23 November, 2024
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Stefano Mameli 2

Ogni sardo paga, in media, ben 6.358 euro di tasse l’anno. I contribuenti isolani si attestano al 15esimo posto in tutta Italia; primi i lombardi con oltre 11mila euro, ultimi i siciliani con poco più di 5.500 euro con una media nazionale di 8.824 euro. L’80,7% di quanto versato finisce nelle tasche dello Stato, il 10,2% va alle Regioni e solo il 9% a Comuni e Province.

I dati sono stati diffusi dal centro studi della CGIA di Mestre che ha elaborato i dati del Ministero dello Sviluppo Economico e Istat del 2012 (ultimo anno disponibile).

«Nonostante siamo quasi 2.500 euro sotto la media nazionale – afferma Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – ciò non significa essere fortunati. La quota di contributi è sempre maggiore rispetto alla situazione economica generale e dei servizi.»

Nella ricerca effettuata dalla CGIA ha preso in esame tutti i lavoratori dipendenti, gli autonomi, le imprese e i pensionati, contemplando  ben 22 tributi: sono stati infatti inseriti 8 tributi nazionali (dall’Irpef fino alle imposte ipotecarie), 6 tributi regionali (dall’IRAP alla tassa per il diritto di studio universitario), 3 tributi provinciali (dall’RC auto al tributo per la tutela dell’ambiente) e ben 5 tributi comunali (dalla famigerata IMU fino alla Tari).

«Una cosa è parlare di tassazione dove il reddito medio è di circa 40mila euro, come nella provincia di Bolzano – aggiunge Mameli – un’altra è parlare di zone che sopravvivono con 12mila euro, come accade nel Medio Campidano. E ovviamente è diverso parlare di territori che hanno ogni tipo di servizio contro chi non ha, per esempio, strade, treni, sviluppo e occupazione.»

«Nei prossimi anni – auspica il segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – che a brevissimo anche la nostra Isola possa contribuire come la Lombardia e il Lazio: vorrà dire avere imprese sane e competitive, disoccupazione ai minimi e un PIL florido.»

«Ricordiamo che questi dati si riferiscono alle dichiarazioni 2012 – conclude Stefano Mameli – e che per il 2015 e 2016 la tassazione non promette nulla di buono: quest’anno la pressione fiscale dovrebbe attestarsi al 43,2% mentre per il prossimo si potrebbe toccare il 43,7%.»

La Compagnia di crociere, leader nel settore a livello internazionale, sceglie di farsi portavoce nel mondo dei valori di EXPO, il cui logo comparirà sulla fiancata di MSC Fantasia, una delle ammiraglie di casa MSC, che navigherà nel Mediterraneo per tutto il 2015.

Con una crescita dell’800% dal 2004 al 2014, MSC Crociere è oggi la compagnia leader nel Mediterraneo, in Brasile e in Africa del Sud. MSC Crociere naviga tutto l’anno nel Mar Mediterraneo ed ha una vasta offerta di itinerari stagionali in Nord Europa, nell’Oceano Atlantico, nelle Antille francesi, in Sud America, in Africa del Sud, negli Emirati Arabi Uniti e in Oman.

MSC Crociere ha uffici in 45 Paesi e 16.300 dipendenti in tutto il mondo e nel 2014 le 12 navi ultramoderne che compongono la flotta hanno trasportato quasi 1,7 milioni di viaggiatori.

In qualità di Official Cruise Carrier MSC Crociere sarà Rivenditore Autorizzato Expo per offrire ai passeggeri la possibilità di acquistare i biglietti della manifestazione direttamente a bordo delle navi e, per chi lo desidera, partecipare all’evento scegliendo le escursioni dedicate nelle tappe di Genova e La Spezia. Da maggio a ottobre, infatti, la Compagnia prevede di movimentare solo in questi due porti quasi 600.000 croceristi.

