28 November, 2024
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Maria Marongiu 4

La Giunta comunale di Carbonia ha approvato, su proposta dell’assessorato delle Politiche sociali, le linee di indirizzo per la gestione del Centro per le politiche attive in favore degli anziani (Centro anziani), che si trova in via Brigata Sassari, a Carbonia.

In primo luogo l’Amministrazione comunale, al fine di valorizzare le scelte già effettuate per garantire gli interventi rivolti agli anziani, si impegna a garantire la prosecuzione delle attività del Centro, favorendo la più ampia forma di partecipazione e condivisione delle attività, inclusa la libera espressione dell’associazionismo.

Le linee di indirizzo dettate dall’Amministrazione per la gestione del Centro anziani prevedono la realizzazione, con il coinvolgimento del Comitato del Centro,  dell’Assemblea fondativa di un’associazione che si occuperà della gestione del Centro, con l’inclusione non soltanto degli attuali iscritti ma anche di coloro che, per classe di età, intendano iscriversi, sia per proporre iniziative sia per contribuire alla gestione. L’apposita “Associazione per la gestione del Centro per le politiche attive in favore degli anziani” dovrà sottoscrivere un contratto di servizio con il Comune, sulla base di un progetto complessivo di gestione, che consenta la verifica dell’efficacia del servizio e il grado di soddisfacimento degli utenti. Qualora gli iscritti del Centro per le politiche attive in favore degli anziani non riuscissero a costituirsi in associazione, l’Amministrazione proporrà alle associazioni cittadine della terza età l’autogestione del Centro, sulla base di una proposta progettuale coerente con le linee di indirizzo della Giunta.

«Nei prossimi giorni – spiega Maria Marongiu. assessore delle Politiche sociali del comune di Carbonia – sarà avviato il percorso di attuazione degli indirizzi indicati dalla Giunta, con il coinvolgimento di tutte le parti, soprattutto degli iscritti al Centro. L’obiettivo è di realizzare un modello di gestione che, garantendo il più ampio utilizzo degli spazi, ora a completa disposizione degli utenti, riesca a contenere i costi rendendo il Centro fruibile per tutti gli anziani della città.»

Piero Comandini 6

L’on. Piero Comandini primo firmatario, insieme ad alcuni esponenti del gruppo Pd e della maggioranza in Consiglio regionale, di una mozione urgente sul nuovo piano industriale di ENI S.p.A. che prevede la cessione di alcuni impianti produttivi, cioè quelli pro-raffinazione alla Sarlux, che continueranno ad essere produttivi, mentre degli altri impianti di Versalis, gli xileni e il pseudocumene non né conosciamo il destino.

«L’integrazione tra le attività di Sarlux e Varsalis – spiega Piero Comandini -, se da un lato costituiscono un rafforzamento dell’attività di raffinazione Saras, dall’altro l’assenza di informazioni certe da parte di ENI S.p.A. sul futuro delle restanti attività produttive, fa presagire un indebolimento dell’intero comparto chimico sardo.»

Piero Comandini sollecita una risposta da parte di ENI S.p.A., ritenendo fondamentale sapere se l’ENI intende confermare gli impegni sottoscritti nel 2013, oltre 100 milioni di euro destinati al sito di Sarroch, con l’obiettivo di rafforzare la competitività e la strategia del comparto xileni e pseudocumene o, se si vuole distrarre l’opinione pubblica con la cessione di impianti produttivi alla Sarlux al fine disimpegnare completamente ogni forma di presenza produttiva a Sarroch.

Il consigliere regionale del Pd sottolinea che «il territorio ospita l’ENI S.p.A. da oltre 50 anni e, nonostante il bilancio attivo negli ultimi dieci anni nello stabilimento Versalis di Sarroch, raggiunto grazie all’impegno delle amministrazioni locali, del sindacato e dei lavoratori, il recente e progressivo disinteresse da parte del gruppo ENI ha portato a risultati di bilancio negativi provocati principalmente dalla mancata realizzazione degli investimenti programmati. In questi anni l’azienda, ha contribuito alla crescita sociale ed economica del territorio assicurando importanti livelli occupazionali che, se in questo difficile momento di crisi economica che stiamo vivendo dovessero essere disattesi, sarebbe un evento gravissimo per il tessuto socio-economico locali».

