27 November, 2024
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L’agricoltura in grossa sofferenza, strangolata tra i debiti delle aziende rurali e un clima ormai impazzito. E la giunta regionale che non riesce a trovare la chiave giusta per far ripartire il mondo delle campagne, uno dei settori trainanti dell’economia isolana. Il capogruppo regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha così presentato un’interrogazione urgente per  sollecitare un impegno immediato volto a dare una scossa al comparto. «Non si può continuare in questo modo. Il rischio – esordisce l’esponente centrista – è di assistere alla desertificazione delle campagne, con tantissimi giovani ormai in fuga dalle aziende di famiglia». Un quadro che dipinge desolazione e disperazione.

«Il settore agricolo attende da anni una ristrutturazione del debito a favore delle imprese agricole. Tale operazione non richiede che la Regione debba materialmente spendere delle risorse, ma piuttosto è necessario che utilizzi in modo efficace solo una parte della grande disponibilità finanziaria immobilizzata per dare le garanzie necessarie che occorrono al sistema bancario per concedere la misura alle aziende agricole ed alle cooperative – continua Rubiu –. Nulla è stato fatto in tutti questi anni per rimettere in sesto l’universo rurale, restituendo una capacità produttiva alle tenute coltivate con delle eccellenze isolane.»

La nota dolente è anche il clima delirante dell’ultimo periodo. «Non ingannino le piogge delle ultime settimane. L’agricoltura sta soffrendo sempre più il mutamento delle stagioni. Infatti, tra settembre e ottobre si è registrato un decremento senza precedenti delle precipitazioni in tutti gli angoli della Sardegna. Secondo le stime delle associazioni di categoria l’inversione delle stagioni di quest’anno con un’estate autunnale ed un autunno estivo, che ha provocato non pochi problemi di carattere ambientale ed economici per i contadini e gli allevatori. Con i dati a disposizione, a settembre e ottobre sulle precipitazioni  è stato censito un meno 90% rispetto alle medie stagionali in tutto il territorio isolano. E’ un clima ormai impazzito – sottolinea Rubiu – dove da una parte si pone l’isola con i terreni aridi e dall’altra il Nord Italia che fa la conta dei danni per i disastri provocati dall’ondata di maltempo nel periodo d’inizio autunno. Il risultato è stato in una stagione da dimenticare per la vendemmia e l’olivicoltura. Senza poi contare le difficoltà degli allevatori nel portare avanti le aziende».

Ultima istantanea dedicata al Sulcis Iglesiente. «Uno dei territori che soffre in modo più forte l’attuale crisi dell’agricoltura – conclude Rubiu – con la perdita di oltre il 60 per cento delle produzioni nell’ultima stagione. E’ dunque necessario un impegno maggiore della Regione per porre un freno al disfacimento del settore e rilanciare l’agricoltura con sostegni adeguati».

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Pietro Cocco, capogruppo del Psrtito Democratico, primo firmatario della proposta di legge n. 71 sul riordino del sistema sanitario da parte del Consiglio Regionale approvata oggi dal Consiglio regionale, non nasconde la sua soddisfazione.

«Vanno ringraziate prima di tutto la maggioranza di Centrosinistra e la Commissione competente per l’impegno che ha consentito di arrivare ad esitare il testo di legge – ha detto Pietro Cocco – e tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale che pur nella distinzione dei ruoli hanno partecipato al dibattito con spunti di riflessione qualificati e senza ostruzionismo.»

«L’obiettivo della legge appena adottata è di razionalizzare le spese ormai fuori controllo delle ASL migliorando l’attuale livello di assistenza e rafforzandolo soprattutto nei territori mediante l’istituzione delle Case della Salute e degli Ospedali di Comunità. Si è inoltre istituita la Centrale Unica di Committenza con l’obiettivo di eliminare costose duplicazioni e centri di potere consolidati. Pur mantenendo inalterato lo spirito di riduzione dei costi che ha contraddistinto la riforma, si è anche legiferato di istituire la nuova Azienda sanitaria del 118 (AREUS) per il coordinamento sul territorio regionale delle emergenze. Di contro, la supponenza e le “cure” proposte in questi giorni di dibattito dal centro destra si scontrano violentemente con la realtà di una sanità mal gestita in questi 5 anni appena trascorsi,  durante i quali i  costi sono lievitati in maniera sproporzionata rispetto ai servizi forniti ai cittadini.»

