24 November, 2024
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Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha convocato per il prossimo 28 gennaio, alla Presidenza della Regione, in Viale Trento, a Cagliari, un tavolo pieno per verificare lo stato di attuazione del Piano Sulcis. La convocazione era stata sollecitata nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali, preoccupate per i ritardi accumulati nell’avvio dei progetti, tra i quali quello relativo all’impianto Biofuel intorno al quale si sta sviluppando un acceso dibattito tra favorevoli e contrari.

Roberto Puddu - Francesco Pigliaru 1

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Anche per l’anno scolastico 2014-2015 proseguirà il programma di educazione alimentare, ambientale e sulla ruralità “Campu Maistu – Didattica in fattoria Sulcis Iglesiente“, che prevede il coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Carbonia di Iglesias e delle fattorie didattiche, iscritte nell’omonimo albo regionale, con sede nel territorio della provincia di Carbonia Iglesias.
Questi gli obiettivi del programma:
– realizzare percorsi didattici che abbiano per tema Expo 2015: la corretta e sana alimentazione come presupposto per una maggiore longevità;
– educare le nuove generazioni, con il coinvolgimento delle famiglie, ad una corretta e sana alimentazione;
– far conoscere e promuovere il consumo dei prodotti agroalimentari tipici del territorio del Sulcis Iglesiente;
– promuovere la rete delle fattorie didattiche, con la creazione di percorsi didattici innovativi fortemente integrati con le risorse agricole, ambientali, culturali e storiche del territorio;
– divulgare i contenuti, le finalità e i risultati dell’attuazione del programma;
Verranno finanziati 17 percorsi didattici in fattoria, sperimentando forme di partecipazione e condivisione tra scuole e fattorie didattiche sia in fase progettuale che realizzativa.
Ciascun percorso didattico, progettato e realizzato in stretta collaborazione tra scuola e fattoria didattica, sarà incentrato su un prodotto agro alimentare tipico del territorio e sarà finalizzato a far apprendere agli alunni, attraverso momenti teorici e laboratori pratici, il ciclo produttivo e di trasformazione dell’alimento prescelto imparando a valutarne i diversi aspetti caratterizzanti.
Le adesioni dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 2 marzo secondo le seguenti modalità:
– tramite consegna a mano agli uffici dello Sportello unico territoriale (Sut) Sulcis sito in Via Principe di Piemonte Giba;
– tramite posta elettronica certificata indirizzata a protocollo.agenzia.laore@legalmail.it
– tramite posta elettronica all’indirizzo laoresardegna@agenzialaore.it 
– via fax ai numeri 0781.964033 – 0781.941054
Per informazioni contattare Giuseppina Mocci ai numeri 348 2373155 – 0781 941054 o Andrea Cerimele ai numeri 348 2363257 – 070 60262325

Questa mattina la Sesta Commissione del Consiglio regionale ha espresso all’unanimità parere favorevole sul “Piano d’azione Straordinario per il contrasto e l’eradicazione della peste suina africana in Sardegna”. Si tratta di un Programma d’azione straordinario triennale (2015-2017) sul quale l’Amministrazione Regionale ha scommesso ampiamente. In gioco c’è quel che rimane della suinicoltura sarda e di tutto il sistema di trasformazione e lavorazione di carni suine e dei suoi prodotti derivati.

«L’obiettivo di contrastare finanche a eradicare la peste suina africana – dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma – è una scommessa che si inserisce a pieno titolo nella strategia di considerare il settore dell’Agroalimentare e la valorizzazione delle nostre produzioni locali di qualità come una delle  leve sulle quali far risollevare la nostra economia regionale, divenendo occasione di valorizzazione dell’intera filiera produttiva oltre che foriera di nuove opportunità occupazionali.»

«Complessivamente, considero questo Programma straordinario un buon programma. Traspare infatti, in maniera inequivocabile, la ferma volontà di superare la principale criticità che è stata propria dei precedenti “tentativi di eradicazione” della PSA: finalmente risulta chiaro chi detiene la linea di comando e “chi deve fare che cosa”. Il Programma straordinario prevede poi tutta una serie di misure finalizzate al nostro obiettivo che risultano, a mio avviso, ponderate, efficaci e risolutive.

