28 November, 2024
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Piazza Rinascita copia

Carbonia celebrerà il 2 novembre con alcune cerimonie, la commemorazione dei defunti e la Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.

Alle ore 10.00 sarà deposta una corona d’alloro presso il cimitero di Carbonia. Alle ore 10.30 la corona sarà deposta presso il cimitero monumentale di Serbariu e alle ore 11.00 presso il cimitero di Cortoghiana.

Il 4 novembre, Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, alle ore 10.00 un corteo partirà da Piazza Roma verso Piazza Rinascita, per la deposizione di una corona al Monumento dei caduti di tutte le guerre. Alle ore 10.30 il corteo proseguirà per la deposizione di una corona sotto la lapide presso la chiesa di Serbariu. Alle ore 11, la corona sarà deposta a Bacu Abis ai piedi del Monumento ai caduti di tutte le guerre di piazza Chiesa.

In occasione della commemorazione dei defunti, dal 31 ottobre al 2 novembre, dalle ore 8.00 alle ore 19.00, per garantire la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni, nella zona antistante il cimitero di Carbonia sarà disposto il senso unico di marcia, nella direzione di marcia da via Medadeddu verso Medau Is Lampis e il divieto di sosta lato sinistro, nel tratto fronte il piazzale centrale del cimitero di Carbonia.

L’assessorato delle Politiche per i Giovani del comune di Carbonia, come Ente capofila del PLUS del Distretto Socio-Sanitario di Carbonia, comunica che la Ludoteca di Piazza 1 Maggio ha organizzato per venerdì 31 ottobre, dalle ore 15.30 alle ore 18.30, un pomeriggio di giochi e animazione in occasione della festa di Halloween.

Durante tutto il mese di ottobre la Ludoteca ha proposto laboratori creativi “da paura” con tanti bambini che hanno addobbato la sala per la festa e preparato giochi e dolcetti “mostruosi”.

«L’iniziativa – spiega l’assessore Maria Marongiu – offre l’opportunità di rivivere il mistero che circonda la magica notte di Halloween, festa che, sebbene originariamente estranea alla nostra tradizione, è ormai entrata nell’immaginario dei bambini e dei loro genitori, come occasione di gioco e divertimento.»

Per informazioni si può chiamare il Consorzio Network Etico Territoriale, Cooperative Dimensione Umana e Isola Verde, che gestisce la Ludoteca, al numero 0781.661068.

Sant'Antioco 73 copiaCalasetta C copia

«Si installino in in aree pubbliche apparati di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabile (almeno otto aerogeneratori), in grado di assicurare ai comuni di Sant’Antioco e Calasetta di guadagnare l’autonomia energetica. Un’autonomia che garantirebbe cospicui risparmi economici: meno tasse e tributi locali per i cittadini.»

La proposta è di Ignazio Locci, consigliere regionale di Sant’Antioco del gruppo Forza Italia Sardegna.

«L’Isola di Sant’Antioco a impatto zero – aggiunge Ignazio Locci -, sarebbe capace di conquistarsi la propria autonomia energetica e di affrancarsi dalla dipendenza della rete ordinaria di distribuzione. Una strada che, oltre a preservare l’ambiente per le future generazioni, assicura nuove opportunità di entrate nelle casse comunali. E in un’epoca in cui gli enti locali soffrono per la mancanza di trasferimenti ai cittadini, i comuni hanno il dovere di intervenire con politiche alternative.»

«L’Unione Europea, del resto, impone di emettere sempre meno anidride carbonica nell’atmosfera. E noi dobbiamo prenderla come una sfida, una sfida della modernità e del futuro. È necessario dunque uniformarci all’UE, che se da una parte ci chiede sempre maggiori contributi, dall’altra ci offre la possibilità di investire nelle energie rinnovabili, nella mobilità a impatto zero e nell’efficientamento energetico. Opportunità da cogliere senza indugio, in quanto capaci di creare reddito per le cittadinanze. Un concetto, tuttavia, deve essere chiaro – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco -: i comuni devono individuare aree pubbliche e risorse pubbliche per un servizio che dovrà essere rigorosamente pubblico ed efficiente: no, dunque, a qualsiasi tipo di speculazione privata.»

