22 July, 2024
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Gianluigi Rubiu 5 copia

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione urgente per avere chiarimenti sulla legge regionale in materia di bonifiche e, nello specifico, sul taglio dei finanziamenti per lo smaltimento dell’amianto.

«Il taglio degli stanziamenti per la rimozione dell’amianto produce nuovi timori riguardo alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini – dice Gianluigi Rubiu -. I pericoli, infatti, sono ancora chiari in tantissimi centri isolani, con i vecchi edifici che sono ricoperti da lastre in eternit. Un rischio che affiora dalle polveri emesse dalle lamine in amianto. Un’emergenza che aumenta, soprattutto, nella zona del Sulcis Iglesiente, con diverse fabbriche dismesse ancora piene di amianto. Una vera e propria polveriera.»

 «La Sardegna, per difendere il diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori esposti e vittime dell’amianto, ha approvato la Legge regionale  22/2005. Una normativa – sottolinea il capogruppo Udc – che pare all’avanguardia a livello nazionale, visto che si prevede la sorveglianza gratuita presso gli Spresal (il servizio per la prevenzione della salute e del lavoro) all’interno delle Asl locali, la concessione dei contributi per la bonifica e lo smaltimento delle lastre in eternit, la mappatura obbligatoria da parte dei Comuni degli edifici pubblici e privati interessati dall’inquinamento dell’amianto».

Peccato che diverse parti dell’impianto legislativo appaiono inapplicate: «Ad esempio – dice ancora Rubiu – si assiste al silenzio assordante della Regione, visto che negli anni si è rivelata incapace di attuare e applicare pienamente l’impianto della norma, con la mancata vigilanza delle somme erogate alle Province isolane per la bonifica dell’amianto. Nel quadriennio tra il 2006 ed il 2009 sono state erogate somme per 22 milioni e mezzo di euro che purtroppo non sono stati spesi. Basti pensare che una buona fetta di questi contributi non è stata utilizzata per le operazioni di rimozione e bonifica. Emerge, dunque, la mancata vigilanza della Regione».

«La mappatura degli edifici da parte dei Comuni, è un obbligo per gli enti locali, ma niente si è mosso negli ultimi anni. Nell’assestamento di bilancio approvato nei giorni scorsi, la Giunta non è stata capace di correggere il tiro – conclude Rubiu – Peggio. Sono state tagliate risorse pari a 2 milioni di euro per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, con i caseggiati dei nostri centri che così potranno mantenere le lastre altamente inquinanti e pericolose».

Venerdì 17 ottobre, la Giunta comunale di Carbonia ha approvato il progetto preliminare per i lavori di completamento del centro di raccolta dei rifiuti urbani (area PIP).

I lavori prevedono l’ampliamento dell’ecocentro esistente, con la realizzazione di un’area che comprende una rampa per permettere ai mezzi di raccolta di scaricare i rifiuti all’interno degli scarrabili (contenitori dei rifiuti). Alla fine dei lavori di ampliamento, lungo il perimetro di tutta l’area, saranno piantate essenze e piante aromatiche, che caratterizzeranno l’insieme dell’ecocentro.

È prevista anche la realizzazione di una tettoia per riparare alcune tipologie di rifiuti (vernici, televisori, etc) dall’esposizione agli agenti atmosferici.

L’intervento, finanziato dalla Regione Sardegna, rientra nella convenzione stipulata tra Ati Ifras S.p.A e l’Amministrazione regionale, che incarica l’Ati Ifras di realizzare gli ecocentri per i Comuni appartenenti all’ambito territoriale del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna.

Questo nuovo intervento è finalizzato a migliorare l’efficienza dei servizi destinati a tutta la cittadinanza.

