28 November, 2024
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Francesco Pigliaru 18 copia

«Al ministero della Difesa che oggi ci comunica di aver approvato l’imposizione della servitù militare su Santo Stefano per altri cinque anni, diciamo che la nostra posizione è quella già condivisa con il Consiglio regionale ed espressa pubblicamente: per la Regione Sardegna la servitù di Santo Stefano a La Maddalena è scaduta il 3 marzo e noi ci opporremo in ogni sede a qualsiasi volontà di reiterarla.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

«Faremo partire subito un ricorso al presidente del Consiglio dei ministri – ha aggiunto Pigliaru – per avere l’occasione di far sentire con fermezza e determinazione la voce dei sardi. A differenza di quanto si afferma nel decreto, questa imposizione non è in alcun modo compatibile con il percorso intrapreso con la Regione Autonoma della Sardegna e con gli enti territoriali a seguito della Seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari, tenutasi a Roma nel giugno 2014. Come tutti sanno, non abbiamo messo la nostra firma sul documento uscito da quell’incontro, e il percorso, con l’apertura del tavolo, deve ancora iniziare. La Seconda Conferenza regionale sulle servitù, da noi proposta all’Aula consiliare e in via di organizzazione – ha concluso il governatore della Sardegna – sarà il momento del confronto istituzionale, che affronteremo con il sostegno del popolo sardo».

Il consigliere regionale di Forza Italia Sardegna, Ignazio Locci, rivolge un appello all’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, «perché la Regione non si dimentichi dei lavoratori in utilizzo presso le ASL e le pubbliche amministrazioni, ancora in attesa del pagamento della mobilità in deroga da giugno 2014 a tutt’oggi. Lavoratori che risultano beneficiari di ammortizzatore sociale e, per questo, prestano regolare servizio presso gli enti pubblici nei quali utilizzati. Soldi che per loro, dunque, equivalgono mensilmente a uno stipendio. Ciononostante, si ritrovano a non poter fare affidamento su quanto loro dovuto poiché non risulterebbe nessuna comunicazione da parte della Regione all’Inps per il reinserimento nella Banca Dati Percettori. E l’istituto previdenziale, di conseguenza, non è autorizzato a emettere i mandati di pagamento.»

«Auspico – conclude Locci – che l’assessore verifichi quanto prima la reale situazione dei lavoratori in utilizzo ed eventualmente intervenga per regolarizzare la loro posizione con l’Inps.»

Piazza Roma Carbonia 2 1

La Giunta comunale di Carbonia ha approvato i criteri e le fasce di reddito per la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo (anno scolastico 2014-2015) e per l’assegnazione delle borse di studio a sostegno delle spese sostenute per l’istruzione relative all’anno scolastico 2013-2014.

Sulla base di questi criteri, in seguito alla pubblicazione dei prossimi bandi, potranno richiedere i contributi e le borse di studio i genitori (o gli esercenti la potestà genitoriale) di alunni della scuola secondaria di I e II grado (statali o paritarie) o gli stessi studenti maggiorenni, appartenenti a famiglie con un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 14.650 euro. Alle borse di studio saranno ammessi anche gli alunni delle scuole primarie.

Nell’assegnazione dei contributi e delle borse di studio, al fine di favorire le famiglie in condizioni economiche più disagiate, sarà destinato prioritariamente un importo maggiore alle famiglie con ISEE più basso. A tal proposito sono state individuate tre fasce: ISEE da 0 a 4.880 euro (fascia A), ISEE da 4.880,01 a 9.760 euro (fascia B), ISEE da 9.760,01 a 14.650 euro (fascia C).

Per la fornitura gratuita o semi gratuita dei libri di testo per l’anno scolastico 2014/2015 saranno adottate due graduatorie: una per gli alunni della scuola secondaria di I grado e le classi I e II della scuola secondaria di II grado, l’altra per gli alunni delle classi dalla III alla V della scuola secondaria di II grado.

Per le borse di studio a sostegno delle spese sostenute per l’istruzione (relative all’anno scolastico 2013/2014) per ogni ordine di scuola sarà stilata un’apposita graduatoria. Le spese effettivamente sostenute dalle famiglie, alla cui copertura sono destinate le borse di studio, sono relative alla frequenza, ai sussidi e attrezzature didattiche, ai trasporti, alla mensa, ai viaggi e alle visite di istruzione. L’importo minimo delle spese dichiarabili non deve essere inferiore a 52 euro.

Entro i limiti delle disponibilità finanziarie, gli importi massimi erogabili saranno: 100 euro per le borse di studio destinate agli alunni che frequentano la scuola primaria; 250 euro per le borse di studio destinate agli alunni che frequentano la scuola secondaria di I grado; 400 per le borse di studio destinate agli alunni che frequentano la scuola secondaria di II grado.