Piero Comandini, inoltre, asserisce,con fermezza e decisione che «è necessario intervenire direttamente presso il Governo nazionale affinché si ribadisca l’importanza del comparto chimico in Sardegna, auspicando un tavolo nazionale presso il ministero dello Sviluppo economico, in ragione del ruolo strategico che storicamente tale attività riveste nella nostra regione rispetto alle politiche nazionali; ed esortando l’azienda ENI S.p.A. a chiarire in quale modo intende mantenere i propri impegni e il proprio ruolo in Sardegna e quale politica aziendale attuerà con particolare riferimento al mantenimento dell’attività produttiva e dei livelli occupazionali. Ricordando ai vertici dell’azienda che la reindustrializzazione è sempre possibile. Volere è potere tutto il resto sono scuse».

«Una soluzione per il rilancio dell’area industriale di Sarroch, infine, potrebbe passare attraverso la costruzione di un rigassificatore – prosegue Comandini – chiedendo all’ENI S.p.A. di investire i 100 milioni di euro in un joint venture di imprese private, di cui all’accordo sottoscritto nel 2013, così da avere, nel giro di pochi anni, un’area industriale tra le più avanzate e competitive d’Europa in linea con i progetti di riconversione verso nuovi modelli di sviluppo, garantendo il mantenimento dell’attività produttiva e alti livelli occupazionali.»

AMS 20141026

L’Associazione Mineraria Sarda aderisce alla giornata “Visit Iglesias” prevista per domenica 26 ottobre, aprendo al pubblico la propria sede di via Roma 39.

Nell’occasione, all’interno della palazzina sarà allestita, dalle ore 10.00, un’esposizione dei pezzi più significativi della collezione tipografica di Mariano Deidda, compresi gli elementi utilizzati nella storica tipografia Canelles Benatti, attiva in città tra fine Ottocento e primo Novecento.

Porto di Portoscuso dall'alto 2

Migliorate le condizioni meteorologiche, sono riprese le attività nel porto di Portovesme. Il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso, Matteo Prantner, ha annunciato la riapertura del porto di Portovesme con una brave nota trasmessa a tutti i soggetti interessati.

«Sentito il parere della locale Corporazione dei Piloti e considerato il miglioramento delle condizioni meteorologiche – scrive il tenente di vascello Matteo Prantner – dalle 8.30 odierne, riprenderanno le operazioni di ormeggio, disormeggio e commerciali nel porto di Portovesme».

Si è svolto oggi negli uffici dell’assessorato del Lavoro un primo incontro per l’esame della vertenza della Fornaci Scanu, nei prossimi giorni è previsto un altro confronto, in viale Trento, a Cagliari, con i vertici dell’assessorato dell’Industria. Il 6 ottobre scorso la proprietà ha avviato le procedure di mobilità per 57 dipendenti su 79 impegnati negli stabilimenti di Sestu e Guspini. Per 25 dipendenti sta per terminare la cassa integrazione in deroga, mentre altri 32 già usufruiscono della CIGS. La decisione dell’azienda è riconducibile alla situazione difficile che investe il settore dell’edilizia in Sardegna, sia il comparto delle costruzioni sia quello della produzione di materiali.
All’incontro odierno erano presenti i sindacati ed una delegazione dei lavoratori. «Saremo parte attiva per capire quali percorsi intraprendere per risolvere la vertenza – ha detto l’assessore Virginia Mura – siamo pronti a intervenire con gli strumenti che abbiamo a disposizione, ma aspettiamo di conoscere le intenzioni dell’azienda circa la prosecuzione dell’attività». «Nei prossimi giorni – ha annunciato l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – convocheremo le rappresentanze sindacali per esaminare lo stato della vertenza».

