Il caso Port.Al è stato al centro di un incontro svoltosi ieri pomeriggio all’assessorato dell’Industria. Dopo il fallimento dell’ex Ila, lo stabilimento è stato acquisito dal gruppo di Ninetto Deriu con un investimento che fin qui ha raggiunto i 7 milioni di euro (nei due anni e mezzo trascorsi dall’acquisizione, sono stati spesi un milione e mezzo di euro per le sole manutenzioni). L’azienda è in attesa della firma di un decreto della Giunta regionale per il via libera all’installazione di un mini parco eolico. Tre le pale richieste, due quelle concesse, in prima battuta, in sede di conferenza di servizi, ma resta un ostacolo da superare, una norma legislativa che vieta la realizzazione di nuovi impianti a meno di tre km dal mare, per superare la quale, visto lo stato in cui si trova l’area industriale, ormai compromessa dalla presenza delle industrie e del parco eolico dell’Enel, è necessario un provvedimento della Giunta regionale.
Il gruppo Deriu, già oggi ha 350 dipendenti in servizio, 160 sono quelli prossimi al rientro con il rilancio produttivo della Port.Al e 120 quelli previsti dal progetto del centro termale Coquaddus. Vista la drammaticità della crisi, oggi più che mai il Sulcis e gli imprenditori attendono risposte dalla politica in tempi certi. Senza le pale eoliche la fabbrica non potrebbe riaprire, in quanto il costo dell’energia graverebbe in misura eccessiva sulla produzione e non si capisce proprio perché i tempi autorizzativi debbano essere tanto lunghi, con il rischio di compromettere l’intero progetto ed il ricollocamento di 160 lavoratori diretti ed almeno di un centinaio indiretti.
All’incontro di ieri, svoltosi nella sala riunioni al 4° piano del Palazzo di Viale Trento, hanno partecipato l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, le organizzazioni sindacali, le RSA e l’azienda.
«Dopo un rapido riepilogo del caso aziendale e la condivisione che il principale problema risiede nell’elevato costo di approvvigionamento dell’energia, i presenti sono giunti ad un accordo così schematizzabile:
• l’assessore dell’Industria s’impegna a:
– verificare con gli uffici tecnico-amministrativi dell’assessorato, lo stato dell’iter autorizzativo e le possibili evoluzioni del caso in esame;
– verificare presso il Mise la percorribilità di soluzioni sul costo dell’energia compatibili con le esigenze dell’azienda Port.Al, del mercato nazionale e del più ampio mercato comunitario;
• coinvolgere nel percorso autorizzativo la Giunta regionale e il presidente della Regione;
• riconvocare i presenti entro il giorno 14 novembre 2014, con la presenza dell’assessorato dell’Industria e della Presidenza della Regione Sardegna.»