Tra gli oppositori del progetto Biofuel c’è anche il consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna Ignazio Locci.
Tra gli oppositori del progetto Biofuel c’è anche il consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna Ignazio Locci.
«Sì al Carignano e alle coltivazioni orticole, no alla beffa del Biofuel – attacca Locci in una nota -. Il Sulcis ha bisogno di rilanciarsi puntando sulle sue specificità, tra vino locale e carciofo spinoso (per citare due esempi), piuttosto che farsi prendere per disperazione da chi, senza alcuno scrupolo e seguendo la strada più facile, vuole impiantare nel nostro territorio la coltivazione delle canne per la produzione del Biofuel.»
«Dopo il dovuto confronto con il mondo dell’agricoltura e della piccola impresa – aggiunge Locci -, sono convinto che consacrare una buona fetta delle nostre terre alla coltura delle canne sia una scelta da pazzi, di cui potremmo pentirci e pagarne le conseguenze. Un’iniziativa che è stata peraltro rifiutata in altre regioni e, dunque, non si capisce perché debba essere proprio la Sardegna con il suo disastrato Sulcis ad accettare il progetto degli imprenditori del nord. Non possiamo assolutamente svendere la nostra terra e, soprattutto, la nostra acqua per una coltivazione considerata infestante. Inoltre, con il prezzo del petrolio che cala, sono convinto che il carburante biofuel non sia la risposta: la popolazione mondiale si avvia ormai a 10 miliardi di abitanti, l’agricoltura e le energie rinnovabili rappresentano l’unico futuro possibile. Per il Sulcis – conclude jl consigliere regionale di Sant’Antioco – si deve dunque puntare sul potenziamento dell’agricoltura, garantendo sostegno ai lavoratori della terra.»
Ignazio Locci interviene anche sulla decisione del commissario della provincia di Cagliari di assumere 14 interinali per sei mesi nell’ambito del progetto Garanzia Giovani.
«Se non fosse che è tutto documentato, si potrebbe pensare a uno scherzo – dice Ignazio Locci -. Perché è quantomeno curioso che un ente pubblico, per giunta commissariato, spenda denari dei contribuenti per assumere precari che aiutino altri precari a uscire dalle secche dell’incertezza lavorativa e dell’instabilità professionale. Quanto deciso dal commissario della provincia di Cagliari, che ha stanziato 200mila euro per contrattualizzare per sei mesi 14 interinali che si occuperanno di Garanzia giovani, ha il sapore dello scandalo. Scandalo perché è inaccettabile che il commissario, chiamato a svolgere l’ordinaria amministrazione e se possibile a ridurre gli sprechi, si spinga tanto in fondo da promuovere nuove assunzioni, ovvero nuovi precari con il compito di aiutare altri precari e disoccupati a trovare un’occupazione.»
«Tuttavia, è ancora più scandaloso che il governo dei professori, sin dal momento del suo insediamento, non abbia fatto altro che promettere una lotta serrata agli sprechi, agli enti inutili e al precariato. E mentre dava lezioni su come si governa la Regione, ha proceduto con le lottizzazioni di tutti gli enti che aveva annunciato di voler tagliare o ridimensionare. Enti, come nel caso della provincia di Cagliari, che sprecano soldi dei sardi per creare nuovo precariato. E nuove clientele. Ma sono sicuro – conclude Ignazio Locci – che il presidente Francesco Pigliaru interverrà immediatamente per fermare l’iniziativa della Provincia di Cagliari, che in un colpo solo sconfessa alcuni tra i punti più importanti del programma politico del centrosinistra.»
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