L’assessorato regionale del Lavoro sta esaminando la denuncia di comportamento antisindacale presentata dai delegati dell’Unione Sindacale di Base contro IFRAS. In particolare, la USB contesta la decisione dell’azienda di non concedere ai propri delegati il diritto di convocazione delle assemblee, i permessi retribuiti e i permessi non retribuiti.
In seguito ad alcune recenti sentenze, IFRAS sostiene che le rappresentanze aziendali possono essere costituite nell’ambito di associazioni che, pur non firmando contratti collettivi, abbiano comunque partecipato alla negoziazione degli stessi contratti. L’USB, non avendo né firmato il contratto nazionale né partecipato alla contrattazione, non potrebbe perciò godere delle prerogative previste dallo Statuto dei Lavoratori.
L’assessorato del Lavoro, al termine di un incontro svoltosi questa mattina con la delegazione dell’USB, ha acquisito la documentazione e ha assicurato che sarà avviata una verifica.

 

L’Agenzia Laore seleziona un docente che collaboreranno per l’esecuzione di un progetto relativo all’attuazione delle attività informative/divulgative del progetto I.D.O.C.L.C. finanziato nell’ambito della misura 111 del Psr. L’attività di informazione è rivolta agli imprenditori agricoli ed è finalizzata al miglioramento e all’accrescimento professionale degli imprenditori e degli operatori della trasformazione del settore lattiero caseario, beneficiari delle azioni previste dalle misure del programma di sviluppo rurale della Regione Sardegna, con riferimento in particolare alle problematiche igienico-sanitarie e relative misure di controllo in campo lattiero caseario – contaminazioni da aflatossine M1 nel latte.
L’attività si svolgerà nel corso del 2014 e si concluderà entro il mese di giugno del 2015 avvalendosi della collaborazione di docenti esperti nella materia indicata.
Ai candidati sono richiesti i seguenti requisiti:
– laurea in medicina veterinaria, laurea in scienze agrarie o equipollenti.
– documentata esperienza professionale in attività di assistenza tecnica per allevamenti bovini da latte per una durata non inferiore a 10 anni.
I docenti interessati dovranno far pervenire le candidature entro le ore 13.oo del 24 ottobre, con le seguenti modalità:
– tramite posta al Servizio produzioni zootecniche dell’Agenzia regionale Laore Sardegna, Via Caprera, 8 – 09123 Cagliari;
– consegnata a mano all’Ufficio Protocollo dell’Agenzia – Via Caprera 8 Cagliari dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 14 e tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15.00 alle 18.00;
– inviata per posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollo.agenzia.laore@legalmail.it

Secondo appuntamento con la Stagione di Teatro Ragazzi “Io teatro, tu teatri, noi teatranti”, organizzata da Il Crogiuolo, centro di intervento teatrale diretto da Mario Faticoni, al Teatro Alkestis (via Loru) di Cagliari, venerdì 24 ottobre, ore 11.00, andrà in scena lo spettacolo  “IQBAL” La storia del bambino pakistano simbolo della lotta contro il lavoro infantile, della compagnia La Cernita Teatro.

Scritto da Monica Porcedda, lo spettacolo è liberamente ispirato a “Storia di Iqbal” di Francesco d’Adamo, in  scena Monica Porcedda e Riccardo Montanaro, per la regia della stessa Porcedda.

«Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite.»

Dentro questa frase, semplice e inequivocabile, è racchiuso il senso di una storia straordinaria, di una favola che insegna ai bambini quanto il coraggio sia più forte della violenza.

Iqbal Masih nasce nel 1983 a Muridke, una città pakistana in cui lo sfruttamento minorile è la norma. Il suo destino è stabilito ancor prima della sua nascita, in quella regione tormentata dalla fame e dalla miseria. A soli 4 anni inizia  a lavorare in condizioni di schiavitù, legato a un telaio per dodici ore al giorno, dopo che il padre l’aveva venduto al direttore di una fabbrica di tappeti per cercare di salvare un altro figlio, gravemente malato.

