18 July, 2024
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Arrigo Miglio 1 copiaCattedrale di Bonaria 1

Il Consiglio permanente della Cei ha stabilito che «si svolgerà a Cagliari nel 2017 la prossima Settimana sociale dei cattolici italiani». Circa il tema dell’evento «l’orientamento del Consiglio è quello di privilegiare argomenti come la precarietà – occupazionale, ma anche culturale e sociale – e/o i giovani».

«È di certo un’opportunità ma anche un dono quello che la CEI ci ha fatto». Ha affermato monsignor Arrigo Miglio dopo la designazione ufficiale. «Una grande possibilità – prosegue il vescovo di Cagliari – per affrontare, con il supporto di tutta la realtà ecclesiale nazionale, le gravi problematiche legate alla mancanza di lavoro e ai problemi sociali della Sardegna. Sarà l’occasione per tutte le realtà ecclesiali di convergere nella nostra regione per conoscere le potenzialità della nostra Isola, sperando che questo appuntamento sia un forte stimolo a tutti livelli per una maggior impegno, affinché si arrivi a valorizzare le energie presenti nella nostra Regione, creando nuovo sviluppo».

La 48ª settimana sociale di Cagliari coinciderà esattamente con il 60° anniversario della precedente, svoltasi dal 22 al 29 settembre del 1957. Era la 30ª edizione. Questo il tema affrontato allora: «Aspetti umani delle trasformazioni agrarie». La prolusione introduttiva «La Chiesa e il mondo rurale» fu tenuta dal cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova. Alla guida della diocesi di Cagliari era il vescovo Paolo Botto. Mentre alla presidenza della regione Sardegna era il professor Giuseppe Brotzu.

L’ultima Settimana sociale si è svolta a Torino nel settembre del 2013 e ha avuto come presidente del comitato scientifico organizzatore proprio l’arcivescovo Arrigo Miglio, che peraltro ebbe il medesimo ruolo anche nelle Settimane di Reggio Calabria del 2010 e di Pistoia del 2007. L’edizione di Torino ha registrato oltre 1300 partecipanti (di cui circa un migliaio di laici) in rappresentanza delle diocesi italiane e di 165 tra associazioni, movimenti ed aggregazioni.

Un bando da 368mila euro per mettere insieme le imprese di Sardegna e Veneto

Le aziende sarde e venete delle costruzioni, agroalimentare, turismo e ICT potranno partecipare a un bando di 368mila euro per realizzare reti d’imprese in Sardegna e Veneto.

E’ questo quanto prevede il bando proposto dal “Progetto di Cooperazione Interregionale per l’Innovazione Sostenibile”, ideato e finanziato dalle Regioni Sardegna e Veneto, i cui partner sono Confartigianato Imprese Sardegna,  Confcooperative Sardegna e Confindustria Sardegna, e pubblicato sul sito  www.confartigianatosardegna.it,  www.cooperazioneinterregionale-sg.it,   www.confindustria.sardegna.it e www.confcooperative.sardegna.it nei quali siti potranno essere reperite tutte le informazioni e i moduli per la costituzione delle “reti”.

L’avviso prevede il finanziamento di reti, il cui ammontare non sia inferiore ai 10mila euro e non superiore ai 75mila, composte da almeno 2 piccole e medie imprese, tra loro autonome. Per crescere e aggredire la crisi, sono necessari l’innovazione, la conoscenza di nuovi materiali e le tecnologie avanzate, e per questo è necessario creare opportunità di aggregazione in filiere o reti d’impresa per conquistare nuovi mercati.

La domanda potrà essere presentata a partire dal 16 febbraio 2015 dalle ore 10.00 e la procedura sarà “a sportello”.

L’”Accordo di cooperazione interregionale per progetti di contrasto alla crisi economica” mira a favorire un allargamento del sistema degli scambi regionali, con reciproci vantaggi in termini di sostegno allo sviluppo. In tale ottica la finalità complessiva della Sovvenzione Globale è quella di innescare processi di sviluppo economico e occupazionale nei territori delle due Regioni promotrici dell’accordo di cooperazione, creando concrete opportunità per sperimentare percorsi innovativi di collaborazione, investire in innovazione e competenze, trasferire e adottare buone pratiche, al fine di:

– rafforzare la collaborazione economica tra le due Regioni, per contrastare la crisi economica ed occupazionale;

– superare il divario tra le aree geografiche;

– creare i migliori presupposti per una crescita sostenibile.

Il bando e la relativa modulistica per la presentazione delle richieste di finanziamento sono disponibili sul sito dell’Organismo Intermedio.