E’ stata pubblicata la selezione per il conferimento di una borsa di ricerca per laureati dal titolo “Caratterizzazione e conservazione della biodiversità orticola autoctona della Sardegna” della durata di otto mesi, da realizzare nell’ambito del progetto di ricerca Risgensar “Conservazione delle risorse genetiche animali e vegetali di interesse agrario”.
Oltre ai requisiti generali, i candidati dovranno possedere i seguenti requisiti specifici:
– diploma di laurea vecchio ordinamento o diploma appartenente alle classi delle lauree specialistiche/magistrali in scienze agrarie con indirizzo produzione vegetale, o equipollenti;
– dottorato di ricerca, o titolo equivalente conseguito in altro Paese dell’Unione europea in altre nazioni con le quali sia in vigore una convenzione per il riconoscimento reciproco dei titoli di studio universitari, in materie attinenti l’oggetto della borsa (produttività delle piante, ecofisiologia, biodiversità vegetale);
oppure
– diploma di laurea vecchio ordinamento o diploma appartenente alle classi delle lauree specialistiche/magistrali in scienze agrarie, con indirizzo in produzione vegetale, o equipollenti, cui sia seguito un periodo di attività di ricerca post laurea, documentato da pubblicazioni scientifiche, sempre in materie attinenti l’oggetto della borsa, maturato presso strutture pubbliche o private, con rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato o indeterminato, con rapporto di collaborazione, con borsa di studio, di durata non inferiore ai trentasei mesi;
– conoscenza della lingua inglese scritta e parlata.
Le attività si svolgeranno in via prevalente presso la sede di Cagliari e presso le aziende S’Appassiu di Uta e Palloni di Oristano, del Dipartimento per la ricerca nelle produzioni vegetali.
Le candidature dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 26 ottobre 2014, con le seguenti modalità:
– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’Agenzia Agris Sardegna – Dipartimento per la ricerca nelle produzioni vegetali (DIRVe) in Viale Trieste 111 – 09123 Cagliari;
– a mano presso l’Ufficio protocollo del Dipartimento, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 13.00 ed il martedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 alle 16,30.

 

Pallone

La Monteponi passa a Sant’Elia (4 a 2) ed aggancia il Siliqua (0 a 0 a Elmas) in testa alla classifica del campionato di Promozione regionale, girone A. La squadra di Vittorio Corsini, neopromossa,è la grande rivelazione di questo avvio di stagione e si propone come possibile outsider nella corsa per la promozione al campionato di Eccellenza regionale. Il mezzo passo falso del Siliqua sul campo della Frassinetti era prevedibile, considerato il potenziale della squadra di casa, solo in parte confermato dai primi risultati stagionali (2 vittorie e 2 sconfitte). Così come non era stato difficile prevedere un’impresa dei rossoblù sul campo del Progetto Sant’Elia, apparso in difficoltà nelle prime uscite stagionali. Non ha saputo approfittare del pari del Siliqua, il Sant’Elena, sconfitto si misura, 1 a 0, sul campo della Kosmoto, a Monastir ( 1 a 0) ed agganciato al terzo posto dal Girasole che ha pareggiato 3 a 3 ad Arbus, dalla Ferrini Cagliari, passata a Serramanna per 2 a 0, e dalla stessa Kosmoto.

Giornata no per il Carbonia, sconfitto al “Carlo Zoboli” dal Pula, per 1 a 0. Per la squadra di Maurizio Ollargiu, che inseguiva la prima vittoria stagionale, dopo quattro pareggi, si tratta della prima sconfitta; e per l’Atletico Narcao, battuto con il minimo scarto ad Orroli, per 1 a 0. E’ finita in parità, 2 a 2, la sfida tra San Vito e Guspini.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, il Carloforte ha fatto suo il derby con il Gonnesa con il punteggio di 3 a 1, mentre è terminato in parità, 2 a 2, il derby tra Iglesias e Tratalias. Impresa interna per il Sant’Antioco (la terza in tre partite) contro la capolista Villacidrese, al secondo stop consecutivo, scavalcato in classifica. Ora la squadra lagunare è seconda in solitudine, con 10 punti, a due lunghezze dal Senorbì, impostosi largamente per 5 a 1 sulla Libertas Barumini. Prima vittoria stagionale per la Fermassenti di Gianni Maricca, che ha battuto il Sadali con il punteggio di 2 a 1.

Sugli altri campi, sono maturati i seguenti risultati: Escalaplano . Seui Arcueri 1 a 2; Gonnosfanadiga – Andromeda 0 a 0; Real Villanovatulo – Halley Assemini 2 a 1.

Bello e sfortunato esordio, per la VBA/Olimpia Sant’Antioco, nel nuovo campionato di serie B1 di volley maschile, girone A. Al Palasport di Sant’Antioco, la squadra di Adrian Pablo Pasquali è stata battuta 3 a 2 dall’Emma Villas Chiusi, una delle formazioni più accreditate per la promozione in A2, dopo oltre due ore e mezza di durissima battaglia.

