23 November, 2024
Home2015Febbraio (Page 23)

 Fanghi rossi IglesiasFanghi rossi Iglesias 2

Da circa due anni sulla discarica dei Fanghi rossi alle porte di Iglesias sette bastoni sono conficati nel terreno, ben visibili dalla strada, testimoni di una passata follia e di una moderna agonia del territorio più inquinato d’Italia. Si tratta di un’opera dell’artista Eleonora Di Marino, “Betile”. Già esposta alla Dena Foundation di Parigi, ora è approdata, in una nuova e spettacolare veste, al museo Man di Nuoro nella mostra “Civil Servants” – Ricerca artistica e problematica ambientale in Sardegna – una ricognizione delle pratiche artistiche di natura antagonista portate avanti in Sardegna, a cura di Micaela Deiana.

Eleonora Di Marino, con Leonardo Boscani, Riccardo Fadda e Pasquale Bassu è stata individuata per rappresentare il filone, fra attivismo e ricerca artistica, che, nel corso degli ultimi anni, ha sollevato importanti questioni ambientali, fondamentali per il futuro dell’isola.

Betile è un’opera inserita nella ricerca di “S.p.a. – Soluzioni Per l’Ambiente”, un progetto in itinere che evidenzia le contraddizioni del caso “Fanghi Rossi”, terreni tutelati dal punto di vista paesaggistico dalla Sovrintendenza benché altamente tossici e pericolosi. Con questa mostra i pericolosi residui metallici delle lavorazioni minerarie entrano di fatto in un museo ricreando in questo modo il cortocircuito, scaturito dalla loro forza estetica e visiva, che da decenni seduce migliaia di turisti che spesso li scambiano per innocue argille, anche perché nel sito non c’è alcun avviso sulla loro tossicità se non dei semplici cartelli che vietano l’accesso.

Una gigantografia, che raffigura il panorama dei fanghi rossi mentre l’artista nell’azione di raccogliere i veleni, copre un’intera parete del museo, mentre gli stessi sono presenti depositati sull’apice di sette bastoni alti due metri e mezzo, collocati precariamente in fila in modo da far disperdere una piccola parte del pericoloso contenuto nella sala.

L’artista fa parte del collettivo Giuseppefraugallery, operante nel nel Sulcis Iglesiente, da anni impegnato nell’attività di ricerca e di sperimentazione di forme innovative nell’ambito dell’attivismo ambientale e dell’arte pubblica e sociale.

Francesco Morandi

La Sardegna partecipa alla Borsa internazionale del turismo a Fiera Milano, la più importante e prestigiosa fiera di settore in Italia e una delle maggiori al mondo. «La Regione vuole valorizzare in questa occasione le eccellenze naturali, culturali, enogastronomiche, il settore dell’innovazione sostenibile, del benessere e della qualità della vita», ha spiegato l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, durante la conferenza stampa di presentazione.

«È un appuntamento immancabile e ideale per proseguire nel trend positivo dell’annata appena conclusa (11 milioni e mezzo di presenze turistiche sino al 30 novembre 2014, +9% rispetto al già più che positivo 2013), per posizionare di nuovo l’immagine unitaria della Sardegna sui mercati nazionali e internazionali e anche come banco di prova in attesa del grande evento Expo 2015.»
Intensa attività di marketing territoriale per la promo – commercializzazione del prodotto Sardegna e presentazione di nuovi prodotti tematici, realizzazione di una web agency regionale, diretta a favorire le strategie digital e social marketing, e ancora, ripensamento delle funzionalità del portale web e dell’osservatorio regionale, innovazione in tutti i settori del terziario e anticipazione dei temi che saranno espressi all’Expo. Sono questi i tratti distintivi, tutti all’insegna della visione strategica e generale “Isola della qualità della vita”, che caratterizzeranno la partecipazione della Sardegna alla 35esima edizione della Bit.
La strategia promozionale che sarà presentata a Milano si snoderà quindi in varie azioni con il rafforzamento del marketing territoriale, anche per un maggiore sviluppo del turismo delle zone interne, e nella creazione di nuovi prodotti ispirati a tematismi quali sostenibilità ambientale, eccellenze enogastronomiche, benessere e patrimonio culturale.