Piazza Sella Iglesias 1 copia

Il Carnevale iglesiente inizia sabato 7 febbraio con “4 salti con la maschera”, ballo in maschera aperto a tutti i cittadini. Tema libero e ingresso gratuito. Animazione a cura di Gigi Siddi. Ore 18.30 Centro culturale di via Cattaneo. A cura dell’associazione culturale Noa. Si prosegue domenica 8 febbraio con la Festa in maschera a San Benedetto, ex Cinema – ore 17.00 a cura dell’associazione “Uniti per San Benedetto” in collaborazione con l’Auser.

L’edizione 2015 del Carnevale iglesiente avrà il suo culmine nella Sfilata in maschera  per le vie della città in programma sabato 21 febbraio. La partenza è prevista alle 15.30 da Via Isonzo, fronte Centro Direzionale. Il festoso corteo percorrerà  Via Isonzo, Via Roma, Via XX Settembre, Via Veneto, Via Genova, Via Crocifisso, Via XX Settembre, Via Garibaldi, Via Antas, Via Valverde e si concluderà in Piazza Sella. Alle 19.00 sarà dato al Rogo Norfieddu, a cura del Gruppo Folk  “Città di Iglesias”. Seguirà il  tradizionale spettacolo di “Cabaret Magicomico” con Cossu e Zara (comici), Zamu (prestigiatore, illusionista), Francesca Murgia, Ilenia Tocco, Thomas Zasso. L’obiettivo di rilanciare, dopo anni, la sfilata in maschera per le vie della città è raggiungibile grazie all’impegno e alla dedizione del comitato organizzazione formato da A.s.d.Azzurra 2000, Milly’s Angels, D.N.A.Fitness, Free Dance e Free Body. Le prospettive sono incoraggianti: le adesioni sia di gruppi mascherati che di carri allegorici provenienti dai comuni vicini sono numerose ed entusiaste.

Si è concluso positivamente il percorso che ha condotto all’autogestione del Centro per le Politiche attive a favore dell’Anziano di Carbonia. L’associazione “Centro Anziani Carbonia Onlus”, espressione delle persone frequentanti il Centro, ha sottoscritto il contratto di servizio, a carattere sperimentale, che autorizza la gestione per un anno. Possono quindi riprendere  tutte le attività e si auspica che possano anche essere potenziate in modo da rispondere alle esigenze di socializzazione e di aggregazione di un numero ancora maggiore di cittadini. Le persone interessate possono recarsi nei locali del Centro, in via Brigata Sassari, tutti i pomeriggi, per iscriversi o ricevere informazioni.

«Con questo atto – spiega l’assessore Maria Marongiu – si raggiunge un significativo risultato in termini di coinvolgimento attivo e di maggiore responsabilizzazione dei cittadini. L’obiettivo è quello di mantenere, anzi migliorare, i servizi a disposizione degli anziani di Carbonia, in un’ottica inclusiva e di collaborazione con l’associazionismo locale. La forma sperimentale consentirà una puntuale verifica dei risultati raggiunti in termini di gestione e ricaduta degli interventi.»

Maria Marongiu 4

Il consigliere regionale Angelo Carta (PSd’Az) ha presentato un’interrogazione sui criteri d’accesso all’avviso pubblico per OSS.

L’on. Carta chiede di interrogare l’assessore regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale,

  1. per sapere perché non sono state ammesse a partecipare all’avviso pubblico per “Percorsi Formativi per il rilascio della qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS)” di cui alla determinazione n. 37820/4899/F.P. del 13/10/2014 del direttore del servizio della governance della formazione professionale, tutte le Agenzie formative accreditate ai sensi del decreto del ministero del Lavoro del 25/05/2001, n° 166 secondo gli indirizzi di cui alla deliberazione della Giunta regionale n° 7/10 del 22/02/2005;
  2. per sapere perché non sono stati confermati i requisiti delle Agenzie formative previsti nella deliberazione della Giunta regionale 47/43 del 14/11/2013;
  3. per sapere perché con la deliberazione della Giunta regionale n° 38/24 nell’individuare i requisiti delle Agenzia Formative:
  4. a) sono stati ridotti gli interventi dei quali siano state affidatarie da quattro a tre;
  5. b) sia stato espressamente previsto che detti interventi fossero con finanziamento pubblico;
  6. c) i destinatari dovevano essere persone prive di esperienza pregressa;
  7. d) è stato indicato il numero tra parentesi (1.000) e cosa significa;
  8. e) si è deciso di consentire la forma singola o associata e quale vantaggi ne derivano da questa indicazione;
  9. f) è stata cancellata la previsione che i corsi si fossero tenuti nel territorio della Sardegna.
  10. Angelo Carta 1 copia

Durissima presa di posizione del capogruppo e del segretario regionale di Sinistra Sarda, Fabrizio Anedda e Giovannino Deriu, sulle vicende politiche che animano il dibattito nel centrosinistra che governa la Regione.

