22 July, 2024
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Piantagioni di carciofi

Al via la campagna di informazione sulla nuova politica agricola comunitaria. A breve, saranno definiti i provvedimenti di attuazione della nuova Pac per il periodo 2014-2020, una politica che è caratterizzata da due pilastri fondamentali: i pagamenti diretti (premi Pac) e lo sviluppo rurale. Per arrivare informati e preparati, quindi, Copagri ha programmato una campagna informativa rivolta agli operatori agricoli che inizia giovedì (23 ottobre) con un seminario sui temi del primo pilastro (premi Pac) che si terrà a Sanluri (dalle 10.30 nella sala dell’ex Montegranatico) e che vedrà come relatori Tommaso Betza di Laore e Remo Longarzia di Copagri nazionale.

Il primo pilastro si riferisce ai pagamenti diretti e cioè agli aiuti che sono destinati ai produttori agricoli in possessori di terreni agricoli, a prescindere dalla loro coltivazione: per la prima volta usufruiranno di aiuti anche gli ortofrutticoltori, i coltivatori di patate e viticoltori, prima esclusi. Ai “titoli” calcolati secondo meccanismi abbastanza complessi, si potranno aggiungere alcuni premi “accoppiati” e cioè legati alla produzione in particolari settori come il latte e le carni bovine, le carni ovicaprine, il grano duro, le leguminose da foraggio e da granella, il riso, la barbabietola, il pomodoro da industria e l’olio di oliva.

In questo quadro, la Sardegna registrerà un leggero miglioramento del valore dei titoli a ettaro, ma sarà sempre ben lontana dagli aiuti medi riservati ad altre Regioni. In effetti, hanno prevalso gli interessi dei paesi comunitari e, all’interno del nostro Paese, delle Regioni più forti. L’applicazione del “modello irlandese”, però, impedirà  che un titolo possa diminuire più del 30% entro il 2019. Per meglio chiarire il concetto, inoltre, occorre precisare che il titolo medio per ettaro del precedente periodo di programmazione è stato per la nostra Isola pari a 143,90 euro per ettaro, quello medio italiano di circa 300 euro e di oltre 500 per Puglia, Calabria, Veneto e Lombardia.

Premio PAC ad ettaro nel periodo 2007-2013

Sardegna 143,90 euro

Puglia, Calabria, Veneto, Lombardia 500,00 euro

Media Italia 300,00 euro

Anche per i premi accoppiati, la Sardegna, in rapporto alle altre Regioni, ne trarrà vantaggi limitati anche se il nuovo assessore ha richiesto e ottenuto, con il contributo fattivo di tutte le organizzazioni, che venisse riconfermato il contributo per le carni ovine certificate, come l’Igp Agnello di Sardegna. Qualche aiuto arriverà anche da altri settori dove però, per la diversa dimensione produttiva, vi  sono concorrenti molto più importanti di noi.

Che cosa si vuol dire al mondo attraverso un selfie, l’autoscatto dell’era digitale? Che cosa, invece, quell’immagine comunica davvero? Per  inquadrare meglio un fenomeno globale simbolo dei nostri tempi, la neonata associazione culturale Puntila, in collaborazione con alcuni professori della facoltà di Psicologia dell’Università di Cagliari, presenta “I love my selfie”, progetto che unisce l’indagine socio-psicologica e il teatro, in cui, attraverso gli autoritratti realizzati dal pubblico tramite smartphone, tablet o fotocamera, ci si propone di fare un confronto tra il Sé che si vuole mostrare e quello che si mostra realmente.

I love my selfie sarà articolato in due fasi: la prima prenderà il via venerdì 24 ottobre, quando sulla pagina Facebook “Puntila Arte” sarà lanciata una grande campagna che inviterà i fruitori dei social network (senza distinzione di età, sesso o provenienza geografica) a inviare un proprio autoscatto specificando quali motivazioni li hanno spinti a realizzarlo e che cosa pensano quella foto comunichi agli altri.

Le foto (da inviare rigorosamente in privato all’indirizzo mail puntilassociazione@gmail.com) e gli altri dati raccolti saranno poi analizzati con un approccio di tipo qualitativo con l’obiettivo di creare una mappatura delle categorie salienti.