Gavino Sale 565 copia

Il gruppo consiliare di Soberania-Indipendentzia ha presentato questa mattina, in una conferenza stampa, una proposta di legge che ha lo scopo di favorire la formazione dei laureati sardi, o di quanti intendono scegliere la Sardegna come sede della loro attività professionale, nelle discipline sanitarie.

«La nuova legge – ha spiegato il primo firmatario Gavino Sale – prevede un meccanismo molto semplice; mentre con la norma precedente bastava essere residenti in Sardegna al momento della firma del contratto relativo alla borsa di studio, ora sarà necessaria la residenza nell’Isola da almeno 5 anni ed essere laureati in una delle università sarde.»

«E’ una norma di sovranità – ha aggiunto Sale – limitata alle borse di studio finanziate dalla Regione (90 l’anno per un controvalore di 2.5 milioni di euro), in linea con altre esperienze regionali autonome e coerente con l’azione di governo della Giunta Pigliaru che privilegia gli investimenti in conoscenza e valorizzazione del nostro capitale umano.»

«L’iniziativa – ha osservato il consigliere Paolo Zedda – si inserisce in un quadro generale della nostra Regione che evidenzia un forte legame fra il benessere e l’istruzione: in Europa i laureati sono il 30% della popolazione, in Italia il 20% ed in Sardegna soltanto il 10%, significa che il basso livello di istruzione genera povertà e che, soprattutto, è urgente investire adesso.»

«Non pensiamo certo di risolvere il problema della fuga dei cervelli – ha chiarito il consigliere Emilio Usula – e nemmeno di creare una classe medica autocratica ma, anzi, di attivare un meccanismo di importazione dei cervelli: vogliamo fare in modo, da un lato, che le risorse della Regione destinate alla formazione restino nella nostra terra e, dall’altro, favorire anche quanti decidono di stabilirsi da noi per completare il loro corso di studi ed iniziare l’attività professionale.»

In prospettiva, hanno affermato i sostenitori della nuova proposta di legge, sarà esaminata anche la possibilità di estendere i nuovi requisiti indicati dalla legge anche a discipline diverse da quelle sanitarie, come ad esempio l’archeologia, che finora sono “inquadrate” nella normativa nazionale. Inoltre, si potrà lavorare anche sul versante della lingua sarda, come già avviene nella Provincia autonoma di Bolzano, dove ai laureati che intendono usufruire di una borsa di studio è richiesto “l’attestato di bilinguismo”.

 Sardegna RegioniSardegna infografica

In Sardegna si percorrono 13.697 km l’anno, 600 in più rispetto alla media nazionale, in media 46,5 km al giorno. Il venerdì la giornata in cui si utilizza maggiormente l’auto.

I sardi trascorrono 1 ora e 18 minuti al giorno in automobile a una velocità media di 35,7 km/h.

Oristano è la provincia in cui si percorrono più km, 14.923 l’anno, seguita da Carbonia Iglesias e Medio Campidano.

Carbonia Iglesias è la provincia in cui si utilizza l’auto per più giorni e quella in cui si guida di più durante la notte.

I sardi trascorrono in media 1 ora e 18 minuti al giorno in automobile, guidando a una velocità media di 35,7 km/h, superiore rispetto alla media nazionale di 33,5 km/h. E’ quanto emerge dal primo Osservatorio UnipolSai sulle abitudini al volante degli italiani nel 2013, realizzato in seguito all’analisi1 dei dati di oltre 1,8 milioni di automobilisti assicurati UnipolSai che installano la scatola nera sulla propria autovettura, settore nel quale la compagnia è leader in Italia e in Europa per numero di apparecchi installati.

Le informazioni riportate nel testo sono il risultato dell’elaborazione di dati aggregati dai quali non è possibile risalire al singolo utente/assicurato.

Secondo i dati di UnipolSai Assicurazioni – prima compagnia in Italia nel Ramo Danni, in particolare nell’R.C. Auto -, in Sardegna si percorrono mediamente circa 13.697 km annui, dato superiore di circa 600 km rispetto alla media nazionale di 13.028 km. Tra le province, è Oristano quella in cui si percorrono più km annui (14.923 km), seguita da Carbonia Iglesias (14.458 km) e Medio Campidano (14.278), mentre l’auto è meno utilizzata a Cagliari (13.484 km annui) e a Sassari (12.659).

