24 November, 2024
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Sabato 10 gennaio, alle ore 18.00, nella Sala Branca (Palazzo Municipale, Piazza Municipio) sarà inaugurata la mostra “Ma nel lavor tu fai libere le genti, commercianti e imprenditori a Iglesias fra Ottocento e Novecento”.

La mostra “Ma nel lavor tu fai libere genti”, allestita presso il vecchio Municipio, ricorda il periodo in cui, fra Ottocento e Novecento, la città di Iglesias offriva importanti opportunità di occupazione e, con esse, la facoltà ai lavoratori di acquisire autonomia e libertà. La mostra non vuole essere nostalgica, vagheggiare solo i bei tempi andati, ma si propone di riscoprire quelle capacità di determinazione, dinamismo e inventiva che qualificava gli Iglesienti del periodo, affinché questi stessi valori possano essere di stimolo per l’attualità.

La mostra, curata da Antonio Ariu, Marcella Cogoni e Grazia Villani in collaborazione con il comune di Iglesias, è solo la prima fase di un progetto più ampio che riguarderà il commercio iglesiente della Belle Epoque: in questa tranche iniziale, attraverso documenti e oggetti d’epoca, sono rappresentati i farmacisti, i rivenditori di tessuti e i sarti, i fotografi e i gioiellieri, alcuni dei quali, con la loro intraprendenza e fiducia nel futuro, furono capaci di distinguersi positivamente in ambito nazionale e persino internazionale. Nelle fasi successive saranno rappresentati gli artigiani, gli esercenti di bar, alberghi e ristoranti, per finire a dare uno sguardo ai gestori di cinema e teatri.

La caratteristica saliente della mostra è di essere stata allestita, secondo una formula già sperimentata in precedenza, con materiale messo gentilmente a disposizione da tutti quegli Iglesienti che hanno voluto collaborare in nome dell’amore che nutrono per la propria città. Ed è su questa base che ci si augura che, sempre più partecipata, la mostra possa crescere fino a diventare, eventualmente, una prima base per un museo stabile sulla storia cittadina.

Nel mese di gennaio la mostra sarà aperta tutte le mattine dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30, il giovedì sera dalle 15.30 alle 20.00 e il venerdì e sabato sera dalle 17.00 alle 20.00.

Il Municipio di Iglesias copia

Questo pomeriggio negli uffici di presidenza in viale Trento, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru e il sottosegretario di Stato della Difesa, Domenico Rossi, hanno firmato l’accordo per l’avvio del tavolo di confronto istituzionale tra Regione Sardegna e Ministero della Difesa.

Questo il testo integrale dell’accordo.

«Il 19 giugno si è tenuta la Seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari. In tale occasione il Ministro Pinotti e il Presidente Pigliaru, hanno convenuto sulla necessità di avviare un tavolo di confronto istituzionale, a partire dall’assunto, ormai da tempo ampiamente condiviso, che esiste una sproporzione tra la presenza militare e i gravami a questa connessi nella Regione Sardegna rispetto al resto d’Italia.

In questo momento, pur nelle differenti posizioni di partenza, sussistono tutte le condizioni per l’avvio di un tavolo di confronto istituzionale volto a valutare, in coerenza con le linee programmatiche del Ministro della Difesa e con le risoluzioni parlamentari e consiliari, la percorribilità dell’avvio del processo di graduale dismissione di parte dei Poligoni e l’individuazione di misure di riequilibrio e di armonizzazione, in termini di riduzione quantitativa e qualitativa dell’incidenza delle attività militari. Un percorso da avviare con tempi certi e modalità definite.

Con riferimento alle esigenze di armonizzazione e mitigazione, quelle più evidenti sono riconducibili alla riduzione dell’estensione dei Poligoni, del Demanio militare e delle aree soggette a Servitù militari e le connesse occupazioni temporanee, alla tutela ambientale e della salute nei Poligoni, alla riconversione delle attività svolte nei Poligoni, all’impatto della presenza militare sulle prospettive di sviluppo dei territori, al riavvio dei processi di dismissione dei beni militari in applicazione dell’articolo 14 dello Statuto Sardo, a partire dagli Accordi del 2006 e 2007.

All’interno di questo perimetro il tavolo avrà obiettivi che per la complessità della loro soluzione potranno realizzarsi entro la legislatura, mentre altri potranno essere conseguiti già nel breve periodo.