La squadra lagunare, completamente rinnovata rispetto alla passata stagione, ha tenuto testa fino in fondo ai più quotati avversari, arrendendosi soltanto sul 16 a 14 del tie-break. Nel corso dell’incontro ha mostrato molte note positive, soprattutto in attacco, con Vincenzo Sarpong e Luca Genna, e limiti che sicuramente potranno essere superati con il lavoro, sia nel corso della settimana sia nelle prossime partite.

Il gioco della VBA/Olimpia ha funzionato a strappi e la squadra toscana ha saputo approfittare dei passaggi a vuoto avversari. L’avvio è stato favorevole alla squadra di Pasquali, che è stata capace di scattare avanti fino al 21 a 16, ma improvvisamente la luce si è spenta e gli ospiti hanno fatto loro il primo set per 25 a 22. Immediata la reazione antiochense, grazie alle migliorate percentuali in attacco, con un Vincenzo Sarpong in gran spolvero e risultato rapidamente nuovamente in parità con un chiarissimo parziale: 25 a 19!

Il terzo set si è sviluppato sul piano dell’equilibrio ma alla distanza la VBA/Olimpia ha saputo produrre lo scatto decisivo, con un Luca Genna molto efficace e il punteggio si è capovolto, con un 25 a 22 che l’ha portata avanti sul 2 a 1, tra l’entusiasmo del pubblico del Palasport, con il gruppo del Commandos Lions letteralmente scatenato nel sostegno alla squadra del cuore. La VBA/Olimpia, a quel punto, è sembrata quasi appagata, ha ripreso a sbagliare tanto sia in difesa sia in attacco, e per la squadra toscana è stato gioco facile prendere rapidamente il largo in avvio di quarto set. Il coach sulcitano non è riuscito a scuotere la squadra e con un netto 25 a 16 l’Emma Villas Chiusi ha allungato la partita al tie-break.

Nel set decisivo la VBA/Olimpia ha pagato ancora psicologicamente nelle fasi iniziali, con gli ospiti avanti di alcuni punti, ma ha saputo reagire ancora, nella bolgia del Palasport, riportandosi avanti di un punto e tenendo testa fino in fondo, punto a punto, ai toscani, per poi arrendersi sul 16 a 14. Il risultato regala 2 punti all’Emma Villas Chiusi e 1 alla VBA/Olimpia che, nonostante la grande amarezza, può guardare al futuro con moderata fiducia. Il gruppo c’è, Adrian Pablo Pasquali ha tanto lavoro da fare ma le condizioni per disputare un campionato brillante, sembrano esserci proprio tutte.

Questi i risultati degli altri anticipi disputati ieri:

Benassi Alba Cuneo – Sant’Anna Tomcar Torino 3 a 0 (25-23, 25-20, 25-22)

Volley Parella Torino – Cagliari Volley 3 a 1 (20-25, 25-18, 25-23, 25-20)

Pallavolo Saronno Varese – Caloni Agnelli Bergamo 3 a 2 (25-19, 20-25, 26-24, 19-25, 15-11)

Bruno Rent Mondovì Cuneo – Volley Segrate 1978 Milano 3 a 0 (25-22, 25-22, 25-20)

Questo pomeriggio, alle 15.30, il Volley Iglesias di Mario Basciu è sceso in campo per disputare la partita che completava il programma della prima giornata sul campo del Volley Lupi Santa Croce. Niente da fare per la squadra mineraria, battuta con il punteggio di 3 a 0 e parziali nettissimi: 25 a 9, 25 a 12, 25 a 11. Come la VBA/Olimpia, anche il Volley Iglesias è profondamente rinnovato e la partita odierna ha mostrato che il lavoro che attende Mario Basciu è ancora molto lungo. L’obiettivo è riscattare la negativa passata stagione, conclusa con la retrocessione ed il successivo ripescaggio, ma raggiungerlo non sarà facile.

IMG_6978Adrian Pablo Pasquali 1 Adrian Pablo Pasquali 3 Attacco di Sarpong 1 Attacco vincente di Luca Genna 6 IMG_6931 IMG_6935 IMG_6942 IMG_6954 IMG_6959 IMG_6963 IMG_6974  IMG_6981 IMG_6992 IMG_6995 IMG_7019 IMG_7020 IMG_7028 IMG_7067 IMG_7075 IMG_7099 IMG_7102 IMG_7125 Muro di Biagio Pasciuta 1

 

Sergio Ledda

Sergio Ledda è il nuovo coordinatore cittadino dei Riformatori sardi di Sestu. Lo ha eletto all’unanimità il congresso che ha anche eletto il coordinamento cittadino, composto da Romano Melis, Pepuccio Portas, Marco Cinelli, Fausto Argiolas, Daniela Cau, Giorgio Mameli, Fabio Pinna, Matteo Taccori, Matteo Meloni, Ignazia Ledda, Laura Sorrentino, Matilde Serra, Leandro Spiga, Sergio Massa, Antonio Massa, Enrico Anali, Beniamino Meloni, Elisabetta Cuccu, Alessandro Locci.