«Saremo presenti con il nostro progetto sulla Sardegna Isola della qualità della vita. Un nuovo posizionamento strategico che accompagnerà le azioni di promozione e di commercializzazione del prodotto Sardegna sui mercati internazionali. Un tematismo declinato in quattro dimensioni qualificanti: la qualità delle produzioni agroalimentari, l’eccellenza ambientale, l’innovazione sostenibile e, naturalmente, la longevità.»

A proposito di segmenti da potenziare e promuovere (anche all’Expo), il turismo attivo e sportivo è uno di questi, grazie all’edizione 2015 della Bitas, che si svolgerà dal 2 al 4 ottobre a Dorgali (e a Cala Gonone).
È in questo contesto che si svilupperà la completa valorizzazione dei Giganti di Mont’e Prama come ambasciatori della Sardegna nel mondo. E’ iniziato un percorso di promozione delle eccellenze culturali dell’Isola, che trova nei Giganti di Mont’e Prama il perno fondamentale intorno al quale costruire un progetto di comunicazione in grado di attrarre nuovi segmenti di domanda. L’Assessorato, in stretto raccordo con la cabina di regia regionale, ha già avviato una prima fase dedicata al mercato nazionale, attivando una promozione multicanale, alla quale si affiancherà più avanti nel tempo un articolato e ambizioso progetto di promozione internazionale.
La Regione ospiterà nello stand riservato alla Sardegna, e accompagnerà nel loro percorso promo – commerciale, ben 69 operatori provenienti dall’isola, accreditati dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in rappresentanza, in gran parte, di tutte le categorie del comparto ricettivo e, in misura ridotta, dei servizi per il turismo. Il numero dei professionisti sardi presenti è addirittura doppio rispetto a quello della scorsa edizione e rappresenta oltre 2/3 dell’offerta complessiva di posti letto della Sardegna. Le contrattazioni si svolgeranno all’interno dei singoli stand delle regioni perciò l’assessorato ha adibito lo spazio a disposizione in funzione dell’attività operativa. Circa tre quarti delle aree destinate alla Sardegna sarà un vero business center, dove si incontreranno domanda nazionale e internazionale e offerta sarda. Oltre a quelli per gli affari, saranno allestiti spazi per eventi promozionali.
Altro tema che contraddistinguerà la promozione regionale alla Borsa del turismo e nel corso di tutto il 2015 sarà l’innovazione tecnologica nel settore. A iniziare dalla riorganizzazione del portale SardegnaTurismo.it, con la creazione e la condivisione di una nuova impostazione e di nuovi contenuti, e dalla realizzazione di una web agency regionale, diretta a favorire le strategie di digital e social marketing della Regione in generale, e dei territori nel dettaglio. L’assessorato del Turismo intende rafforzare gli strumenti di web marketing sui mercati internazionali e, anche, sul completamento delle funzionalità dell’osservatorio del turismo ripensato come strumento per la programmazione delle scelte strategiche dell’amministrazione pubblica e degli operatori privati. L’innovazione riguarderà anche gli altri settori del terziario, in particolare artigianato e commercio, attraverso la revisione degli strumenti di incentivazione e delle misure di sostegno alle imprese, la riscrittura delle leggi di settore (anche quale risultato della terza Conferenza regionale dell’Artigianato programmata in primavera).
L’Assessorato prosegue l’attuazione della strategia di sviluppo territoriale, favorendo il posizionamento del prodotto economico Sardegna. Per raggiungere i mercati obiettivo e favorire la conoscibilità della propria offerta, sono stati studiati tutti i canali di comunicazione, individuando gli strumenti più efficaci per garantire la maggiore visibilità dell’Isola. Tra gli altri, la promozione sul canale dei vettori aerei, disciplinata da un apposito bando, e la partnership con il team velico Luna Rossa.
La Regione triplica la sua promozione all’estero nel prossimo triennio rivolgendosi ai mercati internazionali con attività mirate e azioni di sistema. È in sintesi il piano fieristico regionale, che ha già preso avvio (e proseguirà in tutto il primo semestre) nel 2015 con ben nove appuntamenti fieristici dislocati in tutta Europa: Vakantiebeurs di Utrecht, Cmt di Stoccarda, Boot di Dusseldorf e Fespo di Zurigo quelle dove la Regione è stata protagonista a gennaio, l’imminente Free di Monaco di Baviera, l’Itb di Berlino e la Mitt di Mosca a marzo e l’Aimex di Francoforte a maggio. Compresa la Bit si tratta di nove appuntamenti fieristici, ossia il triplo rispetto alle fiere alle quali la Regione aveva partecipato nello stesso periodo dell’anno in corso. A ciascuno degli otto appuntamenti internazionali, inoltre, è associato un grande evento promozionale, con incontri con tour operator, agenzie specializzate e stampa, che si è tenuto (nel caso recente di Zurigo) o si terrà nelle città che ospitano la fiera o comunque in un Paese che rappresenta un mercato obiettivo per la Sardegna (Londra e Monaco, tra le città; Austria, Belgio, Danimarca, Norvegia, Repubblica Ceca e Svezia tra i Paesi interessati). Nel secondo semestre 2015 seguiranno altre sei partecipazioni a fiere: Ttg/Tti di Rimini, Salone nautico di Genova, Eibtm di Barcellona Yachting festival di Cannes e Wtm di Londra Tour&travel di Varsavia.
«I mercati esteri sono il nostro obiettivo prioritario – conclude l’assessore Morandi – per sostenere il trend positivo di attrazione di flussi stranieri. L’impegno della Regione sarà concentrato sulla partecipazione alle più prestigiose rassegne internazionali e arricchito con la proposta di eventi mirati per gli operatori. Le azioni di promozione sui mercati obiettivo costituiscono un primo passo concreto per l’attuazione della nuova strategia di posizionamento del brand “Sardegna 2015” e per supportare le imprese nel cogliere le opportunità di Expo.»