Carbonia Iglesias detiene invece il record di utilizzo dell’auto per più giorni durante l’anno, 300. In media, in Sardegna, l’auto viene utilizzata per 294 giorni l’anno con una percorrenza media di 46 km al giorno, rispetto a una media nazionale di 284 giorni e una percorrenza media di 45 km giornalieri.

«I dati dell’Osservatorio – sottolinea Enrico San Pietro, vice direttore generale area Danni e Sinistri di UnipolSai – evidenziano una regione in cui l’utilizzo dell’auto, a eccezione della provincia di Sassari, è particolarmente radicato in tutte le province con chilometraggi superiori alla media nazionale. In tutte le province si viaggia inoltre a una velocità media superiore rispetto alla media nazionale, a testimonianza di un’esperienza di guida complessivamente positiva rispetto al resto d’Italia.»

«Entrando più nel dettaglio – conclude San Pietro – spicca in particolare il dato di Oristano, con una velocità media di 40,1 km/h. Un po’ più “faticoso” spostarsi a Cagliari (34,2 km/h) e Sassari (34,6 km/h).»

Così come nel resto d’Italia, il venerdì è il giorno in cui i sardi percorrono più km in auto, mentre il premio di provincia più “nottambula” spetta Carbonia Iglesias con il 4,2% dei km complessivi percorsi durante la notte. In generale, in Sardegna si tende a utilizzare l’auto di meno tra mezzanotte e le 6 del mattino rispetto al resto d’Italia.

L’Italia è il paese europeo con il più alto numero di scatole nere installate e gli italiani sembrano mostrare particolare apprezzamento per questo dispositivo, con un tasso di crescita annuo del 75%, non solo per la possibilità di ottenere uno sconto significativo sull’RCAuto e sulla polizza Furto e Incendio per chi sceglie l’installazione a bordo della vettura.

In caso di incidente, infatti, la scatola nera è in grado di registrare data e orario dell’evento, posizione Gps, velocità del veicolo ed essere in questo modo particolarmente utile in caso di contestazioni, sia in caso di sentenze del giudice sia in caso di multe non dovute. In caso di incidente grave, il dispositivo può inoltre rappresentare un reale strumento “salva vita”, in quanto invia automaticamente un allarme alla Centrale Assistenza grazie al Servizio di Allarme Crash e, infine, in caso di furto del veicolo, ne facilita il ritrovamento.

Nell’AOU di Cagliari inizia l’era della gestione informatizzata dei beni sanitari. I farmaci e i dispositivi medici passano da una gestione basata sui dati storici e sulle previsioni di consumo ad una gestione basata su quanto prescritto e realmente somministrato.

Nei presidi dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari entrano in funzione in tutti i reparti gli armadi farmaceutici, sperimentati per tre anni e ora finalmente a regime.

In sostanza il nuovo sistema consentirà, tra le altre cose: prescrizioni informatizzate a bordo letto; somministrazione, sempre a bordo letto, del farmaco semplice, sicura e veloce tramite un braccialetto con codice univoco; tracciabilità dei farmaci; riduzione delle scorte del 50 per cento; riduzione degli errori terapeutici del 65 per cento, risparmi sul fronte della spesa farmaceutica.

Oggi l’inaugurazione ufficiale con una cerimonia nella sala conferenza del Policlinico, alla presenza del Direttore generale dell’AOU di Cagliari, Ennio Filigheddu, del Direttore sanitario, Giuseppe Ortu, del Direttore Amministrativo, Piero Tamponi, del Direttore del Servizio di Farmacia, Wanda Lai, del Responsabile del Servizio Informatico, Andrea Casanova. Presente, inoltre, il rappresentanti dell’RTI SOL SpA/ Ingegneria Biomedica Santa Lucia, Stefania Mariani, aggiudicataria dell’appalto;

La sperimentazione, avviata nel 2011, anticipa di fatto l’ esigenza di ottemperare alle necessità in materia di contenimento e riduzione della spesa farmaceutica previste dalla spending review 2012 e pone le basi per una risposta concreta alle richieste della Corte dei Conti e della Regione in merito alla tracciabilità del flusso dei farmaci e dei dispositivi medici.

All’interno dell’Azienda viene quindi monitorato l’intero percorso dei beni sanitari attraverso l’uso di armadi robotizzati, un adeguato software di supporto (applicativi per la prescrizione e la somministrazione): strumenti indispensabili per la gestione delle terapie in ambiente ospedaliero.