«Le cronache politiche isolane descrivono un teatrino dal quale Sinistra Sarda afferma e ribadisce con nettezza la propria estraneità – sostengono Anedda e Deriu -. Si legge di raggruppamenti che si sciolgono e di altri la cui costituzione sarebbe imminente; si sente di assessori bocciati da rimuovere e di altri pronti al trasloco. E’ evidente che ci sia uno scollamento tra la Giunta, la maggioranza consiliare e i partiti della coalizione. Tuttavia non ci pare che la via di uscita della Sardegna dalla crisi vada ricercata in operazioni tattiche per tutelare rendite di posizione che da troppo tempo ingessano l’amministrazione regionale. E’ giunta l’ora di cambiare passo.»

«La crisi del sistema produttivo, il dramma della disoccupazione, le gravi limitazioni al diritto allo studio per tutti i sardi, sono i veri temi al centro dell’agenda politica. E’ giunta l’ora di cambiare passo; nel metodo e nella sostanza. E’ necessario che idealità, ispirazioni e programmi su cui si fondava l’alleanza progressista e sovranista – aggiungono Anedda e Deriu – tornino ad essere bussola di orientamento per l’azione di governo.»

«Aldilà dei teatrini, per noi di Sinistra Sarda occorre fissare tempi e modalità per una profonda verifica politica in seno alla Coalizione che ha vinto le elezioni un anno fa. All’ordine del giorno non c’è il semplice avvicendamento di qualche assessore; all’ordine del giorno – concludono Anedda e Deriu – c’è la condizione di difficoltà vissuta da sempre più persone in Sardegna.»

Giovannino Deriu

Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione sui ritardi e sulle soppressioni dei treni nel Sulcis Iglesiente.

«Ormai quotidianamente in tanti – si legge nell’interrogazione – si trovano a subire disagi enormi che vanno dal malfunzionamento dei servizi dei treni, con scarsa puntualità delle tratte (senza peraltro che ci siano delle informazioni preventive agli utenti), alla soppressione senza preavviso delle diverse corse e alle sale d’attesa delle stazioni chiuse. A questa situazione vanno ad aggiungersi la carenza di informazione e i guasti tecnici che riguardano il materiale rotabile che viaggia sulle strade ferrate con tante macchine ormai arretrate e deteriorate.» 

«Il territorio del Sulcis Iglesiente – aggiunge Rubiu – è uno dei più isolati della Sardegna. Nonostante questo si assiste passivamente al taglio di numerose corse dei treni che favorirebbero lo sviluppo del distretto.»

Gianlugi Rubiu sollecita un intervento urgente della Giunta regionale.

«Occorre migliorare le condizioni infrastrutturali della rete ferroviaria – conclude Rubiu – con investimenti adeguati da parte della società Trenitalia, vista la carenza dei servizi offerti nelle stazioni e le situazioni di disagio durante i percorsi.»

Centro intermodale 2015 1

 

Antonio Onnis 6 copia

Il direttore generale Antonio Onnis, ha nominato con delibere nn. 160/C e 161/C del 2 febbraio 2015, i nuovi direttori amministrativo e sanitario della Asl 7 di Carbonia: sono rispettivamente Maria Fannì Pittau e Silvio Maggetti.

Maria Fannì Pittau, 52 anni, nata a San Gavino Monreale e residente a Sardara, è laureata in giurisprudenza con diploma di specializzazione biennale in professioni legali. Dal 1 settembre 2008 è dirigente amministrativo della Asl n° 6 di Sanluri e dal 20 maggio 2006 al 31 agosto 2008 è stata direttore amministrativo della Usl n° 5 di Oristano. Ha alle spalle anche esperienze professionali alla Asl n° 7 di Carbonia, dove è stata collaboratore amministrativo coordinatore VIII qualifica funzionale dal 2 marzo 1998 al 31 ottobre 1998 e dirigente amministrativo dal 1 novembre 1998 al 31 dicembre 2000.

Silvio Maggetti, 62 anni, nato a Genova e residente a Cagliari, è laureato in medicina e chirurgia. Dal 1° dicembre 2009 è dirigente medico responsabile dell’Unità Operativa NP/A della Asl n° 7 di Carbonia. Dal 1° ottobre 2005 al 20 agosto 2008 è stato direttore sanitario della Asl n° 5 di Oristano e dal 21 agosto 2008 al 30 novembre 2009 direttore sanitario della Asl n° 4 di Lanusei. Tra gli altri incarichi, dal gennaio 2002 al dicembre 2005 ha ricoperto quello di giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Cagliari, nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura il 14 novembre 2001.