«Ora la Giunta regionale, nell’ambito delle sue competenze – ha concluso Pietro Cocco – è chiamata ad attuare nel dettaglio quanto previsto dalla legge.»

La proposta di legge sollecitata dall’Associazione nazionale dei carrozzieri di Confartigianato in materia di RC auto e riforma del Codice delle assicurazioni private, presentata pubblicamente il 1° ottobre scorso a Roma, è diventata un disegno di legge depositato alla Camera dei Deputati il cui primo firmatario è l’on. Sara Moretto (PD) membro della VI Commissione Finanze.

La filiera dell’autoriparazione (tra manutenzione e riparazione di autoveicoli e riparazione di carrozzerie) in Sardegna comprende 3.792 imprese, di cui 3.241 artigiane (l’81% di tutto il comparto), con una media di 2,7 addetti.

Per i carrozzieri di Confartigianato Imprese Sardegna «è stata finalmente recepita l’esigenza di intervenire con norme che difendano i diritti dei cittadini/consumatori, perseguendo l’obiettivo della riduzione dei premi assicurativi senza compromettere il livello qualitativo delle riparazioni e la conseguente sicurezza della circolazione stradale. Da anni affermiamo – prosegue l’Associazione – che la riduzione dei premi assicurativi rappresenta un interesse  generale dei cittadini, soprattutto al fine di ridurre il gap con gli altri Paesi UE relativamente ai costi delle polizze che in Italia, negli ultimi dieci anni (marzo 2004-marzo 2014), sono aumentati del 27,9%, vale a dire  più del doppio dell’Eurozona (13,6%), tre volte e mezzo di più che in Germania (8%) e quattro volte e mezzo di più che in Francia (6,6% )».

In questo contesto, prendendo in considerazione la dinamica del valore aggiunto reale tra il 2007 e 2011, il comparto assicurativo è cresciuto del 6,8%, in controtendenza rispetto al valore aggiunto del commercio e della autoriparazione che cala dell’11,3%.

Ciò dimostra che, pur in presenza di una grave incidenza della crisi sulla redditività del comparto della manutenzione e riparazione dei veicoli, i premi RC auto hanno subito significativi rialzi con positive ricadute in termini di valore aggiunto, segnale evidente che, alla base dell’alto costo delle assicurazioni auto non vi è l’incidenza del costo assoluto della riparazione, ma, evidentemente, un assetto del mercato assicurativo con una scarsa dinamica concorrenziale.

I punti qualificanti del disegno di legge Moretto sono incentrati sulla difesa dei diritti degli automobilisti e, al contempo, sulla tutela delle imprese di carrozzeria che altre proposte di legge  intendono penalizzare fortemente. Il disegno di legge Moretto mira all’indipendenza del mercato della riparazione dei veicoli incidentati ed intende modificarne l’attuale assetto «asimmetrico» tutto a favore delle compagnie di assicurazioni.

Concorrenza vera e libertà di scelta per l’automobilista nel mercato della riparazione, ecco in estrema sintesi cosa chiedono le associazioni nazionali di categoria dei carrozzieri e cosa ritrovano nel disegno di legge Moretto.

Domani, giovedì 13 novembre, dalle 15.00, nell’aula magna “Corpo aggiunto” della facoltà di Studi umanistici, Sa Duchessa – si terrà un incontro per i giornalisti con il fotoreporter Alberto Alpozzi e il disegnatore Sergio Giardo. Venerdì 14, doppio appuntamento: un workshop per gli studenti curato da Sergio Giardo, Bepi Vigna e Otto Gabos (ore 9.00/12.30 – 14.00/17.00, aula 6, facoltà Studi umanistici) e un laboratorio per i giornalisti con Alberto Alpozzi e i fotografi Priamo Tolu e Max Solinas (ore 14.00, c/o sala Unione Sarda – piazza Unione Sarda).

