23 November, 2024
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Questo pomeriggio Sant’Antioco ha dato l’ultimo saluto a Eusebio Baghino, morto ieri mattina in un incidente stradale nei pressi di Maladroxia, la località turistica nella quale aveva fissato da molti anni la sua residenza. I funerali sono stati celebrati nella chiesa di Nostra Signora di Bonaria, all’ingresso del paese. Diverse centinaia di persone hanno affollato la chiesa e il piazzale adiacente. A salutarlo tanti dei protagonisti della vita politica regionale degli ultimi decenni, con i quali Eusebio Baghino ha condiviso una lunga esperienza nella Democrazia Cristiana o si è confrontato da alleato o avversario politico. E ancora i sindaci e amici di diversi comuni del territorio e tanti concittadini.

Eusebio Baghino era nato a Sant’Antioco l’11 aprile 1934. Laureato in Agraria all’Università di Sassari, ha iniziato ancora giovane l’attività politica nelle file della Democrazia Cristiana, nella quale è divenuto presto uno dei leader a livello regionale, uomo di spicco della componente “Andreottiana”. Giulio Andreotti all’inizio degli anni ’90 lo nominò consigliere speciale del Governo per i problemi della Sardegna.

E’ stato consigliere regionale per cinque legislature consecutive, dal 1969 al 1994, quando, dopo la scomparsa della DC, travolta da “Tangentopoli”, non si è ricandidato. E’ stato per tre volte assessore regionale dei Trasporti, dal gennaio 1977 all’ottobre 1978 nella Giunta Soddu, dall’0ttobre 1979 al settembre 1980 nella Giunta Ghinami e dal luglio 1982 al giugno 1984 nella Giunta Rojch. Dal dicembre 1978 al giugno 1979 è stato assessore alla Difesa dell’Ambiente nell’ultima Giunta Soddu e, infine, ha ricoperto l’incarico di assessore dei Lavori pubblici, fino al novembre 1992, nella Giunta Cabras.

Quando era già in pensione da diversi anni, nel 2002 ha accettato di guidare una lista civica alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Sant’Antioco ed il 27 maggio è stato eletto sindaco. Conclusa la consiliatura, non si è ricandidato.

La sua tragica scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo politico dell’Isola di Sant’Antioco, del Sulcis Iglesiente e della Sardegna intera, perché al di là delle differenti posizioni, è innegabile che Eusebio Baghino sia stato uno dei principali protagonisti di oltre mezzo secolo di storia politica della Sardegna.

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A Cagliari si riparla del progetto Betile, lanciato qualche anno fa dalla Giunta Soru e poi accantonato, e i Riformatori sardi intervengono per esprimere la loro posizione.

«Fa piacere che il centrosinistra comunale esca dal torpore della normale amministrazione dei marciapiedi per pensare finalmente allo sviluppo – scrivono in una nota Giorgio Angius consigliere comunale, Noemi Migliavacca, coordinatrice cittadina e Franco Meloni, presidente del Centro Studi Riformatori Sardi -. Certo queste iniziative ad un anno dalle elezioni fanno pensare più ad una boutade da campagna elettorale, piuttosto che ad una effettiva volontà di cambiamento, ma facciamo finta di niente.

I Riformatori sardi sono più che d’accordo sull’opportunità di realizzare a Cagliari un grande museo che possa ospitare manufatti d’arte sarda di ogni periodo, ma anche d’arte moderna di qualsiasi parte del mondo. Se ne gioverebbe la città e la Sardegna come punto di riferimento culturale di formazione per i sardi, ma anche e soprattutto come volano per allungare la stagione e completare l’offerta turistica.

La conduzione di un grande museo non è banale e ha senso affidarsi a grandi gruppi, così come potrebbe essere sufficiente selezionare un direttore artistico di valore internazionale. Naturalmente se si pensa alle sceneggiate che hanno caratterizzato la scelta dei sovrintendenti dell’Ente lirico di Cagliari, non possiamo che augurarci che questo centrosinistra si tenga lontano da questo campo.»

Due punti essenziali sembrano però non sfiorare i nuovi fautori del Betile – fanno notare i Riformatori sardi: 

«1. l’aspetto economico. Parlano di 90 milioni di euro come se fosse niente. Ne basterebbero un paio per sistemare alla grande uno dei cento grandi edifici abbandonati della città, anche attraverso un recupero di fabbricati che possa consentire soluzioni architettoniche di prestigio. Il mondo è pieno di architetture avvenieristiche di archistar di moda, ormai esse stesse diventate “non luoghi”. Un recupero di qualità consentirebbe di coniugare l’identità di edifici unici della nostra città con la creatività di nuove soluzioni funzionali ed estetiche.

