18 July, 2024
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L’assessorato regionale del Turismo informa gli operatori interessati a partecipare alla Mitt di Mosca che la relativa domanda dovrà essere presentata entro le ore 10.00 di lunedì 2 marzo.
Possono presentare le candidature per la fiera che si terrà dal 18 al 21 marzo 2015, le seguenti imprese localizzate in Sardegna:
– strutture ricettive alberghiere regolarmente classificate 3, 4 e 5 stelle, aventi un minimo di 20 stanze;
– catene alberghiere;
– consorzi regolarmente costituiti e associazioni turistiche anche non riconosciute a condizione che abbiano un proprio codice fiscale, aventi almeno 10 associati;
– consorzi e associazioni di B&B regolarmente costituiti, aventi almeno 10 associati;
– aziende ricettive all’aria aperta;
– agenzie di viaggio incoming e tour operator regolarmente iscritti al registro regionale
delle agenzie di viaggio;
– società di servizi turistici;
– gestori di case e appartamenti per vacanze (CAV);
– attività di noleggio di autobus con conducente regolarmente iscritte nel Registro regionale
delle imprese esercenti il noleggio di autobus con conducente;
– società di gestione aeroportuali;
– compagnie aeree e di navigazione.
La quota intera di partecipazione alla fiera è pari a 100 euro per azienda e sono a carico degli interessati anche le spese di viaggio, vitto e alloggio del personale.
Gli operatori potranno accreditarsi, tramite la compilazione dell’apposita scheda di adesione, che dovrà essere trasmessa esclusivamente tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica tur.sviluppoofferta@regione.sardegna.it dell’Assessorato entro le ore 10.oo di lunedì 2 marzo 2015.

L’Agenzia Laore ha pubblicato la graduatoria dei docenti esperti in materia di mercato, promozione e valorizzazione nel settore suinicolo, dei prodotti tipici locali e ottenuti con tecniche ecocompatibili e/o biologiche.
I docenti collaboreranno per l’esecuzione di un progetto relativo all’attuazione delle attività informative/divulgative del progetto Idocc finanziato nell’ambito della misura 111 del Psr.
L’attività di informazione, rivolta agli imprenditori agricoli è finalizzata al miglioramento e all’accrescimento professionale degli imprenditori zootecnici e degli operatori del settore della macellazione e trasformazione dei prodotti della carne suina, beneficiari della misura 214 del Psr.

La Cisl Scuola Sardegna scende in campo per rafforzare la presenza del sindacato all’interno dell’istituzione scolastica e per fronteggiare con maggiore vigore le decisioni contenute nel progetto di riforma del Governo Renzi. Il segretario generale nazionale della Cisl scuola, Francesco Scrima, sarà a Olbia venerdì 27 febbraio, per partecipare a un seminario di formazione organizzato dalla Cisl Scuola Sardegna in collaborazione con Irsef/Irfed (l’associazione che ha per scopo lo studio, la ricerca, la formazione e l’aggiornamento in ambito scolastico).

Francesco Scrima, che in questi giorni ha definito la riforma della scuola proposta da Renzi «una colossale presa in giro», interverrà al workshop organizzato nel centro congressi del Blu Marine di Olbia per venerdì prossimo dalle 9 alle 14. Al suo fianco ci saranno la segretaria generale della Cisl Scuola Sardegna, Maria Giovanna Oggiano, Ignazio Ganga della segreteria regionale Cisl e la dirigente scolastica Antonia Carlini.

La presidenza della Regione ha rettificato l’avviso per la partecipazione alla procedura comparativa pubblica, per titoli e colloquio, per 24 esperti in materia di monitoraggio, gestione e controllo di interventi cofinanziati con risorse a valere sul Fondo di sviluppo e coesione (FSC) ai fini dell’attivazione di un servizio di consulenza e collaborazione della durata di 36 mesi.

Sono stati posticipati alle ore 13.00 del 12 marzo 2015 anche i termini di presentazione delle domande di partecipazione che dovranno con una delle seguenti modalità:

– tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo pres.affarireg.naz@pec.regione.sardegna.it;
– consegna a mano alla Direzione generale della Presidenza – Servizio Affari nazionali e regionali, Viale Trento n. 69, 3° piano;
– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata a:
Regione Autonoma della Sardegna – Direzione generale della Presidenza – Servizio Affari nazionali e regionali, Viale Trento n. 69, 09123 Cagliari.

Per qualsiasi informazione gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico della Presidenza in viale Trento n. 69 a Cagliari, dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00, il martedì e il mercoledì, anche di pomeriggio, dalle ore 16.00 alle ore 17.00, contattando il numero telefonico: 070.6067020 – o inviando una email all’indirizzo: pres.urp@regione.sardegna.it.

I Riformatori del Sulcis Iglesiente organizzano un incontro/confronto sul tema “Bonifiche e sviluppo”.

