18 July, 2024
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«Le istituzioni politiche non si dimentichino dei lavoratori della ex Ila, oggi Port.al.»

Il grido d’allarme è lanciato oggi da Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Subito misure alternative di sostegno al reddito e incentivazione all’esodo – aggiunge Locci -. Da troppo tempo questi padri di famiglia attendono un aiuto concreto da parte di una politica che sembra tutto fuorché interessata alle loro sorti. E parliamo di lavoratori che, oltre a non intravvedere all’orizzonte segnali positivi in merito alla riapertura dello stabilimento, a breve dovranno fare i conti con la totale assenza di ammortizzatore sociale. Per loro, dimenticati e messi in un angolo come se fossero l’ultimo dei pensieri di questa Giunta regionale, non è previsto alcun sostegno al reddito futuro.»

«Concluso il periodo della cassa integrazione e della mobilità in deroga – sottolinea ancora Ignazio Locci -, si avvicina inesorabile lo spettro della disoccupazione. Dunque: fame, miseria e disperazione. Non possiamo voltarci dall’altra parte lasciandoli soli a combattere contro il loro destino. È ora che la politica torni a fare il suo dovere e si assuma l’impegno di risolvere questa situazione drammatica. E forse è il caso che ci si concentri esclusivamente sui lavoratori, al di là delle difficoltà inaccettabili che il progetto di riavvio della fabbrica sta incontrando. Non possono essere le maestranze a pagare il prezzo altissimo di una politica inconcludente e di una burocrazia incancrenita. Per questo è doveroso che si faccia una ricognizione delle risorse a disposizione, andando, se necessario, a raschiare il barile del Contratto d’area del 1999, per verificare la possibilità di attuare misure alternative, come l’esodo anticipato alla pensione per chi in possesso dei requisiti. Ma sia chiaro che nessuno deve essere lasciato indietro.»

«Trovare rimedio alla situazione degli operai ex Ila deve essere la priorità e gli assessorati regionali competenti, con la collaborazione della gestione commissariale della ex Provincia di Carbonia Iglesias, devono immediatamente mettersi al lavoro per porre un argine alla disperazione di queste cittadini del Sulcis Iglesiente. E sono convinto che questo impegno debba essere fatto proprio anche dai parlamentari e dai Consiglieri regionali del territorio. Nessuno – conclude Ignazio Locci – può rimanere indifferente di fronte alla situazione, estremamente difficile, dei lavoratori ex Ila. Occorre il sostegno di tutti.»

L’Amministrazione comunale di Iglesias ha avviato l’organizzazione della Scuola civica di Storia 2015.  Nella prima fase saranno raccolte le disponibilità dei relatori a tenere le lezioni. Gli interessati sono invitati a proporre un abstract della relazione che intendono tenere entro sabato 7 marzo consegnandolo in protocollo o inviandolo alla mail: protocollo.comune.iglesias@pec.it .

L’abstract della relazione dovrà contenere il titolo ed eventualmente un testo descrittivo dei contenuti di max 1.500 battute ed un’indicazione di massima delle fonti che si intende utilizzare. I materiali pervenuti non saranno restituiti e saranno archiviati dall’Ufficio Cultura. Nell’organizzazione della prossima edizione della Scuola Civica l’Amministrazione comunale continuerà ad avvalersi della collaborazione volontaria della dott.ssa Grazia Villani e del dott. Sebastiano Forteleoni.

Cattedrale Iglesias 29 copia

Centro Direzionale Iglesias 10

Vigilia per la sfilata di Carnevale di Iglesias in programma sabato 21 febbraio. La sfilata partirà alle 15.30 da Via Isonzo. Il percorso si snoderà Via Roma, Via XX Settembre, Via Veneto, Via Genova, Piazza Cavallera, Via Crocifisso, Via XX Settembre, Via Garibaldi, Via Antas, Via Valverde per concludersi in Piazza Sella. Dalle ore 14.00 fino al termine della manifestazione saranno temporaneamente chiuse al traffico le strade interessate dal passaggio dei carri e dei gruppi mascherati.

Dalle ore 14.00 fino al termine della manifestazione è istituito anche il divieto di sosta nelle Vie Isonzo, Via Veneto, Via Genova, Via Valverde, Piazza Sella (lato Plaisant/Casa dello Sport).

Dall’arrivo della sfilata fino al termine del Rogo di Norfieddu sarà creata un’isola pedonale in Piazza Sella.