Per quanto concerne questi ultimi ci si riferisce all’individuazione di misure di mitigazione quali l’istituzione di osservatori ambientali indipendenti, la riduzione dell’estensione delle aree soggette a vincolo o destinate a Demanio militare, l’individuazione di misure di riconversione in senso dual use delle attività svolte nei Poligoni e di misure di indennizzo e compensazione, il riavvio dei processi di dismissione dei beni militari non più utili alla Difesa, cui corrisponderanno attività concrete per facilitare, di concerto anche con i Comuni interessati, il dialogo con la realtà militare in Sardegna, con il personale militare e le rispettive famiglie, prevalentemente sarde.

Il tavolo dovrà essere anche l’occasione per garantire trasparenza e informazione alle popolazioni, a partire dai dati sullo stato dei luoghi e sulla salute, ma anche da una approfondita analisi degli eventuali costi da mancati sviluppi alternativi dei territori, condotta secondo standard internazionali.»

Accordo Regione-Ministero

 

 

Claudia Firino ha commentato l’approvazione della legge sull’istituzione di un servizio pubblico regionale per l’informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda approvata dall’Aula.
«Si tratta del primo passo verso l’adeguamento a un mondo editoriale ormai diverso da quello contemplato dalla legge 22. Nell’epoca del digitale e del giornalismo on line, che interessa soprattutto giovani professionisti, serve una revisione profonda. Mi auguro che ciò avvenga nel più breve tempo possibile.»
Due i punti principali cui la legge risponde, secondo l’assessore della Giunta Pigliaru: «Il dato occupazionale, in quanto la legge tutela la stabilità dei dipendenti del mondo della comunicazione radio-televisiva e apre un importante spiraglio rispetto alla valorizzazione delle professione giornalistica, e la tutela della cultura e lingua sarda, elemento che ha sempre contraddistinto le emittenti regionali che in questi anni hanno grandemente sofferto della crisi del comparto».
Claudia Firino 5 copia

Servizio più capillare per i malati cronici e risparmio per le casse della Regione: d’ora in poi i cittadini sardi potranno ritirare nelle farmacie territoriali vicine alle proprie abitazioni, 580 in tutta la Sardegna, medicinali molto importanti per la cura di malattie croniche, pagandole a prezzi contenuti, invece che essere costretti a ritirarle in orari definiti nelle farmacie ospedaliere o pagarle a prezzo pieno in farmacia. Acquistati dal Servizio Sanitario Regionale (SSR) a prezzi particolarmente contenuti, i medicinali inseriti nel Prontuario della Continuità Ospedale-Territorio (PHT) saranno distribuiti in nome e per conto (DPC, Distribuzione per conto) del SSR: i medicinali PHT sono quelli prescritti da specialisti ospedalieri (nel corso di un ricovero o di una visita ambulatoriale) che devono continuare a essere utilizzati dagli assistiti in base a piani di cura personalizzati che si prolungano nel tempo (dal cancro alle cure psichiatriche). I medicinali sono acquistati dalla ASL 1 di Sassari, capofila per la gara di acquisizione, in Unione d’acquisto tra le Aziende Sanitarie della Regione.
Il rinnovo dell’accordo tra la Regione e Federfarma è stato approvato dalla Giunta regionale a fine anno e conferma altre forme di collaborazione con le farmacie convenzionate, già avviate negli anni precedenti, riconoscendo alle stesse il ruolo informativo nelle campagne di prevenzione, per esempio il supporto per lo screening del colon retto. «Con questo accordo raggiungiamo tre obiettivi strategici cioè semplificare, includere nuovi farmaci e ridurre la spesa complessiva – dice l’assessore della Sanità Luigi Arru -. Non solo: nelle prossime settimane attiveremo i cip delle tessere sanitarie in modo che ognuno potrà per esempio scegliere il medico senza fare file o doversi spostare, e un importante tassello sarà la ricetta dematerializzata che sostituirà completamente quella rossa cartacea». 
Altro importante vantaggio della collaborazione è il contenimento della spesa sanitaria, anche alla luce del quadro normativo nazionale di settore e delle disposizioni di Spending Rewiew che hanno fissato un tetto di spesa a carico del SSN per l’assistenza farmaceutica territoriale fissandolo all’ 11,35% del Fondo Sanitario Nazionale (FSN). «Il potenziamento della DPC ha abbattuto la spesa in Sardegna di 17 milioni di euro nel 2013 e di 10 milioni nel primo semestre 2014, assicurando allo stesso tempo un servizio capillare a beneficio del cittadino», ha sottolineato il presidente di Federfarma Sardegna Giorgio Congiu. 
Nel rinnovo dell’Accordo del 29 dicembre sono stati inseriti nuovi elementi:
– Riduzione da 4 a 3 delle fasce di prezzo con contestuale riduzione del costo del servizio di distribuzione per confezione: l’importo minimo di 5 euro è stato esteso ai farmaci con prezzo al pubblico fino a 50 euro, mentre in precedenza riguardava i farmaci fino a 30 euro, con un risparmio previsto per gli utenti nel 2015 di 400mila euro.
– Inclusione di nuovi farmaci, attualmente dispensati in convenzione, e dei nuovi anticoagulanti orali (NAO) fino a oggi forniti direttamente dai Servizi farmaceutici delle Aziende sanitarie: nel 2015 ne saranno distribuite 1 milione e 400mila confezioni.
– Abbattimento dal 2,2% allo 0,5% dei farmaci del PHT dispensati in convenzione (a costo maggiore), con l’obiettivo di raggiungere quest’anno un risparmio di 900mila euro.
– Sperimentazione di forme innovative di collaborazione con le Farmacie e loro coinvolgimento nel monitoraggio on line dei piani terapeutici e dell’appropriatezza delle prescrizioni mediche.
– Un sistema informatizzato a carico di Federfarma Sardegna per la gestione dell’assistenza integrativa (Sistema Web Care) che, sulla base delle esperienze di altre regioni, potrà permettere risparmi superiori al 10% di quanto finora erogato dalle farmacie.
– Riduzione del prezzo di rimborso delle strisce per autocontrollo glicemico, tanto utilizzate dai diabetici, da € 0,513 a € 0,478 (IVA compresa). Le strisce assorbono il 70% del valore dell’intera assistenza integrativa per diabetici, la riduzione del prezzo di rimborso produrrà, a parità di assistenza a favore dei malati aventi diritto, un risparmio di circa 1 milione e 200mila euro annui.
L’Accordo ha una validità triennale e il monitoraggio dei risultati sarà condotta da una specifica Commissione paritetica.