L’iniziativa si terrà venerdì 6 marzo 2015 con inizio alle ore 17,15 presso la sala convegni della Sotacarbo S.P.A. in località Grande Miniera di Serbariu a Carbonia.

I lavori verranno aperti, alle 17.30, dalla relazione del prof. Giovanni De Giudici, docente del dipartimento di scienze chimiche e geologiche dell’università di Cagliari, sul tema “Bonifiche ambientali e sviluppo, le competenze della ricerca scientifica , gestione del territorio ed innovazione”.

Alle 18,15 sono previsti gli interventi del presidente del Consorzio industriale del Sulcis Iglesiente, Giorgio Alimonda; del sindaco di Narcao, Gianfranco Tunis; del presidente del Centro studi Riformatori Sardi, Franco Meloni.

Seguiranno il dibattito e, alle 19,45, le conclusioni del coordinatore regionale dei Riformatori Sardi, Michele Cossa.

I lavori verranno moderati dal leader dei Riformatori Sardi, Massimo Fantola.Massimo Fantola 1 copia

Stefano Mameli copia

«Tra le norme contenute nel DDL Concorrenza approvato il 20 febbraio dal Consiglio dei Ministri non figurano quelle volte a modificare la disciplina dell’attività di acconciatore.»

Lo sottolinea il segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli, che spiega come grazie a una pressante azione sul Governo, l’associazione artigiana abbia «scongiurato il rischio di una drastica riduzione della durata del periodo di formazione richiesto all’acconciatore per acquisire la qualifica professionale, prevista nella bozza del provvedimento».

Confartigianato all’Esecutivo sottolineò la necessità di tenere conto dell’elevata professionalità e competenza richieste ad operatori che svolgono la propria attività a diretto contatto con il corpo del cliente, nonché di una corretta collocazione dell’acconciatore all’interno della cultura del benessere in quanto tale figura professionale.

Quello del benessere (acconciatori, estetisti, odontotecnici, onicotecnici) è uno dei pochi settori che ha resistito (meglio rispetto ad altri) alla crisi ma che fa registrare una crescente attenzione dei consumatori alla conservazione della salute, al benessere e alla migliore qualità della vita anche attraverso la cura della persona.

«La complessità del settore – sottolinea Mameli – richieda figure professionali caratterizzate da competenze multidisciplinari, che comprendano al loro interno sia adeguate conoscenze di tipo tecnico sia competenze trasversali, che consentano di riconoscere le mutate esigenze del cliente e di “prendersi cura” di quest’ultimo in modo globale.»

«Se si analizzano, infatti, i programmi dei corsi di formazione regionale – aggiunge il segretariosi riscontra un approccio multidisciplinare che, oltre alle materie strettamente tecniche, prevedono lo studio di elementi di anatomia e fisiologia, cosmesi, epidemiologia, igiene, sicurezza negli ambienti di lavoro, smaltimento rifiuti, privacy, responsabilità connesse all’attività ed altro ancora. Si aggiunga che lo sviluppo della tecnologia e le nuove esigenze della clientela stanno determinando un aumento dei bisogni formativi degli imprenditori anche rispetto ad ulteriori materie, quali citologia, istologia, micro-visualizzazione, psicologia della comunicazione, competenze linguistiche, immagine corporea, marketing

«Voglio sottolineare – conclude il segretario regionale di Confartigianato – come il mantenimento dell’attuale livello di qualificazione rappresenti la condizione minima necessaria per contrastare la diffusa concorrenza sleale ad opera di soggetti che erogano servizi non qualificati al minor costo possibile con prevedibili effetti negativi sulla salute del consumatore. In Sardegna, come in ogni regione d’Italia, negli ultimi anni sono sorte centinaia di attività di servizi alla persona condotte da imprenditori, per la maggior parte stranieri, che si sono collocati in una posizione “border line” in quanto al rispetto delle regole.»

Campagne di Giba

Anche la Sardegna aderisce alla manifestazione nazionale contro l’imposizione dell’Imu in agricoltura. Domani (25 febbraio, dalle 8.00 alle 14.00), Copagri Sardegna ha organizzato un sit-in davanti alla Camera dei deputati, in Piazza Montecitorio a Roma, per sensibilizzare i parlamentari e l’opinione pubblica rispetto all’iniquità dell’Imposta municipale unica (Imu).

