Amianto: le misure nella legge di stabilità su bonifiche, lavoratori ed esposizione familiare e ambientale.
Alcuni articoli della nuova Legge di stabilità trattano di tematiche legate all’amianto, in cui duole dover rilevare alcune mancanze, principalmente sul tema delle bonifiche ambientali. Nella nuova finanziaria, infatti, queste ultime si limitano ad interventi in favore dei comuni di Casale Monferrato e Napoli-Bagnoli (45 mln di euro per gli anni 2015, 2016 e 2017, art. 50), trascurando il restante territorio dello Stato, gravato ovunque da residui di manufatti in amianto pericolosi per l’ambiente e per i cittadini. Una misura del tutto insufficiente, quindi, ma che segna un importante precedente nell’annosa questione del recupero ambientale.
Buone notizie giungono invece per i lavoratori. Con l’art. 115, si interviene in materia di benefici contributivi, e stabilisce che «entro il 31.01.2015, gli assicurati all’assicurazione obbligatoria gestita dall’INPS, e dell’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, gestita dall’INAIL, dipendenti da aziende che hanno collocato tutti i dipendenti in mobilità per cessazione dell’attività lavorativa« per i quali vi è stata una sentenza definitiva di accertamento dei benefici contributivi, con l’applicazione del coefficiente 1,25 (non utile per il prepensionamento ma solo per aumentare l’entità della prestazione pensionistica), possono fare domanda per avere il riconoscimento con il coefficiente 1,5, per tutto il periodo già riconosciuto, e quindi accedere al prepensionamento. La misura, anche in questo caso, presenta forti carenze, escludendo coloro che non sono in possesso di una sentenza definitiva, con giudizi ancora in corso, e quanti lavorano in aziende che non hanno posto in mobilità tutti i dipendenti. Con l’art. 116, le prestazioni assistenziali del Fondo vittime amianto sono estese anche ai «malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia, o per esposizione familiare a lavoratori impiegati nella lavorazione dell’amianto, ovvero per esposizione ambientale comprovata« ma senza nuovi stanziamenti, e quindi ripartendo le vecchie risorse, che saranno proporzionalmente sottratte a coloro che avevano ottenuto il riconoscimento di vittime dell’amianto per effetto dell’accredito della rendita INAIL. Gli aventi diritto potranno inoltrare la domanda all’INAIL territorialmente competente.
Qualcosa si muove, quindi, nella direzione giusta, ma sono ancora tanti i passi da compiere nella vertenza delle patologie asbesto-collegate, che coinvolgono una larga fetta dei lavoratori sardi e dei loro familiari. A livello regionale, il Partito dei Sardi esprime apprezzamento per la recente approvazione, da parte dell’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, del Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dall’amianto, che rappresenta un primo strumento fondamentale per avviare l’attività di decontaminazione e risanamento ambientale nell’intera Isola. Il Partito prosegue nel proprio impegno per evidenziare la problematica, nell’interesse dei lavoratori e dell’ambiente isolano, per una sempre maggiore presa di coscienza sui diritti e sulla necessità di costruire un futuro salubre e accogliente per le generazioni di Sardi a venire.
Per eventuali ulteriori informazioni e contatti il Partito dei Sardi mette a disposizione il proprio recapito e-mail: partitodeisardi.sulcis@gmail.com
Coordinamento provinciale del Partito dei Sardi per il Sulcis Iglesiente
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