I tre incontri formativi per studenti e professionisti della comunicazione di giovedì e venerdì rientrano nella quinta edizione di Nues, sottotitolo “Performing comics”. Il festival promosso dal Centro internazionale del fumetto con la direzione artistica di Bepi Vigna, esplora il territorio delle contaminazioni tra fumetto e altri linguaggi narrativi e, in collaborazione con il corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università di Cagliari e l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, dedica una sua sezione al reportage a fumetti e al romanzo grafico. Agli appuntamenti prendono parte Elisabetta Gola, presidente del corso di laurea in Scienze della comunicazione, e Filippo Peretti, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, hanno espresso soddisfazione, nel corso di una conferenza stampa, per il via libera alla legge di riforma del sistema sanitario.
«Finalmente abbiamo un’idea di come deve funzionare la sanità – ha detto il governatore -: deve essere formata da una rete ospedaliera molto articolata, con punti di eccellenza e parallelamente ospedali di livello territoriale che garantiscano servizi di qualità a tutti i cittadini.»
«Vogliamo una sanità presente ovunque in Sardegna e vogliamo che partendo da qualunque punto della nostra isola si possa arrivare nei luoghi in cui si fanno gli interventi più complessi che richiedono la massima specializzazione. È una cosa che nella letteratura anglosassone si chiama Hub & Spoke, ovvero un centro con le raggiere intorno: in questo modo è organizzata la sanità in tutto il mondo, in questo modo dovrà essere organizzata la nostra sanità. Questa legge comincia a razionalizzare – ha sottolineato il presidente Pigliaru – e prevede di accorpare alcuni ospedali per garantire un sistema migliore in tutta la Sardegna e mettere fine alla migrazione sanitaria che è in atto perché in passato non si è avuto il coraggio di fare delle scelte, come quella di decidere dove collocare gli ospedali di eccellenza. Questo è il punto cruciale insieme alla disastrosa situazione creata dal centrodestra e che ci siamo trovati a dover gestire. La mia opinione è che le Asl siano assolutamente troppe e che questo numero abbia creato dispersione, eterogeneità, comportamenti non sufficientemente uniformi nel territorio. Abbiamo bisogno di un sistema più semplice, perché più il sistema è semplice – conclude il presidente – meglio si riesce a controllarlo e garantire standard uniformi in tutti i territori, quindi io credo che quello che è scritto in legge diventerà presto realtà e il numero delle ASL sarà ridotto in modo significativo.»
«La filosofia di questa legge – ha detto da parte sua l’assessore Arru – è garantire un servizio migliore ai cittadini riducendo gli esorbitanti costi della Sanità. Dobbiamo mettere sotto controllo la spesa migliorando la qualità, è una sfida complicata è difficile ma noi siamo attrezzati per affrontarla con successo. La riforma della Sanità è una sfida importantissima e vogliamo vincerla perché questo significa migliorare la qualità della vita di tutti i sardi – ha concluso Luigi Arru -. Invecchiare non deve essere una sofferenza, e questo può accadere se con un nuovo sistema sanitario garantiamo la qualità della vita. Abbiamo introdotto novità che cambieranno la vita dei cittadini.»
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Venerdì 14 novembre, a partire dalle 9.30, si terrà a Cagliari, nel Convento San Giuseppe, in via Paracelso, dalle 9.30 alle 17.30, il workshop dal titolo “L’energia giusta per fare impresa: buone pratiche dalla Sardegna”, organizzato da Sardegna Ricerche a chiusura del primo anno d’attività dello Sportello Energia, iniziativa che si pone come punto di riferimento per gli operatori dell’Isola, pubblici e privati, in cerca di soluzioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche, la sostenibilità ambientale ed il risparmio.

Il workshop è stato pensato come un vero percorso esplorativo tra interventi, soluzioni e metodologie innovative dal mondo dell’energia, dedicato al tessuto economico locale. In particolare, l’incontro di Cagliari si concentrerà sui risultati ottenuti durante questo primo anno di lavoro dello Sportello Energia, illustrando alcuni casi di successo e buone pratiche provenienti da imprese sarde che hanno lavorato con il sostegno di Sardegna Ricerche.

