28 November, 2024
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Mauro Pili copia

«La maggioranza di governo vota contro le risorse per l’alluvione. Dopo 330 giorni il governo non sblocca nemmeno un euro per il disastro che il 18 novembre dello scorso anno ha distrutto mezza Sardegna, provocando 18 vittime e 2700 sfollati. Con un voto palese i rappresentanti della maggioranza, compresi i sardi, componenti della commissione referente del decreto “sblocca affari” hanno votato contro l’emendamento che avevo presentato per svincolare le risorse per l’alluvione dal patto di stabilità. Emendamento sottoscritto prima del voto dal capogruppo dei 5 stelle e da quello di Sel. Si tratta di un comportamento davvero vergognoso, perché continua a manifestare un menefreghismo senza precedenti verso una regione discriminata anche nelle tragedie. La richiesta di svincolare per il 2014 le risorse finanziarie necessarie dal patto di stabilità era quanto di più ragionevole si potesse proporre proprio per utilizzare le risorse che i comuni hanno a disposizione e che invece non possono utilizzare per via del nefasto patto di stabilità.»

Lo scrive Mauro Pili, deputato di Unidos, sul suo profilo facebook.

«Nell’emendamento – aggiunge Mauro Pili – venivano escluse dall’obiettivo 2014 le spese per tutti gli interventi legati all’evento alluvionale del 18 novembre 2013 sia di pertinenza regionale che degli enti locali inseriti nell’apposito elenco dei comuni colpiti. Con un atteggiamento irresponsabile i rappresentanti del Pd, compresa la componente sarda, hanno votato contro. Laconico il parere espresso dalla relatrice e dal governo: “non siamo in condizione di mutare il parere sull’emendamento Pili 42.31, ma di comprendere il problema che si intende sollevare”. Comprendono il problema ma non fanno niente per risolverlo. Non si può certo accampare la scusante della copertura o dell’equilibrio di bilancio visto che scandalosamente il patto di stabilità con il parere favorevole di governo e maggioranza è stato derogato per le royalties provenienti dai petrolieri. Deroga per i soldi del petrolio niente per l’alluvione sarda.»

«Il voto in commissione referente potrebbe essere irrimediabile – sottolinea ancora Mauro Pili -. Se il governo metterà la fiducia sul provvedimento quella discriminazione non sarà modificabile in aula. Ma qualora il governo accettasse il dibattito parlamentare dovrà essere l’intero parlamento a pronunciarsi su una discriminazione così grave verso la Sardegna considerato che in tutta Italia per questo tipo di calamità naturali sono state previste le deroghe al patto di stabilità. E’ semplicemente inaudito che i rappresentanti sardi non solo non abbiano speso una parola a sostegno dell’emendamento ma abbiano persino votato contro. Tutto questo è inaccettabile. I comuni colpiti dall’alluvione sono allo stremo e i cittadini colpiti gravemente non hanno ricevuto ad oggi un solo euro di risarcimento per i devastanti danni subiti. Questo nonostante le passeggiate di ministri e quant’altri che pensavano di lavarsi le mani con qualche promessa a buon mercato. Ad un anno da quella catastrofe le strade sono tutte bloccate così come allora e nessun cantiere appare in previsione. Per questo motivo – conclude Mauro Pili – sin dai prossimi giorni avvieremo una mobilitazione in tutti i comuni colpiti dall’alluvione per denunciare lo stato dei luoghi e le responsabilità di tutto questo.»

Tribuna stadio comunale copia

Sabato 25 ottobre, alle ore 15..00, presso lo stadio Comunale “Carlo Zoboli”, si terrà la partita di calcio, a scopo benefico, tra la Nazionale italiana attori, una rappresentativa dei sindaci del territorio e una rappresentativa dei lavoratori ex Alcoa. Il ricavato della partita sarà devoluto alla Caritas e all’Associazione Thalassazione Onlus.

