Maria Grazia Piras: «Crediamo nell’industria, settore strategico e trainante per l’economia della Sardegna».
«Se sono da rivedere le scelte tecnologiche se ne può parlare, ma le risorse non si toccano – ha detto l’assessore Piras -. I temi al centro dell’incontro sono le bonifiche, su cui è necessaria una rapida ricognizione sui tempi e sull’entità degli interventi, e la conferma dei nuovi investimenti nella chimica verde e nelle produzioni strategiche. Porto Torres può diventare un polo centrale della chimica verde in Europa – ha aggiunto l’assessore Piras – chiederemo anche la dismissione delle aree disponibili per essere messe a disposizione delle aziende che completino la filiera bio avviata con Matrica». L’assessore dell’industria ha quindi risposto alle sollecitazioni dei sindacati sulla questione energetica.
«La Sardegna avrà il metano. In questi mesi abbiamo lavorato per aggiornare il piano energetico – ha sottolineato l’assessore Piras – ora è arrivato il momento delle scelte. Prima di scegliere, tuttavia, occorre definire e quantificare la domanda energetica della Sardegna. I risultati di questa analisi arriveranno nei prossimi giorni». Intanto prosegue la battaglia per il mantenimento del regime di essenzialità delle centrali elettriche sarde, in scadenza ad aprile. «L’essenzialità è una perequazione che chiediamo allo Stato, in attesa dell’arrivo del metano», ha detto l’assessore dell’industria.
Infine, un commento sulla vendita della centrale E.On di Fiumesanto al gruppo ceco Eph. «Incontreremo appena possibile i vertici dell’azienda – ha sottolineato l’assessore Piras – ci attendiamo il completamento degli interventi previsti nella Centrale e il rispetto degli accordi già presi».
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