Il programma della giornata si aprirà con l’introduzione a cura della presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, e di Gaetano Scognamiglio, presidente di Promo PA Fondazione.

La sessione “Un anno di Sportello Energia: servizi alle aziende per ripartire con “rinnovata energia” vedrà gli interventi della responsabile dello Sportello, Marina Masala, di Francesca Velani, Promo PA Fondazione, e dei consulenti Marilena Paulotto e Stefano Sassone.

I lavori continueranno con la sessione “Buone pratiche dalle imprese”, con le relazioni di Rainer Toshikazu Winter, architetto esperto di bioedilizia, e Davide Poli, dell’Università di Pisa, che illustrerà l’audit energetico eseguito sul Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, a Pula. Luisa Carcangiu Bayre, responsabile del Convento di San Giuseppe, insieme a Gabriele Nannetti, del Ministero dei Beni culturali e all’ingegner Antonio Cabras, descriveranno gli interventi di efficientamento energetico proposti per la sede dell’evento.

L’ultimo intervento della mattinata, affidato all’assessore regionale dell’industria Maria Grazia Piras, avrà al centro l’applicazione del piano energetico in Sardegna e le prospettive per le imprese.

Nel corso della sessione pomeridiana, “Buone pratiche di efficienza tra bioedilizia e biomasse”, i consulenti dello Sportello Energia, insieme ai rappresentanti delle imprese coinvolte, Tanca Hotel Resort e Azienda Agricola Archelao, illustreranno gli interventi attuati nel corso dell’anno.

La partecipazione al workshop è libera e gratuita, ma è necessario registrarsi sul sito dello Sportello Energia, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it/sportelloenergia, dove è anche disponibile il programma dettagliato della giornata.

Michele Cossa

Durissima la critica di Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, alla maggioranza di centrosinistra che ha approvato la proposta di legge di riforma del sistema sanitario regionale.

«I dilettanti del centrosinistra sono riuscito a fare l’ennesima figuraccia – tuona Michele Cossa -: il Consiglio regionale ha approvato il commissariamento solo delle aziende ospedaliero universitarie ma non delle Asl e dell’azienda ospedaliera Brotzu. Perché così c’è scritto nell’emendamento che i consiglieri della maggioranza hanno scritto e hanno portato in votazione. Adesso il centrosinistra cerca di uscire da questa figuraccia dicendo che si tratta di un errore materiale. Ma quale errore materiale: la norma è chiara ed è quella approvata dall’Aula. Gli errori materiali che sono sanabili sono lievi dimenticanze, qualche lettera, qualche congiunzione. Non aziende che non sono mai citati nel comma approvato.»

«Questo dimostra – conclude Cossa – anche un altro fatto: i consiglieri della maggioranza non si sono neppure letti gli emendamenti e gli articoli che stavano votando. Uno scandalo in piena regola. L’ennesima dimostrazione che sono totalmente inadatti a governare.»

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Il Consiglio regionale ha approvato il passaggio agli articoli (presenti 43, si 26, no 17) del DL 72/A “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”.

Il termine per poter presentare gli emendamenti è martedì 18 novembre alle ore 10.00. Alle 16 e 30 di martedì si riunirà la Prima commissione per l’esame degli emendamenti presentati.

Il Consiglio è stato convocato per le 10.00 di mercoledì 19 novembre.

E’ stato pubblicato l’avviso per l’acquisizione delle candidature alla nomina di Direttore dell’area tecnico scientifica dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (Arpas).