La collaborazione tra MSC Crociere ed Expo prevede diverse iniziative commerciali trasversali a tutti i canali di comunicazione, on e offline, attività multimediali e quelle più tradizionali, sia a terra che a bordo. Il via libera alla partnership si avrà con la BIT 2015 nel corso della quale MSC Crociere sarà ospite dello stand Expo con attività dedicate all’arte dell’accoglienza e dell’intrattenimento.

«Siamo orgogliosi di scendere in campo al fianco di Expo Milano 2015 e di poter partecipare a questo attesissimo evento in qualità di Official Cruise Carrier. Il tema presentato da Expo Milano 2015 è molto caro alla nostra Compagnia perché il cibo non è solo nutrimento ma rimanda a tanti aspetti della vita sociale e culturale del Vivere Mediterraneo di cui MSC è ambasciatore – ha dichiarato Gianni Onorato, CEO di MSC Crociere -. E’ quasi naturale la nostra predisposizione nell’unire a destinazioni da sogno anche un’offerta enogastronomica di spessore nel buon nome della qualità e della varietà a completa soddisfazione di tutte le esigenze espresse da una clientela internazionale. MSC Crociere ha anche ideato progetti per il diritto dell’alimentazione e della nutrizione. Ad esempio dal 2009 insieme all’UNICEF ha dato vita al progetto ‘Get on board for children’ finalizzato a combattere la fame e la malnutrizione dei bambini nei Paesi in via di sviluppo e in situazioni di emergenza. Dall’inizio della partnership i viaggiatori di MSC Crociere hanno donato più di 3 milioni di euro all’UNICEF.»

Siamo felici che l’Esposizione Universale si arricchisca della presenza di un nuovo partner di livello internazionale, ma assolutamente italiano – ha spiegato Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. -. MSC Crociere è un esempio di come il Made in Italy possa avere successo in tutto il mondo ed è proprio questo uno degli obiettivi che ci proponiamo con Expo Milano 2015: valorizzare le eccellenze e le competenze del nostro Paese, farle conoscere ed apprezzare a milioni di visitatori che arriveranno da ogni parte del mondo. La compagnia di crociere con i suoi viaggi regala sogni e vacanze indimenticabili ai suoi clienti, con una particolare attenzione alla proposta enogastronomica, patrimonio storico del bel Paese. Ebbene, allo stesso modo Expo Milano 2015 ha l’obiettivo di offrire un’esperienza unica, da ricordare per tutta la vita per la varietà e ricchezza di contenuti, iniziative, proposte scientifiche e tecnologiche che animeranno i sei mesi espositivi. Ecco perché siamo convinti che il binomio tra Expo Milano 2015 e MSC Crociere sarà vincente.»

Per tutta la durata dell’esposizione universale, MSC Crociere sarà presente con uno spazio espositivo multimediale, focalizzato sulle rivoluzionarie “Navi del Futuro” che saranno pronte a partire dal 2017.

Il consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma ha presentato la scorsa settimana un’interrogazione all’assessore regionale della Sanità per sollecitare l’immediato ripristino del servizio di epatologia presso il poliambulatorio di Macomer.

«Appreso che il servizio risulta chiuso dall’ottobre 2013, seppure con qualche momentanea e poco duratura riattivazione nel febbraio 2014, e considerato che in assenza di esso il trattamento di tali malattie avviene esclusivamente in sede ospedaliera perché esse necessitano di un approccio specialistico multidisciplinare – si legge nell’interrogazione – si chiede se l’assessore regionale della Sanità intenda intervenire affinché nella pianificazione strategica della Azienda sanitaria nuorese venga considerato urgente e prioritario il ripristino di tale essenziale servizio sanitario per i cittadini del Marghine.»

«Il Centro di immunologia clinica epatica e gastrointestinale è stato infatti attivato nel 2010 – ricorda Daniela Forma – proprio al fine di potenziare l’offerta dei Servizi Sanitari nel territorio e con l’obiettivo di ridurre i ricoveri impropri contribuendo al contenimento della spesa sanitaria complessiva oltre che a dare risposte concrete nel territorio ai pazienti affetti da patologie epatiche.»