L’ex sindaco di Sant’Antioco Eusebio Baghino, 80 anni, è morto tragicamente stamane in un incidente stradale verificatosi in località Portixeddu, all’ingresso della località di Maladroxia, dove aveva stabilito da diversi anni la sua residenza. Viaggiava su uno scooter in direzione di Sant’Antioco, quando è stato travolto da una Lande Rover e scaraventato sull’asfalto. L’impatto è stato tremendo ed Eusebio Baghino è morto praticamente sul colpo, tanto che quando sono arrivati i volontari del 118, non c’era più niente da fare. Sul posto sono intervenuti anche i vigili urbani di Sant’Antioco che hanno effettuato i rilievi di rito per la ricostruzione dell’accaduto.

Eusebio Baghino era nato a Sant’Antioco l’11 aprile 1934. Laureato in Agraria all’Università di Sassari, ha iniziato ancora giovane l’attività politica nelle file della Democrazia Cristiana, nella quale è divenuto presto uno dei leader a livello regionale, uomo di spicco della componente “Andreottiana”. Giulio Andreotti all’inizio degli anni ’90 lo nominò consigliere speciale del Governo per i problemi della Sardegna.

E’ stato consigliere regionale per cinque legislature consecutive, dal 1969 al 1994, quando, dopo la scomparsa della DC, travolta da “Tangentopoli”, non si è ricandidato. E’ stato per tre volte assessore regionale dei Trasporti, dal gennaio 1977 all’ottobre 1978 nella Giunta Soddu, dall’0ttobre 1979 al settembre 1980 nella Giunta Ghinami e dal luglio 1982 al giugno 1984 nella Giunta Rojch. Dal dicembre 1978 al giugno 1979 è stato assessore alla Difesa dell’Ambiente nell’ultima Giunta Soddu e, infine, ha ricoperto l’incarico di assessore dei Lavori pubblici, fino al novembre 1992, nella Giunta Cabras.

Quando era già in pensione da diversi anni, nel 2002 ha accettato di guidare una lista civica alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Sant’Antioco ed il 27 maggio è stato eletto sindaco. Conclusa la consiliatura, non si è ricandidato.