«A Sestu – ha detto Sergio Ledda – il lavoro sarà soprattutto quello di organizzare ed ottimizzare le nostre forze in vista delle ormai prossime imminenti elezioni comunali. Per queste elezioni la nostra strategia deve essere sempre rivolta all’ascolto con totale apertura verso le altre forze politiche che volessero partecipare a fare di Sestu una cittadina migliore e un bel posto dove vivere. Naturalmente  per il raggiungimento di questo obiettivo occorre realizzare una completa svolta politica in rottura con l’attuale modo di gestire la casa comune. Servono, soprattutto, donne che con sensibilità e preparazione,  partecipino attivamente all’amministrazione del nostro comune. Serve inoltre un candidato sindaco capace di catalizzare il maggior consenso possibile.»

Articolo  Sicurezza Fabio Bergamo 1 Articolo  Sicurezza Fabio Bergamo 2 Articolo  Sicurezza Fabio Bergamo 3 Articolo  Sicurezza Fabio Bergamo 4

Fabio Bergamo, scrittore e studioso, nato a Torino nel 1972, è noto in Italia per il suo impegno in favore della sicurezza, ha elaborato diverse proposte, apprezzate fin da subito dal ministero dei Trasporti, segnalate su numerosi giornali, siti internet e riviste, e disponibili nei loro dettagli, sul sito personale www.fabiobergamo.it .

Ai nostri lettori, segnaliamo in sintesi, le più importanti che oltre ad aumentare la sicurezza hanno la funzione di rafforzare gli automatismi nella guida e favorire altresì, che tutte le informazioni, apprese dai ragazzi nei corsi di teoria e di guida presso le autoscuole, rimangano in loro bene impresse:

1. Lo stop avanzato che perfeziona la disciplina dello stop in ragione delle auto sempre più veloci e numerose, mettendo in comunicazione i veicoli che attraversano l’incrocio e bilanciando altresì l’adozione e l’uso delle rotatorie ereditate dalla Francia; con esso le auto in transito sulla strada principale, avranno solo l’obbligo di rallentare e far passare l’auto che, dopo aver atteso il suo turno come previsto dalla segnaletica prevista, attraverserà l’incrocio in sicurezza e senza creare intralcio per la circolazione, dopo essersi spostata nell’area antistante la striscia trasversale di arresto (red area); negli incroci dove sarà installato nessuna auto, pur di passare, andrà più contromano, come spesso si verifica, sulla pretesa dello spettante diritto di precedenza, come avviene adesso agli incroci dotati del tradizionale stop. Tale sistema dunque, migliora grandemente la disciplina dello stop e prevede una adeguata sanzione per chi non rispetta la segnaletica che lo regola nella sua funzione.

Con lo stop avanzato agli incroci, si adotterà, dunque, un’adeguata velocità e ciò favorirà la riduzione dei sinistri alle intersezioni. Esso è stato ideato non solo per innalzare la sicurezza sulle strade dove verrà installato, ma per formare i giovani conducenti ad una guida responsabile fin dai primi anni di guida.

2. L’ Indicatore di tenuta del margine destro: un segnale orizzontale, bianco di forma curvilinea, collegato alla striscia che separa i sensi di marcia, che ricorda ai giovani di guidare in prossimità del lato destro della corsia per garantire realmente la distanza di sicurezza ed evitare facili sorpassi; può essere collocato sia dove la striscia è continua, sia dove è discontinua, e disposto alternativamente in un senso e in un altro, nelle gallerie, sui viadotti, nelle curve, nelle strettoie, in prossimità degli incroci, ecc. Può essere adottato sulle strade extraurbane e sui tratti più pericolosi all’interno dei centri abitati. Le auto di grandi dimensioni (SUV), infatti, gli autobus ed i camion ostruendo la visibilità obbligano, i conducenti a guidare sul margine sinistro della corsia portandoli ad aumentare la velocità ed a ridurre, sempre di più, la distanza di sicurezza, con i rischi che ne conseguono.      