Vi è però un’esigenza che è dell’oggi e non può attendere i risultati attesi in un tempo ragionevolmente individuato di tre anni. L’esigenza è quella di mettere in sicurezza quel che rimane della filiera suinicola sarda. L’esigenza è quella di creare un “cordone sanitario” a protezione di tutti quegli operatori della filiera suinicola che finora hanno avuto la “fortuna” di non vedere la propria attività bloccata o messa in ginocchio dalla peste suina africana.»

Logo Fondazione Banco di SardegnaOspedale Sirai Carbonia a colori

La Fondazione Banco di Sardegna ha concesso un contributo di 170.000 euro per l’ammodernamento tecnologico della Radiologia dell’Ospedale Sirai di Carbonia, presentato dal dott. Nazareno Pacifico.

Il contributo consentirà di acquisire apparecchiature per il potenziamento delle attività di diagnostica ecografica interventistica, nella diagnostica dello screening mammografico di secondo livello e negli studi vascolari color doppler.

Verrà, inoltre, acquisito un ortopantomografo digitale con acquisizione volumetrica 3D per la diagnostica odontoiatrica e del massiccio facciale che consenta di eseguire dental-scan e studi implantologici.

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«Expo Milano 2015 è la grande opportunità che dobbiamo saper cogliere tutti,  insieme, per far ripartire il motore industriale di Milano e del nostro Paese. Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita è un tema stimolante sul quale lavorare con diverse declinazioni.»

Sono queste le parole con cui Claudio Luti, presidente della Kartell S.p.A., ha annunciato, nel corso di un importante evento di Kartell all’ambasciata italiana a Parigi, di essere diventato Ambassador di Expo Milano 2015. Tante le idee che Luti ha in mente di sviluppare proprio per veicolare al meglio l’Esposizione Universale e le sue tematiche: «Pensiamo anche al concetto di nutrire la mente del pianeta, creare cultura e sviluppare il senso del bello e ben fatto con l’energia creativa che è propria del nostro sistema produttivo».

Kartell S.p.A. è un’azienda made in Italy leader mondiale nella produzione di mobili e oggettistica di disegno industriale ricercato in plastica.

«Siamo felici che la squadra degli Ambassador si arricchisca della presenza di un imprenditore come Claudio Luti – ha commentato Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015. Sono certo che non farà mancare all’Esposizione Universale la sua originalità e lo sguardo non banale con cui interroga il mondo nel suo lavoro.»

Giorgio Sorrentino Vincenzo SerraOliviero Rinaldi

Giorgio Sorrentino, nuovo commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, ha completato la sua squadra con la nomina di Oliviero Rinaldi a direttore sanitario e di Vincenzo Serra a direttore amministrativo.

Oliviero Rinaldi, 46 anni, è stato sino a pochi giorni fa direttore sanitario dello Ieo di Milano, l’Istituto europeo di oncologia fondato da Umberto Veronesi. Sempre allo Ieo Rinaldi è stato vice direttore sanitario e ancora prima responsabile del Clinical Risk Management. Per la Regione Lombardia ha partecipato al progetto di accreditamento all’eccellenza dei dipartimenti di prevenzione ed è stato anche vice direttore di distretto sanitario per la Asl 5 del Friuli Venezia Giulia. Il nuovo direttore sanitario dell’azienda mista parla tre lingue (italiano, inglese e francese), ha un master di secondo livello in Statistica per il Controllo di Qualità dell’Accreditamento all’Università Bicocca di Milano. Si è formato alla scuola di Direzione in Sanità Eupolis Lombardia (Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione di Regione Lombardia) superando brillantemente il corso di formazione manageriale per direttore di azienda sanitaria. Nel suo curriculum anche una specializzazione nel corso di perfezionamento in Igiene, architettura e impiantistica sanitaria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Vincenzo Serra, 48 anni, attualmente è responsabile della Programmazione e controllo di gestione della Asl di Cagliari. È stato direttore amministrativo della Asl di Cagliari e precedentemente ha ricoperto lo stesso incarico alla Asl di Sanluri. Nel 2008  è stato nominato dalla Regione Sardegna direttore dei lavori per l’area amministrazione e controllo nell’ambito del progetto Sistema sanitario integrato. Ha superato il Corso di formazione manageriale per l’ alta dirigenza del Sistema Sanitario della Regione Sardegna e quello sugli Indicatori di Budget per il Territorio e per l’Ospedale della Bocconi di Milano.