Le condizioni di vita e di lavoro sono inaccettabili per chiunque, Iqbal cerca ripetutamente di fuggire ma viene regolarmente riacciuffato dal padrone, che per punirlo lo getta in un pozzo nero. Nonostante tutto Iqbal non si arrende, cresce in lui il desiderio di libertà  e riscatto, finché un giorno nel 1992, a soli 9 anni, riesce a scappare dalla fabbrica. Durante la fuga incontra per strada un gruppo di esponenti del Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato e in quell’occasione trova il coraggio di raccontare la propria storia e quella degli altri bambini che lavorano in condizioni disumane nella stessa fabbrica di tappeti in cui lui passa le sue giornate.

Iqbal diventa così un simbolo della lotta contro lo sfruttamento minorile.

E’ un bambino che ha lottato per uscire da un incubo, fuori dal quale ha trascinato migliaia di piccoli lavoratori, indifesi da sempre.

Dopo alcuni anni, esattamente il 16 aprile del 1995, la domenica di Pasqua, mentre torna a casa in bicicletta venne assassinato da un sicario della “mafia dei tappeti pakistana”.

Grazie al suo impegno e alla lotta contro il lavoro minorile, circa tremila piccoli schiavi poterono uscire dal loro inferno: sotto la pressione internazionale il governo pakistano chiuse decine di fabbriche di tappeti.

Lo spettacolo è liberamente tratto da “Storia di Iqbal” di Francesco d’Adamo, edizioni EL (lo scrittore ha pubblicato diversi testi di letteratura per ragazzi).

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Si svolgerà dal 3 al 9 novembre 2014, in Sicilia (Augusta – Catania – Taormina – Giardini Naxos – Castelmola), il quarto raduno nazionale degli equipaggi delle navi Altair, Andromeda e Aldebaran.

Nel lontano 1951-’52 la Marina Militare Italiana si arricchì di tre navi: l’Altair, l’Aldebaran e l’Andromeda. Tre navi “Avviso Scorta”, tre Fregate specializzate alla lotta antisommergibile che si sono alternate nei compiti assegnati per la difesa dei nostri mari e del Popolo Italiano.

Per questo motivo, dopo i primi tre raduni che hanno coinvolto gli ex marinai dell’Altair (nel 2011 a Roma, nel 2012 a La Spezia e nel 2013 a Carloforte e a Cagliari), il quarto raduno coinvolgerà anche gli equipaggi delle altre due navi gemelle che hanno vissuto le stesse esperienze. 

Raduno Marinai Altair

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S'Ischiglia

E’ in programma domenica 26 ottobre, alle ore 17.00, nel locale New Seven di Via delle Cernitrici, a Carbonia, il concerto inaugurale dell’anno associativo 2014/2015 dell’associazione culturale S’Ischiglia.
Madrina e presentatrice dell’evento sarà Anna Paola Olita.

Il programma della serata, dopo i saluti di benvenuto e la presentazione di una breve sintesi della programmazione del nuovo anno associativo, il terzo dall’inizio dell’attività, prevede un concerto con musicisti di assoluto valore.

Marina Figus (voce), Angelina Figus (chitarra), Marisa Caddeo (voce recitante)
Est obrescendi (poesia di Paola Alcioni e musica di Angelina Figus)
Ventanas de perda (poesia di Paola Alcioni e musica di Angelina Figus)

Duo “Dieci Korde”
Davide Mocci (chitarra), Karen Hernandez (violoncello)
Divertimenti Notturni op. 86 (Mauro Giuliani)
Allegretto-Andante-Larghetto – Allegretto

Davide Mocci (chitarra), Maria Pia Lixi (flauto)
Bachianas brasileiras 5 (H. Villa Lobos)
Duettino Facile op. 77 (Mauro Giuliani)
Andantino maestoso-Minuetto scherzoso-Trio-Rondò

Davide Mocci (chitarra)
Sonata (Niccolò Paganini) – Asturias (Isaac Albeniz)

Roberto Palmas (Guitar Solo)
Càiba (R. Palmas) – Viaggio (R. Palmas)
Ballo leggero (R. Palmas) – Solo (R. Palmas)

Alberto Sanna (One Man Band)
Canzoni per (r)esistere (A. Sanna) – Io sono nato qua (A. Sanna)
Alla scuola elementare (A. Sanna) Paola