L’iniziativa è organizzata dall’Agenzia “Espressioni Wedding, Evoluzione Eventi”, in collaborazione con il comune di Carbonia. Durante la partita, all’interno dello stadio, sarà presente un’autoemoteca, per sensibilizzare i presenti sull’importanza della donazione del sangue.

I pensionati non riceveranno il bonus di 80 euro. Nuovo appello al Governo e al Parlamento dall’Associazione dei pensionati artigiani.

«Prima spremuti e poi dimenticati. I pensionati – dice Paola Montis, Presidente Regionale dell’ANAP Sardegna (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Sardegna – sono stati finora il facile bersaglio degli ultimi Governi per ‘fare cassa’, in particolare con il taglio della perequazione. Adesso sono caduti nel dimenticatoio.»

«Il bonus di 80 euro è stato confermato per i lavoratori dipendenti ma non è stato esteso ai pensionati, come era stato più volte promesso – prosegue Paola Montis – oppure, stando agli ultimi dati Inps, quasi la metà dei pensionati percepisce una  pensione inferiore a 1.000 euro al mese e in oltre 2 milioni hanno una pensione al di sotto di 500 euro.»

«La situazione è drammatica. Non è tollerabile che non ci sia la benché minima attenzione verso i pensionati che vivono in condizione di povertà. Ma non possiamo rassegnarci – aggiunge la presidente dei pensionati di Confartigianato Sardegna  e, pertanto, chiediamo con forza al Governo e al Parlamento di trovare, dopo aver consultato le associazioni dei pensionati, una soluzione immediata, equa e mirata, a questo problema, tenendo conto, in particolare, di quanti non hanno altri redditi oltre la pensione.»

«Non dimentichiamoci – conclude Paola Montis – che anche la Comunità europea ha evidenziato l’inadeguatezza delle nostre pensioni minime. E dell’opinione dell’Europa, di questi tempi, non possiamo certo non tener conto.»

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La Fondazione Sesco per l’Ambiente Onlus, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, la partecipazione dell’Istituto Comprensivo “Ciusa” – Cagliari, la collaborazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale darà il via al progetto dedicato alla riscoperta del patrimonio verde cittadino, domani, 22 ottobre 2014, dalle 9.00 alle 12.30.

Il programma prevede la visita guidata dagli esperti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ad alcuni fra i più caratteristici alberi della città di Cagliari.

Itinerario: Incontro ingresso Giardini Pubblici (visita Cedrus Deodara); Museo Archeologico (visita Fitolacca Dioica), Viale Terrapieno (visita Fitolacca Dioica), rientro ai Giardini Pubblici (visita Ceratonia Siliqua, Ficus Magnolioides).

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Mentre ci godiamo gli ultimi scampoli di bel tempo quasi estivo, scatta il programma di sorveglianza delle sindromi influenzali.

Per stimare la loro incidenza, l’assessorato regionale ell’Igiene e sanità arruola annualmente un campione di medici sentinella sufficiente a garantire la sorveglianza di almeno il 2% della popolazione.

Tra le novità del protocollo Influnet per la stagione 2014-2015 la modifica della definizione clinica di “sindrome influenzale”.

La sorveglianza dell’influenza tra gli assistiti dei medici di medicina generale e dei
pediatri di libera scelta è essenziale per rilevare e valutare tempestivamente l’inizio della circolazione stagionale dei virus e per identificare, attraverso i pazienti, le nuove varianti o sottotipi di virus influenzali. La rilevazione e la caratterizzazione di questi virus permettono di modificare ogni anno la composizione del vaccino, adattandolo alle variazioni antigeniche del virus.

