24 November, 2024
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Per combattere i disturbi neuropsichici dell’adolescenza e dell’infanzia in Sardegna nasceranno due centri di assistenza residenziale e semiresidenziale.
«Sono sempre più diffuse le malattie neuropsichiche, come ad esempio i disturbi dell’alimentazione tra i giovanissimi – ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru – l’ultimo caso in Sardegna di morte per anoressia testimonia l’urgenza di un intervento ormai non più procrastinabile. Le famiglie dell’isola che si trovano a dover far fronte a problemi di questa natura devono avere la possibilità e gli strumenti per curare i propri figli senza dover stravolgere le proprie vite trasferendosi in altre città. Per questo motivo la Giunta ha dato inizio a un percorso per l’apertura di due centri che affrontino il problema gravissimo della carenza di strutture residenziali per i minori con disturbi psichiatrici nell’età evolutiva e per la formazione del personale attraverso il tutoraggio». 
Con la delibera approvata il 29 dicembre 2014, approvata dall’Esecutivo, si individuano in Sardegna per la prima volta due sedi DCA (disturbi del comportamento alimentare) e si stabilisce che le Asl provvedano alla definizione del fabbisogno di prestazioni residenziali e semiresidenziali secondo le tipologie di assistenza necessarie.
«Verrà così avviato – ha concluso l’assessore Arru – il processo di riqualificazione dei centri residenziali e semiresidenziali della salute mentale che porterà entro il 2015 all’accreditamento di strutture pubbliche e private secondo le tipologie di assistenza previste. In questo modo cerchiamo di essere il più vicini alle famiglie che ogni giorno si trovano a dover affrontare questi problemi, garantendo una assistenza di qualità nella loro terra.»

«Con la revisione delle tabelle sull’Imu agricola a pochi giorni dalla scadenza del pagamento, il Governo ha penalizzato due volte la Sardegna: introducendo una nuova tassa che colpisce soprattutto i piccoli Comuni e rivolgendo ai giovani il devastante messaggio che fanno bene ad abbandonare per sempre la terra.»

Lo ha detto Eugenio Lai, vice presidente del Consiglio regionale.

«Per i piccoli Comuni, quelli di montagna e quelli lontani dalle aree urbane che in Sardegna sono la maggioranza e dove ancora l’agricoltura mantiene una presenza significativa, non saranno certo i magri introiti dell’Imu a riequilibrare i tagli delle recenti manovre dello Stato che hanno ridotto all’osso i loro bilanci ed i servizi per la comunità. Anzi, in un quadro economico sempre più debole, si allargherà ancora di più la distanza fra cittadini e istituzioni.

Nel merito, inoltre, il provvedimento non è solo ingiusto perché provoca evidenti disparità di trattamento con due Comuni vicini, come ad esempio Nurallao e Genoni, dove vengono applicate aliquote diverse – aggiunge Lai -, ma legittima le distorsioni di un sistema che, in qualche modo ed in certe aree dell’Isola, considerava sovrapponibili le zone costiere e quelle montane.»

«Un meccanismo perverso che si sarebbe potuto evitare nella nostra Regione, applicando la legge n° 12 e non i parametri dall’Istat, come ha scelto di fare il Governo – sottolinea ancora il vice presidente del Consiglio regionale -. Su questo punto, in particolare, ritengo che la Regione debba far sentire la sua voce sollevando, se necessario, anche un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale.

Bisogna fare ogni sforzo, in altre parole, per ridurre al massimo l’impatto negativo di questa misura in Sardegna, voltando rapidamente pagina rispetto ad un provvedimento che appare un vero e proprio concentrato di cattiva politica, accanimento burocratico, iniquità e scarsa considerazione per un settore primario come l’agricoltura che può dare un contributo importante alla ripresa dell’economia della Sardegna – conclude Eugenio Lai, dove tutto è più difficile per il deficit infrastrutturale ed i maggiori costi di produzione: non c’era proprio bisogno dell’ennesimo inasprimento fiscale.»

Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato ieri il nuovo piano finanziario della Gestione del Servizio dei Rifiuti.

«Il nuovo Piano Finanziario – commentano Cinzia Grussu, segretaria cittadina del PD e i segretari dei circoli Giuseppe Aru, Fulvio Cabiddu e Marco Murru – determina una sostanziale riduzione della TARI nella misura di circa il  15%, che per l’anno 2015 si applicherà su 8 mesi di tassazione, e per il 2016 e seguenti coprirà tutto l’anno, dunque con un risparmio più evidente nella bollettazione, che riteniamo sia un punto cardine di tutto il nuovo impianto. Un risparmio dettato dalla riduzione del costo base complessivo del capitolato al quale si aggiungerà il ribasso d’asta nella gara d’appalto.»

