18 July, 2024
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Centro direzionale ASL 7

Il segretario provinciale del PSI, Erminio Meloni, ha scritto una lettera aperta al commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

Di seguito, il testo integrale.

Caro Commissario,

ad un solo mese del suo insediamento presso la ASL 7, nuove allarmanti notizie sulla sua volontà di riorganizzazione  “frettolosa” del servizio sanitario nel Sulcis Iglesiente, ci impongono alcune riflessioni sul suo operato e sulle sue ipotesi di riordino.

Vorremo, innanzitutto, rammentarLe che è in corso la ristrutturazione del C.T.O., un investimento di ben 20 milioni di euro, che prevede la realizzazione del POLO MATERNO INFANTILE ed il POLO CHIRURGICO con consegna prevista entro il primo semestre del 2015.

Tale investimento prevede anche il completamento del Nuovo PRONTO SOCCORSO, da completarsi entro il 2015 come da cronoprogramma.

Il Suo impegno, in sintonia con le scelte del territorio, dovrebbe essere quello di:

Garantire il completamento dei lavori entro i termini previsti;

Avviare da subito la gara per l’acquisto degli arredi, al fine di rendere immediatamente fruibili i nuovi reparti;

Studiare e progettare la realizzazione dei necessari parcheggi di servizio all’utenza all’interno degli spazi sterrati del CTO, inutilizzati e degradati.

La diffidiamo dal porre in essere qualsiasi riorganizzazione, spostamento e cancellazione di singoli reparti dal presidio ospedaliero di Iglesias quali:

Ginecologia;

Ostetricia;

Neonatologia;

Traumatologia.

Cancellazione che renderebbe l’investimento, in corso di ultimazione, un ulteriore spreco di denaro pubblico.

UN POLO MATERNO INFANTILE senza ginecologia, ostetricia e neonatologia che ragione avrebbe di esistere?

Non vorremmo che Lei, con un incarico di soli quattro mesi, rinnovabile per ulteriori quattro, creda di potersi accreditare, con spille sulla giacca, come colui che riesce in poco tempo a cancellare un servizio sanitario consolidato e ben distribuito nel territorio.

Non vorremmo che pressioni partitiche condizionino le sue politiche di riorganizzazione con decisioni molto discutibili. Siamo consapevoli che, in modo super partes, forze politiche di governo e di opposizione, hanno interesse a soluzioni che favoriscano la loro Città a discapito di un corretto e puntale servizio sanitario di qualità per l’intera popolazione del Sulcis Iglesente.

Sia e dimostri di essere un MANAGER che non si fa tirare la giacca da politici di turno e che non cede a pressioni di Primari o responsabili di Reparti, spinti da interessi diversi da quello del benessere dell’utenza.

Il PSI del Sulcis Iglesiente sarà vigile sul suo operato e porrà in essere tutte le iniziative necessarie per impedirLe di vanificare gli investimenti fatti e che portino a penalizzare porzioni importanti di utenza e di territorio.

Erminio Meloni

Segretario provinciale del PSI

Il Movimento delle partite Iva sollecita l’Intesa per la realizzazione del progetto del centro termale di Coquaddus.

Appresa la notizia dell’autorevole pronunciamento del ministero della Salute in riferimento alle proprietà terapeutiche dell’Acqua Coqquaddus (Sant’Antioco), il Movimento ha scritto al presidente della regione Pigliaru, alla Giunta, al commissario della ex Provincia di Carbonia Iglesias, e al sindaco di Sant’Antioco, perché si attivino rapidamente nel valutare tutti i positivi e benefici effetti del progetto di realizzazione di una struttura turistico-sanitaria nel Sulcis.

«Ora si valorizzino nel migliore dei modi queste terre, dal quale sgorgano le acque ricche di sostanze curative – afferma Paolo Bullegas, presidente del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente -. La nostra comunità potrà trarne ampi benefici dalla realizzazione della stazione termale. Primo fra tutti il vantaggio di ricevere le cure senza dispendiosi viaggi oltre tirreno; senza trascurare poi l’immediato effetto per le imprese locali e le maestranze necessarie che potranno partecipare alla realizzazione dell’opera, nonché al successivo positivo impatto sull’occupazione permanente della struttura in esercizio».

«Valorizzare la risorsa delle acque termali in coerenza e in linea con la vocazione turistica del territorio, nonché nel rispetto dell’ambiente e del suo paesaggio, assume carattere prioritario – scrive Bullegas -. Il Sulcis si appresta a cambiare modello economico ottimizzando ogni singola risorsa; questa è la strada giusta per invertire il processo di declino».