Dopo il Rogo di Norfieddu il programma prosegue con tradizionale spettacolo di cabaret “Magicomico” con Cossu e Zara (comici), Zamu (prestigiatore, illusionista), Francesca Murgia, Ilenia Tocco, Thomas Zasso. L’obiettivo di rilanciare, dopo anni, la sfilata in maschera per le vie della città è raggiungibile grazie all’impegno e alla dedizione del comitato organizzazione formato da A.s.d.Azzurra 2000, Milly’s Angels, D.N.A. Fitness, Free Dance e Free Body.

Il consigliere regionale del Partito Democratico Piero Comandini è il primo firmatario di un’interrogazione rivolta al presidente Francesco Pigliaru, all’assessore alla Sanità Luigi Arru e all’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, sulle condizioni in cui versa l’ex ospedale Marino.

Nato nel 1937 e dismesso nel 1982 per l’ex ospedale Marino ancora non vi è certezza. La struttura e tutta l’area circostante sembrano essere diventate la terra di nessuno dove regnano degrado igienico-ambientale e sanitario, lo testimonia il panorama che si vede percorrendo il lungo mare Poetto che, eletta “la spiaggia urbana più bella d’Italia” nonché “spiaggia italiana ufficiale” dell’EXPO 2015, all’altezza dell’ex struttura ospedaliera è fonte di ispirazione di grande tristezza e desolazione.

«L’intera vicenda burocratica, che ruota attorno alla realizzazione di un progetto che possa portare nuovamente agli albori l’ex ospedale Marino – sottolinea Comandini -, inizia nel lontano 2006 con la gara d’appalto bandita dalla Regione Sardegna che risultata infruttuosa dopo la rinuncia dell’aggiudicataria ATI San Maurizio, il testimone passa all’ATI Prosperius che viene rimessa in gioco dalla sentenza emessa dal Consiglio di Stato. A tutt’oggi, malgrado sia stata approvata una variante al PUC finalizzata a consentire la realizzazione del progetto proposto dalla Prosperius, che prevedeva la realizzazione di un centro di riabilitazione con sezione di eccellenza per ricovero riabilitativo, i lavori continuano ad esser bloccati, compromettendo sia il recupero della struttura ospedaliera sia la bonifica e la valorizzazione dell’area circostante, aggravando di giorno in giorno l’immagine già tanto compromessa di quella porzione di area urbana.»

Piero Comandini auspica che si trovi presto una soluzione, in caso contrario invita l’esecutivo a valutare la possibilità di annullare il bando del 2006 a favore di una nuova procedura d’appalto che possa, in tempi brevi, dare quelle risposte che tutti i sardi ed in particolare i cagliaritani attendono da tempo.

Piero Comandini 6

Chiesa del Buoncammino 2 copia

Domenica tutti i cresimandi della diocesi di Iglesias verranno accolti nella Caserma Trieste, in via Indipendenza, a Iglesias, per vivere insieme, con il vescovo mons. Giovanni Paolo Zedda, un momento di riflessione e di gioco. Gli arrivi sono previsti per le 12.30. Il programma prevede il pranzo al sacco e, successivamente, alle ore 14.30, l’inizio delle attività (non verrà celebrata l’Eucaristia). La serata dovrebbe concludersi intorno alle 17.30.

Lunedì 2 marzo, alle ore 20.00, sul colle del Buon Cammino, ci sarà il secondo incontro di preghiera per operatori pastorali, parrocchiali, uffici diocesani e tutti coloro che vorranno unirsi a questi per proseguire insieme il “cammino per una rinnovata conversione”. 

La Camera dei deputati ha approvato l’ordine del giorno presentato dal deputato del Partito Democratico Emanuele Cani, con parere favorevole del governo, relativo alla questione delle persone che hanno lavorato in ambienti pericolosi e insalubri con esposizione all’amianto. 

«Si tratta di un atto molto importante – sottolinea l’on. Cani – perché traccia un percorso significativo finalizzato alla risoluzione di un problema che interessa questa categoria di lavoratori. A breve l’ordine del giorno sarà seguito dalla presentazione di mozioni e di atti emendativi per trovare una soluzione definitiva al problema.»

L’ordine del giorno impegna il Governo «a valutare l’opportunità di adottare misure di carattere normativo volte a riconoscere l’equipollenza delle richieste di certificazione INAILcon le domande inoltrate all’INPS, così prorogandone il termine per la decadenza e scongiurando la perdita, anche parziale, del diritto al risarcimento previdenziale».

