lavoro. Con questo concorso tutti hanno la possibilità di vedere il film e dire quello che pensano. Una modalità di fruizione molto democratica in linea con il nostro progetto».

Ecco le istruzioni per votare:

• Collegarsi al sito www.viewster.com e digitare Lost Citizens sul motore di ricerca oppure accedere al video direttamente dal link: http://www.viewster.com/movie/1286-18977-000/lost-citizens/;

• Guardare il video di Lost Citizens;

• Condividerlo su Facebook o su Twitter:

• Commentarlo;

• Invitare i propri contatti a votarlo

 «In questi giorni le lotte per il lavoro in Sardegna sono tornate alla ribalta e Lost Citizens appare purtroppo ancora attuale, nonostante le riprese siano stare realizzate ormai quasi due anni fa», sottolinea Carla Etzo. Al centro del film c’è, infatti, la crisi del lavoro nel Sulcis Iglesiente raccontata da padri e figli impegnati ogni giorno nella faticosa tutela dell’occupazione o nella ricerca di un posto che permetta loro un’esistenza dignitosa e “normale”. Ma il patto generazionale sembra lacerarsi, mentre una politica industriale miope fatica a trovare soluzioni a breve termine. In questo contesto, le lotte operaie e le proteste dei lavoratori, seppur sempre più frammentarie, sono percepite dai protagonisti come fondamentali per la difesa del diritto al lavoro.

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Il Governo, con decreto del ministro delle Regioni, ha nominato i rappresentanti dello Stato nella Commissione paritetica per l’attuazione dello Statuto della Regione Autonoma della Sardegna. Sono Francesco Sanna, avvocato e deputato PD, componente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e della Bicamerale Regioni, e Ilenia Ruggiu, professore associato di Diritto Costituzionale.

I rappresentanti dello Stato completano la composizione della Commissione, aggiungendosi ai membri di nomina regionale Alessandro De Martini e Mario Scano.

Martedì 18 novembre, a Roma, il ministro delle Regioni insedierà la Commissione, che provvederà in quell’occasione alla elezione del suo presidente.

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Animato dibattito, ieri sera, nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, sulla realtà del Poligono di Capo Teulada, come risorsa, fonte di economia e di sviluppo per il territorio. All’incontro, organizzato dal Consorzio Fieristico Sulcitano, hanno partecipato il Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, Filippo Spanu; i sindaci di Teulada e Sant’Anna Arresi, Daniele Serra e Paolo Luigi Dessì; i deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Francesco Sanna; il senatore di Forza Italia Emilio Floris; l’ex comandante del 1° Reggimento di Teulada, colonnello Sandro Branca; i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Tunis e Ignazio Locci; l’ex comandante della Brigata Sassari, generale Nicolò Manca; il sindaco di Perdasdefogu, Mariano Carta; i sindaci di Carbonia e Calasetta, Giuseppe Casti e Antonio Vigo; il segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu; amministratori locali, rappresentanti di associazioni e movimenti e semplici cittadini.

Diverse le posizioni emerse nel corso del dibattito. Da una parte la posizione del ministero della Difesa che rivendica il mantenimento dell’attuale situazione e degli oltre 7.000 ettari di demanio (demanio e non servitù, come ha rimarcato il colonnello Branca, in quanto i terreni sono stati acquistati dal ministero della Difesa da alcune centinaia di proprietari, ad un prezzo nettamente superiore a quello che allora era il prezzo di mercato, e solo in tredici casi si procedette con espropri) per lo svolgimento delle esercitazioni; da un’altra quella della Regione, manifestata dal governatore Francesco Pigliaru alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari e ribadita nell’occasione dal Capo di Gabinetto Filippo Spanu, in base alla quale «non si può essere gravemente sperequati da una prassi dello Stato di cui si fa parte non si può più ritenere scontato che la gran parte delle servitù militari della Repubblica italiana sia in Sardegna. Riequilibrio e bonifiche come grande occasione di lavoro, di educazione, di civiltà, di sviluppo, di recupero e riuso che vanno finanziate a valere sulla fiscalità generale della Repubblica»; e ancora quella delle comunità locali, con in prima fila i comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi, i due comuni maggiormente coinvolti dalla presenza militare (Sant’Anna Arresi non ha suo territorio in area militare ma è direttamente a contatto con lo stesso), che rivendicano un alleggerimento del peso della servitù ed un maggior coinvolgimento in termini di ricadute economiche. Ci sono poi coloro che sono pienamente favorevoli alla presenza del poligono, vedi i pescatori, che ormai da anni usufruiscono degli indennizzi per il mancato esercizio della loro attività; e coloro che, viceversa, sono nettamente contrari, in quanto ritengono la presenza del poligono un freno allo sviluppo economico del territorio, soprattutto nel settore turistico.