Eusebio Baghino 1

 

L’assessore dell’industria Maria Grazia Piras è intervenuta ieri mattina al roadshow per l’internazionalizzazione “Italia per le imprese – con le PMI verso i mercati esteri” promosso dai ministeri degli Affari esteri e dello sviluppo economico con l’ICE (Istituto per il Commercio Estero) nel centro congressi della Fiera internazionale di Cagliari.
«La Regione – ha detto l’assessore Piras – nei prossimi mesi si doterà di un Piano triennale di Internazionalizzazione per programmare in maniera coordinata risorse finanziarie, strumenti e target, finalizzato a promuovere le imprese sarde nel mondo, aiutarle a iniziare ad esportare o ad aumentare la propria quota export, e attirare investimenti esteri nell’isola.»
«L’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo, la promozione all’estero delle nostre aziende e della nostra Regione, il sostegno degli investimenti esteri in Sardegna costituiscono una priorità assoluta di questa Giunta», ha dichiarato l’assessore, che ha portato i saluti del presidente Pigliaru, impegnato a Bruxelles.
La Regione ha già individuato le filiere produttive su cui puntare: primo fra tutti l’agrifood, considerato strategico per il gran numero di prodotti di eccellenza che la Sardegna può vantare, insieme ai settori dell’innovazione, energia, mobilità e moda.
Anche i mercati saranno studiati e selezionati in base alle potenzialità nelle aree geografiche di riferimento che sono Area Euro, America Latina, Penisola Araba, Asia orientale, Nord America e Mediterraneo.
Uno dei punti fermi della strategia di internazionalizzazione della Regione passa per l’aggregazione delle imprese: tutti gli strumenti finanziari messi in campo (come ad esempio il bando per la partecipazione ad Expo) premiano le aziende che si aggregano, sulla base della convinzione che il tessuto delle PMI possa affrontare i nuovi mercati solo superando la propria frammentazione e sviluppando logiche di rete e di progetto.
Gli investimenti riguarderanno anche la formazione aziendale e nella preparazione di giovani manager da inserire nelle aziende stesse. «Tutto questo – spiega l’assessore Piras – in raccordo con quanto viene programmato sul territorio ed in stretta sinergia con le iniziative che, a livello nazionale, vengono portate avanti dal Governo e dall’ICE, in un coordinamento complessivo che vede anche la partecipazione di Simest e Sace (due società partecipate della Cassa Depositi e Prestiti che forniscono sostegno alle imprese nel processo di internazionalizzazione) evitando di disperdere le risorse ma anzi concentrandole e migliorandone l’efficacia».
Maria Grazia Piras A copia

L’assessorato della Pubblica istruzione ha stanziato 6,2 milioni di euro per il progetto di formazione Master Teacher. L’obiettivo è creare una scuola sempre più multimediale e connessa con il mondo esterno. Aumentare la diffusione, l’uso e l’accesso delle tecnologie dell’informazione nel sistema scolastico. Con il progetto di formazione Master Teacher (fondi Por Fse 2007/2013) verranno completate le attività già avviate. L’iniziativa si articola in due fasi.
«La finalità – ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino – è quella di formare insegnati all’uso corretto delle lavagne multimediali LIM, strumenti utili per l’elaborazione di contenuti didattici digitali e la conduzione delle attività in aula con tablet e supporti affini, per potenziare le capacità comunicative attraverso l’introduzione di nuovi linguaggi da sperimentare nella pratica organizzativa ed educativa degli studenti. È un primo tassello di un’idea più ampia del ruolo delle nuove tecnologie come competenza trasversale dei ragazzi che dovrà comprendere anche azioni innovative sulla programmazione informatica e deve essere volto alla massima collaborazione e valorizzazione delle esperienze già sviluppate nelle scuole.»
Le attività di animazione che i Master Teacher svolgeranno nella propria scuola, o rete di scuole, sono articolate in maniera tale da rispondere alle diverse esigenze organizzative del processo di formazione. E ancora, dovranno favorire la condivisione, lo scambio e i processi di sviluppo professionale sia a livello inter-istituzionale che a livello professionale.
Claudia Firino 5 copia

