Ignazio Locci (FI) propone una convocazione immediata a Roma di una seduta del Consiglio regionale sulla “Vertenza Alcoa”.
Una convocazione immediata a Roma di una seduta del Consiglio regionale con all’ordine del giorno la “Vertenza Alcoa”, al fine di capire qual è lo stato della trattativa di cessione dello smelter di Portovesme tra la multinazionale americana e la Glencore, unica azienda interessata all’acquisizione della fabbrica chiusa dal 2013. E’ la richiesta avanzata da Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.
«È inaccettabile che gli operai, ormai licenziati da un mese – spiega Locci -, debbano aspettare fiduciosi e in silenzio notizie sul proprio futuro lavorativo. Forse non è chiaro ai “manovratori” che gli ammortizzatori sono agli sgoccioli e che la pazienza ha un limite. Non possiamo attendere a braccia conserte – a maggior ragione oggi che le maestranze sono state licenziate – l’esito della trattativa. Che, è bene sottolinearlo, non è detto vada a buon fine.»
«Forse è il caso che si inauguri una nuova stagione di mobilitazione per fare in modo che il Governo si spenda con tutti i mezzi a sua disposizione affinché la vendita dell’impianto si concretizzi e gli operai possano realmente sperare nel ritorno al lavoro. Ecco perché è indispensabile convocare la massima assemblea dei sardi a Roma così come si fece in passato, con buona pace di Francesco Pigliaru che vorrebbe le tute blu in silenzio e in disparte. Anche perché non c’è alcuna certezza sul riavvio dello stabilimento. L’unica consapevolezza – conclude Ignazio Locci – è che Alcoa non ha alcuna intenzione di riaccendere i motori dello smelter.»
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