Questi gli obiettivi specifici del sistema:
– descrivere in termini di spazio, tempo e persona tutti i casi di sindrome
influenzale (stagionale e pandemica) osservati da un campione di medici
sentinella del Servizio Sanitario Nazionale;
– stimare la settimana di inizio, la durata e l’intensità dell’epidemia influenzale;
– stimare i tassi di incidenza per settimana nella stagione influenzale;
– stimare i tassi di incidenza per fasce di età;
– utilizzare i dati di incidenza per la messa a punto di modelli matematici per la
previsione di impatto sia della pandemia che delle misure di contenimento e
mitigazione applicate;
– condividere i dati di sorveglianza a livello nazionale e internazionale.

La partecipazione dei medici al sistema di sorveglianza è volontaria. Gli interessati devono garantire una continuità di partecipazione per almeno tutto il periodo invernale.

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato l’avviso con cui intende avviare un percorso pilota sperimentale diretto a sviluppare le competenze di un primo gruppo di esperti di individuazione e validazione delle competenze. L’obiettivo è costruire il sistema regionale di individuazione e validazione delle competenze.
Il percorso, che rientra in un’azione di sistema di tipo sperimentale, sarà rivolto a 25 partecipanti totali, di cui 15 operatori impegnati nelle funzioni di orientamento nei Centri servizi lavoro, e 10 operatori impegnati nelle funzioni di orientamento specialistico presso i soggetti accreditati dalla Regione ai Servizi per il lavoro.Per la partecipazione al percorso pilota questi i requisiti minimi di accesso:- laurea specialistica/magistrale o vecchio ordinamento
– esperienza di almeno 5 anni (almeno 6 mesi all’anno) negli ultimi 10 nella realizzazione di attività di orientamento, ed in particolare in almeno 2 delle seguenti:

– diagnosi dei bisogni e della domanda individuale di formazione e/o orientamento;

– analisi ed eventuale ridefinizione della domanda di formazione e/o orientamento;
– analisi delle esperienze formative, professionali e sociali degli utenti;
– individuazione con l’utente delle risorse, dei vincoli e delle opportunità orientative, formative e professionali;
– supporto all’utente nella predisposizione di un progetto personale verificabile e completo nei suoi elementi interni (obiettivi, tempi, azioni, risorse);
– preselezione ed accompagnamento nell’inserimento occupazionale;
– monitoraggio delle azioni orientative, formative, di inserimento lavorativo intraprese e valutazione della loro conformità al piano di azione individuale;
– sostegno all’impresa nell’analisi e valutazione dei propri fabbisogni di professionalità;
– realizzazione di colloqui di orientamento di primo livello: prima ricognizione delle esperienze formative, delle abilità, delle conoscenze, delle potenzialità ed attitudini del’utente; prima analisi della storia professionale/formativa dell’utente;
– definizione del Piano di Azione Individuale (proposta di adesione a misure commisurate al fabbisogno espresso);
– supporto nella redazione del curriculum vitae.

Le candidature dovranno pervenire entro le ore 13.00 di martedì 4 novembre 2014, esclusivamente via posta elettronica certificata all’indirizzo lav.governance.formprof@pec.regione.sardegna.it

I consiglieri del gruppo “Sardegna Vera” hanno presentato una proposta di legge organica per il rilancio le settore ippico ed equestre.

«L’obiettivo – ha spiegato Gaetano Ledda, primo firmatario del testo – è la riorganizzazione del settore in un’ottica di sviluppo della filiera. La legge, articolata in 24 articoli, parte dal sostegno all’allevamento, la valorizzazione della produzione, l’utilizzo del cavallo in ambito sportivo, culturale, ambientale e turistico, ma anche socio-sanitario attraverso la terapia assistita di persone con difficoltà fisiche, psichiche e relazionali. Interventi che dovranno coinvolgere gli assessorati dell’Agricoltura, alla Sanità, alla Cultura, allo Sport e Turismo, oltre alle agenzie Agris e  Laore.»