Da lunedì 16 febbraio potranno essere presentate le domande dell’avviso pubblicato dal Centro regionale di programmazione per l’accesso al fondo regionale di finanza esclusiva finanziato nell’ambito del Po Fse Sardegna 2007-2013, Asse I “Adattabilità”, Obiettivo specifico c) “Sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità”.
Le risorse destinate all’attuazione degli interventi ammontano a 5 milioni di euro.
Il fondo, costituito dall’assessorato regionale del Lavoro in collaborazione con il Centro regionale di programmazione, interviene al fine di superare le problematiche costituite dalla difficoltà per i beneficiari dei contributi comunitari di poter accedere alle garanzie fideiussorie richieste dall’amministrazione per l’erogazione di anticipi, e, più in generale, dall’impossibilità per il tradizionale mercato del credito e delle garanzie di supportare soggetti svantaggiati, con difficoltà di accesso al credito ed a rischio di esclusione finanziaria.
Potranno presentare domanda di accesso al fondo come soggetti garanti le banche iscritte all’albo e le imprese di assicurazione con sede legale in Italia e iscritte nell’elenco delle imprese autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni presso l’Ivaas. Inoltre, potranno beneficiare del fondo le imprese di nuova costituzione, che non abbiano già ottenuto l’anticipazione e siano state selezionate nell’ambito dei seguenti avvisi promossi dall’assessorato regionale del Lavoro:
– europeando concorso di idee;
– promuovidea;
– impresa donna;
– prima progetti d’impresa per i mestieri e l’ambiente.
Le domande potranno essere presentate fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
La domanda cartacea, sottoscritta dal titolare o legale rappresentante e completa della documentazione obbligatoria dovrà pervenire esclusivamente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, posta celere o corriere al seguente indirizzo:
Fondo regionale di finanza inclusiva
c/o Sfirs S.p.A.
Via Santa Margherita, 4 09124 Cagliari
ovvero per posta certificata con firma digitale all’indirizzo di posta elettronica certificata: SFIRS@legamail.it .
Eventuali richieste di chiarimenti ed informazioni dovranno essere inoltrate esclusivamente alla Sfirs alla casella di posta elettronica dedicata:sportelloimpresa@sfirs.it .

WE Women for Expo e Padiglione Italia hanno annunciato oggi le vincitrici del concorso “WE – Progetti delle donne”, lanciato lo scorso luglio con l’obiettivo di valorizzare il talento e la capacità progettuale dell’universo femminile nell’ambito di Expo Milano 2015.

Il ruolo che le donne da sempre rivestono nella società le rende tra le protagoniste indiscusse dell’Esposizione Universale che si terrà da maggio a ottobre 2015.

Nell’ambito del concorso, attivato sulla piattaforma digitale ideaTRE60 messa a disposizione da Fondazione Italiana Accenture, sono stati presentati circa 100 progetti di start up volte a promuovere il meglio del nostro Paese, attraverso la capacità imprenditoriale delle donne. Tra tutti i progetti in gara ne sono stati selezionati tre, che per legame con il territorio e con i temi di Expo 2015, per sostenibilità economica e ambientale e per originalità, si sono aggiudicati i premi del valore rispettivamente di 40mila, 30mila e 10mila Euro messi a disposizione da Fondazione Milano per EXPO, Fondazione Giuseppina Mai e Accenture.

La giuria, composta da 15 membri e presieduta da Diana Bracco, presidente di Expo 2015 S.p.A. e Commissario Generale di Sezione di Padiglione Italia, ha identificato come vincitori del concorso i seguenti progetti:

OrtiAlti” di Elena Carmagnani, 46 anni, architetto. Il progetto nato dall’iniziativa Oursecretgarden, realizzata nel 2010 dallo STUDIO999 di Torino sul tetto dei propri uffici, in accordo con gli abitanti dello stabile, ha l’obiettivo di stimolare la creazione di orti di comunità sui tetti degli edifici generando immediati benefici ambientali e coesione sociale.

“Alto Piemonte. Al-Top!” di Marina Olwen Fogarty, piemontese di 29 anni laureata in filosofia che nel 2012 ha avviato un’azienda viticola nella regione con lo scopo di produrre vino DOP in modo sostenibile e di creare un polo culturale dedicato alle eccellenze dell’Alto Piemonte. L’obiettivo: far conoscere a livello internazionale un prodotto d’eccellenza, sinonimo del made in Italy, valorizzando il proprio territorio.

“FindMyLost” di Elena Bellacicca, 32enne di La Spezia, laureata in Economia Aziendale, è il progetto vincitore del “Premio Vivaio” dedicato alle under 35.  Un’App in grado di mettere in contatto chi smarrisce un oggetto con chi lo ritrova. Obiettivo: incrementare il tasso di restituzione di oggetti smarriti e ridurre i costi di gestione pubblica degli uffici Lost&Found, attraverso la creazione di un mercato digitale. Un’applicazione gratuita, pensata appositamente per il grande flusso di turisti che transiterà per Expo 2015.

