Piero Comandini (PD): «Le bande musicali sarde rischiano di compromettere le attività per il mancato finanziamento anno 2014».
«Le bande musicali sarde rischiano di compromettere le attività per il mancato finanziamento anno 2014.»
La denuncia arriva da Piero Comandini, consigliere regionale del Partito Democratico.
Con la L.R. 64 del 18 novembre 1986, la Regione sostiene le attività delle associazioni e dei complessi musicali bandistici, dei gruppi strumentali di musica sarda, dei gruppi corali polifonici nonché dei gruppi folcloristici isolani. L’obiettivo è quello di riconoscere la funzione di promozione sociale e culturale della musica popolare e tradizionale sarda e contribuire alla sua diffusione nel territorio regionale.
Piero Comandini è il primo firmatario, assieme ad alcuni esponenti del Gruppo PD in Consiglio regionale, di un’interrogazione rivolta all’assessore regionale della Pubblica Istruzione sul mancato finanziamento della L.R. 64/86 per l’anno 2014. L’esponente del PD puntualizza che ha precedentemente manifestato all’assessore Claudia rino, le perplessità per i ritardi dell’erogazione dei saldi degli anni precedenti e la mancata programmazione delle risorse per l’anno 2014, sottolineando l’importanza di tali finanziamenti che, seppur esigui, consentono alle associazioni, che operano tra le tante difficoltà, di svolgere un ruolo sociale, culturale ed educativo all’interno del territorio e di rafforzamento e consolidamento di aggregazione sociale.
Piero Comandini ricorda che la L.R. 64/86, in accordo con le disposizioni della Convenzione dell’Unesco sulla salvaguardia dei patrimoni immateriali, approvata a Parigi il 17 ottobre 2003 e ratificata dal parlamento Italiano con la L. 167 del 27 novembre 2007, intende attribuire il meritato riconoscimento dal valore artistico, sociale, culturale e formativo delle bande musicali e dei cori.
Finanziando queste attività si vuole valorizzare adeguatamente un elemento fondamentale del patrimonio culturale “immateriale” della Sardegna, quello connesso alle attività musicali amatoriali bandistiche e corali non professionali basate sul volontariato che, negli ultimi anni, hanno costituito, oltre che alla valorizzazione della comunità locale, anche un importante fattore di promozione dell’immagine della Regione, sia in Italia che all’estero, rappresentando l’identità e la specificità delle popolazioni. Rappresentano un punto di riferimento fondamentale nella cultura locale e sono spesso un elemento di grande interesse, soprattutto nelle realtà lontane dai grandi eventi, per la diffusione della cultura musicale in tutti i suoi aspetti.
Fuori sede, rappresentano le comunità di provenienza, partecipando a manifestazioni e concorsi nazionali ed internazionali dove hanno conseguito significativi riconoscimenti, dando lustro alla Sardegna e costituendo, inoltre, un efficacissimo strumento di marketing territoriale a favore di un turismo culturale attento ai valori del territorio. Il finanziamento, peraltro molto esiguo per il 2012/2013, era di circa 1.000.000,00 di euro, drasticamente tagliato per il 2014, per cui la previsione era di circa 660.000,00 euro, ma la situazione pare sia ancora “peggio del peggio” perché pari a zero visto che per l’anno appena passato non sono stati deliberati i finanziamenti e quindi non impegnate le risorse.
Piero Comandini, infine,sollecita una risposta, da parte dell’assessore Firino, in merito alle motivazioni che hanno portato a questa scelta che ha visto inapplicata una legge che lo stesso assessore ha più volte sponsorizzata come di fondamentale importanza per le sue finalità, e nel contempo chiede quali provvedimenti l’esecutivo intenda intraprendere per il futuro.
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