I dati così ottenuti saranno il prezioso materiale da cui partire per lo studio sociologico, che sarà presentato nelle seconda fase del progetto durante la tavola rotonda “I love my selfie. Autostima e autoscatto nel nuovo millennio tra sociologia e teatro”, in programma a dicembre.

All’evento, condotto da Renato Troffa, dottore di ricerca in psicologia, ricercatore e docente di Psicologia sociale, Psicologia della Comunicazione e Psicologia ambientale, nonché supervisore dell’intera iniziativa, parteciperà Cristina Cabras, docente di Psicologia sociale, del Lavoro e delle organizzazioni, che oltre a intervenire sul  tema si confronterà con il pubblico. Si tratterà dell’occasione in cui i partecipanti in sala potranno dire  che cosa comunicano loro i selfie selezionati.

L’evento sarà arricchito dalle “Confessioni di selfiste in cerca di…”, brevi monologhi scritti dall’attrice Elena Pau, e interpretati dalla stessa Pau e dall’attrice Rita Atzeri, che con verve ironica restituiscono  lo spirito di una tendenza che se da un lato può apparire puro narcisismo, dall’altro sembra quasi dire che l’affermazione e la sicurezza del Sé dipendano dai “like” ricevuti.

Con il progetto “I love my selfie – Autostima e autoscatto nel nuovo millennio tra sociologia e teatro” , l’associazione culturale Puntila si presenta per la prima volta al pubblico. Nata pochi mesi fa dalla determinazione dell’attrice teatrale Elena Pau, dell’organizzatrice Carla Sulis e della grafica Barbara Ardau, Puntila vuole occuparsi di cultura, arte e spettacolo dal vivo a 360 gradi, in particolar modo in ambiti non convenzionali e nel campo del sociale.

In questo senso il nome non è un caso: è preso in prestito dal celebre personaggio creato dal grande drammaturgo Bertolt Brecht che segnò un cambiamento epocale nel modo di fare e scrivere teatro, puntando su un impegno politico e sulla capacità critica del pubblico abituato a subire passivamente da una platea convenzionale una sterile fascinazione, senza invece essere messo nelle condizioni di prendere una posizione.

«Siamo convinte che oggi più che mai la cultura e l’arte, parole tanto à la page e tanto pronunciate dai nostri amministratori ai vari livelli, debbano essere utili alla comunità e debbano trovare applicazione nei contesti più vari – dicono le fondatrici di Puntila – non soltanto nelle poltroncine dei teatri, nelle gallerie d’arte ed in altri luoghi più o meno blasonati e comunque destinati ad un pubblico elitario».

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha firmato oggi, come presidente e come “commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico”, l’ordinanza che approva il progetto definitivo per la sistemazione idraulica del Rio San Gerolamo – Masone Ollastu, gli interventi di ricostruzione delle opere pubbliche nelle località di Poggio dei Pini e in altre frazioni di Capoterra, lo spostamento di una linea elettrica che interferisce con l’avanzamento dei lavori volti a ripristinare le condizioni di sicurezza per il territorio e la gente di Capoterra.
I lavori si avvalgono di un finanziamento di oltre 11 milioni di euro e la necessità di una loro pronta realizzazione è stata decretata dal presidente della Regione attraverso la formale dichiarazione di “pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità delle opere previste”. Con questo atto, che giunge a soli due mesi dalla nomina di Francesco Pigliaru al ruolo di commissario, viene sbloccata una situazione da troppo tempo ferma e si può dare finalmente esecuzione a quei lavori lungamente attesi dalla popolazione di Capoterra, a sei anni esatti dall’alluvione che il 22 ottobre 2008 devastò il territorio strappando la vita a quattro persone. Il presidente, di concerto con l’assessorato dei Lavori pubblici che ha in capo l’istruttoria delle opere, sta compiendo il massimo sforzo perché tutti gli intralci che hanno fin qui rallentato i lavori nel territorio di Capoterra vengano definitivamente superati. Recuperare il tempo perduto in materia di mitigazione del rischio idrogeologico e di supporto alle popolazioni e ai territori colpiti dalle alluvioni è tra gli impegni quotidiani della giunta; con l’ordinanza di oggi e con gli altri atti che seguiranno, si fa dunque un altro passo in direzione di una Sardegna più sicura e consapevole delle proprie responsabilità, in particolare quelle riguardanti la cura del territorio e la sicurezza della popolazione.