Al concorso hanno preso parte 134 partecipanti che hanno proposto 99 progetti inviati da tutta Italia, di cui il 37% dedicati al tema “food” e agricoltura, il 14% dedicati al turismo e il 10% all’ambiente, ma anche all’inclusione sociale (7%) e all’artigianato (5%), alla cultura (5%) e al welfare aziendale (3%).

Nel corso della mattinata, inoltre, sono state premiate anche le 58 realtà che hanno aderito al concorso “WE – Progetti per le donne“con l’obiettivo di identificare iniziative capaci di creare valore e cambiamento positivo nella vita delle donne, sia in Italia che all’estero.

Per tutti questi progetti Padiglione Italia mette a disposizione opportunità di visibilità attraverso i propri canali di comunicazione ufficiali: alcune iniziative avranno uno spazio espositivo all’interno del Padiglione per un’intera settimana, altre potranno presentare il proprio progetto nel corso di uno degli eventi di Expo 2015 organizzati da Padiglione Italia e altri ancora saranno raccontati sul sito internet. http://www.padiglioneitaliaexpo2015.com/it

«Le giovani che premiamo oggi, con la loro creatività, originalità e concretezza mettono in evidenza che le donne possono essere uno straordinario motore di cambiamento, qui da noi come in ogni parte del mondo – ha affermato Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa e Commissario Generale per il Padiglione Italia -. Naturalmente questi due concorsi non esauriscono l’impegno di Padiglione Italia. Il nostro concept prevede infatti che la Donna sia uno degli assi portanti di tutta la nostra proposta artistica e creativa, permeando l’intero spazio espositivo. Stiamo, tra l’altro, lavorando anche a un ricco programma di eventi con le donne protagoniste: eventi di vario tipo, realizzati in collaborazione con enti e organizzazioni nazionali e internazionali.»

In occasione della Giornata di mobilitazione regionale di Sinistra Ecologia Libertà contro il Gioco d’azzardo, il circolo “Zorba il Gatto” di Sinistra Ecologia Libertà ha organizzato per sabato 14 febbraio, alle ore 16,00 nella sede di via Dalmazia 40, a Carbonia, un incontro-dibattito sulle ludopatie. L’incontro vedrà la partecipazione di Nanni Cerina, presidente dell’Assi.Gap Onlus, associazione che da diverso tempo si propone di porre un freno al gioco d’azzardo con interventi di prevenzione nelle scuole e incontri con la popolazione.

Oltre a ciò, si parlerà degli strumenti che le amministrazioni locali hanno per contrastare questo fenomeno. Carbonia è da due anni, grazie ad una mozione presentata da Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio comunale, uno dei pochi comuni “virtuosi” della Sardegna. Carbonia, dunque, è una città provvista di un regolamento per il gioco d’azzardo, che prevede il divieto di installazione di sale giochi in prossimità di luoghi sensibili in tutto il centro matrice e che vieta l’installazione di apparecchi da gioco nei locali di proprietà del Comune.

Antonio Onnis 6 copia

Si è svolto ieri un incontro ufficiale tra il nuovo commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, e la commissione Sanità del comune di Carbonia, sul tema del piano di riorganizzazione dell’offerta sanitaria nel territorio del Sulcis Iglesiente.

Nel corso dell’incontro, è stata illustrata la bozza del progetto di revisione organizzativa dell’Azienda, non solo del settore ospedaliero ma anche delle cure primarie e della prevenzione, in relazione a quanto previsto dalla legge 23 del 2014 e dalla delibera di Giunta regionale n° 1 del 2014 che assegna gli obiettivi ai commissari straordinari.

«Al fine di fugare tutti i dubbi su ipotetici scenari di smantellamento della sanità del territorio e inutili allarmismi di tipo campanilistico – si legge in una nota congiunta commissione Sanità – commissario straordinario – è stato precisato che il piano di riorganizzazione complessiva dell’Azienda sanitaria prevede la realizzazione e il miglioramento complessivo della qualità offerta in tutti i servizi degli stabilimenti dell’ospedale unico di Carbonia e Iglesias. Tale valorizzazione avverrà attraverso la creazione di centri di riferimento e di eccellenza per patologie ed aree di intervento, in linea con gli standards richiesti dalla normativa regionale e nazionale (Punto nascita, Polo pediatrico, Chirurgia specialistica del colon e della mammella, Case della salute, Riabilitazione, ecc.).»