Per il consigliere Ledda, questa proposta vuole affrontare i problemi del comparto in maniera organica, chiara e dettagliata: «Il settore è stato troppo trascurato dalla politica e può, invece, avere importanti possibilità di sviluppo dal punto di vista economico. Basti pensare che la media di occupati per cavallo è quasi di due unità. La Sardegna, vi ricordo, è una delle più grande produttrici di cavalli di razza anglo-araba-sarda».  

Per il capogruppo di Sardegna Vera, Efisio Arbau, il cavallo è molto importante per la cultura sarda e il rilancio del settore può contribuire al miglioramento delle condizioni di crisi in cui versa l’Isola. Arbau ha, inoltre, ricordato che questa proposta di legge, fortemente voluta dal collega Ledda, rientra nel programma elettorale della coalizione che «voleva uscire da un’ottica di emergenzialità per intervenire in modo organico nei singoli settori». «Ci auguriamo di trovare le risorse già nella prossima Finanziaria». Arbau ha riconosciuto che si tratta di un lavoro iniziato dalla Giunta Cappellacci, ma con azioni volte a tamponare l’emergenza.

Per il consigliere Raimondo Perra, presidente della commissione Sanità, attraverso questo testo si può creare economia, tutelare la cultura sarda, coinvolgendo il comporto turistico e il settore sociale e sportivo. Soddisfatto per la presentazione di questa legge anche Michele Azara, perché il testo affronta in maniera globale le problematiche del settore e rappresenta la volontà di riprendere le attività più legate alla nostra cultura e tradizioni per uscire dalla crisi.

Nel testo in particolare si dispone, con un piano quinquennale, la programmazione del settore ippico ed equestre, il ruolo di coordinamento e controllo dell’Agris, la tutela e la valorizzazione della razza anglo-araba-sarda, l’istituzione di un Comitato ippico che definisca obiett8ivi e strategie, il ruolo dell’agenzia Laore, la preservazione e la diffusione della cultura ippica, la co-terapia assistita mediante l’impiego del cavallo e dell’asino, il sostegno a pali, feste a cavallo. Il testo affronta anche la questione delle ippovie della Sardegna, della biodiversità e del marchio. La proposta di legge prevede una dotazione finanziaria di 1 milione e 800mila euro annuali a partire dal 2015.

 uestre.

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Prima lo stato di agitazione dei lavoratori che rivendicano il pagamento degli stipendi arretrati e certezze per il loro futuro, ora le proteste degli agricoltori che hanno ricevuto le bollette per le forniture idriche per i loro campi. Il Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis fa ancora parlare di sé e il consigliere regionale Ignazio Locci, rappresentante del gruppo di Forza Italia Sardegna, rivolge un appello sl presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru.

«Le 1.700 bollette inviate dal Consorzio di bonifica del Basso Sulcis agli agricoltori del territorio, alcune delle quali talmente esose da mettere in ginocchio i coltivatori – denuncia Ignazio Locci – rappresentano l’ulteriore dimostrazione dell’urgenza di una riforma seria che regoli il funzionamento dei Consorzi di bonifica. Non possiamo accettare l’esistenza di un ente irriguo che, oltre a non pagare gli stipendi ai dipendenti, mette in croce gli agricoltori. Una categoria di lavoratori già costretta a fare i conti con la crisi e con un mercato che fa il prezzo in uscita e in entrata, privata del benché minimo margine di trattativa, e oggi obbligata a subire fatturazioni elevate di cui non ha colpe.»

«La Giunta di Francesco Pigliaru – aggiunge Locci – deve adoperarsi per una vera riforma dei Consorzi di bonifica che tuteli principalmente gli agricoltori, bistrattati da vecchie politiche che non ne hanno mai riconosciuto la centralità. La legge n. 6/2008 (Riforma dei consorzi di bonifica) è stata un fallimento e la sua applicazione alla realtà del Sulcis si è rivelata disastrosa: il passaggio di competenze della diga di Tratalias dal Consorzio sulcitano all’Enas, infatti, ha privato l’ente di bonifica di entrate certe, generando numerosi problemi sia per i lavoratori, che per gli agricoltori. E di sicuro non si può tollerare che la ricerca di denari (benché legittima) possa pesare sulle tasche vuote dei contadini sulcitani.»