L’iniziativa prevede un investimento di 8 milioni di euro che consentiranno di coprire richieste per dare un lavoro stabile a circa 1.300 persone. Altri due milioni e mezzo di euro, invece, saranno destinati agli interventi di formazione mirata sulla base delle esigenze rappresentate dalle singole aziende e dalle imprese ospitanti.

 

Logo Riformatori Sardi

Elena Secci, 33 anni, è la nuova coordinatrice dei Riformatori sardi di Quartu Sant’Elena. E’ stata eletta ieri, al termine del congresso che segna una svolta decisa verso il rinnovamento della classe dirigente. E’ stato rinnovato in larga parte anche il coordinamento cittadino, con l’ingresso negli organi del partito di numerose donne e under 40. Al congresso hanno preso parte anche il coordinatore regionale del partito, Michele Cossa, il coordinatore del Collegio di Cagliari, Gabriele Marini, e il deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu.

«Da oggi si cambia radicalmente marcia – ha dichiarato la neo coordinatrice Elena Secci – lontano anni luce da quanto accaduto nel recente passato e da chi, unico responsabile, ha voluto infrangere il patto sottoscritto tra gli elettori e la coalizione che aveva vinto nel 2010. Per questa ragione il nostro partito non parteciperà a nessuna coalizione che presenti la candidatura del sindaco uscente. Questo è un punto decisivo e qualificante in vista della campagna elettorale per le prossime elezioni comunali.»

«E proprio sulla futura coalizione i Riformatori sardi – prosegue la neo coordinatrice – sono aperti a tutti coloro che intendono superare il passato. La coalizione, con la quale ci presenteremo agli elettori, dovrà avere il requisito dell’attendibilità politica, indissolubilmente legata alla credibilità sociale, alla riconosciuta competenza ed alla esperienza amministrativa di colui che verrà proposto alla guida della coalizione.»

Nel coordinamento sono stati eletti: Andrea Bigolin,  Marcello Cardia, Giorgio Deiana, Fortunato Di Cesare, Rosina Di Cesare, Andrea Grosso, Alessandro Manca, Patrizia Marini, Gabriele Marini, Carlo Marras, Laura Murgia, Fulvio Murgia, Gianni Orrù, Mauro Ortu, Francesco Pillai, Danilo Pillitu, Federico Puddu, Ignazio Schirru, Omar Spiga, Alessio Zucca.

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato un comunicato sui progetti relativi ai corsi finalizzati alla certificazione delle competenze per “assistente familiare”, la qualificazione di “operatore socio sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria complementare” e la riqualificazione in “operatore socio sanitario (OSS)”.

I progetti relativi ai corsi indicati per il personale occupato presso comunità terapeutiche con esperienza almeno biennale nel settore socio sanitario alla data del 30 agosto 2013, potranno continuare a essere presentati al Servizio della governance della formazione professionale nell’ambito delle procedure dei corsi autofinanziati nel settore socio assistenziale.

La procedura è del tutto indipendente dall’avviso appena pubblicato sui “Percorsi formativi per il rilascio della qualifica di operatore socio sanitario (OSS)”.

Carbonia da Monte Leone

La città di Carbonia, in quanto Comune ad alta tensione abitativa, è tra i destinatari delle risorse statali e regionali del Fondo per gli “inquilini morosi incolpevoli”. Per questo la Giunta comunale ha approvato la delibera per determinare i criteri per l’individuazione dei destinatari del Fondo, come previsto dalla normativa regionale e nazionale.

I destinatari dei contributi saranno coloro che, avendo un contratto di affitto per la propria abitazione, hanno ricevuto lo sfratto (con citazione per la convalida), per non aver pagato, senza colpa, il relativo affitto.

I morosi incolpevoli sono coloro che non possono pagare gli affitti per la perdita o riduzione consistente del reddito del proprio nucleo familiare, dovute ad una delle seguenti cause: perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;  cassa integrazione ordinaria o straordinaria che riduce notevolmente il reddito; mancato rinnovo dei contratti a termine o di lavoro atipici; cessazione di attività da libero professionista o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;  malattia grave, infortunio o morte di un componente da cui consegue una forte riduzione del reddito familiare o la necessità di utilizzare gran parte del reddito per affrontare le spese mediche ed assistenziali.

A breve il comune di Carbonia pubblicherà l’avviso per accedere al Fondo.