«L’auspicio – conclude Daniela Forma – è che il Servizio di epatologia venga riattivato nel più breve tempo possibile.»

L’Amministrazione del comune di Carbonia, in qualità di Ente Capofila del PLUS del distretto sociosanitario di Carbonia, comunica alcuni chiarimenti forniti dall’INPS sul bando “Home Care Premium 2014“.

Gli utenti interessati a presentare domanda per il progetto “Home Care Premium 2014“, nel caso non riuscissero a reperire l’Isee sociosanitario, potranno presentare una certificazione Isee di tipo ordinario; le domande così presentate saranno comunque accolte.

Rimangono comunque invariati i requisiti indicati nell’avviso già pubblicato, relativamente ai “Soggetti dell’Avviso”, ai “Beneficiari”, alla valutazione della condizione di non autosufficienza e alle verifiche medico legali, alla sussistenza o permanenza delle condizioni psicofisiche che concorrono a determinare in favore di ciascun beneficiario il ricorso alle prestazioni previste dal progetto.

Si ricorda che sarà possibile presentare le domande sino alle ore 12.00 di venerdì 27 febbraio 2015. Anche i beneficiari del precedente bando “Home Care Premium” 2012 dovranno presentare domanda.

Lo sportello “Home Care Premium”, che si trova a Carbonia in via XVIII Dicembre, presso la sede dei Servizi sociali del comune di Carbonia, è attivo per fornire tutte le informazioni e l’assistenza necessarie, si ricordano gli orari di apertura:

Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00, martedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30.

Contatti: Telefono: 3274247763. E-mail: homecarepluscarbonia@libero.it .

Traghetto.Massimo Deiana 5 copia

La Quarta commissione del Consiglio regionale, presieduta da Antonio Solinas (Pd), ha sentito questa mattina in audizione l’assessore  ai Trasporti Massimo Deiana sulla vicenda Saremar e sul Dl 150 “Sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale”.

L’assessore ha illustrato ai commissari la drammatica situazione in cui si trova la compagnia di navigazione che nelle scorse settimane è stata ammessa al concordato preventivo dai giudici del Tribunale di Cagliari. In attesa della nomina dei commissari liquidatori, la Regione sta lavorando a un nuovo contratto di servizio da 14 milioni di euro per garantire i collegamenti verso le isole di Carloforte e La Maddalena a partire dal 1° gennaio 2016.

«Entro l’anno sarà espletata la gara – ha detto Deiana – potranno partecipare tutti i vettori comunitari. Obiettivo della Regione è assicurare l’efficienza dei servizi e mantenere i livelli occupazionali.»

Al bando di gara non potrà partecipare Saremar, anche se riuscirà ad evitare il fallimento. La società, infatti, è stata condannata dalla Commissione europea a restituire gli 11,8 milioni di euro ottenuti dalla Regione Sardegna nel 2012 per la costituzione della Flotta Sarda (aiuti di Stato e violazione del principio della libera concorrenza) e sarà cancellata dal registro delle imprese. Impraticabile anche l’ipotesi di costituire una società mista pubblico-privato per concorrere al bando.

«La Regione dovrebbe impegnarsi a trovare un partner nel mercato internazionale – ha spiegato l’assessore – senza nessuna certezza sull’aggiudicazione della gara.»

L’idea della Giunta è invece quella di inserire una premialità nel bando di gara per chi decidesse di assorbire il personale di Saremar, circa 180 lavoratori tra marittimi e amministrativi.

«E’ l’unica strada percorribile per salvare i posti di lavoro – ha spiegato Deiana – per la compagnia che vincerà la gara non sussiste infatti nessun obbligo di assunzione del personale ex Saremar.»

Nel corso dell’audizione, l’assessore ha inoltre illustrato alla Commissione i contenuti del disegno di legge n. 150 “Sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale”.

«E’ una norma che va a coprire un vuoto legislativo – ha detto Deiana – la legge n.21 del 2005 sul Trasporto pubblico locale non dice nulla sulle sanzioni da applicare in caso di evasione tariffaria. Oggi chi non paga il biglietto in autobus o in treno non può essere sanzionato. L’evasione in Sardegna tocca punte del 12%.»

