Confartigianato Trasporti: «Il Governo ammette che il Sistri è inutilizzabile, ne sospende l’operatività ma pretende i contributi dalle imprese».
Giovanni Mellino, vicepresidente nazionale di Confartigianato Trasporti, interviene sulla vicenda del Sistri, il sistema della tracciabilità dei rifiuti.
«Dopo sette anni, l’ennesima beffa – spiega Mellino -. Il Decreto Milleproroghe contiene l’obbligo per le imprese (per fortuna resta l’esclusione per quelle con meno di 10 dipendenti) di pagare entro il primo febbraio i contributi per un sistema obsoleto che, è dimostrato, non garantisce in alcun modo la tracciabilità dei rifiuti. Non solo. Alla scadenza del primo febbraio si aggiunge anche quella del 30 aprile, per il pagamento del contributo 2015.»
«Dopo le recenti dichiarazioni del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla volontà del Governo di superare il Sistri – continua Mellino – pareva si fosse scritta definitivamente la parola fine su questa esperienza fallimentare. Non è così! Ora si chiede di pagare per un sistema la cui operatività è stata differita di un anno e che non è mai diventato effettivamente operativo, tanto che nei prossimi mesi sarà archiviato in maniera definitiva. Se il Governo ha compreso l’inutilità di questo sistema, non obbligando più le imprese a servirsene – aggiunge Mellino – non rinuncia, però, a pretendere i soldi dalle imprese a fronte di un servizio inesistente.»
E non si tratta di “spiccioli”. In questi anni, in Sardegna è costato a 15 mila aziende (il 60% delle quali artigiane) tra produttrici di rifiuti e gestori (trasporto e smaltimento), quasi 6 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 15mila chiavette usb e quasi 3mila black box a fronte di un sistema che non ha mai funzionato. E non solo, oggi costa quasi 20mila euro all’anno alle aziende di trasporto coinvolte.
«E’ necessario, dunque, correggere questa misura al più presto – conclude il vicepresidente nazionale – e confermare la proroga complessiva, per operatività e pagamenti, del Sistri il tempo necessario a definire un sistema di tracciabilità dei rifiuti nuovo, efficace e condiviso con le associazioni di categoria.»
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