Approda nuovamente nell’Aula del Consiglio regionale la discussione sul calendario venatorio.
Approda nuovamente nell’Aula del Consiglio regionale la discussione sul calendario venatorio. Un momento molto atteso dai 40mila cacciatori sardi che si sentono fortemente penalizzati – in modo ingiusto ed ingiustificato – rispetto ad altre regioni italiane e, soprattutto, alla vicina Corsica. Il primo firmatario della mozione Modesto Fenu – esponente di Sardegna Zona Franca – non mostra dubbi: «Appare assurdo – dice – che ancora oggi per futili contrapposizioni ideologiche non si voglia affrontare in modo razionale, scientifico e produttivo per l’ambiente, il tema dell’attività venatoria e, soprattutto, si voglia rinunciare ad una straordinaria risorsa come i cacciatori, protagonisti nel governo del territorio e custodia dell’ambiente».
Il capogruppo del movimento Sardegna Zona Franca spiega i motivi della mozione. «E’ ora di voltare pagina – aggiunge – e trovare soluzioni affinché il mondo venatorio possa essere valorizzato, così come in altre realtà europee, salvaguardando e creando nuovi posti di lavoro, aprendo così un dialogo costante con gli assessorati regionali all’ambiente e all’agricoltura e con le altre istituzioni regionali, per far sì che ci sia un approccio a tale tema razionale e confortato da studi scientifici certi, non suggerito da un approccio ideologico salottiero e irrazionale. Prendiamo atto dell’atteggiamento propositivo dimostrato dall’assessore all’ambiente Spano sul tema in questione. Abbiamo apprezzato che abbia convocato di sua spontanea volontà, così come promesso nell’ultima riunione del Comitato Faunistico, la riunione del nuovo organismo, mantenendo così fermi gli impegni assunti con associazioni venatorie».
Spiragli di ottimismo, dunque, sull’assemblea del Consiglio regionale: «Rimaniamo fiduciosi – prosegue il consigliere di Sardegna Zona Franca – sugli esiti della discussione della mozione nell’aula di via Roma. Riteniamo possibile che la mozione possa essere ritirata in virtù delle dichiarazioni e delle posizioni che l’assessore all’ambiente e la giunta assumeranno in consiglio».
«Come segnale di totale collaborazione e disponibilità – rimarca ancora Fenu – apprendo con piacere che le associazioni venatorie, al fine collaborare ulteriormente con la Regione Sardegna, per il controllo ed il monitoraggio contro la diffusione della peste suina, hanno dato la disponibilità ad attivarsi (al fine di contenere l’invasione ed il proliferare dannoso dei cinghiali) per la caccia a tale specie per altre quattro giornate e continuare nella lotta ai selvatici nocivi (come le cornacchie) che tanti danni stanno creando agli allevamenti ed alle aziende agricole della Sardegna, facendo così risparmiare alla Regione i soldi per il risarcimento. A seguito degli esiti della riunione di stasera e del Comitato faunistico convocato per domani, si prevede una conferenza stampa congiunta con le associazioni venatorie.»
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo Udc, Gianluigi Rubiu: «Occorre ascoltare le istanze provenienti dal mondo venatorio, anche per ridare dignità all’esercito dei cacciatori rendendoli protagonisti dell’ambiente».
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