Sono duemila le firme raccolte in 4 giorni dall’Associazione Aria Noa Salute e Ambiente Sarroch e dal Coordinamento del Partito dei Sardi della Costa Sud Occidentale, consegnate questa mattina all’assessore dei Lavori pubblici, con le quali chiedono alla Giunta Pigliaru e in particolare all’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, di adoperarsi per sbloccare e concludere i lavori per la realizzazione della diga di Monte Nieddu, ponendo così fine alla vicenda della diga “Sa Stria”, in territorio di Sarroch, che è diventata “un vero calvario”.
«Un calvario iniziato negli anni ’50 che ha condannato i cittadini di Sarroch, Pula, Villa San Pietro e Domus de Maria a una costante convivenza con situazioni di emergenza idrica e ha bloccato se non distrutto le possibilità di sviluppo dei comparti agricolo e turistico. La grande incompiuta dei lavori – hanno ricordato i promotori dell’iniziativa all’assessore Maninchedda – ha tra l’altro causato un vero e proprio scempio ambientale. Basta attraversare la gola che dalla località Sa Trubiscedda porta alla galleria di derivazione con Su Lilloni e Is Scanascius, per capire che il vero scempio che si è perpetrato è stato quello di sconvolgere il territorio senza terminare l’invaso». Il completamento della diga «oltre a ristabilire l’equilibrio della montagna sarà fonte di sviluppo in molti settori consentendoci di passare gradualmente dall’economia del petrolio all’economia dell’acqua – hanno aggiunto – vale a dire la produzione di energia, il rilancio del comparto agricolo, la valorizzazione dei servizi turistici».
L’assessore Maninchedda, ricevendo i promotori dell’iniziativa in Assessorato alla presenza dei giornalisti, ha assicurato il suo personale impegno a cercare una soluzione tempestiva e a sottoporre al più presto la vicenda all’attenzione del presidente Pigliaru, affinché trovi «insieme alla Giunta le migliori soluzioni pratiche per ridare un futuro di opportunità a questa parte della nostra terra e del nostro popolo».

 

Pochi giorni fa sul British Medical Journal, importantissima pubblicazione in campo medico, è stato pubblicato un lavoro sulla diagnostica del cancro ovarico. su oltre 6000 pazienti di cui è coautore il professor Stefano Guerriero, della Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

L’articolo introduce un concetto modernissimo: la possibilità di ottenere un rischio di presenza di una specifica patologia ovarica (benigna, tumore invasivo, iniziale, borderline o metastatico) utilizzando una sorta di APP disponibile su internet, ottenuta testando migliaia di risultati e che sarà prossimamente disponibile su smartphone. Con questa applicazione l’operatore inserirà le diverse variabili e il computer calcolerà il rischio di presenza di una determinata patologia riducendo ulteriormente il rischio di errore diagnostico.

L’articolo ha avuto ampia diffusione da subito essendo anche disponibile gratuitamente on line, tanto che anche la BBC e il sito dell’Imperial College di Londra e quello dell’International Society of Ultrasound in Obstetrics and Gynecology hanno scritto articoli amplificando ulteriormente l’importanza della pubblicazione.

«Il nome della AOU – dice il professor Guerriero – è  ben evidente nella pagina iniziale dell’articolo e dimostra come da anni la nostra struttura ospedaliera diretta dal professor Gian Benedetto Melis sia in prima linea tra i maggiori ospedali del mondo in tale tipo di diagnostica.»

Guerriero è all’interno del gruppo IOTA (International ovarian tumor analysys) dal 2002. Questo gruppo è formato dai migliori specialisti in tale ambito diagnostico e per primo sta tentando di standardizzare tale metodica anche grazie a studi multicentrici molto ampi come questo recentemente pubblicato.