Oggi – come ha sottolineato il colonnello Branca, il poligono rappresenta la principale azienda del territorio, con l’erogazione di ben 1.200 buste paga, tra militari e civili, e nelle considerazioni che vengono fatte circa la permanenza o meno del poligono, è una realtà della quale non si può non tenere conto, soprattutto in una fase di grave crisi economica come quella che vive il Sulcis Iglesiente. E nella prospettiva di un ridimensionamento anche parziale della servitù, con una restituzione di porzioni di territorio agli usi civili – come da parte sua ha rimarcato il senatore Emilio Floris – andrebbe affrontato preventivamente il problema delle bonifiche, per evitare il ripetersi delle situazioni vissute a La Maddalena, dove gli americani sono andati via ma il territorio, non essendo state effettuate le bonifiche, oggi è praticamente ancora inutilizzabile.

L’ipotesi più realistica, sostenuta tra gli altri, oltre che dal governatore Francesco Pigliaru, anche da Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, è quella di una riduzione della superficie destinata alle esercitazioni militari («perché niente è eterno – ha detto Puddu – come dimostrano i casi dell’industria e della stessa Carbosulcis, che sta chiudendo. E non si capisce perché debba essere eterna la superficie di territorio destinata alle esercitazioni militari»), con maggiori ricadute in termini economici per le comunità locali, possibili con il nuovo programma che prevede investimenti per ben venti milioni di euro.

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Lettera aperta all’Amministratore unico di Abbanoa dr. Alessandro Ramazzotti.

Innanzitutto, vorrei sottolineare che prendo atto dei programmi di salvataggio e consolidamento della società di gestione del sistema idrico isolano di cui il dr. Ramazzotti è amministratore unico.

Ricoprire l’incarico di amministratore di Abbanoa è un compito certamente non facile che tuttavia non può limitarsi alla sola attività di gestione dei conti, che il Dottore vanta di avere sistemato e rimesso in ordine. Quello che i cittadini hanno a cuore, infatti, non sono i conti in ordine, bensì un servizio funzionale ed efficiente basato su un rapporto gestore-utente corretto e affidato a personale capace e cortese.

Sono molteplici gli obiettivi da raggiungere per garantire agli utenti un servizio accettabile e far sì che Abbanoa non venga percepita come un “mostro” a cui non consegnare i propri soldi.

In Sardegna c’è infatti bisogno di servizi territoriali degni di essere chiamati tali, di uffici puliti ed accoglienti, di risposte agli utenti corrette e certe. Ma al di là dei conti che l’amministratore unico afferma essere in ordine, per ora abbiamo assistito all’inarrestabile chiusura di uffici periferici, a costanti slacci delle utenze, a fatturazioni irregolari responsabili di cifre esorbitanti nelle bollette. E l’insieme di questi fattori concorre a delineare il quadro di un ente dalla struttura confusa e smisurata, incapace di essere vicino agli utenti e alle loro esigenze e colpevole della gestione di un servizio inefficiente e costoso (complice il prezzo fissato dall’Ato).