Il testo del provvedimento, di soli 6 articoli, prevede per i trasgressori sanzioni pecuniarie da un minimo di quaranta a un massimo di centocinquanta volte la tariffa regionale in caso di mancato pagamento di un biglietto ordinario. Per la contraffazione o l’alterazione del titolo di viaggio si arriva a pagare fino a quattrocento volte il prezzo del biglietto. Più lievi, infine le multe in caso di mancata convalida del biglietto o smarrimento dell’abbonamento.

«Il disegno di legge – ha concluso l’assessore Deiana – fa riferimento alle norme nazionali e a quelle delle altre regioni che hanno già legiferato in materia. Particolare attenzione sarà riservata alla formazione del personale.»

Ospedale Microcitemico copia

La commissione Sanità del Consiglio regionale ha espresso forti preoccupazioni sulla situazione in cui versa la Sanità sarda, nel corso dell’audizione dell’assessore regionale Luigi Arru. Sono disponibili 2 miliardi 899 milioni di euro, ma per coprire tutte le esigenze ne mancano circa 90.

«Siamo molto preoccupati per la situazione – ha affermato il socialista Raimondo Perra (Sardegna Vera), presidente della Sesta commissione -: mancano sicuramente 40 milioni per il sociale che devono assolutamente essere trovati tra le pieghe del bilancio. Non è pensabile che manchi la copertura per il progetto “Ritornare a casa”, per gli invalidi gravissimi, per i malati di Sla, stiamo parlando di persone che soffrono.»

I commissari di maggioranza e opposizione hanno chiesto maggiori chiarimenti all’assessore su come voglia ripartire le risorse e sulla base di quali criteri. Da entrambi gli schieramenti è emersa la necessità di convocare i commissari delle Aziende per capire quale situazione hanno trovato e in che modo stanno operando. L’assessore ha spiegato che i 2 miliardi 899 milioni di euro per le spese del servizio sanitario regionale del 2014 sono stati suddivisi in tre macro livelli: assistenza collettiva (5,3%), assistenza distrettuale (50%) e assistenza ospedaliera (44,7%). L’esponente della Giunta ha illustrato la delibera 53/20 “Criteri per il riparto delle risorse destinate al finanziamento indistinto del Servizio Sanitario Regionale tra le Aziende Sanitarie. Approvazione preliminare”, su cui la Commissione dovrà formulare il proprio parere. L’assessore ha spiegato che «solo per il 2014 i criteri di riparto si applicheranno su base annuale», come previsto dall’articolo 11 della legge 23 del 2014, in quanto «si tratta di un anno di transizione tra il vecchio sistema e la riforma delle Aziende sanitarie ospedaliere e la riforma delle Aziende sanitarie e ospedaliere».

In base ai dati forniti alla Terza commissione le attribuzioni di ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera (FSR 2014-DGR 53/20) sono le seguenti: Asl di Sassari 486.542.633,44 euro, Asl di Olbia 210.304.567,63 euro, Asl di Nuoro 258.925.193,25 euro, Asl Lanusei 89.358.011,68 euro, Asl Oristano 257.511.383,70 euro, Asl Sanluri 142.025.170,21 euro, Asl Carbonia 193.483.183,70 euro, Asl Cagliari 856.353.036,87 euro, Azienda ospedaliera Brotzu 154.957.256,37 euro, AUO Sassari 115.907.626,67 euro, AUO Cagliari 133.846.442,83 euro. Per il 2015 la previsione è di 2 miliardi 818 milioni di euro senza tenere conto dei costi storici. Quindi un’ulteriore diminuzione della spesa garantita, secondo l’esponente della Giunta, dall’importante lavoro che verrà fatto sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, dalla centrale unica di acquisto e dalla razionalizzazione dei servizi previsti nella legge 23/2014 appena approvata.