 

«Occorre scongiurare l’ennesimo oltraggio ai danni della Sardegna. Le scorie radioattive non devono arrivare in nessun modo nella nostra Isola. Sarebbe un devastante danno d’immagine che rischierebbe di provocare un colpo mortale all’industria delle vacanze, uno dei settori trainanti della Sardegna.»

Gianlugi Rubiu, capogruppo UDC in Consiglio regionale, presentatore di una mozione urgente che sarà discussa dal Consiglio regionale, si esprime così sul progetto di identificare nel territorio il deposito nazionale delle scorie radioattive, mandando un messaggio diretto e secco al Governo guidato da Matteo Renzi.

«Da questo punto di vista penso – aggiunge Rubiu – che non ci siano distinzioni politiche o di schieramento. Ci ribelliamo all’ipotesi che la nostra Isola diventi la pattumiera dei fusti di combustibile atomico. Si consideri che la Sardegna ha già dato, con una devastazione senza fine al patrimonio ambientale.»

«Un vastissimo paesaggio messo in ginocchio dalla fine delle miniere, con ferite che sono ancora aperte su tutto il territorio. Non solo. Abbiamo anche l’impatto esorbitante delle servitù militari, con la Sardegna che sta pagando un prezzo altissimo all’abuso nell’utilizzo di questi angoli di paradiso. Si intraprenderanno tutte le strade – conclude Rubiu – per una battaglia unitaria dell’intera Isola, per evitare che si possa pregiudicare l’immagine della Sardegna con l’arrivo dei rifiuti nucleari, rovinando così la cartolina delle coste e dei territori dell’interno sinora incontaminati da altri disastri.»

Gianluigi Rubiu 65 copia

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Nella “notte del mondo” accadde un qualcosa di veramente speciale che ogni anno ci piace rievocare, facendo rivivere nelle nostre case la magia del presepe. L’associazione cuilturale Sardinian Events di Portoscuso, che tutela e valorizza il patrimonio storico, artistico e delle tradizioni locali, in virtù delle consuetudini del passato ha voluto “per un Natale speciale”, allestire un presepe meccanico, presso la sala della vecchia tonnara, in località Su Pranu. Grandi e piccini hanno potuto così ammirare la creatività e l’operosità di numerose figure evocatrici di pace che, con i loro movimenti, hanno dato alla “sacra scena” una atmosfera suggestiva. Una “poesia senza tempo”, quella che accompagna i visitatori nella Betlemme del passato, un commento sonoro che richiama i passi della venuta del Messia fra noi. Lasciatevi catturare, dunque, dalla lucente atmosfera e recatevi a visitare il presepe meccanico di Chicco e Leo, che colora e riscalda un angolo di Portoscuso, evocatore di storie di altri tempi che bene si sposa con la tradizione…

Appuntamento quindi tutti i giorni fino al 31 gennaio, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 20.00 nei giorni prefestivi e festivi e, in orario continuato, dalle 15.00 alle 20.00, nei giorni feriali.

