20 November, 2024
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Mercoledì 28 gennaio, alle 13.00, scade il termine per la presentazione degli emendamenti alla Manovra 2015.

Mercoledì 28 gennaio,alle 13.00, scade il termine per la presentazione degli emendamenti alla Manovra 2015. Lo ha comunicato il presidente della Terza commissione, Franco Sabatini (Pd), a conclusione della discussione generale sulla Finanziaria, alla quale ha partecipato l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci. «Sentiamo – ha dichiarato Sabatini – la responsabilità di approvare nel più breve tempo possibile la legge Finanziaria e per questa ragione, con tutta probabilità, la commissione incomincerà già nella serata del 28 gennaio l’esame degli emendamenti».

«Superiamo l’idea dello stanziamento e guardiamo con più ottimismo a questa Manovra, che non è una manovra fatta solo di tagli, perché le risorse ci sono e possiamo davvero aiutare la Sardegna a ripartire». E’ stato questo, invece, l’invito che l’assessore Paci ha rivolto ai consiglieri del parlamentino del Bilancio, al termine del suo intervento di replica in sede di discussione generale della Finanziaria.

Il delegato alla Programmazione della giunta presieduta da Francesco Pigliaru, nel corso dell’audizione, ha avanzato l’ipotesi di procedere con l’aumento dell’importo del mutuo che la Regione intende contrarre per finanziare il piano delle infrastrutture, portandolo dai previsti 600 milioni fino a 700 milioni di euro. «L’incremento – ha spiegato Paci – potrebbe essere destinato per finanziare piccole opere comunali e circa l’opportunità di ampliare l’importo del mutuo, è bene ricordare che il 2015 è l’ultimo anno in cui sarà possibile ricorrere all’indebitamento finalizzato agli investimenti».

L’assessore ha inoltre indicato nel mese di luglio, il termine entro il quale si dovrebbe approvare una manovra di assestamento “in crescita” del bilancio regionale ed ha annunciato che entro il primo semestre dell’anno in corso, la Regione potrà contare su liquidità aggiuntive, rispetto alla competenza 2015, pari a circa un miliardo di euro (300 milioni che arriveranno dallo Stato, a cui si aggiungono i 318 milioni di euro che devono essere ancora trasferiti dall’Unione Europea e ulteriori 330 milioni che lo Stato deve versare nelle casse regionali per le competenze 2014). «Risorse – ha dichiarato Paci – che possono essere spese nel 2015, per effetto del pareggio di bilancio che ha superato i vincoli di spesa del patto di stabilità, e che ci consentiranno di pagare i residui passivi, cioè le promesse di pagamento che non abbiamo potuto mantenere». L’assessore guarda con fiducia anche all’avanzo di cassa 2014, che si aggira intorno ai 450 milioni di euro, e sul cui impiego sono in corso valutazione tecniche a livello nazionale a causa delle difficoltà sorte in sede di applicazione delle procedure previste dal cosiddetto “bilancio armonizzato”. «E’ certo però – ha proseguito l’assessore – che i 450 milioni di avanzo potranno essere destinati all’abbattimento del debito (destinati quindi alle riserve erariali) ma se ne sarà consentito l’impiego in conto capitale si può già pensare ad ulteriori  200 milioni disponibili per dare risposte ai settori che hanno evidenziato maggiori difficoltà in sede di discussione della Manovra 2015».

L’assessore Paci ha quindi ribadito la priorità nella spesa dei fondi comunitari rispetto a quelli regionali ed ha annunciato che martedì 27 gennaio la Giunta si riunirà per l’approvazione della delibera che istituisce una “forte cabina di regia” in sede di Programmazione per la spendita delle risorse europee.

L’assessore ha inoltre confermato l’opportunità dell’intesa siglata a luglio con lo Stato in materia di entrate («entro i prossimi sei mesi procederemo con le norme di attuazione per i circa 120 milioni relativi a Ires e giochi, dove ancora non c’è l’accordo») sottolineandone i benefici rispetto alla precedente fase politica, caratterizzata da una marcata contrapposizione in sede giurisdizionale, e ricordando però che il perdurare della crisi economica, comporta necessariamente una riduzione delle entrate compartecipate in Sardegna, pari a circa 150 milioni di euro.

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