Emanuele Cani.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Audizione dei sindaci e degli amministratori contrari al piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta regionale lo scorso 6 febbraio, questa mattina, nella seconda commissione del Consiglio regionale.

Oltre venti sindaci, provenienti da tutte le realtà dell’Isola, nel corso delle rispettive audizioni, hanno dichiarato la propria contrarietà a quanto disposto dal piano, in particolare per ciò che attiene la chiusura delle pluriclassi e dei cosiddetti istituti globali. Gli amministratori di Escalaplano, Giba, Masainas, Piscinas, Ales, Ghilarza, Cuglieri, Siamaggiore, Tramatza, Perdasdefogu, Osini, Belvì, Ozieri, Siligo, Codrongianos, Nughedu San Nicolò, Santa Maria Coghinas, Erula, Nulvi e Santa Teresa di Gallura, insieme con il commissario della provincia Ogliastra, i dirigenti scolastici di Quartu (Statale 5 “Lao Silesu”), Ghilarza, Porto Torres (istituto “Paglietti”), il presidente del consiglio di istituto della scuola Manno-Cima di Cagliari ed alcune delegazioni di studenti e genitori, hanno lamentato l’assenza di un confronto con l’assessore regionale della Pubblica Istruzione ed hanno formulato la richiesta di una moratoria di almeno un anno per l’applicazione del piano di dimensionamento e di ridefinizione della rete scolastica, auspicando nel frattempo l’approvazione di una legge sulla scuola sarda, così da poter garantire alla Regione il pieno esercizio delle prerogative autonomistiche in materia, ed il varo della legge di riforma degli Enti Locali.

Nel corso degli interventi non sono mancati i toni polemici e contestazioni per l’operato dell’assessore regionale Claudia Firino (il sindaco di Santa Maria Coghinas ne ha preannunciato la nomina a responsabile dell’Istruzione nel suo paese «così che possa sperimentare che cosa significhi amministrare nelle piccole realtà dell’Isola») e si sono evidenziate incongruenze e disparità in riferimento alle deroghe concesse ad alcuni Comuni, rispetto ai requisiti stabiliti per il mantenimento degli istituti scolastici («la delibera della Giunta è un provvedimento discriminatorio»).

La gran parte degli intervenuti ha inoltre denunciato il rischio di un aggravio del fenomeno dello spopolamento; di un aumento delle tensioni sociali, della riproposizione di antistorici contrasti tra paesi limitrofi ed ha evidenziato come la maggior parte degli istituti di cui si paventa la chiusura siano oggetto di interventi di adeguamento e manutenzione, finanziati dalla stessa Regione sarda.

Non è mancata la difesa della “qualità scolastica” garantita dalla pluriclassi («la Giunta deve produrre dati certi e verificabili che ne certifichino l’inadeguatezza») e alcuni primi cittadini hanno invitato i componenti la commissione Cultura a visitare le scuole dei piccoli centri, per valutarne l’efficacia e il buon funzionamento e poter così misurare anche il grado di soddisfazione di alunni, genitori e insegnanti.

Il presidente della commissione consiliare Cultura, Gavino Manca (Pd) – a conclusione delle audizioni – ha dichiarato di prendere atto “delle difficoltà vere e reali” rappresentate dagli amministratori locali ed ha annunciato che trasferirà al presidente della Regione, Francesco Pigliaru,  e all’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, le preoccupazioni e le criticità emerse nel corso dei lavori in commissione.

Gavino Manca, nel rimarcare la necessità di una profonda revisione della legge 31 del 1984 (norme per il diritto allo studio) ha inoltre preannunciato l’audizione nella Seconda commissione dell’assessore Firino (martedì prossimo, 24 febbraio) in vista del previsto parere alla delibera della Giunta regionale  n.5/26 del 6 febbraio 2015 “Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno 2015/2016”.   

Luigi Arru 4 copia

Le associazioni che tutelano i diritti dei malati non autosufficienti si impegnano a contribuire alla riqualificazione dello stato sociale in Sardegna, ovvero a individuare i nuovi criteri per un settore che la Giunta vuole riformare a garanzia, prima di tutto, dei diritti degli ammalati e delle loro famiglie. Nuove regole, niente sprechi, aiuti solo a chi ne ha veramente diritto.

I componenti dei Comitati 16 novembre Onlus e Famiglie legge 162/98 hanno assicurato il loro contributo in questo percorso ieri all’assessore della Sanità Luigi Arru, che firmando insieme a loro un documento articolato in sei punti (fra i quali, appunto, il riordino del sistema) ha ribadito per la seconda volta in due giorni la garanzia che, in attesa del riordino della normativa di settore, verranno interamente ripristinati i fondi.