Una sfida, decisiva, cui garantire quanto prima piena attuazione per la gestione dell’acqua è la fatturazione bimestrale: questa opzione consentirebbe rate più “umane” e sostenibili. E rappresenterebbe un passo decisivo per riavvicinare Abbanoa ai sardi.

Il dr. Ramazzotti proviene da una realtà del nord Italia in cui – viene da pensare – tutto funzionava per il meglio e nessuno si lamentava. Ma qui in Sardegna le cose stanno diversamente e Abbanoa è degna di un paese sottosviluppato.

I sardi hanno diritto a un servizio idrico normale. Diversamente, non si può biasimare chi contesta la società e malvolentieri paga bollette per un servizio considerato tra i peggiori erogati in Sardegna. Semmai, scandalizza chi difende l’indifendibile, essendo peraltro in parte responsabile del disastro.

Auguro, infine, all’amministratore unico, di raggiungere gli obiettivi che interessano i sardi. E non quelli delle cosiddette “cricche”.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

ProgReS Progetu Repùblica ha eletto oggi a Mogoro, nel pieno rispetto della parità di genere, i suoi nuovi presidenti: Sebastian Madau (38 anni, insegnante di Solarussa, attualmente consigliere nella Provincia di Oristano) e Carla Carcangiu Pilia (56 anni, insegnante di Isili). Succedono a Sandro Ghiani Anedda e Federica Serra Pala, che – si legge in una nota – «hanno rappresentato per tutti gli attivisti e sostenitori un esempio di garanzia dei principi che ogni tesserato ha sottoscritto nel momento del suo ingresso. Per tutto questo il Partito li ringrazia per il lavoro svolto».

La Monteponi vince ancora e si conferma al vertice della classifica del girone A del campionato di Promozione regionale. La squadra di Vittorio Corsini ha bagnato l’esordio sul rinnovato manto erboso del Monteponi con un successo per 3 a 2 sul Sant’Elena ed ha confermato il vantaggio di 3 punti sulla più immediata inseguitrice, la Ferrini Cagliari, passata con l’identico punteggio di 3 a 2 sul campo del Sam Vito. Ora è a – 3 dalla vetta, invece, il Siliqua di Titti Podda, bloccato sul campo del Pula.

Nuova giornata da dimenticare per il Carbonia, con un nuovo 1 a 5 interno subito dal Guspini, dopo quello di due settimane fa del derby con la Monteponi. Ora per la squadra biancoblù è proprio crisi e la classifica comincia a preoccupare.

Risultato positivo a sorpresa, viceversa, per l’Atletico Narcao che ha colto il primo punto esterno stagionale sul campo della forte Kosmoto Monastir.

Completano i risultati della nona giornata, la vittoria dell’Orrolese sul campo della Frassinetti Elmas (0 a 1) e quella del Girasole sul campo del Progetto Sant’Elia con lo stesso punteggio di 0 a 1. E’ stata rinviata, infine, la partita tra Arbus e Serramanna.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, nuova vittoria esterna per la capolista Senorbì a Carloforte, 2 a 1, stesso punteggio con il quale la vicecapolista Villacidrese è passata sul campo dell’Andromeda, a Siurgus Donigala. Al terzo posto si confermano il Sant’Antioco, fermato sull’1 a 1 interno dal Seui Arcueri, e il Real Villanovatulo, bloccato a sua volta sul pari interno dalla Libertas Barumini (2 a 2).

Il Carloforte è stato raggiunto dal Gonnosfanadiga che ha travolto per 3 a 0 il Gonnesa. E’ terminato in parità, 1 a 1, il derby tra Fermassenti e Tratalias, mentre ha perso ancora l’Iglesias, 1 a 0 sul campo dell’Escalaplano (alla prima vittoria stagionale). Vittoria esterna, infine, per l’Halley Asseminisul campo del Sadali, 3 a 1.

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