 «Le imprese e la comunità attendono con ansia il via libera – conclude Bullegas -; si tratta di un intervento che rientra pienamente nella programmazione strategica del nostro territorio, capace di favorire un nuovo processo economico. Si realizzino le terme del Sulcis.»

Movimento partite iva

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato la graduatoria provvisoria riguardante la selezione dei docenti a cui sarà attribuita la titolarità dei corsi che saranno attivati dalle scuole aderenti al Progetto “Sardegna Elledue plus” per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi.
L’Assessorato, inoltre, ha reso disponibile l’elenco dei candidati non idonei per mancanza di uno dei requisiti di accesso.
Con atti successivi verrà pubblicata la graduatoria relativa alla figura del “Mediatore culturale tutoring e mediazione linguistica culturale”.
Eventuali ricorsi potranno essere presentati entro le ore 13.00 di lunedì 23 febbraio.

Non si ferma la battaglia della comunità di Cortoghiana in difesa dell’ufficio postale che rientra nel piano di chiusure deciso da Poste Italiane. Le Acli di Cortoghiana hanno diffuso una nota, firmata dal presidente Bruno Rigato, con a quale comunicano di aver inviato a Poste italiane Spa, al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e al sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, 600 firme, per impedire la chiusura dello sportello postale di Cortoghiana.

Cortoghiana - Piazza Venezia copia

Cristiano Erriu
Gli assessorati regionali degli Enti locali e del Lavoro hann0 organizzato, in collaborazione con l’Anci, un percorso di affiancamento e formazione per 80 operatori, dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione, in vista del riordino del sistema delle autonomie.
«La Regione ha promosso questo percorso di alta formazione – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – che ha permesso di approfondire tutte le tematiche relative alle Unioni di Comuni. In questo modo funzionari e dirigenti hanno acquisito le competenze per gestire le problematiche organizzative in base alla legge regionale 4 del 2012 che ha introdotto l’obbligatorietà del ricorso alla gestione associata delle funzioni comunali mediante le Unioni di Comuni, Comunità Montane o attraverso le convenzioni.»
Il progetto è stato finanziato con 400mila euro dall’assessorato regionale del Lavoro, che ha fornito le sedi attrezzate dei Centri regionali per la formazione professionale (Crfp) di Cagliari, Oristano, Nuoro, Sassari e Olbia-Tempio.
L’Anci Sardegna, d’intesa con l’assessorato degli Enti locali, ha provveduto alla scelta dei docenti, dirigenti e funzionari dell’associazione dei Comuni, esperti del settore, che si sono alternati nelle 5 sedi concorsuali e nei 5 moduli previsti per un totale di 250 ore comprensive di due stage: uno conoscitivo di 15 ore, il secondo esplicativo di 50 ore.
Durante lo stage formativo si è parlato di Enti locali nel nuovo assetto istituzionale e di piccoli Comuni, degli strumenti e delle procedure per la gestione associata dei servizi e delle funzioni. Importante anche il tema della comunicazione interna ed esterna nei processi innovativi tra soggetti politici, dipendenti, cittadini e imprese.
Ancora, si è discusso di contenuti dell’agenda digitale locale, competenze digitali all’interno della pubblica amministrazione, sviluppo del territorio in rete, vocazioni locali, programmazione strategica e reperimento delle risorse.
Il percorso formativo. Di grande importanza lo svolgimento dello stage conoscitivo di 15 ore che si è tenuto in cinque Unioni di Comuni delle Regioni della penisola dove l’associazionismo è una realtà consolidata: (Unione della Tremezzina (CO) – Unione di Comuni Terre di Frontiera (CO) – Unione di Comuni della Bassa Reggiana (BO) – Unione di Comuni Reno Galliera (BO) – Unione di Comuni della Valdera (PI).
«Gli amministratori dei Comuni delle Unioni ospitanti lo stage – ha sottolineato l’assessore Erriu – hanno testimoniato l’importanza della strada percorsa nel territorio per giungere alla conclusione di quanto sia conveniente la gestione associata delle funzioni comunali per i cittadini, per lo sviluppo sostenibile del territorio, per il contenimento dei costi dei servizi stessi, al fine di raggiungere scopi e obiettivi condivisi.»
Lo stage applicativo di 50 ore ha concluso il percorso formativo nel quale i corsisti, organizzati in gruppi, sono stati invitati a predisporre un elaborato analitico e propositivo per lo svolgimento delle funzioni associate nelle Unioni di Comuni. Ogni gruppo ha prodotto una sorta di vademecum finalizzato all’incremento dell’efficienza ed efficacia dei servizi e delle funzioni associate e alla valorizzazione delle rispettive vocazioni e potenzialità territoriali.