2. la realizzazione di nuovi metri cubi di cemento in riva al mare. Se non è necessario, perchè continuare a costruire in aree che ovunque in Sardegna si sta cercando di tutelare? Non erano a sinistra i difensori più intransigenti delle coste.

Possiamo dare dei suggerimenti? Il capannone Nervi è un esempio di architettura del Novecento e si presterebbe perfettamente per la posizione e per gli elementi al contorno ad un recupero che lo metta in relazione sia con la città, che con il mare, magari attraverso elementi aggiuntivi che ne possano accrescere la capacità. La caserma Ederle rivissuta come città della cultura, sull’esempio dell’Arsenale di Venezia, diventerebbe un esempio di riconversione per le centinaia di aree militari in via di dismissione in Italia.»

Giovedì 19 febbraio, alle ore 16.00, presso l’Istituto Amaldi-Gramsci di via Delle Cernitrici, inizierà il progetto “A sa Morda Sarda”, corso  di lingua, musica e storia sarda.

Il corso, realizzato con il finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna, sarà articolato in tre moduli:

lingua sarda per l’alfabetizzazione di base e la conoscenza di aspetti fondamentali di storia della lingua;

musica e poesia della Sardegna con particolare attenzione allo studio della tradizione de is cantadoris improvvisatori;

storia della Sardegna, volto ad approfondire in particolare i fatti riguardanti la “Sarda Rivoluzione” e la congiura di Palabanda.

Le attività formative, saranno svolte in collaborazione con l’Associazione Pro Loco.

Le lezioni frontali saranno seguite da momenti di riflessione pubblica che vedranno l’intervento di esperti di lingua, storia, musica e poesia.

Per iscrizioni: E-mail asamodasarda@gmail.com

Per Informazioni: 0781.694417, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, il martedì dalle ore 15.30 alle ore 18.00.

Il presidente Ignazio Cuccu ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia per lunedì 16 febbraio, alle 17.30, con all’ordine del giorno la presentazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015, della relazione previsionale e programmatica e del bilancio pluriennale del triennio 2015-2017 con i relativi allegati.

I lavori del Consiglio comunale proseguiranno secondo il seguente calendario ed ordine dei lavori:

• lunedì 23 febbraio – ore 17.30: apertura e discussione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale triennio 2015-2017 e relativi allegati;

• giovedì 5 marzo 2015 – ore 17.30: presentazione e discussione degli emendamenti;

• lunedì 9 marzo 2015 – ore 17.30: approvazione bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 – relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale triennio 2015-2017 e relativi allegati.

Qualora la discussione sul bilancio e sugli emendamenti prevista nelle riunioni del 23 febbraio e del 5 marzo dovesse protrarsi, i lavori del Consiglio comunale verranno aggiornati nei giorni immediatamente successivi, agli stessi orari.

La scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti è fissata per giovedì 26 febbraio 2015 alle ore 14.00 presso l’Ufficio Protocollo.

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«Con l’avvio della tratta della metropolitana sino al Policlinico ora è più che mai necessario che l’Arst si preoccupi di collegare Sestu al presidio dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.» Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa.

«La Regione – dice ancora Cossa – ponga fine alla paradossale situazione di Sestu, che fa parte della Città Metropolitana ma è servita da trasporti di tipo extraurbano. Un disservizio che non è più tollerabile per i cittadini di Sestu che non sono di serie B e hanno diritto, al pari degli altri di poter raggiungere facilmente la città di Cagliari. La nuova stazione della metropolitana può aiutare a fare una prima risposta».

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Sono in programma oggi le partite della seconda giornata del girone di ritorno del campionato di B1 maschile di volley.
Alle 15.30 il Volley Iglesias scende in campo a Torino, contro il Volley Parella, formazione terza in classifica in compagnia del Segrate che alle ore 19.00 sarà in campo al Palazzetto dello sport di Sant’Antioco, contro la Vba/Olimpia Sant’Antioco. Per la squadra di Adrian Pablo Pasquali, reduce dalla sconfitta di Chiusi, è l’occasione buona per portarsi a ridosso del terzo posto.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, durante l’incontro sulla filiera del prezzo del latte ovino che si è tenuto a Santa Giusta con industriali, mondo della cooperazione, associazioni di categoria e consorzi di tutela dei formaggi dop (pecorino romano, sardo e fiore sardo), ha annunciato che «si sono conclusi da pochi giorni i trasferimenti di tutte le risorse ancora da saldare, circa 17,5 milioni di euro, del mancato reddito causato alle aziende agricole dall’epidemia della Blue tongue nella stagione 2013-2014».