«È arrivato il momento di rimettere mano alla legislazione che regola il funzionamento dei consorzi di bonifica – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – e, se necessario, di riflettere sull’utilità di un riordino degli stessi (in Sardegna ne esistono ben 9), tenendo conto – come detto – delle esigenze degli agricoltori.»

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La città di Iglesias è in lutto nel giorno dei funerali di Stefano Ghiglieri e Luigi Murroni, i due motociclisti rimasti vittime di un drammatico incidente stradale verificatosi domenica pomeriggio sulla strada statale 126, all’altezza della vecchia centrale di Santa Caterina.

Il lutto cittadino è stato proclamato ieri dal sindaco, Emilio Gariazzo, come gesto simbolico, in un ideale abbraccio alla famiglia e agli amici, per esprimere l’affetto sincero della comunità iglesiente, profondamente scossa per la tragica scomparsa di Stefano e Luigi.

I funerali si svolgeranno alle ore 15.30, nella Chiesa di Valverde.

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Prende il via giovedì 23 ottobre, alle 8.45, al THotel di piazza Giovanni XXIII, a Cagliari, il X International workshop di neonatologia “The last ten years, the next ten years in Neonatology”. Ai lavori, curati dal professor Vassilios Fanos (direttore Patologia e terapia intensiva neonatale, puericultura e nido, dipartimento di scienze chirurgiche – università di Cagliari), intervengono, tra gli altri, Claudio Fabris (Torino), Salvatore Dessole (Sassari) e Dominique Haumont (Bruxelles). L’International workshop di neonatologia, con oltre cinquemila partecipanti alle precedenti edizioni, è riconosciuto dalle più quotate società scientifiche, dall’Unicef e ha l’Alto patronato del presidente della Repubblica. Il congresso si chiuderà sabato 25 ottobre.

Un percorso di alta qualità scientifica e accademica, ma anche l’evoluzione della neonatologia, tra assistenza, ricerca e didattica. Cinque giorni di lavori a cui prendono parte i migliori specialisti al mondo provenienti da una quarantina di nazioni. Gli atti del workshop, come nelle precedenti edizioni, saranno pubblicati su “Clinica Chimica Acta” e sul “Journal of Pediatric and Neonatal Individualized Medicine” (JPNIM). Il meeting ha i patrocini di Società Italiana Neonatologia, Società Italiana Pediatria, Union of European Neonatal and Perinatal Societies, Union of Mediterranean Neonatal Societes e International Federation of Clinical Chemistry (IFCC) and Laboratory Medicine.

Neonatologi, pediatri, ostetrici, perinatologi, laboratoristi, cardiologi pediatri e quanti si occupano di neonati sono il bersaglio del workshop. Previsti anche sei convegni satellite, un corso sulla gestione del dolore neonatale, la nona edizione del convegno neonatologico infermieristico “Terra di Sardegna” con gli infermieri di undici Centri di terapia intensiva neonatale. In scaletta anche il primo convegno “New Frontiers in Preventive and Social Pediatrics” (attenzione su cervello e anomalie cranio-facciali), la conferenza in New Trends in Neonatology (asfissia neonatale e Medical Humanities) e la conferenza su Neonatal and Pediatric Laboratory Medicine (soluzioni per ridurre la mortalità infantile). Infine, l’appuntamento prevede anche il primo corso internazionale su Perinatal Pathology: perinatologi e patologi affrontano in maniera sistematica e condivisa i grandi temi della Neonatologia.

Poster selezionati e riconoscimenti in denaro sono previsti per i contributi dei giovani specialisti dalla presidenza dei lavori che, oltre al professor Fanos, è composta da Michele Mussap, Gavino Faa, Peter Van Eyken, Apostolos Papageorgiou.