«Per conseguire la necessaria riduzione del costo è stata sostenuta e gestita una rimodulazione del servizio che conosciamo – aggiungono i quattro esponenti del PD -. L’amministrazione per l’esperienza pregressa nella gestione del servizio di questi anni, e tenendo conto dell’esperienza e delle testimonianze dei cittadini raccolte nelle assemblee pubbliche, ha valutato di inserire nel nuovo capitolato importanti modifiche rispetto al precedente. Avremo una riduzione nel ritiro delle frazioni differenziate riciclabili (Carta, Vetro, Plastica) che passerà ad una frequenza quindicinale; verrà incrementato l’orario di apertura dell’Ecocentro Comunale a 36 ore settimanali; sarà istituito il servizio di Ecocentro mobile nelle due Frazioni maggiori; saranno dislocate in Città delle fontane dell’acqua che contribuiranno pertanto alla diminuzione della produzione del rifiuto-plastica e dodici isole ecologiche due delle quali sperimentali con tessera magnetica; è previsto nel capitolato un punteggio per il ritiro degli oli esausti da cucina e per la videosorveglianza, per citare alcuni punti principali. Altre voci rimarranno invariate come il ritiro trisettimanale della frazione umida, il ritiro settimanale della frazione residua indifferenziata, e soprattutto è garantito il mantenimento dei livelli occupazionali di 47 unità lavorative per far fronte al servizio, che riteniamo fondamentale.«

I segretari del Partito Democratico di Carbonia concludono sottolinenando il buon lavoro svolto da tutti i soggetti che hanno partecipato alla definizione di questo progetto: cittadini, consiglieri comunali, assessori, Sindaco e staff tecnico del Comune.

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Nuove scoperte e nuove sfide attendono, anche quest’anno, i “delfini guardiani” di La Maddalena: da pochi giorni, infatti, è ripartito, per oltre 70 giovanissimi, l’omonimo progetto di educazione ambientale, ideato da Marevivo e organizzato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

Pronti e impazienti di imparare come proteggere il proprio territorio, gli studenti delle scuole primarie di Moneta e Palau, con la guida degli operatori Marevivo, hanno già “macinato” la prima tappa di questo percorso didattico, che, a giugno, li porterà a conseguire il brevetto di “delfino guardiano dell’isola”: l’esplorazione delle Fortezze sul mare.

Le classi coinvolte – le due quarte elementari di via Carducci, la terza elementare di Moneta e la quinta elementare di Palau – hanno, infatti, visitato la fortificazione di Candeo, struttura con funzione di batteria antinave, che risale alla seconda guerra mondiale, periodo storico che ha lasciato segni profondi.

Partiti dalla “Casa di Casula”, i futuri “delfini guardiani” hanno percorso il sentiero che attraversa tutta la ricca vegetazione a macchia mediterranea tipica dell’isola di Caprera e, dopo circa 1 km, sono giunti ai primi caseggiati del forte. Lì, osservando la stazione di tiro, sono stati al centro della spiegazione e delle domande dei bambini i segreti dell’ingegneria militare dell’epoca, le caratteristiche del granito, di cui tutto l’arcipelago si compone, e persino il vecchio, ormai sconosciuto strumento del telemetro.

Nei prossimi mesi sono in programma diverse tappe – dal sea watching all’osservazione della migrazione degli uccelli – che coinvolgeranno anche la Marina Militare, la Capitaneria di Porto e le associazioni sul territorio.

L’obiettivo del progetto “Delfini Guardiani” – che coinvolge le isole del Giglio, Capri, Ischia, Ponza, Lampedusa e Linosa e, da due anni, La Maddalena – è formare piccole eco sentinelle attive nella salvaguardia del proprio territorio, attraverso la conoscenza della storia, della cultura e, soprattutto, dell’ambiente in cui i ragazzi vivono.

«Negli ultimi anni l’esperienza dei “Delfini Guardiani” sta crescendo fino a creare un vero e proprio network per la tutela ambientale, perché solo una coscienza diffusa, che parta proprio dai più giovani, può provocare un cambiamento di rotta, indispensabile per proteggere un territorio tanto prezioso e fragile come le piccole isole del nostro Paese», afferma Rosalba Giugni, presidente di Marevivo.