 

Alcoa ingresso

Leggiamo con interesse che entro Giugno ci sarà, secondo alcune sigle sindacali, l’acquisizione dello stabilimento Alcoa da parte della multinazionale Glencore. Siamo felici e speranzosi che ciò possa accadere, anche se i proclami in questo senso (e non da parte nostra) si susseguono da diversi mesi, posticipando la data fatidica di mese in mese, di ora in ora. Come sempre abbiamo fatto, non interpretiamo i dati per darli poi censurati, tagliati a nostro piacimento, ma comunichiamo semplicemente ciò che abbiamo appreso negli incontri con le istituzioni e di conseguenza discutiamo, con i nostri iscritti, su ciò che ci è stato detto realmente e non su ciò che vorremmo fosse stato comunicato. Proviamo perciò ad analizzare i fatti, sulla tariffa energetica aleggia un grande punto interrogativo, determinato dal ritardo nell’ottenere il parere della UE, sulle bonifiche di superficie non si è ancora trovata la quadra (nonostante ci venissero date garanzie in tal senso mesi orsono) e sulle bonifiche delle falde acquifere siamo in alto mare. Sulle infrastrutture, stendiamo un velo pietoso, basta citare solamente il dragaggio della banchina portuale, per capire con quanta superficialità, si vendono date di realizzazione di difficile attuazione. Non abbiamo mai attribuito colpe, verso chicchessia, tantomeno verso quei pochi lavoratori che hanno deciso di mantenere un presidio fuori dalla fabbrica , noi non condividiamo questa iniziativa, ma non abbiamo mai chiesto ai nostri iscritti di non parteciparvi e non lo faremo mai. Siamo piuttosto amareggiati nel leggere insulti gratuiti verso i nostri iscritti, che hanno solo la “colpa” di aver creduto in un “progetto sindacale” nuovo, che non pregiudica in alcun modo la riapertura della fabbrica e che comunque ha come obiettivo principale la ricerca di una alternativa “paracadute” per i lavoratori. Chi ha creduto in UGL, non ha nessuna colpa, come non ne ha l’UGL, per la chiusura della fabbrica. Sembra ormai che i problemi relativi alla tariffa energetica e non solo, derivino dall’esistenza della nostra Organizzazione Sindacale in fabbrica e questo sembra venga usato per spostare l’attenzione da altri problemi. Ci ha rammaricato, sapere che un lavoratore, è stato minacciato e quasi aggredito per essersi avvicinato al presidio, reo di appartenere alla nostra Organizzazione Sindacale. Ci sarebbe piaciuto coinvolgere i sindacati e i lavoratori, in una discussione costruttiva e propositiva che si sviluppi attorno all’idea dualistica che contempli, fabbrica e/o alternative. Su questo ci stiamo muovendo, purtroppo, soli, senza battaglie o manifestazioni eclatanti, che potrebbero, forse, accelerare la realizzazione della nostra idea. Idea che portiamo avanti da soli non per volere nostro, ma perché isolati dagli altri sindacati. Si sarebbe potuto continuare a chiedere, che venissero costruite le condizioni energetiche anziché perdere anni cercando di fare un passaggio di proprietà senza queste. Ricordiamo, infatti, che una delle prime condizioni che ha chiesto Glencore, è proprio una tariffa energetica certificata e garantita, da Governo e UE. Sappiamo che nel nostro territorio si sta ipotizzando di costruire un impianto per la produzione del biofuel, che potrebbe dare una boccata d’ossigeno alla crisi occupazionale, ma sappiamo anche che non c’è nessun accordo che prevede un’eventuale ricollocazione dei dipendenti ex-Alcoa e dell’indotto, in qualsivoglia iniziativa. Anzi, a quanto pare, qualcuno ha già dato il proprio dissenso su questo, proprio perché mentre noi non cercavamo alternative, altri invece sono stati più attenti nel chiederle. Speriamo che questo serva a far capire definitivamente la nostra posizione e comunque in caso contrario cammineremo sempre e soltanto a testa alta.