L’impegno era già stato preso e annunciato martedì scorso in conferenza stampa dal presidente della Regione Francesco Pigliaru con gli assessori del Bilancio Raffaele Paci e lo stesso Arru e con tutti i capigruppo di maggioranza: con un emendamento di Giunta e maggioranza da 42 milioni di euro, i fondi che servono a finanziare il comparto del sociale, tra cui la legge 162 sui malati non autosufficienti, il Progetto “Ritornare a casa” e le leggi di settore, è stato riportato a 241 milioni dai 199 inizialmente previsti.

«La posizione della Giunta è molto chiara e l’ho condivisa anche ieri con i malati che ho ricevuto – ha detto l’assessore Arru -. Stiamo analizzando la complessa situazione del settore con le parti sociali e le associazioni, perché in Sardegna c’è una spesa sociale molto alta, ci sono situazioni inappropriate su cui vogliamo far luce perché non mettano in pericolo il diritto all’assistenza dei più deboli. Valuteremo attentamente il grado di disabilità, il reddito, la cumulatività degli interventi, attraverso criteri chiari e precisi, tagliando tutti gli sprechi e facendo costantemente i controlli necessari. Quindi – ha concluso Luigi Arru – non stiamo certo parlando di tagli lineari, ma di una efficace, indispensabile, urgente razionalizzazione del sistema.»

Scadono il 27 febbraio 2015 i termini per la presentazione delle domande di aiuto per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti.
Il sostegno della Comunità europea ha l’obiettivo di aumentare la competitività dei produttori regionali di vino, attraverso l’adeguamento delle strutture viticole ai consumi. Sono ammessi al sostegno gli interventi finalizzati alla realizzazione di vigneti da iscrivere agli albi dei vini a denominazione d’origine o agli elenchi delle vigne ad indicazione geografica tipica.
Per quest’anno, l’aiuto è erogato in forma forfettaria e distinto per tipologia di azione e intervento, rispettando il valore massimo di 13.500 ad ettaro.
I conduttori che intendono presentare la domanda di aiuto dovranno prima costituire e aggiornare il fascicolo aziendale.
La compilazione e la presentazione delle domande deve essere fatta on line sul portale Sian: www.sian.it .
Gli interessati dovranno rivolgersi ai centri autorizzati di assistenza agricola autorizzati da Agea o ai liberi professionisti abilitati alla redazione dei progetti tecnici. La copia della domanda sottoscritta e scansionata o la domanda firmata digitalmente e la relativa documentazione dovrà, invece, essere inviata direttamente tramite la propria posta elettronica certificata entro il 5 marzo 2015 agli indirizzi di posta elettronica certificata dei Servizi territoriali competenti dell’Agenzia Argea.
Vigneti carignano

L’Agenzia Laore Sardegna ha pubblicato l’avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’affidamento di un incarico di lavoro autonomo ad un esperto sulla tematica “strumenti di finanziamento bancario per le imprese agricole e il sistema delle garanzie” per la realizzazione di incontri di informazione .

Gli incontri finanziati dalla misura 111 del Psr nell’ambito del progetto “Programmazione, gestione e controllo dell’attività di un’impresa agricola”, saranno rivolti agli imprenditori agricoli con preferenza a coloro che hanno beneficiato della misura 112 del Programma di sviluppo rurale e si svolgeranno nel periodo compreso fra febbraio-giugno 2015.

Questi i requisiti richiesti:
– cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell’Unione europea;
– laurea magistrale oppure laurea del vecchio ordinamento universitario attinente alla tematica in cui si presenta la candidatura;
– dirigente o funzionario di banche, o società finanziarie, o società di garanzia collettiva fidi;
– comprovata e documentabile esperienza didattica in seminari o corsi di formazione rivolti a imprenditori agricoli nella tematica in cui si presenta la candidatura.

Le domande dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 2 marzo 2015 con le seguenti modalità:
– tramite posta all’Agenzia Laore – Servizio per lo sviluppo rurale e delle filiere agroalimentari – Via Caprera, 8 – 09123 Cagliari.
– a mano presso l’Ufficio protocollo dell’Agenzia Laore Sardegna dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00 e il martedì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

Ogni ulteriore informazione potrà essere richiesta alla dott.ssa Alessia Celena contattando i numeri telefonici: 070/60262326 cell. 348/2363100 o tramite mail: alessiacelena@agenzialaore.it .