Possono presentare domanda i dirigenti dell’Amministrazione regionale, degli enti, il personale dell’Arpas nonché coloro che siano in possesso dei seguenti requisiti:

– diploma di laurea in discipline tecnico scientifiche (DL – Lauree vecchio ordinamento) o diploma appartenente alle classi di lauree specialistiche (LS – Lauree specialistiche nuovo ordinamento) o diploma
appartenente alle classi di Lauree Magistrali (LM)
– cittadinanza italiana;
– godimento dei diritti civili e politici;
– non aver compiuto il sessantacinquesimo anno di età;
– non essere stati destituiti, dispensati o licenziati dall’impiego presso una pubblica amministrazione ovvero dichiarati decaduti;
– documentata esperienza professionale in qualifica dirigenziale presso l’amministrazione regionale o presso gli enti regionali, ovvero, per i soggetti esterni, comprovata professionalità ed esperienza acquisita nella direzione di attività di prevalente interesse per la prevenzione e l’ambiente, per almeno cinque anni nei dieci anni precedenti.

La domanda, redatta in carta semplice o utilizzando la modulistica appositamente predisposta, potrà essere consegnata a mano, entro le ore 13.00 del 25 novembre presso l’ Ufficio protocollo della Sede Centrale dell’Arpas in Via Contivecchi, 7 – 09122 Cagliari, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 oppure inoltrata tramite raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata all’Arpas – Direzione Generale in Via Contivecchi, 7 – 09122 Cagliari.

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Battaglia in Consiglio e battaglia fuori dall’Aula dopo il via libera definitivo alla legge di riforma del sistema sanitario regionale. Quella che per la maggioranza è una grande riforma «è solo un concentrato di annunci e principi che, nel merito, prevede per ora una Azienda in più con l’aggiunta di altre poltrone per i gruppi di opposizione».

«Vedremo a partire dalla finanziaria come andranno i conti – ha detto Pietro Pittalis (FI) -, di sicuro il centro sinistra non può chiamarsi fuori dalla spesa sanitaria del 2014 e dovrà anche spiegare da dove saranno tagliati i posti letto da assegnare al San Raffaele.»

Pietro Pittalis si è poi soffermato sull’episodio che, questa mattina, ha portato alla “correzione” di un testo già approvato dall’Aula, cui sono state aggiunte le Aziende sanitarie ad un testo che si riferiva solo a quelle Ospedaliero-universitarie, un semplice “errore materiale” per il presidente del Consiglio. Secondo il capogruppo di Fi, invece, «è stato fatto un blitz con un rattoppo peggiore del buco, mettendo a rischio le regole istituzionali più elementari; rifletteremo insieme su ciò che è accaduto ma certamente non rinunceremo a far valere le nostre ragioni in tutte le sedi, comprese quelle giurisdizionali, non a tutela dell’opposizione ma delle stesse istituzioni».

Dopo aver ribadito che non c’è nessuna opinione contraria al commissariamento delle Asl, il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha osservato, «che prima bisogna avere la coscienza a posto, invece siamo davanti ad una riforma pasticciata con cui si vuole occupare posti di potere non solo nella sanità ma anche negli Enti locali, con la singolare reiterazione dei commissariamenti dei commissari». Attilio Dedoni, tornando sul quanto accaduto stamani in Consiglio, ha criticato il presidente dell’Assemblea «che forse crede ancora di essere il Sindaco di Sassari, cambiando in corsa ciò che il Consiglio aveva già votato».

Secondo il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu «la maggioranza ha dimostrato di essere molto brava a moltiplicare le poltrone, come vedremo anche quando si darà vita ai distretti sanitari e con lo stesso Dl 72 della Giunta, in cui si annunciano promozioni e rimozioni a catena dell’alta dirigenza».

Paolo Truzzu, di Fratelli d’Italia, ha messo l’accento sul fatto che «con questa sorta di riforma sanitaria la maggioranza ha scaricato sui sardi le sue tensioni interne; se si voleva arrivare al commissariamento delle Asl non c’era bisogno di perdere cinque mesi».

Per il vice capogruppo di Forza italia Alessandra Zedda l’episodio più grave «è senz’altro quello accaduto stamattina quando agli uffici hanno corretto un testo appena votato dall’Aula all’insaputa dei consiglieri regionali, un modo di procedere senza precedenti».

Ancora per i Riformatori sardi, il consigliere Michele Cossa ha sostenuto che «i fatti gravissimi di stamani non possono essere derubricati a questione di lana caprina ed il presidente si è assunto la responsabilità di creare un precedente dalla portata devastante».