3. L’ Indice di pericolosità stradale (Ips) che indica col suo segnale i pericoli stradali con due livelli di gravità. I segnali di pericolo oggi in strada, indicano il pericolo solo nella sua specie ma non nella sua gravità (a questo punto sono segnali di pericolo o di semplice indicazione?). L’Ips si compone di due livelli, (pericolo normale rosso di primo livello dove è richiesto il semplice rispetto delle norme del CdS; e pericolo più grave viola di secondo livello dove si deve usare la massima prudenza). Non ci sono e non possono esservi altri livelli di rischio. Con tale segnale i giovani capiranno come comportarsi, in più sapranno quando attivare le quattro frecce di emergenza che oggi sono usate poco o per niente e con la adozione di esso avranno più valore formativo anche le guide effettuate presso le autoscuole. Tanti incidenti avvengono proprio perché la gravità del pericolo non è chiara al conducente perché principiante o non a conoscenza del tratto stradale che sta percorrendo.

Ad esempio, nell’ingresso delle autostrade come delle tangenziali, ci sono confluenze più pericolose di altre in quanto fanno immettere repentinamente le auto nella corrente del traffico perché il tratto è più pericoloso per la sua ridotta lunghezza o per la sua accentuata curvatura (scarsa visibilità o visibilità nulla). Tale segnale va bene per tutti i pericoli (gallerie, strettoie, curve, incroci, dossi, ecc…). Quanti incidenti avvengono nelle curve? E se l’asfalto di quel tratto già dipersé più pericoloso di altri all’apparenza simili ad esso, è bagnato? Si capisce perché tante vittime ogni anno. Secondo le decisioni del ministero dei Trasporti, sarà prevista una sanzione per il mancato rispetto della condotta di guida da tenere a seconda della gravità del pericolo incontrato, in caso di sinistro o nei normali controlli stradali delle forze dell’ordine.

4. La minisospensione della patente come provvedimento educativo e non repressivo per i neopatentati e non solo, che contravvengono alle norme del CdS, che va da un minimo di 15 ad un massimo di 30 giorni con la particolarità che i giorni di sospensione, che si alternano a quelli di guida, aumentano col diminuire di questi ultimi nel suo eseguimento (up and down incrociato ideato sempre da Fabio Bergamo); tale provvedimento è per garantire una maggiore educazione stradale dei neopatentati ma anche per chi ha la patente da tanti anni. La Minisospensione potrà essere adottata, ad esempio, per chi non rispetta la condotta da tenere in base all’IPS prima descritto (punto 3), ecc…

5. La modifica dell’art. 3 CdS con la definizione generale dei segnali stradali non presente nel CdS e contenuta nello scritto “Il Segnale stradale come sistema” in cui è esaminata la funzione primaria e generale della segnaletica ai fini dell’educazione stradale. Tale scritto è utile come introduzione, mai fatta prima della sua elaborazione, alle lezioni sui segnali stradali, tenute nelle scuole e nelle autoscuole italiane.

6. La modifica dell’art. 148 CdS per la definizione dei “sorpassi intersecanti” per evitare i sorpassi azzardati, causa degli scontri frontali che non lasciano scampo a chi ne è coinvolto da conducente o semplice passeggero trasportato. Sono state e sono ancora tante le vittime che perdono la vita a causa di tali tipi di sinistri: la proposta prevede come sanzione la revoca della patente non prevista dall’art. 148 per i sorpassi azzardati non contemplati ancora dal CdS pur causando gli esiti più nefasti tra gli incidenti stradali (in molti casi chi rimane vittima di uno scontro frontale decede per morte sul colpo).

7. La Validazione del sorpasso a destra in autostrada per garantire in primis, il corretto utilizzo delle tre corsie non definite nel CdS per la loro specifica funzione. La minisospensione della patente, per esempio, può essere utilizzata anche per sanzionare chi non usa correttamente le tre corsie in autostrada, ecc..

8. Interessante è anche lo scritto sul logo della sua attività, (un casco ed una cintura di sicurezza uniti come un copricapo ed una sciarpa) dove spiega la differenza tra la “razionalità scientifica” basata sui dati e la “razionalità umana” fondata sui valori umani tra i quali il più importante è proprio quello della Fede in Dio ed in Gesù Cristo.