Stefano Lai – Marco Spiga – Andrea Cuccu

UGL – SEGRETERIA PROVINCIALE METALMECCANICI

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, ha dato il via libera all’anticipazione di 3 milioni e 800mila euro (su un totale di oltre 23 milioni) per opere di manutenzione ai Consorzi di bonifica della Sardegna (Meridionale, Basso Sulcis, Cixerri, Oristanese, Sardegna centrale, Ogliastra, Nurra, Gallura, Nord Sardegna). Una volta approvato il bilancio di previsione per il 2015 saranno individuate le somme precise da destinare ai consorzi.

Sempre su proposta dell’assessore Falchi, dopo il passaggio nella competente commissione consiliare, la Giunta ha approvato le modifiche al programma di intervento per l’ammissione ai finanziamenti previsti per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020.

Infine, è stato prorogato per 6 mesi l’incarico ai commissari dei Consorzi di Bonifica Sardegna Meridionale e Oristanese (Giovanni Pilia) e Basso Sulcis (Antonio Loche).

Consorzio di bonifica del Basso Sulcis copia

 

Tra le delibere approvate oggi dalla Giunta regionale, c’è quella che prevede, all’interno di un percorso di razionalizzazione di costi e alta qualità di servizi, che la Asl di Olbia sia la capofila per l’indizione della procedura di gara regionale per la fornitura di dispositivi medici per pazienti stomizzati e tracheotomizzati.

Con la centralizzazione delle procedure di gara per i dispositivi medici, ha spiegato l’assessore della Sanità Luigi Arru, sono già stati ottenuti importanti risparmi e, allo stesso tempo, viene garantita elevata qualità e ampia scelta dei dispositivi. L’assessorato della Sanità supporterà e coordinerà tutte le attività a supporto della procedura di gara. Sempre su proposta dell’assessore Arru è stata confermata l’istituzione del Centro regionale di Farmacovigilanza della Regione presso l’Unita Operativa Complessa di Farmacologia Clinica della Aou di Cagliari: il Centro era stato istituito nel 2013 in forma sperimentale per due anni per fornire informazioni indipendenti su rischi e benefici, dunque sull’uso appropriato dei farmaci che di sicuro contribuisce al contenimento della spesa sanitaria: basta pensare che il 5% dei ricoveri è provocato da reazioni avverse ai farmaci. Il Centro sarà finanziato in base agli obiettivi, il 70% sarà erogato al momento della loro assegnazione e il restante 30% al raggiungimento degli stessi. Sempre su proposta dell’assessore Arru la Giunta ha approvato la valutazione dei risultati aziendali conseguiti dai direttori generali delle Aziende sanitarie regionali nel 2012, proposta dalla commissione regionale appositamente nominata. Infine, con una delibera congiunta presentata con l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci è stato approvato il bando di ricerca di medicina finalizzata, ovvero lo schema di convenzione che disciplina i rapporti reciproci tra la Regione e le Aziende Ospedaliere Universitarie interessate: non ci sono costi a carico della Regione, che di fatto ha un ruolo logistico intermedio fra Ministero e i due Gruppi di ricerca beneficiari che riceveranno in totale un finanziamento di 520mila euro.

Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, la Giunta ha deciso di attribuire le competenze svolte dal Servizio per il coordinamento delle politiche in materia di riduzione di Co2-Green Economy agli assessorati della Difesa dell’Ambiente e dell’Industria. Sarà inoltre soppressa la direzione generale della Programmazione unitaria e le relative competenze umane e finanziarie saranno assegnate alla Direzione generale della Presidenza, comprese le funzioni delle Autorità di Audit.

Su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, l’esecutivo regionale ha approvato l’istituzione dell’elenco degli alberi monumentali della Sardegna: sarà il Corpo Forestale e di vigilanza ambientale a coordinare i Comuni per l’elaborazione del censimento degli alberi monumentali, e sarà coinvolto l’Ente Foreste della Sardegna per gli alberi ricadenti nel territorio amministrato dall’Ente stesso. L’esecutivo ha poi deciso di non sottoporre a ulteriori procedure di Valutazione d’Impatto Ambientale quattro interventi: il prolungamento del servizio di metropolitana leggera di Cagliari nel tratto che collega piazza Repubblica alla Stazione ferroviaria di piazza Matteotti; sistemazione e scavo dell’imboccatura del porto di Perd’e’ Sali a Sarroch; ampliamento della cava Marzoccu nel comune di Sassari e, infine, l’installazione di un aerogeneratore in località Pelao nel comune di Borutta.