Maria Fannì Pittau e Silvio Maggetti hanno preso possesso dei nuovi incarichi nella giornata di mercoledì 4 febbraio 2015.

Si è svolto ieri sera il confronto fra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda e degli Enti locali Cristiano Erriu con i sindacati confederali e i sindacati degli edili. L’obiettivo dell’incontro è riuscire a incrociare domanda e offerta di lavoro nel settore dell’edilizia per creare nuova occupazione e garantire il rientro nel mondo del lavoro a chi l’ha perso.
In sostanza è stato istituzionalizzato il tavolo fra Anas, sindacati, imprese, servizi territoriali del lavoro e Comuni per favorire un processo di matching fra imprese che si aggiudicano gli appalti di opere pubbliche in Sardegna, rendendole consapevoli di quale sia l’offerta di lavoro e la qualità dell’offerta di operai e tecnici specializzati che magari sono stati espulsi da un’altra impresa e possono essere riassunti da chi vince un altro appalto. Si è poi aperto un tavolo di verifica sulla normativa europea e italiana sugli appalti per verificare come sviluppare al massimo l’inserimento nei bandi di norme ambientali e sociali.

«Stiamo continuando il confronto con i sindacati, un confronto proficuo per ottimizzare il rapporto fra domanda e offerta di lavoro legata al sistema delle opere pubbliche in modo da massimizzare la creazione di nuovi posti di lavoro e allo stesso tempo il ricollocamento di lavoratori del settore edilizio espulsi dal mercato del lavoro – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru – Si procederà ora a una verifica dell’impianto normativo in modo da eliminare tutte le rigidità che di fatto impediscono una ricaduta in termini di ricchezza e di lavoro dei grandi investimenti infrastrutturali che la Regione realizza nel proprio territorio.» I

Il presidente ha poi ricordato il mutuo infrastrutture da 700 milioni inserito nella manovra finanziaria che si articola su quattro direttive: il settore viario, la mitigazione del rischio idrogeologico, il multisettoriale – per esempio le dighe – e l’intervento idrico-fognario-depurativo.

«Nei primi otto mesi di governo abbiamo trasferito al sistema degli enti locali e dunque delle piccole imprese edili un ammontare complessivo di 60 milioni di euro – ha ricordato l’assessore Maninchedda -. Abbiamo bandito il famoso Bando multilinea, quello delle cantierabili che certamente ha dei limiti per ciò che riguarda la non selettività degli interventi ma che ha anche il grande merito di aprire 101 cantieri in Sardegna per un ammontare di 70 milioni, cantieri che partono immediatamente visto che le opere vanno tutte consegnate entro il 30 settembre di quest’anno. Stiamo favorendo gli interventi di Area, l’agenzia per l’edilizia abitativa della Sardegna, a breve la Regione varerà un piano da 20 milioni, e stiamo sostenendo un sistema delle manutenzioni che è un universo di appalti piccoli particolarmente appetibile per le imprese sarde che non hanno grande capitalizzazione. Questo è quello che stiamo facendo, ed è sotto gli occhi di tutti – ha concluso l’assessore dei Lavori pubblici -. Ora i Comuni devono programmare autonomamente i propri interventi per le piccole opere pubbliche in modo da non dipendere dallo stanziamento regionale ma da poter programmare sulla base delle proprie risorse, contando però su un fondo che la Regione mette a disposizione.»
Semplificazione e snellimento burocratico, meccanismi di premialità che consentano di immettere nuove risorse per il rilancio dell’edilizia insieme a quelle destinate alla valorizzazione dei centri storici e alla riqualificazione urbana delle periferie, valorizzazione delle competenze e delle professionalità, impegno a definire in tempi brevi una architettura di pianificazione che trovi il punto di incontro fra tutela ambientale e le esigenze di sviluppo economico e occupazionale. Queste sono, per l’assessore Cristiano Erriu, priorità è urgenze nel settore edilizio.

«Oggi c’è stata una sostanziale condivisione delle diverse strategie di attacco che abbiamo discusso con i sindacati – ha detto Erriu – Abbiamo parlato di grandi opere infrastrutturali e di opere pubbliche locali. Noi ci impegniamo a monitorare un settore in profonda crisi, 30mila occupati in meno, puntando a una crescita qualificata, organica, equilibrata nei territori. Continueremo a ragionare coi sindacati – ha concluso l’assessore degli Enti locali – sugli strumenti ottimali, il miglioramento di quelli esistenti e sulle condizioni finanziarie e gli strumenti per poter realizzare gli obiettivi concordati.»