Nadia Pische

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Biblioteca comunale Carbonia

Si terrà domani, venerdì 9 gennaio 2015, presso la Biblioteca Comunale di Carbonia in viale Arsia, alle ore 17.30, la presentazione del libro “Contappunti: Cagliari mi ha detto”, raccolta di racconti scritti da diversi autori.

L’iniziativa, voluta dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con lo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), rientra nel più ampio progetto “Carbonia Scrive”.

Interverranno alla presentazione lo scrittore Giorgio Binnella e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Loriana Pitzalis. Durante la presentazione saranno letti alcuni brani tratti dal libro.

Il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci plaude «all’inserimento delle piccole emittenti locali tra i beneficiari della legge regionale che garantisce un sostegno all’informazione sarda e costituisce un grande risultato, un traguardo che contribuisce ad assicurare un reale pluralismo dell’informazione». Nella tarda mattinata di oggi il Consiglio regionale ha detto sì all’emendamento migliorativo all’articolo 3 della legge «per l’istituzione di un servizio pubblico regionale per l’informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda». Con tale emendamento, che istituisce il comma 1 bis dell’articolo 3, si stabilisce che una quota delle risorse messe sul piatto dalla Regione saranno destinate alle piccole televisioni.

«La suddetta legge – nella versione licenziata dalla commissione competente – stabiliva che tra i requisiti per poter accedere ai contributi era necessario avere una copertura di segnale non inferiore al 60 per cento del territorio regionale e al 60 percento della popolazione. Di conseguenza restavano fuori le piccole emittenti. Ma grazie al lavoro di squadra e all’impegno profuso dal sottoscritto e dall’onorevole Stefano Tunis – conclude Ignazio Locci -, maggioranza e opposizione hanno raggiunto l’accordo di destinare il 15 percento dei fondi alle televisioni non rispettose del criterio sulla copertura regionale del 60 percento (fatti salvi gli altri requisiti individuati dalla medesima legge).»

Braccio di ferro

Si è svolto sabato 27 dicembre, presso il palasport di Calasetta, il 1° Torneo Sulcis “Braccio di Ferro”. La manifestazione, organizzata dalla polisportiva Markos, in collaborazione con il campione mondiale e italiano di Braccio di Ferro Franco Capra e il comitato di Carbonia MSP Italia e con il patrocinio dell’assessorato dello Sport del comune di Calasetta, pur essendo una gara amatoriale, ha visto partecipare atleti di rango che potrebbero coltivare questa passione per inserirsi nei circuiti delle gare regionali e nazionali di Braccio di Ferro.

La singolare manifestazione ha registrato un’ampia partecipazione, con una trentina di atleti provenienti anche da paesi lontani ed è stata particolarmente apprezzata dal pubblico presente che, nonostante le intemperie, è accorso numeroso, chi per sostenere il proprio beniamino, chi per curiosare e trascorrere una serata alternativa all’insegna dello sport.

Alle 15.30 gli atleti partecipanti sono stati suddivisi in ben 8 categorie: 65 kg, 75 kg, 85 kg, 95 kg braccio destro, una singola categoria per mancini, donne, juniores e bambini, più l’assoluto.

Alle 18.00 si è entrati nel vivo della manifestazione con le avvincenti sfide degli atleti che hanno catalizzato l’attenzione del pubblico presente per circa due ore.

La manifestazione si è conclusa con le premiazioni degli atleti effettuate dal presidente del Movimento Sportivo Popolare MSP Italia comitato di Carbonia, Luciano Zara, con la consegna dei trofei offerti dallo stesso presidente dell’MSP e dall’assessore dello Sport di Calasetta, Chicco Mercenaro.

Questi i primi classificati: Gianluca Zuddas (Portoscuso) cat. 65 kg; Daniele Busia (Siliqua) cat. 75 kg; Stefano Uliana (Terralba) cat. 85 kg; Marco Dessena (Sant’Antioco) 95 kg; Salvatore Allegria (Torpè) cat. mancini; Anna Fadda (Portoscuso) cat. femminile; Gian Marco Tore (Giba) cat. juniores; Alessandro Tore (Giba) cat. bambini; Daniele Busia (Siliqua) per la categoria assoluta che ha visto sfidarsi, con formula a eliminazione diretta, tutti i primi classificati delle singole categorie di peso.

Tito Siddi