Edoardo Tocco (FI): «I danni provocati dai vandali al Bastione di Saint Remy rappresentano un oltraggio alla città capoluogo».
«I danni provocati dai vandali al Bastione di Saint Remy rappresentano un oltraggio alla città capoluogo. E’ inaccettabile che il monumento più importante di Cagliari, preso d’assalto quotidianamente da centinaia di turisti, sia lasciato nel degrado e abbandono più assoluto.»
Il consigliere regionale e comunale di minoranza Edoardo Tocco parte da questo concetto, con una condanna senza mezzi termini ai teppisti che la notte di Capodanno hanno rovinato panchine e lampioni, con la rimozione di alcune lastre di marmo che corrono sul parapetto del monumento. L’istantanea del day after è desolante anche per l’esercito di vacanzieri.
«Si tratta di un grandissimo danno d’immagine per Cagliari – aggiunge Edoardo Tocco – con un’aggravante per gli episodi di vandalismo che vanno avanti da ormai troppo tempo. Le scritte che deturpano il bastione fanno da contorno alle fotografie dei turisti. E’ da mesi che la vernice spray è comparsa nel monumento. Nessuno che ripulisca questo disastro. Gli ultimi atti della notte di San Silvestro sono solo l’ultima pagina dello sconcio, con i cocci di bottiglie spaccate e i lampioni rovinati dai vandali. E’ necessario un piano per tutelare e salvaguardare i siti culturali ed architettonici della città con l’assegnazione del controllo e monitoraggio dei monumenti ad una cooperativa di vigilantes. E’ impensabile assistere ancora al degrado degli spazi più frequentati dai turisti che arrivano in Sardegna. L’assunzione dei vigilantes per il controllo dei monumenti più importanti comporterebbe vantaggi anche dal punto di vista dell’occupazione giovanile.»
«Con gli episodi di teppismo che sono ormai all’ordine del giorno in città e nei dintorni di Cagliari – conclude Tocco – appare chiaro che nella finanziaria regionale, che sarà in discussione sin dai prossimi giorni nell’aula di via Roma, occorra prevedere risorse adeguate per garantire la necessaria tutela e sicurezza dei siti di importanza culturale e storica della città e dell’area vasta.»
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