E’ stato anche ribadito l’impegno della Direzione per la risoluzione dell’annoso problema delle “fasce” del personale del comparto.

«La riunione – si legge ancora nella nota congiunta – rappresenta un altro tassello che si articola nel percorso di condivisione e collaborazione avviato nelle ultime settimane con tutti i portatori di interessi della Sanità del territorio.»

La commissione Sanità del comune di Carbonia ha espresso viva soddisfazione per le linee di indirizzo del piano di riordino, condividendo in larga misura il metodo e i contenuti del progetto. Ha dichiarato inoltre il proprio impegno a collaborare con la Direzione per il miglioramento complessivo del sistema sanitario del territorio.

Raffaele Paci 7

La Regione paga un terzo dei residui passivi accumulati negli ultimi anni stanziando immediatamente 500 milioni di euro, cioè i 300 dell’anticipo sulla vertenza entrate incassati il 16 gennaio e 200 degli altri 300 fuori contenzioso arrivati da Roma la scorsa settimana. L’obiettivo è riuscire a estinguere entro il 2015 l’intero debito provocato dalle promesse di pagamento mai onorate a causa dei vincoli del Patto di Stabilità: si tratta di circa un miliardo e mezzo di euro.

«In questi anni, a causa del Patto di stabilità, si sono accumulate moltissime promesse di pagamento mai soddisfatte che hanno provocato enormi disagi a Comuni e Province ma anche alle imprese e al mondo dell’Associazionismo – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Da quest’anno non accadrà più, grazie all’accordo di luglio che ha cancellato quegli assurdi vincoli per la Sardegna. Potendo spendere tutto quello che incassiamo, riusciremo così a chiudere tutti i debiti pregressi e soprattutto non aprirne nuovi: non più promesse di pagamento, dunque, non più cifre stanziate e non spendibili ma solo certezze·»

I 500 milioni di euro per il pagamento dei residui sono immediatamente disponibili e, in base alle indicazioni arrivate dai diversi assessorati discusse poi dalla Giunta, sono stati suddivisi tra le principali priorità.

Agli Enti locali vanno 80 milioni di euro, destinati al Fondo Unico: «Un’altra importante sferzata all’economia locale dopo i 70 milioni del bando a sportello, con cantieri già aperti e lavori che a settembre saranno consegnati – ricorda il vicepresidente della Regione – e un altro segnale della grande attenzione che questa Giunta ha nei confronti degli enti locali». Non solo: a quegli 80 vanno aggiunti altri 60 milioni destinati ai Lavori pubblici per le opere delegate ai Comuni.

Alla Sanità vanno 55 milioni più 70 per le politiche sociali, cifra destinata ai malati non autosufficienti, ai disabili gravi, alle famiglie in stato di povertà «insomma a tutta quella parte della società verso cui questa Giunta ha grande attenzione, garantendo assistenza a chi davvero ne ha bisogno», dice l’assessore del Bilancio. Saranno poi erogati 30 milioni per Pubblica Istruzione e Università, 20 per Beni culturali, spettacolo e sport, 35 all’Agricoltura e in questo modo si potranno pagare prima di tutto gli indennizzi per i danni provocati dall’epidemia della Lingua blu.
I debiti con l’Arst saranno di fatto cancellati grazie ai 43 milioni destinati ai Trasporti, e poi ci sono 34 milioni per l’Ambiente,15 al Turismo, 20 all’Industria e 10 al Lavoro (dalla formazione alla cooperazione fino alla sicurezza sociale). Il resto andrà a coprire altri pagamenti.

«Nel giro di un mese siamo riusciti a mettere sul piatto 500 milioni per pagare i residui passivi. Ovviamente stiamo continuando a lavorare prima di tutto per chiudere la Vertenza Entrate e recuperare così la parte restante dell’importo che lo Stato ancora ci deve – conclude l’assessore Paci -. Vogliamo chiudere la partita dei debiti entro quest’anno, in modo da ripartire nel 2016 con la certezza di non dover più pensare al passato ma di poterci concentrare solo sulle cose da realizzare nel presente e per il futuro della Sardegna.»