Michele Cossa copia

«Il centrosinistra scopre le sue carte: altro che cancellazione delle Province. Anziché togliere competenze gliene aggiungono: con una normetta resuscitano gli enti abrogati dai sardi e fanno sedere nei comitati di gestione di nuovi parchi i presidenti delle Province e i commissari. Un’autentica vergogna, che dimostra l’assoluta volontà della maggioranza e della Giunta regionale (che in aula si è inopinatamente espressa in tal senso) di mantenere in vita le Province nonostante il voto dei sardi». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, dopo la bocciatura, da parte della maggioranza, degli emendamenti che miravano a dare maggior ruolo ai comune negli istituendi nuovi parchi.

Pietro Cocco 4 copia

Il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Cocco, replica alle dichiarazioni fatte stamane dal consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci sulla situazione dei Consorzi di bonifica.

«Le dichiarazioni del consigliere Locci sui Consorzi di bonifica – dice Pietro Cocco – sono quantomeno singolari, soprattutto quando invocano una riforma urgente della legislazione vigente, tralasciando intenzionalmente di dire che sino a qualche mese fa, l’on.le Cappellacci era il presidente della Regione espressione di quella maggioranza a cui appartiene l’on.le Locci, e quindi con l’ampio potere legislativo che gli derivava dall’incarico, avrebbe potuto adottare la riforma oggi invocata a gran voce. Invece, Cappellacci e il Centrodestra, hanno vivacchiato per 5 anni senza aver prodotto risultati concreti in alcun settore, (fatte salve le leggi puntualmente impugnate dal Governo), e anzi causando  danni ingenti coi ritardi e l’immobilismo che li ha contraddistinti.»

«Questo Centrosinistra e questa maggioranza, in carica da 6 mesi, hanno un’attenzione diversa nei confronti del mondo agricolo e, pertanto, possiamo affermare con certezza – conclude Pietro Cocco – che faremo la legge organica di riforma che riveda e migliori le funzioni e le competenze dei consorzi, che consenta il contenimento dei costi del comparto agricolo, unitamente ad una maggiore efficienza degli enti, capace di dare ampio respiro agli agricoltori del basso Sulcis e della Sardegna intera.»

Monti di Capoterra 2

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità i disegni di legge 38/A “Istituzione del Parco naturale regionale di Gutturu Mannu” e 39 “Istituzione del Parco naturale regionale di Tepilora”

Il Parco di Gutturu Mannu si estende su 19.685 ettari e include i territori dei comuni di Pula, Villa San Pietro, Siliqua, Domus De Maria, Assemini, Santadi, Capoterra, Sarroch e Teulada. È inserito in una delle foreste più antiche ed estese del Mediterraneo, dove vivono specie endemiche tra le più rappresentative della fauna sarda come, ad esempio, il cervo, l’astore, il gatto selvatico e il geotritone. Sull’area insistono tre oasi di protezione faunistica dove vige il divieto di caccia ed è presente l’Ente foreste della Sardegna che gestisce, a vario titolo, la quasi totalità del patrimonio forestale. Inoltre nel parco sono presenti la Zona di protezione speciale (ZPS) e il Sito di interesse comunitario (SIC) denominati Foresta di Monte Arcosu della Rete Natura 2000.Il territorio del parco di Tepilora insiste nei comuni di Bitti, Lodè, Posada e Torpè e occupa la parte più settentrionale della Barbagia e della Baronia, in Provincia di Nuoro e collega le zone interne con quelle costiere, utilizzando il fiume come una vera infrastruttura naturale, un elemento di connessione con una serie di attività legate al turismo e alla tutela dell’ambiente. Gran parte delle aree interessate dal parco è occupata da due grandi foreste demaniali, la foresta di Crastazza-Tepilora, nel comune di Bitti e la foresta di Usinavà, nel comune di Torpè. Molto frequenti nel territorio sono i graniti e sono presenti anche due oasi permanenti di protezione faunistica.

La seduta di questo pomeriggio si è chiusa con l’approvazione del DL 97 “Interventi urgenti per le spese di funzionamento e manutenzione delle sedi della formazione professionale e il completamento dei piani di formazione professionale”. 

Il Consiglio regionale riprenderà i lavori domani mattina, alle 10,30.

Anche chi è economicamente svantaggiate adesso può tornare a sorridere. E lo può fare gratuitamente grazie al progetto progetto Overdenture su impianti per cittadini edentuli totali ed economicamente svantaggiati della Clinica Odontoiatrica dell’Aou di Cagliari, diretta dal professor Vincenzo Piras.