«La squadra dell’azienda mista – dice il commissario dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino – è completa ed è pronta alla grande sfida che ci attende. Una squadra che è formata non solo dai direttori ma da tutto il personale dell’Aou di Cagliari: ciascun dipendente è e sarà protagonista di questa grande avventura. Il nostro principale obiettivo è di mettere al centro di tutta la nostra attività il cittadino, offrendo servizi all’avanguardia.»

Prosegue il dibattito sul progetto che prevede la realizzazione del progetto Biofuel a Portovesme. Oggi a intervenire sulla materia è Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale.

«Non c’è nessuna preoccupazione di danneggiare le colture di qualità – spiega Gianluigi Rubiu -. Il progetto non provoca rischi per l’universo agricolo, visto che in Sardegna dispone di terreni incolti per oltre l’80 per cento del territorio. Si tratta, dunque, di un’opportunità imperdibile per il Sulcis Iglesiente. Occorre avere un giusto equilibrio sui riflessi che l’impianto potrebbe avere sul territorio. Non si dimentichi comunque che il complesso prefigura un importante effetto occupazionale con circa 350-400 posti di lavoro (compreso l’indotto in agricoltura), per un investimento di circa 250 milioni. Appare di fatto una boccata d’ossigeno in una delle zone socialmente più degradate d’Italia: con 5.500 lavoratori in cassa integrazione o mobilità su 125 mila abitanti e disoccupazione giovanile superiore al 60 per cento.»

«Una cosa è certa. Per favorire la realizzazione della struttura occorre velocizzare il processo di interconnessione tra le dighe. E’ necessario approfondire la tematica sui vantaggi del progetto – conclude Gianluigi Rubiu – ma si sottolinea che l’impianto dovrebbe sorgere su terreni incolti ed improduttivi. E’ comunque sicuro che uno studio dettagliato sarà fatto con la procedura di valutazione di impatto ambientale che metterà in rilievo i possibili effetti positivi e negativi dell’impianto.»

Gianluigi Rubiu 65 copia

Dipartimento di Scienze botaniche copia

Il recente aumento della tassa per il diritto allo studio, che passa da 62 a 140 €, è l’occasione per fare un’analisi della situazione del diritto allo studio universitario in Sardegna.
La motivazione addotta in merito a tale aumento da parte dell’assessore Claudia Firino e del presidente Francesco Pigliaru è l’adeguamento alla normativa nazionale, precisamente il D.Lgs 68/2012, la cui applicazione era sospesa da due anni e non poteva più essere prorogata a nome di una cosiddetta equità nazionale. Peccato che nel caso dei DSU dell’equità nazionale ci si faccia scudo solo quando si tratta di chiedere soldi in più agli studenti, che per pagarsi gli studi devono o dividersi tra lavoro e università o fare affidamento sulle proprie famiglie, già gravate dai costi che la crisi scarica su di esse.
Infatti l’equità nazionale non vale quando si tratta di equiparare le borse di studio alle soglie minime così come stabilite nel DPCM 390/2001 e aggiornate nel DPCM 553/2014.

Questa è la situazione oggi in Sardegna:

Confronto degli importi delle borse di studio in Sardegna rispetto alla soglia minima nazionale