9. Il libretto “Fenomenologia del pedone” per le scuole e le autoscuole nel quale esamina razionalmente il problema della sicurezza dalla prospettiva del pedone per garantire l’educazione dei giovani che sono i più esposti ad incidenti per inesperienza e immaturità. Da tale lavoro ha maturato le sue più importanti proposte, tra cui quella di stabilire limiti particolari di velocità nei centri abitati per elevare la sicurezza stradale del pedone, e una forte critica per una sentenza emessa nel 2013, con numero 5399, della Corte di Cassazione per un sinistro a danno di un pedone, (una donna) con la quale il Supremo Organo di Giustizia attribuiva, sul concorso di colpa, una responsabilità maggiore all’utente debole rimasto vittima del sinistro, ed una nettamente inferiore al veicolo che investendola le aveva procurato gravi lesioni. La seconda parte del libro raccoglie le risposte vere dei quiz sugli utenti deboli. Tale commento si conclude con la proposta di regolare i limiti di velocità in base al tipo di strada urbana (senso unico o doppio senso) ed attivare le 4 frecce di emergenza quando un pedone attraversa, lasciando anche una adeguata distanza di sicurezza tra lui ed il veicolo.

10. Nel medesimo elaborato è segnalato il dispositivo luminoso blu “Privia Stop” ideato da Fabio Bergamo, inserito nella parte anteriore del veicolo per segnalare ai pedoni che si accingono ad attraversare la strada, il rallentamento del veicolo. Tale idea è stata convalidata da un dispositivo simile brevettato dalla Bertone soltanto nel 2012. Sul suo sito è disponibile un video, sempre da lui prodotto, che mostra il funzionamento e la indubbia utilità.

11. Lo scritto “La Pena va inflitta in ragione della gravità del reato” con le riflessioni sull’omicidio stradale che si distingue in tre forme di gravità. L’articolo è stato scritto nel 2008 dopo che a Salerno, in una strada centrale (via dei principati) è stato ucciso sul marciapiedi un giovane, schiacciato nel muro da un’auto guidata da un ubriaco. Da questo lavoro e dallo studio in corso, Fabio Bergamo sta elaborando una sua proposta di legge sull’omicidio stradale che pubblicherà a beneficio degli utenti, appena pronta. Alle proposte qui segnalate, che già dimostrano la mole e la qualità del lavoro svolto, ne seguiranno altre per fare luce sui problemi della circolazione stradale specie, alle persone meno esperte della materia (neopatentati, semplici conducenti, ecc..).

L’incidentalità stradale, soltanto in Italia, causa annualmente 4 mila morti e 20 mila invalidi con disabilità gravi e permanenti con un costo sociale di 30 miliardi di euro.

Piazza Yenne Cagliari copia 

A meno di 24 ore dalla scelta di Matera quale Capitale Europea della Culutra 2019, tra le altre città finaliste c’è ancora una grande delusione per il mancato riconoscimento. Tra queste, Cagliari, che ha lavorato tanto a questo progetto e sperava proprio di farcela.

Il giorno dopo è già tempo di riflessioni e tra queste registriamo oggi, quella critica di Edoardo Tocco, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.

«Probabilmente – rileva Edoardo Tocco – sarebbe stato meglio evitare la candidatura della città a Capitale Europea della Cultura. Sia chiaro a tutti. Abbiamo cercato di sostenere questa scommessa perché sarebbe stata una vetrina d’ rilievo per la Sardegna, ma a conti fatti sono state spese risorse inutili.» Edoardo Tocco sviscera le problematiche della città. «In realtà, Cagliari è già una capitale della cultura. Peccato che manchi la progettualità in grado di far compiere il salto di qualità dal punto di vista turistico. Un solo esempio? L’anfiteatro chiuso. E’ assurdo, inconcepibile – aggiunge Tocco – che i vacanzieri trovino sbarrato l’accesso ad una delle perle della cultura cagliaritana e isolana. E’ un patrimonio della città che deve essere restituito alla fruibilità, con il recupero dello spazio per i grandi eventi e gli spettacoli musicali. Davvero non si comprende come Cagliari sia priva di altri siti per le manifestazioni e non si possa sfruttare un gioiello del genere. Si pensi all’arena di Verona, che accoglie diversi eventi dal grande appeal».

Il consigliere regionale di Forza Italia invita, comunque, a guardare avanti. «Ora è inutile piangerci addosso – conclude -, si faccia il mea culpa e si riparta. Cagliari non è certo inferiore a Matera. Anzi. C’è da resettare questo fatto e ripartire per vincere la scommessa del turismo, preparando la città a nuovi traguardi ed attrezzandola sotto l’aspetto dell’accoglienza».