L’imposta colpisce le aziende agricole a partire dai fabbricati e dai beni strumentali, compresa la terra, bene imprescindibile per svolgere l’ordinaria attività di impresa. I vertici nazionali e sardi dell’associazione sottolineano come le aziende agricole devono già fare i conti con una situazione insostenibile fatta di ricavi che non coprono più i costi produttivi e gli oneri tributari. Solo per fare qualche esempio: al settore è stata ridotta del 23% la quota dei consumi medi di gasolio ammessa alle agevolazioni ed è stata cancellata la deduzione del costo del lavoro agricolo a tempo determinato dalla base imponibile Irap, prevista con la legge di stabilità. Sono nuovi aggravi che fanno il paio con l’Imu, sulla quale, peraltro, non manca grande confusione dopo la nota con cui l’Istat ha dichiarato di non avere fornito alcun dato per la classificazione delle zone montane, parzialmente tali o per nulla interessate, che invece si riferisce a una legge del 1952. Nessun aggiornamento, dunque, è stato apportato.

«L’emendamento approvato dalla Commissione Finanze alla Camera – dice Ignazio Cirronis, presidente di Copagri Sardegna – non prevede modifiche sostanziali ma che il pagamento possa slittare al 31 marzo senza applicazione di interessi e sanzioni». Nel decreto, inoltre, non è previsto nemmeno un rimborso o una compensazione per chi abbia applicato i vecchi criteri di determinazione dell’imposta (in base al decreto del 28 novembre 2014) anche se con i nuovi criteri dovesse risultare esente.

«Tassare un bene di produzione è profondamente ingiusto – conclude Ignazio Cirronis -. Una cosa è tassare utili, altro aggravare i costi di produzione già di per sé molto alti».

«Attendiamo la sentenza sul merito del Tar del Lazio – aggiunge il coordinatore di Copagri Sardegna, Pietro Tandeddu – e nel frattempo, come consigliato dall’Anci, forse non è sbagliato non pagare. In caso di sentenza sfavorevole si può ricorrere al “ravvedimento operoso” con pochi aggravi. Quella di pagare o meno è però una scelta che spetta ai produttori interessati».

Domani, quindi, Copagri manifesterà nei confronti di questa tassa che è contro l’impresa, sottolineando la leggerezza e la superficialità di un provvedimento creato solo nella logica di fare cassa, senza prima realizzare una concreta revisione della spesa laddove è possibile, e i margini sono vasti.

Matteo Renzi si dimentica consapevolmente della Sardegna grazie alla complicità di una Giunta regionale prona, scendiletto del governo centrale. L’esclusione dell’isola dai progetti infrastrutturali finanziabili con i fondi del Piano Juncker la dice lunga sulla considerazione che il premier ha della Sardegna. Sicuramente per l’assenza, ormai conclamata, di una controparte in grado di fare la voce grossa e rivendicare maggiore attenzione nei confronti della nostra terra, il governo centrale ha ignorato che la Sardegna ha urgente bisogno di investimenti infrastrutturali, così come testimoniato dagli indici in materia. E il Piano Juncker sarebbe stata l’occasione per garantire all’isola di superare quel gap strutturale di cui da sempre risente rispetto alle altre Regioni d’Italia. Le quali, naturalmente, sono state destinatarie di importanti investimenti. Ma tant’è.

Alla Sardegna, invece, vengono imposti due progetti voluti da Renzi in persona, senza alcun confronto con il Presidente Francesco Pigliaru: la centrale a Biofuel per Portovesme e il potenziamento del cavo sottomarino Sacoi. Due opere che portano vantaggi (economici) soltanto a chi le realizza, e di sicuro non alla Sardegna e ai sardi.

È evidente che a Matteo Renzi della Sardegna nulla importa: è negli occhi di tutti e ne è testimonianza il fatto che non sia ancora venuto nella nostra terra, benché avesse garantito che, entro settembre del 2014, sarebbe stato a Portovesme e nel nord dell’isola in quanto zone industriali fortemente depresse. Ma non solo: la Sardegna è l’unica Regione d’Italia in cui il Presidente del Consiglio non ha ancora fatto tappa. Questa comunemente si chiama coda di paglia.

E di sicuro non è al riparo dalle critiche il governatore Pigliaru, visto che tutto questo accade perché non ha il coraggio di rivendicare i diritti dei sardi. Perché considera il governo di Matteo Renzi un “governo amico” per la comunanza politica. Ma farebbe bene, il Presidente, a prendere atto che questo governo è tutto meno che vicino ai sardi e alle loro esigenze.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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La segreteria della FSM-CISL ha organizzato un sit-in di protesta e sensibilizzazione di fronte agli uffici INPS del Sulcis Iglesiente per denunciare i continui malfunzionamenti e ritardi dell’Inps nell’erogazione delle indennità ai lavoratori sotto regime di ammortizzatore sociale e il mancato accoglimento da parte dei funzionari responsabili delle nostre continue sollecitazioni delle settimane scorse.

Tutti i lavoratori in mobilità, disoccupazione (aspi) e cassa-integrazione in deroga del Sulcis Iglesiente sono invitati domani, mercoledì 25, a partire dalle ore 8.30, negli uffici territoriali di Giba, Carbonia e Iglesias.

 I lavoratori potranno decidere di aderire al sit-in più vicino e congeniale alle loro esigenze.