Status

Importo max regionale

Importo minimo nazionale

Fuori sede

€ 3.770,00

€ 5.108,14

Pendolare

€ 2.130,00

€ 2.816,04

In sede

€ 1.456,00

€ 1.925,37

Un’altra giustificazione data a quest’aumento è il fatto che con essa sarà possibile finanziare 600 borse di studio per il prossimo anno accademico. Scaricare sugli stessi studenti il finanziamento del diritto allo studio è una mossa che ribalta completamente i dettami della Costituzione che dice chiaramente che è compito della repubblica intervenire con borse di studio e quant’altro sia necessario per far si che i capaci e meritevoli pur se privi di mezzi possano raggiungere i gradi più alti di studio. Non rispettare questo dettame significa prendere la rotta di una formazione universitaria elitaria, destinata ai soli che se la possono economicamente permettere.
A questo si aggiunga un’altra nota negativa riguardo le modalità con cui questo incremento è stato apportato: averlo fatto ad anno accademico inoltrato non ha consentito di provvedere ad un suo scaglionamento in fascie di reddito come previsto dalla norma nazionale.
Ulteriori preoccupazioni desta il bilancio 2015 presentato dall’assessore alla programmazione che mostra come sul campo dei DSU non ci sia per ora la volontà da parte della giunta di affrontare in maniera seria quello che puntualmente di anno in anno si presenta come un grave problema, ovvero la non totale copertura delle borse di studio, che producono quella categoria di studenti noti come “idonei non beneficiari”: studenti che hanno i requisiti di reddito e di merito per ottenere la borsa, ma che per una mancata copertura finanziaria non riceveranno un euro. Si tratta di studenti che difficilmente saranno in grado di proseguire il proprio percorso universitario.

Quest’anno a ottobre si è raggiunto un record negativo: i fondi stanziati non arrivavano a garantire la borsa nemmeno alla metà degli aventi diritto; fatto deplorevole che è stato mitigato con uno stanziamento regionale straordinario di due milioni e da altri fondi extra messi dall’ERSU e dall’ateneo di Cagliari fino ad arrivare ad una copertura del 71%.
I fondi messi a bilancio per il 2015 per le borse di studio sono 5 milioni di euro, cifra esigua, specie se confrontati coi 17 milioni che pioveranno sulle scuole private. Questo stanziamento non consentirà la totale copertura delle borse di studio per l’ennesimo anno, condannando migliaia di studenti sardi a non poter proseguire serenamente il proprio percorso di studi, o ancora peggio a non poterlo nemmeno iniziare dato che l’incidenza degli idonei non beneficiari è maggiore tra le matricole che fanno richiesta di tale servizio all’ERSU.
La stessa esistenza degli idonei non beneficiari è vergognosa: serve un impegno preciso e immediato da parte dell’amministrazione regionale affinché si eviti ora e in futuro il presentarsi di questa evenienza, stanziando i fondi necessari per garantire il 100% di idonei beneficiari con gli importi minimi previsti dalla normativa nazionale.
Sempre in tema di DSU bisogna constatare come sia precaria per gli studenti anche la residenzialità: a Cagliari a fronte di oltre 15mila studenti fuori sede esistono appena 725 posti letto nelle case dello studente, lasciandoli in balia del caro affitti, spesso e volentieri senza contratto, e non esiste ad ora una vera politica di interventi che possa risolvere anche questa criticità.
In tal senso sarebbe auspicabile valutare la conversione dell’ormai ex-carcere di Viale Buoncammino in campus universitario, data anche la posizione baricentrica tra le facoltà di Ingegneria, del polo umanistico in località Sa Duchessa e di quello economico politico giuridico di Viale Fra Ignazio.
Un tema delicato come quello degli studi universitari, in una regione dove le iscrizioni all’università calano di anno in anno e in cui politiche scorrette come queste non fanno altro che allontanare i giovani da una formazione avanzata, meriterebbe di essere affrontato con la stessa tenacia con cui ce ne si è fatti baluardo durante la campagna elettorale, consapevoli che questo settore rappresenta una delle leve in grado di risollevare la Sardegna dalla crisi sociale e culturale in cui riversa.

Roberto Vacca

Partito della Rifondazione Comunista
Segreteria regionale Sardegna

Stamane una delegazione di Sinistra Ecologia Libertà è andata a rendere omaggio ad Antonio Gramsci in occasione dell’anniversario della sua nascita (22 gennaio 1891), portando un mazzo di rose rosse nella sua casa natale ad Ales.

«E’ il nostro modo di rendere omaggio a uno dei più grandi pensatori che l’umanità ci abbia mai dato – ha commentato il consigliere regionale Luca Pizzuto, coordinatore regionale si Sinistra Ecologia Libertà -, un gesto mosso dalla necessità di ricordare le nostre origini e ringraziare Nino per il suo impegno e per il suo sacrificio.»

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