Palazzo della Regione 1 copia

La maggioranza di centrosinistra ha condiviso impostazione complessiva e filosofia della manovra da 7 miliardi e 800 milioni di euro che ha i suoi capisaldi nel superamento del Patto di stabilità da una parte e nella programmazione unitaria dei fondi europei, nazionali e regionali dall’altra, e che mette in atto politiche keynesiane per un immediato e deciso rilancio dell’economia sarda.
Dopo un confronto con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e gli assessori di Bilancio e Programmazione Raffaele Paci e della Sanità Luigi Arru, la coalizione di governo ha deciso di ripristinare l’importo delle risorse destinate ai malati gravi non autosufficienti in attesa di fissare al più presto nuove regole in un settore che va risistemato a tutela prima di tutto degli stessi disabili gravi e delle loro famiglie. Con un emendamento di Giunta e maggioranza da 43 milioni di euro, i fondi che servono a finanziare il comparto del sociale, tra cui la legge 162 sui malati non autosufficienti, il Progetto “Ritornare a casa” e le leggi di settore, è stato riportato a 242 milioni dai 199 inizialmente previsti.
Durante il vertice di maggioranza è stata anche sottolineata la necessità, ormai non più rinviabile, di razionalizzare la spesa sul sociale per evitare sprechi e inappropriatezza delle prestazioni.
«In particolare saranno attentamente osservati e poi valutati il grado di disabilità, il reddito, la cumulatività degli interventi – ha spiegato il presidente Pigliaru -. In questo modo vogliamo garantire al massimo chi ha davvero diritto all’assistenza, non facendogli mancare nessun aiuto economico. E questo, a lungo termine può essere realizzato solo evitando sprechi dovuti alla mancanza degli indispensabili e accurati controlli in un settore così delicato.»
Per questo, nei prossimi mesi, da parte dell’Assessorato della Sanità sarà avviato un percorso da condividere con associazioni, Comuni e soggetti interessati per individuare le linee guida che porteranno all’individuazione di nuove norme. Nel frattempo, in attesa che tale percorso sia completato e messo in atto, la Giunta guidata da Francesco Pigliaru insieme alla maggioranza di centrosinistra ha deciso di ripristinare i fondi per la Legge 162 e gli altri interventi, a dimostrazione della grande e costante attenzione da parte dell’esecutivo nei confronti del sociale. Anche l’assessore Arru garantisce che la revisione dell’attuale normativa non comporterà nessun taglio lineare alle politiche sociosanitarie, bensì una efficace razionalizzazione del sistema.
«Stiamo analizzando la complessa situazione del settore con le parti sociali e le associazioni – ha detto l’assessore della Sanità –, con un obiettivo chiaro e preciso: tutelare chi ne ha davvero bisogno e diritto. In Sardegna c’è una spesa sociale molto alta, e situazioni di inappropriatezza su cui la Giunta vuole fare completamente luce perché mettono a rischio la tutela dei più deboli nei confronti dei quali l’attenzione è invece massima e costante.»
Nel vertice di maggioranza si è anche condiviso il miglioramento fatto alla finanziaria dopo le audizioni e il dibattito in terza commissione.
«In particolare – ha sottolineato l’assessore al Bilancio Paci – sono state incrementate alcune poste del Bilancio per un totale di 45 milioni di euro, dando priorità a quei settori che Giunta e maggioranza ritengono fondamentali e strategici per la Sardegna e per il proprio programma di governo.»
Vengono infatti stanziati 13 milioni in più per Spettacolo, Cultura e Sport ovvero per biblioteche, cinema, spettacolo, associazioni sportive; 9 milioni in più vanno a Istruzione e Università (Ersu, Erasmus, Ricerca, Diritto allo Studio); il settore Lavoro incasserà 5 milioni in più da destinare a lavoratori socialmente utili e cantieri mentre 8,2 in più ne avrà a disposizione l’Agricoltura per Consorzi di bonifica, comparto ippico, APA, Agris; 3 milioni e mezzo in più sono destinati alle Attività produttive (Expo, artigianato, turismo, aree crisi), 3 al Sociale (associazioni disabili, centri antiviolenza, volontariato), 3,5 a Enti Locali e Associazionismo (dal Cal alle Province).
Palazzo della Regione 1 copia