 

Si è tenuto ieri, nella sede di Argea a Santa Giusta, il secondo incontro sulla filiera del latte ovino promosso e coordinato dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi. Al faccia a faccia hanno partecipato i maggiori attori del comparto: industriali, mondo della cooperazione, associazioni di categoria e consorzi di tutela dei formaggi dop (pecorino romano, sardo e fiore sardo). Tanti i temi sul tavolo: andamento del prezzo del latte, raccolta dei dati di produzione dei formaggi, costituzione della filiera, credito, Expo2015 e internazionalizzazione.
«La novità di oggi – ha detto l’assessore Falchi – è che la Regione Sardegna è pronta, grazie al lavoro fatto dal Consorzio di tutela del pecorino romano rappresentato da Renato Illotto, ad avviare formalmente il percorso per la regolazione dell’offerta produttiva prevista dal regolamento comunitario CE 261/2012. Si tratta di un passaggio importante per la programmazione del comparto produttivo lattiero caseario.»

Un obiettivo importante quindi che potrebbe stabilizzare il prezzo del formaggio, compatibilmente con gli andamenti del mercato. «Contestualmente sarà affrontato, dopo aver raccolto ed esaminato tutti i dati, il tema della destinazione delle eccedenze del latte che non vengono utilizzate per il romano. I lavori proseguiranno in tavoli specifici nei quali si affronteranno le singole tematiche emerse nel confronto di oggi. Partiremo subito – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – dalla modifica dei disciplinari di produzione, che devono puntare sempre più a valorizzare la qualità.»

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru è stato designato alla guida della Commissione ENVE del Comitato delle Regioni a Bruxelles, rinnovato per il mandato 2015-2020. Le nuove commissioni, sei in totale, si sono insediate ieri mattina, procedendo all’elezione dei presidenti.
Al centro dei lavori della Commissione ENVE sono le politiche energetiche e quelle ambientali. Per la Sardegna, che ne aveva avuto la guida anche nella precedente legislatura con il presidente Ugo Cappellacci, è una conferma. Nel suo primo intervento davanti ai componenti della ENVE, il nuovo presidente ha sottolineato quanto sia importante, trattando gli argomenti di competenza della commissione, raggiungere la sostenibilità nei processi di crescita delle regioni, anche in una situazione come quella attuale caratterizzata da grandi divari di sviluppo e di benessere.
«La Sardegna – ha spiegato Francesco Pigliaru – più di altre regioni è consapevole di quanto una buona gestione dell’ambiente sia determinante anche dal punto di vista economico e di come la qualità ambientale sia un vero fattore di sviluppo.»
Per quanto riguarda il fronte delle politiche energetiche, il presidente ha evidenziato la necessità di affrontare con grande attenzione il tema delle rinnovabili: «Sono certamente il futuro, ma bisogna mettere ordine e individuare le migliori soluzioni per generare localmente gran parte dell’energia che realmente serve per soddisfare i fabbisogni del territorio. Dobbiamo essere attivi per favorire una normativa europea in grado di offrire maggiori certezze. Lavoreremo in questa direzione con le autorità locali e regionali e a stretto contatto con tutte le istituzioni europee».
Dopo aver comunicato gli incarichi per i rappresentanti dei gruppi politici, il presidente ha illustrato il calendario dei lavori dei prossimi mesi. All’impegno in ENVE, Francesco Pigliaru aggiunge un altro incarico: è stato infatti scelto tra i componenti della sottocommissione ARLEM, che nell’ambito del Comitato delle Regioni si occupa delle politiche euromediterranee. In questi giorni a Bruxelles, infine, il presidente Pigliaru ha partecipato alle sedute in convocazione plenaria del CdR, a quello del gruppo politico PES di cui fa parte, e alle riunioni della delegazione italiana.
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L’associazione Amici della miniera ha organizzato i festeggiamenti per il compimento dei cento anni dei minatori in pensione Giovannino Longu e Severino Scotto.
Le cerimonie di compleanno, si terranno rispettivamente:
• per Giovannino Longu, il giorno 14 febbraio alle ore 15.30, nei locali dell’Associazione sportiva di Medadeddu,
• per Severino Scotto, il giorno 19 febbraio alle ore 17.00 nei locali adiacenti la chiesa di Barbusi, in via Santa Maria delle Grazie.
Lo scorso 2 febbraio, L’Associazione Amici della Miniera, ha festeggiato il raggiungimento del secolo di vita del minatore in pensione Efisio Caria, di Bacu Abis.