«Il progetto – spiega professor Piras – è dedicato ai pazienti che sicuramente risentono maggiormente delle condizioni di cattiva salute del cavo orale legate alla cattiva qualità della vita, rappresentati appunto  dagli edentuli totali, per i quali i piani di terapia impiantare risultano spesso molto costosi (malgrado anche i prezzi calmierati dell’Università), prevedendo una lunga terapia prima di essere portati a compimento, d una grande collaborazione da parte del paziente stesso nel seguire le norme comportamentali da assumere prima, durante e dopo il trattamento. Una nuova metodica che viene sempre più presa in considerazione in questi casi, è quella dell’overdenture su impianti, caratterizzata da una protesi mobile totale o parziale su impianti.»

A favore di questa metodica vi è sicuramente la possibilità di eseguire il trattamento, nella stragrande maggioranza dei casi, in una sola seduta, cioè con il posizionamento degli impianti e il carico immediato protesico, e, ove questo non fosse possibile, i tempi alla poltrona risulteranno comunque essere notevolmente rapidi, con un massimo di due, tre sedute. Spesso il paziente può anche riutilizzare la propria protesi, evitando cosi un ulteriore costo.

Per l’esecuzione del progetto bisognerà che i pazienti siano selezionati in base ai seguenti criteri di ammissione:

Sono inclusi nel progetto.

Pazienti di ogni sesso o razza che hanno compiuto il diciottesimo anno di età, fino ad un massimo di 80 anni, che presentano l’arcata inferiore / superiore  totalmente o parzialmente edentula, fino ad un massimo di 4 elementi dentari per arcata, che sono fisicamente sani in grado di sostenere interventi chirurgici odontoiatrici convenzionali e relativi protocolli protesici, che accettano e garantiscono  di essere valutati nei mesi/anni successivi all’intervento, fino a 2 anni, che sono economicamente svantaggiati, con ISEE tra 0 e 18.000 € con tre fasce di punteggio: tra 0 e 12.000 € (40 punti), tra 12.001 e 15.000 € (25 punti), tra 15.001 e 18.000 € (10 punti)

Criteri di esclusione.

Pazienti con infezioni attive o stati acuti d’infiammazione nelle aree destinate all’inserimento implantare. Pazienti con diabete mellito scompensato. Pazienti con patologie a carico del metabolismo osseo e che  abbiano assunto bifosfonati (per via endovenosa per più di due anni anche negli ultimi 8 mesi; per via orale per più di due anni anche negli ultimi 4 mesi, da almeno un mese se accompagnati da terapia radiante o chemioterapica in qualsiasi zona del corpo). Pazienti che hanno subito radioterapia nella zona cranio-facciale negli ultimi dodici mesi. Pazienti che necessitano d’innesti ossei o chirurgia avanzata nei siti oggetto del presente studio, compresi i siti post-estrattivi per almeno due mesi. Donne in gravidanza. Pazienti con gravi patologie in atto: epatiti croniche attive, cirrosi epatiche, patologie tumorali, insufficienza renale acuta e cronica, pazienti che abbiano subito infarti negli ultimi 12 mesi. Pazienti che fanno uso di sostanze stupefacenti, o con patologie neuro psicomotorie.

Il responsabile del progetto è il prof. Vincenzo Piras, e i collaboratori saranno il dott. Nazario Russo, il dott. Giacomo Coppola, il dott. Davide Montisci ed il dott. Marco Sambiagio.

Dal 27 ottobre al 5 dicembre 2014, le imprese artigiane con sede in Sardegna e iscritte all’albo, potranno essere presentate le domande di contributo per le assunzioni di apprendisti avvenute nel 2012.
L’importo del contributo è pari a 3615,20 euro per il primo anno di attività, 2582,28 euro per il secondo, 2065,83 euro per il terzo e 1549,37 euro per i successivi. Qualora l’assunzione riguardi un disabile, l’importo del contributo è incrementato del 30%.
Nel caso il contratto di apprendistato si trasformi in contratto a tempo indeterminato, il contributo è concesso per ulteriori due anni nella stessa misura dell’anno che precede l’assunzione a tempo indeterminato.
Gli interessati dovranno presentare le domande al seguente indirizzo:
Assessorato del Turismo, artigianato e commercio
Servizio sostegno alle imprese
viale Trieste, 105 – 09123 Cagliari
Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti all’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Assessorato ai numeri telefonici: 070 6067231 – 606 7035 – 6067222.

Consiglio regionale 38 copia

Il Consiglio regionale ha approvato con 30 voti favorevoli, 22 contrari e 1 astenuto, il disegno di legge 111/A Assestamento alla manovra finanziaria per gli anni 2014-2016”.  L’Aula sta ora esaminando il DL 38/A “Istituzione del Parco naturale regionale di Gutturu Mannu”.