«L’educazione ambientale nelle scuole rappresenta un punto qualificante dell’offerta dell’Ente Parco – spiega il presidente Giuseppe Bonanno –. Questa collaborazione avviata lo scorso anno con Marevivo si inserisce perfettamente nelle attività che il Parco  svolge quotidianamente per tutta la comunità di La Maddalena».

«Dopo il successo del primo anno, continuiamo questo progetto con Marevivo anche con maggiore entusiasmo – commenta il direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Ciro Pignatelli -. Far scoprire ai giovani studenti particolarità del proprio territorio rendendoli consapevoli dell’importanza della tutela ambientale è un percorso che va avviato sin dalla tenera età. Le attività svolte in gruppo mirano sostanzialmente alla crescita del singolo, per formarlo ad una coscienza civica che sia da esempio anche nei confronti degli adulti.»

Il consigliere regionale e comunale Edoardo Tocco, esponente del gruppo Forza Italia Sardegna, ha presentato un’interrogazione sull’emergenza ordine pubblico a Cagliari.

«Purtroppo – osserva l’esponente degli azzurri – il malessere sociale è sempre più galoppante con bande di teppisti che agiscono indisturbati nelle vie del centro cittadino. L’arredo urbano che ormai diventato quasi un oggetto da tiro al bersaglio da parte dei vandali. Cagliari non è più una città sicura.»

«L’Amministrazione comunale sembra guardare con sufficienza gli scippi nei confronti degli anziani che si aggirano in via Roma e dintorni, persino i furti ai danni di mamme con i bambini a bordo di passeggini. Senza dimenticare le rapine subite dai negozianti.» Ordine pubblico a forte rischio, dunque. «Per questo – aggiunge Tocco – occorre ampliare l’organico delle forze di polizia locale con la previsione di nuovi concorsi per l’assunzione vigili municipali. La giunta si impegni anche a istituire una cooperativa di  vigilantes per presidiare i siti e le location più a rischio. E’ necessario un maggiore controllo delle strade di Cagliari».

La parola sicurezza è un imperativo categorico. «Non si può, infatti, permettere che la città sia lasciata in mano alle bande dei teppisti – conclude Tocco -. L’organico della polizia locale appare inadeguato a fronteggiare queste nuove emergenze. Sin dalla prossima manovra di bilancio l’amministrazione comunale impegni maggiori risorse per tutelare i cittadini ed il popolo dei turisti che arrivano in città».

La Corte Costituzionale, riunita questa mattina in udienza pubblica per discutere il ricorso del governo contro la norma sulle accise (approvata dal Consiglio regionale all’unanimità) contenuta nella Finanziaria dello scorso anno, non ha potuto ammettere, visti i precedenti, la costituzione in giudizio dei Riformatori sardi, rimasti gli unici ad opporsi – in una lunga, difficile e assai costosa battaglia – al Governo nazionale in questa vicenda. Un esito prevedibile, ma giunto dopo una discussione durata oltre un’ora, nella quale è stato consentito ai giuristi incaricati dai Riformatori sardi, di argomentare a sostegno della costituzione in giudizio.

La discussione nel merito del ricorso ci sarà tra una decina di giorni, anche se ovviamente pesa l’assenza della Regione, come non ha mancato di sottolineare l’avvocato dello Stato, il quale ha basato le sue argomentazioni proprio sull’implicito riconoscimento da parte della Regione Sardegna (non costituitasi) della fondatezza del ricorso del Governo. Ciononostante la Corte ha ritenuto la  questione meritevole di un approfondimento.

«Sappiamo che è quasi una mission impossible – spiegano i Riformatori sardi -, ma l’udienza di oggi ci conferma che abbiamo fatto bene a fare questo estremo tentativo, per il quale ringraziamo i nostri avvocati, il prof. Massimo Proto e il prof. Andrea Panzarola, che con le loro argomentazioni hanno dimostrato che la battaglia era perfettamente sostenibile». «Innanzitutto la Consulta non ha rigettato immediatamente l’opposizione, cosa che avrebbe benissimo potuto fare anche senza attendere l’udienza di oggi. In secondo luogo, i giudici della Corte Costituzionale hanno deciso di approfondire la materia del ricorso, rinviando ad altra data la discussione nel merito del ricorso del Governo».  Terzo punto, forse quello che fa più riflettere, secondo i Riformatori sardi: «L’Avvocatura dello Stato ha puntato tutte le sue carte sul fatto che la Regione non si sia costituita in giudizio, sulla diserzione della Giunta regionale, che si è arresa senza combattere per opporsi al diritto dei sardi di avere ciò che gli spetta: le accise dei prodotti petroliferi generati in Sardegna».