L’assessore Arru ha però affermato di aver ricevuto notizie poco confortanti sui conti delle Aziende e che, se fossero confermate, gli ex direttori generali, che hanno disatteso la direttiva di marzo scorso che imponeva loro di non andare oltre l’ordinaria amministrazione, dovranno rispondere del loro operato davanti alla Corte dei Conti.

La Commissione ha deciso di approfondire meglio la delibera prima di esprimere il parere. La seduta è stata aggiornata.

Abbanoa ha espresso parere negativo sulla possibilità che i 28 Comuni gestiscano il servizio idrico, nel corso di un’audizione nella Quarta commissione, presieduta da Antonio Solinas (Pd). Le motivazioni, secondo l’amministratore unico, Alessandro Ramazzotti, e il direttore generale Sandro Murtas, sono da ricercare nelle disposizioni di legge, nella tendenza del legislatore ad andare verso la possibilità di sollevare i Comuni dalle quote azionarie della società partecipate con l’inserimento di azionisti privati, e infine nella convinzione che questi Comuni non siano in grado di sostenere i costi. I vertici della spa hanno comunque sottolineato di avere espresso un parere ma che sarà compito del nuovo Cda dell’Ente di governo dell’Ambito in Sardegna, istituito con legge approvata dal Consiglio regionale il 2 febbraio scorso, dirimere la questione controversa.

Per quanto attiene alle tariffe, Murtas ha spiegato che il problema è legato al fatto che la Sardegna non ha quasi niente acqua potabile e quindi potabilizza oltre l’80%, con i relativi costi, contro il 7% del Trentino Alto Adige. Oltre a questo il problema è legato alle strumentazioni che richiederebbero importanti investimenti. Se questo avvenisse certamente si potrebbe ridurre la tariffa. Ci sono impianti obsoleti che costano anche tre volte tanto gli impianti di altre province.

Il presidente della Commissione, Solinas, ha chiesto se fosse possibile distribuire sul lungo periodo i conguagli di 150 euro, vista la già grave situazione in cui versano le famiglie sarde. I vertici dell’azienda si sono resi disponibili a farlo se potrà essere utilizzata anche da Abbanoa la “cassa conguagli” come avviene per il settore elettrico.

La Commissione ha preso in carico la proposta di legge popolare sulla gestione autonoma del sistema integrato idrico dei Comuni interessati che già ne esercitano la gestione. Il testo è stato sottoscritto  dai sindaci di Domusnovas, Fluminimaggiore, Paulilatino, Nuxis, Olzai, Bonarcado, Burgos, Anela, Bottida, Bultei, Esporlatu, Sinnai, Teulada, Modolo e Santulussurgiu.

«La Commissione sta proseguendo il lavoro iniziato con l’audizione dei sindaci – ha affermato il presidente della Commissione Solinas – come da accordi, e sta sentendo tutti gli attori della gestione del sistema idrico integrato. Appena il percorso sarà concluso, la Commissione si esprimerà con un proprio parere.»

Domani mattina, alle 11.00, la commissione Lavoro presieduta da Gavino Manca, sentirà in audizione i rappresentanti del Corecom  sulle attività per l’anno 2015. All’ordine del giorno anche l’esame del piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/2016 e il parere 39 che prevede la modifica dello statuto e la nomina del consiglio di amministrazione di Sardegna Film Commission.

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Le domande per le richieste di ammortizzatori sociali in deroga saranno valide anche attraverso il solo invio al portale di Sardegna Lavoro: www.sardegnalavoro.it. Lo fa sapere l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, dopo aver appreso di una temporanea difficoltà di accesso al sistema informatico dell’INPS.
Le istanze di cassa integrazione guadagni e di mobilità in deroga si riferiscono all’anno 2015. Le norme prevedono la presentazione contestuale all’INPS ed alla Regione. Da ieri, in attesa del ripristino del sito INPS, basterà l’invio delle richieste a www.sardegnalavoro.it.