«Poter dare alle nostre pazienti – spiega Guerriero – non solo una accurata diagnostica pre-operatoria ma gestire insieme ad esse ed ai medici curanti la necessità o meno di intervento in caso di presenza di una cisti ovarica è una delle missioni che prima al San Giovanni ed ora al Blocco Q stiamo portando avanti con passione nell’ambito di una Struttura di Diagnostica Ostetrico-Ginecologica molto avanzata inserita all’interno della Clinica Ostetrica e Ginecologica della AOU.» Quest’ultima pubblicazione, associata a decine di altre nel medesimo campo conferma che Cagliari è al centro di una rete “virtuosa” che permette alle nostre pazienti di avere prestazioni degne dei migliori ospedali del mondo.

Fabio Furia copia

A conclusione delle attività didattiche dell’anno 2013/2014, l’Amministrazione comunale di Iglesias ha organizzato i saggi di fine anno della Scuola civica di musica. Sono previsti tre spettacoli ad ingresso gratuito che si svolgeranno il 21, 22 e 23 ottobre al Teatro Electra.

Si tratta di esercitazioni didattiche pubbliche che hanno lo scopo di dare prova delle abilità acquisite durante l’anno scolastico e di gratificare gli allievi con un momento di condivisione del percorso didattico intrapreso.

La prima giornata prevede l’esibizione degli allievi della classe di canto del docente Gianluca Belfiori Doro. Si esibiranno sia gli allievi che frequentano la classe di canto moderno e sia quelli che frequentano la classe di canto lirico. Lo spettacolo inizierà alle ore 20.30.

Nella seconda giornata, dalle ore 18.30, si esibiranno gli allievi delle classi di Marcello Melis (pianoforte), Davide Mocci (chitarra) e Matteo Porcu (violino).

Giovedì 23, con inizio alle ore 20.30, si esibiranno i migliori allievi della Scuola civica di musica di tutte le classi, compresa quella di Launeddas diretta dal docente Giulio Pala. Uno spettacolo avvincente, con un vasto repertorio che spazia dalla musica classica e lirica, alla musica tradizionale.

«Non solo quindi un’occasione per gli allievi di dare prova delle abilità acquisite durante le lezioni, ma una vera e propria “tre giorni” in musica – spiega il direttore artistico, Fabio Furia – per chiudere l’anno scolastico insieme a tutta la città.»

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Confartigianato trasporti ha presentato una serie di misure per il sostegno al settore dell’autotrasporto di rifiuti che vanno dalla semplificazione burocratica alla riduzione degli oneri. Tali proposte, in settimana, verranno condivise con le altre associazioni e successivamente presentate al Parlamento.

«Mai come ora è necessario intervenire sulle norme e sulla riduzione dei gravami economici che pesano sugli autotrasportatori di rifiuti – sottolinea Giovanni Mellino, vicepresidente nazionale di Confartigianato Trasporti – considerato il fatto che il ritiro della spazzatura sta incidendo notevolmente sulle finanze locali e sulle tasche dei contribuenti.»

Per Confartigianato trasporti i punti imprescindibili sono quelli di attuare una riduzione del diritto annuale per i trasportatori, e in generale di tutti i costi delle pratiche Albo, insieme all’abolizione della Tassa di concessione governativa Tcg per attività non professionali (2-bis e 3-bis), che non prevedono concessioni di autorizzazioni e/o licenze.

E’ poi necessario unificare le procedure di iscrizione alle categorie 2 bis e 3 bis ovvero prevedere un solo provvedimento amministrativo comportante l’abilitazione al trasporto sia di Raee sia di rifiuti prodotti e trasportati in conto proprio.

Occorrerà poi semplificare i requisiti della categoria 1 con il solo criterio della quantità di rifiuti e non della popolazione servita, prevedere la possibilità che gli iscritti all’Albo gestori ambientali possano servirsi di veicoli in disponibilità ex reg. CE 1071/2009 (noleggio, comodato, proprietà, usufrutto, patto di riservato dominio, riscatto e leasing) previa apposita attestazione tecnica o perizia ad essi relativa.

Sarà necessario anche responsabilizzare i professionisti rispetto alle perizie tecniche sui mezzi.

Per ultimo, anche se non meno importante, sarà l’utilizzo in automatico delle informazioni presenti nelle white-list (Prefetture, Regioni) per la certificazione antimafia nei procedimenti di iscrizione, variazione, modifiche ecc… da parte dell’Albo gestori.