Mauro Pili (Unidos): «I deputati del PD, sardi compresi, hanno votato contro i fondi per l’alluvione di 330 giorni fa».
«La maggioranza di governo vota contro le risorse per l’alluvione. Dopo 330 giorni il governo non sblocca nemmeno un euro per il disastro che il 18 novembre dello scorso anno ha distrutto mezza Sardegna, provocando 18 vittime e 2700 sfollati. Con un voto palese i rappresentanti della maggioranza, compresi i sardi, componenti della commissione referente del decreto “sblocca affari” hanno votato contro l’emendamento che avevo presentato per svincolare le risorse per l’alluvione dal patto di stabilità. Emendamento sottoscritto prima del voto dal capogruppo dei 5 stelle e da quello di Sel. Si tratta di un comportamento davvero vergognoso, perché continua a manifestare un menefreghismo senza precedenti verso una regione discriminata anche nelle tragedie. La richiesta di svincolare per il 2014 le risorse finanziarie necessarie dal patto di stabilità era quanto di più ragionevole si potesse proporre proprio per utilizzare le risorse che i comuni hanno a disposizione e che invece non possono utilizzare per via del nefasto patto di stabilità.»
Lo scrive Mauro Pili, deputato di Unidos, sul suo profilo facebook.
«Nell’emendamento – aggiunge Mauro Pili – venivano escluse dall’obiettivo 2014 le spese per tutti gli interventi legati all’evento alluvionale del 18 novembre 2013 sia di pertinenza regionale che degli enti locali inseriti nell’apposito elenco dei comuni colpiti. Con un atteggiamento irresponsabile i rappresentanti del Pd, compresa la componente sarda, hanno votato contro. Laconico il parere espresso dalla relatrice e dal governo: “non siamo in condizione di mutare il parere sull’emendamento Pili 42.31, ma di comprendere il problema che si intende sollevare”. Comprendono il problema ma non fanno niente per risolverlo. Non si può certo accampare la scusante della copertura o dell’equilibrio di bilancio visto che scandalosamente il patto di stabilità con il parere favorevole di governo e maggioranza è stato derogato per le royalties provenienti dai petrolieri. Deroga per i soldi del petrolio niente per l’alluvione sarda.»
«Il voto in commissione referente potrebbe essere irrimediabile – sottolinea ancora Mauro Pili -. Se il governo metterà la fiducia sul provvedimento quella discriminazione non sarà modificabile in aula. Ma qualora il governo accettasse il dibattito parlamentare dovrà essere l’intero parlamento a pronunciarsi su una discriminazione così grave verso la Sardegna considerato che in tutta Italia per questo tipo di calamità naturali sono state previste le deroghe al patto di stabilità. E’ semplicemente inaudito che i rappresentanti sardi non solo non abbiano speso una parola a sostegno dell’emendamento ma abbiano persino votato contro. Tutto questo è inaccettabile. I comuni colpiti dall’alluvione sono allo stremo e i cittadini colpiti gravemente non hanno ricevuto ad oggi un solo euro di risarcimento per i devastanti danni subiti. Questo nonostante le passeggiate di ministri e quant’altri che pensavano di lavarsi le mani con qualche promessa a buon mercato. Ad un anno da quella catastrofe le strade sono tutte bloccate così come allora e nessun cantiere appare in previsione. Per questo motivo – conclude Mauro Pili – sin dai prossimi giorni avvieremo una mobilitazione in tutti i comuni colpiti dall’alluvione per denunciare lo stato dei luoghi e le responsabilità di tutto questo.»