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L’incremento del mutuo per le infrastrutture e gli interventi sull’edilizia scolastica fino ai 45 milioni in più per settori considerati strategici, sono le principali modifiche alla manovra finanziaria per il 2015 approvata alla Commissione Bilancio del Consiglio regionale.
«La manovra è stata migliorata in alcune parti grazie ai suggerimenti che abbiamo accolto dalle audizioni e dal dibattito – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci -. Ha però mantenuto intatta la filosofia che ne è alla base, la programmazione integrata dei fondi prima di tutto e un’impostazione fortemente keynesiana, l’intervento pubblico per aiutare il privato a ripartire, come dimostra il mutuo innalzato di altri 100 milioni. Ringrazio i consiglieri per l’intenso lavoro di questi giorni, maggioranza e opposizione che hanno dimostrato grande senso di responsabilità e contribuito al dibattito in modo proficuo. Ora – aggiunge il vicepresidente della Regione – mi auguro che in Consiglio il percorso sia altrettanto rapido: è necessario che la manovra diventi operativa al più presto per rimettere in moto l’economia e garantire le condizioni per creare al più presto nuova occupazione in Sardegna.» 
Come già ipotizzato dalla Giunta, il mutuo per le infrastrutture previsto dalla manovra viene portato da 600 a 700 milioni di euro: grazie a questo incremento, il parlamentino ha potuto introdurre il fondo di rotazione da 40 milioni per le opere pubbliche comunali, gli interventi infrastrutturali per le aree di crisi delle province di Sassari, Nuoro e Ogliastra per 22 milioni, gli interventi da 15 milioni sull’edilizia scolastica e la copertura dell’acquisto di nuovi mezzi per il trasporto pubblico, il che ha permesso di liberare 23 milioni di euro dai fondi regionali.
«Grande attenzione ai Comuni e alle Province dunque, a quelle aree di crisi che hanno bisogno di una spinta in più per difendersi dalla crisi che le sta aggredendo grazie a un fondo di rotazione che permetterà di aprire ancora cantieri dopo i centinaia aperti con i 70 milioni del Bando a sportello», sottolinea Paci.
La Commissione ha dato il via libera a un centinaio di emendamenti che prevedono incrementi di spesa nei settori che la Giunta Pigliaru considera strategici all’interno del suo programma di governo per un totale di 45 milioni e 300mila euro. Vengono stanziati 13 milioni in più per Spettacolo, Cultura e Sport ovvero per biblioteche, cinema, spettacolo, associazioni sportive; 9 milioni in più vanno a Istruzione e Università (Ersu, Erasmus, Ricerca, Diritto allo studio); il settore Lavoro incasserà 5 milioni in più da destinare a lavoratori socialmente utili e cantieri mentre 8,2 in più ne avrà a disposizione l’Agricoltura per Consorzi di bonifica, comparto ippico, APA, Agris; 3 milioni e mezzo in più sono destinati alle Attività produttive (Expo, artigianato, turismo, aree crisi), 3 al Sociale (associazioni disabili, centri antiviolenza, volontariato), 3,5 a Enti locali e Associazionismo (dal Cal alle Province).
«Con un ulteriore sforzo abbiamo stanziato ancora fondi per quei settori che questa Giunta considera determinanti – spiega l’assessore Paci -. L’istruzione prima di tutto, in ogni sua componente dall’edilizia scolastica fino alla formazione universitaria compreso il diritto all’alloggio e le borse di studio, il comparto agricolo che può segnare la svolta per l’economia della Sardegna, il Sociale verso cui questo esecutivo non ha mai allentato l’attenzione – primo settore a cui la Giunta ha iniziato a pagare i residui passivi, 70 milioni – garantendo l’assistenza economica a chi ne ha bisogno e diritto, il Lavoro che deve assolutamente ripartire. Con questa manovra stiamo dando risposte importanti, serie, concrete alla Sardegna», conclude l’assessore del Bilancio.
La copertura finanziaria agli incrementi di spesa approvati con gli emendamenti in Commissione Bilancio è garantita da 9,5 milioni di euro di entrate aggiuntive, 7,5 milioni di perenzioni, 5 del Fondo per i nuovi oneri legislativi e 23,3 di spostamento degli investimenti sul mutuo.