Il Consiglio regionale si riunirà lunedì 2 febbraio alle 10.30. All’ordine del giorno della seduta statutaria, che si tiene il primo giorno non festivo del mese di febbraio, il DL 134 Istituzione dell’Ente di governo dell’ambito della Sardegna ai sensi dell’articolo 2, comma 186 bis della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”Lo ha deciso, con l’astensione della minoranza,  la Conferenza dei capigruppo, che si è riunita questa mattina  sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Durante la riunione si è discusso anche della possibilità che la seduta congiunta tra Consiglio regionale e Consiglio delle Autonomie locali sulla Finanziaria possa tenersi a Bultei, il comune dove qualche giorno fa è stato messo a segno un attentato contro gli amministratori locali.

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L’ex parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias Tore Cherchi è stato nominato componente del Consiglio di indirizzo dell’Ente Lirico di Cagliari, in rappresentanza del ministero dei Beni culturali. L’incarico non è retribuito. Tore Cherchi attualmente è anche coordinatore del Piano Sulcis. Il Consiglio di indirizzo dell’Ente Lirico dovrà formulare una proposta da portare al vaglio del Ministero per la nomina del successore di Mauro Meli nell’incarico di Sovrintendente, per il quale ci sono 32 candidature, tra le quali quella dello stesso Meli. I 32 candidati, in ordine di presentazione delle domande, sono:
Angela Spocci, Domenico Balzani, Marco Tutino, Alessandro Gilleri, Eugenio Maria Aymerich, Attilio Martignoni, Cristian Marcia, Michele Galli, Antonino Marcellino, Francesco Siciliano, Sergio Maifredi, Carmelo Di Gennaro, Nicola Franco Balloni, Giandomenico Vaccari, Alessandro Borchini, Marcello Lippi, Riccardo Leone, Golat Ludek, Susanna Pasticci, Mauro Meli, Gabriele Gandini, Corrado Cabras, Sergio Rendine, Paolo Micciché, Cristina Baroni, Fabrizio Carminati, Paolo Gavazzeni, Rita Cinquegrana, Giannetto Cadau, Pier Lelio Lecis, Rosaria Lo Iudice, Antonio Marzullo.

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Entro il 27 febbraio 2015 possono essere presentate le domande di aiuto per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Ne dà comunicazione l’assessorato regionale dell’Agricoltura.
Il sostegno della Comunità europea ha l’obiettivo di aumentare la competitività dei produttori regionali di vino, attraverso l’adeguamento delle strutture viticole ai consumi. Sono ammessi al sostegno gli interventi finalizzati alla realizzazione di vigneti da iscrivere agli albi dei vini a denominazione d’origine o agli elenchi delle vigne ad indicazione geografica tipica.
Per quest’anno, l’aiuto è erogato in forma forfettaria e distinto per tipologia di azione e intervento, rispettando il valore massimo di 13.500 ad ettaro.
I conduttori che intendono presentare la domanda di aiuto dovranno prima costituire e aggiornare il fascicolo aziendale.
La compilazione e la presentazione delle domande deve essere fatta on line sul portale Sian: www.sian.it
Gli interessati dovranno rivolgersi ai centri autorizzati di assistenza agricola autorizzati da Agea o ai liberi professionisti abilitati alla redazione dei progetti tecnici. La copia della domanda sottoscritta e scannerizzata o la domanda firmata digitalmente e la relativa documentazione dovrà, invece, essere inviata direttamente tramite la propria posta elettronica certificata entro il 5 marzo 2015 agli indirizzi di posta elettronica certificata dei Servizi territoriali competenti dell’Agenzia Argea.
È comunque ammesso anche l’invio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o consegna a mano agli uffici Argea entro le ore 12 della data di scadenza.

L’assessorato regionale dell’Industria ha approvato l’elenco definitivo dei beneficiari del primo sportello del bando per la concessione di contributi a favore di persone fisiche e soggetti giuridici privati diversi dalle imprese per l’installazione di impianti fotovoltaici.
Il primo sportello riguarda le richieste per la concessione di contributi alle persone fisiche e ai soggetti giuridici privati diversi dalle imprese presentate entro le ore 13.00 del 14 febbraio 2013 per impianti entrati in esercizio tra il 1° gennaio e l’8 novembre 2012.